Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 23 luglio 2022

La svolta di Istanbul sul grano allontana l'incubo della fame nel mondo

L'accordo raggiunto tra Russia e Ucraina è una notizia straordinaria per chi ha sempre chiesto e cercato la pace, la pace vera. È invece una sconfitta per tutti quelli che hanno visto e continuano a vedere nelle armi la soluzione al conflitto. 

Vi ricordate come qualche mese fa i falchi nostrani si stracciavano a reti unificate le vesti per il grano Ucraino? Vi siete chiesti perché oggi non esultano per questo accordo con la stessa enfasi con cui lamentavano il grano bloccato nei porti?  Eppure è una bella, anzi una straordinaria notizia che il grano possa giungere a gente che ne ha di bisogno per sfamarsi. 

Non esultano perché questo accordo dimostra una cosa su tutte, ed è quella che non è vero che Putin non vuole sedersi per trovare accordi. In questo caso Russia ed Ucraina si sono seduti e l'accordo lo hanno trovato. E questo fatto può aprire seri spiragli di pace, se solo WASHINGTON non si mettesse di mezzo ad alimentare la guerra e ad esasperare i toni. 

L'UE dovrebbe tenere in conto più che mai di questa situazione, e dovrebbe con tutte le forze staccarsi dai falchi a stelle e strisce e provare a giocare un ruolo di mediazione. Anche perché, lasciare questo ruolo ad Erdogan è da dilettanti allo sbaraglio o da falchi in malafede. In ogni caso è un suicidio! 

Questo accordo prevede in sostanza il via libera al grano Ucraino, via libera al grano ed ai fertilizzanti Russi bypassando le sanzioni occidentali e un ruolo di arbitro da parte dell'ONU. 

È il classico accordo basato sul pacifico compromesso, che potrebbe e dovrebbe essere applicato anche sulla questione territoriale e militare del conflitto per provare a raggiungere una pace duratura. Ne beneficerebbe tutto il mondo, tutto! 

Se a far firmare un compromesso tra Russia ed Ucraina ci è riuscito Erdogan, che è colui che non si fa scrupoli ad opprimere il dissenso interno, a bombardare i Curdi e barattarli come merce qualsiasi, noi occidentali che non ci proviamo nemmeno siamo peggio di lui. 

Noi occidentali siamo peggio dei dittatori.
Piaccia o no, questa è! (Giuseppe Salamone)

46 commenti:

tralcio ha detto...

Noi, come “occidentali” siamo veramente peggio di Erdogan, il che è tutto dire. Il nostro sistema si vanta di valori che non sono nemmeno stampati, ma virtuali. Nemmeno il dio denaro, ma un idolo chimera evocato e maneggiato da sacerdoti di Ball (conta balle). Il virtuale al posto della virtù, l’evirato invece del virile, bambole al posto di spose e madri.
L’occidente non è crociato e cristiano. Non è converso e dal diverso sta scadendo nel metaverso. È una discarica di voglie, quando parla di valori non sa dire quali. Non si capisce più di chi sia erede… non della fede dei padri, non del diritto, non della ragione e della scienza. Facciamo, come insieme, veramente schifo. Che Dio abbia pietà di noi e venga a salvarci.

Anonimo ha detto...

Non so ancora per chi. Ma di certo andrò a votare.
L'astensione favorisce sempre i sinistri

Distorsioni mirate ha detto...

Numeri su presunto 'riscaldamento globale' aggiustati e presentati in maniera fuorviante per creare panico. L'ho detto e lo ripeto: è l'ideologia ammantata di 'scienza' che vuol rappresentare l'uomo come dannoso per il Pianeta.

https://www.laverita.info/i-numeri-dellonu-sul-clima-spesso-sono-aggiustati-per-creare-panico-apposta-2657712754.html

Anonimo ha detto...

La fame nel mondo è un mantra che sento da quando andavo a scuola nei lontani anni sessanta e settanta.
Aiutiamo, aiutiamo, ma quante generazioni sono passate senza mettere mano al lavoro?
Che cosa vogliono fare da grandi i cosiddetti fratelli del terzo mondo?
L'Africa settentrionale era il granaio dell'Impero quando della Russia e dell'Ucraina si sapeva appena che esistevano, e adesso hanno bisogno del grano ucraino.
Capisco lavori di avanzata difficoltà tecnologica, ma per coltivare il grano che progresso ci vuole? O forse non lavorano se non costretti? È la loro cultura?

Anonimo ha detto...

Le sanzioni non hanno scosso la Russia e l'Europa ha già perso quattro governi e la crisi politica ed economica è appena iniziata nell'UE.

La nuova strategia dovrebbe concentrarsi sulla pace, non sulla vittoria delle operazioni militari.
È del tutto possibile che gli eventi in Ucraina mettano fine alla dominazione occidentale e un ordine mondiale multipolare busserà alla porta.
- Primo ministro ungherese Orban.

Anonimo ha detto...

Questa guerra Ucraino/Russa è proprio la guerra al passo dei tempi: né carne né pesce infarcita da una narrazione mondiale che la presenta come guerra russo/ucraina. Se l'attore ucraino non avesse accettato l'ingaggio del regista americano, questo racconto sarebbe da tempo nel cestino della carta straccia. L'unica cosa autentica di questo filmato sono i morti. Loro vanno non solo ricordati e vendicati, ma il regista e la casa di produzione vanno messi in condizione di non nuocere MAI PIU'. Non è la prima volta che vediamo queste guerre, per finta, dal vero. Ora noi diciamo basta a nome di tutti i defunti, morti per dare realtà a racconti del cazzo...il tempo è galantuomo e la debolissima verità ha una forza intrinseca che si chiama vita e sfora le montagne. Se l'ho già raccontato, perdonatemi. Ero in treno, fermo in una stazioncina, chissà dove. Stavano facendo o avevano fatto dei lavori e a ridosso dell'ultimo binario, forse proprio il nostro, si ergeva una montagnola di detriti, sassi cemento ferro, arsa dal sole, su questa montagnola deserta, a metà del fianco un filo d'erba dal quale si allungavano altri fili, alcuni dei quali erano già foglioline. Questa è la verità, mi dissi. Per tornare a noi, possono buttare sui fatti quintali di racconti menzogneri, non riusciranno, mai eppoi mai, a soffocare la verità.

