Chi fosse interessato può consultare qui l'indice degli articoli sui 'due papi', a partire dall'annuncio dell'abdicazione di Benedetto XVI .
Ratzinger al suo arrivo |
Quando Benedetto XVI si dimise, nel 2013, sconvolgendo buona parte del Vaticano, nonché chi lavorava sottotraccia alla sua successione, si pose subito la questione di dove avrebbe vissuto. Nell'odierna epoca, segnata dall'onnipresenza delle comunicazioni e da non poche minacce alla sicurezza, l'idea di un ritorno di Joseph Ratzinger in Baviera, o il suo trasloco in altro luogo lontano da Roma, suonò subito come un incubo a molti cardinali e monsignori. Alla fine si optò per lo stesso Vaticano, ma non fu una scelta scontata. Prese corpo, tra l'altro, il fantasma del passato remoto, quando le lotte attorno alla Sede apostolica portarono alla cattività avignonese, alla compresenza di due o addirittura tre Papi, a epoche laceranti. Fantasmi che difficilmente si sarebbero riproposti, e infatti non lo hanno fatto, ma cosa sarebbe successo se il successore del Papa tedesco fosse stato molto diverso dal suo predecessore? Una dislocazione geografica avrebbe teso ulteriormente un dualismo gi potenzialmente destabilizzante. Fu eletto l'arcivescovo di Buenos Aires, effettivamente molto diverso da Joseph Ratzinger, e, dopo un periodo di decantamento a Castel Gandolfo, quest'ultimo rientrò in Vaticano, dove da allora risiede nel ristrutturato monastero Mater Ecclesiae, a poche centinaia di metri da Francesco.
Gli otto anni di coabitazione sono stati inediti. Segnati tanto dalla cordialità personale tra i due uomini, quanto dalle diversità, e tensioni, tra le loro divergenti idee di Chiesa, di società, di politica, tra i loro entourage, tra i loro pronunciamenti. Benedetto XVI, infatti, non rimasto in silenzio, e con numerosi scritti, messaggi, pubblicazioni ha spesso marcato, ancorché cortesemente, distanze di sostanza dal riformismo bergogliano [vedi].
Benedetto XVI, una salute malferma ma complessivamente buona per i suoi 93 anni, è rimasto in Vaticano. Le cronache hanno riportato qualche rara visita all'esterno delle Mura Leonine (l'anno scorso, a sorpresa, una "scampagnata" a Frascati dal vescovo locale suo amico).
Ora il fratello maggiore di Joseph Ratzinger, monsignor Georg, 96 anni, a cui il Papa emerito da sempre molto legato, "gravemente malato" ("morente", scrive Mittelbayerische). Prevedibilmente solo per pochi giorni, i due Papi saranno, per la prima volta nella storia moderna, distanti, non per un viaggio apostolico del Pontefice regnante. Dai comunicati della conferenza episcopale tedesca e della diocesi di Ratisbona (Regensburg), dove si trovano ora i fratelli Ratzinger, traspare la preoccupazione che la presenza del Papa emerito nel seminario locale attiri pellegrini e curiosi. "Auguro dal cuore al Papa emerito Benedetto XVI un buon soggiorno in Germania e la necessaria tranquillità per occuparsi privatamente del fratello. Le mie preghiere accompagneranno il soggiorno del Papa e il cammino del fratello Georg", scrive il presidente della conferenza episcopale mons. Georg Baetzing. La diocesi "prega il pubblico di lasciare l'incontro profondamente personale" tra il Papa emerito Benedetto XVI, tornato in Baviera oggi, e il fratello Georg, gravemente malato, "nella sua sfera privata. È un desiderio sincero dei due anziani fratelli e non sono previste né foto, né uscite pubbliche, né tantomento incontri. Si prega di avere comprensione per questo desiderio".
