Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 5 ottobre 2020

Un Papa marxista che manda la Chiesa alla deriva

Anche alla stampa laica ormai non sfugge l'evidenza.
Circola una battuta: i cinesi hanno qualche imbarazzo a farsi ricevere in Vaticano, perché Bergoglio è troppo comunista. Un cliché, d’accordo, ma ogni cliché nasconde un pizzico di verità e qui più che pizzichi sono manciate, sono palate: ci sarà una ragione se il papa argentino è stato adottato dalla sinistra come ultima spes del marxismo riverniciato. Se rifiuta di accogliere Mike Pompeo, segretario di stato Usa, se con Donald Trump fa la faccia schifata come con l’ex presidente del suo paese, Macrì, se il vescovo di Hong Kong lo tiene a cuccia, se Matteo Salvini non vuole vederlo neanche dipinto e lo umilia platealmente e invece non si fa problemi coi dittatori sudamericani che gli regalano allucinanti Crocifissi sulla falce e martello.

Fama da prete di sinistra
Bergoglio riposa in fama di prete di sinistra, affiliato alla teologia della Liberazione di Romero ma è un abbaglio, Bergoglio se mai è un pastore da barricata, vicino a posizioni anarcoidi: il Messaggero scrisse tre anni fa, mai smentito, dei suoi appoggi, anche finanziari, alla galassia dei centri sociali; all’arruffapopoli Casarini dice “vai avanti fratello mio” e sulle Ong che trafficano clandestini non trova mai altro che elogi incondizionati e sconclusionati. Arrivò perfino a giustificare, se non scusare, gli stragisti islamisti di Charlie Hebdo con la delirante uscita aerea su quelli da prendere a pugni se ti toccano la mamma. Che poi il suo marxismo appartenga a Karl o piuttosto a Groucho, è questione più sfumata, forse insolubile. Non un Papa sociale: un Papa militante. Fazioso come lo sono le milizie a senso unico. Ma può un Papa permettersi di essere spericolatamente fazioso? Sempre tardivo, sofferente quando si tratta di difendere le mattanze dei cristiani per il mondo, entusiasta e quasi minaccioso se c’è da schierarsi in favore di altre religioni, anche nei loro aspetti antitetici e devastanti per il cristianesimo. Bergoglio lascia correre e non condanna mai episodi di devastazioni di chiese, di statue, di simboli della santità cristiana ma si scatena appena sente eccepire sulla sacralità emblematica dell’Islam. C’è chi insinua: fatto fuori Ratzinger, dopo Ratisbona, a suon di attentati e roghi, sono stati gli imam ad imporre un capo cattolico di loro gradimento dietro il ricatto della strage diffusa, infinita. Anche questo, probabilmente, un cliché ma anche qui un pizzico di verità o almeno di plausibilità sembra affiorare.

Differenze con Wojtyla
La patente sgarberia alla massima diplomazia americana è resa ancora più bruciante dalla motivazione, offensivamente pretestuosa: il Vaticano non si presta a campagne elettorali. Qualcosa di puerile, che con Wojtyla non sarebbe mai potuto accadere se è vero che il Papa polacco anticomunista, antimodernista, a suo modo anticapitalista incontrava sì i dittatori da destra a sinistra, da Pinochet a Castro: ma poi, in privato, li strigliava, dettava le sue condizioni. Bergoglio non si preoccupa neppure di dissimulare, a seconda dell’identità ideologica, disprezzo o compiacenza.
Questo pontefice ringhioso ma debole, umorale, si disinteressa delle questioni finanziarie fino a che non esplodono in tutte le sue drammatiche contraddizioni ma contraddizioni che egli per primo ha alimentato; nomina e caccia, ma le nomine le decide lui o chi per lui e se si dimostrano perverse o disastrose la responsabilità è anzitutto sua. Lui invece si comporta sempre come il padrone che scarica tutto sui sottoposti. Teologicamente è difficile trovarci qualche sostanza, le sue encicliche viaggiano su un terzomondismo climatista che sfiora l’infantilismo di Greta o di Carola, le grandi riforme interne alla macchina vaticana sono rimaste pie intenzioni, la Chiesa come comunità dei fedeli implode in un messaggio solidaristico, sì, caritatevole, ma senza respiro, senza concretezza, senza grandezza. Senza autorevolezza.
Una riduzione ai minimi termini che i prelati conservatori non possono accettare, mentre i progressisti stanno alla finestra. Ma se i preti progressisti sono i don Biancalani o gli esagitati che su Twitter augurano morte violenta a Trump e Salvini, se hanno la faccia del cardinale elemosiniere che aiuta i parassiti del centro sociale a rubare la corrente elettrica alla comunità, allora non c’è da rallegrarsi. La Chiesa non è una Ong e non è un ente assistenziale e che il suo sommo pontefice sia finito sulla bandiera al posto di Guevara dovrebbe preoccupare anche i cattolici che se ne compiacciono.
Non è necessario essere cardinali duri, duramente conservatori come Robert Sarah per capire che la Chiesa è una nave mandata alla deriva da un nocchiero che non sembra preoccuparsene affatto.
Max Del Papa, 2 ottobre 2020 - Fonte

38 commenti:

Sistema contro il sovranismo ha detto...

