Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 31 ottobre 2018

Asia Bibi finalmente libera. Deo gratias!

Dopo 3.420 giorni di carcere ingiusto e ingiustificato, Asia Bibi è finalmente libera. La madre cattolica di cinque figli è stata definitivamente assolta dalla Corte Suprema, che stamattina ha comunicato pubblicamente il verdetto. Dopo essere stata condannata in primo e secondo grado per false accuse di blasfemia, l’8 ottobre si è tenuta a Islamabad l’udienza finale del processo, presieduta dal presidente della Corte suprema, Mian Saqib Nisar. In quell’occasione, i giudici hanno preso una decisione ma hanno tenuta segreta la sentenza, vietando ai media di parlare del caso a motivo della sua estrema delicatezza. Attualmente, 300 agenti sono stati schierati a guardia del tribunale.

IL CALVARIO DI ASIA BIBI
Oggi Asia Bibi è libera, ma il suo calvario è durato un tempo che pare infinito. Era il 14 giugno 2009 quando la donna cattolica bevve un bicchiere d’acqua per ristorarsi dal lavoro nei campi e fu accusata da due donne musulmane di avere infettato la fonte, in quanto infedele. Ai tentativi delle colleghe di convertirla all’islam, lei rispose: «Il mio Gesù è morto sulla croce per redimere i peccati di tutta l’umanità, Maometto cosa ha fatto per voi?». Asia Bibi venne insultata e picchiata da una folla di musulmani chiamati a raccolta dai muezzin delle moschee. Dopo 5 giorni, il 19 giugno 2009, il mullah musulmano Qari Muhammad Sallam, che non aveva assistito all’alterco, formalizzò l’accusa di blasfemia davanti alla polizia e la madre cattolica fu arrestata e portata via dalla sua casa del villaggio di Ittar Wali (Punjab).

IL MARTIRIO DI ASIA BIBI
Ora che Asia Bibi è libera e il suo martirio è finito, e nella speranza che i giudici abbiano atteso un mese a comunicare il verdetto per dare il tempo di predisporre tutto per la sua fuga dal Pakistan, dove non può più restare visto che sulla sua testa pende ancora una taglia da 500 mila rupie (10 mila dollari), non si può dimenticare che il martirio è stato consapevolmente scelto da Asia Bibi. Scrisse la donna in una lettera datata dicembre 2012:
"Un giudice, l’onorevole Naveed Iqbal, un giorno è entrato nel­la mia cella e, dopo avermi condannata a una morte orribile, mi ha of­ferto la revoca della sentenza se mi fossi convertita all’islam. Io l’ho ringraziato di cuore per la sua proposta, ma gli ho risposto con tutta one­stà che preferisco morire da cristiana che uscire dal carcere da musul­mana. «Sono stata condannata perché cristiana – gli ho detto –. Credo in Dio e nel suo grande amore. Se lei mi ha condannata a morte perché amo Dio, sarò orgogliosa di sacrificare la mia vita per Lui»”.
3.420 GIORNI, POI IL MIRACOLO
Asia Bibi è rimasta in carcere 3.420 giorni, quasi 10 anni nei quali non ha potuto vedere i suoi cinque figli Imran, Nasima, Isha, Sidra e Isham, e lo ha fatto per non rinnegare la sua fede in Gesù. Come ha dichiarato a Tempi nel 2014, «il mio più grande desiderio è di poter tornare a vivere con la mia famiglia e mio marito». Come dichiarato ancora a Tempi, non ha mai smesso di credere nella sua liberazione: «Io credo nel nome di Gesù che la potenza della Sua mano mi darà la libertà, proprio come ha fatto con Pietro. Quando si trovava in carcere, lo Spirito Santo è venuto e ha aperto la porta della sua cella. Io mi aspetto un miracolo come questo». Oggi il miracolo è finalmente accaduto. [Fonte]

52 commenti:

irina ha detto...

Sia lodato Gesù Cristo!

Lasciamo al segreto della nostra coscienza il confronto tra la sua Fede e la nostra.

Anonimo ha detto...

