Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 26 giugno 2020

Non deve diventare illecito dire la verità. La legge Zan “contro l’omofobia” è inaccettabile

Dichiarazione del Coordinamento Nazionale Justitia et Pax per la DSC in merito alla legge Zan. Il Coordinamento, promosso dall'Osservatorio Van Thuan, riunisce 33 Associazioni e Centri Culturali cattolici operanti in Italia. 

Dichiarazione
del Coordinamento Nazionale Justitia et Pax per la Dottrina sociale della Chiesa


La proposta di legge Zan mira a punire coloro che esprimano forme di intolleranza nei confronti delle persone ad orientamento omosessuale, transessuale o bisessuale. Essa riprende e sviluppa la proposta di legge Scalfarotto già presentata nelle precedenti legislature. Su queste finalità della proposta di legge facciamo tre valutazioni di merito.

Alla base di questa legge c’è quanto Benedetto XVI chiamava “tolleranza negativa”, la quale, secondo lui, avrebbe preparato la strada a nuove forme di totalitarismo: “La vera minaccia di fronte alla quale ci troviamo è che la tolleranza venga abolita in nome della tolleranza stessa”. Tolleranza negativa comporta per esempio di non ammettere che si dica in pubblico che la famiglia è solo quella naturale tra uomo e donna per non essere intolleranti verso altre forme di famiglia. Vorrebbe anche dire di impedire di affermare in pubblico che la vera sessualità umana è quella tra uomo e donna per non discriminare altre forme di esercizio della sessualità. Quando questo venisse disposto per legge diventerebbe illecito dire la verità. Non solo la Chiesa cattolica non potrebbe più proporre gli insegnamenti biblici in materia, ma ogni cittadino non potrebbe più fare riferimento ad una natura umana eticamente normativa, ad una verità fonte di divieti morali assoluti, ad un ordine delle cose che richiede di essere rispettato. Non si vieterebbe solo la libertà di esprimere una opinione ma quella di dire la verità. Essa lederebbe direttamente la libertà di espressione, religiosa e di insegnamento, ma soprattutto eliminerebbe il fondamento stesso, oltre che l’esercizio, della libertà, ossia la verità, senza della quale la libertà diventa pura opinione infondata.

Ogni legge è espressione della pubblica autorità. Questa è legittimata ad attribuire un valore pubblico a taluni comportamenti solo se promuovono il bene comune. Quando una legge disciplina normativamente una qualche realtà comportamentale o relazionale anche la riconosce come meritevole di tutela giuridica in quanto ordinata al bene comune. Il bene comune è infatti il fine ultimo e vero dell’autorità politica, quello che anche la legittima. Stabilito questo fondamento dell’attività politica e giuridica, occorre poi chiedersi quale debba essere il criterio con cui l’autorità politica può procedere a riconoscere o non riconoscere pubblicamente determinati comportamenti. Il criterio in questione è quello della natura dell’uomo e dell’ordinamento naturale e finalistico della convivenza sociale. Questa non è, infatti, frutto di convenzione, di decisione volontaristica del potere o di semplice prevalenza di voti ma è connaturata con la natura umana e con la sua naturale socialità, intesa non come una inclinazione soggettiva polivalente e indifferente ai contenuti ma come espressione di un fine pienamente umano da raggiungere. Ogni negazione dell’ordine naturale delle relazioni umane ordinate al bene è da considerarsi una forma di violenza. 

Una volta stabiliti questi criteri fondamentali, ne risulta che non ogni comportamento sessuale è meritevole di disciplina e tutela pubblica, ossia di passare dalla forma dell’esercizio de facto alla forma dell’esercizio riconosciuto come buono dall’autorità politica perché utile o addirittura indispensabile al bene comune. Una volta accolto sul piano politico il principio che ogni atteggiamento sessuale ha il diritto di transitare dal piano fattuale al piano del riconoscimento pubblico, si perderà qualsiasi possibilità di dire di no ad atteggiamenti come la pedofilia, l’incesto, la poligamia/poliandria (magari nella versione post-moderna del poliamore) o l’utero in affitto che purtroppo il sistema giuridico di qualche Paese ha già contemplato come diritti. Quando viene a mancare il criterio, la deriva negativa è inarrestabile.

Alla base della legge Zan c’è quindi un errore politico, un errore etico e un errore antropologico. Viene fatta coincidere la dignità della persona con l’espressione di una libertà intesa come autodeterminazione priva di criteri ossia priva di ragioni. L’autorità politica non può fare propria una simile concezione, perché il principio di autodeterminazione assoluta è dissolutivo della coesistenza sociale, della politica e del diritto. Se la politica dovesse riconoscere e tutelare qualsia forma di autodeterminazione individuale rinuncerebbe alla propria natura e legittimerebbe qualsiasi percorso. La dignità della persona sta nella sua essenza di uomo, essenza che diventa normativa anche per la sua libertà. La politica non dovrebbe accettare e fare proprio, proponendolo così anche come esempio politicamente tutelato, un esercizio sistematico della libertà contrario alla normatività che promana dall’essenza dell’uomo stesso. Ciò equivarrebbe a dividere la libertà dal bene da cui invece è sostanziata.

40 commenti:

L'ho volta alla prima persona plurale . ha detto...

Supplica alla Madonna del perpetuo soccorso

O Madre del Perpetuo Soccorso, molti sono coloro che prostrati dinanzi alla Tua santa immagine, chiedono il Tuo patrocinio.

