Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 11 giugno 2020

Il nuovo ordine mondiale. Riferimenti meno noti nella 'Dives in misericordia'...

Non manca la consapevolezza dell'origine conciliare delle attuali derive della fede cattolica giunte a manifestazioni di ormai drammatica evidenza. Spunti ulteriori dall'articolo che segue che rimanda a testi di approfondimento preceduti da un riassunto critico.

JOHANNES DÖRMANN, La teologia di Giovanni Paolo II e lo spirito di Assisi - “La trilogia trinitaria”: Dives in misericordia 1994

Riassunto critico
Le considerazioni del papa (Giovanni Paolo II) si possono sintetizzare in una proposizione: il principio dell'eguaglianza e della reciprocità nella misericordia determina non solo "la dolce legge dell'economia della salvezza" bensì anche il nuovo ordine mondiale.

Il modello su scala planetaria della "civiltà dell'amore" nella Dives in misericordia è la risposta del papa al quadro che egli ha tracciato delle minacce che incombono sulla nostra generazione. Il profilo spirituale di tale quadro è quello delle idee oggi imperanti dell'illuminismo liberale. La coscienza della nostra generazione è contraddistinta dalle idee dell'unità del genere umano, della libertà, dell'eguaglianza e della fraternità al di là di ogni "frontiera artificiale".
Queste idee e queste forze propulsive della nostra generazione sono assunte dal papa nell'ambito della missione della Chiesa di oggi, tutte compenetrate dalla sua concezione di eguaglianza e di reciprocità nella misericordia, dirette a rendere il mondo sempre "più umano" e a creare in tal modo una cultura dell'amore comune a tutta l'umanità.

Il fondamento teologico della "civiltà dell'amore" è l'assioma della grazia universale. Su tale fondamento tutte le idee dominanti presenti nella coscienza della nostra generazione vengono teologicamente approfondite, radicalmente trasformate e rilanciate: se tutti gli uomini sono figli adottivi di Dio, allora l'umanità è il cristianesimo anonimo, dunque esiste in forma latente un'unità ontologica dell'umanità nella grazia e perciò la fratellanza universale, in fin dei conti, è quella dei figli adottivi di Dio. 

La libertà di pensiero, di coscienza e di religione risultano, pertanto, ancorate ad un intangibile "essenziale valore" della dignità umana, mentre l'eguaglianza diventa la più perfetta incarnazione della parità di tutti gli uomini nell'ambito della dignità umana e dei beni materiali, onde ciascuno può abbeverarsi "gratuitamente" alla "fonte della vita" messa a disposizione di tutti dall'enciclica. Dell'esigenza della fede e del battesimo, nella missione messianica della Chiesa, non si parla davvero più.

L'obiettivo dichiarato è ancora una volta quello di "rendere il mondo più umano" (cfr. DM 14, 7): si parlasse almeno di renderlo più cristiano. Della sostanza del mandato missionario di Cristo è rimasto solo un "umanesimo" (humanum) adattato al mondo. Ma senza la conversione al Padre, senza la fede in Gesù Cristo e senza ricevere il battesimo, anche tale humanum è soltanto un'utopia.

JOHANNES DÖRMANN, La teologia di Giovanni Paolo II e lo spirito di Assisi - “La trilogia trinitaria”: Dives in misericordia 1994

