Il blog francese Riposte Catholique - che aveva raccolto l'allarme da un commento apparso sul blog americano di Fr. John Zuhlsdorf - si è ben informato. Intatti, nel dare notizia del problema sorto a Roma per la Santa Messa antiquior in Gesù e Maria al Corso, afferma:
[...] l’ICRSSP avrebbe dovuto lasciare la Chiesa di Gesù e Maria al Corso alla fine di ottobre. Ciò non è accaduto. Il Vicariato di Roma è stato investito del problema e opinerebbe piuttosto per un cambiamento d'orario della messa e non per la sua soppressione. La questione ha creato un po' di subbuglio a Roma e, da molte settimane, numerose personalità ecclesiastiche si succedono alle messe dell'ICRSP… Una questione da seguire.
Bene, è quanto risultava anche a noi; ma non dicevamo ancora nulla in attesa della definitività della notizia, che ancora non c'è. Appena avremo dati certi li comunicheremo. Sono lieta che il problema abbia superato i confini nazionali e non abbia valicato solo le Alpi ma anche l'oceano. Speriamo che lo scalpore suscitato induca a migliori consigli chi ancora non fosse convinto.
11 commenti:
Grazie. Aspettiamo il seguito, sperando in una conclusione positiva.
Quanto è brutto e quanto fa male vedere dei sacerdoti nutrire un tale odio contro la Messa che ha santificato la vita di generazioni e generazioni di cattolici prima del Vaticano II, che non ha mai smesso di farlo e che ancora oggi fa vivere la fede di sempre più cattolici che ritrovano o scoprono quel tesoro che era stato loro nascosto o vilipendiato.
Quell`odio così deprecabile ben illustra lo spirito del Concilio che ha voluto imporre l`idea che tutto quel che c`era prima del "Concilio" era da buttare via, fuffa e muffa da seppellire per sempre, che una nuova Chiesa era nata, la Chiesa conciliare.
Odio deprecabile, stomachevole, che ci sgomenta, dovremmo esserci abituati, non è una novità, tanti sono color che contro quel`odio hanno lottato in trincea durante decenni, ma personalmente non riesco a restare insensibile a quelle manifestazioni ostili alla Santa Messa quando sono dei sacerdoti ad esserne gli autori.
Spero che la vicenda si risolva.
Però a questi Istituti tradizionali il Papa deve concedere la piena indipendenza dai Vescovi o almeno prenderne uno e punirlo con la massima severità. Sarebbe un segnale forte: colpirne uno per educarne cento!
ma stamattina la messa è stata celebrata?
Questa mattina la S.Messa e' stata regolarmente celebrata da Mons. Agostini, collaboratore del Papa. E' comparso tuttavia un cartello annunciante che la Messa di sempre sara'celebrata fino a tutto novembre, mentre con la prima domenica di avvento alla stessa ora sara'celebrata la messa in posrtoghese.
Però a questi Istituti tradizionali il Papa deve concedere la piena indipendenza dai Vescovi o almeno prenderne uno e punirlo con la massima severità. Sarebbe un segnale forte: colpirne uno per educarne cento!
D'accordissimo, a quel punto il grosso della crisi sarà alle spalle!
La Santa Messa è stata celebrata da mons.Agostini. L'organista purtroppo non ha potuto usufruire dell'antico organo come di consuetudine ma i fedeli hanno provveduto con una tastiera che non è il massimo ma qualcosa ha fatto l'ostruzionismo da parte dei frati agostiniani è terribile. preghiamo san Giuda Taddeo che li possa ravvedere
il Papa deve concedere la piena indipendenza dai Vescovi....
ma questo il papa NON lo farà !
e qui riaffiora la grande illusione: certo che così tutto sarebbe risolto, ma proprio lì sta l'inciampo granitico piazzato dall'evento epocale 1962-65!
Avete dimenticato che di fatto la collegialità è predominante (=prevaricante) sul Vicario di Cristo ? e che in ciò il Papa deve giocoforza obbedire al granconcilio (finchè tale impero non sarà abbattuto dall'Alto) ?
Se si riduce la collegialità ad una modalità dell'esercizio del supremo potere da parte del Papa non crea problemi.
E' il Papa che, mantenedo la sua posizione di superiorità, legifera su tutta la Chiesa insieme agli altri Vescovi in un Concilio Ecumenico.
E' sempre successo che un Concilio Ecumenico abbia legiferato su tutta la Chiesa, ovviamente con l'approvazione del Papa.
La Cei, i Sinodi, le varie riunioni di Vescovi non c'entrano niente con la collegialità rettamente intesa.
"il Papa deve concedere la piena indipendenza dai Vescovi...."
"ma questo il papa NON lo farà !"
Certo! Gli apostolati svolgendosi sul territorio devodo essere accettati e non bistrattati/ostacolati/osteggiati/repressi dai Vescovi.
Non si rimedia il problema slegando queste realtà finendo per confinarle sempre più in una autonomia (direi quasi autoarchia), lo si fa appunto richiamando all'obbedienza al Santo Padre qualsiasi vescovo adotti atteggiamenti e decisioni bislacche. Lo so che oggi son quasi tutti bislacchi, ma la via non è baipassare l'intoppo quanto correggere chi sbaglia.
F. Tognelli
Non è opportuno baipassare gli Ordinari locali perché perché la Tradizione ha bisogno di normalità: cioè ha bisogno di esser considerata e vista -in prima istanza proprio da coloro che la seguono e che per essa si battono- come il modo normale di esser cattolici. Quindi dobbiamo star dentro, anche se la cosa è dura, esercitare la virtù della pazienza consapevoli che a noi è la battaglia ma a Lui la vittoria e che siamo servi inutili. Il Papa dia paternamente e metaforicamente un calcio nel deretano a chi usa i soliti mezzucci ecclesiastici. FT
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