Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 7 novembre 2022

Razzismo, fascismo, omofobia, novaxismo e "political correctness"

Indice degli articoli sulla realtà distopica.
Razzismo, fascismo, omofobia, novaxismo e "political correctness"

Già negli anni '50, si osservava come, da parte degli apparati statuali, si fosse dato sempre più luogo ad attività propagandistiche, intese a «… creare l’opinione pubblica…», ovvero, per altro verso, «…mediante la propaganda, e attraverso i mezzi che la scienza mette a […] disposizione, a togliere all’individuo la possibilità di un proprio pensiero…» (CAPOGRASSI, L’ambiguità del diritto contemporaneo, in A.A. V.V., La crisi del diritto, Padova, 1953, pp. 23 alla nota 7 e 30 s. ); il che, in termini obiettivi, stava ugualmente a significare una manipolazione dell' "opinione pubblica" medesima, condotta a seconda di uno schema dialettico conseguente all'utilizzo di «…una argomentazione formulata senza rispetto della verità, usando menzogne o esagerazioni, o nascondendo parte della verità, e appellandosi a quelle emozioni che da un punto di vista umanistico sono le meno lodevoli: cupidigia del potere, odio, paura, gelosia, viltà…»  (ROSS, Diritto e giustizia, trad. it., Torino, 1965, p. 299). 

In ogni caso, ecco che, su questa maggiore premessa data dalla suddetta martellante azione propagandistica (contrastante o, quanto meno, del tutto estranea, rispetto a qualsivoglia "spirito di Verità"), si era altresì considerato come lo Stato, in luogo di limitarsi, come per l’innanzi, a richiedere ai proprî consociati la condivisione di un comune minimo etico, pretendesse finalmente di « … considerare vero e completo cittadino solo l’aderente alle opinioni di maggioranza … » (JEMOLO, La crisi dello Stato moderno, ne L’ambiguità del diritto cit., pp. 100 e 104 ): in altri termini, poteva essere considerato "cittadino optimo jure" soltanto chi avesse aderito a quelle opinioni "di maggioranza" che, attraverso la sua attività propagandistica, lo Stato fosse riuscito a far divenire tali, oppure (assai più realisticamente) a quelle opinioni che l'entità statuale medesima volesse ufficialmente fingere di potere così far considerare . 

È proprio di talché che è venuta a prendere praticamente luogo, per usare un’efficace espressione schmittiana, una materiale «…estromissione dalla comunità di pace…» di chi non aderisca alla tale opinione di maggioranza, pur senza generalmente apporsi, a solenne suggello di ciò, un esplicito atto di formale sanzione afflittiva, poiché «…ad un sistema sociale […] "civilisé" non mancano certo “indicazioni sociali” per liberarsi di minacce indesiderate o di uno sviluppo non voluto…», ovvero, per rendere il «…“disturbatore” […] non pericoloso in modo “pacifico non violento”: detto in termini concreti, per farlo morir di fame, se egli non si rassegna spontaneamente…» (SCHMITT, Le categorie delpolitico’, trad. it., Bologna, 1972, pp. 130 e 132 s.).

Ciò posto, i termini di "fascista", ieri, come di "razzista" o di "omofobo" o di "no vaxista", oggi, stanno soltanto a significare la tendenziale esclusione sociale del soggetto che non si sia piegato all'attività della propaganda esercitata dallo Stato, il quale, appunto, anche mediante i mezzi mediatici che in pratica monopolizza, attraverso tali epiteti qualificativi, addita lo specifico individuo alla pubblica esecrazione, come persona "moralmente deviante"; in quanto tale, da assolutamente emarginarsi dal contesto dei rapporti civili ed umani. 

Ma, a questo punto, ATTENZIONE! A voler ciò pretende di non essere lui, lo Stato, ed il superiore interesse tutelato si deve fingere che non sia quello, assolutamente solo ideologico, che si rivela come esclusivamente proprio a quelle forze politiche che egemonizzano l'istituzione statuale !  Ma il tutto viene ad essere strumentalmente addebitato a delle superiori esigenze etiche, che direttamente si estrinsecherebbero nella "political correctness" ed esiste qualcuno, purtroppo, che addirittura riesce a realmente convincersene ... (Michele Gaslini)

14 commenti:

Anonimo ha detto...

