Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 21 gennaio 2022

Ministro finlandese sotto processo per aver citato la Bibbia: «Ho diritto a professare la mia fede»

Leggo su CNA la vicenda paradossale dell'ex ministro degli interni finlandese dal 2011 al 2015, Päivi Räsänen, sottoposta a processo penale che inizierà il 24 gennaio per "incitamento all'odio" verso gli omosessuali per aver citato san Paolo, dopo aver subito un'indagine e diversi interrogatori.
Päivi Räsänen, medico e madre di cinque figli, rischia il carcere poiché accusata di istigazione nei confronti di un gruppo minoritario, sostenendo che le sue affermazioni «probabilmente causano intolleranza, disprezzo e odio nei confronti degli omosessuali».
La deputata 62enne, già presidente del Partito della Democrazia Cristiana dal 2004 al 2015, è un membro attivo della Chiesa luterana finlandese. Ma ha messo in dubbio la sponsorizzazione da parte della sua chiesa di un evento di LGBT-pride.
Il 17 giugno 2019, in un post su Twitter, si è chiesta in che modo la sponsorizzazione fosse compatibile con la Bibbia, collegandosi ad un passaggio biblico, Romani 1:24-27 [qui] condiviso anche su Facebook [qui] e su Istagram.
Secondo ADF International, un gruppo di legali cristiani che la sostiene, potrebbe essere condannata a due anni di reclusione. Inoltre potrebbe anche affrontare una pena detentiva aggiuntiva se condannata per altri due presunti reati relativi ai suoi commenti in un programma televisivo del 2018 e in un opuscolo del 2004 "Maschio e femmina li creò" [qui], per aver pubblicato il quale è stato accusato anche Juhana Pohjola, vescovo della diocesi della missione evangelica luterana della Finlandia.
ADF International ha osservato che i commenti di Räsänen non hanno violato le politiche di Twitter o le regole dell'emittente nazionale che ha proiettato il programma del 2018, ragion per cui rimangono disponibili sulle rispettive piattaforme.
Nel 2020 a First Things la deputata ha dichiarato: «Lo scopo [del] mio tweet non era in alcun modo insultare le minoranze sessuali. Le mie critiche erano rivolte alla leadership della chiesa».
Il Consiglio luterano internazionale, nel luglio 2020, ha rilasciato una dichiarazione definendo vergognosa la decisione di perseguire Räsänen, affermando: "la stragrande maggioranza dei cristiani in tutte le nazioni, compresi i cattolici e gli ortodossi orientali, condivide le stesse convinzioni. Il procuratore generale finlandese ci condannerebbe tutti? Inoltre, lo stato finlandese rischia sanzioni governative da altri stati sulla base dell'abuso dei diritti umani fondamentali?" 
Paul Coleman, direttore esecutivo di ADF International, ha affermato: “In una società libera, a tutti dovrebbe essere consentito condividere le proprie convinzioni senza temere la censura. Questo è il fondamento di ogni società libera e democratica”. “La criminalizzazione del discorso attraverso le cosiddette leggi sull'"incitamento all'odio" chiude importanti dibattiti pubblici e rappresenta una grave minaccia per le nostre democrazie. Casi di questo tipo creano una cultura di paura e censura e stanno diventando fin troppo comuni in tutta Europa”. "Ci auguriamo e confidiamo che il tribunale distrettuale di Helsinki sosterrà il diritto fondamentale alla libertà di parola e assolverà Päivi Räsänen da queste accuse oltraggiose". 

Viene immediato il parallelo col ddl Zan visto che è in virtù di una una legge analoga che ora l'ex ministro si trova in questa situazione che ritiene una prova di libertà religiosa, confidando di vivere ancora in una democrazia in cui costituzione e accordi internazionali garantiscono la libertà di parola e religione e ritenendo che l'esito non sia importante solo per la Finlandia, ma anche per l'Europa ed altri paesi. E conclude che nell'ipotesi di condanna vedrebbe come conseguenza peggiore non tanto una pena detentiva o pecuniaria quanto la censura.
Dunque questo è il momento di parlarne perché più si tace, più si restringe lo spazio per la libertà di parola e di religione. Se non terremo alta la guardia ci toglieranno anche quel briciolo di libertà di parola che ci è rimasta [ qui - qui]. (Maria Guarini)

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Questi episodi nella loro cecità stanno aprendo gli occhi ai cristiani divisi in se stessi, quindi sono provvidenziali. Se Roma avesse un degno Vicario di Cristo si potrebbe sperare in un gagliardo ritorno 'nella Verità' di tutti i cristiani a Roma. Non è così e forse non sarà così per lungo tempo. Benediciamo il Signore per questo piccolo importante resto finlandese che ci porta a ben sperare in un'ora di grande afflizione.

