Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 25 febbraio 2014

Sinodo famiglia, Kasper e i ribelli: misericordia per situazioni concrete

È un tema caldo dal quale non possiamo sottrarci. Traggo spunto da un equilibrato articolo de La Bussola quotidiana per accennare e inquadrare i termini essenziali di un dibattito in evoluzione, riacceso dal documento di inizio novembre del cardinale Reinhard Marx, Arcivescovo di Monaco e Frisinga, che costituisce un vero e proprio attacco nei confronti del prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, monsignor Gerhard Ludwig Müller. La cosa ha i suoi aspetti paradossali, perché quest'ultimo, la cui funzione lo àncora ai principi, è ben noto per le sue posizioni di allergia alla Tradizione.

Non può mancare il riferimento al card. Kasper, presidente emerito del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, che nei giorni corsi ha aperto, per volontà del papa, il concistoro straordinario sulla famiglia, in occasione del quale dichiarava: «Ho fatto una introduzione, di taglio teologico, sulla bellezza della famiglia. Dobbiamo partire da questo punto per affrontare il resto, compresi i problemi brucianti che ci sono. Ho parlato anche del nodo della comunione ai divorziati risposati, ma in questo quadro complessivo». Ma in una intervista recente appare anche lui tra i "ribelli" come sottolineato dall'articolista de La Bussola nelle conclusioni, riprese testualmente, nelle quali il discorso viene allargato ad un'altra richiesta della chiesa tedesca riguardante il coinvolgimento dei laici nell'elezione dei vescovi.

L'arcivescovo Marks chiariva ai vescovi bavaresi riuniti in assemblea, che neppure il capo dell'ex Sant'Uffizio «può fermare il dibattito» sui capisaldi della pastorale matrimoniale cattolica, aggiungendo che «al Sinodo si discuterà di tutto» e che «al momento non è possibile dire quali saranno i risultati del confronto». Evidente obiettivo delle sue critiche era il lungo «contributo alla discussione» (terminologia dell'Osservatore Romano) fatto proprio dal prefetto Müller e pubblicato sul quotidiano della Santa Sede il 22 ottobre scorso.

La risposta di Müller sottolineava che «qualcosa al gran numero di fedeli che non comprende perché una seconda unione non è accettata dalla Chiesa andrà detto», ridimensionando i grandi fermenti in vista del Sinodo, col ribadire che «il matrimonio rappresenta l'atto personale e libero del reciproco consenso» attraverso cui «viene fondata per diritto divino un'istituzione stabile, ordinata al bene dei coniugi e della prole, e non dipendente dall'arbitrio dell'uomo». Un matrimonio che è «indissolubile», tanto che si rischia di «banalizzare la misericordia» se si pensa che «Dio non potrebbe far altro che perdonare». E questo perché «oltre alla misericordia, al mistero di Dio appartengono anche la santità e la giustizia». Il prrefetto dellla CDF aggiungeva quindi che «se non si prende sul serio la realtà del peccato, non si può nemmeno mediare alle persone la sua misericordia».

Ma Marx esprimeva il suo disaccordo affermando: «Definire il divorzio come fallimento morale è inadeguato».
Il prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede ha quindi affidato dichiarazioni al riguardo al quotidiano "Passauer Neue Presse", affermando di non avere alcuna intenzione di chiudere il dibattito perché «l'insegnamento di Cristo e della Chiesa non possono essere oggetto di discussione». Infatti «il credo religioso non deve essere confuso con un programma di partito, che può essere sviluppato a seconda dei desideri degli appartenenti a quello stesso partito». La responsabilità pastorale «deve basarsi sulla dottrina».

Lo stesso concetto era stato espresso e sottolineato anche dal cardinale Raymond Leo Burke, prefetto della Segnatura Apostolica che si occupa del problema delle nullità matrimoniali: «Müller ha semplicemente ribadito qual è l'insegnamento della Chiesa, che non può essere cambiato. Diffondere l'idea che ci sarà un cambiamento radicale, che la Chiesa cesserà di rispettare l'indissolubilità del matrimonio, è sbagliato e dannoso».

