Fate attenzione! La prossima era dell'intelligenza artificiale (IA) è un salto nell'ignoto
L'era dell'intelligenza artificiale (IA) sta arrivando. Gli oracoli di questo futuro già ci stanno avvertendo di un grande cambiamento di paradigma. Di solito, simili pronostici possono essere presi grano salis perché spesso sfiorano la fantascienza.
Tuttavia, il recente libro, The Age of AI and Our Human Future (ndt, L’Era della IA e il nostro futuro umano), è diverso. Deve essere preso sul serio. L'opera del 2021 è scritta da due autori esperti di tecnologia, Eric Schmidt di Google e Daniel Huttenlocher del MIT. A loro si aggiunge l'inquietante figura dell'ex segretario di Stato Henry Kissinger, che mette a fuoco la tematica da un altro punto di vista.
Un libro scritto con drammaticità storica
È un libro scritto con cura. Gli autori si preoccupano assai di non esagerare il potere della IA come qualcosa che va oltre una creazione umana, esponendo con calma i loro argomenti nel contesto degli sviluppi attuali. E questa non è fantascienza.
Tuttavia, insinuano che tutti dovrebbero salire a bordo del processo dei prossimi cambiamenti per non rimanere emarginati. A questo fine, gli attuali crocevia in cui ci troviamo vengono dipinti con drammaticità storica e con mistero. L'IA non è solo una nuova fase di una rivoluzione tecnica. L'umanità sta entrando in una nuova era paragonabile o persino superiore all'Illuminismo. L'IA cambierà il modo in cui essa vede sé stessa, in un quadro disordinato e rischioso.
Da una prospettiva cattolica, spiccano tre punti rivelatori che indicano perché l'era dell'IA dovrebbe essere motivo di grave preoccupazione morale.
Una prospettiva post-razionale
Il primo punto è quello che si potrebbe chiamare di prospettiva post-razionale. La maggior parte degli errori moderni rifiuta la nozione cattolica di supremazia della ragione (illuminata dalla Fede), poiché essa mette limiti all'azione delle passioni libere. I filosofi moderni trovano diversi modi per sfuggire alla ragione e abbracciare le fantasie. David Hume arrivò a dire: "La ragione è e deve essere solo la schiava delle passioni".
I tre autori - tutti ammiratori dell'Illuminismo - non sono così avventati da negare la ragione, ma cercano piuttosto di trascenderla.
Il messaggio del libro è chiaro: la modernità ha raggiunto "la fine parziale della superiorità presupposta della ragione umana". L'IA introdurrà "una forma di logica che gli umani non hanno raggiunto o non possono raggiungere, esplorando aspetti della realtà che non abbiamo mai conosciuto e che non potremo mai conoscere direttamente".
Gli autori rassicurano i lettori che "la ragione e la fede tradizionali persisteranno nell'era dell'IA". Tuttavia, l'IA trasformerà tutti i regni dell'esperienza umana, anche alterando la società libera e il libero arbitrio. Oltre i limiti della ragione, la vita si organizzerà in modo aumentato dall'IA, spingendo "molti o anche la maggior parte degli umani a ritirarsi in mondi individuali, ritagliati su misura".
Anche se non ancora tanto diffuso al momento della stesura del libro, se ne può intravedere l'arrivo nel "metaverso", generato dall'IA; misto di libertà assoluta e immaginazione. Il mondo vedrà uno "spostamento dalla centralità della ragione umana alla centralità della dignità e dell'autonomia umana". Domineranno le scelte, non le ragioni.
La storia attraverso i filtri
Il secondo punto rivelatore è il modello evolutivo della storia assunto dal libro, con i correlativi attacchi alla Chiesa. Gli autori mostrano poca originalità quando adottano la narrazione moderna classica di una storia senza Dio. Descrivono la storia come periodi in cui le persone percepiscono la realtà attraverso diversi filtri. Le società politeiste del mondo antico, per esempio, spiegavano la realtà attraverso il loro pantheon di dei mitologici.
Il Medioevo viene ridotto a un mondo in cui tutto "doveva essere conosciuto solo attraverso Dio; la teologia filtrava e ordinava le esperienze degli individui e i fenomeni naturali che si ponevano davanti a loro".
I periodi successivi come il Rinascimento, la rivoluzione protestante e soprattutto l'Illuminismo hanno filtrato la realtà attraverso l'individualismo e la ragione.