Bellissima notizia, un motivo in più per festeggiare la ricorrenza di domani.
Aggiungerei che sarebbe bellissimo se qualcuno in Italia ( dal vaticano? sehhhhh aspetta e spera)si prendesse la briga di andarla a prendere in Pakistan con tutta la sua famiglia. Queste si, sono persone di cui essere fieri di ospitare per sempre.

tralcio ha detto...

Sia lodato Gesù Cristo!

DEO GRATIAS ha detto...

Meno male che il Vaticano non ha mai ricevuto ufficialmente nessuno coinvolto in questo caso. Altrimenti la soluzione forse non sarebbe stata positiva.

mic ha detto...

Bisogna continuare a pregare:

“Non posso credere a quello che sto sentendo, uscirò ora? Mi lasceranno uscire, davvero?” Bibi ha detto ad AFP per telefono dal carcere dopo la sentenza. “Semplicemente non so cosa dire, sono molto felice, non posso crederci.”

Anche il marito di Bibi ha salutato con gioia il verdetto. “Sono molto felice, i miei figli sono molto felici, siamo grati a Dio. Siamo grati ai giudici per averci dato giustizia, abbiamo sapevamo che era innocente”, ha detto Ashiq Masih.

Poco dopo la sentenza, centinaia bloccarono una strada chiave che collegava Rawalpindi con Islamabad. Le persone si stanno anche radunando per le proteste a Karachi e Peshawar. Manifestazioni simili si svolgono altrove mentre la polizia sollecita manifestanti a disperdersi pacificamente.

Anonimo ha detto...

Evviva!!
Grazie al sacrificio (anche fino alla morte) di tanti e alle preghiere, il Signore è intervenuto sui cuori induriti. Ora dobbiamo pregare per la comunit cristiana in Pakistan affinché non ci siano vendette da parte dei fondamentalisti.

Anonimo ha detto...

Asia Bibi ci ha dato una lezione di fede e di coraggio, rimanendo cristiana nonostante la permanenza per otto anni nelle carceri pakistane e il rischio della pena capitale. La misura del nostro nulla siamo noi e i nostri figli studenti: quelli che scendono in piazza (quando ci scendono) col faccione del Che, che si mobilitano e trasformano in eroi Mimmo Lucano, Regeni e Cucchi e si dimenticano che ci sono persone nel mondo che sanno resistere e soffrire per ben altre cause e con ben altri rischi rispetto alle loro "lotte", peraltro eterodirette da agitatori permanenti e di professione.
Piero Mainardi su Fb

irina ha detto...

Non ditemi che la sua uscita dal carcere non è stata preparata, con ogni accuratezza.

Anonimo ha detto...

Giorgia Meloni:
Asia Bibi è stata assolta: annullata dalla Corte suprema pachistana la condanna a morte per blasfemia. È una bellissima notizia ma Asia e la sua famiglia non sono ancora in salvo: gli integralisti islamici minacciano di ucciderla. Fratelli d'Italia rinnova il suo appello al premier Conte e al ministro Moavero: l'Italia si attivi immediatamente per accogliere Asia e la sua famiglia in Italia e offrire loro un posto sicuro dove poter continuare a vivere. #salviamoAsia

Anonimo ha detto...

Si onclude la lunga odissea della donna cristiana accusata di blasfemia nel 2009, condannata a morte in primo grado nel 2010, nove anni in carcere, quasi tutti in cella di isolamento. La donna ha ora urgente bisogno di protezione e di asilo politico all’estero. In Pakistan, infatti, sia lei che i familiari che i giudici sono diventati, da oggi, il primo bersaglio dell’odio jihadista.

Anonimo ha detto...

Grazie Asia, grazie perché noi ci lamentiamo per ogni piccola contrarietà, ci sentiamo abbandonati da Dio ma abbiamo un letto caldo e visi amici, inveiamo contro il nostro fratello sentendoci magari più cristiani di lui, non abbiamo pazienza e invochiamo tuoni e fulmini pensando magari di non meritare di essere inceneriti per primi. Grazie perché hai sofferto anche per noi, per la nostra poca fede. Grazie perché in te e con te acquistano un senso presente e tangibile le parole di San Paolo: ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede.
Giusi Quaranta

Anonimo ha detto...