Né in prima né nel titolo a pagina 11 né nel sommario Repubblica -
il giornale letto da Bergoglio - trova il modo di scrivere che l’accusa (la Procura catanese) non ha mosso alcuna imputazione a Salvini. Bisogna arrivare a fine lettura per apprenderlo. E sembra quasi un’inadempienza della procura stessa

Anonimo ha detto...

LA SCELTA DI BERGOGLIO DI FARSI CHIAMARE FRANCESCO DURANTE IL SUO PONTIFICATO È UN OLTRAGGIO A SAN FRANCESCO D'ASSISI, DI CUI SCIMMIOTTA LA POVERTÀ, PER FARSI AMARE DAL MONDO.
MA LUNGI DA LUI IL VIVERE IL VANGELO COME IL POVERELLO D'ASSISI L'HA VISSUTO.
BASTA LEGGERE QUANTO SEGUE PER RENDERSI CONTO CHE BERGOGLIO NON È FRANCESCO MA LA SUA ANTITESI!!!

SAN FRANCESCO E IL SULTANO
Il Sultano d'Egitto sottopose a Francesco D'Assisi un'altra questione: "II vostro Signore insegna nei Vangeli che voi non dovete rendere male per male, e non dovete rifiutare neppure il mantello a chi vuol togliervi la tonaca,dunque voi cristiani non dovreste imbracciare armi e combattere i vostri nemici".

Rispose San Francesco: "Mi sembra che voi non abbiate letto tutto il Vangelo. Il perdono di cui Cristo parla non è un perdono folle, cieco, incondizionato, ma un perdono meritato. Gesù infatti ha detto: "Non date ciò che è santo ai cani e non gettate le vostre perle ai porci, perché non le calpestino e, rivoltandosi, vi sbranino". Infatti il Signore ha voluto dirci che la misericordia va dispensata a tutti, anche a chi non la merita, ma che almeno sia capace di comprenderla e farne frutto, e non a chi è disposto ad errare con la stessa tenacia e convinzione di prima. Altrove, oltretutto, è detto: "Se il tuo occhio ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo lontano da te”. E, con questo, Gesù ha voluto insegnarci che, se anche un uomo ci fosse amico o parente, o perfino fosse a noi caro come la pupilla dell'occhio, dovremmo essere disposti ad allontanarlo, a sradicarlo da noi, se tentasse di allontanarci dalla fede e dall'amore del nostro Dio. Proprio per questo, i cristiani agiscono secondo massima giustizia quando vi combattono, perché voi avete invaso delle terre cristiane e conquistato Gerusalemme, progettate di invadere l’Europa intera, oltraggiate il Santo Sepolcro, distruggete chiese, uccidete tutti i cristiani che vi capitano tra le mani, bestemmiate il nome di Cristo e vi adoperate ad allontanare dalla sua religione quanti uomini potete. Se invece voi voleste conoscere, confessare, adorare, o magari solo rispettare il Creatore e Redentore del mondo e lasciare in pace i cristiani, allora essi vi amerebbero come se stessi".
(Numero 2691 delle Fonti Francescane)

SAN FRANCESCO E LE CROCIATE
San Francesco D'Assisi non era nè buonista nè pacifista,egli partecipa alla quinta Crociata, proclamata nel 1213 da Innocenzo III, per poter assistere caritatevolmente i crociati nei pericoli fisici e Spirituali cui andavano incontro e soprattutto predicare ai musulmani PER CONVERTIRLI; tutta la sua vita è segnata dall’ansia NON di “dialogare” accademicamente con i musulmani, ma di “CONVERTIRLI” a Gesu Cristo....

Il santo di Assisi la chiama «la santa impresa», giudicandola un intervento di legittima difesa militare di quei luoghi sacri e di quei cristiani del Vicino Oriente, sin dai primi secoli evangelizzati dal sangue dei martiri. I primi dell’epoca francescana sono san Daniele e compagni, trucidati in Marocco poco dopo la morte del santo perché, malgrado gli avvertimenti delle autorità islamiche, non vollero saperne di “dialogo” e tentarono di convertire chi capitava loro a tiro. Esemplare il fatto che San Francesco giustificò la Crociata proprio davanti al sultano musulmano dell’Egitto. Ed è completamente falsa la ricostruzione secondo cui fece una scelta “missionaria” sostitutiva della Crociata: era inconcepibile una contrapposizione tra Missione e Crociata.
(Maria Stilo)

Stringendo fra le mani la Corona del Santo Rosario opponiamoci ai figli delle tenebre . ha detto...

Dal 7 al 13 ottobre dalle ore 19.oo alle ore 20.oo Radio Buon Consiglio ha aderito alla iniziativa Primo Assedio Di Gerico per il mondo organizzato da Mater Fatima ,qui per leggere le intenzioni

https://www.radiobuonconsiglio.it/

tralcio ha detto...

