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domenica 27 maggio 2012

Il libro di don Curzio Nitoglia: “Sovversione & Restaurazione”

Il libro di don CURZIO NITOGLIA “Sovversione & Restaurazione”, edito dal Centro Studi Jeanne D’Arc di Milano (73 pagine, 9 euro), può essere richiesto a  redazione@ordinefuturo.info

Esso vuol essere un manuale di base per la formazione del militante [la Chiesa Militante è ognuno di noi, insieme a quella Trionfante e Purgante], che oggi si trova a dover combattere contro la Sovversione e per la Restaurazione. La ‘Sovversione’ è il disordine che l’uomo sperimenta in sé dopo il peccato originale, dietro la spinta delle tre Concupiscenze (orgoglio, avarizia e lussuria); la ‘Restaurazione’ è il cercare di ritornare all’ordine turbato dalle tre Concupiscenze nell’individuo, nella famiglia e nella Società civile.

Più precisamente la ‘Sovversione’ è il ribaltamento, il rovesciamento e lo sconvolgimento dell’ordine individuale, familiare e sociale. La ‘Restaurazione’ è il riportare l’ordine perduto e quindi in breve consiste nel ripristinare l’ordine individuale, familiare e sociale.

Per poter restaurare l’ordine nella Società civile occorre prima averlo in sé (“nemo dat quod non habet”, nessuno dà quel che non ha), poi nella  famiglia e infine lo si può portare nello Stato, che è un insieme di famiglie unite al fine di conseguire il benessere comune temporale subordinatamente a quello spirituale. L’ordine è la sottomissione dell’anima a Dio e la padronanza dell’anima sul corpo e i suoi istinti. La ‘Sovversione’ è lo scardinamento di quest’ordine. La vita spirituale consiste nel ristabilire quest’ordine nell’animo del singolo uomo; la vita politica consiste nel riportarlo nella Società civile.

Infatti la Politica o azione sociale è la Virtù di Prudenza (che ci fa scegliere i mezzi migliori per conseguire un fine) applicata alla Società, mentre l’Economia si occupa del focolare domestico e la Monastica del singolo individuo. Invece per Machiavelli la “politica” è un “vizio”, ossia è l’arte della furbizia e dell’inganno per ottenere il proprio fine (“il fine giustifica i mezzi”).

L’uomo per natura è socievole; quindi lo  Stato o la Società civile per natura deve conoscere, amare e servire Dio così come lo deve l’insieme di uomini da cui è formata.

La ‘Sovversione’ è nata col peccato di Adamo, ma, a partire dalla  Cristianità, ossia dall’epoca in cui  lo spirito del Vangelo informava le leggi della Società, essa ha conosciuto varie tappe: l’Umanesimo e il Rinascimento (1400-1500), che hanno cercato di rimpiazzare il Vangelo con la Cabala o l’esoterismo ebraico a livello delle élite intellettuali o Accademie culturali; poi è venuto il Protestantesimo (1517), che ha  immesso il soggettivismo e il relativismo nella Religione rendendola una  pura esperienza soggettiva e sentimentale, essenzialmente antigerarchica e sovvertitrice dell’ordine voluto da Gesù quando ha fondato la Sua Chiesa su una persona che è il Papa, il quale è il Re del Corpo Mistico; infine è venuta la Rivoluzione francese (1789), che ha portato il disordine nella Società, nella scienza e nell’azione Politica. Il Comunismo (1917) ha peggiorato il disordine della Rivoluzione francese – cercando di distruggere la proprietà privata, la famiglia e la religione – ed ha conosciuto il suo vertice con il 1968 sposando il freudismo, che ha portato il disordine in interiore homine eccitando al parossismo le tre Concupiscenze e rendendo l’uomo un animale selvaggio ed impulsivo. Oggi ci troviamo nell’ultima fase della  Sovversione, il Mondialismo, che a partire dall’11 settembre del 2011 cerca di impadronirsi del mondo intero e di edificare un unico Tempio e una sola Repubblica universale per rendere schiava la quasi totalità dell’umanità sotto il giogo di Israele e dell’America, i due Stati dominati dai principali agenti della Sovversione: il giudaismo e la massoneria.

