Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 14 dicembre 2016

Don Elia. Lettera aperta a J. M. B.

Chi entra per la porta è il pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore una per una e le conduce fuori; e quando ha condotto fuori tutte le sue pecore cammina innanzi a loro e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei (Gv 10, 2-5).
Illustrissimo,

qualunque sia la Sua posizione reale davanti a Dio, sentiamo in coscienza il dovere di rivolgerci a Lei a motivo della posizione che occupa almeno agli occhi degli uomini. Non siamo certo estremisti ultratradizionalisti, come la stampa a Lei favorevole ama classificarci, bensì semplicemente cattolici provenienti dalle esperienze più diverse, ma accomunati dall’essere stati oggetto della misericordia divina e desiderosi unicamente di rimanere cattolici, onde non perdere il dono incommensurabile della vita eterna, che vogliamo meritare con l’aiuto della grazia.

Sappiamo quanto poco gradite siano le nostre osservazioni, ma il nostro dramma – per dire tutto in poche parole – è che non riusciamo proprio a riconoscere nella Sua la voce dell’unico Pastore. La dissonanza è talmente forte che non possiamo ascoltarla né tanto meno seguirla: la Sua voce ci suona inevitabilmente estranea. Come se non bastasse, nelle Sue parole avvertiamo regolarmente un’ostilità preconcetta verso chi si sforza di procedere onestamente sulla via del bene quale la Chiesa, per due millenni, l’ha costantemente mostrata nel nome di Cristo. La nostra impressione (quanto vorremmo che fosse finalmente smentita!) è che Lei non sia entrato nel recinto passando attraverso quella porta – ossia la santa Tradizione – che c’è da molto prima di Lei e che a nessuno, pertanto, è lecito aggirare.

Non è vero che siamo persone arroccate in rigide convinzioni o in abitudini stereotipate, insensibili alla sorte di chi sarebbe escluso dal fariseismo dei moralisti. Siamo peccatori perdonati che, in molti casi, hanno sperimentato l’irruzione della grazia; conosciamo perciò per esperienza diretta la potenza trasformatrice del Vangelo. Non vediamo allora perché si dovrebbe precludere a tanti altri questa esperienza meravigliosa, mantenendoli nei loro peccati e inducendoli a credere di potervi perseverare con la benedizione di Dio. Certamente il Signore li ama tutti e ciascuno nella loro condizione, ma proprio perché li ama non può lasciarli in una situazione che può condurli alla dannazione eterna, bensì desidera la loro conversione e il loro riscatto.

La voce del Buon Pastore si è sempre riconosciuta dalla mite fermezza con cui richiama gli erranti dalla via che li porta nel baratro, non dalla seducente blandizie di chi li conferma nel loro errore. Questa non sembra misericordia, ma suprema perfidia, come sarebbe quella di un medico che, per rassicurare un malato di cancro, gli dichiarasse che è in ottima salute. La realtà oggettiva non è quella che preferiamo immaginare per sentirci bene; per quanto sia grave o compromessa, il nostro Medico è talmente capace che nessun male gli può resistere, purché anche noi siamo disposti a fare quanto in nostro potere per abbandonare il peccato. Questo ci aspettiamo di udire dalla voce di un vero pastore, non che – tanto per dirne una – un prolungato concubinaggio può contenere la grazia del sacramento del matrimonio: il peccato sta alla grazia come la malattia sta alla salute.

La voce del Pastore afferma altresì che il peccato è trasgressione dei Comandamenti divini (cf. 1 Gv 3, 4); di conseguenza non vediamo come si possa vivere in adulterio permanente senza essere in peccato mortale. Forse che il Pastore può contraddirsi? O forse lo Spirito ha capovolto la legge divina? Di quale spirito si tratterebbe, nel caso? Può forse verificarsi un’evoluzione nella volontà di Dio così come è testimoniata da Scrittura, Tradizione e Magistero? Dobbiamo forse tralasciare l’unanime insegnamento di tanti Papi, Padri e Santi in nome di una “nuova” comprensione della verità rivelata che di fatto la annulla? Questo può piacere al mondo incredulo che combatte la Chiesa, ai peccatori induriti che si rifiutano di ravvedersi, alla dittatura del politicamente corretto, ma non certo a chi, per grazia di Dio, ha conservato una fede autentica.

Probabilmente Lei ci replicherà, Illustrissimo, che la maggioranza dei cattolici, in ogni parte del mondo, concorda con le Sue vedute. Ma è realmente così? Come si può valutare la consistenza effettiva di un dissenso che non ha voce, se non sulla Rete? E quelli che La osannano, si può dire che abbiano veramente la fede? Che cosa sanno della dottrina cristiana? Quello che hanno imparato al catechismo o udito nella predicazione negli ultimi cinquant’anni? Noi che viviamo in mezzo al popolo Le possiamo garantire che, molto spesso, ciò non ha molto a che fare con la genuina fede cattolica: l’operato di preti e vescovi che hanno perso la fede in facoltà o in seminario ha quasi completamente eroso, in mezzo secolo di sistematica demolizione, anche quella dei fedeli.

La realtà dei fatti, nella Chiesa odierna, supera l’immaginazione: quante donne, secondo Lei, confessano l’aborto? A me è capitato due volte in vent’anni di ministero; eppure le statistiche sono agghiaccianti. Quanti divorziati risposati sono realmente così desiderosi di riconciliarsi con Dio per poter di nuovo ricevere i Sacramenti? L’unica cerimonia in chiesa che i parenti chiedono ancora per loro sono le esequie, ma è troppo tardi… Su un altro versante, quanti sono i luterani che credono ancora in qualcosa e praticano qualche forma di preghiera? O i musulmani che abbiano un sincero sentimento religioso e curino una vita morale accettabile? Ma ci rendiamo conto o no che nella Chiesa, oggi, ci si logora in speculazioni irreali o quanto meno superflue?

Quanto vorremmo sentire di nuovo la voce del Pastore, quella voce dolce e severa ad un tempo che, per guarirci, ci corregge ed esorta, sostenendo con la Sua grazia quanti sono disposti ad ascoltarla! «Ecco, verranno giorni – dice il Signore Dio – in cui manderò la fame nel paese, non fame di pane né sete di acqua, ma di ascoltare la parola del Signore» (Am 8, 11). Non ci obietti, per favore, che le Sue parole rimproverano i duri di cuore e riprovano i potenti del mondo, perché sono talmente vaghe che ognuno può considerarle rivolte a qualcun altro, mentre quanti hanno potere vanno quasi sempre d’amore e d’accordo con Lei; ci sarà pure un motivo. Non ci incantano affatto le condanne generiche dell’aborto o delle colonizzazioni ideologiche, sistematicamente contraddette dalle Sue azioni. Questa volta non si può imputare ai giornalisti di travisare le intenzioni del Papa o di deformarne l’insegnamento: essi non fanno altro che esplicitare quanto da Lei suggerito in modo inequivocabile; se poi non c’è mai una smentita…

Si potrebbe continuare a lungo, ma la sostanza è che, onestamente, non possiamo riconoscere la voce di Cristo nella Sua. La santa Chiesa non Le appartiene, Illustrissimo, e nessuno è autorizzato a trasformarla in qualcos’altro. Ci permettiamo perciò di avanzare un’ipotesi da Lei stesso formulata: che possa esserci più di un papa emerito. Sarebbe un bene per tutta la Chiesa, qualora il Signore ci concedesse un Pastore degno di questo nome, ma sicuramente lo sarebbe per l’eterna salvezza dell’anima Sua. Il tempo della misericordia non si può prolungare a piacimento: arriva il giorno in cui dovremo presentarci al Giudizio. In occasione del Suo ottantesimo genetliaco, pertanto, prendendo a modello la parrhesía di sant’Atanasio d’Alessandria, san Bernardo di Chiaravalle e santa Caterina da Siena, osiamo rivolgerLe questo appello nel nome di Gesù Cristo: si dimetta.