…Naturalmente ci sarà chi, riempiendosi la bocca di laicità dello Stato (che è cosa ben più seria!), ci accuserà di voler imporre una dottrina religiosa. Ma qui non c’entra religione o partito, omofobia o discriminazione: sono i fondamentali di una civiltà estesa quanto il mondo e antica quanto la storia ad essere minati; e forse non ci si accorge dell’enormità della posta in gioco.

Affermare  che omo ed etero sono coppie equivalenti, che per la società e per i figli non fa differenza, è negare un’evidenza che a doverla spiegare vien da piangere. Siamo giunti a un tale oscuramento della ragione, da pensare che siano le leggi a stabilire la verità delle cose. Ad un tale oscuramento del bene comune da confondere i desideri degli individui coi diritti fondamentali della persona.

+ Carlo Card. Caffarra
Arcivescovo di Bologna

E.P. ha detto...

I "Padroni del Discorso" introducono di tanto in tanto delle nuove buzz-word attorno a cui tutti sono obbligati a ricentrare il Discorso, dei nuovi argomenti su cui esprimere la propria allineatissima opinione.

Per esempio, ve lo ricordate a febbraio 2022 il momento in cui all'improvviso i covidioti divennero kievidioti?
Era arrivato l'orwelliano ordine di scuderia: ragazzi, invertite EstAsia e Oceania!

Il bello è che coloro che seguono con religiosissima attenzione quotidiani e telegiornali, credono di essersi fatti un'idea al punto che reagiscono sempre con l'opinione preconfezionata. Per esempio non puoi fare un discorso onesto sul vaccinismo, che subito qualche Benpensante ti deve lanciare la solita serqua di etichette: "eh ma se dici così, eh, ma così è novàcchese".

Da notare che è l'inveteratissima abitudine a cibarsi di notiziari e telegiornali, a rincitrullire anche le persone intelligenti. A furia di non udir altro che l'orchestra mediatica, a lungo termine finisci davvero per reagire pavlovianamente con "eh ma se dici così, eh, ma così è novàcchese"... Dopotutto all'italiano piace svegliarsi al mattino e trovar tutto già pensato", fino alle etichette infamanti da appioppare automaticamente a chi devia dal Discorso.

Aveva ragione padre Pio a chiamare "tabernacolo del demonio" la televisione. A furia di seguirla indefessamente, giorno per giorno, mattina, pomeriggio e sera, a furia di cibarsi di quegli "spettacoli", di quei "notiziari", di quella sagra infinita delle banalità, a furia di dirsi "eh, ma ho spirito critico, io!", ci si è docilmente resi ripetitori meccanici del Discorso, anche se a parole ti professi cattolico, hai la testa talmente impestata di quella roba, sei talmente dipendente dai notiziari e telegiornali, che sei la perfetta marionetta dei Padroni del Discorso. Perfino se assumi una posizione contraria, stai seguendo pedissequamente le buzz-word del giorno che ti hanno comandato i Padroni del Discorso, stai rispondendo al campanellino di Pavlov, ti fai letteralmente dettare gli argomenti degni di riflessione, stai reagendo allo stimolo del giorno.

Orsù, sacra televisione, dimmi, di cosa mi devo preoccupare oggi? su cosa debbo stracciarmi le vesti? quale è l'argomento del giorno su cui devo "prendere posizione" favorevole o contraria?

Anonimo ha detto...

USA MENO PEGGIO DELLA UE.