Questa volta, il nuovo filtro sarà l'IA. L'Era dell'IA si inserisce perfettamente in questa visione evolutiva, laica e fatalista della storia senza Dio. Gli autori non "celebrano o lamentano" l'IA, ma solo annunciano la sua inesorabile marcia verso il cambiamento del "pensiero umano, la conoscenza, la percezione e la realtà".
Naturalmente, questa visione contrasta con la nozione non fatalistica della storia che la Chiesa ha, per la quale ognuno di noi opera per la propria salvezza. La Chiesa non è solo un altro filtro tra i tanti. Del resto, i periodi storici sono influenzati dagli eventi, dalla virtù delle persone e dalla grazia di Dio, non determinati da filtri evolutivi.
Fidarsi di un'intelligenza ‘quasi divina’?
Il terzo punto è un'inquietante dipendenza dall'IA con conseguenze sconosciute. In effetti, il libro parla di più attraverso ciò che omette. Il testo pone costantemente domande stimolanti sulle implicazioni dell'IA, delle quali il lettore sospetta che gli autori conoscano le risposte.
Gli autori aggiungono l'urgenza di accettare l'era futura esplorando l'impatto dell'IA sulle relazioni internazionali e la sicurezza globale. Per loro, la minaccia molto reale della guerra cibernetica è in qualche modo più pericolosa delle armi nucleari. Perciò, essi invitano i leader mondiali a riunirsi urgentemente. La loro insistenza affinché il pubblico abbracci, senza resistenza, questo futuro informatico sconosciuto assume un tono di minaccia velata.
Questo salto nell'ignoto si rende peggiore perché viene chiesto al pubblico di abbracciare un futuro di IA che deve ancora "definire i suoi principi organizzativi, i suoi concetti morali, o il suo senso di aspirazioni e limiti".
Senza che si comprenda ancora bene l'IA, ci si aspetta che gli esseri umani si rimettano ad essa in misura crescente in questioni di portata sempre maggiore. La maggioranza inesperta di tecnologia verrà esposta a una potenza di elaborazione così stupefacente che "qualcuno potrebbe essere tentato di trattare i responsi dell'IA come giudizi quasi divini", emessi da "un'intelligenza simile a quella di Dio", con "un modo sovrumano di conoscere il mondo e intuire le sue strutture e possibilità". Questa soluzione quasi magica dei problemi da parte dell'IA porta gli autori a speculare che il freddo mondo industrializzato sperimenterà "un nuovo incantesimo" con l'IA, che emetterà "pronunciamenti oracolari".
Questa caricatura della Divina Provvidenza può rivelarsi uno strumento mostruoso nelle mani di malfattori e di stati canaglia.
"Persone con una profonda esperienza”
Il Dr. Kissinger e compagnia bella non si fidano che questo processo funzioni spontaneamente senza che "persone con profonda esperienza" guidino la strada. Anche se citano disperatamente la necessità di trovare presto una cornice etica, c'è ovviamente qualcosa già in atto in questa ora tardiva. Gli autori suggeriscono che sarà necessario "un piccolo gruppo di figure rispettate a livello mondiale dai più alti gradini di governo, degli affari e delle università" per coordinare la prossima era dell'IA. Questa rete globale si adatta bene ai modelli di "Great Reset" che ora circolano e che predicono cambiamenti monumentali nell'umanità.
Come tutti gli utopisti rivoluzionari, l'era dell'IA cerca di cambiare l'idea di umanità e di realtà in un mondo senza Dio. Una tale visione riduce la storia al relato di come le persone perseguono, nella massima misura possibile, i loro interessi personali e le loro gratificazioni. L'IA, questo oracolo abilitante, va rimessa al suo posto come mero strumento attraverso il quale le persone possono praticare meglio la virtù e favorire il bene comune.
Il futuro dell'IA concepito da Kissinger e soci è destinato a fallire perché non potrà mai soddisfare i bisogni delle anime per il sublime, il vero e l'eterno. Tali schemi incentrati sull'uomo tolgono all'umanità il suo bene più prezioso, il quadro spirituale che aiuta ogni persona a lottare per la santificazione e la felicità eterna. L'intelligenza artificiale non potrà rispondere a questi bisogni profondi dell'anima umana. Per questi, “solo Dio basta” (Santa Teresa).
John Horvat - Fonte: Tfp.org, 7 Gennaio 2022.