Dopo gli studi di Matematica, Fisica, Filosofia e Teologia Johannes Dörmann è ordinato sacerdote nel 1953 a Colonia. Nel corso degli anni di ministero parrocchiale approfondisce Scienze Missionarie, Etnologia, Etnosociologia e Scienza delle Religioni. Ottiene il Dottorato nel 1964, il Professorato all’Università in Scienza delle Religioni e Scienze Missionarie nel 1966. Cattedratico dal 1966 al 1970 e dal 1970 al 1984 professore in Scienze Missionarie e Religiose all’Università di Munster. Dal 1969 al 1975 insegna anche alla facoltà di Teologia di Paderborn. È professore emerito dal 1984.
In lingua italiana è stato pubblicato “La teologia di Giovanni Paolo II e lo spirito di Assisi” che in 4 volumi, per un totale di quasi 700 pagine, analizza la “Redemptor hominis”, la “Dives in misericordia” e la “Dominum et vivificantem” + il primo volume dal titolo Dal Concilio Vaticano II all'elezione papale.
Nei 4 testi si evidenzia come, per comprendere la teologia di Wojtyla, sia necessario partire dalla sua visione del Concilio: non Concilio pastorale, come lo intendevano i promotori, ma come evento attraverso il quale lo Spirito Santo ha parlato direttamente ai padri conciliari. Costoro avrebbero accolto la parola dello Spirito Santo traducendola in linguaggio umano e comunicandola quindi al mondo.
In questo senso il Vaticano II è una seconda Pentecoste; come lo Spirito Santo nella prima Pentecoste è disceso su Maria e sugli Apostoli, così pure nella seconda Pentecoste Egli sarebbe sceso sui padri conciliari per introdurre il consesso dei vescovi alla verità “piena” promessa da Cristo.
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I 4 volumi sono offerti ai lettori di EFFEDIEFFE ad euro 30,00 cioè con lo sconto del 38% sul prezzo di copertina, ciò per la grande importanza che riveste secondo noi l’opera. (Andrea Mondinelli)

30 commenti:

Anonimo ha detto...

SENZA UNA PRECISA STRATEGIA ...

RELIGIOSA - contro tutto il mondo cattolico modernista e riprendendo integralmente la fede dei Padri
CULTURALE - contro le ideologie libertarie e l'autodistruzione della ragione in favore del patrimonio dell'occidente di Roma Atene Gerusalemme
POLITICA - contro tutta la classe politica moderna e contro tutte le ideologie liberal-democratiche-onusiane in favore del principio di autorità e di patria e di famiglia tradizionale da difendere anche con le armi

moriremo tutti sotto l'onda del NICHILISMO. rdv

Anonimo ha detto...


Un'opera fondamentale, da leggere assolutamente.

Il prof. Johannes Doermann, teologo di vaglia, è scomparso diversi anni fa. Questo suo libro, tradotto in inglese, francese e finora in italiano nelle edizioni dei circoli cattolici rimasti fedeli alla Tradizione della Chiesa, in sostanza dalla FSSPX, viene ora rilanciato, per così dire, da un editore di più vasta risonanza. Doermann non gravitava su nessuno degli schieramenti rimasti fedeli alla dottrina tradizionale della Chiesa, è, a quanto ne so, rimasto sempre un isolato, che ha lavorato scientificamente e onestamente sui testi.
È un bene che quest'opera venga proposta ad un pubblico più vasto e ad un prezzo del tutto accessibile. A suo tempo non l'ho letta tutta, ne ho letto ampie parti. Non esito a dire che si tratta di un lavoro fondamentale per comprendere come la deviazione dottrinale si sia insinuata nella dottrina e nella pastorale della Chiesa, a partire appunto dal Concilio e dai papi conciliari. È ovviamente un testo complesso, che richiede concentrazione, studio. Il linguaggio non è particolarmente tecnico, in generale, ma il lettore deve comunque impegnarsi. Lo sforzo ermeneutico deriva anche dalla prosa di Giovanni Paolo II, apparentemente semplice ma, come mette bene in rilievo Doermann, dotata di una sua personale chiave di lettura, non facile a decifrare, che inclina verso dove non ci si aspetterebbe.
Il lettore resterà sbalordito nell'apprendere, già nel primo (breve) volume, che GPII era posseduto da una autentica mistica del Concilio Vat II, convinto che in esso ci fosse stata una autentica discesa dello Spirito Santo; convinto che a questa ispirazione fossero dovute le novità della libertà religiosa e dell'impostazione ecumenica, proprio quelle novità così nettamente in antitesi con la dottrina di sempre della Chiesa!
Tutto questo è dimostrato dall'autore con una accuratissima analisi dei testi, condotta con grande acribia filologica, nella migliore tradizione della grande scuola tedesca di un tempo.
Per chi vuole approfondire e dotarsi di buone armi nella terribile battaglia che ci vede tutti impegnati in difesa della Fede, una lettura obbligata.
PP

Anonimo ha detto...