Tutti Ti chiamano “Il Soccorso dei miseri” e provano il beneficio della Tua protezione.

Perciò anche NOI ricorriamo a Te in queste nostre tribolazioni. Tu vedi, o cara madre, a quanti pericoli siamo esposti; Tu vedi i nostri innumerevoli bisogni.

Afflizione e bisogni ci opprimono; sventure e privazioni portano desolazione nelle nostre case; sempre e dovunque troviamo una croce da portare.

O Madre, piena di misericordia, abbi pietà di noi e delle nostre famiglie, ma in modo speciale aiutaci adesso, in queste nostre necessità.

Liberaci da ogni male e dal maligno ; ma se è volontà di Dio che noi continuiamo a soffrire, dacci almeno la grazia di soffrire con pazienza ed amore. Questa grazia noi Ti domandiamo con tanta fiducia (…..) e questo noi speriamo di ottenere da Te perché sei la Madre del Perpetuo Soccorso.

Amen.
27 giugno: Festa della Madonna del perpetuo soccorso.

(Grazia richiesta da me : Confondi le lingue degli empi ,incenerisci i loro progetti..)

Anonimo ha detto...

OT

https://www.antoniosocci.com/lombra-del-partito-cinese-sulla-corsa-al-quirinale-dove-i-candidati-pd-farebbero-gioire-pechino-e-sul-prossimo-conclave-bergoglio-vorrebbe-il-cinese-tag/#more-8789

Anonimo ha detto...

Ora la "lotta al contante", insieme all'obbligo di vaccinazione e all'imposizione della legge sulla cosiddetta "omotransfobia", sono in cima alle priorità del governo italiota. Il tutto ovviamente "per il nostro bene", ci ripetono senza posa le le trombette di regime. Ma fermiamoci un attimo e riflettiamo: sono decenni e decenni che subiamo l'irresponsabilità e ogni genere d'angherie da parte della burocrazia statale, che tocchiamo con mano il livello d'inefficenza e politicizzazione della magistratura nel suo complesso, che constatiamo la disonestà e trufaldineria di grandi e piccole banche, che verifichiamo ogni giorno la manipolazione sistematica del circo mediatico nel suo complesso. Bene, ora immaginate di lasciare in gestione a tale cricca anche il controllo dei vostri soldi/risparmi e a quali soprusi ciascuno potrebbe andare incontro. Ho detto "potrebbe", ma sapendo ciò di cui sono capaci possiamo essere già certi degli esiti di una tale situazione. In altre parole il possesso del denaro contante è l'ultimo presidio di libertà, per quanto esile ed effimero, che ancora ci rimane. Facciamo in modo che non ci rubino anche questo!

Viator ha detto...

http://www.imolaoggi.it/2020/06/26/sgarbi-non-appartengo-a-categoria-pavidi/

Anonimo ha detto...

Il 26 giugno dell'anno 363 moriva in Iraq, per uno scontro con la cavalleria sasanide, l'imperatore apostata Flavio Claudio Giuliano, capo dell'Impero Romano e nemico della Chiesa.

La sua strana persecuzione non fu per mezzo di leggi e decreti; si limitò ad esecuzioni sommarie per terrorizzare i cattolici e a non punire eventuali atti di violenza deliberata da parte di ebrei e pagani ai danni dei battezzati.
Lui che era stato ordinato suddiacono assieme a San Donato di Arezzo, suo compagno di studi, rigettò la Fede e fece giustiziare proprio san Donato.

Si narra che, per le preghiere di San Basilio, San Mercurio martire discese dal cielo e lo uccise, mischiandosi alla cavalleria persiana.
Vero o devozionale che sia il fatto, la cosa curiosa è la data della sua morte: 26 giugno.
Lo stesso giorno in cui aveva fatto giustiziare sommariamente i due soldati di palazzo Paolo e Giovanni, uccisi nottetempo in casa loro e occultati sotto il pavimento dell'abitazione.

Le difese dell’anima: le mura della Gerusalemme interiore ha detto...

Omelia di Padre Giorgio Maria Faré a commento dell’esegesi di don Dolindo Ruotolo sull’assedio di Gerusalemme.
26 giugno 2020, Santuario del Carmelo di Monza.
https://www.youtube.com/watch?v=PaZe-tgEreY&feature=youtu.be

Formidabile omelìa che rappresenta magistralmente il tempo presente e calza perfettamente in questo articolo .
LJC et MI

Anonimo ha detto...

Sono monarchico in tempi di repubblicanesimo,
di destra in un paese che va a sinistra,
italiano in tempi di anti-patriottismo
e cattolico intransigente in tempi di democratici cristiani.

(Giovannino Guareschi)

Anonimo ha detto...

Magari fossero come disse Guareschi, sono solo poltronai, e basta.

Anonimo ha detto...

Fuori tema(ma si parla anche di LGBT). Da conoscere e possibilmente da tradurre
Jeanne Smits, Come i mondialisti intendono sfruttare la situazione post-epidemia:
https://reinformation.tv/great-reset-forum-davos-prince-charles-mondialistes-reinitialisation-post-covid-smits-90633-2/
Antonio (Roma)

Anonimo ha detto...