Anonimo ha detto...

Attenzione, pare ci siano dissidi sul grano, VZ accusa VP e viceversa di bloccare il piano, speriamo che il Sultano degli stretti si imponga con forza, annunciati i primi 2 militari USA morti in Donbass, ma come non dicevano 'solo supporto armamenti?' Ma fatemi il piacere, sono centinaia come i feroci mercenari UK che farebbero arrossire i Ceceni.......intanto Bidé ha ordinato al personale USA di ambasciate e consolati in UA di fare in fretta i bagagli e partire con famiglie appresso........eppur si muove........

Anonimo ha detto...

LA FINE DELLE IDEOLOGIE
Stai a vedere che il grande assente di questa campagna elettorale sarà il fatto politico più importante del mondo: la guerra in Ucraina. Ieri sera alla Rai ho sentito due politici parlare di tutto tranne che di qualcosa. Mi sono detto: "Questi due non parlano di guerra in Ucraina; parleranno forse della crescita della povertà in Italia". Niente nemmeno della povertà. Di che cosa hanno parlato? Erano due e ognuno parlava male del partito dell'altro. Un bravo giornalista li incalzava affinché dicessero qualcosa, ma i due continuavano a dire tutto fuorché qualcosa.
Ecco la fine delle ideologie: da di’ qualcosa di sinistra a di’ qualcosa.
Qualcuno voleva abolire i talk show.
Per fare la campagna elettorale con i tweet?
Sono tramontati i talk show o i politici in grado di sostenerli dignitosamente?

Draghi e la teoria dell'assenza delle cause ha detto...

Non che voglia entrare nella contesa elettorale. È che mi sta a cuore la logica. Quindi ragioniamo.
Se è vero che Mario Draghi non è più presidente del consiglio a causa di un gruppo di cretini-barbari-imbecilli, allora è vero anche che è diventato presidente del consiglio a causa di un gruppo di cretini-barbari-imbecilli giacché Draghi non sarebbe diventato presidente del consiglio senza il voto favorevole dei presunti cretini-barbari-imbecilli. Delle due l’una: o chi ha fatto cadere Draghi è cretino sempre, sia quando gli concede di diventare premier, sia quando gli impone alcune condizioni, oppure non lo è mai. Se non è cretino in nessuno dei due casi, allora devono esistere delle ragioni politico-sociali per cui la legislatura è terminata questa settimana.
È la solita teoria dell’assenza delle cause cui ricorrono gli stolti davanti a una realtà che non li aggrada. Putin invade l’Ucraina?
Non ci sono cause, è pazzo.
Un partito mette in crisi il governo Draghi?
Non ci sono cause, sono cretini.
Che si tratti di politica interna o di politica internazionale, un Paese è politicamente maturo quando replica alla teoria dell’assenza delle cause con un corale: “Il cretino sei tu”.
Alessandro Orsini

Anonimo ha detto...

"...Bidé ha ordinato al personale USA..."

Evidentemente anche lui è sotto pressione interna... vuoi vedere che i veri resettati saranno proprio i resettatori.
Evvvai!!!

CAMPO STRETTO, CAMPO LARGO, CAMPO DEI SANTI? ha detto...

Antonio Catalano
Il Pd. Partito-stato. Partito-sistema. Partito commissione europea. Partito vincolo di bilancio. Partito euro atlantico. Partito anti sovranista. Partito grande finanza. Partito lockdown. Partito elmetto. Partito sanzioni. Partito drago. Partito sorveglianza, Colao Meravigliao! Partito progressista. Ah beh, si beh! Progressista come il grande capitale. Oh yeah! Che non perde tempo con dio patria e famiglia, ha ragione la capalbiese che vita di merda, il capitale è vitale, open, blackrock, aperto, trasgressivo, maschio/femmina? troglodita patriarcale! jus soli jus culturae jus scholae jus cazzi mei, canna libera, eutanasia libera, aborto sempre e comunque, maggiorenni sedicenni, Bibbiano ti dà una mano. E i tassinari non rompano i coglioni, provinciali e corporativi, ha ragione Lapo. Lavoratori tiè! Idranti e state boni. Sindacalisti di base, arrestateli! Caprino o vaccino? Al diavolo i vegani, vaccino tutta la vita! No mascherina? Al gabbio! Va bene, non votiamo più per il Pd. E se vince la Meloni? Guarda che a settembre ricorre il centenario della marcia su Roma. Quelli sotto sotto son sempre gli stessi. Fare argine! Convergiamo su Giuseppe! Certo non ha brillato ultimamente, pirla un po’ lo è, s’è fatto soffiare la gestione della crisi da Salvini e Berlusconi, lui e il termovalorizzatore…
E sempre allegri bisogna stare/Che il nostro piangere fa male al re/Fa male al ricco e al cardinale/Diventan tristi se noi piangiam/E sempre allegri bisogna stare/Che il nostro piangere fa male al re/Fa male al ricco e al cardinale/Diventan tristi se noi piangiam/Ah beh, sì beh…

mic ha detto...

Urso (FdI), presidente del Copasir: "La Russia deve temere noi..."