Fischia il vento soffia la bufera... ma fischiano anche le orecchie!

Invece della "rossa primavera" stiamo vivendo l'era glaciale spirituale nel global warming!

Santa Messa odierna
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati (Gal 1,6-12)

Fratelli, mi meraviglio che, così in fretta, da colui che vi ha chiamati con la grazia di Cristo voi passiate a un altro vangelo. Però non ce n’è un altro, se non che vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo.
Ma se anche noi stessi, oppure un angelo dal cielo vi annunciasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunciato, sia anàtema! L’abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi annuncia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema!

Infatti, è forse il consenso degli uomini che cerco, oppure quello di Dio? O cerco di piacere agli uomini? Se cercassi ancora di piacere agli uomini, non sarei servitore di Cristo!

Vi dichiaro, fratelli, che il Vangelo da me annunciato non segue un modello umano; infatti io non l’ho ricevuto né l’ho imparato da uomini, ma per rivelazione di Gesù Cristo.

I marxisti sono anche in TV ha detto...

Promemoria per i colleghi di TV7: i Reich sono stati tre...

Ieri notte su Rai1 è andata in onda la consueta puntata di TV7, il rotocalco televisivo del Tg1. Anche questa volta i colleghi della Rai si sono distinti per faziosità e capacità di disinformazione. Parlando della ormai famosa manifestazione di Berlino contro le mascherine, hanno insistito nel dire che i partecipanti erano tutti della estrema destra perché esponevano bandiere del Reich, senza specificare QUALE Reich, lasciando intendere subdolamente che appartenessero al Terzo Reich, e che quindi fossero naziste.
Nulla di più errato e sviante.
Per fare chiarezza, è bene sapere quanti Reich si sono succeduti in Germania e in quali epoche:
Il Primo Reich va dal 962 al 1806, è meglio conosciuto come Sacro Romano Impero e fu fondato da Ottone I di Sassonia.
Il Secondo Reich, conosciuto come impero tedesco o impero germanico va dal 1871 al 1918, cioè fino al termine della Prima Guerra Mondiale.
Il Terzo Reich, cioè la Germania nazista, nasce nel 1933 con la presa del potere da parte di Hitler e termina nel 1945 con la fine della Seconda Guerra Mondiale e del nazismo.
Ora in quella manifestazione per la quale i colleghi di TV7 si sono tanto accalorati, erano presenti solo bandiere del Secondo Reich, cioè dell’impero tedesco che nulla ha a che fare col nazismo, essendosi estinto nel 1918, cioè ben 15 anni prima dell’avvento di Hitler al potere. Infatti alla manifestazione non era presente alcuna bandiera del Terzo Reich, quella con la svastica, tanto per intenderci, mentre in alcune inquadrature si notavano addirittura delle bandiere americane.
Ora dare del nazista a chi issa la bandiera dell’impero tedesco sarebbe come dare del fascista a chi in Italia fa la stessa cosa con la bandiera dei Borboni.
Questa è la qualità e il livello culturale dei giornalisti di TV7, che, è bene sottolineare, è un rotocalco del Servizio Pubblico. Purtroppo una delle ultime ridotte della disinformazione di stampo veterocomunista in terra italiana…

Anonimo ha detto...

BERGOGLIO Y SU IRRESISTIBLE ATRACCIÓN POR LO SÓRDIDO

http://catapulta.com.ar/?p=7837

http://catapulta.com.ar/?p=9892

Anonimo ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=_baHiV1NBcE
Francisco con cuenta millonaria; se le cae su teatro del "Papá" de los pobres...
Armando Valdez
Hace 5 horas
Con esto cobran mayor credibilidad las acusaciones públicas por lavado de dinero en contra de quienes usurpan la jerarquía vaticana en beneficio de cárteles, traficantes, corruptos y líderes socialistas que usan el Vaticano como paraíso fiscal "off-shore" dado que ningún país los puede auditar. No en balde se llevó a uno de sus compinches acusado de pederastia en Argentina, Monseñor Sancheta, para manejar las cuentas y administrar las inversiones y activos del Vaticano, ahora con poder total sobre los recursos al haber desaparecido el IOR ... por acusaciones de fraude y corrupción, y centralizar todo en una sola institución que puede manejar a discreción. He ahí la falsa iglesia "pobre" para los pobres.


Resistencia Católica Tradicional Radio
Hace 4 horas
Es correcto hermano está Iglesia nueva es de lavado de dinero descarado

Anonimo ha detto...

