Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 20 dicembre 2014

Le Figaro intervista il card. Burke e titola: «Guerra segreta in Vaticano»

Il diffuso quotidiano francese Le Figaro dedica l'ultimo numero della sua rivista settimanale a ciò che definisce : "Guerra segreta in Vaticano: Come Papa Francesco sconvolge la Chiesa".
Il tema generale, già accennato altrove, verte su un papa autoritario, sulle sue decisioni forti, e sulle persone non soddisfatte o semplicemente perplesse rispetto alle sue idee e procedure, che vengono quindi eliminate una ad una. 
Lo speciale, in un dossier complessivo di ben 11 pagine, comprende anche l'intervista rilasciata dal cardinale Burke a Jean-Marie Guénois, il Vaticanista del quotidiano della quale, dall'immagine ripresa dal sito francese  Benoit et moi possiamo visualizzare ora l'orginale [qui].
Lo apprendo da Rorate caeli, dalla cui versione traduco, perché l'originale francese dell'articolo e l'intero dossier risulta disponibile solo per gli abbonati.
Aggiungo di seguito le uniche parole che risultano leggibili sotto il titolo, dal link, da Le Figaro:
Eletto Papa, Francesco ha molto rapidamente rotto con la cortese educazione [politesse] d'Europa e le sue vecchie abitudini. Si tratta di una «nonna sterile», ha sparato all'inizio di dicembre a Strasburgo, parlando del Vecchio Continente. Ha infranto tutto ciò che il pontificato conservava d'imperiale. Non più genuflessioni. Tanto meno il baciamano. Questo Papa, che innanzitutto si sente vescovo di Roma - la parola «papa» affiora poco sulle sue labbra - non ha forse rimproverato giorni fa la talare ad un prelato ricevuto per una riunione di lavoro? Abito sobrio e clergyman bastano.

Cardinale Burke: "Sono molto preoccupato."

Jean-Marie Guénois
Le Figaro Magazine
19 Dicembre 2014
Nominato da Benedetto XVI Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, Dicastero della Curia Romana, il cardinale americano Raymond Burke è stato rimosso da questa carica da papa Francesco e nominato cappellano dell'Ordine di Malta. Un evento estremamente raro nella storia della Chiesa. Egli ha osato criticare pubblicamente il metodo seguito dal Papa durante il Sinodo sulla Famiglia.
Le Figaro Magazine - Può un cardinale essere in disaccordo con il Papa?
Cardinale Burke - È certamente possibile che un cardinale sia in disaccordo col Papa su questioni di procedura o su una linea pastorale. È invece impossibile che vi sia una divergenza su un tema di dottrina e disciplina della Chiesa. Ciò significa quindi che un Cardinale, in certe situazioni, ha il dovere di dire al papa ciò che pensa veramente. Ovviamente, deve sempre esprimersi in modo rispettoso, perché il papa rappresenta il ministero petrino. Ma se il papa ha intorno a sé dei cardinali, è proprio perché gli diano consigli.

Si è data troppa importanza alle divergenze riscontrate durante il Sinodo sulla Famiglia?
Ciò che è strano in questo dossier dei divorziati risposati è che coloro che hanno ricordato e sostenuto quello che la Chiesa latina ha sempre insegnato sono stati accusati di essere contro il Santo Padre, e di non essere in sintonia con la Chiesa... È incredibile! Detto questo, la Chiesa ha sempre conosciuto dispute teologiche e forti scontri in cui teologi e cardinali sono stati indotti a dare il loro parere. Se dunque ho pubblicato, insieme ad altri cardinali, uno studio su questo tema per esprimere la mia opinione, è nello spirito di fornire una vera discussione teologica allo scopo di raggiungere la verità.

È rimasto turbato da ciò che è avvenuto nel Sinodo?
Il Sinodo è stata un'esperienza difficile. C'era una linea, quella del cardinale Kasper, potremmo dire, con la quale si sono allineati coloro che avevano nelle loro mani la direzione del Sinodo. In realtà, il documento intermedio [Relatio post disceptationem] sembrava già scritto prima degli interventi dei Padri sinodali! E secondo una sola linea, a favore della posizione del cardinale Kasper... Inoltre è stata introdotta la questione omosessuale - che non ha alcuna relazione col tema del matrimonio - cercando in essa elementi positivi. Un altro punto molto preoccupante: il testo intermedio non ha fatto alcun riferimento alla Scrittura, né alla Tradizione della Chiesa, né all'insegnamento di Giovanni Paolo II sull'amore coniugale. È stato quindi molto sconcertante. Come pure il fatto che nella relazione finale sono stati mantenuti i paragrafi sull'omosessualità e sui divorziati risposati che non erano tuttavia stati adottati secondo la necessaria maggioranza dei vescovi.

Qual è la posta in gioco in quella che è diventata una controversia?
In un'epoca piena di confusione, come vediamo con la teoria del genere, abbiamo bisogno dell'insegnamento della Chiesa sul matrimonio. Eppure siamo spinti, al contrario, in direzione dell'ammissione dei divorziati risposati alla comunione. Senza menzionare l'ossessione sull'alleggerimento delle procedure di annullamento del vincolo coniugale. Tutto questo porterà, di fatto, ad una sorta di "divorzio cattolico", e all'indebolimento della indissolubilità del matrimonio, il cui principio è ciò nonostante riaffermato. Tuttavia, la Chiesa deve difendere il matrimonio, e non indebolirlo. L'indissolubilità del matrimonio non è una penitenza, né una sofferenza. Si tratta di una grande bellezza per chi la vive, è una fonte di gioia. Sono quindi molto preoccupato, e invito tutti i cattolici, laici, sacerdoti e vescovi, di impegnarsi, da oggi fino alla prossima Assemblea sinodale, [Dicevamo: Se non ora, quando?] al fine di evidenziare la verità sul matrimonio.

- Intervista concessa a Roma a Jean-Marie Guénois
[Le Figaro Magazine, 19 Dicembre 2014, p. 46. - ​Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio by Rorate caeli]

83 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma perché Le Figaro ha cercato l'intervista dal Cardinal Burke?

Non esiste un Cardinale più vicino a Parigi che parla?

Romano

Alessandro Mirabelli ha detto...

Preghiamo perché il vescovo di Roma si converta pienamente al cattolicesimo. Preghiamo perché annunci nella sua interezza (indissolubilità, fedeltà e fecondità del matrimonio) le verità di morale e non solo quelle di fede cui è' convinto (esistenza del demonio).

Alessandro Mirabelli ha detto...

Eminenza Burke, grazie per il suo coraggio e per la chiarezza del suo pensiero teologico.

mic ha detto...

riprendo:

... "e invito tutti i cattolici, laici, sacerdoti e vescovi, di impegnarsi, da oggi fino alla prossima Assemblea sinodale, [Dicevamo: Se non ora, quando?] al fine di evidenziare la verità sul matrimonio."

Non ho citato a caso "Se non ora quando"...

ettore ha detto...

Mic,
sarebbe utile riuscire a recuperare l'intera intervista tramite siti amici francesi o americani, vaticanisti, lettori etc.
Speriamo che l'esempio dell'indomito Card. Burke sproni altre eminenze ad uscire dal torpore e a far sentire la loro voce da subito.

Cesare Baronio ha detto...

L'articolo principale è tradotto qui:


http://opportuneimportune.blogspot.it/2014/12/la-guerra-segreta-in-vaticano-come-papa.html

Cesare Baronio ha detto...