Il 26 giugno data della morte dell'imperatore Giuliano, detto l'Apostata dai cristiani

Ho letto anni fa la biografia dell'abate Ricciotti su Giuliano, figura complessa e contraddittoria ma affascinante di intellettuale e soldato, uomo di Stato: non mi ricordo di avervi trovato le crudeltà nominate dall'anonimo delle 11 e 29. Quali sono le sue fonti? Forse gli scritti polemici dei cristiani nei suoi confronti? Di certo, non Ammiano Marcellino, che fa un grande elogio delle virtù di Giuliano (la castità, il senso della giustizia, il grande senso del dovere, le capacità di statista) senza tacerne alcuni difetti (la superstiziosità, l'eccessivo amore della popolarità, la tendenza all'incostanza). Rimasto vedovo, rimase casto. Cercò di riformare i costumi. Amministrò l'impero osservando sempre le leggi. Fu apostata, è vero, e avverso ai cristiani, ma assistette da ragazzo all'uccisione del fratellastro per ordine di Costantino, impegnato in faide familiari, in vista della successione. Sembra che sin da ragazzo fosse attratto (di nascosto) dal paganesimo.
Giuliano fu un grande soldato, con eccelse doti di comando e grande coraggio personale, anche se forse con eccessiva tendenza all'azzardo. In qualità di Cesare, inflisse una sconfitta decisiva agli Alamanni, che stavano dilagando nella Gallia, salvandola, almeno temporaneamente, cioè per circa 50 anni. Praticava il culto del Sole:

"Per la terza volta, dunque, prego Helios, re dell'universo, come ricompensa del mio zelo, di essermi propizio e di accordarmi una vita virtuosa, una più perfetta sapienza e un'intelligenza divina. E, all'ora voluta dal destino, che io possa lasciare questa vita in tutta serenità e quindi ascendere a lui e presso di lui trovar dimora, se possibile in eterno, ma, qualora questo premio fosse superiore ai servizi resi nella mia vita, almeno per una lunga e numerosa serie di anni".
La preghiera al suo dio di questo pagano e neoplatonico è certamente superiore alle giaculatorie pro-migranti e c.d. umanitarie, nelle quali la presente gerarchia cattolica concentra tutto il suo zelo religioso.
Se il cristianesimo è quello del Vaticano II e di Bergoglio, meglio il Culto del Sole, meglio Giuliano l'Apostata.
H.

Anonimo ha detto...

Fu però opera di Dio guidare e separare sin dall’origine queste due società con le relative generazioni: da una parte gli uomini che vivono secondo l’uomo, dall’altra i figli di Dio, cioè gli uomini che vivono secondo Dio.

- Sant’Agostino, De civitate Dei, XV, 8, 1

Anonimo ha detto...

Al disegno di legge Zan-Scalfarotto è stato presentato un emendamento che include i pedofili tra i soggetti considerati potenzialmente discriminati...

Anonimo ha detto...

"Per capire la decisione di Feltri di dimettersi dall’Ordine dei Giornalisti, basta leggere la dichiarazione del Presidente nazionale dell’ordine Carlo Verna a commento della scelta di Feltri: “Avrei preferito riaccompagnarlo sulla strada giusta”. Ma quale strada giusta? Essere una voce controcorrente, indipendente, politicamente scorretta (anche se a volte sopra le righe), vuol dire essere sulla strada sbagliata? Ma chi lo decide? Viva la libertà di espressione e di stampa!"

Francesco Giubilei

Da Fb ha detto...

Dopo Sgarbi c'è un video diventato virale più degli altri in un giorno.

Parla di un padre che educa al gender un bambino dicendogli che sessualmente può esser cosa vuole.

Signori 24mila mi piace e quasi 7mila condivisioni.

Ce la possiamo anche prendere con il Regime ed il lavaggio del cervello ossessivo compulsivo, con questo video che sicuramente è stato lanciato da Fb stesso e fatto circolare ovunque tanto che è arrivato anche a gente che mai seguira' quella pagina.

Ma fra quei 24mila ci sono anche sicuramente dei genitori.

Allora bisogna dirlo forte e chiaro: I BAMBINI NON SI TOCCANO ED I BAMBINI VANNO LASCIATI ESSER BAMBINI. Educarli alla sessualità prima del tempo non è profondità e non è amore è becera propaganda di depravazione ossessiva ai danni dei più deboli.

In Inghilterra ci sono bambini di 7 anni che per sciocchezze come giocare con le bambole o camion subiscono un bombardamento di ormoni fino alle operazioni. Questo è un disegno ben preciso.

E non si tratta neanche di psicologia perché queste sono tutte derivazioni paramassoniche crowleyane ( fai ciò che vuoi, ora evoluto a sii ciò che vuoi ) poi inserite in psicologia. Obiettivo nel tempo: pedofilia istituzionalizzata e individuo androgeno.

Genitori, è la ora delle responsabilità perché a breve questi orrori saranno legge e saranno materiale obbligatorio a scuola. O fate i genitori e vi preoccupate di risparmiare i vostri figli da nauseante propaganda di Regime o sarete corresponsabili del più grande attacco che i più puri, i bambini ( sopravvissuti agli aborti ) abbiano mai ricevuto.

Anonimo ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=jIpVG0157a4

COSÌ AMAZON "INDIRIZZA" I LETTORI: CENSURATO IL MIO LIBRO SUL CORONAVIRUS - Amodeo

Anonimo ha detto...

https://www.rossoporpora.org/rubriche/italia/956-omofobia-avvenire-i-magheggi-arcobaleno-del-duo-tarquinio-moia.html

Anonimo ha detto...

https://senzanubi.wordpress.com/2020/06/25/eu-senza-lgbt-niente-recovery-fund-polonia-e-le-lgbt-free-zone/

Anonimo ha detto...