Se questa è la posizione di Giorgia Meloni non basta turarsi il naso, bisognerà cambiare aria. L'astensionismo favorirebbe i sinistri!
Ma con simili premesse e pensando anche al green pass la Meloni rischia una grossa ipoteca sul suo vantaggio nei sondaggi.
A ben riflettere, sento però di dover aggiungere che essere nell'alleanza atlantica è un fatto su cui chi pensi di stare al governo non può sorvolare. Non gli sarebbe concesso. Si può solo sperare che entri in crisi il sistema castrante, ma non possiamo essere noi a mettere in crisi l'impero USA, che tuttavia già dà segni di degrado di per sé.
La differenza la fa il modo di starci dentro (vale anche per i rapporti con l'UE): o con la dignità massima, pur ingoiando il rospo, utilizzando tutti i margini di manovra possibili e inventandosene di nuovi alla propria portata oppure strisciando servilmente come il PD.

Anonimo ha detto...

Purga dopo purga Zelensky è sempre più solo
Gian Micalessin

Prima era un uomo solo al comando, ora è un uomo solo e basta. Più la guerra si prolunga e più Volodymyr Zelensky fa i conti con le divisioni di un’Ucraina che ha rinnegato Mosca, ma resta prigioniera della reciproca rete di connessioni, legami e infiltrazioni su cui si snoda sia il lavoro delle spie, sia la guerra per il controllo degli apparati di sicurezza interni. Da questo punto di vista la cacciata del capo dei Servizi di sicurezza interna (Sbu) Ivan Bakanov, incapace di prevenire le infiltrazioni russe, e del procuratore generale Iryna Venediktova, inadeguata a finalizzare le accuse di alto tradimento all’ex presidente Petro Poroshenko, rappresentano l’epilogo di una guerra intestina che ha eroso la credibilità di Zelensky. Anche perché Bakanov e la Venediktova rappresentavano il cerchio magico dell’attore-presidente.

Bakanov, amico d’infanzia e socio nelle produzioni televisive è stato, secondo i Pandora Papers, anche l’ideatore della rete di conti bancari con sede nei paradisi fiscali utilizzata da Zelensky per mettere al sicuro i finanziamenti degli oligarchi. Lo scontro in corso dietro le quinte di inchieste giudiziarie e azioni d’intelligence viene allo scoperto il 5 marzo quando un unità del Dipartimento di Controspionaggio dell’Sbu elimina il «banchiere» ucraino Denys Kireev. Dietro l’assassinio si celano le attività di un Kireev che oltre a lavorare per il Gur, l’intelligence militare di Kiev, mantiene ambigui rapporti con i russi e partecipa ai negoziati con Mosca del 28 febbraio in Bielorussia. Alle ambiguità di Kireev, considerato troppo vicino a Mosca, si aggiungono i retroscena dell’Operazione Speciale. Che, come suggerisce il nome, punta a prendere Kiev sfruttando non la forza militare ma le complicità di centinaia di agenti dell’Sbu. Un intreccio sventato non dall’inesperto Bakanov, ma dagli agenti dell’MI6 inglese.

Le «sviste» di Bakanov rappresentano il primo duro colpo alla credibilità del presidente. Non a caso Londra dopo aver scoperto i piani russi, taglia fuori Bakanov e inizia a coordinarsi con Oleksandr Poklad, capo del Controspionaggio dell’Sbu. Ed è proprio Poklad, detto lo «strangolatore» per i metodi poco ortodossi impiegati per reprimere i movimenti filo russi a Dniepro, a ordinare l’eliminazione di Kireev passando sopra la testa di Bakanov. Da quel momento l’autorità dell’ex socio di Zelensky diventa puramente formale. Anche perché all’eliminazione del banchiere-spia sospettato di lavorare per Mosca fanno seguito le indagini e le purghe interne all’Sbu che mostrano altre gravi sviste. Evidenziate dallo stesso Zelensky costretto domenica ad ammettere l’avvio di 651 inchieste sulle complicità con Mosca e l’individuazione di almeno 60 complici russi tra le fila dell’Sbu. Tra questi il Capo della Sicurezza Interna Anriy Maumov, fuggito all’estero prima dell’invasione e Serhiy Kryvoruchko, il generale a Capo del Direttorato Sbu di Kherson che il 24 febbraio ordina ai propri ufficiali di smobilitare la città. Mentre ieri il presidente ha annunciato il licenziamento di 28 funzionari del servizio di sicurezza.

Il tutto mentre il suo sottoposto Igohr Sadokhin segnala al nemico i campi minati e altri ufficiali dell’Sbu impediscono la distruzione del ponte Antonovskiv facilitando l’entrata delle truppe di Mosca e la conquista della città. Ma dietro la decisione di sacrificare Bakanov e Venediktova divampa uno scontro ancor più imbarazzante con i vertici delle forze armate, scoppiato ai primi di luglio quando il capo di Stato Maggiore generale Valery Zaluzhny ha puntato il dito contro il presidente colpevole di aver preteso la difesa ad oltranza di Severodonetsk e Lysychansk. Costata l’inutile sacrificio di migliaia di soldati.

Anonimo ha detto...

Trovato questo arguto commento: "La guerra in UA è una partita a scacchi, ma VP, grandissimo giocatore, conosce mosse sconosciute anche ai maggiori scacchisti mondiali, sono le 'sue' regole, imprevedibili", i giornaloni de noantri pubblicano numeri alla n'do cojo cojo, i soldati russi morti vanno, a seconda delle testate, dai 25.000 ai 38.000 che mi pare non siano la stessa cosa, ma mai si parla dei morti in UA, che certo non sono poche decine, l'attore comico messo lì per fare uno squallido show, guerra 'finta' morti veri, ha finito la sceneggiatura, ha stufato e sente il fiato sul collo di amici-nemici e sicari che non vedono l'ora di......fossi in lui, dato che il patrimonio familiare è più che al sicuro, me la batterei, tanto non finisce bene per lui, intanto i giornalacci in toto orbe urlano al pericolo nero in Italia, i fascisti tornano al potere, Duce o ducetta, non siano la luce italiota, perfino gli spagnoli che, se guardassero a casa propria, ne avrebbero eccome, insomma la gallina da spennare ha ancora qualche uovo e allora....il presidente USA ha il covid e non in forma proprio leggera, anzi, e le elezioni di mid term incombono come una nuvola nerissima, peggio di quella che aleggia su di noi. Buona Domenica a tutti, in specie a chi ha la pazienza di leggere i nostri commenti ed esercitare un eccellente filtro per mantenere le discussioni su uh tono di pacata civiltà, grazie.