57 commenti:

Francesco Maracino ha detto...

Che bella lettera ...che onestà intellettuale, che passione e che chiarezza ...

E.P. ha detto...

Non solo quante donne "confessano l'aborto", ma quante di loro sono effettivamente pentite. Una ragazzina che ha abortito tre volte prima di arrivare ai 18 anni (sto parlando di una che abita da queste parti), che pentimento avrà mai?

irina ha detto...

Apocalisse di Giovanni: 3,19 "Io tutti quelli che amo li rimprovero e li castigo."

Anonimo ha detto...

Cascioli ha tratto le conseguenze.

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-i-vescovi-divorziano-dal-popolo-cattolico-18364.htm

E chi ce l'ha voluto Galantino a commissariare la CEI?

Unknown ha detto...

Intelligenti pauca. Basta fare 2+2 per arrivare alla conclusione finale

Maria Guarini ha detto...

Una ragazzina che ha abortito tre volte prima di arrivare ai 18 anni (sto parlando di una che abita da queste parti), che pentimento avrà mai?

Il suo pentimento potrebbe nascere solo se trovasse chi con fermezza insieme a tenerezza, le facesse comprendere la portata del suo comportamento inserita in un senso della vita di segno diverso. Non è semplice, ma nemmeno impossibile Deo adiuvante.

Anonimo ha detto...

Canti CEI per l'avvento di Gentiloni

Venite Fedeli
il gender c'invita
venite, venite
ad omaggiar il PD

Natum videte
er mejo governorum
venite compiacemus
venite spallegiamus
venite appoggiamus
ad ho mi nem

Cesare Baronio ha detto...

Caro e reverendo don Elia,

che Dio La benedica! E che benedica anche chi Le consente - senza preconcette censure, come avviene in altri siti - di esprimere ed argomentare le Sue sacrosante osservazioni.

La neo-chiesa ha inventato la possibilità delle dimissioni per il Papa: certamente Ella - ed io con Lei - consideriamo l'abdicazione come una dimostrazione ulteriore del tentativo di demolire la sacralità del Papato confinandolo ad un mero ufficio secolare, al pari del ruolo di amministratore delegato di un'azienda; ma entrambi siamo anche realisti, e non ci piace bearci nella contemplazione di una teoria astratta, la quale non si incarni concretamente in una prassi con essa coerente. In nome di questo realismo - che nulla ha a che vedere con la pastorale bergogliana, fallacemente opposta alla dottrina - entrambi siamo quindi convinti che, laddove sia irrealistico ipotizzare una deposizione del regnante Pontefice, siano viceversa più che auspicabili le sue dimissioni. Magari senza ch'egli pretenda poi di incombere, come il fantasma di Baquo, sul pontificato del successore.

Rimane da chiedersi quale mai possa essere il candidato che, oggi, potrebbe succedere a cotanto personaggio. Ma se abbandoniamo l'approccio umano ed orizzontale alle vicende che travagliano la Chiesa, e riponiamo nell'Onnipotente la nostra fiducia orante, non possiamo temere di esser delusi. Anche perché riesce davvero arduo immaginare una figura che possa far più danni di quanti non ne abbia fatti, in così breve lasso di tempo, Bergoglio.

Fiant dies ejus pauci, et pontificatum ejus accipiat alter: sono le parole del Salmo CVIII. L'esegesi e la Scrittura stessa le riferiscono all'Apostolo che avrebbe concluso i suoi miserabili giorni impiccandosi all'arbor infelix della propria disperazione. Lo stesso Apostolo che, proprio alcuni giorni or sono, Bergoglio ha cercato di riabilitare, additandolo nientemeno che come esempio perfetto di pecorella smarrita.

Preghiamo perché il Signore - che par dormire durante la tempesta - ordini agli elementi di quietarsi, e calmi i flutti che scuotono la barca di Pietro. A Lei - e a tutti i sacerdoti che hanno la grazia come Lei di difendere la Chiesa - chiedo di ricordarsi di questa intenzione nel Santo Sacrificio.

Anonimo ha detto...

EGLI chiama le SUE pecore una ad una e le conduce FUORI, fuori da questa ormai platealmente antichiesa in contraddizione al Vangelo e quindi a Gesù che ha detto e dice " IO SONO con VOI fino alla FINE del mondo" , Gesù non è col nemico. Costui non è con Gesù. "Che c'è in comune tra Dio e Belial?" Si dimetta ... ma non lo farà perché è lì per distruggere. Quindi i cardinali prendano il coraggio di dire basta a questo tale che non sappiamo chi sia dato che non riconosciamo in lui la Voce del Pastore.

Anonimo ha detto...

Io credo ci sia un sottobosco che sta proliferando contro gli atteggiamenti papali, ora si vede la punta dell'iceberg dei 4 cardinali e degli altri prelati aggiuntisi al coro delle critiche. Ma, ragionando per numeri (cosa comunque errata nell'ottica del piccolo gregge che resterà fedele!), ci saranno sicuramente diversi altri cardinali, vescovi e sacerdoti e, perché no, laici, che saranno "trainati" dal successivo passo del richiamo a papa Francesco.
Cosa avverrà dopo è difficile saperlo, ma ho l'impressione che valga quel "ma Dio aveva altri progetti... "

PAX

Anonimo ha detto...

Marcello Veneziani
Un governo aperto ai trans
Sapete in che mani sono i vostri figli e nipoti che vanno a scuola? Nelle mani di una signora, Valeria Fedeli, sindacalista della Cgil nel settore tessile, che ha proposto un paio d'anni fa di spendere ben 200 milioni di euro per rieducare i professori all'ideologia transgender.
Scopo del suo programma (disegno di legge 1680) è far capire ai docenti e agli studenti che i sessi non sono due ma cinquantadue; maschi e femmine sono a suo parere “identità costrette”, non nate cioè dalla natura e dalla civiltà. Lo scopo è adottare a scuola misure e contenuti per “eliminare stereotipi, pregiudizi, costumi, tradizioni e altre pratiche socioculturali fondati sull'impropria identità costretta” in ruoli già definiti dalle persone in base al sesso di appartenenza”.
“L'impropria identità costretta” sarebbe poi la famiglia coi “ruoli già definiti” di padre, madre, figlio, figlia. Chi rieducherà la scuola, le organizzazioni lgbt? Il progetto è eliminare dalle teste dei ragazzi l'idea della famiglia coi suoi ruoli definiti e sostituirla col gender. Beh, questa signora sarà il ministro della pubblica istruzione nel nuovo governo transrenziano di Artemisia Gentiloni.
C'erano una dozzina di ministri inadeguati da sostituire e invece la controfigura di Renzi ha fatto fuori l'unica signora toscana che non faceva parte del giglio magico ma proveniva dal partito di Monti, la Ministra Giannini, e aveva un suo autonomo prestigio di studiosa e rettore. E al suo posto non ha messo, come si diceva, un'autorevole figura come Marcello Pera, ma una sindacalista del tessile, venuta dalla Cgil, reduce della Leopolda. Una ragione in più per dire che questo governo renziano a latere, col premier-vicario e il vero premier criptato, grida vendetta già al suo apparire.
Uno sfregio alla famiglia, all'educazione delle generazioni future, alla sensibilità cattolica e ai milioni di uomini e donne che vivono la loro identità maschile e femminile senza sentirsi costretti da niente e da nessuno. Nessun imbarazzo per i cattolici Mattarella, Alfano, Franceschini & Co.?
M.V., Il Tempo 14 dicembre 2016

RR ha detto...

