Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 16 marzo 2020

La sudditanza della Chiesa allo Stato

Il testo originale dell'intervento di Mons. Carlo Maria Viganò, diffuso anche in altri paesi.

Ciò a cui stiamo assistendo in queste ore è drammatico, in tutt’Italia, certamente, ma in modo tragicamente esemplare a Roma, cuore della Cattolicità. Uno scenario tanto più sconcertante quanto più in gioco non c’è solamente la salute pubblica ma la Salvezza delle anime, quella eterna, di cui da tempo ormai, come Pastori, abbiamo cessato di infiammare il desiderio dei nostri fedeli.

Li abbiamo così deprivati di quei doni soprannaturali che ci rendono capaci di far fronte alle prove di quaggiù, persino agli assalti della morte, con la forza della fede e con quel sussulto di inesauribile ed incrollabile speranza, che ci deriva dall’anelito verso il destino di gloria per il quale siamo stati creati.
I pronunciamenti della CEI, quelli ondivaghi del cardinale Vicario di Roma, come pure le immagini surreali e spettrali che ci provengono dal Vaticano, sono altrettante espressioni dell’oscuramento della fede, che ha colpito i vertici della Chiesa.  I Ministri del Sole, come amava chiamarli Santa Caterina da Siena, ne hanno provocato l’eclisse, consegnando il gregge alla caligine di dense tenebre.

A proposito dei provvedimenti della CEI: quando quelli emanati dallo Stato erano ancora limitati nelle sole zone a rischio, a determinati esercizi e in precise fasce d’orario, la CEI aveva già provveduto a cancellare la totalità delle celebrazioni liturgiche pubbliche in tutte le chiese del territorio, contribuendo ad alimentare paure e panico e privando i fedeli del conforto irrinunciabile dei sacramenti.  È difficile non pensare che una simile misura non sia stata suggerita al presidente della CEI da colui che, protetto dalle Mura leonine, sogna da ormai ben sette anni una chiesa in uscita, accidentata, ospedale da campo, che non esita ad abbracciare tutti e a sporcarsi.

Il Cardinal Bassetti, così solerte da sembrare più realista del re, sembra aver dimenticato una lezione importantissima: e cioè che la Chiesa per rendere servizio al Bene comune e allo Stato non deve affatto rinunciare ad essere se stessa, né venir meno alla sua missione di annunciare Cristo nostro unico Signore e Salvatore, deve guardarsi bene dall’oscurare le sue divine prerogative di Sapienza e di Verità e in alcun modo abdicare all’Autorità che le viene dal Sovrano dei re della terra, Nostro Signore Gesù Cristo.

Gli eventi ecclesiali di queste ore hanno reso palese, se ancora ce ne fosse stato bisogno, la tragica sudditanza della chiesa nei confronti di uno Stato che si adopera e si prodiga in tutti i modi per distruggere l’identità cristiana della nostra Italia, asservendola ad una agenda ideologica, immorale, nemica dell’uomo e della famiglia, mondialista, malthusiana, abortista, migrazionista, che vuole la distruzione della Chiesa, e non certo il bene del nostro Paese.

A porre rimedio all’assenza di una voce autorevole e di gesti rincuoranti da parte del Vicario di Cristo e dei pastori hanno provveduto il coraggio e la sapienza di alcuni ardenti sacerdoti e fedeli laici.

Aprite, anzi spalancate le porte a Cristo! Aprite, anzi spalancate le porte delle nostre chiese perché i fedeli vi possano entrare, pentirsi dei loro peccati, partecipare al Santo Sacrificio della Messa e attingere al tesoro di grazie che sgorgano dal Cuore trafitto di Cristo, nostro unico Redentore che può salvarci dal peccato e dalla morte.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

I fatti ormai parlano da soli. Continuiamo a sostenerci camminando sulla retta via. Molti ancora dormono e vogliono dormire per non vedere e non prender una decisione che non potrà che essere in solitudine, personale. Questa Santa Pasqua a questo ancora sta portandoci, alla resurrezione. Ognuno scelga.

Anonimo ha detto...

SARÀ UN CASO?

Sì è dato la Comunione a tutti, in stato di peccato e agli evangelici in Germania, e oggi nessuno può fare la S. Comunione.

Sì è prestato culto agli idoli in Vaticano e in San Pietro, e San Pietro non ha i riti della settimana santa con in fedeli

È stata tradita e venduta al regime cinese la Cina, e dalla Cina è arrivato il virus.

Col sinodo sull'Amazzonia la natura è stata glorificata e considerata persino un luogo teologico, ed ora sta mostrando che - a causa del peccato originale - non è una tigre facilmente cavalcabile.

È partito il complotto per dare la moglie ai preti, e i preti sono senza la loro sposa, la loro parrocchia.

"…perché capissero che con le cose con cui uno pecca, con quelle viene punito" (Sap 11,16)
Don Alfredo Maria Morselli

Viator ha detto...

Relativamente alla profezia di Fatima e agli eventi futuri che avrebbero funestato la Chiesa e il mondo, illuminanti le parole di Suor Lucia in una lettera indirizzata a Papa Giovanni Paolo II (12 Maggio 1982) :

"E non diciamo che è Dio che ci castiga; al contrario sono gli uomini che da se stessi si preparano il castigo. Dio prematuramente ci avverte e chiama al buon cammino rispettando la libertà che ci ha dato, perciò gli uomini sono responsabili"

Rr ha detto...

Anonimo 10.39:
abbiam creduto di essere padroni dell vita e di poterne disporre a nostro piacimento (aborto ed eutanasia) ed ora non sappiamo più neanche dove metter le bare.

Anonimo ha detto...

Veramente, nel terzo segreto, é la Madonna stessa a parlare di castighi, concetto presente, per altro nella Sacra Scrittura. La Chiesa lo ha sempre insegnato ed è presente anche nell'atto di dolore. Nell'episodio di Sodoma a me sembra che addirittura non lo permetta, semplicemente, ma lo mandi proprio.
Il resto sono sottigliezze a cui si ricorre perché si ha paura di sminuire la Divina Misericordia. In realtà le punizioni sono propriamente espressione della sua Misericordia. Il Signore punisce chi ama. Che il tutto, poi, sia determinato dalle nostre azioni malvagie é indiscutibile.

Anonimo ha detto...

Stupendo e profondo commento di don Morselli.
Da Meditare...

Josh ha detto...

https://www.radioradio.it/2020/03/paradosso-bce-soldi-emergenza-donazioni-cittadini-zaia-lagarde-bce-coronavirus/