Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 24 giugno 2020

Numerosi i miti creati durante la pandemia da una ragione stanca - Stefano Fontana.

Tavolo di Lavoro sul dopo-coronavirus
Numerosi i miti creati durante la pandemia
da una ragione stanca

Stefano Fontana

Quando la ragione si stacca dalla fede cade nel mito. É uno dei grandi insegnamenti di Benedetto XVI. Per lui valeva anche il contrario: quando la fede si stacca dalla ragione cade nel mito. La caduta nel mito da parte della religione si chiama fideismo, la caduta nel mito da parte della ragione si chiama razionalismo: sono due religioni mitiche. Nel famoso discorso di Ratisbona del 2006 lo aveva spiegato molto bene. In questo nostro tempo notiamo che da un lato viene esaltata una religiosità mitica, come quella panteista, idolatrica e animista dei primitivi (si torni con la mente al sinodo dell’Amazzonia), e dall’altra la ragione politica si nutre di miti appunto politici. In ambedue i casi c’è un difetto di razionalità.

Durante la pandemia da Covid-19 la politica si è inventata molti miti in funzione autoconsolatoria oppure di servizio al potere politico. Sul mito dell’emergenza si può rinsaldare il potere e renderlo più pervasivo, proprio per contrastare l’emergenza. Il potere può aumentare il controllo, le libertà venire limitate con il consenso di tutti, le disposizioni autoritarie accolte perfino con soddisfazione e il potere se la gode.

Sul mito dell’emergenza si costruisce poi una mitologia: le conferenze stampa di Conte, il moralismo di Mattarella, i proni servizi giornalistici delle reti Rai, la retorica sentimentaloide della pubblicità dei grandi marchi “in attesa di riabbracciarci”, i “nuovi eroi”, le parate liturgiche delle task force e degli Stati generali, la raccolta fondi in tv per la protezione civile, ancora in atto anche se i presidi sono stati chiusi.

Il primo grande mito è stato senz’altro quello della stessa pandemia. La sua mortalità era inferiore al 4 per cento. Le numerose morti sono state dovute alla carenza di strutture sanitarie. Le vittime decedute con il Covid non sono morte per il Covid, ma per altre patologie o perché non erano disponibili posti di terapia intensiva. Il Covid stesso, quindi, è stato trasformato in un mito.
Un secondo mito è stato senz’altro quello della scienza e in particolare dei virologi. Nessuno di loro ci ha dato delle certezze, i loro pareri erano sempre discordanti, molti di loro hanno sfruttato l’occasione per apparire in tivù e vendere libri … ma nondimeno il governo si è sempre nascosto dietro il parere “degli scienziati”. La gente è stata convinta che “serve un vaccino”, i medici contrari vengono zittiti, arrivano i finanziamenti da Bill Gates e il processo dei trattamenti sanitari obbligatori (TSO) procede perché “lo dice la scienza”.

Così è capitato con il mito della paura. L’allarmismo eccessivo è spiegabile data le carenze sanitarie di cui sopra, ma non lo è se rapportato alla vera entità dell’epidemia nel nostro Paese. Le molte misure insensate (ricordiamo i 200 metri da casa?) hanno contribuito ad alimentarla. Le tv di Stato, occupate h24 a parlare di Covid, hanno fatto da volano a un diffuso sentimento di paura che anche ora che il problema è molto ridimensionato stenta a dissolversi. Molti anziani continuano a non andare nemmeno a Messa per questa persistente paura artificiale. I regimi si sono sempre avvalsi dei miti e della paura indotta.

Si è poi creato il mito cheinsieme si può” e quindi sono state stigmatizzate le opinioni diverse, le manifestazioni pubbliche pur se nel rispetto delle regole, è stato congelato il Parlamento e le opposizioni critiche sono state accusate di non collaborare perché nell’emergenza si dovrebbe stare tutti uniti. Viene mitizzato un ipotetico nemico per condannare i fronti interni e accusarli di disfattismo. Le voci dissenzienti sono state tacitate e sono stati colpiti dal pubblico sospetto quanti dicevano che certe misure erano irrazionali e dannose.

Un altro mito che si è creato è quello degli esperti. Il governo si è attorniato di pletorici gruppi di esperti non solo per fronteggiare il virus dal punto di vista sanitario ma anche per decidere cosa fare dopo il virus. Sono stati addirittura convocati gli Stati Generali e la situazione è diventata ridicola. In questo modo i ritardi e le evidenti incompetenze sono state nascoste sotto il mito dei Supereroi Supercompetenti Superpagati.

