Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 4 marzo 2014

Un nuovo arbitrio: Il vescovo di Fort Worth proibisce la Messa tradizionale

Apprendiamo da “Rorate Caeli” l’ultimo sorprendente e preoccupante colpo di scure sul Rito Romano Antiquior. Ne è artefice Michael Olson, arcivescovo di recente nomina nella diocesi di “Fort Worth” (Texas) che tanto improvvisamente quanto arbitrariamente ha vietato la celebrazione della Messa secondo il Rito Romano antiquior presso la cappella del campus studentesco del “Fisher-More College”. Il Rito da ben tre anni era celebrato sia di domenica che nei giorni feriali, con assidua e numerosa partecipazione dal parte degli studenti.
Assume un accento beffardo la paradossale conclusione del comunicato (nella nostra traduzione riportata di seguito) che pretenderebbe attribuire la decisione pastorale a tutela degli studenti e per il bene dell’anima del Presidente del Collegio, Mr. King!

Si ripete l'abuso e l'arbitrio di privare i fedeli del diritto sancito dal Summorum Pontificum, legge ecclesiastica riguardante tutta la Chiesa universale. Rorate Caeli riporta il parere canonico del “Canon Law Centre” nel quale viene evidenziato in maniera ineccepibile come, a seguito e per effetto della promulgazione del motu proprio di Benedetto XVI, nessun ecclesiastico, neppure un vescovo, possa permettere o proibire la celebrazione della Messa secondo l’usus antiquior. E mette appunto in risalto al restrizione del diritto dei fedeli esattamente come, lo evidenzia lo stesso Rorate, nel clamoroso caso dei Francescani dell'Immacolata.

In spirito di solidarietà e condivisione, nonché coerentemente col nostro impegno di resistenza non più passiva, raccogliamo l’appello del sito “Rorate Caeli” di diffondere e far conoscere il più possibile la notizia di questo nuovo abuso contro la Messa tradizionale. Del resto loro sono i primi ad aver raccolto il nostro appello sull'altrettanto arbitraria abolizione del Sabato della Madonna a Santa Maria Maggiore.

La lettera di mons. Olson

24 Febbraio 2014

Gentile Sig. King,

La ringrazio per la Sua visita di oggi.  Le scrivo formalmente ciò che le ho detto durante il nostro incontro. Norme che entrano in vigore immediatamente.
  1. Voi non avete il permesso di celebrare pubblicamente la forma Extraordinaria della Messa nella Cappella del Fisher More College. Compresa la domenica e i giorni feriali. La celebrazione della forma Extraordinaria per i fedeli è svolta ogni domenica presso la Chiesa Cattolica ‘St. Mary of the Assumption’ di Fort Worth.
  2. Voi potete solo avere la celebrazione della Messa nella forma Ordinaria, con sacerdoti che sono stati esplicitamente da me incaricati nella mia qualità di Vescovo di Fort Worth.
  3. Nel caso non vi atteniate alle norme sopracitate sarà revocato il permesso di celebrare l’Eucaristia nella vostra cappella ed anche quello di tenere in essa il Santissimo.
Emetto queste norme con uno spirito di premura per gli studenti di Fisher More College ed anche per la Sua stessa anima. La invito a seguirle. La prego di comunicare agli studenti la mia gratitudine per il dono della loro preghiera e di rassicurarli della loro presenza nelle mie.

Fedelmente in Cristo,
Reverendissimo Michael F. Olson, STD
Vescovo di Fort Worth.

85 commenti:

Luisa ha detto...

Riporto qui quel che ho già scritto ieri a proposito della decisione di quel vescovo di fresca nomina, decisione che può senza esitazione essere definita un abuso di potere e una violazione di una LEGGE UNIVERSALE per la Chiesa.
Mons. Michael Olson ha il coraggio di scrivere al direttore del collegio che ha preso la sua decisione per una sollecitudine pastorale e per attenzione agli studenti, cosiccome per la stessa anima del direttore e studenti!
Non manca la minaccia: in caso di disobbedienza, il vescovo rifiuterà il permesso di celebrare l`Eucaristia nella cappella e di conservarvi il Santo Sacramento.

Capito amici? Per quel giovane vescovo, appena nominato, la santa Messa Antica è un pericolo per le anime!
La Santa Messa diventa uno strumento di ricatto e minacce, come se fosse un oggetto di proprietà del vescovo e di cui può disporre a piacimento
Demenziale.
FFI, Santa Maria Maggiore, Texas, a quanti altri abusi di potere dovremo assistere?
E senza che nessuno alzi un dito e la voce, fra coloro il cui dovere è appunto di essere custodi della Liturgia e di essere al servizio della salvezza delle anime?
Questi abusi di potere verranno pure loro "normalizzati" come lo sono stati, durante decenni, gli errori, gli abusi e le derive che da eccezioni sono diventate la norma?

Luisa ha detto...

Sembra che in questa Chiesa, in cui la parola d`ordine è Misericordia per gli ultimi e le periferie, in cui devono essere eliminate le condanne, in cui tutte le porte devono restare aperte, e nella quale c`è posto per tutti, i soli a cui sono riservate condanne, minacce e ricatti, i soli a cui è negata la Misericordia, i soli a trovare porte e cancelli chiusi, sono i cattolici tradizionali, i cattolici "Summorum Pontificum" come sono stati definiti.
E l`Ecclesia Dei che cosa fa?
Dorme?
Gira gli occhi da un`altra parte?

Anonimo ha detto...

Non risulta che abbiano denunciato all'Ecclesia Dei?
La violazione è evidente e anche arrogante.

Catholicus ha detto...

E il dialogo dov'è?
E dov'è la misericordia?

Anonimo ha detto...

catholicus, qui non è questione di dialogo:
è questione di DIRITTO VIOLATO, ma accade da quando non esiste più alcuna CERTEZZA DEL DIRITTO
(da circa 51 anni, grazie alla falsa misericordia, che favorisce ogni arbitrio = nessuno tocchi caino, abele s'arrangi...)

Dove la GIUSTIZIA è calpestata, anche la misericordia è infangata (mistificata, a servizio dei soprusi e operatori di INIQUITA')

leggi sonvi ha detto...

e l'Ecclesia Dei che cosa fa?
certo ha dimenticato:
"Non si può servire due padroni".

l'ED Si inchina al più forte.
Davanti alle ragioni della forza non c'è legge che tenga.
Già si era capito sotto BXVI, che non poteva imporre nulla e il MP, come spesso si è detto, NON HA FORZA DI LEGGE, pochè non prevede sanzioni.
I tiranni sì che sanzionano, come si legge dalla lettera del vescovo Olsen:

3- Nel caso non vi atteniate alle norme sopracitate sarà revocato il permesso di celebrare l’Eucaristia nella vostra cappella ed anche quello di tenere in essa il Santissimo.
ovvero:

"se pretendete troppo, vi toglierò quel poco che già avete!"
(e ciò non vi ricorda qualche ill. personaggio di Roma e dintorni?)

Catholicus ha detto...

So bene che non è questione di dialogo.
La sua enfasi, per quanto per una giusta causa, non le fa notare l'ironia...

Turiferario ha detto...

Puro diktat, nessun tentativo di spiegazione. "Questa Messa non s'ha da celebrare, né domani né mai". Punto. Quanto ai ricorsi all'Ecclesia Dei, è già previsto tutto nella minaccia di chiudere la cappella del collegio: se vi lamentate son mazzate. Il vescovo del Texas non si è mosso a casaccio.

bernardino ha detto...

Al vescovo Michael Olson -
Finchè hai in mano il potere temporale fai ciò che vuoi.
Giuda ha venduto Cristo ai suoi nemici per trenta monete; voi vi siete venduti la S.Messa ai protestanti ed a tutti gli atei, cioè coloro che la odiavano e la odiano; non cambia molto. Giuda si è dovuto impiccare; voi miscredenti, vedete di capire quale dovrà essere la vostra fine.; perche arriverà pure presto o tardi e Lui Giudice Supremo non perdona chi non si pente.
Pietro Lo rinnegò, poi si pentì e pianse amaramente.
Oggi avete in mano il potere voi, ma è solo il potere materiale, ma dice Gesù: il vero potere è nelle mani del Padre mio, e il Padre e' misericordioso con i misericordiosi, ma immensamente giusto. Infatti ha creato l'inferno, si l'inferno, dove Dante ci ricorda era finito l'arcivescovo Ruggeri e nei secoli quanti di voi ci sono entrati e ci entreranno ancora.
Fate pure tutto cio' che volete, ma attenzione, sia anatema.
Chi tradisce le Leggi Divine con la mente lucida, per far del male ai semplici ed agli innocenti, così come dice Gesù in altri casi ""meglio si leghi una corda al collo e legatala ad una macina si getti nel mare, meglio per quella persona"".
Tanto alla fine portae inferi non prevalebunt contra Ecclesia Dei.

Anonimo ha detto...

Innanzi tutto credo che che, per carità cristiana, al sunnominato reverendissimo qualcuno dovrebbe vietare zuccheri e carboidrati (alla faccia dei poveri) per la salvezza del suo corpo, oltre che della SUA anima!
Poi chiedo questo: una Messa celebrata in segreto, considerandosi perseguitati come sotto i regimi comunisti, magari la notte e con pochi fidati che tengano la riservatezza...sarebbe così deprecabile? Se io fossi sacerdote così farei...magari celebrando di giorno invece la Messa NO con il Missale Romanum in latino...divertendomi a dare dell'"anticonciliare" a tutti quelli che mi dovessero contestare l'uso del latino citando la SC alla lettera! In fondo...i documenti conciliari hanno una valenza gerarchica superiore ai pronunciamenti delle conferenze episcopali e dei singoli vescovi! :-)
Daniele.

mic ha detto...