Quel che è certo è che Benedetto XVI è atterrato alle 11.45 questa mattina all'aeroporto di Monaco di Baviera per poi recarsi a Regensburg per assistere il fratello gravemente malato. Il vescovo di Regensburg Rudolf Voderholzer ha accolto Joseph Ratzinger all'aeroporto e lo ha poi accompagnato a Regesnburg. Secondo la Bild il viaggio sarebbe avvenuto in ambulanza. Benedetto XVI, 93 anni, accompagnato dal segretario particolare, Georg Gaenswein, dal suo medico, dal suo infermiere e da una delle "memores Domini" che assiste il Papa emerito in Vaticano. Il Papa emerito pernotterà nel seminario della diocesi di Regensburg. Il viaggio, si legge nella nota, stato deciso "in tempi brevi" ed "è forse l'ultima volta che i due fratelli, Georg e Joseph Ratzinger, si vedono in questo mondo". Il Papa emerito, ha riferito il direttore della Sala Stampa vaticana Matteo Bruni, trascorrerà a Regensburg "il tempo necessario".
La data del ritorno in Vaticano di Benedetto XVI in Baviera "non stata ancora decisa", ha riecheggiato da parte sua la diocesi di Regensburg. Che puntualizza che il Papa emerito Benedetto XVI ha deciso di tornare in Baviera, per assistere il fratello Georg gravemente malato, "dopo che si è consultato con Papa Francesco". Distanti ma sempre legati.
49 commenti:
E dov’è il problema se bXVI ha lasciato Roma? Boh.
Indubbiamente questo viaggio di compianto, da quello che si capisce, sarà per il fratello minore anche un tuffo nel passato. Ormai sono più i suoi anni romani che non quelli tedeschi. Eppure le radici profonde son in Germania, non in Italia. Una esperienza profonda lo attende. Un ricapitolare ab imo corde. Che il Signore aiuti entrambi.
Il Messaggero dice tre giorni.
https://www.ilmessaggero.it/vaticano/papa_francesco_vaticano_ratzinger_germania_fratello_georg_ratisbona_aereo-5295377.html
PS Il 21 giugno si annuncia interessante.
Un fatto particolare, tre giorni sono interessanti, come si fa a dire 3? Il 21 è solstizio, festa dei satanisti che si son dati convegno ovunque. Quindi Rosario in mano, domani al Sacro Cuore, sabato al Cuore Immacolato, domenica per la risurrezione della Chiesa col Risorto. Stanno succedendo fatti particolari, grazie a Dio.
https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/22658418/ratzinger_benedetto_xvi_lettera_bergoglio_giovanni_paolo_ii_svidercoschi_misericordia_apocatastasi_eresia_inferno.html
Quanto sarebbe bello poter pensare che è un Papa vero.... ma anche su di lui troppe ombre... Sarebbe bello poter pensare bene di tutti ma non si può, non licet oggi, i fatti ci sono e si tratta di mettersi contro il Vangelo: non si può. Combattiamo quindi in certi momenti con amarezza, ma in pace.
E quest'anno sono anche più indiavolati del solito a causa dell'eclisse di sole...
Il Papa emerito dovrebbe rimanere in Germania per tre giorni per poi fare ritorno a Roma entro domenica.
Questo spostamento a Ratisbona, proprio lì, suscita in me una strana sensazione, di angoscia e tenerezza.
Come la foto in cui -da un viso gonfio di anni e consunto- esce un sorriso carico d’innocenza, quasi rassicurante.
Il sorriso di chi sa dove sta andando ed è contento. Di chi, sapendo pochi i suoi giorni, confida in un futuro profondo e sterminato.
(cit. Sebastiano Mallia)
Non sarà andato a morire nella sua terra?
Probabile, io la penso così.
Io ho pensato alle parole della Emmerick e ciò mi ha decisamente angosciato
Gloria Patri, et Filio, et Spiritui Sancto. Sicut erat in principio, et nunc, et semper, et in saecula saeculorum. Amen
Gloria Patri, et Filio, et Spiritui Sancto. Sicut erat in principio, et nunc, et semper, et in saecula saeculorum. Amen
Gloria Patri, et Filio, et Spiritui Sancto. Sicut erat in principio, et nunc, et semper, et in saecula saeculorum. Amen
Gloria Patri, et Filio, et Spiritui Sancto. Sicut erat in principio, et nunc, et semper, et in saecula saeculorum. Amen
Gloria Patri, et Filio, et Spiritui Sancto. Sicut erat in principio, et nunc, et semper, et in saecula saeculorum. Amen
S. Teresa Margherita Redi
È andato a salutare il fratello morente, un fatto umanissimo.