...la cosa inquietante è la questione delle ordinazioni di laici sposati, ormai in stadio avanzato... un altro caposaldo cattolico pronto ad essere abbattuto da Bergoglio: il celibato ecclesiastico... ne parla Jean-Marie Guénois verso la fine dell'articolo.

mic ha detto...

ponclusione dell'articolo (dal link di Baronio, che ringrazio.
....
Si profila un altro dossier all'orizzonte, ma questa volta molto discretamente: l'ordinazione degli uomini sposati, i viri probati, uomini di una certa età e di fede confermata, cui la Chiesa conferirebbe il Sacerdozio. Ad ottobre, il Papa ha incoraggiato Mons. Erwin Krautler, un Vescovo brasiliano di origine austriaca che gli chiedeva il permesso di procede in tal senso, a fargli delle proposte. Appoggiato dal Cardinale Claudio Hummes, un amico molto vicino al Papa (che gli aveva chiesto di stargli a fianco quando per la prima volta apparve al balcone di San Pietro), questo Vescovo ha appena ottenuto dalla Conferenza dei Vescovi Brasiliani la creazione di una "commissione di studio per l'ordinazione degli uomini sposati". Il progetto è quindi lanciato. Roma dovrà semplicemente autorizzare ad experimentum qualche caso in Brasile. Anche l'Episcopato tedesco è pronto per questa "esperienza".

Ma cosa vuole Francesco? Uno spagnolo che lo conosce bene, essendo Superiore dei Gesuiti, il padre Adolfo Nicolas, conferma che Francesco non sta conducendo una riforma, ma una "rivoluzione". Se dovesse riuscirci, "le consequenze di questa evoluzione sarebbero inaudite", afferma con inquietudine il Cardinale italiano Velasio De Paolis. Ma fino a dove arriverà Francesco, in particolare sulle questioni di morale? Interrogato sul Sinodo al ritorno da Strasburgo, il Papa non ha indicato la rotta, ma ha insistito sul proprio metodo: "Siamo in cammino", ha detto.

viandante ha detto...

È certamente possibile che un cardinale sia in disaccordo col Papa su questioni di procedura o su una linea pastorale. È invece impossibile che vi sia una divergenza su un tema di dottrina e disciplina della Chiesa.

Quindi prendo atto che secondo il cardinal Burke un papa non possa essere o divenire eretico.
O che se lo diventasse non sarebbe più papa.

Eppure vi sono studiosi di diverso parere. Sarebbe bello uno studio approfondito su questo aspetto dal profilo storico.

mic ha detto...

Quindi prendo atto che secondo il cardinal Burke un papa non possa essere o divenire eretico.
O che se lo diventasse non sarebbe più papa.


Sembra non ci sia nessuno che abbia il coraggio di dire apertamente queste cose. E noi, dal nostro canto, possiamo avere molti dubbi ma non possiamo trarre conclusioni...

Il problema, secondo me, è che è impossibile contrastare col diritto un metodo rivoluzionario... Sfugge alla logica (ha estromesso il Logos) e bastona la dissidenza avendo il potere per farlo. A meno che non sorga qualcuno con abbastanza autorità e attributi spirituali per riuscire a trovare il bandolo di questa intricata matassa.

ettore ha detto...

Grazie Baronio, per il contributo.
Deduco che il magazine pubblica più articoli sulla questione Vaticano.
Hai anche gli altri testi? Da parte mia, ho chiesto al sito Benoit et moi se ci può aiutare.

L'articolo è molto interessante perché anche da una diversa prospettiva di osservazione (anche dalla Francia) arrivano considerazioni critiche, in gran parte allineate alle nostre, ripete alcuni fatti già noti e mette in luce altri fatti, aspetti, sensazioni, opinioni, azioni pianificate in parte a me sconosciuti, basati su fonti interne ben inserite nell'ambiente.


Anonimo ha detto...

Le Figaro:

Tutti i sondaggi mostrano la popolarità planetaria di cui gode Papa Francesco. Ma in seno alla Chiesa i suoi modi di lavoro ed alcune delle sue idee trovano delle resistenze. Jean-Marie Guénois racconta gli scontri che scuotono la Curia Romana. Jean Sévillia descrive il modo in cui questo Papa dallo stile innovativo è percepito dai Cattolici francesi.

Anonimo ha detto...

Rumors per le sedi vacanti di Bologna e Palermo, Spadaro, Forte, Gregantini, Mogavero i più gettonati.

Luisa ha detto...


"In questo contesto conflittuale, Papa Francesco cerca di rassicurare e di calmare un'opinione cattolica inquieta. Si è espresso tre volte in tal senso in una settimana... "Le verità fondamentali del Sacramento del Matrimonio, ossia l'indissolubilità, l'unità e la fedeltà e l'apertura alla vita" saranno preservate, ha promesso il 10 Dicembre. Ma il giorno prima, ha fatto mandare a tutte le Conferenze Episcopali dei punti di approfondimento in vista del prossimo Sinodo che paiono confermare le prospettive di riforma. Il documento insiste molto nettamente e nuovamente sui due punti che non hanno raccolto l'approvazione dei due terzi dell'assemblea: l'accesso alla Comunione per i divorziati risposati e l'accoglienza delle persone omosessuali..."..

...cerca di rassicurare e di calmare un'opinione cattolica inquieta."

Strategia comunicativa destinata ad addormentare-fiaccare le resistenze ma che non ha presa su chi è un attento osservatore dei gesti e parole del vdr, tutto indica dove vuole andare, ci sono certe parole ( come quelle che si vorrebbero rassicuranti) e ci altre parole e ci sono i fatti che non potrebbero essere più chiari.
Basterebbe, come fatto notare da Guénois, da chi si è circondato, chi forma la sua "guardia ravvicinata", chi sono i suoi consiglieri, chi ha defenestrato e chi ha promossso.

Luisa ha detto...

Ci sono poi certe popolarità di cui un cattolico non dovrebbe andare fiero o che, come minimo, dovrebbero farlo riflettere.
Ad esempio quella di Jorge Bergoglio in Francia.
Secondo un sondaggio fatto su internet presso 1.016 francesi( non si conoscono le domande)
89% dei francesi, cattolici e non cattolici, hanno una buona opinione di Bergoglio che è ancor più apprezzato dai Francesi di sinistra…(93%), 47 % pensa che il primo ruolo di ruolo di un papa è di contribuire alla pace del mondo.
Dovrebbe far riflettere ascoltare certa gente osannare questo papa, mentre per il suo predecessore avevanoo solo disprezzo, conoscendo non solo la loro vita ma le loro idee per le quali combattono( aborto, eutanasia, matrimonio omo), il loro entusiasmo non è gratuito, non è solo il frutto del peana mediatico, o di una eventuale incomprensione del "vero" messaggio del papa, i segni ci sono e sono manifesti, li colgono e li amplificano.
Sapendo poi che solo il 3% dei cattolici francesi è praticante, che son stati "allevati" al biberon del progressismo postconciliare (un numero tragicamente impressionante non crede più alla Presenza Reale e moltissimi sono i sacerdoti nello stesso caso), c`è ben poco da stupirsi se l`annunciata rivoluzione bergogliana suscita la loro adesione con speranze e attese che vedremo se verranno soddisfatte.


Josh ha detto...

@Anonimo 20 dicembre 2014 18:57

se sai di più, dì qualcosa...dove hai sentito il rumour about la sede di Bologna?
per parte mia Spadaro, Forte, Mogavero spero proprio di no....

Alessandro Mirabelli ha detto...

Spadaro, Forte, Bregantini, Mogavero ...
Allacciamoci le cinture di sicurezza

RAOUL DE GERRX ha detto...


L'Europe, « une grand-mère stérile » (Bergoglio).



« PHILINTE

Ah! qu'en termes galants ces choses-là sont mises!

ALCESTE, bas.

Hé quoi ! vil complaisant, vous louez des sottises ? »

Molière, "Le Misanthrope", Scène II.

ettore ha detto...