«È la notizia più bella che potessimo ricevere – dichiara il marito di Asia, Ashiq Masih – è stato difficilissimo in questi anni stare lontano da mia moglie e saperla in quelle terribili condizioni. Ora finalmente la nostra famiglia si riunirà, anche se purtroppo dubito che potremo rimanere in Pakistan».

«Abbiamo molta paura di quanto potrà succedere. In questo paese ci sono molti fondamentalisti», dichiara ad ACS Saif ul-Malook, a capo del collegio difensivo di Asia. A Malook non è stato permesso di informare personalmente la sua assistita. «È stato un ordine della corte Suprema, ma ho potuto chiamare la prigione in cui è detenuta Asia e chiedere che lei fosse informata». Come spiega l’avvocato ci vorranno alcuni giorni prima che la donna venga liberata. «Il verdetto deve essere consegnato all’Alta Corte di Lahore e poi alla prigione di Multan».
. «Io e la mia famiglia siamo in grave rischio – continua Maloof – specie perché io sono un musulmano che difende una cristiana che ha commesso blasfemia».

Le autorità pachistane hanno intensificato la sicurezza in tutto il Paese, soprattutto nelle aree dove vivono i cristiani e le altre minoranze. Si temono massacri anticristiani come quelli avvenuti a Gojra nel 2009 e a Joseph Colony nel 2013.

Anonimo ha detto...

Asia Bibi è libera, ha pagato un duro prezzo per la sua fedeltà a Cristo Signore, per noi è un confessore drlla fede del XXI secolo. Il suo esempio sia un monito al cristianesimo vacuo e ammorbato dal secolarismo.

Anonimo ha detto...

Calma e gesso, bisognerebbe portarla di corsa in un'ambasciata qualsiasi e metterla sul primo aereo possibilmente senza paki a bordo........io non mi fido mai degli islamici.

Marisa ha detto...

Dio sia lodato!

Anonimo ha detto...

A poche ore dal verdetto di innocenza di Asia Bibi, le strade del Pakistan sono già prese d’assalto da centinaia di migliaia di fanatici islamici che reclamano la testa della cristiana. Anche i bambini partecipano alle proteste. Sono davvero impressionato da una simile folla di maschi inferociti contro una povera madre che per 9 anni è stata torturata e oppressa. Le chiese sono sotto massima allerta. È il momento per le cancellerie europee, scusate il francesismo, di tirare fuori le palle e di mettere in salvo Asia Bibi.
Giulio Meotti

viandante ha detto...

Sono contento per Asia Bibi e per la testimonianza che lei e i suoi familiari hanno saputo dare a tutti noi. Sono felice che ci siano delle persone, dei giudici, che nonostante le pressioni e le intimidazioni hanno saputo rendere testimonianza alla verità.
Ho molta paura invece per la loro incolumità e quella di tutti i cristiani di quel paese. E di coloro che nonostante siano di altra fede l'hanno difesa.
E mi intimorisce pensare a masse enormi di persone che sfilano chiedendo semplicemente il sangue di una persona! Ma temo che simili gesti potrebbero presto sorgere anche qui tra noi contro coloro che sono contro l'aborto, contro le teorie gender, contro l'immigrazione controllata...
Comunque per ora: Deo gratias!

Anonimo ha detto...

Non vedo l'ora di sapere che é al sicuro ...Asia è una bella lezione per tutto il nostro ignavo Occidente.

Anonimo ha detto...

Dopo l'assoluzione di Asia Bibi, le strade del Pakistan sono state invase da centinaia di migliaia di barbuti inferociti, che ne reclamano la testa. La tensione è alle stelle e le chiese sono sotto massima allerta. Da tenere a mente, per la prossima volta che sentirete parlare di «Islam religione di pace».
Giuliano Guzzo

Anonimo ha detto...