Da Fb ha detto...

Tutta la manfrina del “voto utile” o del voto fatto “turandosi il naso” mi ha sinceramente rotto. Una “roba” interna al nostro micromondo cattolico in via di sparizione. Su questo, per rispondere ad alcuni amici che hanno già cominciato a fare pressioni morali agli altri pensando di dire cose decisive e soprattutto nuove, vorrei fare una riflessione.

Abbiamo votato Berlusconi per anni per ottenere cosa? Se non ce l’ha fatta lui con tutto il potere che ha avuto ad attaccare il cancro politico e culturale di questo paese che è il PD, realizzando la grande ed agognata rivoluzione liberale, perché dovrebbe cambiare ora che è più vecchio e rincoglionito? Abbiamo votato Salvini per avere una ruspa ed abbiamo ottenuto un cagnolino da salotto di Draghi. Avete (io MAI!) votato i 5Stelle, comprensibilmente al colmo della disperazione, sperando di aprire il parlamento come una scatoletta e vi siete ritrovati un bibitaro incollato alla poltrona, investito da Draghi come una sorta di delfino che parla riverente a suo nome…

Io partirei dall’ultimo Family Day, facendo una sintesi estrema, quindi sicuramente inadeguata. Come me, tantissimi, di fronte alla marea umana ivi convenuta hanno fatto questo pensiero: “Se tutta questa gente avesse un interprete politico unico, avrebbe finalmente la capacità di incidere nel governo del paese”.
Bene. Qui si è creata la spaccatura che è stato il tormentone (sempre interno al nostro micromondo di cui sopra) che ha visto da una parte i “fecondatori” delle realtà già esistenti e dall’altra i “fondatori” di nuovi soggetti politici.
La storia recente ha dimostrato che, per noi cattolici, sono fallimentari entrambe.
La mia lettura, ovviamente opinabile è questa: il “mondo cattolico” (quello capace di tradursi in cultura) in occidente NON ESISTE più. Quel che ne rimane è un’accozzaglia di millemila sensibilità impazzite e divergenti che manco più sono in grado di capirsi sui fondamentali.
La mia scelta, fin da allora è stata a favore dei secondi, avendo già sotto gli occhi troppi anni di speranze frustrate riposte in Forza Italia, Lega, PDL, CCD, UDC, cicciccì e coccocò e altro che ora non ricordo. Anche per una questione quasi “estetica”: meglio fallire schiantandosi su una strada nuova che ripetere per l’ennesima volta lo stesso schema.

Gli ormai vetusti (perché passati di moda anche nel mondo cattolico) “principi non negoziabili” sono stati via via erosi, anche con il contributo del cosiddetto CDX. Dire che da quella parte alcune cose non passeranno è una tesi a dir poco ingenua, dopo quello che abbiamo visto in questi due anni e cioè un attacco mai visto, sostanzialmente omogeneo ai diritti primari della persona quali: libertà di movimento, libertà di scelta nella cura medica, diritto al lavoro, il tutto applicato con una pressione vessatoria e discriminatoria degna delle peggiori distopie.

Sapete che vi dico: sono stracontento di aver “sprecato” il mio voto (secondo voi) alle ultime politiche perché ora posso godere di una coscienza che non mi rinfaccia di aver mandato questi infami ricattatori al governo del paese. Ancora non ritengo l’astensione un’opzione utile, per tanto cercherò chi meglio e più chiaramente si impegna a rigettare la logica che abbiamo visto satanicamente all’opera in questi ultimi anni, meglio se facendo fronte comune contro questo mostro “progressista” che sta dominando a tutti i livelli.

Anonimo ha detto...

I fascisti oggi si dividono in due categorie: i fascisti e gli antifascisti.
I secondi, oggi, sono di gran lunga i più pericolosi....

mic ha detto...

@ 14:09
Personalmente non mi sono mai lasciata incantare da Berlusconi. Per il resto ognuno decide secondo coscienza

Anonimo ha detto...

Ragazzi in piscina, ora, con la ffp2. A 48 gradi, col sole che picchia luminosissimo. Ma perché??? Perché??? Non è colpa dei media, in questo caso. Nessuno, che io sappia, ha mai dato indicazioni in tal senso. È invece il risultato di un decadimento cognitivo, di cui certamente i media sono corresponsabili ma il cui lavoro ha incontrato terreno fertile. Ha incontrato personalità gracili, sottomesse e docili già prima del 2020, sudditi più realisti del re, GENTE CHE PAGHEREBBE PER OBBEDIRE E CHE FAREBBE CARTE FALSE PER POTER ESIBIRE LA PROPRIA FEDELTÀ AL PADRONE. Poi non stupiamoci se siamo sotto tutela straniera… La liberazione passa anche attraverso la sistematica denuncia dei comportamenti demenziali e subalterni (che non fanno altro che rafforzare lo status quo). La liberazione è innanzitutto liberazione dallo stato di subalternità psicologica!

Anonimo ha detto...

ggetto: [Nuovo articolo] Un po’ troppo di sinistra, un po’ troppo morbidi sulla fede, ma al momento sono quelli che hanno il programma più in risonanza con me
noi non vaccinati
Un po’ troppo di sinistra, un po’ troppo morbidi sulla fede, ma al momento sono quelli che hanno il programma pi ù in risonanza con me.


Tiziano Solignani

Lug 24

Poi mettere «no green pass» direttamente sul simbolo é molto bello, insieme ad «exit».

Per me le vere emergenze sono queste: non avere mai più un governo che introduca un abominio come il green pass e uscire prima possibile dall'Unione Europea che ci sta dissanguando dicendoci che é per il nostro bene.