BERGOGLIO Y SU IRRESISTIBLE ATRACCIÓN POR LO SÓRDIDO
http://catapulta.com.ar/?p=9900

LOS “CURAS EN OPCIÓN POR LOS POBRES” Y LA REVOLUCIÓN
http://catapulta.com.ar/?p=9940


MARXISMO EN LA UNIVERSIDAD CLASISTA DE GRABOIS Y BERGOGLIO
http://catapulta.com.ar/?p=9892



UN FRENTE MARXISTA-BERGOGLISTA (para la insurrección rural)
http://catapulta.com.ar/?p=7837



LA CONEXIÓN BERGOGLIO CON LA REFORMA AGRARIA MARXISTA
http://catapulta.com.ar/?p=9190

Anonimo ha detto...


¿solo bergoglio es comunista?????


.

Tomado de CATÓLICOS ALERTA.

ALGUNAS VERDADES SOBRE WOJTYŁA

Ante todas las maravillas que se están comentando sobre las hazañas “ascuménicas” [1] de Wojtyła, podemos relatar lo siguiente:

Catherine y Jacques Legrand han escrito un interesante libro con el título “John Paul II”. Allí se plantean la pregunta de si Wojtyła fue colaborador de nazis y comunistas en la Segunda Guerra Mundial. En 1942, fue arrestado con muchos de sus amigos: quienes fueron fusilados, pero él salió a salvo. El Cardenal Wyszyński, que durante tres años estuvo en arresto domiciliario por su lucha contra el comunismo, era un fuerte opositor de Wojtyła y de su interés por el ecumenismo y los cambios litúrgicos. Cuando había que designar a un nuevo obispo, siempre se consultaba a Wyszyński acerca de quién le parecía idóneo. El 8 de julio de 1958 quedó para siempre grabado en la memoria del cardenal, cuando el arzobispo Baziak de Cracovia insistió en que Wojtyła fuera obispo auxiliar de la misma ciudad. Fue la primera vez en que Wyszyński fue pasado por alto en la designación de un nuevo obispo, privilegio que había recibido de Pío XII en aquellos tiempos extraordinarios de persecución. Wojtyła no estaba incluido en la lista de Wyszyński… Las designaciones de arzobispos eran manipuladas por Zenon Kliszko, el principal ideólogo del partido comunista polaco, y el celador de su ortodoxia. Cuando murió el arzobispo Baziak, Kliszko dijo: “Espero a Wojtyła, pongo mi veto contra todos los demás nombres hasta que lo tenga”. Wojtyła fue manifiestamente favorecido por el régimen comunista: ellos fueron quienos lo ayudaron a llegar a la importante sede arzobispal de Cracovia, dado que los comunistas lo contemplaban como un obispo con quien podían trabajar en conjunto.

https://caballerodelainmaculada.blogspot.com/2020/09/algunas-verdades-sobre-wojtyla.html

Anonimo ha detto...

ALERTA!! LA VACUNA MATA EL GEN EN LA GLÁNDULA PINEAL Y MATA EL ALMA Y EL ESPÍRITU - COMPARTAN!!
https://www.youtube.com/watch?v=LBVO8AWo87c

Anonimo ha detto...

''il Papa polacco [..] antimodernista''

Bella questa (sono ironico).

Anonimo ha detto...

Bergoglio es comunista al estilo elite soviet nomenklatura (la usura financiera internacional colectivista es decir los tan mentados hermanitos mayores de wojtyla) jajaja

Anonimo ha detto...

5 ottobre 2020 09:21 al mejor estilo Marcinkus & cia.

Anonimo ha detto...

Comunque, ieri rileggevo la Humani generis e mi è venuto da piangere (non essendo abituato a un simile livello di cattolicità procedente da un documento papale, i miei nervi non hanno retto, ahah).

No, per dire, dopo poche righe si nomina il peccato originale...

Anonimo ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=vMjCONLL_AY

musicswithlyrics

buena entrevista amigo! me gustó tu humildad y tu humor! brillante Morera como siempre!

alexander cruz
Hace 1 mes
¡Uh...! Un libertario y Católico, me llega, yo soy coordinador de la pastoral de una parroquia Jesuita, y son muchos socialistas disfrazados de comunistas, pero a mí no me dicen nada y ya muchos conocen mí posición.



alexander cruz

Ya me han dicho que soy conservador, y soy seguidor de Frank Morera, en cuestiones de ideología a Agustín Laje, Axel Káiser, y varios libertarios.


musicswithlyrics

@alexander cruz jaja! si conozco, en los jesuitas hay muchos socialistas y cuasicomunistas! yo por mi parte soy AnarcoCapitalista, como dijo Aristóteles "Amicus Plato, sed magis amica veritas" por lo tanto hay que apuntar a donde está la verdad, abrazo.


alexander cruz

@musicswithlyrics excelente, y para que lo sepan soy coordinador de pastoral juvenil, o sea estoy en la estapa donde adoctrinan más a los jóvenes, saludos

Anonimo ha detto...

Appena si accorgeranno che non serve più quel mondo malvaggio ed immorale che prima lo ha adulato lo distruggerà .A dire il vero loro vogliono distruggere la Chiesa .Missione impossibile.

Anonimo ha detto...