Quella frase l'abbiamo sentita rivolgere al nostro gruppo quando chiedevamo di poter continuare a celebrare il Sabato della Vergine a Santa Croce in Gerusalemme da cui eravamo stati estromessi dal nuovo perroco con la motivaziobe che la cominità non si riconisceva in quella celebrazione come se noi appartenessimo ad una comunità diversa... E, ai nostri rispettosi tentativi di spiegazione, ha risposto con arroganza infinita.
La frase di minaccia di toglierci anche la messa domenicale concessa al nostro gruppo è di un vescovo di settore, cui ci eravamo ruvolti per seguire la procedura richiesta per poter poi ricorrere all'Ecclesia Dei.
Ho quindi parlato personalmente con mons. Pozzo, dal quale mi sono sdntita rspondere: "avete la vostra parrocchia personale!"

Purtroppo è così che funziona (o che non funziona!)

E adesso è anche peggio, perché c'è l'effetto Bergoglio.

leggi sonvi ha detto...

infatti i tiranni godono dell'impunità, non da oggi, ma già dal 2005, di fronte al venerabile rito abrogato di fatto (da Paolo VI) se non di diritto, ma come prassi dittatoriale....
del resto, se il papa regnante ha detto che questa è una moda che NON va assecondata, come può l'ED opporsi a Bergoglio ? direttamente o in qualsiasi dichiarazione, è il papa stesso che NON vuole che si celebri messa antica, e i vescovi si sentono forti più che mai.
E se Bergoglio sconfessa il MP di BXVI, e se Benedetto non può difendere la SUA legge, ma si inchina al successore, come si può sperarre che l'ED difenda la legge impedita dal potente di turno ?

PS esatto, cara Mic, è proprio a quell'episodio che mi riferivo, per i romani.....(ma se le povere diocesi potessero raccontare fatti e misfatti, ne vedreste di texas in Italia)

bernardino ha detto...

E' Vero cara Maria,
Dove è andata la Chiesa Cattolica? la Una e Santa?
Perchè quella visibile ha già subito la mutazione genetica, ed è avvenuto nostro malgrado, e solo ora ne vediamo tutti gli effetti nefasti.
Solo Dio può rimediare, perchè solo Lui può tutto.
Un giorno, parlando col vescovo della mia diocesi (persona perbene ma purtroppo postconc.)
Gli dissi che il M.P. Summ.Pont. et Universae Eccl. è Legge Universale, ed i Pastori, su richiesta non dovrebbero ostacolarlo, ma farlo applicare; mi rispose ciò che potete immaginare (che forse ero uno sciocco solo a parlargliene, che non meritavo neanche una risposta). Eppure questo vescovo lo conosco bene, tanto che mi chiama per nome le volte che mi incontra; e lo incontro più spesso di quanto possiate pensare.
Qui da me, hanno dato una piccola Chiesa agli ortodossi romeni - ma per la Messa Apostolica non si deve neanche parlarne.
Non meravigliamoci del vescovo Olson perchè i primi a negarcelo sono i nostri europei/italiani.
Dunque di quella visibile, di che chiesa parliamo?

Anacleto ha detto...

Ma non Vi rendete conto, che abbiamo a che fare con dei pazzi criminali? e tutti quelli che acconsentono, parlando o tacendo, sono come loro, vescovo di Roma in testa.
Nella Chiesa cattolica ortodossa questo non sarebbe tecnicamente possibile:
- primo, perché non hanno fatto nella loro storia grandi riforme liturgiche e cellebrano oggi come 18-19 secoli fa;
- secondo, perché il "sensus fidei" dei fedeli lo impedirebbe ed un vescovo, che si permettesse simili abusi, farebbe bene ... a sparire dalla circolazione.

Anonimo ha detto...

E da RM si continua a dire ai 'saputelli' che parlano parlano senza capire niente e pretendono saperne più del vdr , che devono tacere e obbedire in silenzio e pregare per i santi pastori che lo S.S ci ha inviato. S? Ma per favore quello se n'è andato da un pezzo la chiesa santa non esiste più c'è la cattolica S.p.a che ha lasciato la cassaforte in mano a chi di dovere e non verrà più disturbata.....it's a brave new world of perfect order. Anonymous.

Turiferario ha detto...

Che gli ortodossi siano immuni dal virus della "liturgia nella lingua del popolo" è falso. Gli ortodossi rumeni hanno da tempo la Messa in rumeno (e nessuno scende in piazza a protestare), ma anche in Grecia c'è un forte movimento che chiede la liturgia in greco moderno.

Annarè ha detto...

Finchè chi ha compreso la battaglia che c'è da combattere, non si decide definitivamente dove schierarsi, brancollerà nel buio. Insomma forse il Buon Dio ha illuminato Mons Lefebvre per nulla? Dunque che si attende a schierarsi dalla parte di chi già da 50 anni combatte e difende, dottrina, liturgia, sacerdozio senza compromessi, subendo pure condanne? Temiamo di più la FSSPX che i modernisti? Chi ci aiuta a seguire la strada stretta, ma salvifica e chi ci aiuta a seguire la strada larga e dannosa? Bisogna discernere e bisogna saper mollare tutto ciò che anche se è comodo o ci da sicurezza ci fa rischiare la fede. Non so cosa certi stiano ancora attendendo per decidersi, mi pare che il fondo si sia già toccato, ma certo si può anche scavare il fondo ed andare più giù, ma poi sapremo risalire?

Franco ha detto...

Qualche mese fa a Milano mi è capitato di entrare in una chiesa presso Porta Ticinese ( via De Amicis )in cui si teneva una liturgia ortodossa per la comunità romena, con tanto di canti solenni - profondi e iconostasi a separare il popolo dal clero ( evidentemente l'edificio è stato concesso stabilmente in nome del dialogo ecumenico ). Non si capiva niente, ma si avvertiva un grande senso di sacralità; e non credo che i fedeli fossero per lo più laureati con nostalgie estetizzanti.

Una domanda: su questo blog si fa della questione della Missa Vetus Ordo una questione cruciale, "stantis aut cadentis Ecclesiae". Personalmente non mi sento in grado di giudicare a ragion veduta, essendo molto ignorante in materia liturgica ( per questo sto esaminando il documento Ottaviani - Bacci a proposito della quale peraltro ho appena letto su Wikipedia che il rigoroso - e preparatissimo - conservatore card. Giuseppe Siri non volle sottoscriverlo ).

Chiedo a chi sa: il mantenimento della liturgia antica nella chiesa ortodossa ( in Grecia, in Russia e altrove ) ha avuto un effetto tangibile di contenimento della secolarizzazione? Ha evitato la disaffezione e l'abbandono dei laici?
Io personalmente tendo a pensare che a monte si debba vedere il problema filosofico-sociologico dell'incapacità della mente moderna di accettare il concetto di NECESSITA' DELL'ESPIAZIONE, CHE COMPORTA IL SACRI-FICIO PROPIZIATORIO. Questo perchè nella filosofia del diritto post Beccaria ( il cui libro fu messo all'Indice ) la pena ha quasi esclusivamente la funzione di deterrenza contro il futuro ripetersi del reato, mentre quella espiatoria appare come una specie di effetto collaterale, quasi fosse una soddisfazione privata concessa come un di più all'offeso e alle persone a lui legate affettivamente. Su questo un prezioso libro del filosofo torinese Vittorio Mathieu ( con commenti reperibili su Internet, anche di Francesco D'Agostino ): "PERCHE' PUNIRE? IL COLLASSO DELLA GIUSTIZIA PENALE" ripubblicato di recente ( 2007 ). L'uomo d'oggi "politicamnete corretto" non comprende perchè Dio Padre abbia bisogno di essere "propiziato". Non può, "buonisticamente" perdonare e basta? Io ho la mia risposta ma per il momento non mi dilungo.

Anonimo ha detto...

Dal momento Msgr. Olson ha firmato la lettera di minaccia, egli stesso è sotto il sospetto di eresia e scisma dalla Santa Sede, essendo che agisce contra la legge papale Summorum Pontificum...

Basta che qualsiasi cattolico scrive una lettera di dinuncia alla Congregazione per la Dottrina della Fede, chiedendo un processo penale per i reati di scandalo, ribellione contra una legge papale e quindi per il sospetto di eresia in negando l'autorità suprema del Pontefice Romano...

Osservatore

Angelo ha detto...

Tutti questi abusi sono permessi. L'autorità è più colpevole di chi li mette in pratica.

Anonimo ha detto...

Risposta a Turiferario:
il mondo ortodosso è molto composito. Esistono i simpatizzanti per la modernità (come ovunque) ma questi non si spingeranno mai a cambiare la liturgia, al più la tradurranno. Esistono poi quelli legati più fortemente alle tradizioni. Tra gli uni e gli altri normalmente non ci sono esclusioni, come tra tradizionalisti cattolici e progressisti proprio perché non si è arrivati ad alterare sostanzialmente la liturgia. Quello che fa problema, alla fine, è tutto qui!

Josh ha detto...

Franco, su 1 punto...la necessità dell'espiazione è prima ancora avvenuta di già nella Storia e riportata nelle S. Scritture,
addirittura in profezia secoli prima,
ecco perchè si riversa e si deve riversare nel significato del Sacramento:

dal cap. 53 di Isaia, v.

