Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 25 novembre 2017

Smascheriamo gli inganni del 'falso ecumenismo'

Potete leggere nella locandina (immagine a lato), consultabile qui per intero in formato pdf,  il seguente slogan, perché altro non è che uno slogan, che apre il programma della celebrazione dei 500 anni della Riforma nella diocesi di Bologna. 
Diversità dono di Dio,
 unità compito comune
Il testo che segue introduce il programma:
In occasione della memoria dei 500 anni della Riforma protestante, la Chiesa cattolica di Bologna, la Chiesa cristiana avventista del 7° giorno, la Chiesa evangelica della Riconciliazione e le Chiese metodiste e valdesi di Emilia-Romagna e Bassa Padana invitano a una giornata di ascolto comune della Parola, di riconciliazione e di celebrazione dell’ unità nella diversità.
Ѐ uno slogan ingannatore, come la maggior parte dei proclami, degli annunci, delle affermazioni nonché degli argomenti formativi diffusi ormai capillarmente nelle parrocchie e nei centri di formazione di ogni diocesi dell'orbe una volta cattolico. Dove cattolico - termine che rischia di essere svuotato del suo vero significato1 come molti altri in questo tempo della chiesa ribaltata - sta per universale ed è proprio unicamente della Chiesa Una Santa Cattolica Apostolica nonché Romana. Ѐ un discorso che ho già sviluppato; ma anziché rimandarvi al link ve lo condenso di seguito nei termini essenziali.

Ecco il perché si tratta di un inganno

Se è vero (l'inganno si serve proprio delle verità monche e dimezzate) che la diversità è dono di Dio, essa si manifesta come dono solo in quanto orientata alla Verità e non al suo ribaltamento. Un ribaltamento di fatto realizzato dal falso ecumenismo introdotto e perseguito dal Vaticano II. Se è vero anche che la diversità è data sia dalla varietà dei doni di Dio sia dalla molteplicità delle persone che li ricevono, non si può ignorare che l'unità si realizza nella carità, che « si compiace della verità » (1 Cor 13,6).

Il falso ecumenismo afferma, e conseguentemente realizza, che « Le confessioni cristiane, compresa la cattolica, non devono volgersi l’una all’altra, ma tutte insieme gravitare verso il Cristo totale che trovasi fuori di esse (non più nella Chiesa cattolica, quindi) e in cui esse devono convergere »  (Romano Amerio, Iota unum, Lindau 2009, pag. 492). 
Mentre l’unica vera unione delle Chiese (o meglio delle varie Confessioni cristiane perché la vera Chiesa è una e unica) può farsi soltanto con il ritorno (per reditum) dei fratelli separati alla vera Chiesa di Dio, stando all'ultimo documento preconciliare sul tema: l'Instructio de motione oecumenica, 20 dicembre 1949, che sancisce la dottrina tradizionale sull’ecumenismo riprendendo l’insegnamento di Pio XI nell’enciclica Mortalium animos [qui].

Nel  Decreto conciliare Unitatis Redintegratio la dottrina precedente non è mai citata e neppure il termine ritorno (reditus) e quanto ne consegue. Dunque alla reversione è subentrata la conversione. Di seguito vediamo che genere di conversione e in che senso. 

In sostanza si è introdotto un cambiamento dottrinale oggi arrivato alle sue estreme conseguenze. E cioè: la Chiesa di Roma non è più il fondamento e il centro dell’unità cristiana e la vita storica della Chiesa, che è la persona collettiva di Cristo, viene fatta convergere intorno a più centri (le varie confessioni cristiane) il cui centro più profondo sussiste al fuori di ciascuna di esse; il cambiamento implica che i separati non devono muovere verso il centro immobile e perennemente stabile che è la Chiesa guidata da Pietro. L'unità quindi non è più considerata già nella storia e cade la necessità di rifarsi ad essa escludendo a priori qualunque pluralismo paritario.
Viene meno quindi la « riaffermazione della trascendenza del Cristianesimo il cui principio, che è Cristo, è un principio teandrico vicariato storicamente dal ministero di Pietro » (Ibid, pag 491).

La variazione nella dottrina consiste dunque nel fatto che l’unione di tutte le Chiese si faccia anziché nella Chiesa cattolica, nella cosiddetta Chiesa di Cristo e per un moto di convergenza di tutte le confessioni verso un centro che è fuori di ciascuna. Ecco perché Lutero non è più l'eresiarca separatore che ha provocato la più grave crisi dell'Occidente e viene fatto passare per un compagno di viaggio - neppure alla pari, che già sarebbe un obbrobrio, ma persino in sostituzione -  delle guide spirituali che costituiscono i nostri riferimenti più saldi e inequivocabili.

Ѐ già a partire dai discorsi e documenti di Giovanni Paolo II e soprattutto dalla sua Enciclica Ut unum sint, che l’impegno ecumenico è disegnato come una strategia del dialogo, piuttosto che come espressione di una profonda e inalienabile esigenza dell’unità e unicità della Chiesa.
E pure Benedetto XVI ha più volte ribadito: “L’impegno ecumenico della Chiesa cattolica nella ricerca dell’unità cristiana è irreversibile”.

