Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 27 settembre 2020

Il card. Zen viene a Roma da Hong Kong. Il papa non ha tempo per lui

Qui l'indice dei precedenti sulla questione Sino/Vaticana. Evidenti gli effetti dell'Accordo segreto così controverso ma in via di rinnovo senza sentire ragioni... Ma il cardinale non usa mezzi termini: “Pensare di fare accordi con Pechino è folle. Non ci si accorda con il diavolo. Il diavolo lo si combatte e basta! La Chiesa non prende ordini dai governi, e questo vale ovunque”.

L'ottantottenne cardinale Joseph Zen è venuto a Roma da Hong Kong - praticamente dall'altro capo del mondo - per incontrare il Pontefice regnante; ma è dovuto ripartire dopo quattro giorni (120 ore, quante concessegli dalle autorità di Hong Kong) senza essere ricevuto. Vaticanisti italiani ed esteri hanno raccolto alcune sue affermazioni durante un incontro con alcuni di loro. Sulla situazione cinese, e ad Hong Kong, non è molto ottimista. Dichiara: “Siamo oramai al fondo” e teme qualche sviluppo drammatico nel prossimo futuro. 
– Sono venuto per una cosa per Hong Kong. Per perorare la causa del nostro futuro vescovo. 
– Da più di un anno e mezzo siamo senza vescovo, a Hong Kong. All’inizio c’era la buona idea di fare vescovo l’ausiliare, rimasto alla morte del vescovo; un francescano gentile, ma anche coraggioso: mons. Joseph Ha Chi-shing... Ha criticato il governo gentilmente, senza gridare. 
– Si parlava di questo vescovo ausiliare come successione. Adesso invece dicono che ci vuole uno che abbia la benedizione di Pechino, tirano fuori un prete, Peter Choi. Molti di noi non lo vedono bene. La comunità era divisa. 
– A un certo punto hanno capito che non era una scelta conveniente e hanno detto: cerchiamo una terza persona. In questi giorni vedo, sospetto che l’altro gruppo stia tentando di mettere di nuovo in ballo il secondo nome, cioè Peter Choi. 
– Sono venuto con una lettera per il Santo Padre, per dirgli che se è così sarà un disastro per la Chiesa di Hong Kong, un disastro per decenni. Gli ho detto sono qui per tre-quattro giorni, se vuole chiamarmi… ma non sono stato chiamato. Ho consegnato la lettera che avevo scritto per il Papa al segretario personale, Gonzalo Aemilius 
Capisco, sarà occupatissimo…
Ho aspettato quattro giorni, di essere chiamato, ma non sono stato chiamato.
Allora oggi riparto.
Sarà orribile se fanno Peter Choi.
Ridicolo che sia preferito solo perché piacerebbe a Pechino. Pechino è tiranno.
Il cardinale Zen accenna anche all’accordo, tuttora segreto e scaduto pochi giorni fa, tra Pechino e Santa Sede. «Inconcepibile – dice – che sia rimasto segreto anche per chi si occupa da vicino di questi problemi. Non si può procedere in questo modo.... Comunque a Pechino – aggiunge – non tutti vogliono la ratifica. C’è una componente del Partito che non vuole accordi: sono i più duri, quelli secondo i quali la Chiesa va semplicemente controllata e, se occorre, schiacciata, senza accordi di sorta. Xi Jinping ha molto potere ma anche molti nemici interni: lì la guerra tra bande non finisce mai... Il comunismo non è eterno e quando cadrà si troverà che la Chiesa ha collaborato con questo regime disumano, non avrà più alcuna autorità morale... Pensare di fare accordi con Pechino è folle. Non ci si accorda con il diavolo. Il diavolo lo si combatte e basta! La Chiesa non prende ordini dai governi, e questo vale ovunque».

43 commenti:

Anonimo ha detto...

L'arcobalenante padre Jaimes Martin ed altri simili invece li ha ricevuti subito!
Chissà se avrà il fegato di defilarsi anche da Pompeo...

Anonimo ha detto...

