Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 19 aprile 2012

Un aggiornamento prima del prudente silenzio e dell'orante attesa

Scrive, su Le Figaro di oggi, Jean-Marie Guénois :
Nulla è ancora concluso ma mercoledì nelle discussioni tra la Fraternità San Pio X e la Santa Sede è stata superata una fase decisiva. [...] Il prossimo 25 aprile gli esperti della congregazione per la Dottrina della fede esamineranno i «chiarimenti» dati nel plico da Mons. Fellay richiestigli dal Vaticano un mese fa. Questo parere sarà subito trasmesso a Benedetto XVI, al quale spetta la decisione ultima. [...] 
Il resto è espresso ricalcando gli aspetti positivi. Ma è giusto riprendere il nostro silenzio e continuare ad attendere, in preghiera, con fiducia e speranza grandi.

22 commenti:

Anonimo ha detto...

Abbiamo, in più, una data precisa, che l'attendibilità della fonte ci consente di prendere in considerazione.

E così ci avviciniamo a Maggio, il mese della Madonna...

Anonimo ha detto...

Le faccende relative a quel mio incubo, le debbo sbrigare da solo?

Anonimo ha detto...

Ecce nova facio omnia.
E' il Signore che fa nuove tutte le cose. Solo Lui può.

Imparare dalla storia ha detto...

Roberto de Mattei:

"La Storia serve a ricordarci che ciò che è accaduto ieri può ripetersi oggi e che, ieri come oggi e domani, una sola rimane la regola nei tempi di crisi e di difficoltà per la Chiesa: la fedeltà alla Tradizione, che è la fedeltà alle Verità consegnate da Cristo alla sua Chiesa con queste parole": 'Il cielo e la terra passeranno ma le mie parole non passeranno'(Mt. 24,35)".

Anonimo ha detto...

Le faccende relative a quel mio incubo, le debbo sbrigare da solo?

Effettivamente non ho pubblicato un post che raccontava di un sogno, che si potrebbe definire un incubo.
Ovvio che in questo momento, insieme a tanti rumori, voci, illazioni, che ognuno diffonde o respinge a seconda delle proprie aspettative, non mi pareva il caso di lasciar spazio agli incubi.

Però, se il lettore si riferisce a questo e insiste nel chiedere aiuto sulle 'faccende' relative a quell'incubo, lo accontento, visto che in fondo nella discussione il 'rumore' risulta attutito e meno dirompente...

Nella notte tra sabato e domenica scorsa (in albis), ho fatto uno strano sogno. Mi sono svegliato tutto agitato, anche se, a quanto ricordavo, non mi capacitavo cosa ci fosse di cui aver tanto timore. In concreto, il sogno si svogeva nella biblioteca di un priorato della FSSPX. La vedevo, tale biblioteca,insolitamente VUOTA. Gli scaffali desolatamente vuoti, senza alcun libro. Solo, buttati a terra, alla rinfusa, dei vecchi Messali consunti, lisi e senza copertina. Cerco di prenderli, prima che (mi viene il sospetto) siano buttati via. Come ne tocco uno, mi sveglio di soprassalto. GIURO CHE è TUTTO VERO!

Sogno profetico o rispecchiante le paure profonde, in linea con il resoconto della visita canonica della commissione Ecclesia Dei all’Istituto del Buon Pastore?

Beh, per quanto ne penso io la Fraternità non corre assolutamente un rischio del genere anche se 'rientra' nel girone della Chiesa postconciliare, per il semplice motivo che i Messali della Messa di Sempre - che equivale a dire l'autentico culto a Dio - non spariranno né dalle biblioteche dalla Fraternità né dagli Altari di molte Chiese, altrimenti il Signore non avrebbe permesso il miracolo del Summorum Pontificum.

E, poi, sta alla fede ed alla perresìa della Fraternità ed alla nostra, sempre con l’aiuto del Signore, non permetterlo...

Anonimo ha detto...

io nè ho avuto un altro, e giuro che è tutto vero. Preso da coraggio dopo aver salutato la mia Diocesi e il mio pessimo vescovo che mi ha sempre mortificato e ostacolato sono andato ad Albano per chiedere accoglienza. Dopo aver citofonato e dopo essermi presentato ho chiesto di essere accolto, ma la risposta è stata negativa con questa sentenza "non abbiamo bisogno di preti come lei"... mi sono svegliato con una tale amarezza...

un prete diocesano

bedwere ha detto...

Sogni, visioni, rivelazioni possono venire da tre fonti:

1) Dio.
2) Lo spirito umano.
3) Satana.

Bisogna quindi agire con molta prudenza per evitare di essere ingannati. Dai loro frutti li riconoscerete. Purtroppo la frenesia di notizie non aiuta alla calma riflessione. Si affidi quindi il reverendo sacerdote alla SS. Trinita`, all'intercessione della Madre di Dio, degli angeli e dei santi piuttosto che ad ombre notturne e noi tutti preghiamo per lui.

Anonimo ha detto...