Ora, un conto è riconoscere e affermare l’ecumenicità della Chiesa nel senso della sua costitutiva proprietà insita nella cattolicità proiettata su tutta la terra e su tutta l’umana famiglia (Καθ’όλον), un conto è fondare l’impegno ecumenico sulle strategie umane, senza più avere come punto di partenza l’ontologia della Chiesa e la sua implicita tensione all’unità, che non può discendere da comportamenti contingenti, ma nella fedeltà al Signore che si esprime nella sua missione universalistica.

L’ecumenismo non è una scoperta del Concilio, ma esso è da sempre nell’autocoscienza ecclesiale. « Vi è, tuttavia, con una sua configurazione, diametralmente opposta a quella attuale. Mentre questa si distacca dalla “politica del ritorno” e talvolta irride ad essa, talaltra la demonizza. L’ecumenismo che accompagna l’incedere spazio-temporale della Chiesa è al servizio della sua unità/unicità, alla quale sollecita il ritorno dei lontani e dei separati » (Brunero Gherardini, L’ecumene tradita, Fede e Cultura 2009, pag. 24).


Non a caso, nella Mortalium animos Pio XI insegna che la tendenza pancristiana al falso ecumenismo sfocia in una « falsa religione cristiana, assai diversa dall’unica Chiesa di Cristo ». La Tradizione ci consegna il dato che alla Rivelazione Apostolica corrisponde la Chiesa una unica ed immutabile. Chi e da qualunque pulpito la rende diversa nella Dottrina, si autoesclude dall’unica vera Chiesa. 

In tutte le discussioni, l'articolato dialogo e gli sviluppi pastorali che se ne traggono, l'unico dato che dovrebbe essere essenziale, ma non emerge, è che per un ecumenismo autentico non valgono tanto le commissioni, gli incontri i proclami e le dichiarazioni congiunte, quanto la preghiera la penitenza, l'impegno nel rinnovamento nella piena fedeltà alla Tradizione e alla Parola; il che significa fedeltà al Signore.

Infatti l'“Ut unum sint” per il quale il Signore ha pregato ed ha donato se stesso, la vera unità - che non è né pragmatica né organizzativa né di assenso della ragione, ma comunione in Cristo nella Sua Chiesa - non sono le cosiddette buone volontà umane a realizzarla, ma essa stessa si realizza come dono Soprannaturale che si invera in chi “rimane” e in chi “ritorna” nella Chiesa così come il Signore l'ha voluta e istituita: l'Una, Santa, Cattolica, Apostolica e anche Romana.
Maria Guarini
____________________________
1. Significato che noi cerchiamo di riaffermare, così come facciamo per ogni altro termine e concetto deformati, o obliterati, insieme alla corrispondente realtà, dalla neo-lingua orwelliana sempre più diffusa e seminante la confusione più totale.

38 commenti:

irina ha detto...

L'organizzazione ha preso il sopravvento sull'orazione. Questa è la situazione oggi della chiesa in tutti i suoi ambiti, 'il falso ecumenismo' ne è un esempio. Nell'orazione non crede, nei fatti, più neanche chi dovrebbe essere in grado di insegnarla. Perchè? A parer mio per due motivi:1)si ha una comprensione magica dell'orazione, cioè si pensa, più o meno, che sia una formula magica che va ripetuta automaticamente, se l'automatismo non funziona si passa ad altro metodo, l'azione; 2)l'orazione necessita di uno sforzo notevole della persona, perchè richiede la compresenza, nella coscienza, e a Chi ci si sta rivolgendo e per quale motivo e la pregnanza, cioè vitalità, delle parole che stiamo usando. Ora questo non è facile nè nelle preghiere brevi brevi, nè in quelle lunghe. Il rosario, per esempio, per strano che possa sembrare, aiuta a riprendere in mano, ad ogni grano, un aspetto o un altro o anche tutti del nostro pregare. Quindi, ritengo che per l'ecumenismo vero bisognerebbe pregare Dio Padre, Figlio e Spirito Santo; ricapitolando i motivi che hanno fatto uscire i fratelli dalla Chiesa, Una, Santa, Cattolica, Apostolica, Romana, affinchè la Santa Trinità li aiuti a riconoscere l'errore e dia loro l'amore del ritorno; infine rendere vive nel nostro cuore, attraverso il nostro amore per la conversione dei fratelli, cioè per la loro santificazione, le parole con le quali ci stiamo rivolgendo al Signore nostro e loro Gesù Cristo ed alla Sua e nostra e loro Santissima Madre affinchè donino a tutti l'unità, un tempo frantumata, senza che nessuno si senta nè vinto, nè vincitore ma, uncamente discepolo amato.

Luisa ha detto...