"1 Chi avrebbe creduto alla nostra rivelazione?
A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore?
2 È cresciuto come un virgulto davanti a lui
e come una radice in terra arida.
Non ha apparenza né bellezza
per attirare i nostri sguardi,
non splendore per provare in lui diletto.
3 Disprezzato e reietto dagli uomini,
uomo dei dolori che ben conosce il patire,
come uno davanti al quale ci si copre la faccia,
era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.

4 Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze,
si è addossato i nostri dolori
e noi lo giudicavamo castigato,
percosso da Dio e umiliato.

5 Egli è stato trafitto per i nostri delitti,
schiacciato per le nostre iniquità.
Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui;
per le sue piaghe noi siamo stati guariti.

6 Noi tutti eravamo sperduti come un gregge,
ognuno di noi seguiva la sua strada;
il Signore fece ricadere su di lui
l'iniquità di noi tutti.
7 Maltrattato, si lasciò umiliare
e non aprì la sua bocca;
era come agnello condotto al macello,
come pecora muta di fronte ai suoi tosatori,
e non aprì la sua bocca.
8 Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo;
chi si affligge per la sua sorte?
Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi,
per l'iniquità del mio popolo fu percosso a morte.
9 Gli si diede sepoltura con gli empi,
con il ricco fu il suo tumulo,
sebbene non avesse commesso violenza
né vi fosse inganno nella sua bocca.
10 Ma al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori.
Quando offrirà se stesso in espiazione,
vedrà una discendenza, vivrà a lungo,
si compirà per mezzo suo la volontà del Signore.
11 Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce
e si sazierà della sua conoscenza;
il giusto mio servo giustificherà molti,
egli si addosserà la loro iniquità.
12 Perciò io gli darò in premio le moltitudini,
dei potenti egli farà bottino,
perché ha consegnato se stesso alla morte
ed è stato annoverato fra gli empi,
mentre egli portava il peccato di molti
e intercedeva per i peccatori."

Il castigo per cui abbiamo guarigione e salvezza è caduto su di Lui al posto che su di noi...Ecco perchè un tempo di parlava di Morte Vicaria di Gesù Cristo, cioè "al posto nostro".
E' la chiave per intendere almeno in parte la grazia, come quella che si dà ai prigionieri. Ma è anche un passaggio base del cristianesimo, se si toglie questo si rende inutile lo stesso Sacrificio di Cristo e la Sua motivazione.

Cristo ha pagato tutte le nostre colpe per darci salvezza, liberazione, pace e vita eterna. Questo se camminiamo in Lui e se perseveriamo.
Il Sacrificio di Gesù rende possibile, alle persone cadute nel peccato, ritornare al Padre.

“… E per le Sue lividure siete stati guariti” (ripresa anche 1 Pietro 2)

“Egli stesso portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, affinché noi, morti al peccato, viviamo per la giustizia”
(1Pietro 2,24)

Non so se la mente "moderna" ha il problema filosofico-sociologico di accettare la necessità dell'espiazione che comporta il Sacrirficio espiatorio.
A me sembra piuttosto che la "mente moderna" sia prima di tutto una mente incredula,
e per altro verso una mente che non ammette di aver peccato, ma di voler fare come le pare, che tutto ciò che le sale sulla soglia della coscienza sia legittimo e giusto, ognuno è il dio della propria vita così, non si riconosce quindi debitrice di nulla davanti a Dio, tantomeno nella necessità che un Dio s'incarni e paghi al proprio posto dei peccati che la mente moderna non avverte come tali.
E' questo il problema base.

Anacleto ha detto...

Risposta a Turiferario e Franco.

I cattolici ortodossi (così loro si definiscono e si professano nel credo) non hanno la concezione della "lingua sacra", ma hanno adattato la liturgia ai paesi, man mano che questi si convertivano, p.es. la Russia, dove fu introdotta la liturgia in paleo-slavo dai Santi Cirillo e Metodio. Poi hanno cercato di mantenere le lingue e di fare adattamenti in modo prudente ed organico.
Anche il latino inizialmente era solo una lingua amministrativa e la traduzione dei testi comportò non pochi problemi, non esistendo per alcuni termini delle traduzioni esatte. Per esempio "credo" nella versione greca significa piuttosto "sono convinto". Non cambia la sostanza, ma l'accento.

Per gli ortodossi la celebrazione eucaristica è un'azione sacrificale esattamente come nella Chiesa latina, però hanno un approccio meno razionale, perché sanno che nessun uomo può "spiegare" il divino. Mettono l'accento sulla Resurrezione, perché è quella che si festeggia la domenica e senza di essa il Golgotha non avrebbe avuto nessun senso. Così fu anche nella Chiesa latina per tutto il primo millennio.

Non so se nei paesi ortodossi sia più o meno forte la secolarizzazione, però tutti (anche Stalin!) hanno rispetto per la Chiesa, anche quando non credono o addirittura la perseguono. Per me una delle cose più sensazionali è stata la rapidissima rinascita della Chiesa dopo la caduta del regime sovietico, merito soprattutto del popolo che nel cuore aveva conservato la fede (moltissimi russi hanno continuato a far battezzare i loro figli malgrado il comunismo, come la madre di Nikita Krusciov).

murmex ha detto...

Si conferma la diagnosi del prof De Mattei"motus in fine velocior".Su una vox un articolo di Belvecchio,duro,potenzialmente scandaloso per molti ma sostanzialmente rispondente al SISI-NO NO evangelico,mostra ciò che secondo me è troppo sotraciuto,quasi per inerte assuefazione:lo stato indicibile di RIDICOLIZZAZIONE cui nè giunto il Papato.Essendo questo la roccia portante della Chiesa,possiamo stupirci delle giornaliere notizie angosciose?Alla fine la misericordia divina agirà con un atto di giustizia punitiva,temo fortemente questo,soprattutto per gli innocenti bambini che forse dovranno vivere tempi terribili

Josh ha detto...

Aggiungo, Franco, che la mente moderna
prega se stessa, celebra se stessa, glorifica se stessa e celebra la propria (!) cooperazione alla salvezza intesa come "vangelo sociale-mundano".

Ammetterà mai di aver bisogno di un Dio incarnato che paga al posto suo?

ecco perchè non capisce il Sacrificio propiziatorio, nè quello del Sacramento nè quello di Cristo.
La mente moderna non riconosce la Misericordia di Dio (perchè crede di non averne bisogno) e non ammette nè riconosce la peccaminosità dell'uomo.
L'uomo, si racconta la mente moderna, va bene come è, non c'è bisogno di redenzione. Tutt'al più si dice "E' Dio che mi ha fatto così" come Jessica Rabbit "E' che mi hanno disegnato così", o Rita Hayworth in Gilda "Put the blame on mame"

ecco perchè la mente moderna non coglie non solo il valore espiativo ma nemmeno capisce la necessità di redenzione perchè non ammette nemmeno la propria colpevolezza davanti a Dio.

1Corinzi 1,20

Dov'è il sapiente? Dov'è il dotto? Dove mai il sottile ragionatore di questo mondo? Non ha forse Dio dimostrato stolta la sapienza di questo mondo?

1Corinzi 2,5

perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.

mic ha detto...

Fr. Z sul suo blog, dà una versione più prudente.

Le cappelle universitarie non sono assimilabili e chiese e oratori con gruppo stabile.

Non sarebbero nella stessa situazione canonica.

Ma quello del vescovo non è comunque un bizantinismo?

Poi bisognerebbe anche approfondire qualcosa di più sul collegio e i suoi indirizzi. Ma in ogni caso la Messa rischia di essere sempre più usata, e del tutto impropriamente, come strumento di premio o di castigo.

mic ha detto...

http://wdtprs.com/blog/2014/03/fr-zs-first-reaction-to-bp-olson-banning-extraordinary-form-at-fort-worths-fisher-more-college/

mic ha detto...

Forse questa è una delle possibili cause. Certo poi bisognerebbe non prescindere da ulteriori approfondimenti (con i FI quello che segue è bastato)

....
In maggio un prof del FMC (Fisher More College) ha tenuto un discorso e ha negato aspetti del Vaticano II
...

Sul fatto che risulti che sacerdoti della FSSP si siano dissociati, può ben pesare questo dato, dal momento che sono ultra-silenziati statutariamente...

Dunque potrebbe darsi:
Toccato il mega-super-concilio?

Anathema sit!

Josh ha detto...

per chi ha citato la Chiesa Ortodossa vorrei solo ricordare un piccolo fatto storico. Tuttora non è un monolite, ma un gruppo di chiese autocefale che riconosce (e nemmeno tutte) un primato al Patriarca di Costantinopoli.

si può andare in fondo alla pagina e notare l'organizzazione anche frammentata (che comprende comunque anche eccezioni dottrinali o di atteggiamento verso alcuni temi)

http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_ortodossa

Franco ha detto...


Josh. Mi permetta di contestarla ancora una volta. La nostra differenza è nell'analisi dei problemi e sul metodo, non nsulla volontà di obbedienza. Io ho avuto un'"imprintig" religioso preconciliare, per cui capisco il SI, SI, NO, NO; però ho avuto un'adolescenza conciliare e ho vissuto ( come oppositore ) il '68 all'Università Cattolica.
Anticipo un discorso da sviluppare ulteriormente. Chi sono gli "ATEI DEVOTI"? O persone in qualche modo volte a secondi fini non pregevoli, oppure persone che sentono il fascino della fede, ma sono trattenute da obiezioni intellettuali, come nel caso esemplare di Agostino impedito dal problema del male, infine risolto attraverso l'elaborazione di un concetto filosofico: il male come carenza d'essere, privo di consistenza metafisica propria, con il che tolse dalla sua via il macigno costituito dal Manicheismo. Ciò anche grazie allo studio del filosofo "pagano" Plotino, indicatogli dal vescovo Ambrogio, non solo dirigente tostissimo, ma anche intellettuale di altissima qualità.