Gli incubi del reverendo sono purtroppo condivisibili, per quei preti diocesani parroci che non hanno la vocazione missionaria e riconoscono che l'unica via è il ritorno alla tradizione liturgica e teologica che utilità potrebbe avere una Fraternità volente o nolente BLINDATA? Penso per esempio ai parroci rimossi di Novara.

Anonimo ha detto...

Poi ricordo specie ai "zeloti" della SPX, che "fuori" non ci solo SOLO preti modernisti! E diró di più ci sono tanti parroci che nel silenzio han mantenuto la fede e la messa, qui da noi in Sardegna, in modo eroico! E potrebbero insegnare molto a molti anche alla Fraternità.

Dante Pastorelli ha detto...

Anche io ho avuto un sogno: i blogger avevano i piedi ben piantati in terra e ragionavano di cose concrete.

Renovatio ha detto...

Ma non è che, semplicemente, Guenois ha fatto una banale osservazione: la prima Feria Quarta della CDF dopo il 18 aprile, cade mercoledì 25 aprile, etc..etc...?

hpoirot ha detto...

C'era una volta negli anni '60 una giovane famiglia cattolica molto molto attaccata a Roma e alla Chiesa. Scoppia il Concilio e il sensum fidei del capo famiglia gli fa, con tanto rammarico, dopo molte preghiere e la speranza che duri poco, lasciare la diocesi per la SPX (pur nel dubbio star facendo la cosa giusta). La crisi perdura e la famiglia che intanto cresce fino a 7 figli deve subire grosse ingiustizie vedendo crescere con orrore l'empia eresia autorizzata e legalizzata attorno a se. Unica consolazione la convinzione sempre più chiara di aver fatto la buona scelta. Il tempo passa, i figli crescono. Dopo 20 anni la pazienza e la speranza crollano.

L'incomprensione e l'amarezza per tante cose subite li rende sospettosi, sempre all'erta, incapaci di credere all'ennesima buona notizia che si rivelerà tra poco l'ennesima presa in giro. La loro madre Roma si é trasformata in matrigna...

Arriva il 2012 e dopo 52 anni di incomprensioni si profila un riavvicinamento con la matrigna. La famiglia intera afferma decisa che non accetterà mai l'accordo.

Purtroppo questa famiglia (che sbaglia tenendo questo rigore) é composta da miei grandi amici che sto per perdere se si fa l'accordo...

Vi chiedo due cose
1) lo "zelo amaro" viene DA loro o é stato coltivato IN loro con pazienza e astuzia fino a pervertirli dalla perfida matrigna?
2) Qual'é esattamente la loro colpa per essere forse domani estromessi dalla Chiesa?

Morale della storia: chi nel suo piccolo teneva in piedi la baracca Chiesa a prezzo di grossi sacrifici personali fisici, economici e morali intanto che Ratzinger&Co predicando Rahner demolivano tutto con buldizer conciliari é oggi additato come il cattivo "zelota".

La realtà é ben più complessa che le vostre scorciatorie semplificatrici...

hpoirot ha detto...

quando ho conosciuto questa modesta famiglia mangiavano patate per poter mandare i tanti figli nelle scuole cattoliche.... la chiesa dovrebbe scusarsi con loro invece di spingerli all'errore esasperandoli goccia a goccia.

Continuità? ha detto...

Il problema e che non si sa cosa dice il preambolo.

Se è in ballo il grado di obbedienza richiesto dai documenti del Vaticano II e la misura in cui un fedele cattolico può criticarli, non sfugge a nessuno il grande significato storico e teologico che la questione riveste.

In questo senso, la questione è complessa, e in qualche modo dirompente.

Tuttavia non si capisce perché tutta questa burocrazia con la Fraternità, mentre per altre situazioni si glissa o non si interviene.

hpoirot ha detto...

Se il buon giorno si vede dal mattino ... IL card.SCOLA SI CORCONDA DI ex-MARTINIANI

Da quando papa ha messo il suo braccio destro a Scola a Milano la diocesi ambrosiana é diventata un po' il metro di misura della forza che puo' avere la Tradizione nel minestrone conciliare. Un po' sbrigativamente si puo' dire che quello non accade a Milano non accadrà molto probabilmente altrove perché in nessuna altra diocesi c'é una situazione cosi' favorevole: appoggio del papa e uomo di grande fiducia del papa.

Ebbene il "tradizionale" card. Scola ha nominato qualche giorno fa nei posti chiave dalla diocesi di Lecco una selva di Carlo-Maria-Martiniani progressisti da far paura. Ora mi dico: se il braccio destro del papa fa spensieratamente queste cose, cosa puo' sperare la SPX da un eventuale rientro?

Anonimo ha detto...