"In occasione della memoria dei 500 anni della Riforma protestante, la Chiesa cattolica di Bologna, la Chiesa cristiana avventista del 7° giorno, la Chiesa evangelica della Riconciliazione e le Chiese metodiste e valdesi di Emilia-Romagna e Bassa Padana "

Già definire ""Chiesa"" le varie comunità della galassia protestante mostra il tradimento, la deriva , l`annacquamento della dottrina cattolica, e il relativismo imperante e dilagante (vedi modello bergogliano del poliedro).

RISPOSTE A QUESITI RIGUARDANTI ALCUNI ASPETTI
CIRCA LA DOTTRINA SULLA CHIESA


-Quinto quesito: Perché i testi del Concilio e del Magistero successivo non attribuiscono il titolo di "Chiesa" alle Comunità cristiane nate dalla Riforma del 16° secolo ?

Risposta: Perché, secondo la dottrina cattolica, queste Comunità non hanno la successione apostolica nel sacramento dell’Ordine, e perciò sono prive di un elemento costitutivo essenziale dell’essere Chiesa. Le suddette Comunità ecclesiali, che, specialmente a causa della mancanza del sacerdozio ministeriale, non hanno conservato la genuina e integra sostanza del Mistero eucaristico[19], non possono, secondo la dottrina cattolica, essere chiamate "Chiese" in senso proprio[20].

http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20070629_responsa-quaestiones_it.html

Anonimo ha detto...

Quanto volete scommettere che il già blando "monitum" sarà rivisto e si giunga addirittura alla "canonizzazione" del panteista De Chardin?

http://www.lastampa.it/2017/11/24/vaticaninsider/ita/news/de-chardin-consegnata-al-papa-la-lettera-per-la-revisione-del-monitum-Z2BS5xDYVya4BvAxnTKFcJ/pagina.html

Aloisius ha detto...

A conferma del bell'articolo, e nonostante quanto osservato da Luisa, in un convegno giuridico sulle unioni civili, il relatore, riferendosi alla maggiore velocità dei protestanti nell'accogliere e ritenere moralmente e religiosamente lecite le unioni di persone omosessuali, li ha definiti come "Chiesa cattolica protestante"
Nel senso che sono anch'essi, non solo chiesa, ma anche cattolica.
Abbiamo quindi due universalità volute da Gesu' Cristo, che e' una evidente contraddizione.
Anche se Gesu' non lo ha detto nel Vangelo, il solo fatto che i protestanti esistono da certezza del fatto che anche loro hanno ricevuti da Gesù un mandato universale. Queste aberrazioni contraddittorie sono ormai considerate verità.

lister ha detto...

https://www.facebook.com/esseresobri.official/posts/1971956006358024

Eccola la nuova "Chiesa cattolica protestante"
Una vergognosa performance nella Casa del Signore.

Anonimo ha detto...

"Chiesa cattolica protestante"? Triplice contraddizione: 1) perché la Chiesa è Una, cioè unica e indivisibile. 2) perché "cattolica" (katà holon) significa che in ogni parte di essa si crede e si opera secondo il tutto: ciò che assolutamente non accade con la Riforma. 3) perché la protesta, il dissenso, l'interpretazione soggettiva è il contrario all'adesione all'unica Verità che è Cristo, che ha dato il mandato agli Apostoli:"Chi ascolta voi, ascolta me" e non ha detto "Ognuno faccia come meglio crede".
TEOFILATTO

mic ha detto...

il relatore, riferendosi alla maggiore velocità dei protestanti nell'accogliere e ritenere moralmente e religiosamente lecite le unioni di persone omosessuali, li ha definiti come "Chiesa cattolica protestante"

Non sanno nemmeno più di cosa stanno parlando... Per questo dicevo che hanno svuotato il termine 'cattolico' del suo vero significato che noi cerchiamo di riaffermare, così come facciamo per ogni altro concetto deformato, insieme alla corrispondente realtà, dalla neo-lingua orwelliana sempre più diffusa e seminante la confusione più totale.

irina ha detto...

"...(vedi modello bergogliano del poliedro)."

Luisa, per favore, dove trovo questo modello al quale ti riferisci, non credo proprio sia bergogliano. Vidi usare un poliedro di cristallo durante una conferenza sulla luce e la sua rifrazione, in ambito esoterico. Della rifrazione della luce, gli scienziati si sono occupati e si occupano da sempre, Galilei definì l'aurora un fenomeno di rifrazione( Zanichelli) e la birifrangenza la si trova nei minerali trasparenti ( Garzantina) Fonti alla portata dell'universo mondo. Sottolineo questo perchè molto di quello che viene veicolato dall'esoterismo, oggi di moda, in realtà nel novanta per cento dei casi è un sapere antico, riportato con grande sussiego,come scoperta appena sfornata, nei circoli aum aum. E i gonzi, tale e quale io fui, imboccano con tutte le scarpe. E Bergoglio dei gonzi è principe, sul momento.

Cesare Baronio ha detto...