Luisa,
sempre da Le point, questo commento:
Perplexité
Y aurait-il une contradiction en France ? Il semblerait que les mêmes qui apprécient le Pape François veulent faire disparaître les crèches et autres signes de Christianisme... Et ceux qui veulent détruire la famille et l'être humain tel qu'il est pour le reconstruire autrement disent aimer un Pape qui, naturellement, défend la famille cellule de la Société...
Je suis perplexe !
Mais tant mieux !
A moins que... Ceux qui veulent tout détruire et tout faire disparaître, "tuer" Dieu et l'Eglise en France, font beaucoup de bruit mais sont peut-être moins nombreux qu'ils ne le paraissent...

Luís Luiz ha detto...

Quando qualche prelato arriverà finalmente alla conclusione che Bergoglio non è papa, mi risvegliate per favore del mio "sonno dogmatico".


zzzzzzzzzz

Rr ha detto...

Luis, rischi di dormire 100 anni come la Bella Addormentata:))
Rr

RAOUL DE GERRX ha detto...

« SCAPIN
A vous dire la vérité, il y a peu de choses qui me soient impossibles quand je m'en veux mêler.

J'ai sans doute reçu du Ciel un génie assez
beau pour toutes les fabriques de ces gentillesses d'esprit, de ces galanteries ingénieuses, à qui le vulgaire ignorant donne le nom de
fourberies… »

Molière, "Les fourberies de Scapin", Acte Ier, Scène I.

viandante ha detto...

Cara Mic, non si tratta ancora di trarre delle conclusioni. Anzitutto si dovrebbe sapere se in via teorica un papa può essere eretico o no.
E molti asseriscono di sì.
In un secondo tempo si potranno trarre delle conclusioni.
Ma non è evadendo il problema che si fa opera caritatevole riguardo alla verità.
Anzi, se tutti i fedeli conoscessero almeno le basi della dottrina, molti religiosi di alto rango ci penserebbero almeno due volte prima di aprire la bocca. Ma tant'è, è da 50 anni che alcuni stanno preparando i fedeli rendendoli incapaci di giudizio perché privi di criteri di discernimento!

Anonimo ha detto...

OT.Avete sentito dello scandalo finanziario dei Francescani?

mic ha detto...

Cara Mic, non si tratta ancora di trarre delle conclusioni. Anzitutto si dovrebbe sapere se in via teorica un papa può essere eretico o no.

Il problema è che si sa che un eretico non può essere papa... Ma c'è da stabilire: eretico prima o dopo, o prima durante e dopo? E l'eresia è mai stata contestata formalmente o meno?

Ma, il problema dei problemi, come ricordavo sopra potrebbe apparire: come si esce da questo ginepraio, visto che non è possibile vincere una rivoluzione (ché tale è) con il diritto?

La soluzione sta nel fatto che il diritto della Chiesa attinge al Soprannaturale, per cui non è e non può mai essere "perento". E dunque non c'è che da attendere, pregando e custodendo, chi abbia l'autorità e gli attributi spirituali per affermare e anche porre in essere quando ne consegue.

mic ha detto...

Abbiamo sentito. Ma non raccogliamo l'OT dell'Anonimo 21:14 perché, se ci imbarchiamo nelle reazioni e nei commenti che può suscitare l'argomento, ci allontaniamo dal punto focale di questa seria e "calda" discussione.

Caterina ha detto...

" non c'è che da attendere, pregando e custodendo, chi abbia l'autorità e gli attributi spirituali per affermare e anche porre in essere quando ne consegue."

Dovremo pregare e custodire parecchio perchè ci siano e perchè riescano, forti della fede e senza falsa obbedienza.

Anonimo ha detto...

Una meditazione sul Santo Sacrifico della messa

https://www.youtube.com/watch?v=9ZurFnbV_2U&feature=youtu.be

Anonimo ha detto...

Il vero rivoluzionario è stato Benedetto XVI

https://amiciziasanbenedettobrixia.wordpress.com/2014/12/19/benedetto-xvi-e-stato-un-papa-rivoluzionario/

Urban

Unknown ha detto...

Bergoglio non vuol essere chiamato Papa, ma preferisce farsi chiamare Francesco. Quindi la domanda giusta sarebbe : puo' essere Francesco un eretico?

Marius ha detto...

Epistola VO di oggi:
2 Tessalonicesi 2 Conferenza Episcopale Italiana (CEI)

La venuta del Signore e ciò che la precederà

2 Ora vi preghiamo, fratelli, riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e alla nostra riunione con lui, 2 di non lasciarvi così facilmente confondere e turbare, né da pretese ispirazioni, né da parole, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia imminente. 3 Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti dovrà avvenire l'apostasia e dovrà esser rivelato l'uomo iniquo, il figlio della perdizione, 4 colui che si contrappone e s'innalza sopra ogniessere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio.

5 Non ricordate che, quando ancora ero tra voi, venivo dicendo queste cose? 6 E ora sapete ciò che impedisce la sua manifestazione, che avverrà nella sua ora. 7 Il mistero dell'iniquità è gia in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo chi finora lo trattiene. 8 Solo allora sarà rivelato l'empio e il Signore Gesù lo distruggerà con il soffio della sua bocca e lo annienterà all'apparire della sua venuta, l'iniquo, 9 la cui venuta avverrà nella potenza di satana, con ogni specie di portenti, di segni e prodigi menzogneri, 10 e con ogni sorta di empio inganno per quelli che vanno in rovina perché non hanno accolto l'amore della verità per essere salvi.11 E per questo Dio invia loro una potenza d'inganno perché essi credano alla menzogna 12 e così siano condannati tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma hanno acconsentito all'iniquità.

Esortazione alla perseveranza

13 Noi però dobbiamo rendere sempre grazie a Dio per voi, fratelli amati dal Signore, perché Dio vi ha scelti come primizia per la salvezza, attraverso l'opera santificatrice dello Spirito e la fede nella verità,14 chiamandovi a questo con il nostro vangelo, per il possesso della gloria del Signore nostro Gesù Cristo.

15 Perciò, fratelli, state saldi e mantenete le tradizioni che avete apprese così dalla nostra parola come dalla nostra lettera. 16 E lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, 17 conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene.

viandante ha detto...

È possibile vincere una rivoluzione con il diritto? Bella domanda Maria!
E come ben dici la giustizia nella Chiesa si rifà innanzitutto al soprannaturale, a Cristo.
Quindi noi cosa facciamo se vi fosse un papa che vuole rivoluzionare tutto quanto ci ha lasciato Cristo? Ognuno di noi, nel limite delle proprie possibilità, è tenuto a resistergli e a combattere l'eresia (se con la rivoluzione vuole portare l'eresia nella Chiesa). Con ogni mezzo lecito. Per questo mi chiedo se veramente dobbiamo seguirlo in ciò che attiene alla fede e la disciplina, come suggerisce il cardinal Burke anche se si scosta dalla dottrina tradizionale? Non penso proprio.
E resistergli rifacendosi al diritto in vigore prima dei cambiamenti rivoluzionari intrapresi. Credo che ci siano delle norme in tal senso, forse esperti di diritto ecclesiastico potrebbero essere più precisi.
Ma la soluzione "politica" sarà certamente suggerita dalla divina Provvidenza (e dai cardinali che la vorranno assecondare), ma nel frattempo noi dobbiamo resistere. Cosa avverrebbe di noi se diamo il nostro assenso a quanto dice un papa eretico? Sì, perché in realtà a un papa normalmente non si deve solo obbedire, ma su aspetti legati alla fede noi dobbiamo dargli anche il nostro assenso.
E se sorella morte ci prendesse prima che la Provvidenza avesse fatto il suo corso?

Per questo ho sottolineato che trovavo un po' stonata quella frase del cardinal Burke dove dice che al papa si deve sempre obbedire quando parla di dottrina e disciplina. Normalmente sì, ma purtroppo non sempre: ciò che è capitato in passato (papa eretico), può sempre ripetersi.