Fare andare avanti ed indietro il Cardinale Zen a vuoto, denota prima di tutto assenza totale di educazione spicciola, secondo assenza di rispetto, terzo cuore durissimo, quarto cervice granitica. E detto altrimenti un'ottusa, innata inciviltà.

Anonimo ha detto...

Coraggio, Francesco non vivrà in eterno.

Orion80 ha detto...

Quando Gesù riceverà il suo pastore in cielo anche lui dirà non ho tempo per te....

Anonimo ha detto...

Bergoglio, che essere repellente e ignobile!

Anonimo ha detto...

È già stato comunicato ufficialmente che Pompeo non sarà ricevuto dal Papa
Mauro

Giuggiulena ha detto...

Si scopre a breve!

Giuggiulena ha detto...

Si scoprirà a breve

Unknown ha detto...

Una mancanza di rispetto di educazione di umanità un papa "vero"nn si comporta da nn cristiano.😡

Anonimo ha detto...

Quando si dialoga e si fa accordi con chiunque che significa? Che la controparte è d'accordo con me o io mi sono venduto alla controparte. Tutto ciò è negativo e deleterio soprattutto quando lo si fa sulla pelle degli altri senza nemmeno sentire le loro voci. Questa è prepotenza e prevaricazione.
Castellaz Giovanni

Anonimo ha detto...

Non riceve il card. Zen, non riceverà il ministro Pompeo, ormai riceverà solo i leccapiedi, gli atei e i musulmani.

Anonimo ha detto...

Non è ancora una vera e propria crisi diplomatica ma è qualcosa che le assomiglia. Di certo un’altra grana per il Vaticano. I rapporti tra la Santa Sede e gli Usa hanno subito negli ultimi giorni uno straordinario irrigidimento. Per quale motivo? La Cina. E in particolare l’accordo, segreto nei contenuti ma non nell’esistenza, tra la Chiesa e le autorità di Pechino. […] Papa Francesco ha deciso di non incontrare il segretario di Stato, Mike Pompeo, che sarà in visita a Roma e nella Città del Vaticano a partire da dopodomani.

https://www.nuovatlantide.org/gelo-vaticano-usa-papa-francesco-ha-deciso-di-non-incontrare-il-segretario-di-stato-mike-pompeo/

Anonimo ha detto...

Stessa linea dal Vaticano al Quirinale
https://www.rainews.it/dl/rainews/media/Mattarella-concerto-per-la-Cina-coronavirus-fiducia-in-Pechino-c313cd81-3d95-4e74-8bde-ff8c2342fd4a.html

Valeria Fusetti ha detto...

Cari amici distogliamo vi prego lo sguardo dal papa e fissiamolo su mons. Zen, e lasciamo che la sua figura ci compenetri. Automaticamente il nostro cuore passa dalla profonda tristezza alla gioia e alla gratitudine.In mons Zen noi vediamo un grande uomo, un autentico eroe cattolico. Egli è grande per come risponde con fedeltà all'incarico di Dio stesso di pascere il Suo gregge. E lo fa, con uno zelo, una costanza ed un amore che solo la fede può dare. Questo modo di essere di mons. Zen non esiste per far risaltare un comportamento inqualificabile, esiste per dimostrare come un autentico pastore si occupa,senza mai cedere né alle lusinghe né alle minacce, di onorare Dio occupandosi della vita spirituale, e materiale, del gregge che non gli appartiene, che gli è stato affidato. Ma questo è un grande insegnamento anche per ognuno di noi, di cui dobbiamo far tesoro ed esserne grati al Signore. Quando supplichiamo il Signore "dacci dei sacerdoti, dacci tanti sacerdoti, dacci tanti santi sacerdoti" forse, almeno in cuor nostro, dovremmo aggiungere :e grazie per i sacerdoti, buoni e santi che già ci hai dato.

Anonimo ha detto...

Ma il nostro divin Salvatore dirige e governa anche direttamente da sé la società da lui fondata. Egli infatti regna nelle menti e negli animi degli uomini e al suo volere rettamente piega e costringe anche le volontà ribelli. "Il cuore del re è in mano a Dio, ed egli lo piega a tutto ciò che vuole" (Prov. 21, 1). E con questo governo interno egli "pastore e vescovo delle anime nostre" (cfr. I Petr. 2, 25), non soltanto ha cura dei singoli, ma provvede anche alla Chiesa universale.