11 commenti:
Un salto nell'ugnoto, concordo pienamente; ma stamane ho visto un appello a dir poco agghiacciante, molto più urgente e pericoloso del transumanesimo prossimo venturo. Ecco l'allarme lamciato dal dottor Roberto Petrella : https://gloria.tv/share/CafwKQZ3oNmE3r7fTAN482Fcp
Il problema non è più o soltanto l'obbligo vaccinale, ma la dittatura in corso!
La Tirannia del Drago ... renderanno obbligatorio tutto ciò che serve al loro potere tecno-finanziario- il GREEN PASS sarà su tutto ... massacreranno i ceti medi, le partite IVA, controlleranno multe, dichiarazione dei redditi, spese di condominio, lati penali civili ecologici energetici ... dovremo ristrutturare tutta la società secondo il loro piano eco-digitale ... stanno costruendo un mondo omologato digitale iper controllato, senza anima, senza Patria, senza Dio e senza libertà - chi non si sveglia è perduto ... Il vaccino è solo l'inizio, la scusa e l'ossessione mentre stanno prendendo tutto il potere con la complicità di tutte le istituzioni civili e religiose.
Il popolo italiano è destinato ad essere sottomesso, schiavizzato e infine sostituito da popoli giovani e di altre culture e religioni.
rosario del vecchio
Per Eric Clapton, le persone vaccinate contro il Covid-19 si sono lasciate «ipnotizzare» dai media.Nel maggio 2021, il celebre chitarrista ha dichiarato di aver avuto dei gravi effetti collaterali dopo aver ricevuto il vaccino AstraZeneca, insistendo che non si sarebbe esibito in luoghi in cui veniva richiesto il certificato vaccinale.
Durante una recente intervista per The Real Music Observer, Clapton ha confermato il suo scetticismo, definendo i vaccinati come vittime di «un’ipnosi di massa». «Ho pensato: “ma cosa sta succedendo?”, ha spiegato Clapton. «Non ne avevo idea. Poi Mattias Desmet [professore di psicologia clinica] ne ha parlato, e mi ha illuminato: è la teoria dell’ipnosi di formazione di massa. Una volta che l’ho scoperta, l’ho rivista ovunque. Ho visto delle cose su YouTube che mi parevano messaggi subliminali, e ho iniziato a mettere insieme i pezzi del puzzle. E questo mi ha reso ancora più risoluto»
Brevi note per i non addetti ai lavori.
Le varie tecnologie "intelligenza artificiale" (AI), "machine learning" (ML), "big data", ecc., ruotano tutte attorno allo stesso concetto: quello per cui i processi mentali sarebbero puramente meccanici, cioè se si aumenta a dismisura la quantità di dati immagazzinati la capacità decisionale diventa più raffinata. Non potendo emulare l'intuito umano, aumentano a dismisura la quantità di dati nell'elaboratore, anche con dati che apparentemente non c'entrano niente, in modo che l'elaboratore prenda decisioni che sembrino il più possibile uguali a quelle di un umano esperto.
In realtà conoscenza, intuito, decisione, non sono processi "meccanici" e replicabili in un computer, se non in rari casi - e nemmeno tutti: anche nel gioco degli scacchi (qualcosa di puramente "meccanico", un problema affrontabile moltiplicando a dismisura la potenza di calcolo, memoria, conoscenza di aperture e partite storiche) un calcolatore appositamente progettato fu capace di battere un umano in qualche partita ma non di vincere un torneo (il Deep Blue di IBM contro Kasparov, nel 1996).
Non sono processi "meccanici" ma lo sanno solo coloro che sono convinti che l'anima non è banalmente un software che gira nell'elaboratore chiamato "uomo". Cioè lo sanno solo i cristiani. Quanto meno si considera l'esistenza dell'anima tanto più si agisce illudendosi di costruire "l'uomo nuovo" ingigantendo i software e gli elaboratori. Episodio recente: l'intelligentissimo sistema di bordo delle Tesla, analizzando l'immagine delle varie telecamere di bordo, riusciva a distinguere correttamente un segnale di divieto (AI/ML: "confrontare segnale visualizzato col database di 500 milioni di foto di segnali stradali... probabilità che sia segnale di divieto = 97,5372%, cioè certezza che è un divieto!") ma non riusciva a capire che quel segnale era dipinto sul retro di un camion anziché essere parte dell'infrastruttura della rete stradale. Cosa faranno i manager di Tesla e Apple e altri costruttori di auto a "guida autonoma"? Aumenteranno la quantità di miliardi di immagini nel database e la potenza di calcolo necessaria a scandirle in tempi brevi. Non sanno che "aumentare AI/ML" non significa "ricreare l'umano intuito".