Anacleto ha detto...

Nota che non c'entra direttamente.

Con questo tipo di nomine vescovili dove andremo?

Estratto da VIS di poco fa:
Città del Vaticano, 4 marzo 2014 (VIS). Il Santo Padre ha nominato Monsignor Peter Leslie Smith vescovo ausiliare dell'arcidiocesi di Portland nell'Oregon (superficie 76.937, popolazione 3.327.110, cattolici 415.725, sacerdoti 303, religiosi 633, diaconi permanenti 79) negli Stati Uniti. Il vescovo eletto, finora vicario generale e moderatore della Curia, è nato nel 1958 a Pietermaritzburg (Sudafrica). È laureato in Economia e Commercio presso l'Università di Natal e in Diritto Canonico presso l'Università Cattolica d'America a Washington. Entrato nel Movimento carismatico, è divenuto membro della comunità carismatica "Brotherhood of the People of Praise" nl 1986. È stato ordinato sacerdote nel 2001 e, da quel momento, ha ricoperto i seguenti incarichi: Vicario Parrocchiale, Consultore Parroco, Delegato arcidiocesano per il movimento carismatico, Vicario Giudiziale Aggiunto, Superiore locale della "Brotherhood of the People of Praise" e Vicepresidente del Consiglio Presbiteriale

Turiferario ha detto...

Ad Anacleto e anonimo delle 13.17: sì, la risposta è pertinente, gli ortodossi hanno tradotto e non alterato il loro rito tradizionale (anche se all'atto pratico la traduzione non è una soluzione così indolore, pensiamo solo ai canti che nel passggio da una lingua all'altra devono essere quantomeno profondamente riadattati). Da parte cattolica invece nel 1969 il rito è stato alterato, e non certo in forma lieve, non c'è dubbio. Come paese ortodosso ho avuto modo di conoscere abbastanza bene la Grecia, la mia impressione è stata che da un punto di vista religioso lì ci sia un forte attaccamento a certe tradizioni che in qualche caso sembrano perfino più antiche del cristianesimo, qualcosa di molto simile a ciò che avviene nell'Italia del sud per intenderci, ma che comunque sia anche quella una società secolarizzata dove le persone realmente religiose e praticanti sono una minoranza abbastanza piccola.

mic ha detto...

Vorrei ringraziare sia Franco che Josh per i loro interventi che permettono di riconoscere diversi approcci alle analisi e alle sintesi che cerchiamo di sviluppare: quello intellettual-culturale più razionalistico, che è utile per entrare nelle dinamiche attuali con strumenti analoghi e quello che cerca di coniugare fede e ragione con l'aiuto della cultura.
Il discorso di Franco è stimolante e intrigante ma apre orizzonti di grande complessità e difficile soluzione con uno strumento come questo perché prefigura come soluzione la necessità di ricorrere ai massimi sistemi.
L'approccio di Josh mi è più congeniale.

Anonimo ha detto...

Si è vero hanno tradotto in lingua volgare ma senza mutare una virgola. Da noi hanno tradotto le virgole mutando completamente la sostanza!!!!!

rosa ha detto...

Mic,il college di cui sopra è, almeno a giudicare dal loro sito, un bellissimo college cattolico, che vien voglia di frequentare subito. A parte le facilities di tutte le scuole private americane, com biblioteche fornite, parchi gioco per tutti gli sport e gli ultimi ritrovati informatici, ha una bellissima cappella, e i ragazzi a Messa si vestono e si comprortano "comm'il faut", in divisa ragazzi e ragazze, queste in veletta. Accolgono bambini e ragazzi dalle elementeri fino all'Università.Durante la Messa suonano l'organo, no guitars o bonghi.Facevano tempo fa una raccolta di fondi perchè l crisi ovviamente si sente anche tra le famiglie cattoliche americane che, fatti gli ovvii distinguo, sono mediamente meno ricche di quelle protestanti ed ebree. Hanno naturalmente programmi di borse di studio.
La questione della loro cappella mi ricorda quanto successe qui a Milano alla Cattolica,quando si trattò di iniziare la Messa u.s., e Tettamanzi fece notevoli resistenze. Ne parlarono a suo tempo, credo, i soliti Gnocchi e Palmaro.
Come già scritto,in USA la Tradizione sta crescendo,specialmente negli ultimi mesi. Non vorrei -a pensar male si fa peccato, ma ci si azzecca - che il giovane e decisamente overweight vescovo sia stato scelto proprio per una sua avversione alla Messa u.s.
I siti cattolici americani sono tanti, e si fanno una certa qual "guerra" (in USA, come si sa, tutto è competion. FrZ è sempre un po più moderato di Rorate,secondo me anche troppo, ma lui è un prete molto ben addentro in Vaticano , mentre i curatori di Rorate sono soprattutto laici. Un altro blogger americano, M. Voris, si è recentemente "normalizzato", suscitando molti dubbi e perpllessità tra lettori e colleghi. Un altro ha smesso.
Come già scritto, non vorrei che si fosse partiti a "normalizzare" la Tradizione in USA. Credo, tra l'altro, che, dopo la Germania, sia la Chiesa cattolica USA la più ricca e generosa con Roma, ma d'altro canto è spesso anche quella più liberal, e d'altronde Bergoglio non sarebbe mai diventato Papa senza i cardinali americani.
So che molti americani, dopo esser andati alla FSSPX per anni, si erano spostasi su parrocchie SP, ora il rischio è che succeda il contrario.
Più il tempo passa, e le cose succedono, più la tentazione di andare a Seregno dall'FSSPX cresce.
Rosa

Anonimo ha detto...

Aspettiamo che BXVI se ne vada (il più tardi possibile), ma ne vedremo delle belle.....

rosa ha detto...

Anacleto il neovescovo di Portland è nero ? perchè solo così un Sudafricano potrebbe esssere ben accetto in Oregon
Rosa

rosa ha detto...

Mic, anch'io mi sento più vicina a Josh, Franco- mi scusi, - mi sembra un po' troppo intellettualoide.
Il problema è oggi diverso da quello dell'epoca di S. Agostino o anche dei primi cristiani nel loro predicare ai pagani. Questi avevano ancora il rispetto di Dio, fosse Zeus, Horus o Odino. Chi non accettava più la religione pagana, perchè poco soddisfacente razionalmente, cioè i filosofi, avevano però elaborato sistemi di pensioro, ontologie e metafisiche che potevano benissimo integrarsi con il Cristianesimo, come infatti è avvenuto.
Non i sofisti, però, che erano come gli uomini di oggi che rifiutano proprio l'ontologia, la metafisica, per lui "teoria è prassi" - mai concezione di pensioro, d'ideologia, fu più devastante sulla mente occidentale del marxismo. E quindi l'uomo di oggi non può, ma soprattutto non vuole Dio, e neanche la realtà che sperimenta con i suoi sensi.
Gli atei devoti, e ne ho conosciuto tanti,sono in realtà dei furboni che fan gli atei fin quando convien loro, politicamente, professionalmente, economicamente, finanziariamente, strizzando comunque l'occhio alla Chiesa, "che non si sa mai, può sempre essere utile", ma, appena sono sul letto di morte, o ci si avvicinano, improvvisamente non sono più atei, e si riconciliano con Nostro Signore e la Chiesa alla grande.
Anche loro ipocriti. Il tasso d'ipocrisia di questo paese e non solo cresce ogni giorno di più, rischiamo il soffocamento.
Rosa

Anonimo ha detto...

Dagli ortodossi ci divide la concezione del filioque m
http://www.libertaepersona.org/wordpress/2012/12/rivisitiamo-il-filioque/
http://tradizione.oodegr.com/tradizione_index/dogmatica/filioqueware.htm
http://digilander.libero.it/domingo7/Filioque%20procedit.htm
http://www.enricomariaradaelli.it/aureadomus/romanoamerio/amerio_or_filioque.html

Josh ha detto...

dal post

"...Assume un accento beffardo la paradossale conclusione del comunicato (nella nostra traduzione riportata di seguito) che pretenderebbe attribuire la decisione pastorale a tutela degli studenti e per il bene dell’anima del Presidente del Collegio, Mr. King!"

non è che Olson invece che scrivere a Mr. King,
pensava a Mr. Küng (Hans)? :-)

come può la Messa di sempre nuocere all'anima? Comunque ha davvero dell'incredibile.

Anonimo ha detto...

Rosa la differenza tra father z e rorate e' questa : father z e' a favore della riforma della riforma, cioè per lui la messa ideale sarebbe un ibrido tra le due messe, mentre questo non è neanche preso in considerazione da rorate.
Vera

mic ha detto...

Rosa,
ci hai inondato di notizie ma anche di valide chiavi di lettura della realtà.
Un grazie e un abbraccione.

Annarè ha detto...