Pio XII, Mystici Corporis Christi

Anonimo ha detto...

https://www.jpost.com/international/pompeo-the-chinese-communist-party-is-re-writing-the-bible-643705

Anonimo ha detto...

L’ossessione di papa Bergoglio per la Cina imbarazza anche l’Italia


Bergoglio sbaglia due volte. Una prima volta, mostrando di avere una chiara preferenza nella contesa politica americana. Una seconda volta, non cogliendo la reale portata della sfida di Pompeo. Questa è giocata interamente sul piano dell’autorità morale del papato, compromessa dagli accordi con un regime autoritario come quello cinese. Ma l’ostinazione di Bergoglio è un bel problema anche per i massimi vertici politico-istituzionali italiani…

http://www.atlanticoquotidiano.it/quotidiano/lossessione-di-papa-bergoglio-per-la-cina-imbarazza-anche-litalia/

Da Fb ha detto...

Sono strani i seguaci di Bergoglio: si consegnano al Nemico e lo chiamano Fratello. Potrebbe sembrare una radicale adesione evangelica o sedicente tale (“ama i tuoi nemici”) ma non è così perché contemporaneamente accusano i fratelli che non la pensano come loro di non essere cristiani, li considerano nemici e non li amano affatto... anzi, alcuni Ministri di quella chiesa augurano loro la morte. Più strani di così...

Anonimo ha detto...

Concordo in pieno con l'anonimo delle 13:20!
La misericordia di Bergoglio è tutta per i nemici di Dio e della Chiesa: per i buoni ha solo menefreghismo, rabbia e cattiveria.
Dimostra anche di temere il confronto con chi non è disposto a comportarsi da zerbino e reagisce nell'unico modo che conosce: IGNORANDO e FUGGENDO.

Da La Verità ha detto...

Saltato il faccia a faccia con il segretario di Stato Usa: sarebbe stato il secondo dopo il vertice di un anno fa. Hanno pesato gli accordi tra la Santa Sede e la Cina, ma anche le conseguenze dello scandalo finanziario che ha portato alle dimissioni del cardinale Angelo Becciu.

Anonimo ha detto...

https://www.lanuovabq.it/it/lultimo-appello-del-cardinale-zen-per-la-cina-e-hong-kong

tralcio ha detto...

Se, non sarà facile, Trump dovesse vincere le elezioni, prevedibili ripercussioni a Roma.
Ripercussioni di qui e di là del Tevere, più traumatizzanti che imbarazzanti.
Viceversa lo scivolamento già in atto seguiterà: qualcosa di postumano e postcristiano.
Nei due casi la storia resterebbe saldamenti nelle mani di Dio. Inutile "fare il tifo".
Di certo cambierebbero gli scenari e il tributo che il resto fedele dovrà pagare al mondo.
E' inevitabile che il venerdì santo termini in croce; inevitabile anche la Resurrezione.
Questo fa bene al cuore, anche se farà male alle membra. Spaventa il Nemico, che ha perso.
Pensiamo a quelli che armeggiano attorno alla Chiesa per farne un burattino tra le mani.
E poi pensiamo a Cristo, lo Sposo, che è morto in croce per affidarle la salvezza.
A qualcuno può passare per la mente che non ci sarà amore per la Sposa in pericolo?
Poi scegliamo dove metterci, qualunque cosa accada, negli USA, come in Cina, come a Roma.
Non guardiamo la realtà con le lenti deformanti dell'ideologia e della disinformazione.
Meglio guardare la realtà nella sua essenza, che sfugge alla mistificazione delle creature.

Anonimo ha detto...