Cari amici, guardate qui !
https://www.litaliamensile.it/post/trump-pronto-ad-affossare-conte-ad-il-sistema-italia-una-nuova-tangentopoli-in-arrivo
Pensate ! Quando tutto ci sembra perduto.....(così disse Nostra Signora a Quito 1594)
sembra affacciarsi all'orizzonte politico internazionale una grande speranza per NOI, uno di quei momenti della storia in cui il Signore potrebbe intervenire in favore del suo popolo oppresso dalle forze del male che sembrano invincibili ! speriamo che si avveri, con l'intercessione della Madre celeste, preghiamo che si avveri questa svolta liberatrice per l'Italia martoriata !

mic ha detto...

Mi piacerebbe crederci. Ma ne circolano tante!

Valeria Fusetti ha detto...

Sono d'accordo con PP delle 17:54 non solo per quello che ha scritto ma anche per la ragione che chiarirsi bene le idee sulla categoria, del tutto ideologica, della Nuova Pentecoste è fondamentale anche per capire in modo chiaro la teologia di Benedetto XVI e la radice dell' altro aspetto ideologico, che è l' ermeneutica della continuità. Una "ermeneutica" che ha già causato molti danni,accompagnati da molta confusione e dolore.Se la battaglia per la Fede sino ad ora è stata dura, e pesante, sicuramente oggi ha subito una svolta, e lo sarà molto di più, e se il Signore ci manda buone armi sarebbe da stolti non usarle.

Anonimo ha detto...


ma ne circolano tante...

Appunto! Sembra poi strano che una cosa del genere venga strombazzata con largo anticipo.

Anonimo ha detto...

L’uomo che mente a sé stesso e ascolta le proprie bugie arriva ad un punto tale che non può distinguere la verità dentro di sé, o intorno a sé, e quindi perde ogni rispetto per sé stesso e per gli altri. E non avendo rispetto smette di amare, e per tenersi occupato e distrarsi senza l’amore apre la strada alle passioni e a rozzi piaceri, e affonda nella bestialità nei suoi vizi, il tutto continuando a mentire agli altri e a sé stesso. L’uomo che mente a sé stesso può essere più facile da offendere rispetto a chiunque. Tu sai che a volte è veramente piacevole subire delle offese, no? Un uomo può sapere che nessuno lo ha insultato, ma che ha inventato l’insulto da solo, ha mentito ed esagerato per renderlo grottesco, è stato colpito da una parola e ha costruito una montagna su un’inezia – lo sa da sé, ma ciononostante sarà il primo a passare all’attacco, e si compiacerà nel suo risentimento fino a provare grande piacere in esso, e quindi passa alla vera vendicatività.
Padre Zosima, I fratelli Karamazov

Guardate il livello medio degli attivisti politici, che monopolizzano il dibattito con slogan e montagne di falsità palesi...
(Riccardo Zenobi)

Catholicus ha detto...

“Il vaccino che Bill Gates intende imporci, oscenamente raccomandato da Bergoglio, provocherà violenti sconvolgimenti sociali in tutto il pianeta. Lo stesso causerà il microchip. Ma alla fine Dio interverrà e suo Figlio Gesù Cristo, Signore della storia, avrà l’ultima parola.” : parole di un coraggioso sacerdote che non teme la persecuzione del falso papa italo-argentino, servitore (o membro) della massoneria satanica che sta stringendo sempre più l’umanità intera in una morsa diabolica.
https://rivelazione.net/notizie/dallamerica-latina-si-innalza-una-voce-potente-un-sacerdote-gladiatore-sfida-limperatore-bergoglio-direttore-di-rivelazione-samuel-colombo-intervista-don-ruben-martinez-cordero/

Anonimo ha detto...