Io credo che i vescovi possano proibire la Messa, perchè i fedeli e i sacerdoti hanno una strana concezione di obbedienza, se si avesse chiaro che prima bisogna obbedire a Dio e se si avesse chiaro che siamo al mondo per conoscere, amare e servire Dio e non il vescovo Fort, allora si seglierebbe sempre di onorare Dio anche a costo di scomuniche o rappreasaglie di diverso tipo. La Chiesa non ha mai soppresso la Messa VO, nessuna bolla papale in merito alla sua abolizione, anzi c'è una bolla papale (di S.Pio V) che anatemizza chiunque voglia cambiare tale Messa. Dunque a chi si sta obbedendo? Alla Chiesa o ai suoi nemici? A Dio o a Mammona? Il vescovo Fort proibisce la Messa? Non può! Dunque si "disobbedisce" e si continua a dire la Messa. Fine.

rosa ha detto...

Mic, scusa la prolissità del post di prima. Di notizie extraecclesiam ne avrei tante...
Vera, non credo che le differenze tra i due blogs stiano solo nella "riforma della riforma" che oltretutto ormai è morta e sepolta.
Rosa

Anonimo ha detto...

In un momento come questo in cui le scuole cattoliche - davvero cattoliche - ce ne fossero per i nostri figli, il comportamento di quel vescovo è inqualificabile.

Anonimo ha detto...

Mic,

un oratorio universitario o una capella universitaria dedicato proprio ai servizi sacramentali degli studenti è il luogo del più stabile gruppo immaginabile, perchè in Texas le chiese cattoliche sono rarissime e sarebbe una cosa molto difficile per gli studenti di andare alla parrochia, kilometri in distanza, perchè gli studenti non hanno macchine personali, e non c'è trasporto pubblico...

Quindi, la minaccia dal Vescovo è eguale alla minaccia di scommunica

Romano

Anonimo ha detto...

Rosa
credo che father z, come hanno scritto in passato quelli di rorate, "ha la bocca più grande del cervello": tende a straparlare. Per lui la riforma della riforma non è morta e sepolta per nulla e continua pure nella sua illusione di leggere francesco attraverso benedetto, segno che a rorate ci hanno preso.
Vera

rosa ha detto...

News:
- in Belgio la legge sull'eutanasia per i bambini è approvata: il Re l'ha firmata nonostante 100.000 firme e più contro, seguendo del resto quel che aveva fatto il padre 12 anni fa
- il Cardinale Turkson del Ghana ha detto che la legge ugandese contro gli omosessuali è sbagliata, e va cambiata. Noto che questa legge è pressocchè identica a quella indiana, ma nessuno ha detto beh al'India o ha minacciato di tagliargli gli aiuti economici che ancora riceve: Sempre detta legge è molto simile a quanto vigeva in Gran Bretagna ed Impero fino a non molti anni fa. Non mi risulta che ai tempi cardinali criticassero le leggi che la Gran Bretagna s'era liberamente data. Anche l'Uganda avrà diritto ad avere le leggi che vuole. O chi siamo noi per imporre il nostro modo di pensare "bianco" sugli ugandesi ? ma la Chiesa non dovrebbe "inculturare" la sua missione evangelizzatrice nell'ambito della nuova evangelizzazione, e quindi rispettare gli usi e consumi e leggi locali ?
Rosa

rosa ha detto...

Continua su Rorate la saga del vescovo di Fort Worth (non vescovo Fort, Annarè)...
Non vorrei fosse un altro caso, in realtà, di "chercher l'argent", altra cosa molto tipica degli USA.
Il College era in difficoltà, ed il suo "asset" principale per attrarre studenti era proprio l'impostazione tradizionale. Magari faceva concorrenza ad altri istituti, meno tradizionali e con minor numero d'iscritti, et voilà ci ha pensato il Vescovo che, a giudicare dalle foto, non pratica l'astinenza dai piaceri corporali...
Annarè, se dirigi un College, devi stare molto attento a come ti muovi, in USA hanno la denuncia facile e gli avvocati costano...
Rosa

una sola fede ha detto...

@Annarè:
" c'è una bolla papale (di S.Pio V) che anatemizza chiunque voglia cambiare tale Messa."

Sapete che non posso resistere a tirar fuori questa Bolla ogni tanto, perciò approfitterei di questo intervento di Annarè (che leggo sempre con molto interesse) per ripostarne qualche stralcio a beneficio di chi ancora magari non la conosce, e che pare tuttavia non aver avuto purtroppo granché lettori tra gli illustri e autorevolissimi ecclesiastici (capi compresi) negli ultimi 50 anni:


S. Pio V

Stralci della Bolla "QUO PRIMUM TEMPORE"
Pius Episcopus servus servorum dei ad perpetuam dei memoria

Dato a Roma, presso San Pietro, il giorno quattordici di luglio, nell'anno mille cinquecento settanta, quinto del Nostro Pontificato.

- Nella Chiesa di Dio uno solo è il modo di salmodiare, così SOMMAMENTE CONVIENE CHE UNO SOLO SIA IL RITO DI CELEBRARE LA MESSA.
Per la qual cosa, abbiamo giudicato di dover affidare questa difficile incombenza a uomini di eletta dottrina. E questi, infatti, dopo aver diligentemente collazionato tutti i codici raccomandabili per la loro castigatezza e integrità — quelli vetusti della Nostra Biblioteca Vaticana e altri ricercati da ogni luogo — e avendo inoltre consultato gli scritti di antichi e provati autori, che ci hanno lasciato memorie sul sacro ordinamento dei medesimi riti, HANNO INFINE RESTITUITO IL MESSALE STESSO NELLA SUA ANTICA FORMA SECONDO LA NORMA E IL RITO DEI SANTI PADRI.

- LA MESSA, sia quella conventuale cantata presente il coro, sia quella semplicemente letta a bassa voce, NON POTRA’ ESSERE CANTATA O RECITATA IN ALTRO MODO DA QUELLO PRESCRITTO DALL’ORDINAMENTO DEL MESSALE.

- Con la presente nostra Costituzione, da valere in perpetuo, priviamo tutte le summenzionate Chiese dell'uso dei loro Messali, che ripudiamo in modo totale e assoluto. STABILIAMO E COMANDIAMO SOTTO PENA DELLA NOSTRA INDIGNAZIONE, CHE A QUESTO NOSTRO MESSALE, RECENTEMENTE PUBBLICATO, NULLA MAI POSSA VENIRE AGGIUNTO, DETRATTO, CAMBIATO….

- Similmente, decretiamo e dichiariamo che LE PRESENTI LETTERE IN NESSUN TEMPO POTRANNO VENIR REVOCATE O DIMINUITE, MA STABILI SEMPRE E VALIDE DOVRANNO PERSEVERARE NEL LORO VIGORE

- NESSUNO DUNQUE, E IN NESSUN MODO, SI PERMETTA CON TEMERARIO ARDIMENTO DI VIOLARE E TRASGREDIRE QUESTO NOSTRO DOCUMENTO

- SE QUALCUNO AVRA’ L’AUDACIA DI ATTENTARVI, SAPPIA CHE INCORRERA’ NELL’INDIGNAZIONE DI DIO ONNIPOTENTE E DEI SUOI BEATI APOSTOLI PIETRO E PAOLO.

Marco Marchesini ha detto...

Roma non può impedire ad un Sacerdote di rito latino non sotto censure canoniche la celebrazione della S. Messa VO. Quello che può fare è richiedere la celebrazione anche del NO, a meno che il Sacerdote non abbia deroghe particolari (come quelli dell'IBP almeno per ora) le quali de facto permettono al Sacerdote di non celebrare il NO.
In linea di principio la celebrazione del NO non può essere esclusa a meno che non si ritenga il NO cattivo in sé.

La celebrazione del VO, ripeto, non può essere impedita da nessuno (sul thread dedicato all'IBP in effetti ho fatto un errore a scrivere che l'autorità può impedire il VO). Comportarsi diversamente è abusare dell'autorità, creare danni ai fedeli e quindi in definitiva non comportarsi da veri Pastori. Per affermare il proprio diritto al VO non è necessario affremare che il NO è cattivo, basta appellarsi al motu proprio di Papa Benedetto XVI.

RIC ha detto...

Non vorrei fosse un altro caso, in realtà, di "chercher l'argent", altra cosa molto tipica degli USA.


Perche' a Roma invece......

http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/joao-braz-de-aviz-32479/

RIC ha detto...

Non vorrei fosse un altro caso, in realtà, di "chercher l'argent", altra cosa molto tipica degli USA.


Perche' a Roma invece......

http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/joao-braz-de-aviz-32479/

vighi ha detto...

Scusate la mia ignoranza ma può una cappella consacrata avere la revoca di celebrazione di un rito ? può un vescovo vietare che si celebri una messa, ha questo potere giurisdizionale? Serve il permesso del vescovo per celebrare una messa, non basta che un qualsiasi sacerdote decida di dire messa per essere valida ? ma è legale oltre che sensato che un vescovo decida di chiudere una cappella pur di non far celebrare un rito ? siamo arrivati al paradosso che pur di non far celebrare un determinato rito meglio chiudere le Chiese ? e pensare che c’è gente che rischia la propria vita per poter andare in una Chiesa ad assistere ad una messa. Qui si sta rasentando il ridicolo se non fosse che lo si fa sulla pelle di persone CATTOLICHE!!! Saluti Vighi

Franco ha detto...