Cara dottoressa Guarini,

come sempre la Sua chiarezza e la lucidità delle Sue argomentazioni è encomiabile: se ci fossero dei Prelati che parlano e scrivono come Lei, avremmo qualche speranza di veder abbreviati i giorni di questa apostasia del Clero. Evidentemente, nel silenzio dei Pastori, il Signore suscita i laici a proclamare la Verità.

Ma ciò che a mio parere occorre affermare - quale conseguenza logica delle Sue parole - è che stiamo assistendo ad una sovrapposizione di una pseudo-chiesa - dotata di una propria gerarchia, di un suo magistero, di una liturgia e di propri santi - sulla vera Chiesa di Cristo: una pseudo-chiesa che si proclama "cattolica", che ha la stessa sede in Roma, che usa le medesime chiese, che pretende obbedienza dai fedeli della Chiesa Cattolica, ma che nei fatti non lo è più.

Se comprendiamo che la Chiesa di Cristo è velata da un diaframma ingannevole, oscurata da un'istituzione che ne ha usurpato le funzioni e l'autorità per perseguire scopi diametralmente opposti, riusciremo anche a combattere l'errore e a scoprire l'inganno ai danni delle anime. Se viceversa continueremo a ritenere che gli impostori che ora siedono sulle cattedre che furono dei Santi Dottori, dei Confessori e dei Papi sono a tutti gli effetti parte della Chiesa Cattolica, e che non vanno denunciati e cacciati come usurpatori e servi dell'Anticristo, ci troveremo a deplorare ogni volta l'ultima enormità che esce da Santa Marta o da un Dicastero Romano, senza comprendere le cause dell'apostasia presente.

L'infame Sinedrio che oggi siede in Roma dev'esser combattuto apertamente, in una battaglia senza quartiere. Giacché l'impostura denunciata cinquant'anni or sono da pochi illuminati Pastori oggi si mostra nella sua forza devastatrice e non vi è spazio per alcun compromesso.

mic ha detto...

dove trovo questo modello al quale ti riferisci, non credo proprio sia bergogliano.

Cara Irina, sul modello del poliedro:
Su questo nostro diario in diretta ne parlavamo in un articolo intitolato: «Sì alla globalizzazione ma con l'uomo al centro». Quid?

L'affermazione sotto riportata non è magistero. Ma purtroppo l'uso reiterato di tribune mediatiche alimenta la vulgata dominante. Non faccio commenti, se non una piccola chiosa e vi invito a confrontare l'affermazione dell'attuale pontefice con la Dottrina perenne, per non dimenticare la nostra Sorgente, che è Colui che la rende viva e feconda.

Sì alla globalizzazione, ma con l'uomo al centro e nel rispetto della particolarità di ogni popolo : è ciò che auspica il papa, in una lunga intervista pubblicata in Italia sul Corriere della Sera e in Argentina su La Nacion, il 5 marzo scorso. Per la Chiesa, ha aggiunto il Papa, la globalizzazione deve essere l'immagine del « poliedro » con « le sue varie facce, dove ogni nazione conserva la sua cultura, lingua, religione, identità ».

Non è altro che il sogno « montiniano » che don de Nantes designava con la sigla MASDU (Movimento di Animazione Spirituale per la Democrazia Universale) : il Messianismo rivoluzionario di Lamennais, sistematizzato da Jacques Maritain, amico personale di Paolo VI nel suo Umanesimo integrale. Ma la Chiesa di Cristo non può proclamare il puro e semplice « rispetto per l'individualità di ogni popolo », nel quale risulta inclusa qualsiasi forma di religione, senza annunciare e inverare l'Azione del Suo Signore, ch'è anche verità e vita.

https://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2014/03/si-alla-globalizzazione-ma-con-luomo-al.html

mic ha detto...

e che non vanno denunciati e cacciati come usurpatori e servi dell'Anticristo, ci troveremo a deplorare ogni volta l'ultima enormità che esce da Santa Marta o da un Dicastero Romano, senza comprendere le cause dell'apostasia presente.

OK. Ma chi è deputato a farlo? Personalmente, ma tutti noi laici soprattutto, più che pregare, soffrire e offrire, essere fedele nei pensieri e nelle azioni, parlare opportune et importune, cos'altro possiamo?

Luisa ha detto...

Irina, Bergoglio ha usato quell`espressione a Caserta quando ha incontrato il suo amico Giovanni Traettino, pastore della Chiesa evangelica della Riconciliazione, ma se non vado errata quell`espressione è già presente nel suo programma di governo l`Evangelii gaudium, a seguito di quella visita il vescovo emerito di Caserta ha detto queste luminose parole:

"La grande novità di papa Francesco – sottolinea monsignor Nogaro – è quella di sentire chiaramente che al centro di tutto c’è la persona di Gesù Cristo. Non la Chiesa, non la dottrina, non la religione». "

Luisa ha detto...