Tutti questi miti sono stati fatti propri anche dalla Chiesa cattolica, che non ha saputo dire parole di verità e che anzi si è perfino rivelata più rigida nell’applicare i comportamenti richiesti dai nuovi miti. La Chiesa esperta in mitologia che impedisce di inginocchiarsi in chiesa anche se il governo non lo chiede. Sono state accettate le incongruenze, le astruse e contraddittorie disposizioni dei funzionari dei ministeri (perché se in una chiesa ci possono stare 70 persone, in caso di funerale possono starcene solo 15?), le restrizioni assurde (perché non più di 200 persone alle messe al chiuso se in molte cattedrali ce ne stanno molte di più?). La ragione politica diventata mito ha prodotto una mitologia religiosa dura a morire: i parchi giochi sono ormai pieni di gente e di bambini senza protezione, ma in chiesa si assiste a misurazione della febbre, distanza, sedie fissate a terra con lo scotch perché non si possano spostare, e dopo il missa est, gli “addetti al servizio d’ordine” vengono a prenderti per portarti fuori.

Nella Chiesa si è diffuso il mito che il primo modo di essere un buon cristiano è di essere un buon cittadino e che essere un buon cittadino vuol dire eseguire senza discutere le decisioni – spesso assurde oltre che incostituzionali e contrarie al Concordato – del governo in carica. Fonte

18 commenti:

fabrizio giudici ha detto...

OT Lo posto qui perché l'articolo su Viganò è ormai scivolato molto indietro.

Il card. Brandmueller prende posizione sull'interpretazione del CVII.

https://www.marcotosatti.com/2020/06/24/brandmuller-il-vaticano-ii-e-le-difficolta-dellinterpretazione/

Mio commento da ignorante: con tutto il rispetto per il cardinale, è un intervento nel suo complesso totalmente inutile. Non menziona l'"ermeneutica della continuità", ma di fatto è impostato in quel senso. Cose trite e ritrite, e fallite.

Anonimo ha detto...

"Quando la ragione si stacca dalla fede cade nel mito. É uno dei grandi insegnamenti di Benedetto XVI. Per lui valeva anche il contrario: quando la fede si stacca dalla ragione cade nel mito..."

Questi distaccamenti, questi scollamenti non accadono per caso. Accadono quando la chiesa si stacca dalla Fede e dalla capacità di rendere ragione della Fede e si attacca al mondo, alla cultura e subcultura mondana, alle arti e alle scienze mondane, ai valori transeunti del mondo, diventandone la prostituta.

Anonimo ha detto...

"Quando la ragione si stacca dalla fede cade nel mito. É uno dei grandi insegnamenti di Benedetto XVI. Per lui valeva anche il contrario: quando la fede si stacca dalla ragione cade nel mito..."

Questi distaccamenti, questi scollamenti non accadono per caso. Accadono quando la chiesa si stacca dalla Fede e dalla capacità di rendere ragione della Fede e si attacca al mondo, alla cultura e subcultura mondana, alle arti e alle scienze mondane, ai valori transeunti del mondo, diventandone la prostituta.

tralcio ha detto...

Grazie per questo articolo e grazie a Stefano Fontana, sempre molto interessante.

Ieri, pregando per una persona molto malata, ho accarezzato il piede della statua di sant’Antonio che c’è in parrocchia. Dato che non c’era “nessuno” (tranne Gesù nel tabernacolo e il mio angelo custode), gli ho toccato anche la mano e il piede di Gesù Bambino che tiene in braccio. Poi mi sono prostrato verso Gesù e uscendo ho affidato tutto alla bellissima Madonna che abbiamo in chiesa. A parte tutto questo “lavorio”, ho riflettuto su quanto io dia per scontato lo stare bene, o per lo meno senza acciacchi gravi. E’ talmente normale beneficiare di questa grazia, che avverto subito come grande sventura le circostanze in cui non avviene, per me o per gli altri.

E che preoccupazione, il solo temere di dover entrare in questa via crucis: guardandosi attorno, il timor del virus è ben più del timor di Dio! Entrando in chiesa non più acqua santa ma gel lavamani. E quando c’è il “servizio d’ordine” nessuno (anche tra chi l’ordine ce l’ha per sacramento) ti rimprovera se non ti genufletti, non ti fai il segno della croce, o se non tieni un comportamento o abbigliamento consono, mentre ti ammonisce severo se la mascherina è fuori posto. Dopo che per anni si è snobbato il ringraziamento dopo la comunione (sacramentale o spirituale che sia), adesso ti invitano anche a non “attardarti” alla fine della Messa, per non intralciare le “operazioni di sanificazione degli ambienti”.

La lingua (nel senso dei vocaboli utilizzati) batte dove il dente non duole (anzi): anche in questo caso pare tutto normale. Ci tocca, da buoni cittadini e da bravi cristiani, che rispettano le regole. Ecco, almeno quando sto “da solo” davanti al Re, quando posso stare a tu per tu con la Regina, quando posso accarezzare la statua dei santi, chiedendo grazie, mi sento davvero in grado di rispettare la regola, quella di chi è a tu per tu con l’eterno!

