Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 15 giugno 2014

Attività editoriale del Papa emerito: su un quotidiano svizzero. Ma è un discorso di quando era cardinale

È uscito sul sito del Giornale del Popolo - quotidiano della Svizzera italiana [qui] l'editoriale firmato Joseph Ratzinger, mi segnalano già di recente edito sulla versione cartacea dello stesso. Lo riprendo di seguito.
Si tratta di un fatto curioso, perché sembrerebbe che il papa emerito si occupi anche si scrivere articoli perfino per giornali di periferia. Sempre che, naturalmente, il medesimo articolo non sia apparso anche su altri mass-media, cosa che finora non risulta. In realtà è stato ripreso un discorso di quando era cardinale, ma andrebbero citate le fonti, altrimenti restano ferme le osservazioni che seguono. Inoltre fatti del genere possono contribuire a tratteggiare in modo più preciso il nuovo ruolo di Benedetto XVI, configurandone una presenza attiva. In casi come questo, suo malgrado. Comunque il suo ruolo, da puramente contemplativo, ha già mostrato evidenze pubbliche: l'inaugurazione del monumento in Vaticano [qui]; il Concistoro del febbraio scorso [qui]; la concelebrazione nelle canonizzazioni (vedi immagine a lato); ricordiamo anche la lettera ad Odifreddi [qui].
Non parla dal soglio di Pietro, parla da uomo saggio. Due le parole chiave del suo testo: ragione e solidarietà nella condivisione di valori "che vanno al di là delle singole confessioni cristiane perché comuni a tutte". È vero che le uniche forze che possono sanare l’Europa e il mondo sono dove si fa entrare Dio nel mondo. E tuttavia la cosiddetta riconciliazione dell'Europa non sta avvenendo intorno alle sue Radici cristiane peraltro drammaticamente rifiutate.
Non fa una piega neppure la rilettura dei dieci comandamenti alla luce del messaggio cristiano e la necessità dell'affermazione del diritto. Solo che il Signore non ci ha insegnato una 'rilettura' dei dieci comandamenti secondo una nuova versione; ma è Lui che ha scritto e continua a scrivere nei cuori di chi Lo accoglie la vis trasformante della Legge, che da orientamento è diventata grazia e verità, effetto di un compimento unico e insostituibile: stat Crux dum volvitur orbis.

D-Day, Ratzinger: "Voi cosa fate per la pace?"
Joseph Ratzinger*

Questa è l’ora in cui ci mettiamo in ginocchio pieni di rispetto davanti ai morti della seconda guerra mondiale ripensando ai moltissimi giovani della nostra patria, al loro futuro e alle loro speranze che sono andate distrutte nel sanguinoso massacro della guerra. E come tedeschi ci tocca con dolore il fatto che il loro slancio ideale e la loro lealtà nei confronti dello Stato siano stati strumentalizzati da un regime ingiusto. Ma questo non macchia l’onore di questi giovani, nella cui coscienza soltanto Dio ha potuto guardare. Ognuno di loro sta davanti a Dio come singolo, con il cammino della sua vita e con la sua morte; ognuno sta davanti a quel Dio nella cui bontà misericordiosa noi sappiamo che sono custoditi tutti i nostri morti.

Essi hanno cercato di fare soltanto il loro dovere, e spesso non senza tremende lotte interiori, pieni di dubbi e interrogativi. Ma loro ci guardano e ci interpellano: «E voi? Voi che farete, perché i giovani non siano più costretti alla guerra? Voi che farete perché il mondo non sia di nuovo devastato dall’odio, dalla violenza, dalla menzogna?». Ma se questo è il momento del dolore e dell’esame di coscienza, è anche il momento di una profonda gratitudine, perché su queste tombe è nata la riconciliazione. I nemici di un tempo ora sono diventati amici e si stringono le mani lungo il cammino comune. Il sacrificio dei nostri morti non è stato inutile, anche se lo considerassimo soltanto dal punto di vista della storia. Dopo la prima guerra mondiale restavano l’astio e l’inimicizia tra le nazioni che si erano combattute, specialmente tra francesi e tedeschi. Quest’odio avvelenava gli animi. Il trattato di Versailles aveva consapevolmente voluto umiliare la Germania e caricarla di pesi enormi che spingevano la gente a posizioni estreme, aprendo in tal modo le porte alle ideologie estremiste e alla dittatura. Quelle promesse menzognere di riportare la Germania alla libertà, alla sua dignità, al suo onore e alla sua grandezza si facevano strada e ottenevano ascolto. Ma il principio «occhio per occhio, dente per dente» non può portare alla pace, lo abbiamo visto.