https://www.maurizioblondet.it/tra-hollywood-e-ceausescu/
Non me ne vogliate se vi dico che l'immagine proposta a corredo dell'articolo mi ricorda non la Repubblica Italiana ma la trasmissione "grande fratello" , una delle ultime idee modernissime gia' passatissime ( riecheggiando l'espressione di Papa Benedetto ); mi aspetto da un momento all'altro che entri l'intrattenitore Costanzo o la De Filippi o quell'altra di cui non ricordo il nome ( ah sì, forse si chiama Marcuzzi ).Trasmissioni di grande spessore culturale ..come in genere quasi tutte quelle proposte in RAI (ex TV di stato ).Pensandoci bene..anche in alcune delle nostre Parrocchie si trovano bravi attori..purtroppo !Toh guarda il parallelismo : anziche' la RAI "moralizzare"le Tv private sono state le private a moralizzare la Rai ;anziche' la CC "moralizzare" le altre religioni e le societa' e' stato "il mondo" a moralizzare parte della CC.

cvd ha detto...

IDEA DALLA GERMANIA: RITIRAMO LA SCOMUNICA A LUTERO!
https://www.marcotosatti.com/2020/06/12/idea-dalla-germania-perche-non-ritirare-la-scomunica-a-lutero/

Anonimo ha detto...

Sì , credi si possa tranquillamente affermare che la vita e' diventata un grande teatro : si recita a soggetto . Non piu' il parlamento così come lo conoscevamo ,non piu' la magistratura come la conoscevamo,non piu' il presidente della repubblica come lo conoscevamo , non piu' la medicina e gli ospedali come li conoscevamo , non piu' la Chiesa Cattolica come la conoscevamo..la fine di un'epoca.

Anonimo ha detto...

E' formidabile come " le mascherine "siano diventate il nuovo articolo fashion ( di moda ). Dopo tanto tempo ieri sono uscita in autobus per andare in merceria , lungo la via tutte le vetrinette esponevano mascherine per ogni gusto : animalier , a forma di orsetto , così , cosa'. Non vi dico poi nel negozietto di merceria... per uomo , per donna , per bambino/a , in seta ,in cotone , a 6 euro cadauna !

Silvio Brachetta ha detto...

"Nella prospettiva del kathéchon la Chiesa era in prima linea nella lotta per il trattenimento di questo potere e la sua Dottrina sociale era un suo strumento. Sparito il concetto teologico di kathécon chi combatterà più contro questo potere?"
Stefano Fontana

https://lanuovabq.it/it/oggi-chi-frena-il-potere-il-katechon-in-pensione

Anonimo ha detto...

I nuovi jihadisti di sinistra, ugualmente violenti, ugualmente fanatici, ugualmente ignoranti vogliono imporre con la violenza la loro ideologia, né più né meno come facevano i nazisti in Germania ed i comunisti in Unione sovietica, abbattono statue, bruciano libri e documenti filmati del passato, sono i nuovi barbari che, come sempre a sinistra, vogliono sopraffare ed annullare il dissenso ed il libero pensiero! Bisogna essere pronti a difendere, con tutti i mezzi, la nostra libertà, contro ogni forma di schiavitù e dittatura! Attenzione che il momento si avvicina! Per il momento bisogna votare senza se e senza ma per tutti coloro che si oppongono ai nuovi barbari, che si oppongono ai fanatici che si inginocchiano in segno di resa, ma noi non ci arrendiamo, la nostra libertà non è trattabile, noi non ci inginocchiamo, noi non ci arrendiamo! MAI!
Domenico Napolitano

Anonimo ha detto...

Stati generali a porte chiuse, senza telecamere.
Si vergognano o tramano?

Anonimo ha detto...