E.P.,
se ha appena 18 anni, la ragazzina, non essendo potuta rimanere incinta tre volte in un anno, avrà abortito PRIMA dei 18 anni, almeno uno o due volte. Essendo quindi minorenne, se ha abortito in un ospedale pubblico come prevede la legge 194, ha dovuto avere il consenso scritto dei genitori. Altrimenti, in assenza di ciò, è necessario una giudice minorile. Se invece i medici dell'ospedale se ne sono infischiati, o se non è ricorsa all'ospedale, è stato commesso un reato, ma NON dalla minorenne.
Quindi di persone pentite ce ne dovranno essere più d'uno.
E' poi possibile che, quando sarà più grande ed avrà dei figli, o non ne avrà, ricordandosi di quel che è successo, se ne pentirà amaramente. Allora, se vorrà, ci sarà la confessione ed il perdono.
Ma liquidare il tutto con una frasetta, mi sembra, non solo poco cattolico,ma soprattutto molto superficiale.

Catholicus ha detto...


@Anonimo 12:58 : caro amico, ma ormai lo sappiamo che si stanno avverando le parole profetiche pronunciate dalla Madonna a La Salette "Roma perderà la fede e diverrà la sede dell'Anticristo", quindi come sorprendersi della linea impressa da Galantino ad Avvenire; lui è l'uomo di fiducia del VdR, colui che attua il nuovo corso (o il motus in fine velocior) nel clero italiano; se ormai il clero non fa altro che politica, e politica di sinistra, protestantizzando la Chiesa,ed attuando un ecumenismo suicida, cosa possiamo aspettarci di diverso? Sicuramente questa deriva, o suicidio, del clero avrà fatto parte anche del 3° segreto di Fatima, manipolato e falsificato dal cd "partito di Sodano" (Bertone, Ravasi, Ratzinger, ecc.). Sta a noi sparuto e piccolo gregge, conservare il seme della vera fede (come dice A. Gnocchi) in attesa di tempi migliori, quando potrà nuovamente germogliare.

Anonimo ha detto...

http://www.controinformazione.info/i-potentati-finanziari-designano-gentiloni-per-proseguire-lopera-di-spoliazione-ed-invasione-dellitalia/

E.P. ha detto...

Sulle dimissioni del Papa, in un'intervista di due anni fa il Bergoglio lasciò intendere che nel 2017 - al compimento degli ottant'anni - si sarebbe ritirato, cosa che ci dà non sollievo ma ulteriori preoccupazioni, perché di qualunque taglio sia il suo successore, i danni sono già fatti e consolidati:

- se seguisse (a Dio piacendo) un novello Pio IX, ci vorranno decenni per rimediare ai danni (del resto, come già dissero di Bergoglio in Argentina: "ci vorranno decenni per rimediare ai danni che ha fatto in un paio d'anni");

- se seguisse un Papa "moderato", il grosso dei danni non verrà riparato almeno fino a dopo le calende greche (e perciò la spaccatura sarà pressoché inevitabile visto che avremo un collegio di tre Pontefici di diversissime sensibilità); nel frattempo le tifoserie selvagge si scatenerebbero su quel "10% che c'è di buono" imponendoci (con ogni metodo, soprattutto anticristiano) di tacere sul 90% di discutibile ("avete sempre da ridire! non vi va mai bene nulla!");

- se seguisse un Papa dello stesso calibro di Bergoglio, finiremo volenti o nolenti nelle catacombe per il resto dei nostri giorni (cioè la spaccatura sarà inevitabile), con l'obbligo di vergognarci di essere cattolici.

La vergogna sta infatti nel dover tacere perché se il Papa ha detto "chi sono io per giudicare?" tu non puoi più parlare dell'argomento omosessualità; e se il Papa ha contrapposto la misericordia alla giustizia, tu non puoi più parlare né dell'una (quella vera), né dell'altra; e dopo che tutti i giornali hanno titolato "abortite pure, il Papa vi perdona" (senza una benché minima reazione bergogliana, indipendentemente da ciò che aveva detto prima), significa che per la strage degli innocenti dovremo ancora tacere (come di fronte al passo non troppo felpato francese).

Quanto alla ragazzina che prima del compimento dei 18 anni ha già abortito tre volte, al di là del tristissimo caso personale di strage intenzionale continuata e aggravata, intendevo evidenziare i contorni ideologici e la desistenza dell'autorità ecclesiale, e ancor più il fatto che un pentimento sincero - suo e dei suoi complici - sia particolarmente improbabile.

Se nei cieli si fa festa per un singolo peccatore convertito, bisogna dedurre che la conversione è qualcosa di straordinariamente difficile e raro. E l'inferno è fin troppo pieno di gente che ha sguazzato per una vita intera nel lassismo e nel casuismo gesuitici.

Unknown ha detto...

Bellissima!! Grazie, don Elia.

Anonimo ha detto...

Non vorrei sembrare quello che rompe le uova nel paniere, ma di ragazzine che abortiscono e ben al di sotto dei 18 anni, qua in ER ce n'è a iosa, accompagnate dalle madri, da parenti adulti garanti e via dicendo e ci sono anche tantissime donne che lo fanno più e più volte senza particolari patemi d'animo e negli ospedali del paradiso di stato è severamente proibito fare campagne prolife e financo dire rosari al di fuori dell'area ospedaliera, si rischia il carcere......di che si parla? Medici più che comprensivi ed aperti, distribuiscono pillole del giorno prima, dopo, postieri e tanto altro come caramelle, finiamola di essere ipocriti, esistono mille modi per evadere ed evitar controlli di ogni tipo, basta una telefonatina a chi sa e può........non so se si salveranno o meno, può darsi che si pentiranno un giorno, ma credetemi, ne conosco tante, e tutto sono fuorché oppresse da sensi di colpa. Scusate la brutale franchezza, ma assieme al Veneto abbiamo l'invidiabile primato del numero di aborti eh, noi sì che siamo all'avanguardia, a proposito sono gratis per gli extra circoncisioni e ricostruzioni di imene e pure i cambi di sesso a 30.000 euro a botta, a spese del SSN, ovvvio. Un saluto particolare a Maria Guarini, che guarisca bene e torni presto in pista. Lupus et Agnus.

Sonia ha detto...

Superlativo, Don Elia, grazie! Da oltre due anni navigo in un mare di confusione e di disorientamento che sono venuti a turbare il mio cammino iniziato a Medjugorye sei anni fa, ma queste letture ristorano l' anima perché vi ritrovi la VERITÀ ormai negata altrove... Grazie, Signore, per le Tue manifestazioni che ci indicano ancora la strada nonostante tutti gli ostacoli!!

Anonimo ha detto...

Regalo di Natale per neogenitori
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-catechismo-il-problema-e-la-fede-degli-adulti-18357.htm

marius ha detto...

"Ci permettiamo perciò di avanzare un’ipotesi da Lei stesso formulata: che possa esserci più di un papa emerito."

Non mi convince per nulla.
Possiamo realisticamente supporre che un Bergoglio emerito se ne starebbe tranquillo e buono a far vita eremitica di preghiera?

Lo dubito fortemente, sia nel caso che il successivo Papa sia a lui gradito, sia nel poco probabile caso contrario.