@ Rosa. Devo dire sinceramente che quell'"oide" di "intellettualoide" non mi garba molto, non tanto per me stesso, quanto perchè mi sembra dimostrare la non comprensione della portata dei problemi attuali. Se una situazione è molto complessa e articolata, bisogna rappresentarla per come è, volendo intervenire. Se il sistema di motore, trasmissioni e apparati vari ( ultrasofisticatissimi ) di un aereo a reazione è ingrippato o ha dei guasti, i meccanici che ne hanno la rappresentazione mentale sono "meccanicoidi"? E san Tommaso, che ripropose la teologia come richiedevano i tempi utilizzando la filosofia di Aristotele ( e dandoci tra l'altro lo strumento limpidissimo delle Cinque Vie per dimostrare l'esistenza di Dio, il che davvero non è poco ) era un "teologoide"? Benedetto XVI è stato un "prefettoide" della Congregazione DF? Quelli dell'UCCR, che conducono la battaglia contro il Darwinismo, pilastro centrale dell'attuale movimento ateistico, sono scientificoidi? Detto senza malanimo. A me interessa che si identifichi un settore cruciale del fronte su cui si combatte.
E' da ricordare che l'ispiratore segreto, ma non troppo, del movimento conciliare-postconciliare fu i gesuita Teilhard De Chardin, biologo evoluzionista.

rosa ha detto...

Pare che al College avessero invitato a parlare un certo Don Granger che pare sia stato sospeso, non so perchè, ma comunque tutto ruota intorno al concilio, perchè pare che il rettore Mr King si fosse espresso più volte nei suoi discorsi ufficiali agli studenti ed ai genitori in modo critico sul Concilio...
Mi sembra sempre più che, a parte appunto l'argent, il Vescovo, che si è insediato soltanto 25 giorni prima, sia intervenuto per punire un reato di lesa conciliarità.
E' proprio qui il punto, ragazzi: finchè celebrate il VO, ma NON dite NULLA sul VatII, OK, ma se appena appena osate avanzare una critica, anche rigorosa e fondata, se non celebrate VO, vi ignorano, ma se celbrate VO, ve la tolgono.
Mi sembrano più comportamenti da Arcipelago Gulag che da Chiesa Cattolica.
Ma se siete filoabortisti, filoomosessuali, filoObamiani, ecc, nessun Vescovo USA vi fa la predica.
Nel frattempo la diocesi di Milwaukee ha chiesto la procedura di bancarotta, essendo stata prosciugata per pagare le spese delle cause intentate contro il Vescovo Weakland, noto omosessuale pedofilo, mandato là sotto Paolo VI.
Rosa

Alessandro Mirabelli ha detto...

Segnalo che nel Comune di Gavi (Alessandria) esiste una copia del 1571 del Messale Romano. Una rarità. E' ancora in buono stato di conservazione.

Alessandro Mirabelli ha detto...

Quel simpatico e del vescovo di Forth Worth ha come motto episcopale veritatis splendor. Sto per piegarmi in due per le risate.

Anonimo ha detto...

A proposito della Bolla "quo primum tempore".

Non c'è bisogno di fede, nè grande nè piccola, per comprendere che una bolla papale non possa vincolare il futuro, nè, tanto meno, le disposizioni di un altro Papa.
E' sufficiente una media intelligenza. La maggior parte dei cristiani, grazie a Dio, ce l'ha.
Poichè vi rinchiudete in pareti sempre più strette, per il teorema di Gromov, siete costretti ad agitarvi sempre di più.
Vi consiglio di allargare i vostri orizzonti dal momento che Dio è infinito.

Amico di Copertino

mic ha detto...

Una domanda per Franco, usando il tuo esempio.
Tu pensi che San Tommaso sia superato per gli specialisti di oggi o non siano loro che hanno abbandonato gli strumenti per giovarsi della sua scienza?
Se non nasce un nuovo Tommaso o un nuovo Agostino, loro non hanno proprio più niente da dirci?
Il problema è anche che gli specialisti hanno perso la capacità di servursi dei testi originali latini molto più saporosi ed eloquenti in certi passi.
Personalmente credo che il patrimonio lasciato dai cosiddetti Padri greci e latini non sia sorpassato ma solo ignorato.
Inoltre un geniaccio di oggi che volesse fare una nuova sintesi per i tempi moderni col linguaggio materialistico della scienza attuale che non ha spazi per la metafisica, non avrebbe neppure le coordinate linguistiche e forse anche semantiche precise per sviluppare certi concetti che vanno in profondità.

Per esempio l'imprevisto e imprevedibile ruolo dell'osservatore nella fisica delle particelle, il principio di indeterminatezza di Heisenberg e forse altre recenti scoperte nelle microstrutture della materia o in certi principi generali della fisica, qualche uscio potrebbero aprirlo.
Ma ad esempio sarebbe possibile parlarne soprattutto o soltanto con chi conosce la fisica.
Il problema è che le scienze esatte non forniscono gli strumenti per una visione generale e strutturale della realtà, che sono dati dalla filosofia. È quest'ultima che con l'aver messo in un canto la metafisica ha perso le sue ali...

Non si possono rinchiudere le verità della fede nelle teorie soggettiviste. Del resto abbiamo visto lo scempio della tradizione operato dallo storicismo.

Gli stessi affascinanti meccanismi dell'informatica possono essere utili per illustrare certi "come" funzionano alcune leggi spirituali, ma nessuna scienza moderna e il suo linguaggio può darti il "perché" e consentirti di esprimerlo.
Solo un approccio tecnicista può farlo ritenere possibile.
Ma ad esempio la tecnica, la tecnologia appartengono alla sfera delle arti, degli strumenti, applicano aspetti dei fondamentali ma non consentono di risalirvi.


Anonimo ha detto...

Non è solo un isolato, limitato caso locale su un singolo problema. Purtroppo qui si tratta di una Chiesa in piena sovversione interna. Che vi aspettate da una Chiesa rimasta pilatescamente silenziosa, inerte e quindi perfettamente complice di fronte a un abominio come quello dell'eutanasia dei bimbi in Belgio? Mentre è attivissima, impegnatissima e loquacissima su ogni battaglia politicamente corretta. Che vi aspettate da una Chiesa completamente conforme al Mondo e ai suoi dogmi al punto di rinunciare ai propri tradendo milioni di martiri dei millenni e attuali? Andiamo! Vi aspettate ancora qualcosa di diverso?
Miles

mic ha detto...

Mi viene in mente ora un'immagine.
Pensiamo ad un nuotatore, che abbia imparato a nuotare sott'acqua per conoscere e godersi le meraviglie del fondo marino.

Cosa gli succederebbe se continuasse a nuotare sott'acqua senza risalire in superficie per riprender fiato o non usasse uno strumento che gli consentisse di far entrare l'aria nei polmoni?

Sappiamo che nel nostro mondo materiale, immerso nel limite della condizione umana, è come se nuotassimo sott'acqua, mentre intuiamo e forse qualche volta abbiamo respirato l'aria delle Altezze di cui non possiamo fare a meno non per sopravvivere, ma per vivere.
Quest'aria è accessibile attraverso la Fede e la preghiera; ma per condividerla e fare da strumenti di trasmissione per gli altri, non possiamo usare gli strumenti della esplorazione del fondo marino, ma quelli che portano e guardano in alto e che non sono gli stessi.

Anonimo ha detto...


Rosa,

Father Gruner del Fatima Network è il nome...non "Don Granger".

M.

Angelo ha detto...

Non c'è bisogno di fede, nè grande nè piccola, per comprendere che una bolla papale non possa vincolare il futuro, nè, tanto meno, le disposizioni di un altro Papa.


Lei evidentemente non sa leggere.
Nella QPT è affermato: "Con questa nostra Costituzione valida in perpetuo (perpetuum valitura)...", etc.
Secondo Lei, quindi, le bolle si scrivono per il passato?

Turiferario ha detto...

L'amico di Copertino non ha tutti i torti quando dice che la bolla Quo Primum poteva essere legittimamente superata da un altro Papa. Ma la questione non è tanto se Paolo VI potesse o meno ignorare le disposizioni di san Pio V, quanto se abbia fatto bene a ignorarle. Tutto è lecito, ma non tutto giova, avrebbe detto qualcuno. Se confrontiamo lo stato del cattolicesimo fra il 1571 e il 1969, e quello dal 1969 a oggi, qualche dubbio viene, se si esamina a mente libera la situazione. Amico di Copertino, sei pronto ad allargare le tue vedute?

Luisa ha detto...


"Mi sembra sempre più che, a parte appunto l'argent, il Vescovo, che si è insediato soltanto 25 giorni prima, sia intervenuto per punire un reato di lesa conciliarità.
E' proprio qui il punto, ragazzi: finchè celebrate il VO, ma NON dite NULLA sul VatII, OK, ma se appena appena osate avanzare una critica, anche rigorosa e fondata, se non celebrate VO, vi ignorano, ma se celbrate VO, ve la tolgono.
Mi sembrano più comportamenti da Arcipelago Gulag che da Chiesa Cattolica.
Ma se siete filoabortisti, filoomosessuali, filoObamiani, ecc, nessun Vescovo USA vi fa la predica."


Effettivamente è sempre più palese che nella Chiesa cattolica, anche se non in modo ufficialmente esplicitato, è in vigore un NUOVO DOGMA : "IL CONCILIO", inutile aggiungere Vaticano II, Concilio basta.
Se osi fare un`analisi critica di alcuni documenti, anche solo di alcuni passaggi di alcuni documenti, e lo fai in modo rispettoso e pur riconoscendo la validità di quel Concilio, sei ormai fuori, sei messo all`indice, sei condannato, sanzionato, minacciato e ricattato, ti viene tolto il diritto alla parola.
Piombano le sanzioni, a chi insegnava viene tolta la cattedra, se sei sacerdote ti viene tolto il diritto di celebrare la Santa Messa nella sua forma straordinaria, se sei un fedele ti vengono tolti i tuoi pastori e la Santa Messa.