Tutto questo preambolo però era per dire quanto ci manchi una prospettiva “eterna” alle prese con i malanni finiti e temporali... che nel loro fastidio sono destinati a passare, per quanto terribili e orribili, come la via crucis.
Siamo così presi dal male che sembriamo disattenti, proprio come in chiesa, alla presenza e nella comunione del Bene eterno di Dio, per il quale chi lo cerca, lo desidera e lo ama troverà una gioia tanto grande da non riuscire nemmeno ad immaginarla. Per i santi la tribolazione è un passaggio necessario verso la beatitudine. Arriverà la verità e la verità rende liberi da queste pastoie: liberi da tutto ciò che angustia, affidandoci a Dio, con abbandono filiale, accettando la croce che ci tocca, così com'è.

Mentre ci preoccupiamo di come ci vede il “servizio d’ordine” (con la mascherina, nel posto assegnato, per il tempo concesso, con la temperatura rilevata nei limiti…), mentre ci preoccupiamo di essere negativi al tampone o di non avere a che fare con l’accertamento dell’agenzia delle entrate o altre forche caudine diagnostiche, non sembra preoccupare molto di essere visti da Dio, che senza aggravi per il Sistema Sanitario ci fa la TAC, l’ECO, l'ECG, l'EEG, l’emocromo...

Non sembriamo per nulla orientati all’eventualità che in un attimo l'umanità potrebbe vedersi consegnato il referto di quale sia lo stato dell’anima agli occhi di Dio.
O all'opportunità di guardare oltre il dolore, la medicina e l’operazione come penitenza…
Sembriamo più interessati a chi ti fa penzolare davanti agli occhi la carota del vaccino, per farti tirare la carretta, non senza lesinare bastonate se ti attardi a pensare che forse quell'ortaggio penzolante è un trucco penoso persino per l’intelligenza del più somaro.

Anonimo ha detto...

Segnalo:
https://www.corrispondenzaromana.it/alcune-riflessioni-sul-concilio-vaticano-ii-e-la-crisi-attuale-della-chiesa/

fabrizio giudici ha detto...

Altro OT

https://www.corrispondenzaromana.it/alcune-riflessioni-sul-concilio-vaticano-ii-e-la-crisi-attuale-della-chiesa/

mic ha detto...

Caro Fabrizio
Sempre sul concilio e difficoltà di interpretazione ho pubblicato proprio stamattina la mia reazione al testo del card. Brandmüller pubblicato da Tosatti

Anonimo ha detto...

Forse è il caso di pubblicare la riflessione di mons. Schneider sul CVII

mic ha detto...

Non ce n'è una sola. Ne sono state pubblicate tante, credo tutte, passate e recenti. Basta cercarle col motore di ricerca interno sulla colonna di destra...

mic ha detto...

Chiedo scusa, ho capito qual è. L'ho ricevuta nella mail che ancora non avevo letto!
E certo che la pubblico!

Federico Palotti ha detto...

Battaglia spirituale – vaccinazione e chipizzazione (+ video)
7 giugno 2020
Viviamo in un tempo che richiede di avere informazioni principali sull’abuso delle conoscenze scientifiche volte alla riduzione dell’umanità. Coloro che la promuovono hanno il pieno controllo dei media mainstream e vediamo che possono manipolare la maggioranza della popolazione come vogliono. Ci siamo convinti di questo sull’esempio di coronapsicosi. La regola secondo cui uno dovrebbe sempre ascoltare l’altro lato è stata omessa. Ecco perché l’istruzione è molto necessaria da parte di chi ascolta anche l’altra parte e cerca sinceramente la verità.
....
http://vkpatriarhat.org/it/?p=6933

Anonimo ha detto...

In aereo, niente bagagli a mano nelle cappelliere. Solo sotto il sedile. Quindi il virus si trova più a suo agio nella cappelliera, ma non sul sedile. Un manipolo di malati di mente guida il Paese ma la cosa più preoccupante sono quelli che gli vanno dietro.

Anonimo ha detto...