Bergoglio è una mina vagante, e tale resterebbe anche da futuro emerito.

Se ci teniamo al papato e non accettiamo la sua dissoluzione, non auguriamoci di veder ulteriormente allargato il collegio degli emeriti. Errare humanum est (Ratzinger) perseverare diabolicum (Bergoglio&Co).

Japhet ha detto...

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/papa-raggi-grazie-suo-operato-favore-dei-rifugiati-1342631.html

Un Papa che dice "mi mandi una buona onda" come un qualsiasi santone New age e non si era mai sentito....
I "DUBIA" non sono solo quelli sull'AL, non si contano più!

Anonimo ha detto...

“Ci permettiamo … di avanzare un’ipotesi da Lei stesso formulata: che possa esserci più di un papa emerito. Sarebbe un bene per tutta la Chiesa…”

No comment

Anna

Ambrosius ha detto...

Caro D. Elia,

Bella lettera! Miei complimenti :)

Un caro saluto dal Brasile

Carmelo G. ha detto...

Grazie don Elia, che Dio la benedica! ... solo il Signore conosce le sofferenze spirituali che J.M.B. sta infliggendo alla mia anima ... sia fatta la volontà del Signore!

Aloisius ha detto...

Sottoscrivo per adesione la bellissima lettera di don Elia, parola per parola.
Ha scelto il passo del Vangelo più attinente al rapporto tra questo papa e certi suoi fedeli. Grazie a Lei e a Maria, che abbraccio affettuosamente:

L'ipotesi delle dimissioni era forse prevista anche da Bergoglio, quando l'anno scorso disse:
"...Credo che quello che coraggiosamente ha fatto Benedetto XVI sia stato aprire la porta ai papi emeriti. Benedetto non dovrebbe essere considerato una eccezione, ma una istituzione».

E nella stessa occasione:
"...Ho la sensazione che il mio pontificato sarà breve. Quattro o cinque anni. Non lo so, o due, tre. Ben due sono passati da allora». «È come un piccolo vago sentimento».

http://www.corriere.it/cronache/15_marzo_13/papa-francesco-sento-mio-pontificato-breve-15c43080-c984-11e4-84dd-480351105d62.shtml

Siccome non è affatto un sentimentale ma un cinico, sa bene quello che dice e che fa per raggiungere il suo scopo: demolire e riformare la Chiesa cattolica in senso decisamente protestante/mondano-socialista.

Sappiamo che ha nominato nuovi cardinali per aumentare le probabilità di un successore che possa proseguire e portare avanti la sua rivoluzione.

Quindi sta aprendo la strada al suo successore, che darà il colpo di grazia.

A proposito di demolizioni, nella stessa esternazione su riportata, elogio' i pastori evangelici, disprezzando e umiliando, come sempre, quelli cattolici, i quali:

"...possono imparare qualcosa dai pastori evangelici, perché questi ultimi riescono ad arrivare dritto al cuore delle persone....Ci sono delle omelie che sono un disastro. Non sono la maggioranza ma non raggiungono il cuore. Sono lezioni di teologia, cose astratte o lunghe....i pastori evangelici in genere toccano il cuore, e preparano bene l’omelia. Penso che dobbiamo cambiare».

Se la teologia è una cosa astratta e lunga, sappiamo quali siano, per lui, le omelie disastrose.
Quindi impariamo da luterani ed evangelici, che arrivano al cuore, eliminando quella noiosa teologia, fredda, astuta e cattiva dottrina cattolica.

Dice bene Catholicus citando le parole della rivelazione di La Salette.
E' la voce di un "pastore" che è entrato dala finestra.

Voce di un pastore che ci abitua a quella che sara' la voce dell'Anticristo, che sentremo presto, dopo una bella opera di demolizione per prepararli la strada.

Aloisius ha detto...

Tanto per abituarci a voci sconosciute e ostili anche nelle pile cose, che tali non sono:
"...Ringrazio tutti voi degli auguri per il mio prossimo compleanno, grazie tante! Ma vi dirò una cosa che vi farà ridere, vi farà ridere: nella mia terra fare gli auguri in anticipo porta la jella! E chi fa gli auguri in anticipo è uno iettatore!..."

Che risate! Il papa scherza con la jeĺla e le iettature, facciamo le corna e ridiamoci sopra!
Che male c'è a fare gli scongiuri, lo fa pure il papa!
Lui scherza sempre è un simpaticone, alla mano, come noi!

Finalmente un papa che non parla di noiose questioni teologiche, dottrinali, di peccato, insomma 'che non fa il prete', soprattutto, il prete che ci rimproverava per la scaramanzia.
Finalmente una voce che conosciamo anche noi, che siamo poi la maggioranza!
Adoriamo il Vitello d'Oro, che è più divertente!

Anonimo ha detto...

Al Papa non arriverà mai questa missiva! Dai, per favore! Ciò che ha detto don Elia è santo e giustissimo, ma dovrebbero essere gli Abati, altri vescovi, altri appartenenti al collegio cardinalizio che dovrebbero chiedere questo in maniera esplicita. Come d'altronde avveniva in passato nel momento, nei periodi in cui si iniziava a sentire"puzza" di bruciato.
Joseph 1903

Maria Guarini ha detto...

Sul fatto che la presenza di più di un papa emerito sarebbe un bene per tutta la Chiesa, anch-io ho forti perplessità per le ragioni più volte espresse con dovizia di considerazioni su questa funzione inedita e non motivata né teologicamente né canonicamente. Inoltre le dimissioni, pur risolvendo - e non è detto definitivamente vista la lista dei papabili - il caso Bergoglio, non farebbero altro che avallare il "papato a termine". Incompatibile con l'istituzione divina e i suoi aspetti ontologici.

Cesare Baronio ha detto...

Concordo con la signora Guarini sulla problematicità di accogliere l'istituzione del papa emerito come legittima.
Ma d'altra parte, sarebbe sufficiente che il papa dimissionario ritornasse ad esser ciò che era prima dell'elezione, senza alcuno statuto proprio, eventualmente ritirandosi a vivere in un convento.

Eppure, il semplice fatto che già nel 2015 Bergoglio avesse pianificato di ritirarsi costituisce effettivamente un elemento di sospetto: tutto questo potrebbe essere parte di un progetto che prevede già un successore, ed in tal caso questi non sarebbe certamente migliore del precedente.

Anonimo ha detto...

"Un Papa che dice "mi mandi una buona onda" come un qualsiasi santone New age e non si era mai sentito....
I "DUBIA" non sono solo quelli sull'AL, non si contano più!"

A proposito... Qualche giorno fa, dopo la caduta di Renzi, pensavo: a coloro che preferivano Renzi paventando un governo Grillo futuro avrei risposto non solo che, pur potendo teoricamente far di peggio, Renzi era già oltre ogni possibile soglia di sopportazione e quindi non c'erano compromessi validi; ma che il Vaticano ha dimostrato di essere in pessimi rapporti con Grillo, a differenza degli ottimi rapporti con Renzi, e almeno si sarebbe rotto un fronte oggi compatto.

Ma mentre lo pensavo mi sono detto: meglio che non lo scrivo, perché se la strategia è quella di sottomettere la Chiesa a qualsiasi potere politico, come effettivamente sta accadendo in tutto il mondo, quelli di Oltretevere poco ci mettono a fare una giravolta grillina.