Evangelii gaudium:


236. Il modello non è la sfera, che non è superiore alle parti, dove ogni punto è equidistante dal centro e non vi sono differenze tra un punto e l’altro. Il modello è il poliedro, che riflette la confluenza di tutte le parzialità che in esso mantengono la loro originalità. Sia l’azione pastorale sia l’azione politica cercano di raccogliere in tale poliedro il meglio di ciascuno. Lì sono inseriti i poveri, con la loro cultura, i loro progetti e le loro proprie potenzialità. Persino le persone che possono essere criticate per i loro errori, hanno qualcosa da apportare che non deve andare perduto. È l’unione dei popoli, che, nell’ordine universale, conservano la loro peculiarità; è la totalità delle persone in una società che cerca un bene comune che veramente incorpora tutti.

irina ha detto...

Grazie mic, ora vado a leggerlo.
Intanto sottolineo che sia l'aurora sia il prisma di cristallo riflettono, rifrangono la stessa luce, quella del sole. Tanto per intenderci, toccando con mano gli esempi della natura, e delle sue leggi ferree. Solo la luce del Sole, Gesù Cristo, consente a ogni cosa, roccia, pianta, animale, aria ed acqua, del creato e ad ogni essere umano di trovare il colore che gli è proprio,di vivere la vita nella gradazione che è propria a lui soltanto . Se uno resta senza Sole, Gesù Cristo, cade nelle tenebre, in tutti i sensi. Ed aveva ragione Padre Pio, come ricordato di recente, che del sole possiamo fare a meno, ma non di Gesù Cristo.

E.P. ha detto...

Più passa il tempo e meno vergogna hanno di uscire allo scoperto

Gederson Falcometa Zagnoli Pinheiro de Faria ha detto...

La semplice lettura onesta della lettera ai Corinzi mostra la falsità delle tese: “Diversità dono di Dio,unità compito comune”

S. Paolo ci parla dell'esistenza della diversità dei doni che sono datti per il proffito comune (1 Cor 12,7). Questo esclude che il dono sia datto per il proffito di una Chiesa a e di un'altra Chiesa b. Inoltre a questo, nei primordi le Chiese non avevano delle denominazioni, era una sola Chiesa, la Cattolica. Aveva la Chiesa in Alessandria, Antiochia, Roma... non avevano Chiese per denominazioni dottrinali. Era l'unica e vera Chiesa che denominava le sette degli eretici per ragioni dottrinali.

Ancora nella lettera prima lettera ai Corinzi 12,13 dice S. Paolo:

"E in realtà noi tutti siamo stati battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti ci siamo abbeverati a un solo Spirito".

Ora, se Siamo battezati in solo Spirito per formarem un solo corpo, come può essere la diversità di Chiesa un dono?

Per finire, se la diversità, come divino, è dono di Dio e l'unita è compito comune, in quanto se compie il compito comune se distruggerebe il dono Dio. Se la diversità è uno dono non esiste il bisogno dell'unità. Gesù, gli Apóstoli, Padri della Chiesa, Santi... hanno voluto e hanno diffeso una Chiesa Una, Santa, Cattolica ed Apostólica, per il movimento ecumenico sembra che hanno sbagliato.

pincostufo ha detto...

Sig Periferico esistenzialmente, anche Lei........."hanno" , "fanno", "dicono", "svuotano".....

E noi, cosa dobbiamo capire? Per forza, poi, dobbiamo andare a verificare.......

Marisa ha detto...

Chiarissimo.

irina ha detto...

Grazie Luisa,
"... "La grande novità di papa Francesco – sottolinea monsignor Nogaro – è quella di sentire chiaramente che al centro di tutto c’è la persona di Gesù Cristo. Non la Chiesa, non la dottrina, non la religione». "

"...Sia l’azione pastorale sia l’azione politica cercano di raccogliere in tale poliedro il meglio di ciascuno. Lì sono inseriti i poveri, con la loro cultura, i loro progetti e le loro proprie potenzialità. Persino le persone che possono essere criticate per i loro errori, hanno qualcosa da apportare che non deve andare perduto..."


L'unica argomentazione granitica e lampante, è l'osservazione delle leggi della natura; come la natura è tenuta insieme da leggi, che non hanno mai avuto bisogno di aggiornamento, così sono le leggi date per la vita del singolo e del singolo con gli altri esseri umani. Gesù Cristo queste leggi le ha confermate tutte e portate a compimento. Cioè ha detto, fate come me e non sbaglierete mai. La memoria precisa di queste leggi umane, di quello che ha detto e fatto Gesù Cristo, di quello che hanno compiuto i suoi seguaci di tutti i tempi le conserva la Chiesa. La Chiesa ha conservato tutto affinchè nessuno facesse più gli errori che avevano fatto i suoi genitori, i suoi nonni, i suoi bisnonni. Solo rispettando quelle leggi, rispettando quella storia sacra, imparando da essa, l'uomo può trasformare la terra realmente.