Su Trump io ci spero, il fatto che gli stiano rivoltando contro la loro gente pagata da Soros che sta demolendo le statue e manifestando in Italia pure ( la polizia coi droni per scovare un individuo che nuota da solo qui non c'è), in Francia, Inghilterra… vuol dire che il deep state gioca l'ultima carta loro cara:la rivoluzione. Che si proceda ad arresti non certo voluti da chi libera i mafiosi è visibile ogni giorno sulla tv italiana.
Mi permetto di porre un quesito, senza dubbio gli errori di GPII ci sono stati, magari in buona fede, non giudico il suo foro interno,aveva avuto amici frankisti, ma questo fatto pone il quesito dell'inizio dell'errore sbandierato dalla cattedra prima, che risale a Giovanni XXIII certamente. Vogliamo affrontare quelle due fumate bianche del 26 e 28 ottobre 1958?

Anonimo ha detto...

Giuliano Guzzo:
I giacobini profanarono le tombe dei loro re, che erano conservate nella basilica di Saint-Denis, e non solo: la furia rivoluzionaria portò alla rovina di oltre 400 dipinti, con statue mozzate e chiese devastate. Mao inviava le Guardie Rosse a distruggere le statue della Cina imperiale. L’Isis ha invece deturpato i più importanti siti archeologici iracheni. Ora abbiamo l’assalto a statue di razzisti veri o presunti, ma la musica resta la medesima: quella del vandalismo ideologico.

Anonimo ha detto...

"Se i simboli e i riti vogliono dire qualcosa e raccontano la realtà più dei fatti e delle parole, quei pugni chiusi, quelle città messe a ferro e fuoco dagli antifa, quella parodia di religione con la genuflessione e la stola arcobaleno al collo e i minuti di penitenza in ginocchio, vogliono dire che una nuova religione fanatica e un nuovo comunismo stanno sorgendo in Occidente" (Marcello Veneziani)

Anonimo ha detto...

Si vergognano o tramano?

Se provassero un sia pur minimo senso di vergogna si sarebbero dovuti dimettere in blocco, tutti quanti, invece temo che trami uno solo, quello dei DCPM, che non vuole mollare la cadrega gentilmente ed immeritatamente offertagli, una occasione così quando mai gli capiterà più?

mic ha detto...

Vogliamo affrontare quelle due fumate bianche del 26 e 28 ottobre 1958?

Ogni tanto esce fuori questa allusione all'elezione di Siri. Ma, a prescindere dalla necessità di prove incontrovertibili, se è vero che Siri -a quanto si dice - avrebbe rifiutato... se non sbaglio un requisito essenziale per l'elezione è l'accettazione.

Anche a proposito della rinuncia di Benedetto c'è chi sostiene che non sarebbe valda perché indotta.
E se non vi sono prove certe ma solo indizi la circostanza non può esser fatta valere erga omnes.

Anonimo ha detto...

Poteva mancare l'ex collega di facoltà di giurisprudenza difendere l'abbattimento delle statue di Cristoforo Colombo ("merdoso schiavista razzista") negli Stati Uniti, con tanto di citazione di "mondo bianco" e "privilegio bianco" (discorsi fino a pochi anni fa sconosciuti in Italia e in Europa) come nella più stupida università americana?
Il problema non è solo e non tanto Colombo, che peraltro mai sbarcò nel territorio degli Stati Uniti: Colombo, gloria italiana ed europea come latino-americana, non fu mai nè schiavista nè razzista, e fu ed è ancora un grande simbolo per gli italiani e i cattolici statunitensi; che a chiamarlo in quel modo, che a non conoscerne la storia sia ha frequentato un liceo classico e frequenta delle aule universitarie è grave, ma significativo.
Nell'Europa e nell'Occidente liberale, difatti, il problema non è rappresentato dagli ignoranti, o meglio, l'ignoranza è certo un problema assieme a tanti altri, no, il problema è rappresentato dai colti, dagli studiati, dai laureati, che vengono tirati su a forza di autorazzismo, disprezzo di sè e delle proprie radici e della propria storia, dirittocivilismo e dirittumanismo livellatori, vere e proprie gabbie ideologiche non atte a comprendere la realtà ma a livellarla, se non a costruirla e ricostruirla secondo queste ottiche: che classe dirigente si può avere se questa è priva della conoscenza e soprattutto del senso della storia come di un proprio destino di patria, limitati nei propri schemi e in un immenso e uruborico presente?
Bisogna rigettare con forza la "mente aperta", tutte le idiozie del genere che ci sono state instillate a livello scolastico e universitario come anche mediatico e cinematografico e tornare a riprendersi la nostra storia e la nostra identità; meglio un incolto sincero e amante del proprio retaggio pur nella sua ignoranza (e magari anche nella migliore attitudine umana e d'animo, dal momento che i mentalmente aperti universitari sono di solito di una spocchia unica e indisponente) che un laureato e "studiato" spregiatore di sè e, in realtà, davvero ignorante!
Roberto De Albentiis