Vorrei rispondere a tutti quei fenomeni che lanciano appelli al Governo su Asia Bibi. Sarò più diplomatica possibile, per rispetto a chi queste cose non le sa e non ha il dovere di saperle, ma non certo per i politici navigati che queste cose le sanno e se ne fregano per farsi pubblicità sulla pelle di Asia Bibi.
Secondo voi, qualunque governo accolga Asia Bibi, se ha un po' di coscienza, lo potrà mai dire?!
Dirlo significherebbe non poterlo più fare. Sono molti i Paesi in cui Asia può ottenere accoglienza e asilo politico, ma nessuno saprà mai quali Paesi la ospiteranno veramente, per non esporre le relative ambasciate in Pakistan alla furia dei fondamentalisti e per non esporre Asia e la sua famiglia a ulteriori pericoli nel Paese di asilo.
Ci sono casi in cui il bene si può fare solo in silenzio, altrimenti diventa male. E' curioso che prima, quando bisognava parlare, si siano esposti e abbiano parlato in pochissimi e adesso che non bisogna più parlare, quelli che prima stavano zitti facciano gli appelli a quelli che di Asia Bibi non hanno mai smesso di occuparsi.
Pregate perchè Asia sia presto in salvo, dove lei e Dio vorranno, e rassegnatevi a non farne la vostra "Madonna pellegrina", perchè la sua testimonianza Asia Bibi l'ha già data in abbondanza, per chi la voglia cogliere, e questa santa donna e la sua famiglia adesso hanno diritto a un po' di pace e sicurezza, senza strumentalizzazioni.
Per l'amor di Dio, usate un po' più di saggezza e carità e un po' meno protagonismo e vanità. Grazie!
Sara Fumagalli su Fb

AsiaNews ha detto...

Proteste dopo l’assoluzione di Asia Bibi: a Lahore scuole cristiane chiuse a tempo indeterminato

Anonimo ha detto...

Quasi tutti i Cristiani assolti dall'accusa di blasfemia in Pakistan sono stati uccisi sulla porta del tribunale o del carcere o poco dopo. Rimsha Massih, ragazzina di 16 anni ritardata mentale imprigionata per blasfemia e poi assolta con formula piena (non per assenza di prove come nel caso di Asia, ma perchè c'erano testimoni che accusarono l'Imam di aver ordito la falsa accusa), si salvò perchè fu organizzata una fuga scortata in elicottero e la mia associazione finanziò la cauzione, ma parliamo di casi con valenza locale, non certo del caso di Asia Bibi che ha una valenza internazionale e simbolica pazzesca, con problemi di sicurezza enormi di cui solo i governi possono occuparsi. Da considerare che in Pakistan oggi è stato messo il coprifuoco per evitare che scoppiasse la guerra con vendette e pogrom contro i villaggi cristiani, contro il tirbunale e contro i palazzi governativi. C'è troppa gente in queste ore che parla senza sapere neppure di cosa parla.
Bisogna pregare perchè Asia è libera ma non ancora salva.
Sara Fumagalli

Anonimo ha detto...

Ultima notizia e poi basta per oggi. Non sappiamo dov'è AsiaBibi e penso che è meglio così perché in questo modo quelli che vogliono fare male a lei non possono trovarla. Quindi secondo me è prudente non fare quella domanda.
Preghiamo!!! Almeno una lunga battaglia, Asia con la sua fede, e noi con la nostra preghiera, l'abbiamo vinta!!! Ringraziamo Dio e continuiamo a pregare per Asia, i giudici, gli avvocati e tutti i cristiani del Pakistan.
Sia lodato Gesù Cristo.
Zarish Neno

Anonimo ha detto...

“Veramente mi lasceranno uscire di prigione?”, ha detto Asia Bibi alla notizia del proscioglimento. Nuova giornata di rabbia islamica intanto per le strade del Pakistan. Chiedono la morte della madre cristiana. La rete cellulare è stata sospesa in alcune zone per sicurezza. Molte le strade bloccate. Intanto così parla Saiful Mulook, l’avvocato che l’ha difesa e per questo minacciato di morte dai fanatici: “È meglio morire come un uomo coraggioso che come un topo”. In questa storia ci sono stati pochi coraggiosi e moltissimi topi. Topi occidentali.
Giulio Meotti

Anonimo ha detto...