Quindi le citazioni riportate da Luisa, che ringrazio, sono selettive, cioè scelgono una parte del tutto, cioè sono eretiche.
Non è proprio possibile scegliere Gesù Cristo e non la Chiesa che Lui ha lasciato con compiti precisi da compiere proprio mentre Lui non sarebbe stato visibile a tutti.
Il meglio di ciascuno esce fuori solo con la conversione a Gesù Cristo, questo vale per il ricco e per il povero, per il cittadino e per il pescatore e per tutti i peccatori di ogni colore.

Angheran70 ha detto...

La carnevalata non è opera di un gruppo cattolico , evitiamo di associare queste performance alla Chiesa

Cesare Baronio ha detto...

Gentile dott.ssa Guarini,

nessuno di noi ha l'autorità di rimuovere né chi usurpa il Soglio, né chi collabora con lui: se lo facessimo, saremmo rivoluzionari a nostra volta, e questo ripugna allo spirito cattolico. Ma possiamo chiederlo, possiamo protestare, possiamo domandare ai buoni Vescovi - quei pochi che rimangono - di guidare un moto di protesta per pretendere che gli eretici lascino i posti che occupano e si facciano la loro setta altrove, o che raggiungano i loro "fratelli" - figli dello stesso padre della menzogna - in una delle tante denominazioni acattoliche. Possiamo dar coraggio ai sacerdoti, facendo loro comprendere che non sono soli, e che anzi con loro c'è la maggioranza dei fedeli. Possiamo dire chiaramente ai nostri parroci, ai nostri Vescovi che non avranno né il nostro aiuto, né le nostre preghiere, né le nostre offerte se si discosteranno dalla fedeltà a Nostro Signore e alla Sua Chiesa.

In questi giorni - come riporta Tosatti su Stilum Curiae - si va costituendo un movimento di giornalisti "pro papa Francisco", organizzato da padre Spadaro. E c'è chi inizia a diffonder libelli in cui cerca di argomentare che Bergoglio non è eretico, o che i sedevacantisti hanno torto. Ma fino a qualche mese fa costoro credevano di poter spadroneggiare indisturbati, indottrinando le masse, mentre se ora si devono muovere per difendere l'idolo conciliare e il suo gran sacerdote vuol dire che iniziano ad aver paura, a temere un movimento di dissidenti, a considerare l'opposizione all'apostasia romana non come una trascurabile voce di reazionari rimbambiti, ma come un pericolo concreto. Se ci fermiamo ora, facciamo il loro gioco, e ci rendiamo complici delle loro manovre.

La cosa che stupisce è - come ho scritto molte volte in questi ultimi anni - è che le voci di protesta si levano inaspettatamente da parte di Presuli, sacerdoti, teologi e laici che non sono inquadrabili in alcun movimento tradizionale, mentre tra le fila degli Istituti conservatori - Buon Pastore, Cristo Re, San Pietro, Familia Christi e via enumerando - regna un silenzio incomprensibile. Un silenzio che - duole dirlo - pare motivato dal timore di esser soppressi, di esser commissariati, di non poter più continuare a baloccarsi con le cappemagne mentre la Chiesa va a rotoli. Non ho sentito un solo sacerdote dipendente dall'Ecclesia Dei - e sarei lieto di esser sconfessato - che abbia messo in gioco il proprio posto come ha fatto ad esempio padre Weinandy che pure celebra il Novus Ordo ed accetta il Concilio sine glossa. Dove sono costoro? Perché tacciono? Tacciono per paura, per quietovivere, o perché il loro ruolo consiste nell'affiancare i modernisti tenendo a bada i dissenzienti e dando loro il contentino della Messa tridentina, pur col ricatto di accettare supinamente la Messa nuova e il Vaticano II? Pensano costoro alla responsabilità che si assumono dinanzi a Dio e alla Chiesa?

Non dico di far battaglie in piazza, di andare a trascinar fuori dalle Cattedrali i Vescovi indegni - come facevano i nostri padri, ad esempio all'epoca della Rivoluzione francese, quando a Ravenna misero la testa del Vescovo costituzionale su una picca - ma almeno che scrivano articoli, gridino dai pulpiti, protestino coraggiosamente. Poiché non si va in cielo con le fibbie e il saturnio, se lo si fa pagando il prezzo del silenzio connivente o della pusillanimità. E mi lasci dire che - visti i tempi - sarebbe il caso che i Prelati che vediamo pontificare con metri di seta marezzata vestissero in nigris, come sotto Pio VI, riservando i fasti ad un futuro che, se oggi appare lontano, lo si deve anche alla loro soverchia "prudenza".

Luisa ha detto...

Grazie a te irina per le tue riflessioni sempre profonde! e stimolanti!

PINCO ha detto...

SIG.angheran 70,

Lei dice che bisogna evitare di associare le carnevalate alla Chiesa.

Abbia pazienza, ma, la chiesa docente che si può vedere è unicamente quella conciliare. Allora, che si fa'

Alex da roma ha detto...