Come sottolinea Matzuzzi, la spaccatura c'è ed è evidente. Per concludere l'excursus riprendo le sue parole:
Non sono solo Marx, Zollitsch e Gebhard Fürst (il vescovo di Stoccarda) a chiedere una rapida svolta nel campo della pastorale matrimoniale. Giovedì ha detto la sua anche il cardinale Walter Kasper, presidente emerito del Pontificio consiglio per l'Unità dei cristiani, teologo di fama e assai stimato da Papa Francesco, che l’ha citato nel suo primo Angelus. Kasper, in un'intervista al settimanale Die Zeit, si è detto quasi certo che entro breve tempo le persone divorziate e risposate potranno accedere ai sacramenti. Il porporato ha infatti ribadito la necessità di «riforme, modifiche e aperture» su certi temi e ha sottolineato che i divorziati risposati devono avere la possibilità di «partecipare pienamente alla vita ecclesiastica». E questo perché «ciò che è possibile a Dio, cioè il perdono, deve valere anche per la Chiesa». Una visione diametralmente opposta a quella di Müller, che aveva già chiuso sulla possibilità di adottare la prassi ortodossa – che prevede la cosiddetta “seconda possibilità” ai divorziati risposati – per la Chiesa cattolica. «E’ contro la volontà di Dio», scriveva il prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede sulla Tagespost prima e sull’Osservatore Romano poi.
Che la Chiesa tedesca sia oggi quella che più preoccupa l’ex Sant’Uffizio lo dimostrano anche le due iniziative – il memorandum siglato anche dal direttore della Karl Rahner Akademie, Bernd Wacker e la lettera della Kölner Kircheninitiative... in cui si chiede al Papa di aprire anche ai laici la procedura d’elezione del nuovo vescovo. A Natale, infatti, il cardinale conservatore Joachim Meisner compirà ottant’anni e presto si ritirerà dopo un quinquennio di proroga. Gerhard Müller ha chiarito che cambiare le regole del gioco non è possibile, in quanto (oltretutto) si andrebbe incontro al rischio, più volte richiamato da Francesco nelle sue omelie pubbliche, di interpretare la Chiesa come «una organizzazione fatta di uomini». Invece, ha detto il prefetto nell’intervista al Passauer Neue Presse, «l’elezione del vescovo non ha nulla a che fare con le lotte per il potere, la distribuzione di poteri e la conquista di potere da parte di fazioni ideologicamente ristrette che distruggono l’unità della Chiesa. Il vescovo – ha aggiunto Müller – è eletto da Cristo e costituito tale dallo Spirito Santo».

67 commenti:

Anonimo ha detto...

Preghiera per le famiglie
di Papa Giovanni Paolo II

Dio, dal quale proviene ogni paternità
in cielo e in terra, Padre, che sei amore e vita,

fa che ogni famiglia umana sulla terra diventi,
mediante il tuo Figlio, Gesù Cristo, "nato da donna",
e mediante lo Spirito Santo, sorgente di divina carità,
un vero santuario della vita e dell'amore
per le generazioni che sempre si rinnovano.

Fa' che la tua grazia guidi i pensieri e le pene
dei coniugi verso il bene delle loro famiglie
e di tutte le famiglie del mondo.

Fa' che le giovani generazioni trovino nella famiglia
un forte sostegno per la loro umanità
e la loro crescita nella verità e nell'amore.

Fa' che l'amore, rafforzato dalla grazia del
sacramento del matrimonio, si dimostri più forte
di ogni debolezza e di ogni crisi,
attraverso le quali, a volte, passano le nostre famiglie.

Fa' infine, te lo chiediamo per intercessione
della Sacra Famiglia di Nazareth,
che la Chiesa in mezzo a tutte le nazioni della terra
possa compiere fruttuosamente la sua missione
nella famiglia e mediante la famiglia.

Tu che sei la Vita, la Verità e l'Amore,
nell'unità del Figlio e dello Spirito Santo.

Amen.

Anonimo ha detto...

l’urgenza di prendere coscienza delle realtà vissute dalla gente, di riprendere il dialogo pastorale con le persone che si sono allontanate per diverse ragioni interne alla chiesa ed esterne della società”, diceva sabato all’Osservatore Romano il cardinale Lorenzo Baldisseri, che della segreteria generale del Sinodo è la guida
http://www.ilfoglio.it/soloqui/22039

Anonimo ha detto...