Annodando alcune memorie in un'unica ipotesi:

Misteriosa e indegna rimane la figura di Riccardo Galeazzi Lisi, (Roma, 26 luglio 1891 – Roma, 16 novembre 1968) è stato un medico italiano, archiatra pontificio di Pio XII (Wikipedia), il medico che diede alle stampe, quella francese in particolare, le foto di Pio XII appena defunto. Questa può essere considerata la prima profanazione pubblica, mondiale, del Papato a cadavere caldo di Pio XII.

Il Conclave che ne seguì, si 'vocifera', che indicasse Siri come il Cardinale in linea con Pio XII, tuttavia ne uscì eletto Angelo Roncalli.

Alla morte di Roncalli, dato da tempo in odore di massoneria, di nuovo alcuni cardinali proposero 'la candidatura dell'arcivescovo di Genova Giuseppe Siri. Questi, però, giunto a Roma a cose fatte, declinò l'invito, come da lui stesso dichiarato in una successiva intervista del 25 novembre 1987 (Wikipedia)'. Si 'vocifera' che Siri avesse ricevuto minacce di vita per alcune persone della sua famiglia.

Così si arrivò all'elezione di Paolo VI , 'supposto' massone e/o simpatizzante con massoneria, che qualcuno definì il papa che parlava a destra e operava a sinistra.

Fin qui si può notare che nei conclavi entrano delle 'preferenze' che poi diventano ordini agiti, eseguiti.

Con Papa Luciani invece, dubitando del decesso naturale, si volle vedere un'azione soporifero radicale, incontrovertibile, posteriore al conclave di solo pochi giorni.

Parimenti e platealmente si tentò con Papa GPII, ma qui Qualcosa andò storto grazie a Maria Santissima e alla santità di pochissimi ubbidientissimi Suoi fedeli.

Con BXVI si optò per un'esclusione meno cruenta ma, non meno chiacchierata, che fosse condivisibile e condivisa con lo stesso escludendo da vivo, con l'augurio/promessa per lui di lunga vita da parte di chissà chi. E così fu.

Con Francesco/ J.M.Bergoglio la Santa Sede è in mano a correnti ormai radicate all'interno e da centri di potere esterni che manovrano la chiesa come propria pedina.

Questa è una parte del filo noir che dal 1958 arriva fino a noi, vista da chi sta cercando di ordinare, al seguito di tanti altri meglio informati, le tessere lasciate volutamente sparse sul tavolo, ipotizzando ipotizzando verosimilmente.

Anonimo ha detto...

... il Papa polacco anticomunista, antimodernista, a suo modo anticapitalista...

Insomma un novello abbé Emmanuel Barbier, un novello Gregorio XVI...
Una gagliarda risata ogni tanto ci vuole, aiuta mirabilmente a conservare la letizia.
San Filippo Neri, prega per noi!

Anonimo ha detto...

https://www.maurizioblondet.it/il-cardinal-pell-parla/

Il Cardinal Pell parla
Maurizio Blondet 5 Ottobre 2020
da quanto tempo non sentiamo un vescovo parlare così….
“Durante i due sinodi sulla famiglia alcuni hanno proclamato che la Chiesa è un ospedale o un porto per i rifugiati. Questa è solo una delle immagini della Chiesa, lontana da quella più utile e importante, perché la Chiesa deve mostrare come non diventare malati, come evitare il naufragio, e in ciò i Comandamenti sono fondamentali”:...

Anonimo ha detto...

''da quanto tempo non sentiamo un vescovo parlare così''

Da meno di 24 ore (mi riferisco a mons. Viganò).

Anonimo ha detto...

Il commento di Contance Prazel su Liberté politique:
Tous frères, ou "frères dans la foi" ?

Patrizio ha detto...