Grazie monsignore! Condivido tutto quello che dice! Io ci sono. Iniziamo noi. Quelli di buona volontà. Se il Signore è con noi, gli altri seguiranno. Se avremo parole di Verità ed il Signore ci darà la grazia di affiancarle a dei Segni, la gente ci seguirà.

Frequentavo la SPX. Mi sono allontanato fisicamente, non con il cuore, perchè non sopportavo la forte ostilità verso GPII e BXVI ed una contestuale benevolenza verso Bergoglio.
Ora frequento la FSP ma come dice lei sono ogni giorno di più irritato dal loro silenzio, che le confermo motivato dalla paura matta di essere soppressi o che gli tolgano l'unica Chiesa che hanno....mi comprende...si rinuncia a gridare per 4 mura....nessuno di loro che abbia firmato la correzione filiale, mentre altri sacerdoti che non celebrano la Santa Messa antica, lo hanno fatto. Io ho fatto presente questa cosa...trovo la loro omertà il loro silenzio, disdicevole, riprovevole, indegno. Grazie monsignore delle sue parole di Verità. La seguo sul suo sito. Il Signore la benedica e la protegga sempre. Se lei volesse potremmo iniziare con le persone di questo sito e quelle la la seguono sul suo sito, facendo un gruppo di fedeli della resistenza organizzata. Sarebbero in molti ad aderire.

mic ha detto...

Baronio,
le sue argomentazioni sono interessanti. Mi prendo un po' di tempo per rifletterci su.

Anonimo ha detto...

L'affermazione sotto riportata non è magistero.

Perchè??
Lo dice urbi et orbi, a tutto l'universo, come papa, cioè, pastore della Chiesa universale. Le dichiarazioni hanno oggi una propagazione molto maggiore ed universale che qualsiasi documento ufficiale in tutta la storia della Chiesa. Le dichiarazioni del Papa ai mass media sono fatte dal Papa in quanto tale. Non sono chiacchiere tra amici a Santa Marta. Sono dunque magistero.
Anna

Cesare Baronio ha detto...

Grazie per la disponibilità a discutere questo tema.
L'apprezzo molto e sono aperto ad un confronto costruttivo.

mic ha detto...

Caro Alex, Baronio e tutti
condivido. Ma è un discorso che deve partire da un confronto diretto e de visu del quale abbiamo già posto le basi. Proseguiremo approfittando dell'imminente incontro in corso di definizione.

mic ha detto...

Per Angheran70,
Certo il gruppo non è cattolico, ma come la mettiamo con "la Chiesa cattolica di Bologna", che risulta tra i promotori?

Alex da Roma ha detto...

Cara Mic la mia mail la conosce e la prego di tenermi informato sull'incontro in corso di definizione. Sono a Viterbo, ma molto volentieri vengo a Roma.

Anonimo ha detto...

che dire? nella mia parrocchia inizia un corso di lettura biblica. Introduzione: finalmente è stato rivalutato Lutero con il suo "sola scriptura, etc". Era ora che si smettesse di parlare di concili, dogmi e cose simili. Conta solo il Vaticano II, letto nella corretta maniera e ciò che dice questo santo pontefice. E lì, l'oratore fa una filippica sul modo di celebrare ante Concilio, costringendomi ad intervenire, dato che a quelle celebrazioni partecipavo tutti i giorni pur essendo fanciullo, chierichetto, poi seminarista, anche se non ho completato gli studi per il sacerdozio. Sono poi intervenuto una seconda volta per chiedere il rispetto dei Papi precedenti... che non erano certo degli stupidi (ho usato purtroppo un'altra espressione, ma quando ci vuole...).
Facevo servizio in parrocchia e mi trovo a difendere l'esistenza dell'Inferno con un ragazzina che frequenta l'ambiente. Il parroco passa e sorride sentendo le mie argomentazioni.
Il 1 Novembre,alla prima Messa, il parroco esordisce: tanto per chiarire una volta per tutte, l'inferno non c'è e se ci fosse non ci andrebbe nessuno perché, se ci andasse una persona, sarebbe la sconfitta di Dio.. e questo non è possibile."
dico io tra me e me:chissà dove sarà Satana e i suoi accoliti...Questo dio (minuscolo) è già un dio che parte sconfitto. Non mi appartiene certamente questa idea di Dio.
La domenica successiva altro concione introduttivo : Il papa è come un sovrano assoluto e, quando dice qualcosa, non si può far altro che obbedire...."

Per mia fortuna vicino c'è un istituto dove la Santa Messa quotidiana è celebrata in modo dignitoso e poi viene esposto il Santissimo...Siano rese grazie a Dio.
Mariano

mic ha detto...