Ma quante chiacchiere!
Chiacchiere o timori?
https://m.ilgiornale.it/news/cronache/vola-solo-chi-osa-farlo-viaggio-ratzinger-pandemia-1871407.html
Dominus conservet eum...
E' giusto che vada a trovare il fratello ,non vedo quali timori ci possano essere.Poi dopo la visita tornerà a Roma come è giusto che sia .La Chiesa ha problemi colossali sui quali la presenza di Benedetto a Roma o a Ratisbona può incidere poco o niente.Certo è commovente immaginare l'incontro fra i due fratelli così avanti negli anni ,ma questa è cronaca .La storia ormai la fanno altri(purtroppo).
Mi rattrista che anche Benedetto non sembra stia bene. Per lo meno la sua fragilità legata all'età emerge tutta.
Benedetto XVI celebra la Messa con suo fratello malato in occasione della festa del Sacro Cuore
https://www.catholicnewsagency.com/news/benedict-xvi-celebrates-mass-with-his-ill-brother-on-feast-of-the-sacred-heart-48486
Secondo Bild on line appena uscito non tornerà più.......preghiamo per entrambi i fratelli.
Secondo il quotidiano più letto della Germania , la Bild Zeitung, (che in passato ha dimostrato di avere canali diretti di informazione con l’entourage del Papa emerito), Joseph Ratzinger (93 anni), arrivato per ieri in Baviera, a Ratisbona , per far visita al fratello maggiore (96) gravemente malato potrebbe ritirarsi definitivamente in patria, lasciando il Vaticano.
https://www.huffingtonpost.it/entry/per-la-bild-ratzinger-non-tornera-in-italia_it_5eec793ac5b69d4e08764bb7
Se questa notizia sarà confermata è ottima, può significare per lui tanto bene ritrovato, per la chiesa che il tempo della ramazza è alle porte.
Sancte Michael Archangele,
defende nos in proelio;
contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium.
Imperet illi Deus, supplices deprecamur:
tuque, Princeps militiae caelestis,
Satanam aliosque spiritus malignos,
qui ad perditionem animarum
pervagantur in mundo,
divina virtute, in infernum detrude.
Amen. »
A FUFFAPOST PIACE IL RATZINGER 'ANDANTE'.
MA NON IL RATZINGER 'DOLENTE'...
Nel pezzullo con cui si da conto di quanto scrive la Bild sul viaggio di Benedetto XVI al capezzale del fratello, la notista dell'Huffington Post ipotizza un 'caso mediatico' in Vaticano per le foto dell'Emerito in carrozzina.
Il 'caso' avrebbe scatenato 'proteste' in rete delle quali -invano- troverete alcuna eco nel web.
Nell'unico intervento in rete -un podcast sul sito della comunicazione ufficiale vaticana- il Tornielli citato nell'articolo non vi accenna neppur minimamente.
Per la scrivente, 'il fatto che Benedetto XVI abbia lasciato il Vaticano segna una forte impressione della fine della cosiddetta “coabitazione“ tra quelli che impropriamente (quanto a Ratzinger) sono stati definiti i “due papi”'.
Insomma, 'un quasi sollievo' perchè, finalmente, Ratzy si sarebbe tolto fuori dai maroni dei Sacri Palazzi, 'impropriamente' intasati dalla sua 'impropria' presenza.
Per l'articolatrice, tuttavia, questo 'andar via' di Benedetto dovrebbe essere portato alle estreme conseguenze: dovrebbe, cioè, sparire anche la sua immagine pubblica, a maggior ragione se rappresentante la sua senescenza e fragilità.
L'unica, titanica, vittimaria solitudine contro il male e la malattia deve cioè essere -insomma- quella del filmato che chiude, e non è un caso, il fuffesco post.