Grazie a Dio non si è ripetuto niente di simile dopo la seconda guerra mondiale. Con il piano Marshall gli americani hanno fornito enormi aiuti a noi tedeschi, ci hanno permesso di ricostruire il nostro Paese rendendo possibile la libertà e il benessere. Nel nuovo assetto mondiale dopo il crollo del colonialismo e nel periodo di duro forte confronto tra l’Est e l’Ovest, è presto maturata la consapevolezza che solo l’Europa unita può avere voce nella storia e nel suo futuro. Si è compreso che le diverse ideologie nazionaliste che hanno lacerato il nostro continente devono scomparire per lasciare spazio a una nuova solidarietà. È avvenuto così dopo i conflitti tra la Francia e la Germania che per secoli hanno lasciato un’impronta di sangue.

Grazie a Dio si è arrivati a una sempre più stretta amicizia tra francesi e tedeschi e così a partire dalla seconda metà del Novecento sin dai primi anni Cinquanta, l’Europa si è sviluppata in un primo nucleo unitario, allargandosi poi in cerchi sempre più vasti. E oggi stiamo davanti a queste tombe che ci ricordano la fatale discordia di un tempo, ma ora siamo qui come amici e come persone riconciliate. Guardando ora in retrospettiva al processo di riconciliazione reciproca e di solidarietà che è maturato gradualmente, esso ci appare come uno sviluppo logico che è stato richiesto e reso possibile formalmente dai nuovi assetti del mondo. Ma non ci può sfuggire che di per sé questa logica non è stata intesa in modo unitario e non si è attuata da sola. La storia ci mostra che troppo spesso si agisce contro ogni logica e contro la ragione. Il fatto che la politica della riconciliazione abbia trionfato è merito di tutta una generazione di uomini politici: ricordiamo i nomi di Adenauer, Schumann, De Gasperi, de Gaulle. Erano persone obiettive e intelligenti, con un sano realismo politico: ma tale realismo era radicato nel solido terreno dell’ethos cristiano che essi riconoscevano come ethos di ragione, ethos di una ragione affinata e chiarificata.

Sapevano bene che la politica non può essere mero pragmatismo, ma deve essere una faccenda morale: obiettivo della politica è la giustizia, e insieme alla giustizia, la pace. L’ordine politico e il potere stesso devono trarre origine dai criteri fondamentali del diritto. Ma se l’essenza della politica è la moralizzazione del potere e l’ordine che trae origine dai principi del diritto, allora nel loro fulcro troviamo una categoria etica fondamentale. Ma i criteri fondamentali della giustizia da dove provengono? Dove possiamo trovarli?
Per questi uomini era ben chiaro che i Dieci Comandamenti sono il punto di riferimento fondamentale per la giustizia, un riferimento valido per tutte le epoche; ed essi avevano riletto, approfondito e reinterpretato questo riferimento alla luce del messaggio cristiano. È incontestabile il ruolo storico della fede cristiana nell’aver dato vita all’Europa. È grande merito del cristianesimo non soltanto la nascita dell’Europa dopo il tramonto del mondo greco-romano e il periodo delle invasioni barbariche.

Anche dopo la seconda guerra mondiale la rinascita dell’Europa ha come radice il cristianesimo e dunque la responsabilità davanti a Dio: siamo ben consapevoli che questo è il più profondo fondamento dello Stato di diritto, come è stato scritto chiaramente nella nostra Costituzione tedesca, nata dopo il crollo del nazismo. Chi oggi vuole costruire l’Europa come roccaforte del diritto e della giustizia che sia valida per tutti gli uomini di tutte le culture, non può richiamarsi a una ragione astratta che non conosce nulla di Dio, non appartiene a nessuna cultura precisa, ma pretende di misurare tutte le culture secondo il proprio metro di giudizio. Ma di quale metro di giudizio si tratta? Una ragione di questo tipo quale libertà può garantire, cosa può rifiutare?