Alla vigilia del rinnovo del tanto discusso accordo tra Santa Sede e Cina popolare sulla nomina dei vescovi, evidentemente nessuno deve disturbare il manovratore.
...
Quello del vescovo emerito di Hong Kong è un appello accorato, che vuole scongiurare una tragedia per la Chiesa intera: «Il comunismo non è eterno – dice ancora Zen – e quando cadrà si troverà che la Chiesa ha collaborato con questo regime disumano, non avrà più alcuna autorità morale». Non si possono fare accordi con questo regime: «Pensare di fare accordi con Pechino è folle. È come con il diavolo, non puoi dialogarci, o di qua o di là».

mic ha detto...

... se la Chiesa collabora con questo regime disumano, non avrà più alcuna autorità morale. 

Il succo del messaggio, ugualmente ignorato, di Pompeo...

Da Il Messaggero ha detto...

...
Ora le nomine dei vescovi in Cina (e anche nell'ex protettorato inglese) dipendono di fatto da una scelta condivisa su una figura che possa andare bene sia per Roma che per il governo comunista. Solo che l' affare si sta facendo piuttosto complicato. Il cardinale Zen ha spiegato che il padre Choi spaccherebbe la comunità cattolica ancora di più di quanto non lo sia ora.

Papa Francesco davanti al dilemma di Hong Kong continua a tacere, evitando di prendere posizione sulle violazioni dei diritti fondamentali che ormai sono in atto dopo l'entrata in vigore della legge sulla sicurezza, all'origine di tante proteste. Durante l'ultimo viaggio papale, interpellato dai giornalisti, il Papa ha persino paragonato i movimenti di protesta di Hong Kong ai Gilet gialli francesi, facendo un indiretto paragone tra la democrazia matura della Francia e il governo autoritario di Pechino. «La repressione? C'è anche in Francia» aveva sentenziato. 

Anonimo ha detto...

Giulio Meotti:
Presa di Hong Kong, gravissime responsabilità sul Covid, controllo dell’Oms, minacce a Taiwan, aborti e sterilizzazioni forzate degli Uiguri, servaggio dell’Europa, patto di sottomissione col Vaticano e stretta sui cristiani... Qualcuno avverta il mondo libero, cosiddetto, che nel 2020 la Cina ci ha dichiarato guerra.

mic ha detto...

...
Ci sarà invece – come confermato dall’Agenzia Nova – l’incontro tra il segretario di Stato Mike Pompeo ed il “ministro degli Esteri” della Santa Sede, ossia il segretario di Stato e cardinale Pietro Parolin. Il vero teorico del multilateralismo diplomatico avrà dunque modo di chiarire con l’omologo americano le ragioni dell’accordo stipulato dal Vaticano. Pompeo, quando ha espresso ferma contrarietà al rinnovo dell’accordo, ha accusato il Vaticano di essere in procinto di perdere “l’autorità morale”. Una posizione che non è sfuggita ai media internazionali. Ma a Roma non c’è soltanto Pompeo. In questi giorni, è arrivato anche il cardinale Zen, ex arcivescovo di Hong Kong. Zen, tra gli ecclesiastici conservatori, è quello che si è espresso in maniera più scandalizzata rispetto al patto tra Cina e Vaticano. Stando a quanto apprendiamo da fonti riconducibili al “fronte conservatore”, sembra che Bergoglio abbia declinato la richiesta di Zen, che avrebbe voluto incontrare il pontefice argentino per parlare proprio dei rapporti con Pechino. Anzi, Zen sarebbe giunto a Roma proprio per chiedere al pontefice di essere ricevuto.

Queste sono quindi ore calde per gli uffici diplomatici del Vaticano, che dal canto suo continua a rivendicare la storicità dei risultati raggiunti mediante l’accordo biennale. La sensazione è che si stia per procedere verso una sorta di rinnovo tacito. La direzione intrapresa da Bergoglio e Parolin non subirà modifiche di sorta: non sono previsti cambi di passo o di posizione. Ma il fatto che Bergoglio non abbia voluto o potuto incontrare Pompeo fornirà certamente un assist per chi crede che le relazioni tra Donald Trump ed il vertice universale della Chiesa cattolica non siano positive.
https://it.insideover.com/religioni/patto-cina-vaticano-ora-il-papa-evita-dincontrare-pompeo.html

Anonimo ha detto...