Pochi giorni dopo mi ritrovo scambi cordiali tra Francesco e Raggi. Prima ho scritto "pessimi rapporti": dimostrati in più circostanze da rara freddezza e raro linguaggio critico, ancora poco tempo fa alla chiusura del Giubileo. Quindi il comunicato del Papa mi pare veramente una novità. Si stanno veramente preparando a saltare su un nuovo carro?

--
Fabrizio Giudici

Maria Guarini ha detto...

Fabrizio Giudici fa una considerazione attendibile. Purtroppo i fallimenti di Renzi & C., in caso di prossime elezioni, realisticamente convoglieranno preferenze sul movimento 5stelle che si è creato un'immagine un seguito e aspettative attraverso abili strategie di marketing e un uso fruttuoso della Rete, dandosi una veste di restaurazionismo anticorruzione ma senza ideali morali e civici diversi da quelli nichilisti della sinistra. Avendo peraltro alla base fondamenti esoterici... Siamo messi molto male e sento in giro una gran massa di persone incanalate su questa scelta illusoria e deleteria.
L'atteggiamento segnalato da Fabrizio purtroppo non fa altro che avallare i rischi del genere.
Bisognerebbe impegnarsi di più a sostenere le destre frammentate e inquinate da presenze double face. Questo è il problema. Manca un leader che convogli in sé la galassia di piccole iniziative frammentate: Salvini è determinato ma un po' rozzo, la Meloni è consapevole e agguerrita quanto basta ma non ha lo stesso seguito...

berni/exodus ha detto...

Non facciamoci troppe illusioni, sono bastati pochi anni per ridurre i cervelli di milioni di persone all'ammasso, i cardinali dei Dubia e i seguaci sono, come dice il Signore solo delle sementa, nella speranza che crescano - coloro che partecipano e lottano per il ritorno alla sana Dottrina sono pochi Cardinali, pochi vescovi e pochi sacerdoti e molto molto pochi fedeli - tutto l'altro l'ho già detto hanno avuto il tempo (50 anni) per portare milioni di cervelli all'ammasso oppure se volete ad annacquarli. Le persone che conoscono la sana Dottrina e la praticano, contrariamente a ciò che pensiamo, è un numero bassissimo. Ma Cristo ha seminato buon seme, quindi dobbiamo aspettare che cresca, certo come dice qualcuno, dopo questi 50 anni ci vorranno decenni e decenni che si ritorna nella vera sana Dottrina. Sappiamo che sul terreno è rimasta una grande gamma di falso sacerdozio che va predicando satana e la gente ormai non se ne accorge più; ma noi ci accorgiamo che le chiese sono vuote ed i seminari vuoti e la gente non ha fede e non segue i demoni. Ormai il mondo si è materializzato e possiamo solo confidare nella buona sementa che fiorirà ma dobbuiamo aspettare i tempi di Dio.

Catholicus ha detto...

Alessandro Gnocchi afferma, riferendosi al clero ed al popolo che plaudono a VdR come ad un dono dello Spirito Santo “se dei pazzi mi giudicano pazzo, significa che sono normale.” Con tale affermazione dimostra di essere in perfetta sintonia con quanto affermava anche S. Antonio Abate, e cioè “Verrà un tempo in cui gli uomini impazziranno e al vedere uno che non sia pazzo, gli si avventeranno contro dicendo: tu sei pazzo! a motivo della sua dissimiglianza da loro”.
Noi amanti della Chiesa Cattolica, della dottrina cattolica, della Tradizione cattolica, non possiamo non riconoscerci in simili affermazioni, avendo bene impresse nella mente le parole di Nostro Signore Gesù Cristo “Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi” Laudetur Jesus Christus !

irina ha detto...

La Chiesa è quella che dà il tono alla società umana. Se la Chiesa non avrà la forza ed il coraggio di fare pulizia al suo interno e di restar fedele al mandato ricevuto da Gesù Cristo Signore Nostro, il resto sono chiacchiere.Noi possiamo fare solo da spalla, larga magari.

Paolo Pasqualucci ha detto...


@ Sul vuoto politico e morale che ci affligge

In aggiunta alla giuste considerazioni di Maria:

1. Salvini e' determinato pero', a parte certe inutili rozzezze, si nota in lui anche una certa confusione. Esempio: giustamente tuona contro l'offensiva finanziaria francese contro Mediaset e l'Italia in generale, difendendo gli interessi e il buon diritto nazionali. Ma qualche giorno fa ha chiesto maggior autonomia per il Veneto e la Lombardia. Il che mi sembra contraddittorio, oltre che sbagliato. La Giunta regionale veneta e' tra l'altro quella che si sta distinguendo per iniziative sempre piu' secessioniste (oltre all'autonomia "differenziata" vogliono adesso il "bilinguismo", cosi' avremo cartelli stradali del tipo: Venezia/Venessia; Vigodarzere/Vigodarsere etc. - Cosi' spendono i soldi? sarebbe da ridere, se la situazione non fosse in realta' tragica).
2. La Meloni, nonostante certi suoi inevitabili limiti, sembra ben determinata a battersi per il bene dell'Italia. Ora che e' passato il referendum, speriamo faccia un'interrogazione parlamentare sul gravissimo episodio della abolizione di tutti i nomi di localita' italiani dall'Alto Adige, con la scusa ipocrita che sono stati messi dal Fascismo, decisa un paio di settimane fa circa dalla Giunta di quella regione (notizia sul Il Giornale), cosa che credo sia contraria anche agli accordi internazionali che garantiscono "l'autonomia" degli altoatesini di lingua tedesca. I sud tirolesi si stanno rendendo di fatto indipendenti dall'Italia, nell'indifferenza generale. I nomi italiani li devono mantenere, piaccia loro o meno.
3. Le destre restano "frammentate e inquinate". Anche a Destra sembra essersi perduto il senso della Patria italiana unitaria, dell'Italia innanzitutto come valore spirituale da mantenere e difendere, e quindi come territorio che si ha il dovere di difendere, anche con la forza, se del caso. La "destra" cattolica, se cosi' possiamo definire la vociferante galassia "tradizionalista" odierna, e' regionalista, autonomista, antiunitaria, filoborbonica, austriacante, e chi piu' ne ha piu' ne metta; aspira alla restaurazione dell'Impero [?], dei bei tempi in cui eravamo divisi, vili e sottomessi alle Potenze europee di turno. Basti pensare che culturalmente un punto di riferimento essenziale di questa "destra" e' rappresentato da un pensatore inconsistente come Plinio Correa de Oliveira, il profeta brasiliano della "controrivoluzione", per restaurare i "valori" di un Medio Evo frutto della sua fantasia, da quadretto votivo.

Maria Guarini ha detto...

Concordo con la signora Guarini sulla problematicità di accogliere l'istituzione del papa emerito come legittima.

Ritengo però che don Elia non l'abbia intesa in questi termini, ma come soluzione puntuale del problema-Bergoglio e non altro....

Anonimo ha detto...

PARLA DI COSE CHE NON CONOSCE......

Papa Francesco a scuola di globalizzazione. Bocciato come Pinocchio

La trasmissione è "Night Tabloid", un rotocalco da seconda serata condotto da Annalisa Bruchi, molto brava nello spiegare con semplicità e precisione le questioni economiche anche più complicate.

A un certo punto la conduttrice passa la parola al giovane Davide De Luca, dal piglio di ricercatore, che in un angolo della trasmissione rubricato come "Pagella politica" verifica a colpi di dati reali – "Fact cheking" – ciò che di vero o di falso c'è nell'una o nell'altra teoria in voga.

Ebbene, nella prima puntata della serie, a finire sotto esame è stato proprio papa Francesco, per affermazioni fatte riascoltare dalla sua viva voce.