Non vorrei fare il bastian contrario, ma francamente conosco tantissime persone divorziate e poi risposate anche più volte, cui nulla interessa di accedere ai sacramenti , mi pare più una battaglia culturale , se così si può dire , insomma anche un somaro come me sa che chi si è sposato in chiesa deve essere perfettamente a conoscenza che il matrimonio è sacro ed indissolubile, ammettiamo pure tanti casi e tante situazioni , ma un altro matrimonio fuori dalla chiesa è concubinaggio e quindi peccato mortale tra i più gravi, stesso dicasi per le convivenze, ora se si vuole cambiare la legge divina stabilita da Cristo lo dica apertis verbis colui che dovrebbe esserne il Vicario in terra, non mandi avanti card. tedeschi che da là, fatta eccezione per uno, non è mai venuto niente di buono per la CC , poi se si vuol fare un fraterno rendez-vous nel 2017 ad Erfurt, ce lo facciano sapere in tempo, ci organizzeremo sul da farsi. Lupus et Agnus.

Anonimo ha detto...

Grazie di cuore, Mic, quando ci si mette Lei, lo fa sempre alla grande: magnifico compendio
Marius

Anonimo ha detto...

"..francamente conosco tantissime persone divorziate e poi risposate anche più volte, cui nulla interessa di accedere ai sacramenti, mi pare più una battaglia culturale.."

Cavilli di troia nella Chiesa. Comunione e Rivoluzione: prove tecniche di scisma al Sinodo
http://www.papalepapale.com/develop/cavilli-di-troia-nella-chiesa-comunione-e-rivoluzione-prove-tecniche-di-scisma-al-sinodo/
m

Anonimo ha detto...

Fatalità chi chiama il Francesco ? Kasper !Ma va!Perchè proprio lui? lo sa Francesco che lui e la sua compriccola di vescovi non sono padroni della Parola di Cristo?Qualcuno glielo ricordi a Francesco and company che lui non è il padrone.....
grazie
Parla di mondanità e dopo va dietro al mondo

mic ha detto...

Il problema è che la Chiesa ha smesso di insegnare che il "matrimonio sacramentale" è una vocazione, e in quanto tale richiede consapevolezza preparazione e impegno preventivi e successivi e non è ovviamente slegato dal vissuto di Fede.

Purtroppo il rapporto Chiesa – fedeli non è su questi binari e non viene operata una valutazione attenta e discriminante prima di concedere il sacramento del matrimonio (e così pure tutti gli altri).

Se si ignora questo e si continua a parlare di "dialogo pastorale con le persone che si sono allontanate per diverse ragioni interne alla chiesa ed esterne della società", senza preoccuparsi del munus docendi ed anche di quello regendi, accompagnati indissolubilmente da quello Sanctificandi (Sacramenti con Liturgia in primis), la Chiesa non adempie alla funzione per la quale è stata istituita.

una sola fede ha detto...

"Fa' che l'amore, rafforzato dalla grazia del
sacramento del matrimonio, si dimostri più forte
di ogni debolezza e di ogni crisi,
attraverso le quali, a volte, passano le nostre famiglie."


Ho riportato questa parte della preghiera perché ho appena appreso con rammarico grandissimo che una cara persona che conosco si trova in uno stato d'animo molto pesante in quanto la moglie lo vorrebbe lasciare per un altro.

Ho ancora la pelle d'oca, credetemi, anche perchè è una famiglia, che io sappia, che frequenta i Sacramenti e in più perchè ha due figli, di cui uno disabile.

Questa volta quindi sono qua a chiedere tante preghiere essenzialmente per lui, per loro.

Che la Sacra Famiglia di Nazareth lo aiuti, li aiuti.

grazie di cuore so che in molti pregherete e farete pregare, compresi gli istituti religiosi

mic ha detto...

La mossa dei questionari considerata anticamera di cambiamenti, insieme alla sinodalità che diventa routine invece che strumento straordinario di consultazione e verifica, oltre a minare il primato petrino, non porterà altro che ulteriore confusione.
Oltretutto ci sono.troppe voci dissonanti che tuonano più forte e ricevono maggiore rilevanza mediatica influendo sul pensiero dominante e che pretenderebbero di asservire la verità alla forza dei "numeri" e del consenso umano invece che a quella dei principi e della legge divina.

Il problema è che i primi ad adeguarvisi sono coloro che dovrebbero vigilare (episcopoi).

rosa ha detto...