OT pare che sia stato commissariato l'ordine laico dei memores Domini e ci sia Farrell a capo dell'inchiesta, complimenti per la scelta, adesso toglieranno anche le 4 che si occupano di Benedetto 16°? Annamo bbene news riportata da Mil.

Da Fb ha detto...

SGARBI E LAMORGESE

Vittorio Sgarbi forse eccede nei toni, nelle parole e nei modi, ma certamente è uomo di grande cultura, sensibilità politica e onestà intellettuale.
Quello che è successo l’altro giorno alla Camera è stata una gran porcheria. Chi presiedeva avrebbe potuto e dovuto sospendere la seduta (ma neppure ne ricorrevano le condizioni), evitando la scena da golpisti sudamericani di un Deputato portato via con la forza dai Commessi di Aula.
Si è voluto impedire a Vittorio Sgarbi di parlare. Come dargli torto quando ha detto che la ANM è una associazione mafiosa? Lo disse già nel 2008 il Presidente Francesco Cossiga. Come dargli torto nella sua denuncia della corruzione e delle malefatte di questo governo di incapaci e complici? Perché rifiutare la Commissione parlamentare di inchiesta che prenda il posto del silenzio di un Capo dello Stato volutamente silente? Lui che presiede un CSM che dovrebbe essere dissolto, e non lo fa.
Nella denuncia mia e del Collega Alfredo Lonoce contro il Conte Tacchia, la ineffabile e miracolata Luciana Lamorgese (funzionale a molti interessi, di chi non lo so ma si immagina) e del Ministro della Salute Roberto Speranza (evocarne il nome giustifica qualsiasi gestualità scaramantica), è stato ipotizzato il reato di epidemia colposa oltre all’omicidio plurimo colposo.
Oggi si susseguono sbarchi di clandestini risultati affetti da Covid-19, HIV, TBC, scabbia e quant’altro. Clandestini che rifiutano la quarantena perché essi non seguono le regole ma le dettano. Per inciso, davanti alla incontestabile gravità della situazione la Teresa Bellanova (Dio, cosa ha perso l’agricoltura!) non paga della regolarizzazione di clandestini ignoti, ha ammonito che non bisogna fare propaganda negativa circa i clandestini infetti che vengono lasciati entrare liberamente sul territorio dello Stato.
Credo che questo lo si voglia deliberatamente per poter provocare un ritorno dell’epidemia da Covid-19 per giustificare la situazione di emergenza, conculcando ancora diritti e libertà costituzionali, creare ancora paura e devastare ancor più l’economia oltre che colpire i lavoratori, per giustificare la permanenza di questo governo (il peggiore dall’unità d’Italia del 1861), consentire al figlio di Bernardo Mattarella di non assumere i provvedimenti costituzionalmente dovuti e giungere così ad eleggere un nuovo e peggiore (se mai possibile) Capo dello Stato eletto dalla attuale maggioranza numerica parlamentare.
Loro sono loro, il Popolo non conta un cazzo.
Presenterò un seguito alla denuncia contro la Lamorgese e il Conte Tacchia per epidemia non più colposa ma dolosa. È quello che posso fare nei limiti della legge.
Poi, se deve essere guerra civile sarà guerra civile.

Anonimo ha detto...

OBIETTIVO DEL SISTEMA DEVIATO

Incrementare le malattie autoimmuni attraverso l'accoppiata vaccini, che contengono marcatori sonda che si attivano mediante radiofrequenze e, per l'appunto, il sistema 5 G. Quando il marcatore sonda si attiva, va a provocare una mutazione nelle cellule che non verranno poi quindi riconosciute più come proprie dal loro sistema immunitario stesso.
Le malattie autoimmuni provocano un'azione del proprio sistema immunitario sulle proprie cellule che è proprio ciò che è successo in Lombardia, dove il sistema 5G è già attivo da un anno e dove sono state fatte vaccinazioni a tappeto per influenza, meningite e polmonite. Nulla succede a caso.
La tromboembolia disseminata, infatti, che ha ucciso (per intubazioni inopportune) o comunque fatto aggravare migliaia di persone è proprio una malattia autoimmune violentissima.
Non è un caso che quando si è cominciato ad usare immunosoppressori, che limitavano la reazione immunitaria, e poi gli anticoagulanti, che scioglievano i trombi che si formavano a causa delle lesioni date dall'infiammazione, non è morto più nessuno.
Giovanni Moscarella medico biologo
nutrizionista - Napoli

Anonimo ha detto...

"Cari compagni di viaggio, è arrivato il momento dei saluti, ma prima vorrei condividere con voi ciò che questa avventura ha rappresentato per me. È stata la mia prima volta in un programma quotidiano così complesso.

Di programmi televisivi ne ho fatti tanti, ma una ‘macchina infernale’ come quella di VID non l’avevo mai guidata. La prima volta (e speriamo l’unica) in cui abbiamo dovuto convivere con il dramma di una pandemia devastante. A proposito, grazie per il vostro coraggio. La professionalità la diamo per scontata, il coraggio no…

C’è una ‘prima volta’ alla quale non ero preparata: il confronto con l’ego sfrenato e con l’insospettabile maschilismo di un collega di lavoro. Esercitato più o meno sottilmente, ma con determinazione. Costantemente. Talvolta alternato ad incredibili (e mai credute) dichiarazioni pubbliche di stima nei miei riguardi. So che tutto questo non devo certo ricordarlo a voi che eravate qui. E se si volesse cercare il perché di tutto questo, non sarebbe certo necessario rivolgersi alla Bruzzone. Ora la missione è compiuta e saluto il programma.