Ma il discorso va fatto e i fedeli devono sapere cosa fare in questi casi: resistere, altro che obbedire! San Bellarmino e altri hanno parlato in tempi non sospetti di queste eventualità.
Per la sicurezza e la salvezza nostra sarebbe opportuno, non dico scomunicare un papa con leggerezza e disinvoltura, ma sapere cosa fare se i tempi dovessero evolvere, in peggio evidentemente. E sapere che senza fede non ci salviamo, e poco ci gioverebbe sapere di essere in compagnia di un papa.

Come riportato da Marius, i tempi difficili erano già stati profetizzati, non sono0 una novità. Quindi confidiamo nel fatto che "comunque Dio aveva altri progetti" (Emmerick).

Marius ha detto...

Cesare,
Il nostro sacerdote VO dice che un papa può essere dichiarato eretico dal papa successivo. In tal caso tutto quando da esso combinato penso decaderebbe di conseguenza. Ma noi qui abbiamo ancora ipotesi consistenti di invalidità dell'elezione per quanto attiene il prima e il durante Conclave. È vero quanto dici: nel frattempo non ci tocca che pregare, vegliare e resistere. Chissà se l'insieme dei laici uniti ai vescovi fedeli contribuisca alla funzione di Katechon? E confidiamo nella Provvidenza, perché l'empio non si è ancora manifestato completamente.

tramviere-cattolico ha detto...

Ho letto bene l'articolo dove si è scritto di un rimprovero da parte del papa a un sacerdote in talare? E' vero o è una barzelletta? Come si può non sottolineare una cosa così sconcertante e preoccupante?

Anonimo ha detto...

Riporto quanto affermato da Papa Francesco nell'intervista al quotidiano argentino La Nacion.

«Il cardinale Burke un giorno mi ha chiesto cosa avrei fatto» della sua carica, questo quando ancora vigeva la formula “donec alitur provedeatur”. «Io gli dissi: “Datemi un po’ di tempo perché si sta valutando una ristrutturazione giuridica nel C-9”, e gli spiegai che ancora non era stato fatto nulla e che si stava pensando. Poi», dice Francesco, «venne l’Ordine di Malta che aveva bisogno di un americano che potesse muoversi in quell’ambito, e mi venne in mente lui per questo ufficio. E l’ho proposto molto prima del Sinodo. E ho detto: “Questo sarà dopo il Sinodo, perché voglio che partecipiate al Sinodo come capo del dicastero”, perché come cappellano di Malta non poteva. E bene, mi ha ringraziato molto, in buoni rapporti, e ha accettato, anche con piacere mi è sembrato. Perché lui è un uomo che si muove molto, viaggia e avrà lavoro. Quindi non è vero che io l’ho scacciato per come si è comportato al Sinodo».

mic ha detto...

Credo che il card. Burke si sia espresso in quei termini perché le deviazioni registrate finora sono de facto e non de iure.
Ma, con una Chiesa che ormai conosce solo il de facto, occorrerebbe agire con fatti ispirati alla fedeltà, mirati al ripristino della saldezza della verità.
Forse una deviazione grave, come quella che lo svolgimento del sinodo ed altri segnali fanno temere, potrà indurre la parte sana di cardinali e vescovi, sostenuti da molti fedeli, ad assumersi le proprie responsabilità, trovando il modo più confacente alla situazione.

mic ha detto...

Se "non è vero che l'ha scacciato per come si è comportato al sinodo" mostra di essere consapevole che la partecipazione al sinodo è condizionata dalla rimozione dalla carica. Ma il sinodo non è affatto concluso e c'è da considerare che alla Segnatura Apostolica, dalla quale Burke è stato estromesso, è tra l'altro affidata l'ultima istanza nei casi di nullità matrimoniali... Mentre il cardinale aveva anche accolto un ricorso delle Francescane dell'Immacolata...
Se poi c'è chi ha ancora le fette di prosciutto sugli occhi...
A me sembrano i discorsi di un "furbastro", come ci ricordava Raoul...

mic ha detto...

noltre il "si muove molto, viaggia e avrà lavoro" può essere l'allusione ai frequenti viaggi del cardinale per la presentazione del suo libro riguardante il sinodo o quando lo chiamano per le celebrazioni solenni del VO... E francamente qui mi pare anche un po' caustico.

Luisa ha detto...

La sola e vera guerra segreta in Vaticano( per riprendere il titolo del Figaro) è quella che hanno condotto durante otto anni contro Benedetto XVI i suoi acerrimi nemici.
Lo hanno combattuto, ostacolato in ogni modo, hanno vanificato la sua autorità, lo hanno stremato e son riusciti a "svuotare" moralmente e fisicamente un uomo per natura mite, poco incline al conflitto diretto e ad un esercizio tirannico del suo potere, un uomo le cui armi erano, e sono, la Fede vissuta e predicata e l` intelligenza cristallina nel testimoniarla e trasmetterla.

Vedere, grazie a Benedetto XVI, uscire dalla catacombe in cui erano stati relegati, la Tradizione, la Santa Messa Antica e coloro che le hanno conservate, difese e amate,
vedere Benedetto XVI dare in esempio ai sacerdoti il Santo Curato d`Ars,
ascoltarlo difendere con forza e determinazione il matrimonio, la famiglia, la vita dall`inizio sino alla sua fine naturale e farlo senza mezzi termini,
rendersi conto che quel Papa stava scuotendo sempre più le coscienze e otteneva non solo l`ammirazione per la sua elevatura intellettuale ma un successo stupefacente(per loro) presso un numero sempre più grande di giovani,

era per i nemici di Benedetto XVI, per le varie lobby ben radicate intra et extra muros, un incubo dal quale bisognava al più presto liberarsi.
Ls loro guerra l`hanno "vinta", la pietra d`inciampo Benedetto XVI è stata neutralizzata, si è tolta dai piedi, ora hanno il loro Papa.

Luisa ha detto...

Sinodo o non Sinodo, Jorge Bergoglio voleva sbarazzarsi del card. Burke, era solo una questione di tempo, ha colto l`opportunità dell`Ordine di Malta, ma lì od altrove comunque lo avrebbe rimosso, bisogna essere degli ingenui all`ennesima potenza per credere che nella nuova riorganizzazione-struttura vaticana voluta da Bergoglio ci sarebbe stato posto per il cardinale Burke.

viandante ha detto...

@tramviere-cattolico

Hai letto bene! È una notizia trapelata già qualche settimana fa. Purtroppo non ritrovo più la fonte della notizia, magari se cerchi su internet riesci a ritrovarla. Si diceva che dopo averlo colpito con uno sguardo micidiale, avrebbe detto al suo codazzo di adulatori, che non lo avrebbe più voluto lì.

bernardino ha detto...

Quello che conta è che ci siano ancora un pò di vescovi e cardinali non eretici che tengano in piedi la Santa Chiesa di Roma.
Il fatto è che non sappiamo chi è e chi non è eretico.
Spero anch'io di risvegliarmi tra cento anni.

Anonimo ha detto...

@Luisa 08.46
Condivido in pieno la sua analisi, questo e' quello che penso io da quel tragico 13 marzo 2013.
Avranno il "loro Papa" ma per quanto mi riguarda mi sento sempre più lontana dalla cc
Neri

ettore ha detto...

Mic,
segnalo

http://benoit-et-moi.fr/2014-II/actualites/pape-un-dossier-du-figaro-magazine.html

Luisa ha detto...

Inizio dell`articolo di Jean-Marie Guénois:

"Appena eletto papa, Francesco ha ben presto rotto con le buone maniere e le vecchie abitudini dell'Europa. E' una nonna sterile, ha detto a Strasburgo, all'inizio di Dicembre, rivolgendosi al Vecchio Continente. Tutto quello che il Papato conservava di imperiale, egli l'ha eliminato. Basta genuflessioni davanti a lui, ed ancor meno baciamano. Questo Papa, che si sente anzitutto Vescovo di Roma - la parola Papa sfiora raramente le sue labbra - non ha forse rimproverato per la sua talare, proprio l'altro giorno, un Prelato ch'egli riceveva per una riunione di lavoro? Un abito sobrio e il clergyman bastano e avanzano.

http://opportuneimportune.blogspot.ch/2014/12/la-guerra-segreta-in-vaticano-come-papa.html

Luisa ha detto...