OBIETTIVO DEL SISTEMA DEVIATO

Incrementare le malattie autoimmuni attraverso l'accoppiata vaccini, che contengono marcatori sonda che si attivano mediante radiofrequenze e, per l'appunto, il sistema 5 G. Quando il marcatore sonda si attiva, va a provocare una mutazione nelle cellule che non verranno poi quindi riconosciute più come proprie dal loro sistema immunitario stesso.
Le malattie autoimmuni provocano un'azione del proprio sistema immunitario sulle proprie cellule che è proprio ciò che è successo in Lombardia, dove il sistema 5G è già attivo da un anno e dove sono state fatte vaccinazioni a tappeto per influenza, meningite e polmonite. Nulla succede a caso.
La tromboembolia disseminata, infatti, che ha ucciso (per intubazioni inopportune) o comunque fatto aggravare migliaia di persone è proprio una malattia autoimmune violentissima.
Non è un caso che quando si è cominciato ad usare immunosoppressori, che limitavano la reazione immunitaria, e poi gli anticoagulanti, che scioglievano i trombi che si formavano a causa delle lesioni date dall'infiammazione, non è morto più nessuno.
Giovanni Moscarella medico biologo
nutrizionista - Napoli

Anonimo ha detto...

“Non ci sono, malgrado gli annunci, scelte chiare e operative subito” ma “è finito il momento del teatrino delle parole. Per essere credibili in Europa occorre prima fare e poi chiedere con forza e determinazione. Mentre si discute, ogni giorno decine di aziende chiudono e centinaia di persone perdono il lavoro. Le risorse vanno liberate ora. Servono investimenti e liquidità. Diversamente la crisi italiana sarà irreversibile”.

Lo afferma la presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati in una intervista alla Stampa. Del resto, osserva, “la sopravvivenza del sistema Europa dipende dalla tenuta del tessuto sociale ed economico di tutte le sue nazioni”. “Fare di più e meglio non è una possibilità, ma una scelta obbligata – sottolinea -. Ho visto una risposta straordinaria degli italiani che si sono subito rimboccati le maniche per ripartire”. Lo scrive askanews.

“Tante famiglie non hanno un reddito fisso. Ma per scongiurare il rischio di un crollo del Pil così drammatico è necessario eliminare i ritardi della burocrazia, le troppe carte amministrative e dare prospettiva e futuro mettendo soldi subito nelle tasche degli italiani”. La chiave di tutto è il lavoro, “senza lavoro non c’è ripresa e i consumi restano al palo. Per la rinascita occorre guardare oltre la politica dell’emergenza ed indicare con chiarezza tempi e priorità per gli interventi fiscali, finanziari e di sviluppo a sostegno di economia, famiglie e imprese”, conclude.

Giù la mascherina: il nemico numero uno è l'Eucarestia ha detto...

Abbiamo lo Stato grande liturgo che indica l'Eucarestia come nemico pubblico numero uno e i vescovi mandarini che fanno? Acconsentono. Toglietevi la mascherina e ammettetelo: il nemico è il Pane angelico. Bisognava salvare il seme, esporlo, adorarlo, affidarsi a lui. Invece lo abbiamo tolto alla vista di tutti, arrestato sull'altare e adesso lo additiamo come veicolo di contagio, nemico pubblico numero uno. Persa la credibilità nel momento della prova, con che autorevolezza potrete parlare dalle vostre cattedre insegnando e ammonendo?

https://lanuovabq.it/it/giu-la-mascherina-il-nemico-numero-uno-e-leucarestia

Anonimo ha detto...

Se la Diesel può fare uno spot con un transessuale che entra in convento, mentre la vocazione religiosa scompare, significa che non c'è bisogno di un Ddl Zan: la cultura Lgbt ha già vinto mentre i cristiani diminuiscono. Inoltre, se molti sono positivi al test della fede perché battezzati, spesso non hanno un solo sintomo che la esprima. Resta un lucignolo fumigante.

Più sopra dicevamo che gli amanti dell’arcobaleno dovrebbero smettere di marciare sotto lo stendardo del generale Zan, primo firmatario della legge sulla “omofobia”, perché ormai hanno vinto a mani basse e il mondo è diventato finalmente e completamente gaio. La prova è questo spot che, nel mondo a testa in giù in cui viviamo, ha dei tratti di sicura originalità (noi cattolici, confermando che i figli delle tenebre sono più scaltri dei figli della luce, siamo fermi a slogan patetici e stereotipati da Asilo Mariuccia).
https://lanuovabq.it/it/il-trans-in-convento-e-una-fede-asintomatica

Anonimo ha detto...

USA ed Europa verso rivoluzioni pilotate.

https://www.youtube.com/watch?v=dPzkaUckvg0
RASSEGNA STAMPA - Commento del Giorno 27 giugno 2020
di Pier Luigi Bianchi Cagliesi.

Finche' gli Ebrei erano fedeli a Dio vincevano sugli avversari , quando se ne allontanavano ne pagavano le conseguenze .

Anonimo ha detto...

le pandemie sono il nuovo mercato di controllo dei popoli, sfoltimento dei vecchi, diminuzione delle pensioni erogate, affari case farmaceutiche, diminuzione delle proteste (tutti chiusi in casa) e controllo violento delle persone con la scusa di farlo per il loro bene