Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 27 dicembre 2016

Agostino Nobile. Georges Bernanos

Tratto dal libro, Agostino Nobile, “Quello che i cattolici devono sapere – Almeno per evitare una fine ridicola” (Edizioni Segno)*

È stato uno degli uomini più liberi, il pensatore cattolico tra i più realisti del secolo scorso. Scelse di vivere la sua vita senza compromessi e di seguire “la via stretta” per testimoniare la giustizia e i valori autentici del Vangelo. George Bernanos (1888-1948), è conosciuto per i suoi romanzi Sotto il sole di Satana, Diario di un curato di campagna e Dialoghi delle Carmelitane, ma il suo pensiero è pressoché sconosciuto al grande pubblico.
Sposato con Jeanne Talbert d'Arc, discendente di Giovanna d'Arco, gli darà sei figli. Rifiuta onorificenze e titoli accademici, per alcuni anni vive in Brasile con la famiglia. Sollecitato dal Generale De Gaulle, dopo sette anni ritorna in Francia.
I suoi scritti ci arrivano come frustate che lasciano il segno nella nostra anima di cattolici timidi, tiepidi e buonisti. Vissuto nel periodo dei due conflitti che insanguinarono l'Europa, non risparmia critiche ai politici, intellettuali, giornalisti e neppure ai vescovi e preti. Ma confessa la sua fedeltà e il suo amore sconfinato: «Non vivrei cinque minuti fuori della Chiesa, se mi cacciasse, vi rientrerei subito, a piedi nudi, in sacco, con la corda al collo, non importa a quali condizioni». Non è necessario essere cattolici per apprezzare i suoi scritti, persone di qualsiasi colore politico o fede religiosa vi possono trovare uno stimolo o una provocazione, ma certamente non lasciano indifferenti.
Trascrivo alcune sue citazioni, prese a caso dal libro Un uomo solo (ed. Locusta), e da Bernanos, pensieri e parole (ed. Paoline), che sembrano scritte nei nostri giorni.

«Il cretino, il folle, l'idiota appartengono al buon Dio; possiamo credere che Egli li abbia voluti così, che essi gli rendano gloria a modo loro. Ma l'imbecille è una creazione della società, o almeno una deformazione dell'uomo talmente riuscita che ha l'apparenza di una creazione».

«Gli imbecilli utilizzano perfettamente tutto quello che li dispensa dall'unico sforzo di cui sono realmente incapaci, quello di pensare da soli».

«L'uomo di questo tempo ha il cuor duro e la pancia sensibile».

«L'uomo libero ha un solo nemico: lo Stato pagano, comunque lo si voglia chiamare e ovunque si affermi, radicato nel cuore di un tiranno o dissimulato nel folto della folla gaudente e vile».

«Tutti dobbiamo dominare la vita. Ma il solo modo di dominarla è amarla. E la sola maniera di amarla è donarla, prodigarla senza misura. Tutti i peccati capitali insieme dannano gli uomini meno dell'avarizia e della noia».

«Tutti i disordini procedono da uno stesso padre, ed è il padre della menzogna».

«L'ottimista è un imbecille felice, il pessimista un imbecille infelice».

«Più si è tristi più si è viziosi».

«È terribile la forza dell'opinione media e cioè della mediocrità. Di fronte ad essa, le energie si logorano, i caratteri s'impoveriscono, le sincerità perdono la loro chiarezza».

«La grande impresa divina non può essere guastata dalla mediocrità dei suoi strumenti. (…) Dentro la Chiesa, la mediocrità forse, distrugge soltanto il mediocre, che, così, si digerisce da sé, come uno stomaco scalfito dall'ulcera».

«Uno dei principali responsabili, il solo responsabile, forse, della degradazione delle anime... è il prete mediocre».

«Il buon Dio non ha scritto che fossimo il miele della terra, ma il sale. Il sale sulla pelle brucia. Ma impedisce anche di imputridire».

«Il contrario di un popolo cristiano è un popolo triste, un popolo di “vecchi”».

«Non si capisce la civiltà moderna se non si ammette in primo luogo che essa è una cospirazione universale contro ogni specie di vita interiore».

«La Chiesa non ha bisogno di riformatori, ma di santi».

«Le fede non si perde. Essa cessa d'informare la vita».

«La grande disgrazia, l'unica disgrazia di questa società moderna, la sua maledizione, è che essa si organizza visibilmente per fare a meno della speranza come dell'amore; immagina di supplirvi con la tecnica, aspetta che i propri economisti e i propri legislatori le forniscono la doppia formula di una giustizia senza amore, di una sicurezza senza speranza».

«La verità non vuol essere detta, né dipinta, vuol essere amata».

«Ho perduto l'infanzia e potrò riconquistarla solo con  la santità».

«Il crimine del mondo moderno è aver gettato nella mischia dei partiti, aver messo al servizio di interessi oscuri, inconfessabili, le parole più belle del linguaggio umano: libertà, onore, diritto, giustizia».

«Io non sono un filosofo, un pensatore, un professore. Sono un uomo come voi, come uno qualunque di voi, ma io sento ciò che voi non sentite: l'immensa pressione esercitata a ogni ora, giorno e notte, su tutti noi dal conformismo universale, anonimo, che dispone di risorse inesauribili, di metodi ingegnosi e implacabili per la deformazione dello spirito. Queste risorse, questi metodi, sono nelle mani di un ristretto numero di uomini legati al potere economico, senza scrupoli, molto più potenti dei governi».