E adesso anche Tolkien ha detto...

Con l'aria che tira prevedibile anche questa boiata:

Tolkien? Un maschilista e un suprematista bianco: nel Signore degli Anelli ha dato poco spazio alle donne, inoltre è molto sospetta la completa assenza di afroamericani o meticci nella multietnica Terra di Mezzo, fa notare una giornalista colombiana...

mic ha detto...

I neri, afro o americani che siano, e i meticci (nonché l'imposto meticciato) ce li stanno facendo uscire dagli occhi!

Anonimo ha detto...

E dalle orecchie !

Anonimo ha detto...


"Ha dato poco spazio alle donne.."

Una frase classica del politicamente corretto, inflazionata da anni. Dare spazio alle donne significa mettere in qualche modo un certo numero di personaggi femminili in scena, quote rosa obbligatorie insomma. Dappertutto, non solo nei romanzi, a proposito dei quali la pretesa è già demenziale. Ma anche negli scritti di storia, p.e.
Così mi è capitato di leggere anni fa sulla stampa anglosassone una recensione ad una Storia della Guerra nel Pacifico, che in effetti lamentava, alla fine, il poco spazio concesso alle donne. Certo, non c'erano donne tra i marines che combattevano feroci battaglie con i giapponesi, nelle giungle, o negli equipaggi protagonisti delle violente battaglie aero-navali, che a volte morivano a centinaia bruciati vivi nelle loro navi incendiate dalle bombe e dai siluri. Non c'erano, per fortuna. Non erano e non sono posti da donne.
Oggi gli eserciti occidentali sono pieni di donne e di fatto i loro standard di addestramento si dono dovuti abbassare a livelli ridicoli, per tacere dei problemi derivanti dalla conseguente promiscuità sessuale o di altro tipo di problemi. L'altezza minima per esser arruolati è stata abbassata notevolmente per poter far entrare le donne.
A tutta la storia passata si applicano oggi queste pseudo-categorie: far emergere obbligatoriamente dappertutto "la presenza femminile" (?) e quella dei gay (??), come a dire: far emergere il nulla. Correlativamente, cercare di demolire come miti valori quali il valore militare, l'eroismo, il patriottismo etc: come miti di una visione del passato c.d. "maschilista", da non far risorgere mai più. È il trionfo dell'ignoranza.
Il passato deve esser annientato del tutto, cancellato, come dimostra la ripresa della campagna per distruggere le statue e i monumenti. Sono gli stessi, tutti movimenti collegati al mondo LGBT, che vogliono cancellare la natura, abolendo i nomi di padre, madre, cercando di imporre la pazzesca menzogna del sesso che non sarebbe un fatto della natura ma un orientamento personale a scelta o di imporre la galera a chi ricorda loro che la Bibbia e Platone condannano i loro peccati contro natura...
Bisognerebbe organizzarsi per respngere l'assalto ai monumenti del passato, come qualcuno, pare, sta facendo in Inghilterra (vedi il Giornale di oggi).

Catholicus ha detto...

Giuseppe Fiore: "la rinuncia, scritta male, di Ratzinger per far saltare il banco": chi ne sa qualcosa di più? grazie.

mic ha detto...

Delle pecche nel testo latino della rinuncia abbiamo parlato a iosa. Ad esempio qui
http://www.chiesaepostconcilio.eu/dimissioni/errori-latino.htm

Ma se l'intento fosse stato quello di far "saltare il banco", in che modo il banco sarebbe saltato? Tra l'altro cozza con la tesi improbabile (teologicamente e canonicamente) del "papato allargato" sostenuta da Gänswein e recentemente ribadita nel nuovo libro di Seewald...