Voto inutile? Può essere, vedremo, ma tu che hai votato Forza Italia, Lega e compagnia bella e poi li ha sempre regolarmente visti finire a governare insieme al PD che cosa ne pensi? Non pensare che col grande centrodestra a trazione Meloni possa finire diversamente: te lo dicono loro stessi nei programmi, senza vergogna.

Se vuoi un vero cambiamento, devi pensare a un voto diverso.

Anonimo ha detto...

Concordo pienamente. A meno che non si voglia propendere per l'astensione, è decisamente ripugnante votare per i tre partiti del cdx, i quali hanno votato a favore di provvedimenti di una gravità inimmaginabile e mi riferisco innanzitutto ai sieri genici sperimentali e al green pass.

Anonimo ha detto...

Ma è normale che la Rai, a reti e testate unificate, sia all’opera come una falange macedone per il Pd? Pagano il canone anche i non elettori del Pd, cioè circa l’80% degli italiani. Non vorrei disturbare il dormiveglia del cdx, ma sarebbe il caso di porre il problema ORA…

Anonimo ha detto...

Dal 1945, quasi nessuno ha mai parlato ai giovani dell'onore e della fierezza.

Il raccolto ha detto...

Il cdx finora ha assecondato servilmente in tutto e per tutto il PD. Adesso raccoglie i frutti che ha seminati.

Anonimo ha detto...

Il PD resta
(di Mario Bassani)
Ci sarà qualche elettore a cui non piace il PD? Ci sarà qualche antipiddino viscerale? In fondo si tratta del compromesso storico ritardato di mezzo secolo, di una fusione fra i resti del PCI e della DC ispirati dalla propaganda del più ridicolo e intollerante politicamente corretto. Potrebbe non piacere a tutti, ammettetelo.

Orbene, questo ipotetico odiatore del PCI-PdS-Sinistra democristiana gode quasi sempre il giorno delle elezioni e rimane sgomento per il resto della legislatura. In particolare, dal 2011, salvo la breve parentesi di un anno del primo Conte, il PD ha sempre governato e mai vinto.

Credo che la forza della Meloni non derivi tanto dalla sua piena credibilità littoria (i fasci veri non superano mai il 10%) ma dal fatto che chi la vota spera di non vedere più governare il PD.

Temo davvero che sia un’illusione. Il PD è il partito Stato, il cuore pulsante di quello che le bierre chiamavano il SIM (Stato Imperialista delle Multinazionali). Ha in mano l’alta burocrazia, la magistratura, tutti i gangli dell’industria culturale, possiede ogni uomo che di fatto scrive e pensa le migliaia di leggi e regolamenti che annichiliscono la possibilità di produrre ricchezza in queste aree. Il PD è lo strumento, che tutte le classi dirigenti europee vedono di buon occhio, per gestire un declino ritenuto ormai ineluttabile.

In questo anno e mezzo di Draghi il Partito Stato ha proceduto a creare gruppi piddisti in ogni forza politica, come facevano i Corleonesi negli anni Settanta con le altre famiglie. In breve, non può esistere politica troppo al di fuori del PD o di ciò che i democratici battezzano accettabile. E se quattro sudditi su cinque alle elezioni non sembrano essere del tutto persuasi di ciò, poco importa. Le elezioni passano, il PD mondiale resta.

Anonimo ha detto...

ABBIAMO GIA' PERSO

Alcune sconfitte si scoprono molto dopo. Sono le peggiori. Perché quando la consapevolezza dello schianto arriva in ritardo sull'evento, non esistono più spazi per rimediare. Il ritardo ha riempito tutto. Noi siamo in quella situazione. Noi occidentali, con una batosta alle spalle da tanto tempo, inconsapevole, anzi vissuta con la baldanza di una conquista, siamo condannati ad essere spazzati. Tutto lo schifo che ci sta arrivando addosso è come il vento nucleare del follow-up atomico, non la causa, ma l'effetto della sconfitta. E questo vento mortale lo si apprezza ovunque, da chi non ha gettato occhi e sensi all'ammasso. Anche fatti apparentemente estranei, palesano questa tristissima realtà. A Venezia, tanto per citarne uno, ricorrere il 90esimo anniversario della mostra cinematografica. Lorenzo Mattotti ha disegnato il manifesto: il leone di Venezia è diventato una leonessa, che non è una leonessa ma una donna alata con la coda. Tralasciando la simbologia satanista - obiettivamente qui presente - il messaggio è chiaro. Tutto deve essere stravolto, ogni ordine naturale scardinato, corrotto, capovolto. E così non stupisce la carabiniera che convola a nozze con la collega addobbata da maschio in alta uniforme, con tanto di fiero picchetto d'onore con sciabole di quella che fu la Benemerita. Abbiamo perso la battaglia da tempo, ed il risveglio, per molti, sarà drammatico.

Il golpe di Draghella ha detto...