Un paese di 197 milioni di persone, armato di testate nucleari, al 98 per cento musulmano, dove per anni si è rifugiato Osama Bin Laden, che arma e sostiene i Talebani, il 12esimo stato più fallito al mondo, è impazzito per la sorte di questa piccola donna cristiana, Asia Bibi. Non soltanto l’hanno torturata per anni segregandola in una cella senza finestre, privandola del marito e dei figli, adesso che Asia è stata scagionata ce ne sono milioni pronti a farle la pelle. Marciano da 24 ore con la sua foto e il cappio al collo. Sono gli stessi che hanno massacrato i bambini cristiani in un parco a Lahore. Schifosi.
Giulio Meotti

Anonimo ha detto...

Quello che sta avvenendo in Pakistan, dopo l'assoluzione di Asia Bibi, dimostra l'odio dell'Islam nei confronti del Cristianesimo. Da due giorni, molte città sono paralizzate dai manifestanti. La situazione è di estrema emergenza. Gli islamisti chiedono la condanna a morte del giudice che ha assolto la donna cristiana madre di 5 figli, che ha trascorso da innocente 9 anni in carcere, da innocente.

I post-comunisti, i catto-comunisti e i radical-chic, non ne parlano. Sarebbe imbarazzante per loro spiegare perchè vogliono riempire l'Italia e l'Europa di masse di uomini che hanno in odio i cristiani, in base ai dettati della loro pseudo-religione.
Danilo Quinto

Niente ma gliette rosse ? ha detto...

Cio' dimostra , a mio parere , che l'indottrinamento dei cervelli e' tale che non consente all'essere umano musulmano nessun tipo di ragionamento . Così deve essere e basta ! Non si puo' discutere ! Un Sommo Pontefice , a Regensburg , aveva gettato un piccolo amo ma abbiamo visto come e' andata a finire .
Lancio una sfida a Riccardi della Associazione Sant'Egidio : " Portate tutta la famiglia in salvo senza mai far trapelare dove " !

P.S. L'avvocato musulmano evidentemente ha il dono dell'uso di ragione .

Aloisius ha detto...

Bravo Danilo Quinto, la giusta osservazione che mancava.
Sul punto segnalo la lodevole campagna che sta sostenendo il giornale La Verità di Belpietro, sulla vergognosa e plateale manipolazione dei libri scolastici, soprattutto di storia.
Un pericolo enorme, che dimostra come un potere subdolo e nascosto sta operando sulla manipolazione e corruzione dei giovani a vari livelli.

Oltre al solito panegirico di aborto, gender, lgbt e via dicendo, spicca la menzogna sull'islam, in modo da plasmare i giovani ad avere una visione della storia dell'islam tanto edulcorata quanto falsa.
Sono presentati come portatori si un paradiso di tolleranza ed evoluzione, rovinata da guerrafondai cristiani, brutti, sporchi, ignoranti, cattivi e bigotti
https://www.laverita.info/sui-libri-dei-nostri-ragazzi-la-guerra-santa-la-fanno-solo-i-cristiani-2616597222.html

L'islam e' invece il pericolo pubblico n. 1, soprattutto perché, da un lato e' sostenuto dalla sinistra e dagli eretici modernisti cattolici e dall'altro e' sottovalutato da tanta gente non schierata che non si rende conto dell'invasione silenziosa, continua, lautamente sostenuta dal potere finanziario saudita, oltre che massonico.
La sinistra e' la complice piu' pericolosa perché traditrice, ma con la solita maschera ipocrita di chi si sente tanto buono e bello a difendere tutto ciò che e' anticristiano e anti italiano.
A tutti i padri di famiglia, in guardia!

Anonimo ha detto...

Ma questi padri di famiglia pronti a scendere in campo per difendere moglie e prole in stile Rambo, esistono ancora? Mah...non basta nascere maschio per essere un uomo.

Anonimo ha detto...

In Pakistan non cessano le proteste contro Asia Bibi.

Nemmeno il comunismo e il nazismo arrivavano a muovere folle violente oceaniche contro una donna. Solo una dottrina di odio come il Corano può farlo.

Anonimo ha detto...