Da par suo.
Sebastiano Mallia
Le PROGRAMME DIABOLIQUE: Le contrôle de nos pensées et de nos émotions... La police de la pensée imaginée par Orwell n'est plus une fiction mais un plan orchestré de très longue date. Oui, Dieu est le plus fort et la prière est le levier qui soulèvera le monde mais avec l'épée de la Vérité. C'est UN COMBAT. Celui qui sous prétexte de douceur voudrait l'éviter, est complice du désastre et de ce crime en marche, ce Crime contre l'Humanité. La compromission ne sera jamais chrétienne... "Que ton oui soit oui et que ton non soit non, tout le reste vient du malin."
La Bild cita fonti dell’entourage del Papa emerito per ricordare che nel 1991 Ratzinger non arrivò in tempo per stare vicino a sua sorella Maria morente: non se lo sarebbe mai perdonato. E così, secondo la fonte della Bild, nella circostanza della malattia del fratello «rimarrà finché il corso della vita del fratello giungerà a termine». Dalla diocesi di Regensburg sarebbe filtrato che «non c’è ancora alcuna data per il volo di ritorno», anche se Oltretevere risulta che Benedetto XVI avrebbe in programma di fermarsi in Germania alcuni giorni, «il tempo necessario» per assistere il fratello «in gravissime condizioni». Ma poi, a smentire l’ipotesi è il portavoce della stessa diocesi di Ratisbona, Clemens Neck: sebbene non sia stata fissata una data per il ritorno in Vaticano, ha assicurato che non c’è un piano per un trasferimento permanente di Benedetto XVI.
Andato a morire là? Quello che incuriosisce nell'articolo tedesco è che un aereo militare lo ha trasportato ed è immediatamente tornato, accompagnato da qualche polizia di Malta anche, non ricordo bene i gradi. A qualcuno risulta vero che portasse il braccialetto elettronico?
“Goal di Zoff di testa su calcio d'angolo”.
Anonimo 20:20
intervento incomprensibile.
E cosa c'entrerebbe la "polizia di Malta"?
La polizia di Malta sarebbe un’infermiere dell’ordine dei cavalieri di Malta.. ma questi come riportano le notizie?!? Lol
Mauro
Per la Bild Ratzinger non tornerà in Italia
Benedetto XVI potrebbe aver lasciato il Vaticano per sempre
I due fratelli Joseph e Georg (pareva che Georg fosse in fin di vita, invece) hanno celebrato la messa insieme e si sono scambiati qualche battuta.
Dunque, Papa Benedetto ha e aveva ragione, quando scriveva lo scorso anno che "tra le libertà che la Rivoluzione del 1968 voleva conquistare c’era anche la completa libertà sessuale, che non tollerava più alcuna norma". Un "collasso spirituale", strettamente legato alla ”propensione alla violenza" e della cui fisionomia “fa parte anche il fatto che la pedofilia sia stata diagnosticata come permessa e conveniente". Oggi è possibile prender atto, con lealtà e sincerità, che le tragedie tratteggiate da Papa Benedetto XVI hanno trovato tragica conferma nei fatti e nei crimini commessi o, nascosti per compiacenza, dalle classi dirigenti dei più grandi paesi occidentali. Le critiche feroci e ignoranti, di ieri e di oggi, contro Papa Benedetto XVI sono colpe
https://lanuovabq.it/it/pedofilia-in-germania-un-diabolico-esperimento
SINITE PARVULOS VENIRE AD ME
Nell'agonia del vegliardo ed amatissimo fratello ormai morente, quasi sua guida fin dai tempi dell'ormai lontana fanciullezza, Benedetto XVI, 265° Sommo Pontefice, ha lasciato il Vaticano ieri per portarsi, ad onta delle sue usuratissime condizioni fisiche in ragione dell'età, al capezzale di mons. Georg in quel di Ratisbona.