Malgrado tutto, mi ritengo fortunata per due motivi: perché in questi mesi ho avuto il privilegio di poter fare vero Servizio Pubblico e perché, in tutta la mia vita, ho conosciuto prevaricazioni di questo tipo solo ora, a 55 anni. Niente al confronto di molte donne che hanno sperimentato questa realtà fin da subito senza avere neppure la forza di opporsi o di parlarne.

Malgrado tutto però è stato bello condividere questi mesi con voi. Non so dove, non so quando, magari ci ritroveremo…
Grazie di cuore a tutte le anime belle che ho incontrato. Vi abbraccio"
Lorella Cuccarini

"Santino Fiorillo (Matano Diaco Conversini ed altri) sì e Lorella Cuccarini cacciata. Lobby gay in Rai, fino a quando sopporteremo tutto questo?"

Anonimo ha detto...


"Maschilismo" è un termine inventato dalle femministe, come "sessismo", credo. Viene spesso usato, come "sessismo".
Ma cosa significa esattamente? Sembra avere un significato generico, nel quale si fa rientrare un po' di tutto.
La televisione non ce l'ho e quindi non posso valutare nel merito le accuse della Cuccarini.
Ma, dal punto di vista della comprensione del suo comunicato stampa, quando leggo "maschilismo" mi trovo di fronte ad un termine generico, che lascia intuire senza spiegare con chiarezza.
Forse la Cuccarini avrebbe dovuto essere più esplicita e far capire meglio quello che voleva dire.
Ma, forse, se si fosse espressa più chiaramente avrebbe avuto dei guai.

("Maschilismo" e "sessismo" sarebbero comunque termini da abolire, fanno solo confusione).

Anonimo ha detto...

L’esperimento sociale del Forteto, in cui bambini separati dai propri genitori sono stati abusati per anni e indotti all’omosessualità, non è a quanto pare un caso isolato in Europa, ma probabilmente fa parte di un esperimento più vasto.
E’ quanto forse sta emergendo in Germania da un rapporto su bambini affidati volontariamente a noti pedofili, per essere abusati.
Tali affidamenti facevano parte di un esperimento, basato sulle teorie di un famoso sessuologo tedesco, Helmut Kentler, le cui ricerche sono state finanziate per anni dal ministero della scienza e della cultura della Bassa Sassonia.
Esso prevedeva l’assegnamento di minori a noti pedofili, addirittura come terapia utile al bambino e al suo reinserimento.
Con il beneplacito delle autorità, tra il 1969 e il 2003, in particolare nel comune di Berlino, migliaia di bambini sono stati affidati a condannati per reati di abuso su minori.

Kentler non era l’unico a sostenere che la pedofilia non causasse danno al bambino.
Dello stesso parere sono stati il biologo e sessuologo Alfred Kinsey, noto per il famoso rapporto diffuso negli USA e guru della rivoluzione sessuale, e il famoso dottor Money, fautore del gender e specializzato nel cambio di sesso (solo per citarne due).
Notiamo come l’incesto trovi sostenitori nell’ideologia del pensiero unico e nel femminismo.
E’ chiaro che qui si scontrano due ideologie diverse e agli antipodi, una basata sul Pensiero Unico e l’altra sui valori della famiglia patriarcale, valori a cui si sono ispirati milioni di famiglie in tutte le civiltà ed epoche storiche.
La messa in discussione di tali valori sta portando le generazioni al caos e tra poco alla barbarie.

Per saperne di più su ideologia e pedofilia leggere:
http://www.ildetonatore.it/2020/06/22/loscuro-legame-la-sinistra-e-la-pedofilia

Anonimo ha detto...


"Sono stati abusati..vengono abusati.."

Non per fare il pignolo, ma questo ennesimo calco dall'inglese, molto usato oggi, ha un suono orribile in italiano. Abusare con il complemento oggetto, esiste nella nostra lingua?
Mi sembra di no: "non abusare d e l l a mia pazienza.."
Perché non dire, in modo corretto : "hanno subito abusi...subiscono abusi".
Il termine "abuse" in inglese racchiude diversi significati, compreso l'italiano "molestie".
Vuol dire anche "offesa", p.e. "verbal abuse". Poiché qui ci si riferisce a gravi "abusi sessuali", dire che "hanno subito abusi" sarebbe troppo generico. Di che genere, gli abusi?
Il fatto è che si è, non solo in Italia, persa l'abitudine di ricorrere alle perifrasi per spiegarsi (invece di " dove sono stati abusati" = "dove hanno subito gravi abusi sessuali.."
G.

Anonimo ha detto...

Riccardo Zenobi:
Il problema è che usiamo le categorie sbagliate per approcciare la realtà: il termine "tolleranza" non serve a nulla, crea solo problemi - inutile dire "dovete tollerare chi è contrario al matrimonio gay" se invece lo Stato, i media e il mainstream dice "il matrimonio gay è un diritto umano": si fa solo la figura di quello che è contrario ad un bene in nome di una cattiveria preconcetta.
Il vero problema è la questione di fondo, la verità: l'omosessualità è bene o male? E' questa la domanda, è qui che dobbiamo insistere, non sulla "tolleranza" o sulla "libertà", ma sulla verità. Anche perché se non lo facciamo noi lo faranno i liberals: ciò che passa al di là di tutte le cortine fumogene sulla "post-verità", la "tolleranza" etc. è che loro decidono cosa è bene e cosa è male, e chi è contrario è assolutamente malvagio, e quindi non ha diritto ad essere tollerato, perché "non si possono tollerare gli intolleranti in nome della tolleranza" - il ché è un paradosso, ma è del tutto vero, e si supera solo in un modo: richiamarsi alla verità. Affermare alcune cose come vere e negarne altre come false: questo fonda la civiltà. La tolleranza viene dopo, ma non prima.