Si mette male per Asia Bibi. Rimandata la liberazione della donna cristiana a causa delle proteste di massa in Pakistan, dove ieri sono state bruciate anche le foto di questa povera madre torturata per 10 anni. Sono falliti i colloqui fra il governo e gli islamisti che ieri hanno detto: “Siamo pronti a morire per amore del Profeta”. Arrestati due detenuti che volevano strangolarla in carcere. Urge un blitz di qualche intelligence straniera per prelevarla e portarla in salvo, prima che questi luridi fanatici le facciano fare la fine di Maria Antonietta.
Giulio Meotti

irina ha detto...

...a meno che questi, a parole, l'abbiano liberata, per salvare la loro faccia davanti all'occidente, nei fatti, ben sapendo e/o ben organizzando questa muta di cani da caccia per sbarazzarsi di lei comunque. Mantenendo, davanti al mondo infame, le mani nette. Apparentemente.

Anonimo ha detto...

La vicenda Asia Bibi non è ancora finita. A Livorno "siamo tutti Stefano Cucchi" (maxi striscione per lui allo stadio, accompagnato da questo coro) ma nessuno è Asia Bibi. E nel resto d'Italia e in Occidente non va meglio.

Al modo di Pilato ? ha detto...

Anche io ho avuto lo stesso sospetto di Irina .

Anonimo ha detto...

Onore ai giudici musulmani che hanno assolto Asia Bibi, il presidente della Corte suprema pakistana Mian Saqib Nasir e il giudice Asif Khosa. “Noi non siamo giudici solo per i musulmani, come possiamo condannare a morte qualcuno senza avere le prove?” ha detto ieri Nasir. Adesso è nella lista nera. Da Lahore, ieri, il leader islamico Muhammad Qadri ha detto alla folla: “Uccideteli, li uccidano le guardie del corpo, li uccidano gli autisti, li uccidano i cuochi, uccideteli prima della sera”. Onore ai musulmani che hanno difeso Asia Bibi, il governatore Taseer è giá stato ucciso, l’avvocato di Asia il musulmano Malook è minacciato, adesso i giudici. E poi l’ex ambasciatrice pachistana a Washington, Sherry Rehman, musulmana e liberale, sulla lista nera dei Talebani per aver difeso Asia Bibi. Per i fanatici, questi musulmani sono dei “traditori” che difendono i cristiani. Dovrebbero fare una lezione sull’onore e sulla giustizia e sul coraggio ai tanti cristiani e vescovi che in Occidente si sono lavati le mani su Asia Bibi.
Giulio Meotti

Anonimo ha detto...

Il nuovo Primo ministro pakistano Imran Khan, pur essendo un musulmano ortodosso, difende la decisione dei giudici. È vissuto molti anni in UK. Un po' di pragmatismo l'ha appreso.

Anonimo ha detto...

Asia Bibi è in salvo in Canada.
Sia lodato Gesù Cristo.
Sara Fumagalli

Anonimo ha detto...

Agghiacciante la vicenda, agghiacciante il silenzio dei media. Fosse stato torto un capello a un musulmano in Israele o in Europa, avremmo visto edizioni straordinarie di tg

irina ha detto...

Sara Fumagalli, geazie.

Ritiro quello che ho scritto nell'ultimo commento.

Anonimo ha detto...

http://www.asianews.it/notizie-it/Asia-Bibi,-continuano-le-proteste:-cancellate-le-messe-per-il-giorno-dei-defunti-45371.html

Asia Bibi, continuano le proteste: cancellate le messe per il giorno dei defunti
di Kamran Chaudhry
Nelle maggiori città del Pakistan le strade sono bloccate, i servizi telefonici sospesi. I radicali islamici protestano anche contro il governo che ha difeso la sentenza di assoluzione della donna cristiana. Pastore cristiano: “Evitare la diffusione delle fake news”.
... Oggi i cristiani stanno osservando un giorno di preghiera e digiuno, mentre il governo ha dislocato ulteriori agenti a guardia delle chiese. Inoltre sono stati chiusi gli edifici cristiani attorno a Mall Road a Lahore, dove sono concentrate le manifestazioni del gruppo estremista Tehreek-e-Labaik (Tlp), il partito che ha promesso di uccidere i giudici che avessero liberato Asia Bibi.

Anonimo ha detto...