Ma credo che viandante si riferisca alla reazione di Bergoglio vedendo un giovane sacerdote in talare mangiare a Santa Marta, se è vero sarebbe allucinante ma non mi stupirei più di tanto.
Lo afferma comunque il Mastino qui:

http://www.qelsi.it/rubriche/antonio-margheriti-mastino/il-papa-che-non-amava-i-sacerdoti/

mic ha detto...

per quanto mi riguarda mi sento sempre più lontana dalla cc

Cara Neri,
penso tu intenda, non dalla Chiesa cattolica, ma da questa gerarchia non cattolica...

Anonimo ha detto...

Esattamente!! cara Mic
Neri

Guidotorinese ha detto...

Luisa ha scritto che i nemici di Benedetto XVI hanno vinto la guerra.
No, hanno vinto una grande battaglia, ma la guerra la vince sempre e comunque solo Lui, e tutti quelli che stanno dalla Sua parte.

Alla fine Cristo, e quindi la Chiesa Suo Corpo Mistico, ed il Cuore Immacolato di Maria trionferanno.
Il problema è che ciò avverrà nei tempi di Dio, e potrebbe essere che molti di noi, o tutti noi, non lo vedremo da quaggiù.

Dobbiamo essre preparati a questo pregare il Signore che ci aiuti ad accettarlo.

tralcio ha detto...

Io mi chiedo perché non ci si convince ancora che la storia ce l'ha tra le mani il Signore.

La Scrittura ci ha abbondantemente istruiti, non tanto per dirci che cosa fare perchè certe cose non avvenissero, ma piuttosto che cosa fare al loro compiersi, a suo tempo: evidentemente per qualcuno "a suo tempo" sarebbe stato "proprio quello".

Gesù ha detto che tornerà. L'avvento non è solo l'attesa del 25 dicembre, come ricorrenza, ma ripete ogni volta l'attesa del ritorno di Gesù, esattamente come ascese al cielo quaranta giorni dopo la Pasqua.

L'uomo iniquo non solo si manifesterà (sono venti secoli che lo fa, malgrado l'Incarnazione), ma giungerà ad impossessarsi, apparentemente, persino dei luoghi sacri, esattamente come sembrò mettere le mani su Gesù, sfidandolo a scendere dalla croce, mentre Egli "SI CONSEGNAVA" volontariamente ai crocifissori.

Ora noi abbiamo un uomo che, dalla sede del vicario di Cristo, sta comportandosi in modo "improprio" non tanto verso la prassi quanto verso la dottrina. Eletto al soglio di Pietro dopo la via crucis di Benedetto XVI, uscito sulla loggia di San Pietro con la mano destra sul petto (a coprire e nascondere la croce) ha inanellato tutta una serie di espressioni, atteggiamenti e sensibilità care a grembiulini, squadre e compassi...

E' lì... Il mondo lo segue e non potrebbe che essere così. I potenti del mondo lo stimano e lui contraccambia. L'avversario non è il cristianesimo (nei suoi addentellati sociali, solidaristici, di coesione sociale, nel suo "servire l'uomo"), ma Cristo quale segno di contraddizione, Dio fatto uomo per smascherare il culto del mondo, per ribadire maledetto l'uomo che confida nell'uomo, per puntualizzare "dogmaticamente" la Verità e per divinizzare l'uomo che si umilia, togliendo anche quel che ha all'uomo che si autoesalta.

L'uomo che si crede Dio, che ambisce a salvarsi da sè ha in spregio l'indispensabilità di Cristo. Perciò la sua religiosità è veterotestamentaria, perchè deve risalire a un rapporto con Dio che si affranchi da questo bisogno e questa contraddizione: da soli non possiamo fare nulla.

Invece qui sembra che Gesù sia solo la scusa per sentirci uniti per fare "insieme" quel che non possiamo fare da soli... Ma è l'uomo, l'idea, la fratellanza...

Ripeto: siamo al dunque. Quando il Figlio dell'uomo tornerà troverà ancora la fede? Non dobbiamo fare molto di più che essere tra quelli che cercheranno di rispondere sì... ma non illudiamoci che satana non faccia ciò che deeve. Persino Gesù disse "amico, quel che devi fare fallo presto".

Speriamo solo che non duri più di quello che sapremo sopportare, sapendo che non dobbiamo temere chi ci può uccidere il corpo... Essere lieti è di chi sta con Cristo. Allora le angustie non ci spaventano: versiamole nel calice della Messa. Insieme alla Sua amarezza vedendo uomini di Dio tanto fuori strada. E preghiamo per loro.

Anonimo ha detto...

A S.Marta nessuno indossa la talare che era obbligatoria sotto il papa precedente, ora anche il vdr gira in camicia e pantaloni con tanto di bretelle, tempo fa circolava una sua foto di cell. presa da pretino, fatta sparire in breve tempo.....x Bologna in seconda fila Lambiasi, ma senza troppa convinzione, ovvero appoggio, e Montenegro, ma i nomi sono quelli succitati, sceglierà il vdr, lapalissiano, anche se non cardinali vanno bene a lui ed allora......sarò più preciso quando saprò di più .

Luisa ha detto...

" Luisa ha scritto che i nemici di Benedetto XVI hanno vinto la guerra.
No, hanno vinto una grande battaglia,"


Capisco la sua reazione, Guidotorinese, ed è chiaro che la guerra contro Benedetto XVI si inserisce in una guerra ancor più tremenda nei fini che prosegue, ma la guerra nella guerra contro Benedetto XVI i suoi nemici l`hanno vinta, eccome se l`hanno vinta!
Ma come scrive tralcio:
la storia ce l'ha tra le mani il Signore.
Io non so come si inserisce nel disegno divino questo papato così "anomalo", poco importa che io sia convinta che Jorge Bergoglio è uno dei papi che il Signore ci infligge, come se fosse il papa che il Suo popolo si merita in questi tempi, come se stesse permettendo che gran parte del Suo gregge disordinato, ribelle, ignorante, vada fino in fondo nel vicolo cieco in cui si è messo e corra il rischio di finire in un burrone in compagnia dei suoi pastori, ciechi condotti da ciechi.

Errante ha detto...

Grazie sig.ra Luisa ore 8:46 per avere espresso anche il mio stesso identico pensiero .
Grazie sig.Tralcio ore 10:43 . Con i suoi interventi sempre
pacati , rispettosi e non privi di carita' ci invita a rimettere
tutto nelle mani di Colui che e' Padrone e Signore di tutte le cose e riesce a spengere la mia superbia e a fare affiorare in me un po' di umilta'. Grazie per l'aiuto che mi da' ,
deve aver fatto un bel cammino di fede ! Buon Natale !

tralcio ha detto...

Sig. Errante,

con ogni probabilità io, in pratica, sono molto più errante di lei.

Preghiamo per chi parla della misericordia di Dio, snaturandola e senza praticarla (anzi..) e confidiamo nella misericordia di Dio, sapendo che egli la pratica verso di noi, che ne abbiamo bisogno.

In fondo il nostro è un Dio geloso e a me non spiace.

Non sono "geloso di Dio", nel senso di appropriarmene e anzi vorrei portare a tutti la Verità (dogmatica) di Cristo. Lascio però che Egli mi conceda la grazia di essere umiliato nel rifiuto senza insuperbire e perdere la sua pace, contento che Egli sia geloso di me: così non lascerà che qualche dialogo di troppo mi porti lontano da Lui.