La Restaurazione comporta la Gerarchia. Non bisogna cadere nel vizio del fariseismo calvinista e  liberista, il quale scambia gerarchia per prepotenza, sfruttamento ed oppressione del debole. Gerarchia significa che vi è una differenza accidentale tra gli uomini  (chi è più buono chi meno, chi più intelligente chi meno, chi più lavoratore chi meno), la quale fa sì che il migliore sia più in alto e comandi, senza disprezzare e maltrattare chi si trova più in basso ed obbedisce.

L’apologo di Menenio Agrippa ci fa capire con un semplice esempio cosa sia la vera gerarchia: “Una volta le membra dell’uomo, constatando che lo stomaco se ne stava ozioso, ruppero gli accordi con lui e cospirarono dicendo che le mani non avrebbero portato cibo alla bocca, né la bocca lo avrebbe accettato, né che i denti masticato a dovere. Ma mentre, cercavano di domare lo stomaco, s’indebolirono anche loro, e il corpo intero deperì. Di qui si vide come il compito dello stomaco non era quello di un pigro, ma che esso distribuiva il cibo a tutti gli altri organi. Fu così che le varie membra del corpo tornarono in amicizia tra loro e con lo stomaco. Così Senato e Popolo, come se fossero un unico corpo, deperiscono con la discordia, mentre con la concordia restano in buona salute” (Tito Livio, Ab Urbe condita, II, 32).     

 San Paolo a sua  volta insegna:   «Molte sono le membra, ma uno solo è il corpo. Né l’occhio può dire alla mano: “Non ho bisogno di te”; né la testa ai piedi […]. Anzi quelle membra che sembrano più umili sono le più necessarie. […]. Dio ha composto il corpo affinché non vi fosse disunione in esso, ma anzi le varie membra avessero cura le une delle altre. Quindi se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro sta bene, tutte le altre gioiscono con lui» (1 Cor., XII, 4-20).

Le ineguaglianze e la gerarchia tra i membri del corpo fisico e di quello civile, convergendo verso un fine comune (il benessere del tutto), formano l’unità e l’armonia dell’organismo. Così è nella Chiesa: laici, chierici, parroci (Chiesa discente), Vescovi e Papa (Chiesa docente). Così pure in Paradiso: Angeli, Arcangeli, Potestà, Troni, Dominazioni, Cherubini e Serafini.

Senza diversità e gerarchia tutto è piatto, brutto, immobile e morto. Se le cinque dita della mano umana fossero tutte eguali, la mano sarebbe informe e anche mostruosa; i palazzoni delle periferie urbane sono tutti eguali e perciò sono deformi, brutti e alienanti, mentre le casette medievali, costruite pietra su pietra dai loro proprietari, sono piccoli gioielli e una è diversa dall’altra.

L’unica disuguaglianza sostanziale infinita esiste tra Creatore e creature; disuguaglianza finita, ma sostanziale esiste tra specie diverse (angelo, uomo, animale, vegetale, minerale) mentre nella stessa specie (umana) vi è un’eguaglianza sostanziale (tutti gli uomini sono animali razionali, composti di anima immortale e corpo) con delle differenze accidentali, sulle quali si fonda la gerarchia umana, che non è schiavismo disumano. Ora il liberismo di derivazione calvinista pretende che tra gli uomini vi siano disuguaglianze sostanziali (il ricco è benedetto e predestinato, il povero è maledetto e dannato); mentre il comunismo inculca al povero l’odio verso il ricco come se la ricchezza in sé fosse intrinsecamente cattiva.

È importante che il militante antisovversivo si abitui a vivere bene, rispettando la Legge divina, poiché “bisogna vivere come si pensa, altrimenti si finisce per pensare male se si vive male”. Non si può restaurare la Società se abbiamo il disordine o la Sovversione in noi  (“agere sequitur esse, modus agendi sequitur modum existendi”: si agisce come si è, il modo di agire segue il modo di essere).