Con voto finale: "Pinocchio andante". Come a dire: bugia.

http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2016/12/12/papa-francesco-a-scuola-di-globalizzazione-bocciato-come-pinocchio/

Cesare Baronio ha detto...

Gentile signora Guarini,

non mi fraintenda, La prego: sono d'accordo con don Elia e con Lei.
Nel mio commento di ieri, proprio su questa pagina, scrivevo a don Elia:

La neo-chiesa ha inventato la possibilità delle dimissioni per il Papa: certamente Ella - ed io con Lei - consideriamo l'abdicazione come una dimostrazione ulteriore del tentativo di demolire la sacralità del Papato confinandolo ad un mero ufficio secolare, al pari del ruolo di amministratore delegato di un'azienda; ma entrambi siamo anche realisti, e non ci piace bearci nella contemplazione di una teoria astratta, la quale non si incarni concretamente in una prassi con essa coerente. In nome di questo realismo - che nulla ha a che vedere con la pastorale bergogliana, fallacemente opposta alla dottrina - entrambi siamo quindi convinti che, laddove sia irrealistico ipotizzare una deposizione del regnante Pontefice, siano viceversa più che auspicabili le sue dimissioni. Magari senza ch'egli pretenda poi di incombere, come il fantasma di Baquo, sul pontificato del successore.

Rimane da chiedersi quale mai possa essere il candidato che, oggi, potrebbe succedere a cotanto personaggio. Ma se abbandoniamo l'approccio umano ed orizzontale alle vicende che travagliano la Chiesa, e riponiamo nell'Onnipotente la nostra fiducia orante, non possiamo temere di esser delusi. Anche perché riesce davvero arduo immaginare una figura che possa far più danni di quanti non ne abbia fatti, in così breve lasso di tempo, Bergoglio.


Umanamente, quindi, non c'è proprio nulla di buono da sperare dalle eventuali (e a mio avviso remote) dimissioni di Bergoglio.
Ma Cristo è Re della storia e del tempo, e sa suscitare al momento giusto santi che rigenerino la Chiesa, anche in tempi molto brevi.

Oserei dire di più: nell'economia della Provvidenza, anche questo momento di gravissima crisi ecclesiale, come avvenuto in passato, potrebbe rivelarsi un'occasione per far rinascere nei fedeli e nella Gerarchia un nuovo slancio di fedeltà alla dottrina, di zelo apostolico, di riscoperta della spiritualità e dell'ascesi, di impegno pubblico per l'affermazione della Regalità di Cristo e della Madonna nella sfera sociale. Anche qui - senza fraintendimenti, mi creda - si potrebbe dire del Concilio e di Bergoglio: o felix culpa!, se gli errori odierni sono premessa ad un ritorno dell'antico fervore, della santità di vita, dell'eroismo cristiano. Molto meglio, per certi versi, vedere a quali sconcertanti eccessi conducano le premesse del Vaticano II, piuttosto di vivacchiare pigramente, discettando di ermeneutica della continuità e beandosi delle mitrie gemmate di un Papa che, nonostante tutto, era anch'egli fautore della laicità dello Stato, dell'ecumenismo e di tutta l'ecclesiologia conciliare. E che ha avuto la responsabilità - di cui la storia un giorno svelerà gli arcani - di aver abdicato, lasciandoci alla mercé di Bergoglio.

Ciò non toglie ovviamente le colpe e le responsabilità dei singoli; ma priva il demonio della vittoria finale, anche quando crede di aver vinto una battaglia.

Anonimo ha detto...

In realtà il messaggio di Francesco alla Raggi è una bufala. Nel senso che l'M5S l'ha fatto passare per messaggio personale, ma era un messaggio preconfezionato diretto a tutti i sindaci (*) che hanno recentemente partecipato ad un convegno. Quindi, almeno per ora, nessun "disgelo".

(*) Peraltro una bella raccolta di personcine.

--
Fabrizio Giudici

Anonimo ha detto...

Credo che il vuoto politico abbia la causa materiale nel vuoto morale e per causa efficiente l'abbandono da parte degli uomini di Chiesa del voler pronunciare la Verità e condannare l'errore, senza indugi, processo iniziato ufficialmente come ben noto con Roncalli. La causa formale è questa persistente sfiducia e ricerca di soluzioni solamente orizzontali, umane (di cui ad es. nel nostro paese il M5S è una, trattandosi in realtà di uno strumento per "dissenso controllato", secondo una felice definizione che ho trovato in rete qualche gg. fa, non ricordo dove) e quella finale è ovviamente il nuovo ordine mondiale, che infatti ogni tanto viene a galla in modo non totalmente esplicito, anche in discorsi di occupanti le cattedre episcopali, i seggi cardinalizi o anche quello più alto.
Perciò è inutile voler cercare questo o quel politico o personaggio su cui fare affidamento, ma è da pregare e implorare che il Signore si degni di voler far piazza pulita dell'eresia che infesta la Chiesa e che l'ultimo Papa Santo (S. PIO X) ha denunciato, il modernismo, denuncia ripresa poi da PIO XII ed infine caduta nell'oblio. Se la Chiesa, nella sua Gerarchia e parte docente, riprenderà a guidare gli uomini, allora anche il corpo sociale e politico potrà essere rianimato, e risollevarsi altrimenti sarà sempre notte fonda, corruzione, immoralità, vizio, peccato, morte, tutte realtà che si tengono l'una all'altra e che aborrono la Luce, quella vera.
La salvezza viene dal Signore e da Lui solo, infatti ce lo ha detto chiaramente "senza di Me non potete fare nulla (Gv 15, 8)".

Il fatto che Bergoglio lasci o resti è indifferente, al di là di accidentalmente, sollevarci dal vederne riportate le gesta a 360° come profeta di una nuova era, ma questo sarebbe appunto un accidente. Essenzialmente non cambierebbe nulla, ed inoltre il danno della istituzione del "papa emerito" è già stato fatto dal suo predecessore, per cui averne uno o due (ancora: essenzialmente), non cambierebbe nulla, sarebbe solo una questione accidentale. Come lo sono state tutte quelle degli ultimi decenni, (quelle che ci sono parse modifiche importanti, innovazioni di sostanza, ma anche quelle di minor entità) ora soltanto siamo al motus in fine velocior.
Come Lot dobbiamo fuggire da Sodoma, portando i nostri cari con noi e badando di non voltarci indietro per nessuna ragione.
Marco P.

Anonimo ha detto...

La lettera è del tutto condivisibile, non però il consiglio/speranza di altre dimissioni. Di papi emeriti ce ne sono già troppi, io non ho ancora digerito il primo, figuriamoci...
Per me Bergoglio è un cataclisma e spero duri poco, ma non auspico che si dimetta. Resterebbe a nuocere ancora dietro le quinte.

marius ha detto...

"Anche perché riesce davvero arduo immaginare una figura che possa far più danni di quanti non ne abbia fatti, in così breve lasso di tempo, Bergoglio."

Per questioni di principio il papato emerito non è da desiderare e incoraggiare, per i motivi molto ben sunteggiati sopra da Maria Guarini.

Oltre alla questione di principio ci sono pure le ragioni delle nefaste conseguenze pratiche:
se Bergoglio diventerà pure lui emerito, non v'è certo da aspettarsi che si ritiri in un convento a coltivare il silenzio ed il raccoglimento. In combutta col suo successore potrebbe fare lui stesso a pieno ritmo ciò che finora ha stimolato verso il primo (e speriamo ultimo) emerito della storia. Eppure Ratzinger aveva davvero l'intenzione di ritirarsi nel silenzio e nel nascondimento... abbiamo visto i risultati.