Ancora oggi la responsabilità davanti a Dio e il radicamento nei grandi valori e verità della fede cristiana, valori che vanno al di là delle singole confessioni cristiane perché comuni a tutte, sono le forze irrinunciabili per edificare un’Europa unita che sia molto più di un unico blocco economico: una comunità del diritto, una roccaforte del diritto, non per se stessa ma per tutta l’umanità. I morti di La Cambe ci interpellano: essi sono nella pace di Dio, ma continuano a chiederci: «Voi cosa fate per la pace?». Ci mettono in guardia nei confronti di uno Stato che possa perdere i fondamenti del diritto e recidere le sue radici. Il ricordo del dolore e dei mali della seconda guerra mondiale insieme al ricordo della grande storia di riconciliazione, che grazie a Dio si è verificata in Europa, ci mostrano dove si trovano quelle forze che possono sanare l’Europa e il mondo. Solo se facciamo entrare Dio nel mondo, la terra può rischiararsi e il mondo può essere umano.
*Papa emerito

31 commenti:

Luisa ha detto...

ATTENZIONE!

Quel testo NON è stato scritto da Joseph Ratzinger, Papa emerito, ma è un discorso del 2004 dell`allora cardinale prefetto della CDF.

Vedi qui:

http://www.ilsismografo.blogspot.it/2014/06/vaticano-settantanni-fa-lo-sbarco-delle.html

mic ha detto...

Ho visto Luisa, grazie.
Resta il fatto che sia chi me lo ha segnalato che ogni lettore può qritenerlo un testo attuale, soprattutto se invece della fonte viene messa l'indicazione 'papa emerito'.
In ogni caso le osservazioni restano le stesse, tenendo conto che è proprio la figura del papa emerito a far problema.

Luisa ha detto...

Mi è sembrato subito stranissimo che Benedetto XVI avesse scritto quel "commento", oggi, verifica fatta, andando sul Sismografo, ne ho avuto la rapida conferma, si tratta in effetti del discorso tenuto al cimitero tedesco di La Cambe.
Personalmente non vedo il problema nel ricordare quel che l`allora cardinal Ratzinger ha detto in quell`occasione quando rappresentò Giovanni Paolo II alle celebrazioni per il sessantesimo anniversario dello sbarco in Normandia, del resto, come specifica l`articolo , i suoi quattro importanti interventi, sono stati "raccolti prima in italiano (Joseph Ratzinger, Europa. I suoi fondamenti oggi e domani, Cinisello Balsamo, San Paolo, 2004, pp. 73-104) e quindi in altre otto lingue. "
In questi tempi in cui il Pontificato di Benedetto XVI è oscurato, non posso che rallegrarmi se vengono ricordati i libri, i discorsi, gli interventi, di Joseph Ratzinger, Prefetto della CDF e dello stesso diventato Benedetto XVI, e son sicura di non essere la sola.
Non è perchè ora si è ritirato che deve calare il silenzio sulla sua opera che sappiamo tutti quanto sia immensa e importante.
So quanto gli devo e anche, se non sopratutto, quanto mi manca.

Anonimo ha detto...

Anche io la penso come Luisa, non si può oscurare il suo pontificato e tutta la sua immensa opera teologica.
Non si può cancellare una mente straordinaria come quella di Ratzinger, e anche se ci provano in tutti i modi, non ci riusciranno mai!
Neri

Anonimo ha detto...

E' stata apposta una targa commemorativa dell'evento......anche a me manca tanto e gli devo molto.......vorrei non fosse dimenticato perché nella pochezza culturale,magisteriale e liturgica dell'odierno, lui resta un gigante al di là di tutto quello, non proprio elogiativo,che è stato scritto sul suo conto e dell'ostilità che ha sempre dovuto fronteggiare......alla vista delle ultime cose che vengono spacciate per oro colato e perle di saggezza, avesse lui pronunciato simili corbellerie, sarebbe finito crocifisso su pubblica piazza.Anonymous

mic ha detto...

È ovvio che tutto il pontificato di Benedetto XVI è vivo nei suoi luminosi insegnamenti. Così come restano tesori preziosi i suoi scritti da studioso e da cardinale.
Restano da decriptare e da prendere cum grano salis alcuni sottili pensieri che imprimono svolte inattese nel percorso della tradizione millenaria: penso ai distinguo di conio rabbinico sull' "alleanza mai revocata"; all'introduzione del concetto storicistico di "tradizione vivente"; ad alcuni oltrepassamenti del "sacrificio espiatorio", frutto di una formazione inserita in un luogo e in un tempo precisi....
Al di là di questo, restano pagine e pensieri di luminosa 'sapienza' e profondità spirituale.