I consigli pratici per restaurare se stessi, la famiglia e la Società civile sono i seguenti:

1°) riforma te stesso, poi la tua famiglia e quindi la Società; 2°) ritorna al buon senso, al realismo che conforma il pensare alla realtà e possibilmente studia la filosofia perenne di S. Tommaso che ha elevato a scienza il senso comune e la retta ragione che ogni uomo normale possiede; 3°) vinci l’ozio, che è il “padre dei vizi” e incoraggia lo sforzo fisico, intellettuale e morale; 4°) ricorri a Dio onnipotente, che solo può debellare il Leviatano mondialista che attualmente schiaccia gli uomini come schiavi. 

Spero che questo libretto sia studiato e commentato assieme e settimanalmente dai giovani militanti per potere ritrovare l’ordine in sé e riportarlo nelle famiglie e nella Società. In questo tempo in cui la Sovversione è penetrata anche in ambiente cattolico e persino “tradizionalista” è più che mai  necessario che i giovani abbiano idee chiare sulla dottrina cattolica sia a livello spirituale (teologia ascetica e mistica) che sociale (dottrina sociale). Solo la preghiera unita all’azione e allo studio della filosofia politica, la pratica dei Sacramenti, la frequenza degli Esercizi Spirituali di S. Ignazio, daranno al giovane militante le forze necessarie per combattere la buona battaglia che non è solo contro le forze di questo mondo, ma contro il Principe di esso, che è il diavolo e Satana.
 d. Curzio Nitoglia
 20 maggio 2012

5 commenti:

Marco Marchesini ha detto...

Di Don Curzio avevo ordinato i due libri di filosofia da questo sito:

http://www.tilsafe.com/libit/LPH-803-NO/Filosofia+tomistica+accessibile+a+tutti+%E2%80%93+Vol.+I.html

Mai arrivati...

Avrei fatto meglio ad ordinarli direttamente all'editore.

Se dovrete comprare dei libri di Don Curzio, occhio a quel sito.

Marco Marchesini

alfa ha detto...

Oh bene: finalmente qualcuno ci riparla del buonsenso (cui accennavo poco fa) che pare perduto, e soprattutto della gerarchia dei valori, necessaria per essere non solo cristiani, ma quanto meno uomini e donne "timorati di Dio", si diceva un tempo. A causa del concilio 21.mo sembra che abbiamo perduto l'uno e l'altra, in un appiattimento soffocante, quel relativismo (fumo diabolico) che ci ha spacciato per libertà la totale sregolatezza, quel cammino di perdizione che è il rifiuto di ogni vincolo e freno, (col soggettivismo morale), e la funesta "democrazia", laddove la Chiesa era una monarchia, mentre al sommo vertice dei valori e delle autorità costituite c'era sempre Dio, nella Persona di Nostro Signore (v. "a Me è stato dato ogni potere...") a cui tutti dovevano render conto, inziando dal Papa, fino al più piccolo uomo sulla terra, cristiano o non credente che fosse.
Lode a don Curzio per la sua consueta schiettezza e libertà di dire il Vero senza inutili ipocriti giri di parole, e anche per la non comune capacità di farsi comprendere da tutti, colti e incolti.

Anonimo ha detto...

Caro Marco,
perché non telefoni direttamente a Don Curzio?
Ti mando il numero via mail :)

don Camillo ha detto...

Buona Pentecoste a tutti!

ps.
@ Marco, se non riesci a trovarli te li scansiono in pdf e te li mando.

Marco Marchesini ha detto...

Buona Pentecoste,
potevo ordinare prima i libri direttamente dall'editore:

http://www.noctuaedizioni.it/

a cui anche Don Curzio fa riferimento nel sito.

Ora è proprio nel sito dell'editore che ho trovato segnalata la libreria online "librad" e ho avuto la malaugurata idea di ordinarli da loro per evitare il pagamento in contrassegno.

Volevo scrivere a http://www.noctuaedizioni.it/acquisti1.htm

perché tolgano dal loro sito il riferimento a "librad" (in basso a destra) per evitare che altri utenti incorrano nello stesso problema che ho avuto io.

Praticamente quelli di librad sono spariti dalla circolazione con i soldi. Ora però mi attivo presso la polizia postale.

Marco Marchesini