Se Ratzinger, persona modesta e introversa, è arrivato a fare le sue seppur rare ma per nulla neutrali comparse sulla scena mediatica, immaginiamoci cosa potrebbe succedere con un personaggio istrionico come il suo attuale successore. Continuerebbe a far danni come finora ne ha fatti, se non di più!

Allora avremmo davvero un papato collegiale, obiettivo logico e graduale, facilmente realizzabile ai fini della dissoluzione del Papato e della Chiesa, dove invece di una collaborazione distinta in attivo e contemplativo avremmo poi la suddivisione in ruoli attivi a mo' di dipartimenti specializzati in campi differenti.
Allora i danni sarebbero in due a farli. E forse il timido "primo emerito della storia" troverebbe lo spunto per aggiungersi al duo per fare un bel terzetto attivo.

Dio ce ne liberi e scampi, ma sia fatta la Sua volontà.
Ma se l'Onnipotente davvero volesse proprio permettere ciò (fermo restando che non sta a noi augurarcelo), sarà certamente per un bene secondo i Suoi progetti, magari per una rifondazione della Chiesa originale 1.0 sulle ceneri della contraffazione della medesima 2.0 ?

Anonimo ha detto...

Segnalo questo link, il card. Burke contro l'aborto definito radice della violenza sociale.

http://www.lafedequotidiana.it/cardinale-burke-laborto-alla-radice-della-violenza-nella-societa/

PAX

Magno di Borbone ha detto...

http://www.marcotosatti.com/2016/12/15/aborto-in-brasile-usano-il-papa-come-testimonial-fanno-credere-a-un-perdono-a-priori/

Pazzesco...quanta confusione!

Anonimo ha detto...

“Molto meglio, per certi versi, vedere a quali sconcertanti eccessi conducano le premesse del Vaticano II, piuttosto di vivacchiare pigramente, discettando di ermeneutica della continuità e beandosi delle mitrie gemmate di un Papa che, nonostante tutto, era anch'egli fautore della laicità dello Stato, dell'ecumenismo e di tutta l'ecclesiologia conciliare. E che ha avuto la responsabilità - di cui la storia un giorno svelerà gli arcani - di aver abdicato, lasciandoci alla mercé di Bergoglio.”

Concordo. Bergoglio è il fuoco improvvisamente aumentato sotto la pentola in cui le ranocchie si stavano assopendo mortalmente. Il forte calore ne ha svegliate alcune e altre stanno per riprendersi e scattare fuori dalla pentola (che non è la Chiesa, intendiamoci, ma la falsa religione originata dal seme del CVII). Meglio il fuoco che fa scattare l’allarme che il silenzioso veleno inoculato a piccole dosi dentro pillole di finta cattolicità.
Bergoglio ha ragione quando sostiene di essere in perfetta continuità con i predecessori postconciliari e di attuare quel che rimaneva da attuare del CVII. Continuità non significa identità, significa procedere nella stessa direzione, che è l’attuazione di quella religione nuova fondata sul “cristo – minuscolo scelto - che si è in un certo qual modo incarnato in ogni uomo”, cioè fondata sull’uomo e suoi diritti (contro Dio).
Tolto Bergoglio se ne farà un altro, papa postconciliare, s’intende. Fissarsi su Bergolio è fissarsi su un falso obiettivo. Su un ramo di un albero le cui radici stanno marcendo. Bisogna salvare le radici. Intervenire sul colpo da maestro del principe di questo mondo.

Su questo tema segnalo:
https://intuajustitia.blogspot.it/2016/12/note-sullattualita-di-don-mauro.html#more
“Gli spettacolari progressi dell’eresia sotto il pontificato di Papa Bergoglio non ci devono mai far perdere di vista la realtà: Papa Francesco non è il primo Papa a porre dei problemi quanto alla sua personale adesione alla fede cattolica, né il primo Papa a dare scandalo pubblico a tutti i fedeli. I problemi posti alla coscienza cattolica da Francesco sono gli stessi posti da Benedetto XVI, Giovanni Paolo II o Paolo VI….al di là delle intenzioni e della figura del presule americano, dobbiamo temere che non si tenti un “punto di raccolta” intorno alla versione ratzingeriana (o “conservatrice”) del Concilio, per farne la base di un’opposizione dialettica a Bergoglio. Dobbiamo temere che non si realizzi quanto avevamo profetizzato dopo l’elezione di Bergoglio 3 : cioè che Ratzinger abbia riunito i “meno peggiori” intorno a un’interpretazione “ortodossa” del Concilio, impedendo così che l’opposizione al nuovo balzo in avanti, alla nuova antitesi bergogliana, si raduni intorno alla vera dottrina cattolica, e quindi anche al rigetto delle dottrine conciliari e della nuova messa. Quindi: bene che il Cardinal Burke si opponga alla comunione ai divorziati conviventi, ma sarà una guida e un eroe quando si opporrà a tutte le deviazioni contro la dottrina cattolica, comprese quelle di Ratzinger, dalla collegialità alla libertà religiosa. Bene ammettere che il Papa non può cambiare la dottrina, ma indispensabile ricordare che quello che fa Francesco oggi su un punto è già stato fatto dai predecessori su altre questioni. Altrimenti avremo un inganno ulteriore e molto pericoloso per le anime di buona volontà, che crederanno di opporsi a Bergoglio in nome del Vaticano II e di Giovanni Paolo II. Et erit novissimus error peior priore.”

Concludo con questa bellissima immagine di Alessandro Gnocchi:
“Qualche anno fa, a un amico sacerdote che cominciò a chiedersi che cosa stesse accadendo dentro la Chiesa, dissi di pensarci bene prima di avviarsi lungo quella strada, perché lo attendevano soltanto sofferenza, incomprensione, isolamento e rancore. D’altra parte, cari amici, che cosa può attendersi lo scandaloso granello che fa scricchiolare gli ingranaggi di una gioiosa macchina da guerra? Di essere schiacciato. Ma, siccome è un seme, poi germoglia.”

Anna

Anonimo ha detto...

Oh, finalmente una che parla chiaro e vede più chiaro! Complimenti Anna.
TEOFILATTO

Cesare Baronio ha detto...

Sono fuori di me: ho appena letto le dichiarazioni di Bergoglio riportate dal SIR.
Non ho parole: quest'uomo bestemmia addirittura il Sacrificio di Cristo! Accusa Dio dinanzi ai bambini di essere stato ingiusto per aver mandato Suo Figlio in croce! E' una cosa che spacca il cuore, e nessuno dice nulla...

“Dio è ingiusto? Sì, è stato ingiusto con suo figlio, l’ha mandato in croce. Ma è la nostra esistenza umana, la nostra carne che soffre in quel bambino, e quando si soffre non si parla: si piange e si prega in silenzio”.

http://agensir.it/quotidiano/2016/12/15/papa-francesco-udienza-a-bambin-gesu-non-ho-una-risposta-alla-morte-dei-bambini-quando-si-soffre-non-si-parla-si-piange-e-si-prega-in-silenzio/

Cesare Baronio ha detto...

Ho scritto questo articolo:
http://opportuneimportune.blogspot.it/2016/12/la-sordita-e-la-cecita-dellempio.html

Vi prego di leggerlo con la massima serietà, non perché l'abbia scritto io, ma perché credo che gli ultimi eventi meritino una meditazione approfondita e ci costringano tutti a trarre le conseguenze ultime di un gesto che, compiuto da colui che siede sul Soglio di Pietro, acquisisce una gravità inaudita.