Questo succede nella Chiesa della Misericordia.
Se non è da oggi che certi sopprusi sono praticati da chi ha in mano le chiavi del potere, oggi, in virtù del Summorum Pontificum e di ...internet, quei sopprusi vengono alla luce, portano un nome, un luogo, una data, difficile tacitarli.
Esistevano prima in silenzio, pesnso a chi soffriva e combatteva in trincea, esistono oggi ma sono ormai evidenziati, anche se non sempre, perchè molte, tante, forse troppe, vittime di ingiustizie scelgono di tacere, per paura.

Oggi, come da decenni, nella Chiesa cattolica se calpesti la Dottrina, se vivi senza rispettare l`insegnamento di Cristo che la Chiesa dovrebbe trasmettere, anche perchè chi doveva trasmetterlo lo ha annacquato, lo ha adattato alla cultura dei tempi, se ammetti aborto, eutanasia, come scelte legittime, non sei oggetto di nessuna reprimanda, al contrario, sarai accolto le braccia e il cuore aperto e con un amichevole sorriso.

Oggi, e da decenni, se stravolgi la sacra Liturgia, se ne fabbrichi una a tuo piacimento, se togli, aggiungi, inventi, non riceverai nessuna condanna, potrai continuare ad agire liberamente, non solo, sarai legittimato e anche incoraggiato, sarai inviato ad evangelizzare.
Stravolgi e disprezzi quel che la Chiesa ci dice essere fonte e culmine della sua vita, della vita del cristiano, e puoi farlo in tutta libertà.

Ma non sia mai che certe frasi di certi documenti del superdogma "Concilio", vengano analizzate in modo critico, se lo fai sarai messo all`indice.
Un Concilio elevato a superdogma, la Dottrina e la Liturgia, diventate parenti povere della Chiesa, difese talvolta a parole e calpestate nei fatti.
Ma non siamo ancora lobotomizzati, non tutti, non possiamo fare granché, ma possiamo dire a chi ha quel potere e ne abusa, che le loro azioni non passano inosservate, e sopratutto è nostro dovere e responsabilità impegnarsi nella difesa di ciò in cui crediamo, vivere e testimoniare la nostra Fede.
Sono personalmente grata a chi ha il CORAGGIO di metterci la faccia, come Maria, su questo blog.

Angelo ha detto...

L'amico di Copertino non ha tutti i torti quando dice che la bolla Quo Primum poteva essere legittimamente superata da un altro Papa.

Quindi secondo Lei se un papa scrive "valida in perpetuo" non significa niente?

Angelo ha detto...

la Santa Messa nella sua forma straordinaria

?

una sola fede ha detto...

"Quindi secondo Lei se un papa scrive "valida in perpetuo" non significa niente?"

caro Angelo, hai ragione, eccome, ma penso che tutto sia legato alla progressiva decadenza nell'interpretazione del papato, che ha origine divina, non lo dimentichiamo e invece oggi più che mai è ridotto a una carica anche importante, ma con la possibilità, se è il caso, di passare la mano e ritirarsi a vita pensionistica, e non il vicario di Cristo sulla terra...io infatti fossi stato (e fossi) al posto dei successori di San Pio V degli ultimi 50 anni sarei svenuto (e continuerei a svenire) se per caso non l'avessi conosciuto prima(ma possibile una non conoscenza da parte di un papa della Bolla di San Pio V ??), nel momento in cui avessi letto queste parole inequivocabili:

"Dichiariamo che le presenti lettere IN NESSUN TEMPO potranno venire revocate o diminuite, MA STABILI SEMPRE E VALIDE dovranno PERSEVERARE nel loro vigore

- NESSUNO DUNQUE, E IN NESSUN MODO, SI PERMETTA CON TEMERARIO ARDIMENTO DI VIOLARE E TRASGREDIRE QUESTO NOSTRO DOCUMENTO

- SE QUALCUNO AVRA’ L’AUDACIA DI ATTENTARVI, SAPPIA CHE INCORRERA’ NELL’INDIGNAZIONE DI DIO ONNIPOTENTE E DEI SUOI BEATI APOSTOLI PIETRO E PAOLO."

Annarè ha detto...

Anonimo delle 21.47 il Papa non è un dittatore, se vuole sopprimere una vecchia bolla papale, deve farlo secondo legge, cioè deve farlo con una bolla contraria. Per ora il Papa non ha fatto nessuna bolla che annulla la bolla di S.Pio V, pertanto non può impedire che venga detta la Messa VO, per di più dovrebbe annullare pure l'atto di Benedetto XVI sempre su tale Messa.
Non ha fatto nulla di tutto ciò, pertanto sono solo chiacchiere. Facendo un esamino di coscienza ci sarebbe dunque da pensare che quelli ristretti che si agitano non sono quelli che continuano a dire tale Messa, perchè ciò è possibile, ma quelli che appena il Papa sbadiglia si mettono a sbadigliare in coro. Questa è ristrettezza mentale è sintomo di poca libertà intellettiva. L'obbedienza si deve a cose concrete, ad atti di magistero infallibili non a sbadigli. Pertanto assurdo autolimitarsi e castigarsi e oltretutto mal servire Dio per presunte idee personali di vescovi o di Papi. Questo non è sintomo di larghezza mentale, ma di caproneria.

Luisa ha detto...

Angelo, la sua è un`osservazione straordinariamente intelligente.

Turiferario ha detto...

Angelo, non intendo sminuire la Quo Primum, né ho competenze canonistiche, ma non penso che Paolo VI non sapesse quello che faceva da un punto di vista legale (dal punto di vista dell'opportunità è un altro discorso) quando promulgava il nuovo messale. Altrimenti dovremmo concludere che era un Papa eretico calpestatore di diritti inviolabili. D'altronde la Quo Primum vieta qualunque modifica e anche aggiunta al messale, mentre già prima di Paolo VI altri Papi hanno fatto aggiunte (p. es. Leone XIII con le preci leonine) e modifiche (Giovanni XXIII che ha aggiunto san Giuseppe nel Canone). Tutti sprovveduti o peggio? Sulla base di questo io penso - mi correggano i canonisti - che i divieti della Quo Primum non riguardino il Papa. Resta il punto fondamentale se certe modifiche abbiano giovato alla Chiesa.

mic ha detto...

ma non penso che Paolo VI non sapesse quello che faceva da un punto di vista legale (dal punto di vista dell'opportunità è un altro discorso) quando promulgava il nuovo messale

Questo è il maggior punctum dolens della Chiesa del nostro tempo.
Ci sono teologi che ne hanno disquisito a lungo, soprattutto per giustificare la "resistenza", anche al di fuori della FSSPX, soprattutto in area Francese (penso a Madiran e altri).

Angelo ha detto...

Sulla base di questo io penso - mi correggano i canonisti - che i divieti della Quo Primum non riguardino il Papa.

Ma, mi scusi, chi è che può modificare sostanzialmente e giudicamente la liturgia se non il papa?

mic ha detto...

Angelo, la sua è un`osservazione straordinariamente intelligente.

Oltre che intelligente è pertinente, perché è un termine usato da Benedetto XVI nel Summorum Pontificum che, in qualche modo - uso a mia volta il linguaggio approssimativo vaticansecondista ;) - ci fa gioco per poter dire che il Rito "non è mai stato abrogato".

Infatti, dal punto di vista "legale", il Messale riformato di Paolo VI e solennemente "imposto" potrebbe rappresentare un problema proprio in questo senso.

E non credo che non possa far problema anche in rapporto alla Bolla di Pio V.

Io non mi permetto di trarre conclusioni e neppure di penarle, perché è dura e oltretutto non mi compete e occorrerebbe un'analisi ancor più minuziosa e sofisticata.

Col mio "sensus fidei" molto cattolico, mi limito a dire che sono per la "resistenza" e non vado a impelagarmi in altri sottili distinguo su una faccenda così spinosa e controversa

Angelo ha detto...

C'è poi un argomento di logica, che si discosta dal papismo sia sedevacantista che modernsita-conservatore. Se la Messa è la forma in cui Cristo ha voluto si perpetuasse il Suo sacrificio in terra, nessuna autorità, neppure la più alta, può mutarla sostanzialmente. Non ci dovrebbe essere contraddizione tra Crito e il Suo vicario, ma i fatti, a partire da un certo punto, dimostrano il contrario. A mio modo di vedere, non è trettamente necessario trarne conclusioni, ma è lecito avanzare dubbi. Tantomeno si può dire: il papa non può aver fatto questo, quando è evidente che l'ha fatto, a partire da Giovanni XXIII

Turiferario ha detto...

Il testo della Quo primum riportato nei post precedenti non è integrale. Nelle parti tralasciate si legge per esempio (cap. VIII):

"Similmente decretiamo e dichiariamo che le presenti Lettere in nessun tempo potranno venir revocate o diminuite, ma sempre stabili e valide dovranno perseverare nel loro vigore. E ciò, non ostanti: precedenti costituzioni e decreti Apostolici; costituzioni e decreti, tanto generali che particolari, pubblicati in Concilii sia Provinciali che Sinodali; qualunque statuto e consuetudine in contrario, nonché l'uso delle predette Chiese, fosse pur sostenuto da prescrizione lunghissima e immemorabile, ma non superiore ai duecento anni".