Diciamo che non è un problema di partiti ma di uomini: votare repubblicano ha senso solo se il front man è Trump o uno col suo profilo altrimenti si duplica una situazione europea dove il gruppo conservatore è speculare a quello progressista.
E tuttavia ho l'impressione che nella UE la cancel culture, bellicismo e derivati siano interpretati in modo molto più massimalista che negli USA. Mentre negli USA la punta di diamante del mondialismo guerresco sono i dem in UE lo sono tutti da dx a sx con pochissime distinzioni. Se una dichiarazione come quella di Musk - tra l'altro parlando di "sporchi trucchi" dem - l'avesse fatta un grande imprenditore europeo sarebbe subito partita la grancassa diffamatoria. Di più: all' interno dei dem alcuni importanti personaggi come - inaspettatamente - l'astro nascente Ocasio hanno manifestato il loro dissenso rispetto alla guerra a oltranza tramite lettera pubblica. Lettera poi ritirata, ma intanto rivelativa di una compattezza dem che si va sfaldando.
In Italia sarebbe stato impossibile per un esponente progressista in forte ascesa fare dichiarazioni del genere senza essere mediaticamente triturati.
Nonostante tutto l'impressione è che all'interno del Moloch occidentale il peggio del peggio sta a Bruxelles più che a Washington.

Anonimo ha detto...

https://www.marcelloveneziani.com/lo-scrittore/interviste/senza-troppe-illusioni/

Anonimo ha detto...

I clandestini importati dalle organizzazioni cosiddette umanitarie, al contrario di quanto ha or ora dichiarato tale CREAZZO di SOS Mediterranée al TG5, NON SONO < NAUFRAGHI CHE ABBIAMO SOCCORSO > !! - In molti casi quelle si danno appuntamento con i mercanti di carne nord-africani al di fuori delle loro acque territoriali e attuano il cambio-merce - E infatti sono quasi tutti belli asciutti e, come testimoniano le fotografie, riflettono / leggono / smessaggiano - Il resto sono balle, a seconda dei casi, di mercanti interessati / pseudo-fabiani / media comunisti / e altri

Anonimo ha detto...

C’eravamo illusi che lo scandalo Palamara potesse rappresentare uno spartiacque tra un’epoca di politicizzazione spinta della magistratura e una fase di maggiore equilibrio tra i poteri dello Stato. Il pentolone scoperchiato negli ultimi anni dalle confessioni dell’ex magistrato sembrava aver indebolito fortemente la casta delle toghe, togliendole credibilità. Nulla di più salutare per una democrazia malata come la nostra, nella quale le intromissioni della magistratura erano sistematiche e determinavano i cambiamenti sostanziali della vita politica.
Dai primi passi della nuova legislatura sembra tuttavia che il potere giudiziario, almeno in alcune sue componenti più ideologizzate, stia rialzando la cresta. Da quando si è insediato il governo Meloni, pare ripreso il tiro al bersaglio di alcune toghe nei confronti del centrodestra, “colpevole” soltanto di aver vinto legittimamente le ultime elezioni politiche e dunque “meritevole” di essere impallinato. C’è dunque il sentore che una parte della sinistra, non avendo digerito in alcun modo la sonora sconfitta elettorale del 25 settembre, stia provando a “stimolare” la sua “falange armata” che storicamente è stata rappresentata da alcune Procure, particolarmente inclini a orientare la loro azione giudiziaria in una certa direzione, quella del centrodestra.

Anonimo ha detto...

Il kompagno Gualtieri, sindaco di Roma, autorizza le occupazioni abusive di case assicurando agli abusivi residenza e allaccio dei servizi.
Questa è la sinistra.

Anonimo ha detto...

C'eravamo illusi...

È uno dei principali difetti degli italiani, i quali adorano coltivare pie illusioni, salvo poi ritrovarsi tristemente fregati. Sembra un'osservazione superficiale, banale, ma non è così. L'ingenuità si paga.

Anonimo ha detto...