Non è mio costume spararle grosse ed urlare "al lupo al lupo!".
Devo, tuttavia, dire che i fatti di queste ultime ore parlano chiaro.
Il comportamento di Mattarella, il cui “cupio dissolvi” di ogni residua traccia di rispetto per il parlamentarismo è apparso chiaro da un baleno di ferocia nel suo ghigno, è una nuova torsione costituzionale. Un nuovo terribile golpe strisciante. Un attentato alla Costituzione perpetrato sciogliendo quell'organo che avrebbe potuto (anzi dovuto!) giudicarlo.
Mi sembra chiara la dinamica degli eventi devastanti per il paese di cui Draghi e Mattarella sono stati ancora una volta complici.
Il primo, attraverso dimissioni costituzionalmente immotivate (aveva ancora una larga maggioranza), lancia il segnale di "assalto finale" all'Italia tramite l'esercito finanziario ultra-atlantista. Avanti con speculazione e spread, basta con i trucchi della ragioneria generale. Il paese è in bancarotta: può iniziare il banchetto sulle ultime spoglie del settore pubblico e, soprattutto, sulla proprietà privata di quello che presto sarà l’ex ceto medio. Mattarella condivide le "determinazioni" di Draghi e, con fare quasi vendicativo verso i poveri rigurgiti della democrazia morente, scioglie il Parlamento, esercitando poteri costituzionali che la Costituzione non gli attribuisce, proprio come Draghi auto-decide il perimetro dei suoi incontrollabili poteri attuali.
Infatti, egli risolve la crisi come se fosse il Presidente della V Repubblica francese. Non consulta le forze politiche né i predecessori, non dà il mandato esplorativo per verificare l'esistenza di una possibile maggioranza (mai venuta meno), non rispetta neppure i tempi per una riflessione onesta su temi così complessi. Scioglie e basta, con un decisionismo degno di miglior causa e del tutto incompatibile con quel ruolo di garante imparziale che, da Napolitano in poi, la Presidenza della Repubblica ha abbandonato. Questo incredibile blitz rende di fatto impossibile l'esercizio politico istituzionale di qualsiasi vera opposizione. Qualsiasi organizzazione politica che voglia provare a salire sulla ruota dei criceti (le elezioni sono ormai un miserabile ufficio di collocamento dove gli esponenti incompetenti di un ceto privilegiato e parassitario si scannano senza ritegno), cui si è ridotta la democrazia rappresentativa, deve raccogliere - in pochissimi giorni e in pieno agosto - moltissime firme certificate, sobbarcandosi un costo organizzativo praticamente impossibile per chiunque non sia "interno al sistema". I partiti già presenti in Parlamento, quelli cui i media di regime riducono la politica, non devono farlo.
Una diseguaglianza intollerabile che andrà denunciata - almeno - in Corte Costituzionale, se non altro per dimostrare ad abundantiam che anche Amato, con Draghi, Mattarella & C., fa parte della "compagnia malvagia e scempia" che da trent'anni ormai ha trasformato l’Italia in oggetto di banchetto per i comuni padroni transatlantici. "Ahi serva Italia di dolore ostello!".
In autunno, con il ceto politico intento a mentire per convincere qualche gonzo che ci sono differenze e che ha senso votare, l'inflazione a due cifre, il prezzo del carburante alle stelle, i tracolli economici di una folle guerra, e chissà che altro massacro sociale, ci saranno le condizioni ideali per una nuova torsione autoritaria. Condizioni da Cile 1973. In questi giorni stiamo vivendo un golpe bianco. Speriamo non diventi rosso di sangue per una nuova strategia della tensione, volta a coprire quanto sta emergendo sulle malefatte criminali nella gestione del golpismo emergenziale conclamatosi dal 2020 ad oggi.
Molti di noi stanno lavorando seriamente e iniziano a svegliarsi qualche magistrato e pezzi di forze dell'ordine. Chissà che dal letame non nascano fiori! Non credo proprio che in questo momento il luogo della Politica sia la campagna elettorale.
(Ugo Mattei)

Anonimo ha detto...

Il dopo Draghi. Scenari inquietanti per l'Italia

Molti hanno giubilato alla notizia della fine del governo di Mario Draghi. Probabilmente non hanno compreso che non si tratta di una sua sconfitta, dacché Mario Draghi fa parte di quel genere di uomini nati per vincere e comandare. Egli se ne è andato di modo che gli effetti distruttivi del suo governo in autunno possano essere presentati come dovuti al fatto che il suo governo non c'è più. Inoltre, con le elezioni anticipate, Draghi ha reso infinitamente più difficile il compito alle forze del dissenso, che dovranno organizzarsi in tempi brevissimi. Insomma, difficilmente quella di Draghi può essere intesa come una sconfitta.

Anonimo ha detto...

Ma uno stato che continua con le sanzioni alla Russia per fare un favore agli USA facendo fallire migliaia di imorese...

Anonimo ha detto...

Gli innominabili delle lobby dei tipi gay manifestano a favore dell’Ucraina un po’ dappertutto.
Zelen’skij è con loro: il suo programma è il più anti cristiano, pro aborto, pro droga legale, pro eutanasia e pro gai.
Ecco perché è aiutato dagli U.S.A. e dalle nazioni occidentali che hanno già sdoganato il peggio del peggio.
L’Ucraina ha ricevuto più armi di tutti tanto da essere dal 1945 la nazione con più armamenti della storia dell’occidente europeo. Da sempre l’industria pesante ha fatto da traino per l’economia e gli U.S.A. non si sono fatti sfuggire l’occasione. I paesi NATO hanno tolto le vecchie armi e quelle prodotte da loro e sono obbligati ad acquistare quelle di marchio U.S.A.
Grandi profitti e gran volano per l’economia statunitense; per i sudditi europei inflazione e deficit di bilancio enormi che creeranno dipendenza per decenni dal dollaro, per non parlare delle sanzioni, vero boomerang.

Perché mettere i gay ideologizzati in cima a queste considerazioni?
Il tanto sbandierato vessillo degli innominabili che vuol richiamare quello della pace (opportunamente depurato di un colore…) è sinonimo non di pace ma di guerra. Quei gay dell’ideologia sono guerrafondai.
Lo si sapeva già per il loro modo di porsi contro chi è contrario alla loro ideologia. Ora abbiamo la prova della cartina al tornasole. La difesa del regime più guerrafondaio e corrotto d’Europa è la prova provata dei loro sentimenti profondi.
Imprimetelo bene nelle vostre menti.

Anonimo ha detto...

L’astensione dal voto in questa fase storica è un atto irresponsabile, un regalo politico oggettivo al PD, a +Europa, a nonno banchiere, alla NATO e a tutti coloro i quali, negli “Stati profondi”, vogliono proseguire la guerra contro la Russia e la guerra (tramite i razionamenti, i lockdown, gli obblighi e i lasciapassare) interna contro le nazioni sovrane. Rispetto le opinioni di tutti ma, soprattutto in presenza (per la prima volta da decenni nella storia di questo Paese) di una coalizione realmente sovranista, socialista e anti-liberale, mi riservo di non condividere una sola parola di chi fa campagna per stare a casa il 25 settembre.