Tra i lai millenaristici di profezie non ben decrittate subito sortiti, i giudizi legittimi ma poco commendevoli nella presente occasione quanto alle doti di governo di Joseph Ratzinger come pontefice presto apparsi nell'agone virtuale, le assurde recriminazioni degli stupidi e degli zelanti guardiani della rivoluzione bergogliana quanto alla totale deroga delle norme sanitarie di distanziamento sociale e di contenimento della pandemia tuttora strisciante immancabilmente sanciti innanzi alle immagini dell'inatteso viaggio papale, bisogna sottolineare invece - e con vigore - la forza di volontà di un uomo che, nonostante il pericolo dell'ora presente e la sua più che precaria situazione di salute, non ha esitato a lasciare il confortevole ritiro del monastero "Mater Ecclesiae" per compiere un'estrema, commovente e dovuta opera di misericordia.
Tanto più dovuta da lui, che di quel Cristo - il quale tali opere comandò nella sua predicazione onde poter entrare nel Regno dei Cieli - resta, fino alla morte, il Vicario in terra.
Che ancora una volta, in mezzo a tante umane incertezze e pure a tanti fulgidi momenti di testimonianza e di rettitudine, contrariamente ad altri, ed ormai alle soglie di quell'Aldilà che non potrà tardare a schiudersi, nonostante la tempra longevissima dei Ratizinger, è di esempio altissimo e monito perenne al popolo cristiano.
E il volto di Dio, noi lo preghiamo, gli sarà in quel momento benigno e misericordioso, come quello sereno e franco che connota egli stesso nel compiere, in età patriarcale, quest'ultimo viaggio terreno con quel candore fanciullesco che solo i vecchi dal cuore generoso riassumono nella loro veneranda canizie.
Il fratello non può essere in agonia se insieme hanno celebrato la Messa.
Comunque il viaggio (ritorno?) in Germania è un evento pieno di significato.
Penso anch'io che sia significativo, comunque le notizie sugli accompagnatori di Ratzinger sono sull'articolo. Significativi anch'essi, come l'aereo. Che poi ci siano voci mai smentite su fatti poco piacevoli nella vita di Ratzinger è altrettanto significativo, mentre qualche dichiarazione del sistema del regime di accusa di fake alle accuse di pedofilia coperta dal fratello è ancora pure significativa....La pentola si scopre gradualmente come gradualmente è stata ...coperta.
Come avra' potuto celebrare uno che non si regge in piedi e che deve stare in carrozzina , come avra' potuto celebrare uno che e' cieco... P.Pio celebro'in obbedienza anche in punto di morte , da seduto , dimenticando vari tratti ma amorevolmente assistito dai confratelli nell'immane compito . Anche Don Morselli a volte celebra da seduto per i forti dolori alla schiena e chissa' quanti altri. Anche S.Massimiliano Kolbe nel bunker della morte ha celebrato ,in quell'olocausto la vittima da immolare era lui stesso e l'altare era costituito dalle braci ardenti del Fuoco d'Amore Divino . Una vita dedicata all'Unico Amore ! Ieri nel Sacro Cuore di Gesu' c'erano tutti i Sacerdoti , il loro servizio fino alla fine per l'Unico Amore , tutti gli Apostoli in un'unica crocifissione fusi insieme a NSGC nel Santo Sacrificio della Messa : "Padre Santo, custodisci nel Tuo Nome coloro che mi hai dato nel mondo ; erano Tuoi e Tu li hai dati a Me...Io prego per loro e non per il mondo...Benedicili e santificali!"
Mai disperare
La vita cristiana non si ferma.
Don Alberto Secci. Vocogno, 19 Giugno 2020.
https://www.youtube.com/watch?time_continue=35&v=chsF5JcbpkI&feature=emb_logo
"Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso!"
Si puo' dire che per la gran parte siamo spettatori ? Si puo' dire che siamo ancora alle scintille e che non riusciamo a far divampare questo fuoco ? Perche'? Perche' abbiamo doifficolta'a collaborare , a ri-amare , gratuitamente , allo stesso modo o similmente all'Amore . Il rischio di cadere in un rigorismo morale , come accennato , è grande.
La vera alternativa
La vita cristiana non si ferma.