Wojtyla "antimodernista" non sta né in cielo né in terra.
Bergoglio ha molte, più importanti e gravi cose in comune con Wojtyla, così come con Roncalli, Montini e Ratzinger che in difformità da essi.
Jorge Mario, come i suoi predecessori pontefici, conciliari e post conciliari, è un seguace della pseudo religione proclamata da Montini de "l'uomo che si fa Dio", in cui si ode chiaramente il sibilo del serpente infernale che ai nostri progenitori prometteva: "diventerete come Dio".
Auspica e si spende per un "nuovo ordine mondiale".
È anch'egli grande amico dei massoni, che invita in Vaticano con tutti gli onori, pacche sulle spalle e foto con sorrisi a trentadue denti, sull'esempio di chi l'ha preceduto sul soglio di Pietro dal 1958 ad oggi.
Come i suoi predecessori modernisti, pur avendo incontrato moltissimi increduli nel corso della sua vita pastorale, si è sempre guardato bene dal convertirli all'Unico Vero Dio e battezzarli nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo così come comandato da Nostro Signore Gesù Cristo.
Le differenze tra i vari Roncalli, Montini, Wojtyla, Ratzinger e Bergoglio sembrano, in concreto, di metodo e derivano dal carattere, dalla preparazione e dall'intelligenza di ciascuno.
Ciò che li accomuna è l'eresia modernista, il cui veleno hanno iniettato nelle vene di Santa Romana Chiesa (S. Pio X: "Il modernismo è il compendio di tutte le eresie").
Ognuno agendo a proprio modo.
Chi indicendo, a parole e con l'inganno, un concilio pastorale, ma nelle intenzioni e nei fatti dogmatico, invitando sia teologi eretici che scismatici protestanti.
Chi proclamando una religione satanica, deponendo la Tiara, indossando l'ephod, regalando l'anello piscatorio ad un eretico riformato e distruggendo la Sacra Liturgia Cattolica.
Chi, mentre chiede al mondo di "spalancare le porte a Cristo", baciando l'anticristico corano, affermando che "Cristiani e musulmani adorano lo stesso Dio" e dichiarando che l'uomo si salva in virtù della sola "Incarnazione".
Chi organizzando e presiedendo le eretiche riunioni di Assisi, all' insegna dell'eresia modernista del dialogo con le false religioni e con mammona, del relativismo, indifferentismo e sincretismo religiosi.
Chi affermando la salvezza degli ebrei senza la necessità della conversione a Nostro Signore Gesù Cristo, senza il Battesimo e senza l'entrata nella Chiesa Cattolica, in virtù della superata antica alleanza.
Chi pronunciando il gran rifiuto e dimettendosi da Vicario di Cristo, e creando ad hoc la figura del "papa emerito", a propria (triste) immagine e somiglianza, dando così un colpo terribile all'Istituzione divina del Papato.
Purtroppo si potrebbe continuare per ore.
Laudetur Jesus Christus.

Anonimo ha detto...

Ecco cosa dice il catechismo sulla proprietà privata. Capisco che un marxista leninista massone non guarda al CCC ma ora è troppo! Vescovi ci state prendendo gusto? O meglio, avete preso gusto a lasciar fare al distruttore di anime?
Lo abbiamo si o no capito che Bergoglio vuole che si instauri il comunismo cinese? Ma per tutti ci sarà una giustizia divina, anche per coloro che non hanno creduto a suor Lucia di Fatima!

2403. Il diritto alla proprietà privata, acquisita o ricevuta in giusto modo, non elimina l'originaria donazione della terra all'insieme dell'umanità. La destinazione universale dei beni rimane primaria, anche se la promozione del bene comune esige il rispetto della proprietà privata, del diritto ad essa e del suo esercizio.

Marco ha detto...

La destinazione universale dei beni rimane primaria

E' uno dei pochi passi in cui Bergoglio non falla. Leggete Leone XIII. Ficcatevelo bene in testa, o sarete complici di chi ha distrutto la Chiesa (o di coloro dai quali la Chiesa si è fatta distruggere): la plutocrazia borghese internazionalista.

Anonimo ha detto...

Sì, il CVII è stato il paravento mondiale dietro il quale è iniziata la sistematica distruzione della Chiesa e l'accelerazione verso il totalitarismo mondiale. Il tutto infiocchettato di buonismo, sotto la protezione di Ambiguità, Doppiezza, Farisaismo, Impostura, Menzogna, Falsità, Ipocrisia.

Anonimo ha detto...

Sì, il CVII è stato il paravento mondiale dietro il quale è iniziata la sistematica distruzione della Chiesa e l'accelerazione verso il totalitarismo mondiale. Il tutto infiocchettato di buonismo, sotto la protezione di Ambiguità, Doppiezza, Farisaismo, Impostura, Menzogna, Falsità, Ipocrisia.

Anonimo ha detto...

Papa Francesco, al punto 5 di “Fratelli tutti”, l’ultima enciclica che ha pubblicato, afferma che la precedente enciclica “Laudato sì” è stata ispirata dal patriarca ortodosso, mentre nella redazione di “Fratelli tutti” si è “sentito stimolato in modo speciale dal Grande Imam Ahmad Al-Tayyeb" con il quale si è incontrato ad Abu Dhabi.
Ora, pur ritenendomi una persona abbastanza aperta al dialogo e favorevole al confronto, non posso non rilevare che una enciclica ispirata da un imam, risulta già viziata al principio.
Se poi ricordiamo quando papa Francesco indicò in Pannella e Bonino degli esempi da seguire, è lecito domandarsi se mai, un giorno, Bergoglio inizierà ad avere fonti di ispirazione appartenenti al cattolicesimo.

Anonimo ha detto...