Asia Bibi è comunque un combattente della libertà di parola, diritto prioritario. Eppure tutti coloro che vivono sulle parole libertà e diritti sono accuratamente in silenzio. Profilo basso anche per le cancellerie europee, anche perché forse è controproducente farci sapere che una discreta quota degli immigrati, per esempio quelli pachistani di origine musulmana non ci amano così tanto. I media preferiscono parlare di altro. Continuiamo a pregare.
Silvana De Mari

mic ha detto...

Ho passato la comunicazione di Sara Fumagalli perché la conosco come persona credibile.
Ma purtroppo non trovo traccia della notizia mentre leggo: "il TLP, Tehreek-i-Labbaik Pakistan, ha pattuito con il Governo pakistano, per far cessare la protesta nazionale, che Asia Bibi venga iscritta nel registro ECL, o meglio una lista di nomi che non potranno lasciare il Paese. Sembra che questa azione sia stata fatta perché vogliono far ricorso alla decisione del della Corte Suprema pakistana per l'assoluzione di Asia Bibi. Se la politica internazionale vuole agire, che lo faccia velocemente!"

Anonimo ha detto...

Pakistan in fiamme, gli islamisti non mollano Asia Bibi
ESTERI 03-11-2018
Da tre giorni si susseguono enormi manifestazioni di piazza nelle principali città pakistane, organizzate dai radicali islamici per protesta contro l'assoluzione di Asia Bibi, che resta ancora in carcere. Per sicurezza le chiese sono state chiuse e i cristiani non escono. Malgrado le smentite ufficiali sono insistenti le voci su un accordo tra governo e partito islamista, che avrebbe ottenuto la possibilità di un ricorso contro la Corte Suprema e di impedire l'espatrio di Asia.

http://www.lanuovabq.it/it/pakistan-in-fiamme-gli-islamisti-non-mollano-asia-bibi

Primo sabato del mese , converra' affidare alla Vergine Madre questa vicenda dolorosa .

Da Fb ha detto...

Quando verrà qualcuno a raccontarvi la spudorata menzogna che l'Islam è una religione di pace ricordatevi di Asia Bibi e del Pakistan. È vero che due giudici islamici l'hanno assolta, che alcuni l'hanno difesa e hanno già pagato con la vita e che il Presidente si è rivolto con fermezza alle piazze che si andavano riempiendo per difendere la pluralità religiosa.
Ma è evidente che costoro, ai quali potrebbe anche essere attribuito l'appellativo di eroi, sono una desolante minoranza.
La maggioranza sono trogloditi che scendono in piazza chiedendo l'impiccagione di Asia, colpevole solo di essere cristiana e di non essersi piegata nonostante gli anni di carcere.
E hanno già ottenuto che Asia Bibi non lasci il Pakistan e che sia nuovamente sottoposta a giudizio.
Adesso proviamo a pensare a quanti pakistani sono già arrivati in Italia che la pensano uguale a quelle folle ringhianti, a quanti islamici sono già arrivati dalle zone medio orientali dove agisce l'Isis e poi pensiamo a cosa diventerà l'Italia nel prossimo futuro, ma già lo è in parte diventata, se non si prenderanno al più presto contromisure feroci.
Dico feroci perché la democrazia non placa le bestie.

Anonimo ha detto...

Il figlio di Salman Taseer ha smentito le precedenti affermazioni a lui attribuite da fonti in lingua urdu e in lingua inglese. Su Asia Bibi le notizie si rincorrono e si smentiscono, la più verosimile è che Asia Bibi sia ancora in Pakistan, ma la situazione nel Paese è talmente delicata da rendere tutte le notizie parimenti incerte. Mai come in questo momento vale quanto dice il salmista:

È meglio rifugiarsi nel Signore
che confidare nell'uomo.
È meglio rifugiarsi nel Signore
che confidare nei potenti.
Salmo 117, 8-9

Non confidate nei potenti,
in un uomo che non può salvare.
Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe,
chi spera nel Signore suo Dio,
creatore del cielo e della terra,
del mare e di quanto contiene.
Egli è fedele per sempre,
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri
Salmo 145, 3.5-7

A mio avviso in questo momento non si può far altro che pregare per Asia Bibi, per la sua famiglia, per tutti i Cristiani e per tutti gli uomini giusti in Pakistan, ma anche perchè un raggio di luce possa far breccia nei cuori tenebrosi dei persecutori e dei fanatici.