Don Alberto Secci. Vocogno, 20 Giugno 2020.
https://www.youtube.com/watch?time_continue=60&v=I76iOUP87Pg&feature=emb_logo
Ratzinger Benedetto celebra seduto da diverso tempo, il fratello è a letto, quindi fa quello che può, importante che li lascino in pace a godersi gli ultimi spiccioli di vita insieme, ma temo non sarà così, preghiamo per loro e per tutti i sacerdoti del mondo.
Nel pomeriggio di oggi Benedetto XVI ha pregato sulla tomba dei genitori e della sorella nel cimitero di Ziegetsdorf e ha visitato la sua casa a Pentling, dove ha abitato tra il 1970 e il 1977
https://www.agensir.it/quotidiano/2020/6/20/benedetto-xvi-papa-emerito-in-germania-diocesi-di-ratisbona-costruttivo-e-commovente-lincontro-con-il-fratello/
"I ricordi si sono svegliati. È stato un viaggio indietro nel tempo" afferma il dott. Christian Schaller, capo dell'Istituto Papa Benedetto XVI, sul momento toccante in cui il Papa emerito è tornato nella sua ex casa questa sera. E' rimasto lì per circa 45 minuti ed è stato in grado di trascorrere un po 'di tempo nel giardino della casa. I vecchi ritratti di famiglia lo hanno commosso molto. Gli incontri nel suo paese d'origine lo rafforzerebbero. Dr. Schaller: "Ho l'impressione che la visita sia una fonte di forza per entrambi i fratelli"
https://www.bistum-regensburg.de/news/update-1906-1840-uhr-papst-emeritus-benedikt-xvi-in-regensburg-7519/
Benedetto XVI, un gesto silenzioso che vale più di mille parole
Benedetto XVI come dimostrato da molteplici foto che nelle ore successive hanno letteralmente invaso il web, è apparso smagrito e costretto in sedia a rotelle, tuttavia come sempre straordinariamente lucido. Secondo quanto dichiarato dal direttore della Sala Stampa vaticana Matteo Bruni Benedetto XVI, che soggiornerà nel seminario della diocesi di Regensburg, si tratterrà in Germania “il tempo necessario”. La decisione di raggiungere il fratello è stata presa in fretta dopo che la salute di quest’ultimo era rapidamente peggiorata nei giorni scorsi. A causa della pandemia monsignor Georg non aveva potuto essere in Vaticano come sempre nei giorni di Pasqua e per il compleanno del Papa emerito il 16 aprile scorso.
Un legame vero e inscindibile
«Fin dalla nascita, mio fratello è stato per me non solo un compagno, ma anche una guida affidabile. Ha sempre rappresentato un punto di orientamento e di riferimento con la chiarezza e la determinazione delle sue decisioni. Mi ha mostrato la strada da prendere, anche in situazioni difficili. Ora siamo arrivati all’ultima tappa della nostra vita, alla vecchiaia. I giorni da vivere si riducono progressivamente. Anche in questo momento, però egli mi aiuta ad accettare con serenità, umiltà e coraggio il peso di ogni giorno». Da sempre molto legati, i fratelli Ratzinger hanno scritto la storia in Germania, ordinati presbiteri lo stesso giorno, il 29 giugno 1951 nel Duomo di Frisinga, uno grande teologo ed accademico, l’altro musicista, compositore e direttore del famoso coro di voci bianche della Cattedrale di Ratisbona “Regensburger Domspatzen”, che diresse fino al 1994.
Sia l’età, sia il quadro sanitario del Papa emerito, come pure la situazione di pandemia mondiale non consigliavano certo uno spostamento, ma Benedetto XVI non avrebbe rinunciato a portare la sua vicinanza al fratello, ormai l’unico parente in vita, il loro legame è troppo forte, è il legame di una vita passata insieme, di una vita fatta di piccole cose, di tradizioni, un amore che nasce dal Vangelo.