Anonimo ha detto...

Le femministe dell’associazione “Se non ora quando – Libere” hanno inviato una lettera aperta ai firmatari della proposta di legge sulla Omotransfobia. E’ interessante perché mette in evidenza un concetto tanto semplice quanto negato nella proposta ZAN: il sesso non si cancella poiché è un dato di realtà.

Anonimo ha detto...

A Mondragone contestano Salvini e non lo fanno parlare.
Dunque a Mondragone il problema non sono i 4 delinquenti teppisti che, con sputi, lanci di uova, di acqua, taglio dei fili pretendono di zittire una voce che a loro non aggrada....NO, il problema è Salvini che si è "permesso" di visitare una terra che, evidentemente considerano solo loro, una terra martoriata dalla diffusa illegalità, dalla delinquenza, dalla camorra, dagli invasori stranieri.
E allora cari mondragonesi questo vi meritate, di continuare a prosperare nella illegalità e nel disordine...

Anonimo ha detto...

Nella questione della progressiva, "dolce e gentile", abolizione del contante, l'aspetto prettamente economicistico è di gran lunga il meno importante.
Vorrei che si comprendesse questa realtà.
Ovvero, che l'eliminazione del contante segna la fine della libertà umana e personale, in maniera non minore - e forse perfino peggiore - di quanto avverrebbe con la legge Zan Scalfarotto.
E sarebbe la più alta e raffinata forma di egualitarismo liberal-comunista mai attuato: povertà diffusa e ricchezza per pochissimi. Ma tutti sotto il controllo totale delle banche e dello Stato, a sua volta controllato dalla Finanza.
La perfezione del male. (MV)

Anonimo ha detto...

Ovviamente, qualunque cosa dica Savona incontra il rifiuto generale e preconcetto. Qualche sera fa, in una trasmissione a Rete 4, quando fu evocata la soluzione Savona, Pierangelo Buttafuoco (culturalmente inadatto al tema) lo trovò “suggestivo” ma inapplicabile “perché ci manca la sovranità, l’ Europa non lo permetterebbe”, ma soprattutto quattro donnette lo respinsero con smorfie di disgusto, come un’enormità sconveniente, con l’automatismo di cani di Pavlov. Ricordo che una delle donnette , storcendo la bocca, sibilò più o meno: e chi vuole che accetti un titolo irredimibile! Rivelando così la sua abissale ignoranza, perché gli si sarebbe dovuto rispondere: “Lei, per esempio” Perché infatti le banconote sono precisamente questo: titoli di debito irredimibili. Che nemmeno rendono un interesse.

https://www.maurizioblondet.it/il-suggerimento-del-prof-savona-lha-seguito-laustria/

Che volete farci. E’ uno dei maggiori problemi italiani che ignoranti possano giudicare e valutare in video idee come quelle del professor Savona, liquidandole presso l’opinione pubblica con una battuta.

Anonimo ha detto...

Depositato da Zan & c. il testo unificato omofobia.
Testo vergognoso.
Peggio del previsto.
Confermate le pene da 1anno e 6 mesi fino a 6 anni di galera per chi dissenta dal pensiero unico in materia di matrimonio gay, adozioni gay, utero in affitto e indottrinamento gender nelle scuole (art. 1)
È prevista la rieducazione mediante lavoro gratuito presso le associazioni LGBT per gli omofobi (art. 3)
Sono previsti 4 milioni di Euro per finanziare la propaganda LGBT nelle scuole e nelle amministrazioni pubbliche. (art. 5, 7 e 9)
È vergognoso che in tempo di pandemia, con le famiglie e le imprese alla fame, si minacci la libertà di pensiero e si trovino soldi per finanziare i capricci di pochi.
Non la faremo passare.

Anonimo ha detto...

Nel testo del ddl “omofobia” depositato ieri da Zan e soci, alla fine c’è pure l’istituto nazionale di statistica incaricato di monitorare “gli atteggiamenti” della popolazione. Ditemi voi se non si procede a passo spedito verso lo “psicoreato”...

Anonimo ha detto...

Il ddl Zan-Scalfarotto è una potenziale arma per reprimere il dissenso, con la collaborazione di quella parte della magistratura che ormai è svergognata agli occhi di tutti.

Non si tratta di una legge avente lo scopo di punire atti di violenza o di istigazione ad essa verso omosessuali o transessuali, atti che sono già coperti dall'ordinamento penale con anche l'aggravante dei futili motivi. Il vero scopo è dare alle associazioni LGBT una spada di Damocle da tenere sul capo di chi si oppone ai loro desiderata, punendo potenzialmente ogni atto vagamente definito come "discriminatorio" (certezza del diritto, dove sei?). Tra l'altro non è prevista nessuna tutela delle opinioni religiose o filosofiche sul tema, per cui un prete che citasse San Paolo potrebbe benissimo essere passibile di denuncia. Magari non sarebbe condannato: intanto si prenderebbe comunque il processo e la gogna mediatica.