La fissazione delle aziende del mondo post-cristiano è quella di delegare agli elaboratori (tutti, trasporti, finanze, sanità, energia, tutto) le decisioni e le strategie. Più di 30 anni fa già mi vantavano che i movimenti di pallet nel magazzino centrale fossero decisi da un elaboratore anziché dalle disponibilità dei carrellisti. Già l'uomo era al servizio della macchina elaboratrice, nonostante l'intuito degli umani sapesse spesso fare di meglio (ma l'affidarsi ad un elaboratore aveva anche il senso di avere prevedibilità dei tempi e riprogrammabilità delle strategie).
Per ingigantire la conoscenza delle macchine che devono decidere si usano anche "correlazioni" (non necessariamente "causalità") che non c'entrano niente (tipo: "questo mese il 73% degli incidentati aveva un cognome di lunghezza dispari, pertanto da oggi si esamineranno per prime le pratiche col cognome dispari", qualcosa di disumano).
Spero di aver chiarito almeno questi punti:
- la suggestiva e poetica sostituzione delle decisioni (e responsabilità ed elasticità) umane con la freddezza, severità e prevedibilità di un elaboratore
- il voler ultimamente farsi schiavi della nuova divinità (le macchine "intelligenti"), illudendosi che prenderanno sempre la decisione migliore, come se l'uomo divenisse più perfetto nel momento in cui rinuncia a caratteristiche che talvolta gli provocano errori (l'intuito, la ragione, la carità, ecc.)
- il desiderio idolatrico di giungere al "punto di singolarità", cioè al punto storico in cui saranno solo le macchine a decidere come trattare l'uomo.
"Si esamineranno per prime" era da leggersi: "si considereranno sospette (disumano!)".
Da una poesia di T.S.Eliot:
Essi credono stabilmente di fuggire
dalle tenebre esteriori e interiori
sognando dei sistemi così perfetti che nessuno
avrà più bisogno di esser buono.
Commissione Ue: Yacht e jet privati andrebbero esentati dalle tasse sul clima
https://www.maurizioblondet.it/commissione-ue-yacht-e-jet-privati-%E2%80%8B%E2%80%8B-andrebbero-esentati-dalle-tasse-sul-clima/
Chirurgo Spagnolo lancia l'allarme
AIDS DA VACCINI COVID
Dopo la campagna di vaccinazione, stiamo assistendo a crash del sistema immunitario; persone che contraggono infezioni e non rispondono ai soliti trattamenti per quelle infezioni. persone che prendono il loro raffreddore,un'otite, una faringite. e gli dai gli antibiotici che diamo per questo e non funzionano e sono perpetuati. alcuni colleghi lo hanno definito come se fosse una sorta di aids, dal momento che l'organismo non collabora. ci sono chirurghi che ti dicono che di quattro pazienti che sono stati ricoverati per un intervento chirurgico per un'infiammazione della cistifellea, tutti e quattro hanno fatto sepsi e sono morti. ci sono pazienti che sono andati dall'oftalmologo perché hanno perso la vista di un occhio. una collega che lavora in una clinica oculistica dice di aver visto più casi di cecità unilaterale quest'anno che negli ultimi 22 anni...
https://t.me/guerrieriperlaliberta
Fermiamoli. Basta inoculazioni con ossido di grafene (vedi Ricardo Delgado Martin).
Questo dell'IA vuole essere la materiale versione prometeica della Santità, del Mistico. Su questo non ho dubbio alcuno. Reputo la IA una gran cxgxtx. Non fatevi incantare.
Comunque, stiamo sereni: possono dire e fare quello che vogliono ma che l'intelligenza artificiale possa sostituirsi a quella naturale dell'essere umano, che non è un fatto puramente meccanico: sono solo minchiate, tanto per parlarci chiaro.
Metaverso non è che il Transumanesimo annunciato.
I bambini per giocare non hanno bisogno del mondo virtuale: hanno bisogno di quello reale.
Per gli adulti è la morte civile!
Questo sistema "all virtual" non ha alcuna "virtù".
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