TUTTI FRATELLI

"la Russia...spargerà i suoi errori per il mondo, promovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati"
(Fatima 1917)
L'ideologia socialista, che ha prodotto effetti devastanti negli stati comunisti, si è diffusa largamente anche nelle società occidentali. La possiamo riscontrare, per esempio, nell'appiattimento culturale programmato a tutti i gradi di istruzione, e nell'abolizione della meritocrazia. È altresi riscontrabile nella diffusa retorica di regime, fatta di falsi allarmi, demonizzazione degli avversari, teatrini in cui prendono parte come attori uomini e donne della casta per convincere il popolo credulone. È ancor più evidente nella tassazione fuori misura applicata ai beni privati dei cittadini, vero e proprio furto di stato.
Il comunismo, come dice la parola, è la dottrina fondata sulla proprietà non individuale ma comune dei beni esistenti e dei mezzi di produzione. Il comunismo è possibile solo eliminando la proprietà privata. Ciò può essere ottenuto tramite una rivoluzione violenta, oppure in modo progressivo tramite l'erosione lenta e continuata dei diritti del cittadino (rana bollita). Ricordo a chi lo avesse dimenticato che "Non rubare" e "Non desiderare la roba d'altri" sono due comandamenti della legge divina.

Anonimo ha detto...

''L'ideologia socialista, che ha prodotto effetti devastanti negli stati comunisti, si è diffusa largamente anche nelle società occidentali.''

Vero, ma la colpa della totale scristianizzazione delle società occidentali va attribuita e messa addosso al liberalcapitalismo.

Anonimo ha detto...

Semplice domanda, semplice scelta

"Dio vuole la fratellanza fra cattolici e musulmani". (Bergoglio)
Oppure...
"Dio vuole la conversione dei musulmani" (Mt., 28, 18-19: "Andate e fate discepoli tutti i popoli del mondo, battezzandoli...").
Ecco, in questa domanda, risiede l'essenza ultima dell'apostasia di questo clero vaticansecondista e pure terzista. Ovvero, modernista.
Tutto il disastro ulteriore, fino alla follia attuale di pachamama e dell'ultima ridicola enciclica, è solo conseguenza logica.

Marco ha detto...

Maria, devi pubblicarmi.

La destinazione universale dei beni rimane primaria

Infatti. leggere Leone XIII. Su questo punto, e su poco altro, Bergoglio non falla.

Anonimo ha detto...

Preghiamo S. Antonio da Padova martello degli eretici

Anonimo ha detto...

Dal Giornale : "Andrea Cionci: Se venisse sottoposta alla politica ultra-immigrazionista auspicata da Bergoglio, l’Italia sarebbe CANCELLATA completamente nel giro di pochissimi anni e sotto tutti gli aspetti: politico, sociale, economico, demografico, geopolitico, linguistico, etnoantropologico, culturale, artistico, mediatico, persino alimentare."
Ed io aggiungo, soprattutto, RELIGIOSO.

Anonimo ha detto...

Sì, è così.
Il liberalcapitalismo è PEGGIORE del socialismo e del comunismo, perché procede nella attuazione dei suoi misfatti in modo meno traumatico e più sornione.
Gli effetti devastanti del liberalcapitalismo li abbiamo sotto gli occhi.
Nel caso poi in cui comunismo e liberacapitalismo siano alleati, come in Cina, il risultato è una miscela distruttiva più potente della bomba atomica.
È di tale miscela distruttiva "alla cinese" che le élites si stanno servendo per il trionfo del loro sogno più che bimillenario: il Nuovo Ordine Mondiale.
Ormai le élites hanno gettato la maschera e, complici le masse plaudenti, anestetizzate da decenni di liberalcapitalismo, procedono di trionfo in trionfo.
Sembra retorico scrivere così, assomiglia ai discorsi roboanti che sentiamo da decenni("la repubblica democratica e antifascista nata dalla resistenza" è un classico), eppure nel caso presente si può usare.
Preghiamo per un miracolo. Non disperiamo. Non scendiamo a patti con Satana e i suoi suppositi. Restiamo fedeli alla nostra santa Religione, anche se dovessimo rimetterci la vita.
Coraggio!

Anonimo ha detto...


Le bandiere di quale Reich e l'esser "fascisti"

...Dare del fascista a chi innalza la bandiera del vecchio impero tedesco (II Reich) sarebbe come dare del fascista a chi in Italia esibisse la bandiera dei Borbone.."
Forse sarebbe più esatto dire: sarebbe come dare del fascista a chi in Italia esibisse la
bandiera del Regno d'Italia (senza il posteriore fascio), dei Savoia; del Regno d'Italia prima dell'avvento del fascismo.
La bandiera del Reich imperiale ha un richiamo nazionalistico e unitario, in Germania; significa un riannodarsi alla Germania Guglielmina, che si considerava erede dell'impero tedesco del passato, anche se diventata protestante. E già questo è sufficiente ai media per parlare di "fascismo". Per i sinistri, laici o cattolici, ogni richiamo alla Patria,
alla propria nazionalità da difendere, sulla base di una continuità storica, è nient'altro che "fascismo".

Piuttosto, da stigmatizzare nell'Enciclica le parole velenose contro i blog e i siti che criticano la politica del Papa e le sue eresie, parole che sembrano un invito alla persecuzione dei dissidenti.

mic ha detto...

@Marco 10:16

Non è la prima volta che Berhoglio ne dice una giusta e il resto è spazzatura. In ogni caso un'affermazione scarna e sbrigativa che poi non tiene conto che l'affermazione è assolutizzata e usata strumentalmente che contributo porta?