Michele ha detto...

...e piu' o meno lo ritroviamo qui :

http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/speeches/2006/may/documents/hf_ben-xvi_spe_20060528_auschwitz-birkenau_it.html

esprimiamo parole di pace e non veleno per l'anima !
W LA SS.TRINITA' !!!

Anonimo ha detto...

OT x Rr e ispanofoni, segnalo articolo su Ex orbe.......no hay comentarios.

una sola fede ha detto...

“…alcuni sottili pensieri che imprimono svolte inattese nel percorso della tradizione millenaria: penso ai distinguo…”


..cara mic, io, che sono ovviamente e senza paragoni molto meno sottile e ancor meno dotto di te, resto su un terreno ancor più semplice da codificare, perché di sottigliezze da cogliere non ve ne sono, ma solo da osservare stupiti e addolorati, ogni volta che si rileggono dichiarazioni e fatti, tipo quell’aver continuamente detto ad ogni incontro sinagogale o in moschea: “Siamo qua alla presenza del dio unico [nota mia: io lo scrivo in questo caso minuscolo…], del dio comune, onnipotente, altissimo…” guardandosi bene ogni volta dall’associarvi in tali occasioni la parolina TRINO.

Certo, perché sarebbe stato troppo politicamente scorretto… e poi il dialogo come lo si sarebbe potuto intessere per “arrivare” alla verità?? Infatti era anche il titolo dell’incontro di Assisi 2011 da lui promosso: “PELLEGRINI DELLA VERITÀ, PELLEGRINI DELLA PACE. Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo”.

E poi, e poi, come sarebbe stato possibile a quel punto sfuggire alla nomea che i cristiani hanno presso quei cosiddetti “fratelli”, o “padri”, cioè più o meno quella di essere dei POLITEISTI bestemmiatori, visto che per loro la Santissima Trinità e l’Incarnazione sono abomini?...

…E tutto questo mi sento di ricordarlo proprio oggi, festa della Santissima TRINITA’ !

Anonimo ha detto...

http://www.rosarioonline.altervista.org/libri/filotea/index.php

hpoirot ha detto...

Qello che non avete ancora capito su Ratzinger é che lui non ha mai avuto e non ha tuttora certezze, ha solo preferenze...

Certo se l'ermeneutica del CV2 dipendesse da lui sarebbe "solo" cattiva e non disastrosa, ma se poi vincono quelli che la fanno diventare disastrosa, lui salta sul carro del vincitore perché per lui la Chiesa é sempre alla ricerca di un nuovo equilibrio. Ma é assolutamente aperto alle novità! O pensate forse che Ratzinger prenderà posizione anti-progressiste, lui che ha sdoppiato il papato ???

Infatti ve lo ha anche detto, chiaro netto e tondo: "ho piene identità di vedute con papa Francesco"

Anche se per me siete senza speranza, forse un giorno lo capirete, ancora una volta a vostre spese...

Anonimo ha detto...

per tastare il polso della Tradizione,frequento questo sito da un paio d'anni.Ammiro la preparazione teologica della curatrice:(io non sono nulla ma la verità si fa capire anche dai semplici),ma più di quella l'animo generoso di lei per cui mi sento come tra amici -senza dover stare in guardia come purtroppo oggidi'bisogna fare.Non voglio far tanti discorsi per non appesantire le tante discussioni intorno a Benedetto XVI.Mi richiamo per questo,a ciò che chiaramente,senza giri di parole dicono da sempre Hpoirot e una sola fede.Da parte mia -se posso-vorrei aggiungere che,volutamente o per difetto caratteriale- il potere di inganno che ha avuto questo papa è stato ed E' immenso. Che tristezza! Per gl'innamorati non valgono argomenti, occorre tempo,chissà...
Trizz

Luisa ha detto...

Strano, ogni tanto spariscono commenti, avevo fatto osservare a Trizz...., che pretende che " il potere di inganno" che ha avuto Benedetto XVI "è stato ed E' immenso", che per chi scrive colossali castronerie di quel genere non valgono argomenti.

Anonimo ha detto...

Come volevasi dimostrare.
Trizz

Anonimo ha detto...

@hpoirot che ha detto...

"Qello che non avete ancora capito..."
"Anche se per me siete senza speranza, forse un giorno lo capirete, ancora una volta a vostre spese..."