Vite parallele e unilateralismo ridicolo

Qualsiasi giudizio unilaterale su Trump diventa sempre più ridicolo.
E' l'uomo più complesso della nostra epoca. E, dato quello che è la nostra epoca, questo è un complimento. Su tutti gli altri c'è poco da complicarsi la vita.
Bergoglio, da parte sua, solo per rimanere nelle ultime 24 ore, rifiuta di incontrare il Segretario di Stato di colui che ha nominato una cattolica tradizionale anti-abortista alla Corte Suprema per non dispiacere a Biden e al suo meraviglioso mondo (e per non farsi venire un attacco di bile); e rifiuta di incontrare il cardinale Zen per non dispiacere alla Cina.
Qualsiasi giudizio non unilaterale su Bergoglio diventa ogni giorno più ridicolo.
Il problema, in questa storia, sono i rispettivi ruoli che i due ricoprono. Viviamo un'epoca, come dire, variopinta. tragica e pure divertente per certi versi.
L'unica cosa veramente intollerabile è la ridicolaggine di chi continua a fingere di non capire.
Aspettiamo con ansia il finale. (MV)

Anonimo ha detto...

Eppure questi del Vaticano dovrebbero essere quelli del sì sì, no no. Anche in vaticano si son montati la testa. Su Formiche.net l'altra sera in una o due foto di cerimonie varie era presente anche il cardinale Parolin...ingobbito e rinsecchito. Il potere consuma.

Anonimo ha detto...

Eppure questi del Vaticano dovrebbero essere quelli del sì sì, no no. Anche in vaticano si son montati la testa. Su Formiche.net l'altra sera in una o due foto di cerimonie varie era presente anche il cardinale Parolin...ingobbito e rinsecchito. Il potere consuma.

Anonimo ha detto...

Il cardinale Joseph Zen - da sempre avverso all'avvilente accordo con Pechino che ha prostituinnnbnto settanta anni di cattolicesimo cinese fedele a Roma - da Roma è ripartito senza che l'uomo infido seduto sul trono di Pietro, lo ricevesse.
Eppure è un principe della Chiesa, che ha speso la sua vita perchè in Cina permanesse un cattolicesimo vero. Ed è - alla fine- un povero vecchio quasi novantenne, che cammina male, vede peggio, che era arrivato dall'altro lato del mondo per conferire sulla nomina del nuovo vescovo di Hong Kong.

Niente: quell'uomo infido non ha trovato dieci minuti neppure per dirgli "Mi spiace ma le nostre idee con coincidono, eminenza."

Ora: se una persona si giudica dai particolari, Mario Bergoglio è non solo un mezzo apostata ma anche un cafone intero. Che solo ieri, tra l'altro, ha rifiutato di ricevere anche il Segretario di Stato americano per tirare la volata all'abortista Biden per cui fa - da buon sinistrorso - il tifo. E al diavolo - letteralmente - l' abc della diplomazia. E la lotta per la vita.
Biagio Buonomo

Anonimo ha detto...

Radio Spada:
....
Se l’accordo sino-bergogliano è rivoltante (è lo è, caspita se lo è) non vedere che è il frutto di decenni di Ostpolitik vaticana (in campo politico) e di mondano inseguimento di ogni mortifera eterodossia (in campo teologico), vuol dire essere ciechi, o dotati di memoria selettiva, o un mix dei due casi. Ovviamente in buona fede, ci mancherebbe.

Signori, cerchiamo di guardarci in faccia: da quando il Concilio e i suoi eroi di cartapesta hanno destrutturato il Magistero schiettamente anti-comunista (teoria) e hanno premuto l’acceleratore verso accordi con cani e porci (pratica: vedere gli accordi di Metz per avere gli scismatici russo-sovietici al Concilio stesso), da quando insomma è inziato il tradimento di cui oggi raccogliamo i frutti, si ha ampia materia per scandalizzarsi. Altro che accordi dell’altro ieri, per quanto gravi.