Quindi anche san Pio V dichiara annullate, senza "sbollarle" solennemente, precedenti costituzioni apostoliche (come la Quo Primum) che affermassero cose diverse... E che magari a loro volta si dichiaravano valide in perpetuo. Anche Paolo VI alla fine della costituzione apostolica Missale romanum del 1969, con cui entrava in vigore il nuovo messale, revocava in sostanza la Quo primum:

"Quanto abbiamo qui stabilito e ordinato vogliamo che rimanga valido ed efficace, ora e in futuro, nonostante quanto vi possa essere in contrario nelle Costituzioni e negli Ordinamenti Apostolici dei Nostri Predecessori e in altre disposizioni, anche degne di particolare menzione e deroga".

Notare che Paolo VI non disse da nessuna parte che il vecchio messale era abrogato, anche se poi molti affermarono che lo era: e qui concordo con chi dice che nemmeno un Papa avrebbe il potere di abrogare un messale in uso da tempi antichissimi (e infatti nemmeno san Pio V abrogò i messali più antichi di duecento anni). Poi Benedetto XVI tagliò la testa al toro dicendo una volta per tutte che l'abrogazione non c'era mai stata. Si potrebbe forse dire (e forse aiuterebbe a fare chiarezza) che Paolo VI non riformò il vecchio messale, ma ne emanò uno nuovo.
La situazione a me pare abbastanza chiara, non vedo la necessità di fare della Quo Primum un "superdogma" liturgico.

Franco ha detto...

Mic. Anzitutto una richiesta in linea generale: essere bannato se i miei interventi-lenzuolate "intellettualoidi" possono risultare non consone all "taglio" del blog.
Se mi faccio presente in modo invasivo è perchè credo che in questo autorevole sito ci si spartisca tra ( prevalenti ) deprecazioni sulla malvagità dei tempi e più rari appelli a un sano ritorno alla filosofia dell'Essere, come un gran palazzo dai pilastri di granito che dava una sicurezza estrema e che è stato abbandonato per sciocchezza, presunzione e malizia, come fece il figliuol prodigo uscendo dalla casa del Padre. A mio parere non si comprende il vero punto della crisi, vale a dire il crollo dell'"immaginario" religioso dell'uomo occidentale a partire dalla rivoluzione tecnoscientifica iniziata nel '600, da cui conseguenze pratiche di portata imponente e constatabile nel quotidiano e nel sociale.

Parto da Dante, Paradiso I, 103 - 105: "LE COSE TUTTE QUANTE / HANN0 ORDINE TRA LORO: E QUESTO E' FORMA / CHE L'UNIVERSO A DIO FA SIMIGLIANTE". Si vuole ritornare alla metafisica, il che è giustissimo, ma si dimentica che la metafisica nell'immaginario medievale era strettamente collegata con la cosmologia e le scienze naturali, in modo da formare una "enciclopedia", di cui sono espressione masssima le cattedrali.

A partire dal '600 la visione del mondo si sdoppia: da un lato la razionalità fredda e "geometrica" rappresentata dagli assi cartesiani,con lke relative possibilità di calcolo scientifico, da un altro una dissoluzione progressiva della forma ordinata, per passare a forme fluttuanti, dinamiche, "esplosive", come già nel Barocco. L'accento si sposta dal "cosmos" al "caos": e caotica, non più ordinata come in Dante è l'immagine della natura e della vita offerta da Darwin ( configurazioni casuali e continuamente variabili che si scontrano fra loro ) da Freud ( sotto un sottile strato di razionalità bollono pulsioni istintuali che non sono nè devono essere controllate ma lasciate sfogate, come in Nietzsche ).

Conseguenze ordine freddo e razionale nell'economia e nella tecnologia, ma scatenamento libidico nel privato ( sesso, droga e rock'n'roll ). Per cui appare cruciale il celentaniano "problema del sesso".

Tommaso e Agostino non sono affatto "superati" ma vanno integrati, e concordo con lei IN MODO ENTUSIASTICO sull'esistenza di "usci" aperti dallo studio della microstruttura della materia e della fisica generale, che offrono nuovamente dei "balconi sull'infinito". Cito il nome di Frank Tipler, un fisico americano che ha affrontato con J. Barrow il tema del "principio antropico" e nel corso degli anni è passato da una "Fisica dell'immortalità" a una esplicita "Fisica del Cristianesimo" ( contro l'escamotage dei due ppiani differenziati tra scienza e fede ). Aggiungo la necessità, a mio ( contestabile ) parere, di estendere l'idea della corruzione prodotta dal pecccato originale dal solo uopmo all'intera natura, perchè l'etica sessuale cristiana è concepibile solo come recupero dello stato edenico.
In ogni caso non basta auspicare un sano ritorno al passato: occorre lavorare di gran lena per integrare il passato ( perenne ). con il nuovo. L'enfasi del "buttarsi sul sociale" come sta succedendo adesso mi sembra un palliativo, una specie di specifico del Dottor Dulcamara.

Angelo ha detto...

Notare che Paolo VI non disse da nessuna parte che il vecchio messale era abrogato,

L'abrogazione c'è stata: per vari motivi, e con buna pace di Ratzinger. Tre dei più palesi sono: le parole di Paolo VI nel concistoro del 1976; il fatto che egli concesse ai sacerdoti di celebrare col rito antico; l'indulto di GPII.

mic ha detto...

Si potrebbe forse dire (e forse aiuterebbe a fare chiarezza) che Paolo VI non riformò il vecchio messale, ma ne emanò uno nuovo.

Convengo.

Osservazione supportata dagli dichiarazioni di Benedetto XVI ("La mia vita" San Paolo 1997)

"... Ma in quel momento accadde qualcosa di più: si fece a pezzi l’edificio antico e se ne costruì un altro, sia pure con il materiale di cui era fatto l’edificio antico e utilizzando anche i progetti precedenti. Non c’è alcun dubbio che questo nuovo messale comportasse in molte sue parti degli autentici miglioramenti e un reale arricchimento, ma il fatto che esso sia stato presentato come un edificio nuovo, contrapposto a quello che si era formato lungo la storia, che si vietasse quest’ultimo e si facesse in qualche modo apparire la liturgia non più come un processo vitale, ma come un prodotto di erudizione specialistica e di competenza giuridica, ha comportato per noi dei danni estremamente gravi. In questo modo, infatti, si è sviluppata l’impressione che la liturgia sia «fatta», che non sia qualcosa che esiste prima di noi, qualcosa di «donato», ma che dipenda dalle nostre decisioni...."

Luisa ha detto...

Ho scritto a Angelo, che con il suo punto di domanda formulava in realtà una critica, chiamiamola così, ad una mia formulazione:
" la sua è un`osservazione straordinariamente intelligente."

La mia era ironia, perchè c`era ben poca benevolenza, in quel punto di domanda di Angelo, ora leggo che mic approva e rilancia dicendo:

"Oltre che intelligente è pertinente"

Sarà pertinente con quel che dici mic, ma non lo è per niente con quel che ho scritto, anzi, del mio commento riportare solo quella definizione della Santa Messa nella forma straordinaria, chi è in buona fede capisce perchè l`ho definita così come la Chiesa la definisce, è solo mostrare,diciamo, poca simpatia per chi ha scritto.

mic ha detto...

La mia era ironia, perchè c`era ben poca benevolenza, in quel punto di domanda di Angelo, ora leggo che mic approva e rilancia dicendo:

Luisa me n'ero accorta. E' per questo che ho voluto smorzare i toni. Tra l'altro ho colto l'occasione per riportare il discorso proprio sulle "due forme".

Vi prego di fare lo forzo di non buttarla sul personale e di tenere la discussione sulle idee, lasciando stare le battute che possono creare polemiche e inutili e sterili contrapposizioni.

Anonimo ha detto...

Colasse sapienza, perché timorato di Dio! Invece cola solo grasso...."Più untuosa del burro è la sua bocca.", perché c'è solo adipe e pinguedine. Una amenità: tra le domande del questionario circa le informazioni per il conferimento dell'episcopato vi è anche l'indagine se sia "...di bella presenza"!!!!!!! Non sto scherzando. Alla faccia di Coheleth.

Turiferario ha detto...

"L'abrogazione c'è stata: per vari motivi, e con buona pace di Ratzinger. Tre dei più palesi sono: le parole di Paolo VI nel concistoro del 1976; il fatto che egli concesse ai sacerdoti di celebrare col rito antico; l'indulto di GPII".

Più che di abrogazione si è trattato di divieto di celebrazione. Che di fatto aleggia tuttora, nonostante il Summorum Pontificum.

rosa ha detto...

Paolo VI avrebbe dovuto fare come Pio V: scrivere una Bulla nella quale affermare chiaramente, chiamando il Cielo a testimon3, che la Messa VO veniva sostituita dalla Messa NO, e che NESSUNO da allora la celebrasse. Dopo aver così solennemmente affermato, proclamare anche, sempre con il Cielo a testimone, le sanzioni per chi violasse quell'obbligo,
Ma siccome lui era Paolo VI con il suo "carattere" e non Pio V con le p..e, siamo nella "mess" in cui siamo.
Il vero problema,oggi, comunque, e mi ripeto, NON è la Messa, ma ciò che ad essa si collega, cioè il dubitare in tutto o in parte del Concilio, e quindi criticare o comunque non esaltare le sue conclusioni più "nuove", quali la libertà religiosa e l'ecumenismo.
Rosa
PS: chieso scusa se ho storpiato il nome del sacerdote americano di cui sopra. Non avevo il tempo per controllarlo. Ma il resto della notizia è corretto.