«La minaccia peggiore per la libertà non consiste nel lasciarcela strappare - perché chi se l'è lasciata strappare, può sempre riconquistarla - ma nel disimparare ad amarla e nel non capirla più».

«La Vergine era l'Innocenza, Ella non ha del peccato alcuna esperienza che non è mancata ai più grandi santi. Lo sguardo della Vergine è il solo sguardo realmente infantile, il solo vero sguardo del bambino che si sia mai levato sulla vergogna e sulla nostra infelicità».

«Solo l'uomo libero può amare».

«Io spero nel regno di Dio. La civiltà scommette sulla parte bassa dell'uomo. Noi scommettiamo sull'altra. Essere eroici o non essere più».

«Siete capaci di ringiovanire il mondo, sì o no? Il Vangelo è sempre giovane, siete voi che siete vecchi».

«Verrà il giorno in cui gli uomini non potranno pronunciare il nome di Gesù senza piangere».
Agostino Nobile
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Dalla quarta di copertina
Perché i governi europei aprono le porte a milioni di migranti senza documenti d'identità, offrendo vitto e alloggio a spese dei cittadini autoctoni? Perché nel mondo anglosassone i religiosi cristiani che si oppongono all'ideologia gender vengono incriminati, mentre i fondamentalisti islamici che per le strade di Londra gridano morte all'Occidente sono a piede libero? La storia della Chiesa che ci raccontano a scuola e nei mezzi di comunicazione è vera o falsa? L'annichilimento etico ed economico sono effetti collaterali di una cattiva gestione politica, o sono stati programmati? Quello che i cattolici devono sapere cerca di rispondere a queste e ad altre questioni. Come constaterà il lettore, questa ricerca non è stata scritta solo per i cattolici, ma per chiunque cerchi di capire come e perché siamo finiti in questa trappola che mira al suicidio dell'identità cristiano-occidentale. L'unico modo per uscirne fuori con meno ferite mortali possibili è quello di conoscere l'attualità e la Storia da dietro le quinte.

8 commenti:

tralcio ha detto...

Perché la chiesa 2.0 sta facendo tanti danni?

Perché interpreta l'opposto di queste due frasi presenti nell'articolo:

«Non si capisce la civiltà moderna se non si ammette in primo luogo che essa è una cospirazione universale contro ogni specie di vita interiore».

«La Chiesa non ha bisogno di riformatori, ma di santi».

Il fatto che si sia "dialogato" con il mondo non già per convertirlo, ma convertendosi a lui, ha provocato l'ingresso della cospirazione che riduce la vita interiore da spirituale a psichica.
E, insistendo con il mito della riforma, abbiamo perso la forma (anche mentis) del vero. Perciò oggi tutti sono bravi ad invocare riforme mentre la santità fa difetto, anche perché il santo detesta il peccato, mentre la riforma con il peccato scende a patti...

Oggi, festa di San Giovanni apostolo, rileggiamoci il suo prologo.
Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo.
Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe.
Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto. A quanti però l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.

Ricordiamoci anche della prima apparizione di Paray le Monial, il 27 dicembre 1673, 343 anni fa.
Da lì nasce l'adorazione al Sacro Cuore di Gesù, sorgente della misericordia di Dio, creduta con fede e invocata da ben prima che la mistificasse la chiesa 2.0

mic ha detto...

La bellezza della liturgia bizantina, tradizione perenne anche nella Chiesa cattolica, nella parole di Padre Scalfi

https://www.youtube.com/watch?v=j5OKf8nrTRY

mic ha detto...

Ovviamente quanto detto per la Liturgia bizantina vale anche per il Rito Romano Antiquior. Vale tuttavia la pena conoscere tutte le ricchezza millenarie e intramontabili della nostra Chiesa.

Anonimo ha detto...

Lo stupore non è qualcosa di sentimentale ma l'apertura dell'uomo alla Verità.
La Verità quando si esprime è Amore l'Amore quando fiorisce è Bellezza.

irina ha detto...

Bravo tralcio a sottolineare questa citazione: "La Chiesa non ha bisogno di riformatori, ma di santi". Il resto è fumo.

Anonimo ha detto...

Parzialmente OT la tristissima storia di questi giorni a Grumo (BA) dove non solo è stata impedita e annullata una Messa in suffragio, ma addirittura si è arrivati al punto in cui il potere civile, nella persona del sindaco del luogo, chiede la rimozione del povero Parroco che avrebbe avuto il grave torto di volere celebrare la Messa in suffragio per un'anima che nella sua vita in questa terra era stato un criminale.
Il Vescovo annulla la Messa (per me gravissimo) ed ora vogliono la cacciata del Parroco che non avrebbe fatto altro che il suo dovere di sacerdote.
Manco in URSS o a Cuba ste cose

Giuseppe M.

Anonimo ha detto...

Segnalo

I modernizzanti hanno difeso nascostamente il modernismo
e lo hanno reso accettabile ai neo-tradizionalisti

http://doncurzionitoglia.net/2016/12/05/rivoluzione-modernista/

Anna

Anonimo ha detto...

Comunione ai divorziati risposati? Una menzogna
di Paolo De Lisi

Il dibattito sull'ottavo capitolo della Amoris Laetitia dimentica generalmente la teologia sacramentale, ovvero il legame teologico che esiste tra sacramento del matrimonio e sacramento dell'Eucaristia. È qui che si capisce l'assurdità di permettere l'accesso alla comunione a chi è divorziato e risposato.

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-comunione-ai-divorziati-risposati-una-menzogna-18483.htm