Questo mondo è da amare come si assisterebbe un malato grave, sperando nel miracolo, non certo come un amante con cui fuggire via dalla casa in cui sto...

viandante ha detto...

Hai ragione Luisa, io mi riferivo al sacerdote che stava mangiando nel refettorio quando è entrato anche il papa con altri. E giustamente era il Mastino a dare la notizia: grazie dell'aiuto!

Guidotorinese ha detto...

Chiedo scusa alla sig.a Luisa se sono stato un po' brusco.
Ho colto il pretesto del suo intervento per entrare nella diacussione, ma l'ho fatto con la grazia du un elefante!

Unknown ha detto...

Ho pubblicato la traduzione italiana della bolla "Ex apostolatus officio" di Papa Paolo IV. Ci sarà qualche "principe" che avrà il coraggio di impugnarla? A noi l'onere di diffonderla e di farla conoscere.
http://lafededeinostripadri.blogspot.co.at/2014/12/cum-ex-apostolatus-officio.html

viandante ha detto...

Con questo link di Hilarius a questo documento sembrerebbe non vi sia più niente da dire. O meglio si intuisce cosa intendesse Mons. Lefebvre quando parlava di stato di necessità.
Il problema che aveva sollevato Mic è proprio dovuto anche al fatto che il diritto dice quindi cosa si dovrebbe fare, ma la pratica ci potrebbe anche mostrare che praticamente col papa eretico siano eretici anche la maggior parte dei cardinali e vescovi ed in tal caso la macchina giuridica umana si inceppa, perché sarebbero loro i primi a dover agire.

Che Dio ci assista o susciti anche un solo Sant'Atanasio per ridare luce alla sua Chiesa e ridare gloria a Dio stesso!
E sarà certamente un atto glorioso quello che ci farà uscire dalla situazione presente. Vieni Signore Gesù!

Anonimo ha detto...


http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/03/certezza-del-papa-e-dei-sacramenti-o.html

ettore ha detto...


segnalo questo articolo spagnolo "El Papa, en estado de gracia", molto agiografico dove si cita spesso un'altra giornalista amica Alicia Barrios.
http://internacional.elpais.com/internacional/2014/12/20/actualidad/1419091795_659222.html

Sullo stesso tono l'intervista a Vian:"Iremos viendo más cambios"

Unknown ha detto...

Nell'articolo postato da Anonimo leggo:
"Non essendo stata ripresa dal CIC del 1917 ed essendo un atto disciplinare, la Bolla di Paolo IV è decaduta ipso facto anche se non abrogata esplicitamente come la Bolla di Giulio II del 1505 sulla Simonia".
Nella mia ignoranza e me ne scuso, chiederei un approfondimento in merito a chi ignorante non è. Mi sembra infatti che la Bolla in questione di Paolo IV non possa essere classificata simpliciter come "atto disciplinare" ma tocca argomento di Fede, su cui il Papa si esprime solennemente. Le questioni "disciplinari" pure toccate non sembrano far parte di un "diritto ecclesiastico" pertanto modificabile e abrogabile, bensì di un Diritto divino che, benché non menzionato nel Codice del 1917, non per questo cesserebbe di esistere.

RIC ha detto...

Antonio Socci oggi:

Fu il cardinale Giuseppe Siri, trent’anni fa, a proporre l’abolizione del segreto del Conclave, quello che sono tenuti a mantenere sotto giuramento tutti i porporati sull’elezione di un papa nella Cappella Sistina.
Lo propose perché – lungi ormai dal tutelare le cose sacre – quella norma rischiava (e rischia) di diventare la copertura di cose profane (il prelato aggiunse allora – anni Ottanta - che si sarebbe dovuto pregare molto per i conclavi del futuro perché non arrivasse fin lì l’influenza esterna di qualche setta).
E’ paradossale che una proposta così innovativa e democratica sia stata avanzata dal prelato che era considerato il leader dei “conservatori”. E che in questi trent’anni nessun prelato ritenuto “progressista” l’abbia ripresa e fatta sua.

TRASPARENZA

Oggi, se papa Bergoglio la recuperasse, se cioè abolisse il segreto, avrebbe la possibilità di dimostrare con i fatti quanto è davvero desideroso di trasparenza e di apertura nella vita della Chiesa, liberandola da obsolete proibizioni.
Il papa che viene osannato come “rivoluzionario” sarà meno innovatore di un cardinale “conservatore” come Siri? Vorrà continuare a tenere in piedi il “muro della Sistina”, dopo che ha chiesto al mondo l’abbattimento di tutti i muri (Cuba e non solo)?
Oltretutto papa Bergoglio ogni giorno tuona contro quei moderni “scribi e farisei” che vogliono mummificare tutte le vecchie regole e le vecchie leggi e proibizioni, opponendosi al cambiamento, alla trasparenza e all’apertura al mondo.
Vediamo se alle parole farà seguire i fatti, almeno in queste norme che sono del tutto modificabili, perché leggi ecclesiastiche (mentre non sono modificabili nemmeno dal Papa – perché sono Parola di Dio – le materie che all’ultimo Sinodo si è cercato di mettere in discussione da parte modernista).
Si sente particolarmente la necessità di abbattere il “muro della Sistina” – e con urgenza - soprattutto in riferimento al Conclave del 2013, su cui le voci e le domande aumentano anziché dissolversi.

IL GIALLO DEL 2013

Come dimostra il caso scoppiato in Inghilterra – e da lì rimbalzato in America e in Italia – relativo alle rivelazioni di Austen Ivereigh nel libro “The Great Reformer”.
Il volume, una biografia di Bergoglio, peraltro positiva verso il papa argentino, contiene alcune righe che hanno fatto scalpore. Bisogna tener presente che Ivereigh non è affatto l’ultimo arrivato essendo stato l’uomo stampa del cardinale Murphy O’Connor e avendo ricoperto ruoli di responsabilità nei media cattolici inglesi.
Dunque egli ha parlato dell’esistenza di un “Team Bergoglio”, costituito appunto dai cardinali O’Connor, Kasper, Daneels e Lehmann per portare il prelato argentino al papato. L’operazione, che sarebbe partita dopo la rinuncia di Benedetto XVI, avrebbe avuto il consenso dello stesso Bergoglio.
E’ scoppiato un caso, anche perché c’è stato chi ha sostenuto che tutto questo metterebbe in dubbio la validità dell’elezione del 13 marzo. Ne sono seguite polemiche, precisazioni e smentite che hanno coinvolto pure padre Lombardi, portavoce del papa.
A mio avviso i fatti riferiti dal libro dell’inglese non mettono in discussione di per sé la legittimità dell’elezione.
Casomai fanno emergere qualcosa della lotta che si è svolta dietro le quinte nel 2013 (dalla rinuncia di Benedetto all’elezione di Francesco) e dei suoi protagonisti.
Ma fa riflettere che per una vicenda simile siano divampate tante polemiche. Forse è solo la punta di un iceberg? Ci sono altri misteri? Fra varie voci e boatos, per esempio, resta tuttora non spiegato l’inedito ritardo del saluto di papa Bergoglio alla loggia di San Pietro.
SEGUE

Anonimo ha detto...

Mi sento di parlare a nome di molti sacerdoti, seminaristi, religiosi e consacrati che vivono a Roma, sempre più in sofferenza per la direzione che la Chiesa cattolica e la nostra diocesi stanno intraprendendo.

Ormai è dato quasi per certo a Roma che il prossimo cardinal vicario sarà Bregantini e questa per molti non è una buona notizia.

Non parliamo dei venti di eresia che soffiano sull'imminente sinodo, che vi assicuro, stanno preoccupando quasi tutti noi preti e giovani seminaristi.

Ultima, ma non meno importante, è questa voce di un imminente cambio della prassi del celibato ecclesiastico, che infischiandosene della tradizione apostolica (perché le origini della continenza dei chierici sono apostoliche) mira a distruggere il sacerdozio cattolico .