Anonimo ha detto...

Questi non vogliono nemmeno che si pensi diversamente da come dice la loro setta
Riccardo Zenobi

Anonimo ha detto...

Come è stato possibile?
La gente era debole, distratta, fiacca, corrotta nell'anima, schiava del benessere materiale, illusa d'avere in pugno la vita, innamorata di fasi amori e falsi capi, senza fede in Dio ... rdv

Anonimo ha detto...

E l'incitamento all'odio sui no vaccinati? Questi predicano bene e razzolano male. Il seme della follia avanza ed è linfa per la scristianizzazione.
Antonio Cerasuolo

Anonimo ha detto...


Il rovesciamento completo dei valori

In passato, se uno faceva pubblicamente l'elogio dei comportamenti contro natura veniva sanzionato : dalla censura morale dell'ambiente circostante o anche da sanzioni in senso specifico, di tipo pecuniario o altro. Gli scritti o i discorsi immorali non venivano tollerati, ma prima di arrivare a condanne penali ce ne voleva. C'erano dei gradi.

Oggi, è l'opposto : viene sanzionato, addirittura subito con il processo e la condanna penale, chi anche solo critica in modo moderato il comportamento contro natura, per esempio rifacendosi a san Paolo o alla Bibbia in generale. Anche Platone, nell'ultimo suo dialogo ('Le Leggi'), tra le cose valide che dice, condanna il comportamente omosessuale sia maschile che femminile come comportamento disordinato e "contro natura". Già il fatto di condannare questa giusta condanna è illegittimo, dal punto di vista della ragione. Inoltre, la condanna è particolarmente feroce: infligge anni di carcere solamente per aver espresso un'opinione divergente, anche in forma rispettosa, cioè senza offese ed insulti. Un'opinione divergente, in aderenza a una libertà d'espressione garantita dalle attuali costituzioni scritte.

La crudeltà della pena, che ne rafforza il carattere ingiusto, dimostra anche l'intenzione di far del male da parte del legislatore che la irroga. Un'intenzione cattiva, mascherata dietro l'assunto umanitario di impedire il diffondersi dei c.d. "crimini d'odio".

Ma forse che san Paolo, quando condanna severamente il vizio di omo e lesbiche mostra di odiarli? Non direi proprio. Leggete o rileggete i suoi testi: Rm 1, 24 ss mette severamente questi peccatori di fronte alle loro responsabilità, ricordando che alla base del loro vizio c'è la mancanza di fede in Dio e l'adorazione del mondo -- 1 Cr 6, 9 ss rivela che tutti i peccatori, tra i quali anche "fornicatori, effeminati, sodomiti" che saranno stati "lavati, santificati, gustificati nel nome del Signore Gesù e mediante lo Spirito del nostro Dio", che si saranno insomma convertiti a Cristo in fede e opere, anche costoro "saranno eredi nel Regno di Dio".
Tutti possono salvarsi, anche i peggiori peccatori, ed entrare alla fine nel Regno di Dio. NOn è bello? Non è grande la divina misericordia? Però bisogna volerlo e lottare contro se stessi per adempiere le condizioni richieste da Dio stesso, tramite il Figlio, gli Apostoli, l'insegnamento perenne della Chiesa.
Altrimenti il Regno sarà per sempre precluso.
Il "rovesciamento dei valori" mostra, invece, che si vuol peccare contro Dio e perdurare nel peccato.
T.



Anonimo ha detto...

Non oso pensare a quello che faranno i maomettani con il "diritto a professare la propria fede". Le leggi dello stato hanno la precedenza sulle consuetudini derivate da credenze religiose

Anonimo ha detto...

... sono stati costretti a rassegnare le dimissioni i generali francesi che hanno scritto la clamorosa lettera a Emmanuel Macron:

“L'ora è seria, la Francia è in pericolo e diversi pericoli mortali la minacciano. Noi non possiamo restare indifferenti alle sorti del nostro bel Paese. Il nostro onore oggi sta nel denunciare la disintegrazione che sta segnando la nostra patria. Disintegrazione che, attraverso un certo antirazzismo, si manifesta con un unico scopo: creare sul nostro suolo disagio e odio tra le comunità. La guerra razziale è quella che vogliono questi odiosi e fanatici. Disprezzano il nostro Paese, le sue tradizioni, la sua cultura, e vogliono vederlo dissolversi, portandogli via il suo passato e la sua storia. Disintegrazione che, insieme all'islamismo e alle orde suburbane, porta alla separazione di molteplici parti della nazione per trasformarle in territori soggetti a dogmi contrari alla nostra Costituzione. Chi avrebbe previsto, dieci anni fa, che un giorno un professore sarebbe stato decapitato? Se non si interviene, il lassismo continuerà a diffondersi inesorabilmente nella società, provocando alla fine un'esplosione e l'intervento dei nostri compagni in servizio in ​​una pericolosa missione di protezione dei nostri valori di civiltà e salvaguardia dei nostri connazionali sul territorio nazionale. Non c'è più tempo per procrastinare, altrimenti domani la guerra civile metterà fine a questo caos crescente e le morti, di cui sarete responsabili, saranno migliaia”.