Anonimo ha detto...

Tanto per fare un po’ di chiarezza su come la penso, visto che i fessi abbondano e che il teatrino dello spettacolo senza contenuto che ci offre la Politica impedisce di porre al centro le questioni fondamentali, faccio presente che il mio attacco al Pd non scaturisce – se non per i sempliciotti vittime degli imperanti schemi da talk – da una presunta simpatia per le forze di cosiddetta destra. Ciò non toglie che allo stato attuale ritengo l’aggregato Pd essere il principale fattore di intossicazione sociale e culturale, quindi un suo ridimensionamento, non solo elettorale, non può che far bene alla salute pubblica. Allo stato attuale delle cose non posso che considerare dirimente la questione ucraina. E non per un fatto ideologico. Semplicemente perché dal posizionamento che hanno le forze politiche sulla questione si capisce bene come intendono procedere sul piano sociale. Su questo terreno ritengo TUTTE le forze politiche (con le varie sfumature) che hanno sostenuto il governo Draghi – PD, 5 STELLE, FI, LEGA e frattaglie (e quelle formalmente all’opposizione come Fratelli d’Italia) – COMPLICI della guerrafondaia strategia Usa/Nato, che ha imposto la politica delle sanzioni alla Russia e del sostegno finanziario e materiale al governo fantoccio Zelensky. Nella Storia ci sono passaggi che non possono essere ignorati. Per questo non faccio nessuno sconto ai 5 stelle contiani (come ai leghisti) che pur avendo espresso alcuni mal di pancia hanno contribuito al sostegno del posizionamento anti russo. Anzi, come sempre è accaduto, sono proprio i “dubbiosi” a favorire alla fine la penetrazione nei “paurosi” (quelli che dopo il 24 febbraio esprimevano paura per lo scoppio di una guerra mondiale atomica) la necessità e l’inevitabilità di schierarsi… per sanzioni e invio delle armi. Dai pacifisti mai niente di buono! E voglio essere ancora più chiaro. Ho ascoltato l’intervento di Francesco Toscano al congresso di Ancora Italia, che ha registrato la settimana scorsa al Palapartenone di Napoli una grande partecipazione di pubblico. Hanno risposto all’appello di Ancora Italia forze politiche e singoli che provengono da storie diverse (come Marco Rizzo e Francesca Donato, per fare un esempio). Ho apprezzato enormemente il passaggio dell’intervento di Toscano quando dice con estrema chiarezza: «…non ho paura neanche di mascherarmi dietro un’eterea equidistanza, io riconosco come sacrosante le ragioni della Russia che è intervenuta in Donbass per fare terminare un genocidio. Quindi a chi mi dice voi siete equidistanti, dico equidistante sarà lei!». Bravo Toscano! Questa chiarezza mi piace e la ritengo utile per sgomberare il terreno da tanti equivoci e da falsi e apparenti contrasti. (AntonioCatalano)

Anonimo ha detto...

L'idiozia esplode, Il morbo infuria, il pan ci manca.
Sul ponte sventola bandiera bianca.

Non è choc, dice la verità ha detto...

Orban choc: «Non vogliamo mescolarci con altre razze: è il vero pericolo della migrazione di massa»
Il premier ungherese: «Entro il 2050, in Europa occidentale non esisteranno più nazioni, ma solo una popolazione incrociata»

https://www.ilmessaggero.it/mondo/orban_razze_migranti_cosa_ha_detto-6833971.html

Anonimo ha detto...

Se mettete in google Zuppi e Draghi troverete quasi un intervento quotidiano di Zuppi a favore di Draghi, cose persino assurde, tipo la caduta di Draghi penalizza i poveri. Si presume siano tutte uscite ispirate dal suo capo Riccardi della Sant'Egidio, già ministro di Monti. Zuppi non sa parlare di religione, spiritualità, cose mistiche. Potrebbe candidarsi anche lui con PD per il 25 settembre.

La cricca di Davos verso la vittoria ha detto...

Chiunque "vincerà" le elezioni del 25 settembre dovrà attuare punto per punto i piani mondialisti della cricca di Davos. Queste elezioni sono veramente "du théâtre d'été": un'inutile pagliacciata. La cricca di Davos continua la sua marcia vittoriosa verso il great reset e il nuovo ordine mondiale, patrocinati e benedetti da Bergoglio.
E mi raccomando: bando alla carne!

Anonimo ha detto...

OBSOLESCENZA.
I partiti che stanno in parlamento non hanno la minima capacità di rispondere alle problematiche del monopolio e della plutocrazia che aspira a diventare potere globale.
Sono vecchi, ragionano secondo schemi ultrasorpassati.
Orizzontali.
Destra e sinistra.
Fascismo e antifascismo.
Non hanno alcuna visione verticale e si rivolgono a masse abbrutite che manco più hanno l’idea di cosa sia una visione spirituale.
Tipi umani votati all’estinzione.
In una parola, i partiti presenti in parlamento sono tutti obsoleti.
Sono relitti di un mondo degenerato e decaduto, in lotta per difendere malati privilegi.

Comparsa elettorale? No, grazie! ha detto...

Infatti io non ho nessuna intenzione di giocare alla comparsa elettorale per tenere in piedi il teatrino mondialista.

Anonimo ha detto...