Su questa ultima modifica in particolare, molti lascerebbero il ministero e il seminario non certo per sposarsi ma per allontanarsi, feriti, dalla Chiesa.

Dio non voglia che riescano a realizzare questo ultimo passo verso il "suicidio".

Pregate per i seminaristi che devono in silenzio, resistere a questa tempesta, per non essere cacciati dai seminari ormai trasformati in scuole di psicologia e sociologia.

Pregate per chi non puo nei seminari sostenere o apprezzare il "Rito Antico" senza rischiare l'espulsione.

Pregate per noi che non possiamo pregare in latino senza esser presi per pazzi.

Pregate sopratutto per la nostra fede che ogni giorno viene bombardata e assaltata proprio da coloro i quali dovrebbero aiutarci a custodirla.

Guidotorinese ha detto...

Caro Anonimo delle 17.56,

la situazione allora è ancora più tragica di quanto noi possiamo intuire dall' esterno, in quanto laici.
Non mancherò di pregare per voi, anche più rosari al giorno, se ne avrò il tempo, e così son sicuro faranno i tanti lettori del blog.

I giovani sacerdoti e seminaristi sono la speranza per la Chiesa dei prossimi decenni, e per fortuna hanno quasi tutti una profonda spiritualità, un forte senso di identità, una concezione non solo sociale ed orizzontale della figura del sacerdote, una dottrina ortodossa.

So quanto siete osteggiati.
A Torino gli ordinati negli ultimissimi anni sono quasi tutti su queste posizioni, ed ho sentito un prete di mezz'età e "progressiista" definirli "Talebani in talare".

mic ha detto...

Ho estratto il messaggio del sacerdote per pubblicarlo e invitare tutti alla preghiera. Nei nostri puccoli gruppi, ovvamente, al sacerdote non va fatto mancare neppure il sostegno materiale, per quanto si rivelasse necessario.
Son tempi bui. Ma mi pare diffusa la percezione che i giovani sacerdoti e seminaristi mostrano vocazioni solide, nonostante l'humus modernista.
Rimaniamo uniti nella preghiera e dateci i vostri riscontri. E le vostre condivisioni.

Silente ha detto...

L'eresia modernista si muove sulla scorta di tre maggiori principi operativi:
1) una strategia di lungo periodo, basata sull'infiltrazione e sulla corruzione "dal di dentro", teorizzata dal Bonaiuti e dal Fogazzaro, e non solo. E' una strategia paziente, fatta di rallentamenti, di apparenti passi indietro, di strappi e, quando possibili, di repentine "fughe in avanti", a cui seguono periodi di consolidamento e di assestamento, che servono sia a rassicurare, sia spazzar via le sacche di resistenza rimaste nelle retrovie. La strategia modernista, formulata organicamente a fine ottocento (o, probabilmente, molto prima nelle logge), si è palesata con la sua geometrica potenza istituzionale (e ormai istituzionalizzata), con il concilio;
2) l'uso spregiudicato delle cooptazioni di "amici" nelle cariche ecclesiastiche (e non solo), in perfetto stile (guarda un po') massonico-mafioso. E' la stessa cosa che capita nei gangli importanti della società civile, massime nell'Università e nell'editoria: "quelli di destra", sempre in minor numero, cooptano "quelli bravi" (di destra o di sinistra), mentre "quelli di sinistra" cooptano solo "quelli di sinistra" (che siano bravi o no). Nel giro di poche generazioni, il territorio è conquistato.
3) il ricorso, machiavellico e amorale, alla tecnica del bastone e della carota: la carota nei confronti dell'opinione pubblica sconcertata, dei fedeli e degli opinion leader pseudo-conservatori (facciamo nomi?), rassicurata con narrazioni sorridenti (ma in realtà irridenti) di "cambiamento nella continuità", di "dottrina preservata", di "necessari aggiustamenti". Il bastone - feroce, crudele, vendicativo, illegittimo e antigiuridico, rappresagliesco, basato sulla logica rivoluzionaria del "colpirne uno per educarne cento" - da usare contro gli irriducibili, gli "apoti" di prezzoliniana memoria, i fedeli testardi nella fedeltà alla Tradizione e quindi alla Verità. Dobbiamo citare il caso del Francescani dell'Immacolata?

Concludiamo: il modernismo è il braccio armato della Rivoluzione nella Chiesa ed è la quintessenza della Rivoluzione, proprio perché si muove in un ambito spirituale e metafisico, anche se in direzione anti-spirituale e anti-metafisica, perché i suoi fondamenti, avrebbe detto de Maistre, sono negli inferi.

Silente

Rr ha detto...

Ottima sintesi, Silente.
Rr

ilfocohadaardere ha detto...

Ringrazio Tralcio per il suo intervento delle 10:43, dove in modo lucido inquadra la situazione, e la colloca in modo secondo me equilibrato e condivisibile dal punto di vista cattolico e, DUNQUE, escatologico.
Sulla questione "BOLLA DI PAOLO IV",siccome in passato ho un poco approfondito (da profano) la questione-che non è affatto semplice-,aggiungo che tale Bolla è riferita chiaramente al caso in cui avvenga che un cardinale (o comunque un candidato al soglio pontificio) risultato eletto papa, emerga (dopo l'elezione, evidentemente) essere (precedentemente all'elezione)caduto in eresia:in quel caso,dice la Bolla,l'elezione è "tamquam non esset",nulla senza bisogno di alcuna dichiarazione in proposito,e i cattolici,chierici e laici,sono dispensati da qualsiasi obbedienza. Segnalo infine un articolo ove si replicava (secondo me, non senza ragioni) alla tesi che voleva tale Bolla Pontificia "decaduta/abrogata" perché "non riportata nel CIC del 1917.La forma ed il contenuto della Bolla paiono ben lungi dal disciplinare una mera "questione disciplinare"! http://www.agerecontra.it/public/pres30/?p=10440

Cattolico ha detto...

Caro Silente, a mio modestissimo avviso il fenomeno nodernista si egge su 4 colonne, precisa mente : : fioprotestantesimo, una brutta imitazione (NOM, ecc.); 2) filocomunismo sin dall'epoca di Roncalli e Montini (accordo di Metz, ostpolitik, mns. Casaroli, ecc.); 3) ecumeismo fanatico ideologico (Nostra Aetate, unità dei cristiani e non più rientro di scismatici ed eretici, "subsist in", la Verità appannaggio di tutte le religioni, animisti inclusi...e Gesù?, e l'Incarnazione? e la Passione-Redenzione?...ah..); 4) massoneria (ONU delle religioni, religione unica mondiale, scomparsa del Cristianesimo, dopo quella del Cattolicesimo, grazie al sincretismo, al relativismo, all'indifferentismo). Questo in estrema sintesi. Su questi 4 pilastri ho raccolto un'antologia di oltre 2.000 pagine...che fatica! Si lodato Gesù Cristo.

ilfocohadaardere ha detto...

p.s. mi scuso per la pessima sintassi del mio post di cui supra: bisogna che mi decida a rileggere i post, prima di inviarli; il che mi riesce istintivamente difficile.
Non so se qualcuno può aiutarmi a capire una cosa: secondo voi, l'aver "dato il nome" (associarsi) ad una Loggia massonica (dunque, fino a prova del contrario, aderendo agli ideali e "dogmi" della frammassoneria), rientrerebbe nella casistica prevista dalla "Bolla di Paolo IV"? L'ultimo intervento "dottrinale" della Chiesa sulla Massoneria è quello della CDF (Ratzinger controfirmato da Giovanni Paolo II) del 1983,che descrive l'adesione alla Massoneria come "peccato grave che esclude dalla Comunione Eucaristica".Ciò equivale al concetto di "SCOMUNICA",che prima era chiaramente previsto per chi dava il nome alla M.?Ed in tal caso, l'esser "scomunicato" a causa dell'adesione ad una organizzazione (setta) i cui contenuti sono "inconciliabili con la fede cristiana"(poniamo il caso ovviamente per mera ipotesi) quali conseguenze canoniche provocherebbe in un Massone che viene eletto al soglio pontificio?Si potrebbe in quel caso parlare di "eresia" (anche ai sensi e per gli effetti della "Bolla" di cui sopra)?O è un altro caso, inerente solamente ad un "grave stato di peccato" irrilevante ai fini della "eleggibilità"?