Ben prima che Zen fosse, erano i cardinali Mindszenty e Slipyj a vivere tra l’incudine e il martello, anzi tra l’incudine e la falce col martello.

Ma per citare sempre il Guelfo Rosa: di tutto questo i conservatori sconcertati e i progressisti che vogliono pulizia non parlano.

Anonimo ha detto...

https://www.ncregister.com/interview/cardinal-zen-appeals-to-the-pope-please-send-a-faithful-shepherd-to-hong-kong

Anonimo ha detto...

Un "papa" che ha incontrato e a volte onorato personaggi di ogni sorta, dittatori comunisti, presidenti di nazioni in cui vi é grande oppressione, leader Musulmani alcuni dei quali non proprio magnanimi e amorosi neppure col proprio popolo e certo non con altri popoli ed etnie o religioni. Che ha tiempito Macron di attenzioni e perfino di carezze. RIFIUTA DI INCONTRARE IL RAPPRESENTANTE DI UN PAESE DEMOCRATICO, se anche questo paese avesse una politica sbagliata, sarebbe eventualmente l'occasione per farlo presente e fare pressione
Soprattutto da parte di uno che si autodefinisce misericordioso, aperto all'Amore e al confronto. Uomo di Pace.
Ma se HA RIFIUTATO (cosa imperdonabile da ogni punto di vista ma soprattutto da un punto di vista Cristiano) di incontrare l'anziano cardinale ( cinese perseguitato) Zen .
Mettendo insieme le due cose si capisce che Bergoglio ha scelto di non contrariare il GOVERNO COMUNISTA CINESE E LE SUE MIRE ESPANSIONISTICHE..
Continuate veramente a non vedere il terribile bluff che quest'uomo sta portando avanti.
Come non incontrò i genitori di Asia Bibi per non far vedere la persecuzione Islamica dei Cristiani.
In nome di Cristo e per la sua Parola e Verità
SVEGLIA!!!!

Anonimo ha detto...

Il papa è un vescovo in carica o emerito, che viene eletto e proclamato papa. Non viene ordinato. Se viene eletto un non vescovo, deve essere prima ordinato vescovo ( ed eventualmente anche presbitero, se è un laico ). A 75 anni Il vescovo, in base alla normativa vigente modificabile, va in pensione e si dimette dalla guida della sua sede episcopale, ma resta vescovo al 100%. Non è che emerito voglia dire ex vescovo o mezzo vescovo. Se un vescovo emerito viene eletto papa non va riordinato vescovo. Il papa è unico ed è il monarca della Chiesa Cattolica e capo di stato vaticano. Se abdica torna allo stato precedente. Se era cardinale, vescovo di Pinco Pallino, torna cardinale, vescovo emerito di Pinco Pallino. Il papa emerito non esiste. Il papa è uno solo. Un professore universitario emerito è sempre professore, non è titolare di cattedra, ma può salire in cattedra per fare qualche lezione come professore e non come pensionato. Ma il papa no. Ce ne può essere uno solo, in carica o emerito che sia. Nemmeno un papa può modificare sta cosa. Se ti fai chiamare papa emerito o hai abdicato e non sei più papa, per cui togli la veste bianca eccetera o vuoi mandare un messaggio: il papa son sempre mi, ma ho dovuto cedere le funzioni all'argentino. O magari nessuno dei due è papa causa svariate irregolarità, ma l'argentino garantisce che la sede apostolica non sia vacante, come camerlengo sine die. Può però esercitare solo la amministrazione corrente, tutto il resto che fa è invalido. fvn

Anonimo ha detto...

Una medaglia d'oro per Mike Pompeo.
Oggi non essere ricevuti da Bergoglio è un segno indiscutibile che si è nel giusto.
In questo caso, Bergoglio voleva anche dare un segnale di sottomissiine al luminoso regime comunista cinese, che è da apprezzare per la sua democrazia e che soprattutto si distingue cristianamente per l'amore verso il mondo visto che gli ha regalato in silenzio uno splendido virus...