Il senso di urgenza nell'approvare questa legge mentre su questioni vitali per milioni di cittadini (taglio delle tasse, aiuti a famiglie e imprese, autonomia, ILVA, autostrade liguri) si continua a cincischiare è qualcosa di veramente indegno.

Anonimo ha detto...

Cesare Sacchetti:
Se critichi il gender, rischi il carcere. Se un genitore si rifiuta di mandare suo figlio a lezione di educazione sessuale gender, rischia di perdere la potestà genitoriale. Questa legge trasuda odio. Questa legge è l'ultimo passo verso la dittatura gender.

Viator ha detto...

SENATO
Omofobia, un progetto di legge violento e totalitario
1 luglio 2020 [ Presentato il progetto di testo unificato del disegno di legge contro l'omotransfobia: se fosse approvato ogni tipo di differenza di trattamento diventerebbe reato: dalla scelta degli insegnanti della scuola cattolica agli educatori in parrocchia; perfino il divieto di ammissione ai seminari di persone con tendenze omosessuali sarebbe punito con il carcere. La vaghezza dei concetti apre la possibilità a denunce continue e di ogni tipo, ed è questo il progetto: un’aggressione continua basata sulla discriminazione e sui cosiddetti discorsi d’odio. Sono in pericolo i fondamenti della democrazia che conosciamo.

Anonimo ha detto...

Il grillino Manlio di Stefano, sottosegretario non so a che cosa, ieri si è chiesto: come mai ai comizi di Di Maio non succedono le contestazioni che si vedono ogni volta che esce Salvini?
La risposta è banale come il personaggio che se l'è posta.... perché i giovani di destra sono tolleranti e rispettosi delle idee altrui, sono democratici nei fatti non solo a parole. Perché i giovani di destra non sono teleguidati e sguinzagliati, a pagamento, per andare a disturbare manifestazioni altrui.
Perché i giovani di destra non sono teppisti nel DNA

Anonimo ha detto...

IL REATO DI OMOTRANSFOBIA E LA REPRESSIONE DELLE IDEE
Gli estensori del ddl Zan sull'omotransfobia si affannano ad affermare che in esso non vi sarebbe traccia di perseguimento di reati d'opinione, ma solo della discriminazione o l’istigazione alla discriminazione basata su motivi di genere, orientamento sessuale e identità di genere, e della violenza o la provocazione alla violenza basata sempre sui predetti motivi.
Il problema è che "odio", "violenza" e "discriminazione" sono concetti assai nebulosi. Ed ancor più nebuloso diverrà ritenere cosa si configuri o meno come "istigazione" alle stesse. Sostenere la non praticabilità delle adozioni di figli a vantaggio di famiglie omosessuali come potrebbe essere definito? Come definire la tesi - propugnata in pubblico - che l'unica genitorialità sia quella di un padre e di una madre? O, ancora, come giudicare la tesi, presente nel magistero della Chiesa Cattolica, per la quale l'omosessualità costituisce una forma di grave disordine interiore ed in quanto tale può essere motivo per non ritenere una persona idonea a vivere il sacerdozio?
Inevitabilmente, agiranno qui due livelli di discrezionalità. Quelli della (eventuale) vittima e, sopratutto, quelli del magistrato, al quale tale situazione lascerà amplissimi margini di dicrezionalità. Una magistratura che, come abbiamo appreso dal sistema-Palamara, non è, ahinoi, formata da un cenacolo di illuminati desiderosi, una volta vestita la toga, di effettuare un salutare bagno nel fiume Lete, così da dimenticare all'istante le proprie pregresse convinzioni politiche, religiose e filosofiche.
Cosa che, d'altronde, sarebbe assai problematico chiedere a chiunque. Proprio per questo, le leggi ben scritte mettono i magistrati nella condizione di applicarle senza dover trarre dalla loro soggettività i contenuti con i quali dar forma a contenitori dai bordi indefiniti. Già, perché, sai com'è, a nessun cittadino piacerebbe l'idea di vedersi trascinato in tribunale ed esposto all'eventualità di una condanna che dipenderebbe, in misura decisiva, da se e come un magistrato abbia ritenuto configurarsi "l'istigazione all'odio omotransfobico", o "l'istigazione alla discriminazione omotransfobica" sulla base delle proprie convinzioni personali.

Anonimo ha detto...