Unknown ha detto...

ilfocohadaardere: grazie per l'intervento di approfondimento. Le perplessità espresse nel mio intervento precedente sembrano essere legittimate anche dall'articolo linkato che non conoscevo e che per buona parte condivido. Anche secondo me la Bolla non può essere abrogata dalla semplice "non menzione", proprio per il suo carattere solenne e definitorio, oltre che per la materia che non può essere archiviata solo come "disciplinare".

Silente ha detto...

Caro Cattolico: mi riferivo al modus operandi del modernismo, non alla sua ideologia. D'accordo con la sua analisi, ma occorre andare ancora più a fondo. Il modernismo è "la somma di tutte le eresie" e affonda le sue radici nell'infero, eterno odio per la Rivelazione, per il Creato, per l'ordine Divino e umano, per il Bello, il Buono, il Vero. L'eterna tentazione gnostica di distruggere l'ordine del Logos in nome di un caos demoniaco. Occorre comprendere la radice metafisica del male. Quelli che lei cita sono epifenomeni che dobbiamo combattere, ma con la consapevolezza che sono "generati altrove".
Cara Rosa, grazie, anche per alcuni tuoi recenti interventi che ho apprezzato molto.

tramviere-cattolico ha detto...

Non pensate che episodi come quello sopracitato del sacerdote in talare e prima ancora del chierichetto con le mani giunte da separare siano semplicemente agghiaccianti e che possano fare aprire gli occhi più di tante parole?

Cattolico ha detto...

@ Silente 23:56. Grazie della precisazione, Silente.In effetti è vero, e le 4 colonne non sono altro che la manifestazione esteriore, secolare, della radice del male: lucifero e il suo "non serviam", il suo desiderio di distruggere l'umanità e il creato stesso (lo ha rivelato la Madonna in una sua recente apparizione). Ripensandoci, mi sembra che dalla massoneria moderna (nata a Londra nel 1717, che data significativa!) sia derivato tutto il male dell'epoca moderno-contemporanea: il 1789 francese (giacobinismo, l Dea Ragione, ecc.), la rivoluzione borghese di L>uigi Filippo, il risorgimento massonico italiano, il marxismo teorico e poi il "socialismo reale" (sul cui pericolo per l'umanità ci aveva avvertito la Madonna a Fatima: ignorata ed inascoltata!), Saint Simon, la "comune" di Parigi, e infine la dittatura del laicismo anticristiano, teso a distruggere persino l'ordine naturale, la cellula fondamentale della società, la famiglia fondata sul diritto naturale prima che sui precetti religiosi. Quindi io metterei la massoneria moderna (e contemporanea) come massima manifestazione satanica dei tempi nostri (basta vedere cosa stanno facendo UE e SA in europa e nel mondo...) Grazie

Luisa ha detto...

" Non pensate che episodi come quello sopracitato del sacerdote in talare e prima ancora del chierichetto con le mani giunte da separare siano semplicemente agghiaccianti e che possano fare aprire gli occhi più di tante parole? "

Dovrebbero, in effetti al di là di certe sue parole che i suoi più ardenti laudatores vorrebbero fossero la prova della continuità con Benedetto XVI e la sua fedeltà alla dottrina, i fatti, i gesti, di Jorge Bergoglio sono abbastanza palesi per contraddire quei laudatores a prescindere.
E lo sono dai primi istanti della sua apparizione spoglio dei simboli del Papato, il seguito è un succedersi di parole e gesti che non hanno fatto che confermare il suo voler distinguersi, il suo voler imporre la sua differenza, la sua volontà di rivoluzionare, di cancellare quel che, e chi, del passato lo irrita o ha in orrore, la scusa "sono troppo vecchio per cambiare" , "se dovessi cambiare le mie abitudini diventerei matto" non merita nemmeno di essere commentata.
Il suo non voler definirsi Papa ma solo vescovo di Roma (salvo quando mette in avanti la sua funzione per ottenere obbedienza assoluta), come si firma, perfino l`assenza dello stemma papale sulla fascia, chi ha nominato e chi ha estromesso, i suoi continui attacchi a chi non corrisponde al suo identikit del perfetto cristiano, etc, etc., sono così tanti i gesti e le parole "problematici" di questo papa che non dovrebbero sfuggire ad un attento osservatore.
Ed in effetti sembrerebbe che chi reagisce non appartiene più solo a quel tanto vituperato "mondo tradizionalista", non sono solo gli integralisti, rigidi e ingessati, "deboli, deboli fino alla putredine e tenebrosi nel cuore»( Bergoglio dixit)
Sì, sono tanti i gesti e le parole ma se ne rende contro solo chi ha ha ancora una coscienza cattolica sveglia e attenta che non si lascia manipolare e ipnotizzare dal circo mediatico.

ettore ha detto...

Esortazione sintetica ricavata da “Cordialiter”:
È essenziale continuare a combattere la buona battaglia, arditi nella fede ma bisogna evitare i toni astiosi e stizzosi che ci danneggiano più che favorirci, finiscono per seminare rabbia e scoraggiamento. Diversi vescovi, prelati, non modernisti, rimangono sbalorditi quando leggono sui nostri siti prese di posizione e toni estremi, poi mostrano diffidenza quando incontrano delle persone legate alla tradizione..
È dovere morale opporsi alla tracotante tirannide modernista, ma bisogna farlo in maniera intelligente, senza offrire ai persecutori il “casus belli”, il pretesto per farci la guerra: da decenni tentano di annientarci, ma noi siamo ancora qui, in piedi, con la schiena dritta, decisi a resistere ad oltranza.
Non dobbiamo cadere nella trappola del “fuori gioco”, per non apparire i brutti e cattivi della situazione: i persecutori sono abilissimi a rivoltare la frittata e a far sembrare che i “figli ribelli” del Corpo Mistico siamo noi mentre in realtà sono loro che non accettano parte della Legge Eterna di Dio e del Magistero perenne della Chiesa Cattolica!

Luisa ha detto...

Qui la reazione di una cattolica argentina dopo la messa criolla in San Pietro e la performance della cantante conosciuta per il suo sostegno alla "causa omosessuale":

http://benoit-et-moi.fr/2014-II/actualites/misa-creolla-a-saint-pierre.html

e in spagnolo qui:

http://infocatolica.com/blog/caritas.php

Rr ha detto...

Ah, ecco, Luisa, mi sembrava che, come dire, la cantante non fosse precisamente un preclaro esempio di femminilita' ispanica...
Rr

Rr ha detto...

Caro Silente, prego, stima reciproca.
Rr

hr ha detto...

Rilancio del dossier di Le Figaro:
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/guerra-francesco-ai-cardinali-rimozioni-e-sostituzioni-1077782.html

hr ha detto...

Sul sito di Famiglia Cristiana, potete vedere un video del 2008 con tanto di tango alla fine della messa celebrata dal card. Bergoglio
http://www.famigliacristiana.it/video/un-tango-per-papa-francesco.aspx

hr ha detto...


Cosa dicono gli organi progressisti:
http://www.famigliacristiana.it/articolo/il-papa-elenca-le-malattie-della-curia-no-all-alzheimer-spirituale.aspx

tramviere-cattolico ha detto...

Cara Luisa, sono d'accordo..