Anonimo ha detto...

Oggi, in Italia, con gli “stati generali”, un ex-popolo senza dignità civile si lascia espropriare dei suoi diritti politici, da imbelle baratta la forza della sua legittimità per paura di una malattia al 90 per cento immaginaria, si lascia insultare da aedi che prescrivono alla “opposizione” di unirsi a quel ricevimento ad inviti, che dovrà “dare delle idee”.

Violazione più radicale delle istituzioni democratiche non posso immaginare, ed è in corso impunemente. In qualche modo, sotto i nostri occhi, avviene il contrario del giuramento della Pallacorda del 1789.

E’ l’applicazione del principio orteghiano: il barbaro interno non civilizzato vive nella civiltà come se fosse la natura primigenia, che gli regala i suoi frutti senza coltivarli; non capisce che i benefici di essa – la tecnica, la medicina, il diritto, le forme della politica – sono il risultato di una storia, di una crescita di cultura nei secoli: storia che l’ex popolo non conosce e a cui si sente estraneo, come ogni vero extracomunitario. Questo dicono l’abbattimento delle statue in altre parti del mondo, dove i neo-barbari mantengono almeno l’energia fisica per farlo.

In Italia, un ex popolo di tatuati aspiranti alla movida del sabato , non sa nemmeno che cos’è il meraviglioso artefatto chiamato “civiltà”, in cui vive; non si sente dunque impegnato alla sua manutenzione, non prova solidarietà né responsabilità per la sua continuità. Senza carattere e senza volontà, lo sganghera mentre lo consuma e lo rovina, si incretinisce, né studia né lavora e spera nel reddito parassitario di cittadinanza, nelle elargizioni dei Ricchi di Stato che lo svendono agli stranieri. Elargizioni che presto finiranno, essendo a debito, pagate in una valuta troppo forte per chi non se la guadagna.

Fra pochi anni, l’italiano come lo conosciamo, abitante in abituri tribali, tatuato e con orecchini, perennemente affamato, idiota, sarà la dimostrazione perfetta che i selvaggi non sono dei primitivi, ma dei degenerati – degradati, scesi al disotto del livello di antiche civiltà cui, un tempo appartenevano. (Maurizio Blondet - estratto)

Anonimo ha detto...

Noto che sta prendendo piede l'espressione «maschio, bianco, occidentale ed eterosessuale», tratti che - per qualche misteriosa ragione - pregiudicherebbero l'attendibilità di chi in essi si riconosce. A parte il paradosso che vede queste parole in bocca a chi dice di battersi per l'uguaglianza - e a sesso, nazionalità e il resto non dovrebbe quindi badare -, osservo che uno può essere anche un pastafariano con la pelle verde fluo, ma un pensiero va sempre valutato in quanto tale. Punto. Chi blatera di «maschio, bianco, occidentale ed eterosessuale» non so se abbia un pensiero, ma di certo ha qualche paranoia.
Se poi, a “maschio, bianco, occidentale ed eterosessuale” si aggiunge “cattolico”, e magari anche “conservatore” si fa l’en plein!
E in quel caso ti viene suggerito il ricovero. Troppe malattie tutte assieme.

Anonimo ha detto...

@ Anonimo
"Ha dato poco spazio alle donne.."

Sono abbastanza vecchia per aver visto più volte a Piazza di Siena il Carosello dei Carabinieri al tempo in cui erano tutti maschi, spettacolo magnifico per controllo uomo cavallo, uomini cavalli, per lemniscate intrecciantesi e scioglientisi al passo, al trotto...caricat, mentre la piazza taceva col fiato sospeso in meraviglia. Ho rivisto il carosello pochi anni fa con le quote rosa...meglio andare al parco e guardare i bambini sul pony in affitto per il giro intorno alla grande aiuola, almeno lì è presente lo stupore eroico dell'innocenza!