Madonna di Fatima, prega per noi.
Regina del Santo Rosario, prega per noi.
Regina della Pace, prega per noi.
Signora di tutti i Popoli, prega per noi.
Sara Fumagalli

AsiaNews ha detto...

L'avvocato di Asia Bibi fugge dal Pakistan, dove sarebbe stato in pericolo di vita, e per continuare la fua azione di difesa dopo che
"Un altro governo ha capitolato di fronte agli estremisti religiosi violenti che non credono né alla democrazia, né alla costituzione”. Il discorso fermo pronunciato da Imran Khan giorni fa sembra “sia già condannato all’immondezzaio della storia”

Anonimo ha detto...

È impressionante: una marea umana che vuole la morte di una donna la cui colpa è stata quella di prendere una brocca d'acqua in un pozzo non accessibile ai cristiani.
Anvor più impressionante il fatto che ci sono italiani che criticano la intolleranza dei cattolici e difendono il tollerante islam.

Anonimo ha detto...

Sarebbe bello se le comunità pakistane in Italia si esprimessero a favore della liberazione immediata di Asia Bibi. In caso contrario andrebbe limitato fortemente il loro ingresso in Italia. Avremmo dei potenziali assassini.

Anonimo ha detto...

Avete sentito qualche radical chic prendere posizione a favore di Asia Bibi o qualche governo occidentale? Saviano tace, le magliette rosse tacciono, gli attori tacciono, la Boldrini tace, la Mogherini tace.

Anonimo ha detto...

Pakistan:
nelle ultime ore giunge la notizia del raggiunto accordo (o meglio: ordine) tra Islam e Governo pakistano, il quale vieta ad Asia Bibi di lasciare il Paese (la sua famiglia, ricordiamolo, è stata portata in Inghilterra).
Quindi Asia Bibi, riconosciuta innocente e dichiarata libera, è di fatto prigioniera ed anche in grave pericolo.
Nei giorni scorsi ci sono arrivate le immagini della protesta da parte dei fedeli musulmani di Islamabad che per le strade inneggiavano all'impiccagione della donna cristiana.
ieri sera il Governo ha ceduto alle pressioni (e perchè no, soprattutto alle minacce) dell'Islam.
Il Pakistan conta il 95%-98% di fedeli musulmani.
In Pakistan circa metà della popolazione è completamente analfabeta. Il restante della popolazione impara a leggere e a scrivere principalmente dal Corano.
Tuttavia il Pakistan è preparatissimo in fatto di atomica. Non solo è l'arma di punta del Governo, ma ne vengono prodotte addirittura 20 testate all'anno.

Preghiamo per la vita di questa donna coraggiosa e fedele a Cristo che ha dato un grande esempio a tutto il mondo.
L.P

Anonimo ha detto...

Se non sei de sinistra non lavori e non disporrai di lilleri per le tue virtu' e per i tuoi vizi : vedi cinema , vedi programmi TV, vedi stampa, guardati attorno... . Ieri gridavano all'orrore per la bimba yemenita morta per fame , ma quanti giornali e reti TV si adoperano o si sono adoperati per questi dimenticati , per descrivere la realta' ,sono capaci solo di schierarsi per questo o per quello . Titolano "Desiree nel covo delle belve " , quali belve ? Voi dove vi collocate ? Avete denunvciato le situazioni di degrado che le autorita' non vedono o non vogliono vedere e le avete seguite fino a risoluzione avvenuta ? Quale dovrebbe essere il vostro ruolo , quello di spargere zizzania sul governo , di mettere l'uno contro l'altro ,di pettegolare su grandi fratelli , su pseudo vip ?. Mi spiace dirlo ma ( sicuramente ai miei occhi ) non avete credibilita' , se non siete de sinistra non mangiate ......Avete competenze ? Beh fatevi valere .

irina ha detto...

Queste masse sono aizzate dalle voci che escono fuori dalle radioline o dai cellulari.