Comunque sembra che la Francia si prenda la nave gestita dai medici senza frontiere francesi, con più di 200 invasori a bordo.
Una cosa in queste vicende non viene mai spiegata: essendo i passeggeri di questo servizio di traghetto non autorizzato Libia-Italia, perché tale è, dei poveri in fuga, ci dicono, quindi senza un soldo, come fanno a pagarsi le spese del viaggio? Si parla di tariffe in dollari, di vario tipo, comunque non alla portata di poveracci.
Chi gli dà i soldi? O meglio, chi paga gli scafisti e l'organizzazione criminale alla quale appartengono?
I ricconi che finanziano le ONG? I paesi mussulmani ricchi, sicuramente attivi nel sostenere l'invasione incruenta dell'Europa da parte delle loro masse di c.d. diseredati?
Bloccare le ONG è una strada in salita, per il governo italiano.
E lo si sapeva. L'importante è non demordere, riuscire ad arrivare al sequestro di queste navi e bloccare almeno questa aspetto dell'invasione. Tanto per cominciare. C'è anche la rotta balcanica da mettere sotto controllo e ci sono i tanti sbarchi individuali sulle nostre coste.

Anonimo ha detto...


# C'eravamo illusi...
Ma chi s'era illuso? Chi non riconosceva la natura "intrinsecamente perversa" dell'ideologia comunista (Pio XI), poiché al dunque sempre di questa si tratta.
Le correnti c.d. "ultrademocratiche" nella magistratura si ispirano sempre a quella visione del mondo, oggi neo-marxismo woke, immigrazionista, femminista, abortista, etc.
Il loro nemico principale è sempre stato il popolo italiano e l'Italia come nazione, che va distrutta, perché "i proletari non hanno patria", essendo oggi "i proletari" i c.d. "immigrati" (invasori mussulmani clandestini) e tutti i popoli che premono alle frontiere europee ed americane, senza escludere le "minoranze" gay, femministe, studentesche, che lavorano a dissolvere questi popoli dall'interno.

Anonimo ha detto...

PER CHI NON VUOLE CAPIRE (o fa finta di non capire)

Orsini avverte: «Milioni di russi sono predisposti all’uso dell’arma nucleare».

Il professore Alessandro Orsini ha pubblicato un post durissimo contro la posizione dell’Italia sul conflitto tra Russia e Ucraina.

“Noi italiani siamo moralmente corresponsabili di questo massacro” ha scritto. “Non laviamoci la coscienza con la parola «libertà»”.

Forse non è chiaro: l’Ucraina non riconquisterà la propria libertà con la guerra. Con la guerra sarà soltanto devastata e, se fosse liberata, finirebbe polverizzata. Davvero non capisco come si possa non capire un fatto così elementare.
Quando spiegavo queste cose nel primo giorno di guerra, mi dicevo: “Vabbè, siamo all’inizio del massacro, tra un mese, con un Paese sventrato, migliaia di morti, centinaia di bambini uccisi, e lo spettro della guerra nucleare, anche i miei peggiori detrattori capiranno”.
Ma, santa pace, qui sono passati nove mesi e si parla ancora di inviare armi invece di mediare con la Russia che ha trasferito le armi nucleari tattiche al confine con l’Ucraina e i suoi generali a discutere di dove e quando eventualmente svolazzarle. Zelensky ha fatto un decreto per non trattare.
Calenda un decreto per non pensare. Avete visto le foto di Mariupol? Sembra che sia scoppiata la bomba atomica. L’Ucraina la volete tutta così? Anche Kherson rischia di fare questa fine.
Il 24 febbraio Putin era l’unico responsabile, ma adesso, dopo nove mesi, noi italiani siamo moralmente corresponsabili di questo massacro. Non laviamoci la coscienza con la parola “libertà”. L’Ucraina non può essere liberata. L’idea che la Russia si dichiari sconfitta e lasci tutto il territorio ucraino nelle mani della Nato è una follia. Perché di questo stiamo parlando.
La Russia sa che sta combattendo contro la Nato e sa anche che, in caso di sconfitta, è a Biden che dovrebbe inginocchiarsi, mica a Zelensky. Veramente credete che la Russia lasci la Crimea alla Nato? Ma vi siete bevuti il cervello? Ma vi pare mai che la Nato lascerebbe la Sicilia alla Russia?

Il pericolo di una guerra nucleare.