# Le dichiarazioni di Urso al Copasir sulla Russia

Pensare che Meloni e il suo partito possano opporsi, se al governo, alla politica americana verso la Russia e l'Ucraina, è pura utopia.
Anche se volessero, non avrebbero spazio di manovra. In campo internazionale l'Italia è il classico vaso di coccio tra i vasi di ferro. Ma tutti i Paesi europei sono vasi di coccio di fronte all'America, non solo il nostro.
Si può naturalmente cercare di crearsi un margine di manovra, per quanto piccolo e assumere atteggiamenti meno servili. Ma sarebbero sempre risicature. Non bisogna comunque desistere dal cercare di imporre al CD questo principio: pur nella fedeltà all'Alleanza e nella giusta difesa indipendenza dell'Ucraina (giusta non megalomane, Crimea inclusa), per il CD si deve cercare una soluzione negoziata alla guerra e in tempi rapidi. Quindi: armiamo pure l'Ucraina ma solo per scopi difensivi e non all'infinito, per renderla capace di negoziare la fine della guerra, in tempi rapidi, prima che la situazione degeneri ulteriormente verso una guerra europea.
Questo sarebbe a mio avviso un programma politico equilibrato che si dovrebbe cercare di imporre al CD.
Comunque, siamo realisti: anche proporre un programma del genere, nel quadro attuale nazionale ed internazionale richiede parecchio coraggio. Si verrebbe subito accusati di tradimento, di abbandono dei poveri ucraini, di viltà, di servilismo nei confronti di Putin etc.
È sul fronte interno, immigrazione compresa, che il CD dovrebbe trovare i voti.
P.

Anonimo ha detto...


Infierire su Georgia Meloni per il suo passato neofascista nel Fronte della Gioventù (canti nostalgici, qualche saluto romano, roba sostanzialmente folkloristica) oltre che ridicolo è disonesto.
L'antifascismo viscerale di stampo cattolico-tradizionalista, conservatore, "di destra", si sta scatenando contro Meloni, al pari di quello più evidente della sinistra, dai cattocomunisti ai (post)comunisti etc.
Z

Anonimo ha detto...

"La macchina del fango è ripartita e la strategia messa in atto è sempre la stessa: la ricerca non di un avversario, bensì di un nemico da abbattere a tutti i costi per celare la pochezza e l'astrattezza dei loro contenuti e programmi." (Alberto Giuseppe Balsamo).

Una citazione che condivido e che, trasversalmente, riguarda i politici di oggi. Ricordo con nostalgia gli atteggiamenti dei vari Fanfani, Berlinguer, Almirante, ecc. avversari, certo, ma che si affrontavano, pur animatamente, sulla base dei rispettivi programmi, senza mai (se non raramente) cedere alle bassezze attuali.

Anonimo ha detto...

Consiglierei molta prudenza al cosiddetto centro destra:

- Mattarella ha "chiamato", con inusuale fretta, le elezioni per avere un governo "di destra" a " gestire" gli inevitabili disordini generati dalle follie dem ( di là e di qua dell'oceano);

- il governo prossimo venturo non avrà alcun strumento "anticongiunturale" classico ( ovvero spesa pubblica)

- i due problemi chiave per la svolta sociale ed economica ( ripresa rapida dei rapporti con la Russia e la drastica riduzione dello statalismo) sono assenti dalle prospettive politiche del centro destra ( più statalista della sinistra e "incline" al baratto con la banda Biden pur di sedere a palazzo Chigi).

La sinistra si mette fuori e aspetta che il governo Salvini/Meloni vada a manganellare in piazza al suo posto.
Paolo Montagnese

Anonimo ha detto...

In Italia, purtroppo, andrà anche peggio. Sarà un inverno di lacrime e sangue (anche se le TV cercheranno di fare percepire che tutto è ok). Credo che nessun governo eletto il 25 settembre, di qualsiasi colore politico, riuscirà a fronteggiare lo tsunami economico-sociale che si sta generando.
Ci sarebbero le soluzioni micro e macro economiche per invertire la rotta ma il suicidio economico avviato da Draghi è tale che servono scelte così forti di segno opposto che se le fai ti massacrerebbero con le agenzie di rating, lo spread, i mass media

Anonimo ha detto...

Certo che fa impressione vedere i media riportare, spesso enfaticamente, qualsiasi, qualsiasi, anche minima, istanza, iniziativa o manifestazione portata avanti da progressisti, vaccinisti, lgbt, abortisti e deformare o mimizzare o di solito non riportare per niente qualsiasi anche enorme istanza, iniziativa o manifestazione portata avanti da conservatori, cattolici, novax.
Emblematici, memorabili sono stati i casi di grandi, imponenti, innegabili numerose manifestazioni di no vax degli ultimi 2 anni in italia contro obbligo vaccinale e green pass , con migliaia e migliaia di persone, incredibilmente spesso non riportate per niente da tg e giornali.
Come se non ci fossero neanche state!!!!
Questo dice il potere enorme dei media, quindi di editori, direttori, giornalisti, la loro disonesta' e grave responsabilità complessiva per la decadenza anticristiana dell'occidente ( Scalfari e Repubblica sono esempi perfetti di tutto ciò, ma anche RAI e mediaset )
Pur di far trionfare le proprie idee editori, direttori e giornalisti ingannano costantemente la gente

Che affondi! ha detto...

Consapevoli che nulla di quello che abbiamo sotto gli occhi è meritevole di essere salvato, "conservato", affinché cessino gli ignobili ricatti dei mass media, del rating e dello spread (americanate!), dobbiamo sperare che l'Italietta "democratica e antifascista nata dalla resistenza" si disintegri, affondi. Di soluzioni mediane non ne esistono. È inutile voler tenere in vita un regime che ha privato gli italiani di Dio e della religione, prima ancora che del pane e magari del gaz. San Tommaso d'Aquino non direbbe diversamente (De regimine principum, e non solo).

"Cerchiamo intese a sinistra" ha detto...

Da un post di Cesare Sacchetti su Telegram, ove viene citato

Il Messaggero
Giorgetti e Fedriga rilanciano la linea draghiana nella Lega: "Cerchiamo intese a sinistra".

La Lega fa parte del cdx, indiscutibilmente. Le votazioni del 25 settembre sono una farsa.

Memento ha detto...

Ho comprato l'agenda Draghi, Natale cade il 28 giugno, ricorrenza della chiusura di tutti i bancomat della Grecia.