Anonimo ha detto...

Legate alla destinazione universale dei beni vi sono la gestione, la conservazione dei beni, cioè la loro manutenzione ordinaria e straordinaria che richiedono il LAVORO degli uomini. L'accaparramento avido dei beni ha avuto come risultato la divisione degli uomini tra vincitori e vinti, tra padroni e schiavi. Dalla interiore scissione umana, originata dal peccato originale, discende una comprensione distorta del lavoro inteso solo come maledizione. La cacciata dal Paradiso terrestre comporta, come punizione per l'uomo, fatica, dolore, sudore della fronte per poter mangiare il pane ricavato da una terra diventata essa stessa ostile con spine e cardi. Ma la storia non finì con la cacciata dell'uomo dal Paradiso terrestre ma,immediatamente cominciò la storia della redenzione con le scoperte degli strumenti che aiutano l'uomo nel suo lavoro e nascono i mestieri, le arti per guadagnarsi il pane lavorando per se stessi e per gli altri, infatti non esiste lavoro che non abbia questa doppia, meglio triplice valenza di offerta a Dio per il proprio ed altrui sostentamento, per il proprio ed altrui benestare. La storia è un continuo cercare l'equilibrio tra il lavoro servile/padronale e il lavoro cattolico. Il Messia, Gesù Cristo, non cede alla tentazione di trasformare le pietre in pane, cioè alla tentazione di cancellare il lavoro, la fatica, il sudore, ma sottolinea che non di solo pane vive l'uomo, ma vive di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. Da questa precisazione discende che lavoro e pane vengono fusi alla Parola di Dio, quindi la vita dell'uomo dipende dalla Parola, dal lavoro, dal pane, tanto che Gesù Cristo si rende a noi sempre presente, rinnovando in maniera incruenta il suo sacrificio, la sua fatica, il suo dolore, la sua sofferenza nel pane eucaristico,nostro cibo salutare per l'anima e per il corpo. Si arriva sempre tra alterne vicende a San Benedetto che sintetizza con Ora et Labora, lo stile di vita del monaco e del cristiano. Il lavoro viene elevato, per il cattolico, allo stesso rango della preghiera come offerta e ringraziamento a Dio e come nostro e altrui sostentamento e come la preghiera il lavoro,anche il più umile, il più nascosto ed ignorato dal mondo, mira a farsi sempre più Arte per la Gloria di Dio, Uno e Trino, e per la santificazione nostra e del nostro prossimo.

Anonimo ha detto...

Legate alla destinazione universale dei beni vi sono la gestione, la conservazione dei beni, cioè la loro manutenzione ordinaria e straordinaria che richiedono il LAVORO degli uomini. L'accaparramento avido dei beni ha avuto come risultato la divisione degli uomini tra vincitori e vinti, tra padroni e schiavi. Dalla interiore scissione umana, originata dal peccato originale, discende una comprensione distorta del lavoro inteso solo come maledizione. La cacciata dal Paradiso terrestre comporta, come punizione per l'uomo, fatica, dolore, sudore della fronte per poter mangiare il pane ricavato da una terra diventata essa stessa ostile con spine e cardi. Ma la storia non finì con la cacciata dell'uomo dal Paradiso terrestre ma,immediatamente cominciò la storia della redenzione con le scoperte degli strumenti che aiutano l'uomo nel suo lavoro e nascono i mestieri, le arti per guadagnarsi il pane lavorando per se stessi e per gli altri, infatti non esiste lavoro che non abbia questa doppia, meglio triplice valenza di offerta a Dio per il proprio ed altrui sostentamento, per il proprio ed altrui benestare. La storia è un continuo cercare l'equilibrio tra il lavoro servile/padronale e il lavoro cattolico. Il Messia, Gesù Cristo, non cede alla tentazione di trasformare le pietre in pane, cioè alla tentazione di cancellare il lavoro, la fatica, il sudore, ma sottolinea che non di solo pane vive l'uomo, ma vive di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. Da questa precisazione discende che lavoro e pane vengono fusi alla Parola di Dio, quindi la vita dell'uomo dipende dalla Parola, dal lavoro, dal pane, tanto che Gesù Cristo si rende a noi sempre presente, rinnovando in maniera incruenta il suo sacrificio, la sua fatica, il suo dolore, la sua sofferenza nel pane eucaristico,nostro cibo salutare per l'anima e per il corpo. Si arriva sempre tra alterne vicende a San Benedetto che sintetizza con Ora et Labora, lo stile di vita del monaco e del cristiano. Il lavoro viene elevato, per il cattolico, allo stesso rango della preghiera come offerta e ringraziamento a Dio e come nostro e altrui sostentamento e come la preghiera il lavoro,anche il più umile, il più nascosto ed ignorato dal mondo, mira a farsi sempre più Arte per la Gloria di Dio, Uno e Trino, e per la santificazione nostra e del nostro prossimo.