Questa situazione crea in milioni di russi una predisposizione psicologica all’uso dell’arma nucleare. Nella loro prospettiva, i russi sentono di combattere contro 31 Paesi. La loro coscienza morale si pone verso l’uso dell’arma nucleare in modo diverso dalla nostra.
La nostra mediazione cognitiva porta a questa conclusione: “È moralmente ingiusto che la Russia lanci l’arma nucleare contro l’Ucraina perché l’Ucraina sta combattendo onorevolmente uno contro uno”.
La mediazione cognitiva dei russi, da cui dipende il loro giudizio morale, porta a una conclusione opposta: “È moralmente giusto prepararci al lancio dell’arma nucleare perché noi russi stiamo combattendo contro la Nato, cioè stiamo combattendo onorevolmente uno contro trentuno”.
Se non ricorriamo alla sociologia comprendente di Weber, corriamo verso un precipizio. E se non saremo noi adulti a spezzarci il nostro stramaledetto collo, saranno i nostri figli a fare questa brutta fine.

Le conseguenze.

In sintesi, l’Ucraina è sventrata; centinaia di bambini sono morti; milioni di ucraini sono senza luce e senz’acqua; a Kherson si profila una nuova Mariupol; la Russia ha portato le armi nucleari al confine e i suoi generali studiano come lanciarle. L’osservazione scientifica dice che, proseguendo su questa strada, la situazione diventerà sempre più tragica con il passare dei mesi.
Vogliamo andare avanti sulla strada del muro contro muro per sconfiggere la Russia sul campo? Aiutatemi a capire: agiamo in questo modo per ignoranza o perché siamo completamente deficienti?

Anonimo ha detto...

Una villaggio di campagna, l'Islam e il futuro dell'Europa. La scuola ha chiuso, metà degli abitanti sono in pensione, l'altra metà lavora per la casa di riposo e la cicogna porta solo dieci bambini all'anno. Così sarà "ringiovanita" con gli immigrati. Ma scoppiano le proteste. Non perché una parte degli europei sia razzista, ma perché sanno che i propri paesi e città con le donne velate nelle strade, le macellerie halal e un minareto al posto di una chiesa non saranno più le stesse...

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https://meotti.substack.com/p/una-villaggio-di-campagna-lislam

Anonimo ha detto...


"A Kherson si profila una nuova Mariupol.."

Oggi i russi hanno detto a sorpresa che stanno per sgomberare Kherson, si rischiererebbero alla sinistra del Dnieper.
Una mossa a sorpresa. Una trappola, come dicono gli Ucraini? Un ritiro per mettere tra loro e il nemico uno spazio sufficiente a sganciare una atomica tattica? Una mossa imposta dalle condizioni precarie dell'esercito russo, il cui armamento si è palesato inferiore a quello americano (nato) degli ucraini?
Difficile dire. La cosa grave è comunque che non si faccia nulla per tentare di fermare questa sciagurata guerra.
In ogni caso, l'Italia è meno "corresponsabile" di altri.

Un ragionamento che preoccupa è quello sentito, dicono, nei media russi: in caso di morte atomica i soldati russi andrebbero in paradiso perché combattono una giusta guerra di difesa contro il corrotto nemico occidentale (woke etc). Morirebbero da "martiri", il Patriarca di Mosca li ha già assolti dai loro peccati. Gli ucraini invece morirebbero da peccatori perché servi dell'ideologia gender, gay etc.
Andrebbero tutti all'inferno. Fonte, LSNews.
Ragionamenti che fanno accapponare la pelle. In questo modo starebbero preparando psicologicamente il popolo all'uso dell'arma atomica?
L'attuale governo italiano poverino di macigni da spostare ne ha parecchi assai. Se i Rep si confermano almeno nel controllo della Camera, non potrebbe il nostro governo avanzare l'idea che sarebbe una buona idea pensare a negoziare un'uscita da questa guerra?
Sigonella potrebbe domani essere bersaglio di un missile atomico russo. È una base aerea essenziale per tutta la ferraglia elettronica che la nato invia dalle parti dell'Ucraina.
Z.

Anonimo ha detto...

Comincio a pensare che il Mario ed il Sergio abbiano semplicemente dato 'Na sola a Giorgia, da veri gentiluomini...