Dall’alto dei suoi 93 anni, Benedetto XVI ha insegnato ancora una volta ad un’Europa scristianizzata e ad un mondo ormai largamente relativista che l’amore vince su tutto e nonostante tutto. Ha scosso le coscienze di chi in questi mesi con l’aggravarsi del virus ha dimenticato una delle opere di misericordia corporale, visitare gli infermi, dando così riprova della sua grande umanità e umiltà, un uomo che non si preoccupa di se stesso ma che – volendo fare un paragone – come fra Cristoforo ne “I Promessi Sposi” si occupa e preoccupa del prossimo nonostante la peste… Non solo il Manzoni, ma anche la Sacra Scrittura ci spinge a far visita a chi ne ha bisogno, la lettera di Giacomo, che è stata più volte evocata in questo tempo ci dice: “Chi è malato, chiami a sé i presbiteri della Chiesa e preghino su di lui, dopo averlo unto con olio, nel nome del Signore. E la preghiera fatta con fede salverà il malato: il Signore lo rialzerà e se ha commesso peccati, gli saranno perdonati” (Gc 5, 14-15), è una linea direttrice chiara, e Benedetto XVI non ha fatto altro che seguirla alla lettera.
Diceva san Francesco ai suoi frati: «predicate sempre il Vangelo e, se fosse necessario, anche con le parole», ebbene questa volta non è stato un comunicato, un’omelia, un pensiero scritto in un libro a suscitare stupore e interesse, bensì un gesto che vale più di mille parole, farsi prossimo di chi è nel bisogno, questo il grande insegnamento che Benedetto XVI ha dato al mondo intero che è ormai “ubriaco” di distanziamento sociale e incontri online, nella speranza che quest’ultima (chissà) lezione del professor Ratzinger possa farci riscoprire le radici cristiane rendendoci tutti più umani.
https://loccidentale.it/benedetto-xvi-un-gesto-silenzioso-che-vale-piu-di-mille-parole/
Una piccola folla si è creata sotto la casa del fratello di Benedetto XVI a Regensburg, Germania, con i fedeli attratti dalla presenza del Papa emerito. Joseph Ratzinger è da alcuni giorni in visita al fratello Georg, gravemente malato.
Vicario generale di Ratisbona: sarebbe un onore se Benedetto rimanesse
https://m.die-tagespost.de/kirche-aktuell/aktuell/regensburger-generalvikar-waere-eine-ehre-wenn-benedikt-bleibt;art4874,209453
Ratzinger rientrerebbe domani:
https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2020-06/papa-emerito-benedetto-xvi-regensburg-visita-georg-malato.html
VATICAN NEWS
Il Papa emerito torna in Vaticano con un volo in partenza da Monaco di Baviera nella mattinata di lunedì 22 giugno. Lo ha confermato il portavoce della diocesi di Ratisbona Clemens Neck all’agenzia di stampa cattolica tedesca KNA. Giovedì scorso, a proposito della visita al fratello Georg gravemente malato, il direttore della Sala Stampa della Santa Sede Matteo Bruni aveva dichiarato che Benedetto XVI si sarebbe trattenuto a Ratisbona “il tempo necessario”.
.....
Per Benedetto XVI è stato il primo viaggio fuori dal Vaticano dopo la rinuncia al pontificato, nel 2013, a parte un paio trasferimenti estivi nei dintorni, a Castel Gandolfo e i Castelli romani, e una visita al Gemelli. Quattro giorni a Regensburg-Ratisbona, come il posto delle fragole: ogni mattina ha celebrato messa con il fratello e sabato ha pregato nel cimitero di Ziegetsdorf davanti alle tombe dei genitori, Maria Rieger e Joseph Ratzinger senior, e della sorella maggiore Maria Theogona, la più grande dei tre figli, scomparsa nel 1991. A Pentling, un paese di seimila anime vicino a Regensburg, il Papa emerito ha visitato anche la casa dove abitò dal 1969 al 1977 - gli anni del suo insegnamento universitario, prima di essere nominato arcivescovo di Monaco -, divenuta oggi un centro di documentazione dell’Istituto Benedetto XVI.