Anonimo ha detto...

Malta, prete omofobo sotto accusa da Stato e Chiesa

"Commentando un efferato delitto, padre Davide Muscat commenta che, dal punto di vista della dottrina, la pratica omosessuale è peggio della possessione. Questa considerazione può costargli un 1 anno di carcere e 23mila euro di multa, oltre alla sospensione che potrebbe essergli imposta da mons. Scicluna."

Anonimo ha detto...


"altrimenti domani la guerra civile metterà fine a questo caos crescente..."

Che c'è anche in Italia, in Germania etc. Ma affinché scoppi una vera guerra civile occorre che ci sia un certo nerbo, almeno da una delle due parti, quella che dovrebbe ribellarsi al corrotto e infame potere dominante, che ha caratteristiche uguali in praticamente tutte le nazioni. Ora questo nerbo, lo si vede? Un certo nerbo hanno dimostrato proprio questi generali francesi fatti subito fuori dal potere, è ovvio. Ma sembrano quattro gatti isolati.
L'impressione, purtroppo, è che ormai i popoli, con qualche eccezione non facilmente quantificabile, siano troppo corrotti. Panem et circenses ne hanno ancora in abbondanza, più tutto il resto, droga compresa. Per non parlare del sesso.
Forse lo scossone verrà dall'esterno, da un'invasione straniera. Non quella che si augurava la mente malata del cardinale Martini, da parte cioè dei popoli del terzo mondo, dei quali il suo allievo Bergoglio si sente guida, poveretto (che Dio lo perdoni). Ma da una guerra regolare, come quella che, il rischio sembra reale, potrebbe scoppiare a causa della questione ucraina. I russi sembrano far sul serio e di fronte hanno un ectoplasma.
A mio avviso, l'America ha sbagliato tutto con la Russia. Doveva puntare a una cintura di Stati neutrali attorno alla Russia, garantiti da tutti e due. Ma ormai è tardi per queste riflessioni.
L'esercito russo si è riorganizzato da tempo, anche se resta un'incognita. Non sembra avere donne o gay tra i propri problemi essenziali, come in Occidente. L'impressione è che, in una guerra convenzionale, i pochi elementi efficienti della NATO verrebbero rapidamente travolti.
Non sarebbe comunque una liberazione bensì un'occupazione, violenta e feroce, come da copione (rileggiamo i Profeti). Ma almeno farebbe piazza pulita di tutto il letamaio nel quale siamo immersi, anche se per i russi scismatici e forse ancora comunisti, nel letamaio ci dovrebbe andare anche la Chiesa cattolica, che essi detestano.
Per q u e s t a pseudo-Chiesa sarebbe comunque una giusta punizione.
Bisogna ormai esser sempre preparati spiritualmente al peggio.
Ma forse non ci sarà nessuna guerra, anche se Putin dovesse inghiottirsi l'intera Ucraina. L'Occidente leverebbe alte grida e poi ricorrerebbe a sanzioni economiche, cioè al nulla.

Anonimo ha detto...


Nei confronti dell'omosessualità mons. Scicluna si comporta in modo esattamente opposto a quello predicato da San Paolo, le cui Lettere si leggono ancora nelle chiese, anche nelle Messe NO, come "parola di Dio".
Nessuno tra i tanti cardinali e vescovi ha qualcosa da dire al proposito?
Tutti zitti?

Anonimo ha detto...

Iniziato ieri ad Helsinki il processo all'ex ministro finlandese reo di aver citato la Genesi. Un processo destinato a diventare un riferimento per molti altri in futuro, in ballo libertà di espressione e libertà religiosa

mic ha detto...

PÄIVI RÄSÄNEN A PROCESSO: «MAI OFFESO GLI OMOSESSUALI»
L’ex ministro finlandese rischia 13mila euro di multa. Il dibattimento riprende il 14 febbraio
https://ifamnews.com/it/omofobia-r-s-nen-si-difende-mai-offeso-gli-omosessuali

Anonimo ha detto...

Lunedì si è tenuta ad Helsinki la seconda sessione del processo all'ex ministro finlandese. L'avvocato di Paivi Rasanen: «Accettare l'interpretazione del pubblico ministero porterebbe alla criminalizzazione della confessione pubblica del cristianesimo»