A chi si riferisce? Chi sono quelli che non hanno ancora capito e che un giorno capiranno a loro spese? Non capisco che tipo di soluzione sta prospettando per risolvere il problema.
Cordialmente
Marius

Luisa ha detto...



"Come volevasi dimostrare.
Trizz"



E che cosa ha dimostrato Trizzz?
Ancora uno dei suoi argomenti lampanti?
Suvvia, se proprio vuole, se ci riesce, ci spieghi l`" immenso potere di inganno" di Benedetto XVI!
Non basta buttare giù due o tre parole, deridendo en passant chi non le condividerebbe, le parole hanno un senso e un peso.

Anonimo ha detto...

ha ragione Trizz, purtroppo....
e tanta gente non si avvede del danno oggettivo procurato alla Chiesa proprio da un papa fine teologo che mischiava in una continua altalena vero e falso, ortodosso ed eterodosso, con la continua ricerca (hegeliana) di una sintesi tra vero e mezzo vero ecc...all'infinito.
E' chiaro che soggettivamente B16 pensava di fare il bene della Chiesa, ma ahimè *oggettivamente*, e qui sta il guaio di cui molti non si avvedono, il danno si propaga, appunto perchè i suoi atti e discorsi nascondono la lenta deriva dottrinale, e nell'andirivieni continuo tra i due presunti poli vero/falso, incarnano perfettamente il ritratto del modernista come emerge dalle pagine luminose e illuminanti (quelle sì) di S. Pio X.

Il grande inganno procede proprio grazie alle menti sottili e raffinate, anche se loro probabilmente interiormente non lo desiderano....
V.T.

Anonimo ha detto...

ciò che ho scritto 5 min fa trova riscontro e conferma in una chiara e ottima analisi di Amicus, circa il modernismo MODERATO di Ratzinger, più soft e graduale nelle conquiste, (ma per questo più efficace dei cosiddetti "giacobini" del cv2) risalente a circa tre anni fa, che ho salvato, e che appena la ritrovo posterò, in attesa che siano pubblicate....redazione permettendo, se poi questa preferirà censurare le mie spiegazioni 1 e 2 , allora che dire? amen.
V.T.

Anonimo ha detto...

Loro risolvono il problema coll' adesione al tradzionalisno lefebvriano o altro, ma non a tutti la soluzione piace, vorrà dire che solo loro i 'puri' si salveranno e custodiranno la vera dottrina, gli altri s'arrangino come possono.....un po' riduttiva come visione, non prevede il giudizio definitivo finale di Dio molto più importante....vabbé sarò troncato da troll guastalinee, però anch'essi non vedono al di là del proprio naso, l'irrigidimento esclude la capacità di discernimento.....ma che scrivo a fare, bannato sarò....pazienza.

mic ha detto...

L'anonimo qua su innanzitutto non ha capito che la "soluzione lefebvriana", nel senso di aver aderito e frequentare esclusivamente la FSSPX è soltanto di alcumi nostri lettori e interlocutori.
Inoltre non sa neppure che il "tradizionalismo lefebvriano" è tradizionalismo tout court perché mons. Lefebvre non ha insegnato nulla di nuovo.
Infine che "gli altri si arrangino come possono " non appartiene al cristiano né dunque a noi e lo dimostra il fatto che continuiamo a dare le nostre testimonianze...

Luisa ha detto...


"e tanta gente non si avvede del danno oggettivo procurato alla Chiesa proprio da un papa fine teologo che mischiava in una continua altalena vero e falso, ortodosso ed eterodosso, con la continua ricerca (hegeliana) di una sintesi tra vero e mezzo vero ecc...all'infinito."

Ma non avete nessuno scrupolo di accusare nientepopodimeno Benedetto XVI di avere avuto un immenso potere di inganno?
Di dire cose eterodosse?
Ma vi rileggete?
Benedetto XVI NON ha ingannato nessuno!
Sono certi cattolici tradizionalisti ad avere proiettato su di lui le loro attese, ad averlo arruolato fra i loro ranghi.
Poi sono delusi, ma il problema era, ed è, loro.
Papa Benedetto non è mai stato "tradizionalista", è inutile che io stia qui a ricordare il suo percorso di vita, di servitore della Chiesa, di teologo, come nel tempo ha sviluppato il suo pensiero, facendosi anche maltrattare dai suoi compagni della prima ora.
Papa Benedetto ha ripreso i fondamenti della nostra fede, andate a rileggervi le sue catechesi, le sue omelie, e poi venite qui, se potrete, ad osare dire che usciva dall`ortodossia, che diceva cose eterodosse.