"Papa Bergoglio rifiuta l'incontro con Mike Pompeo, Segretario di Stato di Trump. Del resto, la nomina a Giudice della Corte Suprema Usa di una donna cattolica è un affronto inaccettabile. Bergoglio probabilmente preferiva una femminista radicale che vuole l'aborto al nono mese di gravidanza e possibilmente lesbica."
Giuseppe Masala

Anonimo ha detto...

Becciu viene cacciato con gran fracasso poco prima che:
- arrivi Pompeo
- inizi l’ispezione in  Vaticano sugli standard di trasparenza economica

inoltre:
- non dimentichiamo che nelle dimissioni di Benedetto XVI ha avuto un ruolo cruciale la minaccia di bloccare l’operatività finanziaria a tutte le strutture vaticane.

Domanda: non è che Bergoglio ha pasticciato assai con Xi Jinping anche in materia di finanza ? (e che lo hanno beccato – i servizi – col sorcio in bocca?)
Cordiali saluti.
Paolo Montagnese

p.s. Bergoglio si sottrasse con furia alla mano della cinese il 31 dicembre 2019 perché sapeva del covid19. Chi lo aveva informato? Naturalmente i servizi cinesi: chi di servizi colpisce ….

Anonimo ha detto...

...
La realpolitik della Santa Sede e la necessità di un entente cordiale con Pechino, il sogno a occhi aperti di papa Francesco, sono sicuramente un obiettivo diplomatico e pastorale di grande portata, che testimoniano il raggio d’azione globale della Santa Sede: ma Bergoglio potrà a lungo gestire una crisi di sfiducia tra i suoi stessi cardinali? Può un accordo con la Cina essere ignoto al più famoso dei cardinali del Paese, attivo anche negli anni più bui delle repressioni anticristiane? Tali questioni meritano risposta: e se politicamente si può comprendere perché Francesco non abbia voluto parlare di Cina con Pompeo, umanamente e cristianamente la mancata concessione di un colloquio a Zen marca sicuramente un momento estremamente problematico.
https://it.insideover.com/religioni/francesco-alza-il-muro-sul-dossier-cina-non-incontra-il-cardinale-zen.html

Anonimo ha detto...

"Ci si dice: “Voi giudicate il Papa”. Ma dov’è il criterio della verità? Mons. Benelli mi ha rinfacciato: “Non è lei che la fa verità”. Certo, non sono io che faccio la verità, ma neanche il Papa. La Verità è Nostro Signore Gesù Cristo, e quindi, per sapere dov’è la verità, dobbiamo ricondurci a quello che ci ha insegnato Nostro Signore Gesù Cristo, a quello che ci hanno insegnato i Padri della Chiesa e tutta la Chiesa.
Non sono io che giudico il Papa, è la Tradizione."

Mons. Marcel Lefebvre

Anonimo ha detto...

«Il "Ministro degli Esteri" del Vaticano dice che Pompeo strumentalizza Papa Francesco sulla Cina? In realtà che il Vaticano faccia disastri e perda autorità lo dice un cardinale cinese, il quale dopo un volo lunghissimo nemmeno è stato ricevuto” (Kattoliko Pensiero – Twitter, 1° ottobre 2020). Il dramma della Ostpolitik di Casaroli si ripete con il disastro della Cinapolitik di Parolin. Questa è la verità che Zen espone e che la Santa Sede non vuole neanche ascoltare. La storia si ripete e la storia lo farà vedere, a chi può e vuole vedere, guardare e osservare.

Da La Verità ha detto...

Il governo tenta la recita atlantista. Pompeo non la beve: "La Cina vi usa"

Anonimo ha detto...

Sacerdote torturato per costringerlo ad aderire alla Chiesa ufficiale. Don Liu Maochun, della diocesi di Mindong, si rifiuta di aderire all’Associazione Patriottica Cattolica Cinese. Arrestato, è stato privato del sonno nel tentativo di piegarne la volontà...

https://it.bitterwinter.org/un-altro-sacerdote-torturato-per-costringerlo-ad-aderire-alla-chiesa-ufficiale/

mic ha detto...

https://www.ncregister.com/interview/cardinal-zen-on-china-there-is-nothing-more-to-do-other-than-prayer