Stamattina la partecipata e solenne Messa di Gesù e Maria, celebrata da Padre Vincenzo Nuara dell'Ecclesia Dei, ci ha recato la notizia riportata nel titolo. È una notizia ancora interlocutoria perché, nell'annunciare che la prossima domenica la Santa Messa ci sarà, è stato detto che le Autorità stanno cercando di dare soluzione al caso e quindi si è ancora in attesa della formalizzazione che lo renderebbe o renderà definitivamente chiuso.
Voglio augurarmi, insieme a quanti hanno condiviso le nostre speranze e le nostre attese che ogni ostacolo sia stato definitivamente rimosso. Ma c'è questa formalizzazione, peraltro importante ed opportuna, da attendere. Ringraziamo il Signore per l'evoluzione che appare positiva; ma non abbassiamo la guardia: il 2 dicembre - e le domeniche successive - saremo comunque lì in tanti per gioire e partecipare alla nostra Santa Messa o per cristianamente e civilmente mostrare l'attaccamento dei fedeli a quella che è una Grazia immensa ma che è un diritto del Signore prima ancora che nostro.
11 commenti:
Una curiosità:
per la messa portoghese, c'era stato bisogno di un accordo formalizzato?
Grazie della bella notizia per la quale ho pregato.
Continuiamo a non abassare la guardia.....
Un grazie a P. Nuara.
Ero presente questa mattina a Gesu'e Maria. Dopo averci dato le notizie che avete riportato, il celebrante ha anche invitato i fedeli ad essere 'generosi' nel fare le offerte (che vanno alla Chiesa). Mi e' allora venuto un pensiero 'maligno': non sara' che tutto questo trambusto e' dovuto a motivi economici e consiste in un sottile ricatto per aumentare le entrate ?
Caro Vandeano, ricordo bene. Ma su questo avevo glissato di proposito.
Anche perché non pensavo potesse essere questo il problema. Mi risulta che le offerte sono sempre state molto generose. Così mi dicevano gli amici molto più assidui di me, che invece vado solo saltuariamente.
E, comunque, il discorso mi pare ben più serio e profondo. Credo che in campo, purtroppo, ci sia proprio l'estraneità pregiudiziale e ideologica di sacerdoti e vescovi alla Santa Messa integra...
Se per fargliela digerire occorressero mezzi economici mi sembrerebbe di uno squallore incommensurabile!
Beh sappiamo, e saperlo ci sgomenta, come e quanto abbiano contato e contino certi "argomenti" di peso per aprire le porte, chiudere gli occhi e zittire la coscienza di certi Custodi della dottrina e della liturgia.
Vorrei ringraziare mic per averci informato dall`inizio, se non vado errata è stato anche Luis Moscardò ad attirare la nostra attenzione.
La redazione di Mil, dopo aver esitato, si è unita a chi, a giusta ragione, ha deciso di far sentire la sua voce.
Internet è ormai uno spazio di libertà e libera espressione, certe abitudini nella Chiesa di coprire problemi e situazioni scomode sotto lo spesso velo del silenzio e del segreto, i ricatti e le minaccie, aperte o subdole, sono ormai confrontati alla decisione di laici che vogliono assumere le loro responsabilità e che, essendo tradizionalisti, sanno che non hanno spesso altre vie per farsi sentire se non quelle offerte dalla rete.
Il tutto è come sempre nel modo, nella forma, in cui si manifesta la protesta o la denuncia, il caso che ci preoccupa A Gesù e Maria è in questo esemplare per correttezza e serietà.
Sulle offerte. Poiché in queste domeniche da "sfrattati" i fedeli (giustamente) avevano lesinato le offerte, poiché la soluzione della questione è molto vicina e poiché, infine, presso le Autorità che hanno (in modo del tutto insperato) preso a cuore le nostre vicissitudini il fatto che le offerte vadano PER INTERO agli agostiniani è stato valutato e apprezzato come segno di grande disponibilità verso i titolari della chiesa (essendo una nostra concessione, non certo dovuta), si è evidentemente voluto segnalare ai fedeli presenti che era il caso di tornare ad essere generosi come sempre.
Sì, Mic ha subito compreso la gravità della notizia e di questo dobbiamo esserle grata, soprattutto perché il segnale che emergeva dalla volontà di soffocare la S. Messa di Gesù e Maria era di portata più ampia e avrebbe significato un altro evidente messaggio per la "gestione del clima post motu proprio".
Il caso, che parrebbe avviato a felice conclusione, non deve farci dimenticare le sue generali ed infelici cause: avversione preconcetta e ideologica alla S. Messa in molti ambienti ecclesiali e paraecclesiali. Ciò deve legarci in un impegno costante di mutua caritatevole vicinanza nella preghiera e nelle iniziative. Questo temono veramente i nemici: la nostra possibilità di muoverci assieme. Nelle occasioni solenni e "affermative" è abbastanza facile trovarci; ecco, dobbiamo sostenerci a vicenda -a prescindere dalle varie sfaccettature- anche nelle situazioni di difficoltà. Se veramente riuscissimo a muoverci assieme, magari anche in modi differenziati ma legati con strategia unica, credo che... insomma, ci siamo capiti.
L. Moscardò
Luis,
è da tanto che mi esprimo nei termini in cui così chiaramente ti sei espresso tu.
Del resto è ciò a cui avevo invitato anche all'epoca del pellegrinaggio Summorum, pur con tutte le ambiguità e perplessità originate dall'approccio con cui è stato presentato.
Ci siamo capiti molto bene. E dobbiamo trovare un modo rispettoso ma fermo, intelligente ed efficace con cui muoverci.
Penso che, d'intesa con Francesco Bernardini ed altri, dovremmo farcela!
Un impegno concreto sul campo, non solo parole, per quanto sentite e utili possano essere per comprendere approfondire, diffondere, condividere...
Dobbiamo andare avanti.
Arrivano ottime notizie dal Vicariato. A breve confermeremo con certezza.
La Santa Messa a Gesù e Maria è salva!
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