Maradiaga e' a Milano per l' Expo, a cui partecipera' la Caritas intrnationalis , di cui e' - ancora?- capo.
dove c'e' odore di soldi...
chissa' se avra' voglia di celebrare un funerale o confessare qualcuno magari in duomo...
dite che per Pasqua sara' tornato a casa ad occuprsi dela sua diocesi?
rosa

mic ha detto...

Una sola fede,
Ho letto la tua richiesta di preghiera dopo aver postato il commento.
Ce li porteremo nel cuore. Quante sofferenze e qyante difficoltà!

mic ha detto...

Cara Rosa,
il papa ci ha tenuto tanto a dire che lui non è un principe medioevale (del resto non ne ha nemmeno la stoffa), ma i suoi giannizzeri, proprio quelli che si è scelto lui, si comporrano da principi della chiesa in senso deteriore...

Amicus ha detto...

Coloro che non sapessero chi è Walter Kasper, possono rendersene conto rapidamente da quanto ne dice il sito Una vox : http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV463_Don_Villa_card-Kasper.html

Le citazioni di Kasper, quasi tutte prese dal suo libro più importante ('Gesù, il Cristo', ed. Queriniana) e che personalmente ho letto una ventina di anni or sono, sono inequivocabili: siamo in presenza di un eretico DOC.
Ma per 'Francesco', Kasper è "un buon teologo, un teologo in gamba", tanto che l'ha scelto per introdure il Concistoro recente...

Quanto a ciò che è in programma, mi sembra evidente: ufficialmente non toccheranno la dottrina cattolica, sono troppo scaltri, ma escogiteranno escamotages di ogni tipo per raggirare la Legge di Cristo.
Tanto che, senza aspettare gli esiti del Sinodo, il 'LA' è stato dato pochi giorni fa dal Vicario giudiziale per il tribunale ecclesiastico della Liguria, mons. Rigon, che ha dichiarato che il 'mammismo' psicologico di uno dei coniugi sarebbe una ragione sufficiente per la dichiarazione di nullità del matrimonio.
Per la serie: 'Via col vento del megaconcilio'.

Anonimo ha detto...

«Il problema è che la Chiesa ha smesso di insegnare che il "matrimonio sacramentale" è una vocazione, e in quanto tale richiede consapevolezza preparazione e impegno preventivi e successivi e non è ovviamente slegato dal vissuto di Fede».
Benissimo, ma se è una vocazione allora la Chiesa non deve lamentarsi del decremento dei matrimoni officiati in chiesa.
Se si tratta di una vocazione, è naturale oltre che logico che soltanto chi ne sente il richiamo imbocchi il cammino. Allo stesso tempo è errato continuare a considerare cattolici tutti i battezzati, perché non è per niente così. Di quel miliardo 300 milioni di cattolici forse meno di un quinto frequenta la chiesa nell’età adulta e ne segue l'intero insegnamento.
Con il “questionario” si è certificato che la quasi totalità dei fedeli accetta soltanto una parte del Magistero e soprattutto tiene in nessun conto la famosa “Humanae Vitae”, già fortemente contrastata da buona parte dei vescovi prima della pubblicazion, cinquant'anni fa.
Questa è la realtà, poi ognuno può dipingerla come meglio crede, ma l'originale non muta.

Anonimo ha detto...

Diciamo pure principi alla Valentino (non il sarto ovviamente), no decisamente anche saper indossare e portare pizzi e merletti richiede classe ed eleganza.....

una sola fede ha detto...

Sì, ti ringrazio mic per la premura, hai ragione: quanti dolori, quanti dolori!

Ho appena sentito questa persona di cui vi ho parlato prima e mi ha detto che la moglie ha conosciuto quest'altro uomo (sposato pure lui) attraverso un social network e che contemporaneamente avrebbe iniziato a lasciare pian piano la frequenza regolare ai Sacramenti e la preghiera. Ora lui si sente solo, e qua cercheremo di stargli vicini, anche se a nostra volta oberati da tante e tante vicissitudini dolorose, sebbene di altra natura.. ma è qui, soprattutto in queste situazioni che emerge e deve emergere sempre di più l'essere e sentirci fratelli e sorelle in Cristo, perchè Lui ci ha lasciato detto che gli altri capiranno che siamo Suoi discepoli anche dal fatto che ci amiamo gli uni gli altri..

grazie ancora a tutti voi per la vicinanza spirituale a questa famiglia

Anonimo ha detto...