«Si sono destati i ricordi, è stato un viaggio a ritroso nel tempo», ha spiegato Christian Schaller, vicedirettore dell’Istituto. Joseph Ratzinger ha sorriso ai fedeli che lo attendevano in strada, si è trattenuto a parlare un poco con i vicini di un tempo ed è rimasto tre quarti d’ora nella sua vecchia casa, commosso davanti alle foto dei genitori e i ritratti di famiglia, assorto mentre sostava nel giardino. Affaticato dal viaggio, Benedetto XVI si sposta in sedia a rotelle ed è sempre accompagnato dal segretario particolare Georg Gänswein, un medico, un infermiere, una delle memores domini - le religiose laiche che ne hanno cura - e il vicecomandante della Gendarmeria vaticana. Ora è tempo di tornare al monastero vaticano Mater Ecclesiae. Benedetto XVI lo aveva spiegato nell’ultima udienza pubblica da pontefice, il 27 febbraio 2013: «Il “sempre” è anche un “per sempre” - non c’è più un ritornare nel privato… Non abbandono la croce, ma resto in modo nuovo presso il Signore Crocifisso… Non porto più la potestà dell’officio per il governo della Chiesa, ma nel servizio della preghiera resto, per così dire, nel recinto di san Pietro». La diocesi di Ratisbona fa sapere: «Il Papa emerito è esausto ma pieno di gioia, l’incontro tra i due fratelli è stato commovente, un conforto per entrambi ».
L’obiettivo di Benedetto XVI era, in fondo, prima di tutto di esercitare una paternità. Quando si parla di un Papa poco amato, lo si dice solo perché si legge il pontificato attraverso i prismi della politica, dell’ideologia, del potere. Tutte caratteristiche che non riguardavano per niente Benedetto XVI.
Ma poi si deve guardare ai dati di fatto. Alla presenza sempre crescente di persone ad assistere alle udienze generali e agli angelus, andate lì non per vedere un leader, ma per ascoltare lui, le sue lezioni, le sue letture. Non contava l’immagine del Papa, contava ciò che il Papa diceva e ciò che il Papa trasmetteva.
Tutto il pontificato si può leggere attraverso questa chiave di lettura della famiglia al centro, a partire dalla famiglia Ratzinger
Benedetto XVI fotografato con il presidente della Baviera Markus Söder prima della partenza per Roma, oggi 22 giugno 2020
AGI - È tornato in Vaticano, al monastero Mater Ecclesiae, Benedetto XVI, dopo un breve soggiorno in Germania, per salutare il fratello gravemente malato.
Intorno alle 11 un corteo di numerose macchine con targa del corpo diplomatico tedesco, fa sapere il Sismografo (sito di informazione vaticana), ha varcato a velocità sostenuta la porta del Perugino con una nutrita scorta della Polizia italiana.
Giovedì scorso, 18 giugno, Joseph Ratzinger, 93 anni, si era recato in forma privata nella sua natia Baviera, accompagnato, tra gli altri, dal suo segretario Georg Gaenswein, che da mesi si occupa solo di lui, pur mantenendo l'incarico di Prefetto della Casa pontificia. Il Papa emerito era ospite nel seminario di Ratisbona.
Per il fratello del Papa emerito, Georg Ratzinger, 96 anni, la visita è stata definita come "un elisir di vita".
Nel suo breve soggiorno Benedetto XVI ha avuto la possibilità anche di sostare nei luoghi di famiglia, non più visti dal 2006 durante l'ultima visita ufficiale in patria. La prima tappa è stata al cimitero di Ziegetsdorf, sulla tomba dove risposano i genitori e la sorella maggiore, un momento di preghiera concluso dall'aspersione con l'acqua benedetta. La seconda sosta è avvenuta nella sua casa di Pentling, alla periferia di Regensburg. Tre quarti d'ora passati nell'abitazione che lo ospitò negli anni da docente di Dogmatica all'Università cittadina, dal '69 al '77, prima della nomina ad arcivescovo di Monaco e Frisinga. La casa è ora sede, ricorda Vatican News, dell'Istituto Benedetto XVI, nel quale si conserva la sua eredità teologica.
https://www.agi.it/cronaca/news/2020-06-22/ratzinger-benedetto-xvi-vaticano-8960771/
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