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Il testo del ddl Zan spaventa, dunque, e lo fa sopratutto alla luce del combinato che verrebbe a crearsi in un momento nel quale le pressioni perché le "parole d'odio" siano sempre più equiparate all'odio, e le "parole di violenza" alla violenza. Cos'è mai, infatti, il martellante battage sull'inasprimento della repressione dei cosiddetti "hate speech", se non questo? Immaginiamoci ora come tale discorso incontri e completi quello che verrebbe introdotto dal ddl Zan.
Che la cosa sia problematica lo dimostra anche l'atteggiamento tenuto non solo da parte dei soliti reazionari, populisti, omofobi etc., ma anche dalle femministe (di sinistra) fondatrici del movimento "Se non ora quando". Come ha dichiarato al riguardo Francesca Izzo: "È il gender, ovvero l'espressione 'identità di genere' che è una questione molto controversa. Le donne in tutto il loro processo di liberazione e di uscita da una condizione di oppressione sociale hanno messo in discussione il genere che veniva loro assegnato e che le poneva in condizione di subalternità. Con questa espressione si sostituisce l'identità basata sul sesso con un'identità basata sul genere dichiarato. Come scriviamo nella lettera, attraverso 'l'identità di genere' la realtà dei corpi -in particolare quella dei corpi femminili- viene dissolta. Il sesso non si cancella".
Ecco, appunto. Il sesso non si cancella. E pensare che per anni ci hanno detto che la famigerata "ideologia gender" era una invenzione dei summenzionati reazionari, populisti, omofobi etc. Una legge che parta dall'assunto che definire le differenze discrimini chi ritiene di non poter rientrare in tali categorie configura problemi notevolissimi. Problemi che possono portare a discussioni grottesche e, se vogliamo, piuttosto ridicole - come quelle che hanno condotto J.K. Rowling a doversi difendere dalle violentissime accuse di transfobia - ma capacissime, in un futuro molto prossimo, di condurre a pesanti conseguenze penali.
Già, le pene. Giova ricordare sempre quali sarebbero le pene previste per i trasgressori del reato di omotransfobia qualora il ddl Zan venisse approvato. Il malcapitato “discriminatore” rischierebbe la reclusione fino ad un anno e sei mesi e la multa fino a 6.000 euro. In più, al giudice verrebbe concessa la facoltà di disporre a carico del condannato "l’obbligo di rientrare nella propria abitazione o in altro luogo di privata dimora entro un’ora determinata e di non uscirne prima di altra ora prefissata, per un periodo non superiore ad un anno; la sospensione della patente di guida, del passaporto e di documenti di identificazione validi per l’espatrio per un periodo non superiore ad un anno, il divieto di detenzione di armi proprie di ogni genere e il divieto di partecipare, in qualsiasi forma, ad attività di propaganda elettorale per le elezioni politiche o amministrative successive alla condanna, e comunque per un periodo non inferiore a tre anni, nonché, se il condannato non si oppone, la pena accessoria dell’obbligo di prestare un’attività non retribuita in favore della collettività per finalità sociali o di pubblica utilità", a favore di organizzazioni a tutela di omosessuali e transessuali.
Vedete un po' voi.

Da Il pensiero cattolico ha detto...

La nota della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), che criticava fortemente l’iniziativa legislativa in questione, sia stata immediatamente smentita dal quotidiano Avvenire (che pure è di proprietà della CEI), che ha replicato con una lunga intervista al senatore Zan (PD), relatore del disegno di legge. Quella divaricazione di posizioni si è ulteriormente radicalizzata nei giorni successivi, facendo emergere con chiarezza come una parte consistente della Chiesa italiana vada ormai a braccetto con chi dell’insegnamento cattolico vuole fare piazza pulita. È stato lo stesso senatore Zan - nella relazione che ha accompagnato la presentazione della proposta di testo unico del disegno di legge in Commissione Giustizia – a dare conto di questa prossimità: illustrando l’articolo che istituisce la Giornata nazionale contro l’omofobia, ha espressamente e positivamente citato Avvenire e tutte le diocesi italiane che già da anni il 17 maggio celebrano quella Giornata con veglie di preghiera (sono ben 17).

Il cardinale presidente, Gualtiero Bassetti, ha una grande responsabilità, ma anche tutti gli altri vescovi non si possono sottrarre: se questa proposta diventasse legge, faremmo un altro grande passo verso il modello cinese, con tanto di “campi di rieducazione” (nelle associazioni gay; chissà se Avvenire finirà nella lista dei luoghi deputati a rieducare omosessualmente?) per coloro che non si piegano al verbo omosessualista. E la stessa libertà della Chiesa sarebbe ulteriormente violata. Davvero i vescovi intendono assistere inermi a questo scempio?

Anonimo ha detto...

I Black Lives Matter hanno distrutto a Londra la statua di Hailè Selassiè, che fu l'ultimo Imperatore d'Etiopia! L'Etiopia, menzionata nella Bibbia e nel Corano, primo Stato cristiano assieme all'Armenia prima ancora della conversione di Costantino, di un cristianesimo unico e antico, fu l'ultimo Stato africano a cadere sotto il colonialismo europeo; Hailè Selassiè fu l'ultimo Imperatore cristiano e il penultimo in assoluto a venire deposto e per molti africani rappresentò una figura ispiratrice, messianica, se non addirittura divina per certe frange. Basterebbe questo a rappresentare ancora una volta la stupidità dei BLM e di questa iconoclastia attuale.
Forse rappresentante ultimo dello schiavismo, ancora diffuso nel suo regno fino alla conquista italiana (sì, il colonialismo fascista abolì la schiavitù e diede a tutti i ceti e le etnie dell'Africa Orientale la libertà e la cittadinanza, per dire che la storia è sempre più complessa), non fu però certo un razzista; e peraltro, assieme al vicino e nemico somalo Siad Barre, non ebbe mai parole di odio e rivalsa contro l'Italia...

Viator ha detto...

Card. Ruini: “E qui noi proprio dobbiamo difendere la libertà di espressione, guai se cediamo su questo! E devo dire che in questo caso la CEI si è espressa in maniera tempestiva e chiara; però che cosa è accaduto? Che anche i giornali cattolici continuano a essere piuttosto ambigui, a dire, sì, è così, sotto un certo aspetto, però ci sono anche altre interpretazioni possibili, ecc. ecc.. E non si dice invece come ha detto giustamente, in maniera chiara, il prof. Quagliariello che se concediamo questa possibilità di censurare giuridicamente, penalmente non delle offese, non delle istigazioni a colpire, ma semplicemente delle valutazioni di ordine antropologico e morale, allora veramente la libertà è in pericolo.“