Papa Benedetto ha dato alla Chiesa
il Summorum Pontificum, ha detto charo e tondo, urbi et orbi, che il Messale del 1962 non è mai stato abrogato, anche solo questo dono dovrebbe far riflettere chi si permette di dire che ha avuto un "immenso potere di iganno"!
Senza il Summorum Pontificum, e malgrado le opposizioni virulente che suscita, che ne sarebbe di chi (che non è nella FSSPX) sta criticando in modo irrispettoso Benedetto XVI?
Memoria corta e ingratitudine.

Non affermo che Benedetto XVI deve essere a prescindere al di sopra delle critiche, anch`io non sono sempre stata d`accordo con lui, non ho capito certi suoi gesti e-o silenzi, certe sue nomine, e ancor meno ho capito la sua rinuncia.
Non mi privo di dirlo. E più il tempo passa e più mi rendo conto delle conseguenze potenzialemnte disastrose della sua scelta.
Ma, una cosa è far uso del proprio discernimento e tentare di fare un bilancio del suo Pontificato, altro è usare parole pesanti e gravi che colpiscono la persona di Benedetto XVI.

Anonimo ha detto...

Sono l'anonimo 11.58, pensavo di essere bannato, non sarebbe la prima volta, non in questo sito, ma in altri, io sono agnostico e felicemente lontano da questi problemi, ma mio fratello aderisce ad una ben precisa fraternità da un paio di anni e da allora ha tagliato i ponti con me e con la famiglia di origine, personalmente non mi fa né caldo né freddo, ma altre persone ci soffrono per questo comportamento intransigente, a me non interessa sapere chi era e cosa insegnasse Lefebvre e non mi fa certo cambiare idea, in chiesa non ci vado comunque, pensavo che fosse diverso essere cristiani, secondo me il Vangelo insegnava altro, ma fa niente, ognuno sulla sua,grazie per l'insperato ascolto, questa è l'ultima, non voglio offendere nessuno.

Anonimo ha detto...

Intanto partiamo dal caritatevole presupposto che qui nessuno -a parte gli infiltrati detti trolls-stia afare dell'accademia o, per chi non può, del salotto.Le considerazioni amarissime costano dolore, tanto dolore perchè è crollato addosso il mondo che hai sempre saputo di esistere.
Ebbene,per rispondere ad un invito:

è impossibile fare un bilancio del pontificato di Benedetto XVI perchè non vi è ancora nulla di definitivo : " ha aperto una porta " è stato detto. Oltre quella c'è il VUOTO da riempire non si sa come ne da chi.
II°
Allora facciamo un bilancio provvisorio( come detto prima,quello definitivo non si puo fare perchè è,grazie a Dio anbcora vivo,e poi ha -adesso- un ruolo che è tutto da definire (o no?)e di cui l'unica certezza è il titolo di "emerito".
Ebbene,tornando al bilancio provvisorio : dottrinalmente e liturgicamente la situazione della Chiesa in cosa differiva dall'oggi? Solo lo stile personale e l'eloquio (ah!l'eloquio di Benedetto!).
E poi la storia del dono del Summorum Pontificum!
Solo per Mons.Lefebvre e la sua benemerita FSSPX papa Benedetto nel proclamarlo ha potuto dire: "nel FRATTEMPO è emerso chiaramente che anche giovani persone SCOPRONO questa FORMA liturgica....

Trizz

Rr ha detto...

Io certa gente non la capisco. Agnostici, e vengono qua a dire, criticare, sentenziare, su cose e persone che non conoscono, e manco vogliono conoscere.
A me non passerebbe manco per l' anticamera del cervello di scrivere in certi termini su un blog di ortodossi o protestanti. Se li frequentassi, lo farei cercando di capire le loro ragioni, non tranciando giudizi come sopra, e prendendo spunto da un caso personale.
Eh, la statistica, questa sconosciuta...
Rr

Luisa ha detto...

"E poi la storia del dono del Summorum Pontificum"

!?!