Il beato John Henry Newman ha già avvertito sulla confusione tra la verità e la menzogna, operata tramite un falso ecumenismo: «Mai la Santa Chiesa aveva avuto tanto bisogno di combattenti che contrastino lo spirito del liberalismo religioso. Il liberalismo religioso è la dottrina secondo la quale non c’è verità certa in materia di religione, ma che un credo vale tanto quanto un altro. Dicono che la religione cattolica non è la verità, ma un mero sentimento e un gusto. Dicono che la devozione non si deve appoggiare necessariamente sulla fede e che uno può andare sia in una chiesa protestante che in una Chiesa cattolica. Si può fraternizzare nelle idee e nel sentire spirituale senza avere dottrina in comune né vedere la necessità delle dottrine certe.» (Discorso del Biglietto, 12 maggio 1879).
Mons. Schneider a Livorno

Anonimo ha detto...

"La grande novità di papa Francesco – sottolinea monsignor Nogaro – è quella di sentire chiaramente che al centro di tutto c’è la persona di Gesù Cristo. Non la Chiesa, non la dottrina, non la religione». "

Ho conosciuto mons. Nogaro quando era parroco del Duomo di Udine, nei primi anni '80. Allora girava rigorosamente in veste talare, predicava basandosi sul libro "Intimità Divina", faceva lo spirituale ed era il tipico prete ligio all'ortodossia cattolica. Non sopportava, infatti, i progressisti dell'arcidiocesi e sgridava il cappellano che girava descamisados per piacere ai giovani e alle giovani parrocchiane ...
Poi divenne vescovo e iniziò a cambiare. Il clero dell'arcidiocesi friulana registrò i cambiamenti dell'ex parroco del Duomo e raccolse le critiche con le quali si diceva che mons. Nogaro era divenuto comunista.
Ed eccoci ad oggi dove la svolta e completa e infatti... il nostro esalta papa Francesco! Mica è un caso!

Luisa ha detto...


O Santo Cielo quella di Bergoglio che ha imparato da Giuda che la vergogna è una grazia me l`ero persa, ma non è la prima volta che parla di Giuda lo aveva già fatto davanti ai parroci romani quando aveva già menzionato il capitello di Sainte-Marie-Madeleine de Vézelay , cedo la parola a Cesare Baronio che allora così commentò:

http://opportuneimportune.blogspot.ch/2016/12/bergoglio-riabilita-anche-giuda.html

Catholicus ha detto...

@ Mariano : caro amico, leggendo il suo racconto mi torna ala mente un parroco della mia città che, nell'omelia dell'Ascensione disse testualmente "il racconto di Luca è una favola per bambini. Non si può credere ad un Gesù che sale in Cielo come un missile: semplicemente, ad un certo momento i discepoli non lo videro più, e così si inventarono questa storia per rafforzare la fede nei neofiti e per far proseliti". Un prete senza più un briciolo di fede : rispecchia benissimo il quadro di tanti sacerdoti, Vescovi,Cardinali Superiori Generali (ex. Padre Sosa Abascal che dice che il diavolo non esiste, che è solo una figura simbolica, e che nessuno sa bene cosa disse Gesù, perché ai suoi tempi non c'erano i registratori...). Questi preti è meglio on frequentarli, non andare alle loro messe, è più il danno che il guadagno per le nostre povere anime.

P.C. ha detto...

SE.. quanto riportato dall'articolo e' vero il Vescovo non ha fatto altro che il suo dovere di Pastore , megafono di Dio e della Sua Legge . Finalmente ! E' ora che ogni Ministro di Dio dia indicazioni precise al suo gregge : o con Dio o contro Dio perche' dopo il Giudizio particolare ci sara' il Giudizio DEFINITIVO . Signori comunisti , bisogna decidere se essere degni o essere indegni per nostra scelta rifiutando Gesu' . Basta indolenza e appellarsi a Lutero che aveva la assoluta fiducia di salvarsi , e' ora di distinguere tra FIDUCIA e PRESUNZIONE . Finche' c'e' vita Gesu' ci viene incontro perche' possiamo operare concretamente : ci interpella, ci invita , ci consola , ci ammonisce , ci esorta alla responsabilita' . E questo ha fatto il Vescovo , niente di piu' niente di meno .
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/vescovo-non-benedice-sede-pd-viterbo-ira-fioroni-non-finisce-1467588.html

Anonimo ha detto...

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/vescovo-non-benedice-sede-pd-viterbo-ira-fioroni-non-finisce-1467588.html

Aloisius ha detto...

I racconti di Catholicus e Mariano sono terrificanti, guide cieche e accecanti, traditori veri senza più fede.
Mio figlio tredicenne, al catechismo, da me già preparato nei limiti delle mie capacità, ha contestato il parroco, con una obiezione semplice, quando ha insegnato ai ragazzini che l'inferno non esiste
Io sono stato molto contento di questo, perchè qualche anticorpo sono riuscito a trasmetterlo.

Ma quando insegnano eresie blasfeme, prima di scappare da loro, dovremmo (io per primo) prenderci la briga di andare da loro, in separata sede, e dirgli rispettosamente che tradiscono Gesù con affermazioni eretiche che sviano anime semplici e sprovvedute.

P.S.
Visto che va di moda il gender, cambio identità da "Luigi.rmv ad "Aloisius", la traduzione del mio nome in latino