Possa il cielo volgersi altrove, perché se le empie bestemmie di quest'uomo giungono al Trono di Dio, non possiamo che aspettarci la Sua ira. Preghiamo, facciamo penitenza, invochiamo perdono!

Non c'è altro da fare, ormai.

RR ha detto...

Cesare,
ed ha aggiunto che lui non ha una spiegazione per il dolore. Lui, naturalmente, nella sua ignoranza crassa e supina e nella sua arroganza grande quanto la foce del Rio della Plata, no, MA LA CHIESA, grazie alla Rivelazione divina che ha ricevuto direttamente dal Signore, SI, 2000 anni di spiegazioni, riflessioni, pensieri, testi, immagini...
Quando l'ho sentita, questa, direttamente dalla sua voce, in radio ieri mattina alle 8, mi è andata di traverso la colazione, e sono saltata su come una molla. Anche perché io, che non sono manco un diacono, tre giorni prima ad una mia paziente che stava per piangere pensando alla figlia morta da poco per un tumore, avevo detto parole di conforto ispirandomi appunto a quel poco di dottrina che so. IO ! E lui NULLA ?
Non ci meravigliamo che poi introducano l'eutanasia per i bambini gravemente malati. A che pro restare in vita e soffrire ? Se nessuno ha una spiegazione, se nessuno sa dire il vero PERCHE' ed indicare la vera SOLUZIONE (che è nosto Signore ovviamente).
Basita, adirata...bel modo di avviarci a Natale.
Ed appunto che festeggiamo a Natale ? La nascita di un bambino che si è inventato di essere venuto al mondo per salvarci dalla sofferenza e dall' amore, quando continuiamo a soffrire e morire ?
Veramente che se ne vada. Forse ne arriverà uno peggio, ma dubito.

RR ha detto...

e-si-prega-in-silenzio

CHI ? Quel Signore tanto cattivo da aver messo suo figlio in croce ? quell'uomo attaccato ad una croce che si era illuso di portare via il male dal mondo, ma che invece rimane, e nessuno sa dirmi perché ? perché devo sta zitto e pregare, invece di inc...mi con tutto il mio dolore ?
E noi poter medic che abbiamo scelto la professione per aiutare le persone a non ammalarsi e, se ammalate, a guarire o quanto meno soffrire meno e morte più tardiva che pro, se tanto non c'è spiegazione, s tanto il ale, al morte sono sempre con noi, e niton e nessuno può sconfiggerle ?

Ma si rende conto, e chi sta intorno con lui, a quali conseguenze di nichilismo e tragedia si arriva, seguendo i suoi pseudoragionamenti ?
Se lui non è stato in grado di superare con la preghiera, lo studio, la meditazione, l'ascesi, le sue miserie (e deve averne tante), non imponga i suoi fallimenti spirituali (materiali no, guarda dov'è arrivato) a tutti i cattolici nel mondo.

Anonimo ha detto...

“Il cattolico ‘militante’ degli anni 30 e 40 si proponeva la conquista. Dopo la guerra ha ripiegato sulla testimonianza. Con i preti operai ha tentato la presenza. Dopo il Concilio ha scoperto il dialogo. Poi ha cominciato a dire che voleva limitarsi a far compagnia. E adesso teorizza la necessità dell’assenza. Così il cerchio si è chiuso, finendo nel nulla”.
teologo francese Louis Bouyer

Rr ha detto...

Mic et altri:
la Chiesa e la Destra non si risolleveranno fin quando si avrà paura di dire apertamente, coram populo, come stanno le cose, e di rompere una marea di tabù ideologici, morali, storici, che il "Politically correct", il marxismo culturale, il modernismo, ecc., ci hanno imposto. Allora, e SOLO ALLORA, le cose cambieranno veramente.
Preghiamo che il Signore ci invii presto CHI avrà il coraggio di far ciò.
Nel frattempo loro ed i loro servi (i giornalisti) non hanno più ritegno alcuno nel parlare. Almeno ai tempi della cosiddetta I Repubblica si faceva, ma non si diceva - l'affaire "ti dò la fiducia, se piazzi uno dei mei ministro". ora invece lo si proclama dagli scranni del Parlamento ("aula sorda e grigia"...com'è che aveva detto quel tale ?).
Una delle miglior descrizioni di come sono ridotti i parlamenti delle nostre "democrazie liberali" si trova in un testo degli anno 20, ma credo sia bandito, a meno di non corredarlo con migliaia di note a piè pagina (foglia di fico, non le legge mai nessuno le note, a meno che non siano nell' Amoris Laetitia").

Nota a margine: stanno facendo terra bruciata intorno alla Raggi, e quindi intorno ai 5 Stelle, che NON arriveranno a vincere le future elezioni, quando, e se, ce le faranno fare.
Nel frattempo hanno iniziato a Milano con Sala, che evidentemente non dà garanzie sufficienti: a 6 mesi dalla elezioni comunali, rischiamo di ritrovarci commissariati. Oddio, non sarebbe poi una gran male...

Magno di Borbone ha detto...

https://www.osservatoriogender.it/infovaticana-replica-allarcivescovo-santiago-compostela-julian-barrio/

Dai frutti li riconoscerete.

Magno di Borbone ha detto...

https://www.google.it/amp/www.ansa.it/amp/campania/notizie/2016/12/16/san-gennaro-il-miracolo-non-e-avvenuto_0f27682e-19e7-4190-bf2c-9ae270a85459.html

Silente ha detto...

Cara Rosa,
riguardo alla Chiesa e alla Destra, ho inviato a questo sito un articolato e cortese intervento in risposta a quello del Prof. Pasqualucci. Mi è stato cassato. Pazienza, anche se ciò è molto, molto irritante. Sembra quasi chi sostituisce Mic (a proposito: tanti auguri), non sappia che partecipo a questo sito da almeno un lustro. Può anche darsi che sia un invito a starmene lontano. Se così fosse, con dispiacere, accoglierò l'invito.
Venendo a Milano, sono d'accordo con le dichiarazioni di Lega e Fratelli d'Italia: se Sala si ritiene innocente, faccia il sindaco, visto che è stato eletto. Se no, si dimetta.
Certo, esiste un problema magistratura, che assalta, con la bava alla bocca, qualsiasi eletto. Ma è ora che anche la sinistra ne assaggi la sua crudeltà e rifletta sul proprio storico giustizialismo.

Anonimo ha detto...

@Magno di Borbone. Segnalo che il link su san Gennaro non si apre.

marius ha detto...

Qui si può trovare una risposta di don Elia alla questione sollevata sopra circa un prossimo papa emerito:
http://lascuredielia.blogspot.ch/2016/12/strettamente-confidenziale-chiedete-e.html

"Non è certo per aprire il varco a un guastatore peggiore né per aggravare il picconamento del Papato che auspichiamo un ritiro, ma unicamente perché, sul piano umano, non vediamo altra via d’uscita da questa tragica commedia, pur essendo ben coscienti dell’ulteriore rischio che correremmo. Ma – secondo la vecchia sapienza dei proverbi – il diavolo fa sempre pentole sprovviste di coperchi, mentre i nemici di Dio fanno i conti senza l’Oste. Volesse il Cielo che quelle dimissioni, prospettate con tanta disinvoltura da far pensare a un preciso programma, fossero usate dalla Provvidenza per cambiare le carte in tavola e imprimere un nuovo corso alla storia! Dio sa, Dio vede, Dio può… e ascolta le preghiere dei Suoi eletti che gridano a Lui giorno e notte."