La storia?
C`è, o non c`è, il Summorum Pontificum?
È, o non è, Benedetto XVI ad aver dato alla Chiesa quella che è una legge universale?
È, o non è, Benedetto XVI ad aver detto che il Messale del 1962 non è mai stato abrogato?
Sono storie queste?

Che poi sia arrivata l`U.E. frutto delle pressioni degli acerrimi nemici della Tradizione e della Messa Antica, è vero,
che Benedetto XVI non abbia mai celebrato in pubblico la Messa "nella sua forma straordinaria" è vero,
che non abbia accolto di persona i partecipanti al pellegrinaggio S.P., è vero,
che abbia detto ai parroci romani, durante l`ultimo incontro con loro, delle parole che mi hanno fatto male, è vero,
tutto ciò è vero,

MA,

intanto il Summorum Piontificum esiste, malgrado l`odio di chi lo combatte, esiste, e questo lo si deve solamente a Benedetto XVI.
E non dimentico il suo Magistero che ha nutrito la mia Fede, che mi ha ridato forza, fiducia speranza, e gioia, che ha saputo far accettare alla mia ragione concetti che mi erano indigesti.

Anonimo ha detto...

scusi Luisa, quelle affermazioni del papa emerito riportate da unasolafede:

...perché di sottigliezze da cogliere non ve ne sono, ma solo da osservare stupiti e addolorati, ogni volta che si rileggono dichiarazioni e fatti, tipo quell’aver continuamente detto ad ogni incontro sinagogale o in moschea: “Siamo qua alla presenza del dio unico [nota mia: io lo scrivo in questo caso minuscolo…], del dio comune, onnipotente, altissimo…” guardandosi bene ogni volta dall’associarvi in tali occasioni la parolina TRINO.


lei come le chiamerebbe ? ortodossia senza cedimenti ? professioni di retta Fede cattolica, in un Dio che trino NON E', mai dichiarato in tali incontri di preghiera ? ? BENSI' DIO COMUNE agli ebrei che odiano e rifiutano Cristo come impostore e falso messia ?

Luisa ha detto...

Se volete continuare il tiro al bersaglio contro Benedetto XVI, continuate pure.
È più facile puntare il dito su alcune affermazioni, che anche mic ha sottolineato, piuttosto che sottolineare la profondità e la chiarezza del Magistero di Benedetto XVI, il suo coraggio nell`affrontare gli scandali da altri messi sotto il tappeto, e, sopratutto, ammettere che chi si dice tradizionalista, e non fa parte della FSSPX, può continuare a sperare di poter continuare a beneficiare della Santa Messa Antica, GRAZIE al SUMMORUM PONTIFICUM che Benedetto XVI ha voluto fosse una LEGGE UNIVERSALE per la Chiesa.

Anonimo ha detto...

Chère Luisa, ne vous en faites pas, ils sont tous les memes....

Emma ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Luisa ha detto...

Caro anonimo, non so se sono tutti gli stessi, è più che probabile, ma quel che so è che, chiunque essi siano, non riusciranno mai a convincermi che Benedetto XVI non è stato altro che un "papaereticochehaingannatoifedeliconilsuomagisterohegeliano"(dimentico qualcosa?.
Sono giudizi così ingiusti, faziosi, incorretti e irrispettosi non solo della persona di Benedetto XVI e del suo luminoso Magistero ma della semplice verità, che anche chi riconosce alcune zone d`ombra in quel Magistero, saprà rifiutarli e rispedirli al mittente.

Anonimo ha detto...

@ Luisa, il problema è che certe persone appartenenti a frange ultra- tradizionaliste non rileggono quanto scrivono e non mi riferisco a questo blog,sempre vigile a vagliare i post,ma a parte quei siti che si sono visti costretti a chiudere i commenti per porre freno alla violenza dei post, quelli che ancora aprono senza freni e mi riferisco ai sudamericani,trasudano una carica di odio e di violenza verbale che passa ogni limite,insulti velenosi,scomuniche ad personam, esaltazioni varie e odio contro tutti i papi da loro definiti eretici, da Roncalli in qua, se questa è la loro idea di custodire la tradizione,non ci siamo proprio; la mia non è un'accusa,solo un rilievo,visto che, facendo il traduttore, sono costretto a leggere di tutto e di più......immagino la sofferenza della povera Mic che si sciroppa ogni genere di bestialità. 'Andiamo avanti,il Signore vincerà' e su questo siamo tutti d'accordo.Cordialità.Anonymous