Scusate se intervengo, ma la storia raccontato da Poirot mi ha commosso: mi ha fatto ripensare a dei miei ex conoscenti, che un anno fa, forse temendo quello che ora sembra che accadrà, sono passati tra i sedevacantisti, scelta radicale, estrema certo, dettata dall'eccessivo rigore, scelta che io non ho mai condiviso (tanto più che io personalmente invece sono piuttosto favorevole al raggiungimento di un accordo che permetta di portare la Tradizione nella Chiesa, a patto ovviamente che non sia troppo restrittivo, anche perchè un po' non dico di diffidenza, ma disana prudenza nelle condizioni attuali è d'obbligo) e quella loro scelta ha perciò portato inevitabilmente alla "rottura" del rapporto con quei miei amici, ma, nonostante continui a considerarla sbagliata e non giustificabile, ora infine, dopo un anno, ed anche con le parole di Poirot, sto iniziando a comprendere cosa li ha portati a tale decisione: l'esasperazione, il timore che tante battaglie andassero in fumo, che si "tradisse" ciò che si era a lungo difeso...
E' vero, hanno sbagliato, ma lo hanno fatto in buona fede, e posso assicurare che per mentalità, per fede, tutto sono sempre stati cattolici, forse più di tani altri... certo certi loro discorsi che facevano nell'ultimo periodo, e che mi scandalizzavano in realtà non poco erano certamente anticattolici, e continuo a ritenerli infondati... ma i dogmi cattolici, le preghiere, la fede... cioè sono sempre stati credenti: davvero e sinceramente.
E allora mi dico chi li ha portati all'errore?
Di chi è la colpa: loro o di chi, all'interno della Chiesa, con i suoi atteggiamenti, con le ambiguità e gli errori, e tutto il resto, li ha spinti a pensare, riguardo all'autorità, alla Chiesa, e a Roma, quello che ora pensano?

Anonimo ha detto...

Se è in ballo il grado di obbedienza richiesto dai documenti del Vaticano II e la misura in cui un fedele cattolico può criticarli, non sfugge a nessuno il grande significato storico e teologico che la questione riveste.

Affermazione molto importante ed esatta.

Un documento così fondamentale dovrebbe essere reso pubblico.

Anonimo ha detto...

Se, invece di pregare e rimboccarci le maniche in QUESTA nostra Chiesa, continuiamo ad attribuire le colpe, cadiamo inesorabilmente nello "zelo amaro".
A noi serve distinguere l'errore per rifiutarlo.

don Camillo ha detto...

Per certi versi posso comprendere le preoccupazioni degli zeloti, anche condividerle in un certo qual senso, ma ricordo anche che è un GRANDE privilegio soffrire in Cristo con Cristo e in Cristo, per colpa della Chiesa! Quindi coraggio, nel nostro piccolo e senza merito nelle condizioni in cui siamo, offriamo le nostre sofferenze per completare in noi quel che manca alla Passione del Cristo.
Detto ciò, vabbè che tutti posso ammattirsi, ma come si fa ad avere tutta questa sfiducia in Mons Fellay? Ad un tratto sembra essere dipinto come IL MODERNISTA che ha tramato alle spalle per mettere la Fraternità con le spalle al muro. Insomma prima di peccare contro la carità e maledire in modo "preventivo" (non si sa mai, vero?) continuiamo a pregare e a celebrare (e far celebrare) Sante Messe secondo le intenzioni di Mons. Fellay e del Papa, e per il bene di tutta la Chiesa. Se vittoria ci sarà della Tradizione (senza ombre o sottili tranelli, ne sono sicuro) porterà solo un miglioramento, ma attenti bene è quel miglioramento che ho visto in molti moribondi prima di morire! Il miglioramento-della-morte per l'appunto! Se è vero che la Chiesa vive la sua Passione ad imitazione delsuo Signore, dopo la Passione c'è la morte, necessaria per la definitiva resurrezione.

Coraggio e state in pace!

hpoirot ha detto...

Grazie don Camillo per le sue sagge parole. Sono il primo a 1) avere una grande fiducia in Mons.Fellay 2) non capire assolutamente le critiche deplorevoli e assurde che subisce da parte di certi 'zeloti'

Marco Marchesini ha detto...

Le persone della chiesa dovrebbero scusarsi con quella famiglia numerosa cattolica per non averli sostenuti nel dare ai figli un'educazione cattolica.
Aggiungo anche lo stato dovrebbe scusarsi visto che non finanzia le scuole cattoliche e bisognerebbe vedere anche se la scuola ha chiesto troppo denaro a quella ammirevole famiglia.

Nella scuola statale purtroppo si impano le peggiori menzogne anticattoliche nei corso di storia. In quelli di biologia si impara la mera ipotesi evoluzionistica irridendo le giuste critiche mosse.
In filosofia si insegna larvatamente lo scetticismo e lo storicismo.

Marco Marchesini

Anonimo ha detto...

Ebbene il "tradizionale" card. Scola ha nominato qualche giorno fa nei posti chiave dalla diocesi di Lecco una selva di Carlo-Maria-Martiniani progressisti da far paura. Ora mi dico: se il braccio destro del papa fa spensieratamente queste cose, cosa puo' sperare la SPX da un eventuale rientro?

Quanti "bracci destri" del Papa si sono alla resa dei conti "bracci sinistri"?

Basti pensare a Canizares, che chiamavano "il piccolo Raztinger" e che nel gennaio scorso lo ha clamorosamente smentito sulla liturgia neocat.