(la nuova) misericordia della chiesaOK-buonista dunque esclude l'

*ammonire i peccatori* ?
si lasci che i peccatori continuino pure sulla strada di corruzione e vadano pure all'inferno, anche benedetti nella perseveranza peccaminosa ?

o dobbiamo pensare che coloro che perdonano senza chiedere pentimento e conversione sarebbero più buoni di Gesù Cristo ?

mic ha detto...

...Con il “questionario” si è certificato che la quasi totalità dei fedeli accetta soltanto una parte del Magistero e soprattutto tiene in nessun conto la famosa “Humanae Vitae”, già fortemente contrastata da buona parte dei vescovi prima della pubblicazion, cinquant'anni fa.

C'era forse bisogno del questionario per certificarlo?

I Parroci e i sacerdoti non hanno la percezione della realtà? Non ne riferiscono forse ai loro vescovi?
Ma, oltre alla diagnosi, non hanno anche i rimedi, per quante difficoltà possano esserci?

Questa è la realtà, poi ognuno può dipingerla come meglio crede, ma l'originale non muta.

Non è che noi abbiamo dipinto un quadro diverso dalla realtà.
Soltanto non crediamo che sia la Chiesa a doversi adeguare alla realtà, ma che debba essere fatto ogni sforzo e dispiegato ogni impegno materiale ed spirituale perché avvenga il contrario.

Altrimenti, per che cosa è venuto nostro Signore?

sara ha detto...

Qualcuno che avesse a cuore l'ANIMA di quella donna che sta per tradire il marito, che sia laico o sacerdote, dovrebbe avvisarla che obbedendo al proprio cuore traviato dalla tentazione accolta ( = istinti = concupiscenza della carne assecondata), si sta incamminando alla dannazione eterna. Potrebbe farlo anch eil marito, dicendole cose vere, parole di vita eterna, per il suo vero ed eterno bene, poichè basate sul Vangelo.
Il caritatevole in questione dovrebbe dirle con parole franche ispirate dallo Spirito Santo, (usando la vera carità di Verità che ebbe la SS.ma Vergine quando mostrò l'inferno ai pastorelli):

"A che ti giova conquistare un pezzo di vita terrena per goderti questo tuo folle amore, cioè l'amore peccaminoso consumato con un altro uomo, tradendo il Sacramento del matrimonio e offendendo il Signore (ferendo il suo Cuore sanguinante per noi in TUTTI i tempi) se così facendo ti dannerai l'anima?"

ci sarà un amico/amica o parente che avrà quel santo coraggio di aprirle gli occhi?
il guaio è che oggi neanche i preti parlano di salvezza dell'anima, la danno per scontata !
e il blogger unasolafede potrà farlo questo atto di grande misericordia, o incaricarne qualcuno vicino alla sventurata?

Alessandro Mirabelli ha detto...

Con buona pace di Marx, di Kasper e compagnia bella devo ancora comprendere perché costoro fanno in mala fede finta di non conoscere le parole di Gesù: vedasi 1 Cor. 7,10. Sono chiarissime. Non ammettono eccezioni. Il sacramento c'è oppure non c'è. Tergiamo non datur. E se c'è il matrimonio e' e indissolubile. Occhio, signori, perché dopo aver sdoganato l'adulterio costoro sdoganeranno la contraccezione e poi ancora il sacerdozio femminile. Vogliono a tutti i costi farci diventare e morire protestanti. Signore, liberaci da loro!

mic ha detto...

Qualcuno che avesse a cuore l'ANIMA di quella donna che sta per tradire il marito, che sia laico o sacerdote, dovrebbe avvisarla che obbedendo al proprio cuore traviato dalla tentazione accolta ( = istinti = concupiscenza della carne assecondata), si sta incamminando alla dannazione eterna. Potrebbe farlo anch eil marito, dicendole cose vere, parole di vita eterna, per il suo vero ed eterno bene, poichè basate sul Vangelo.

Cara Sara,
le "parole di vita eterna", in casi del genere, oltre a far vedere la gravità della situazione, dovrebbero riuscire a toccare il cuore di quella persona partita per la tangente.

Quando ci sono crisi del genere, non è con la paura della dannazione eterna che si recupera la persona, la quale diventa cieca e sorda anche a richiami del genere.

In ogni situazione, ci vuole l'illuminazione necessaria, attinta dalla fede e dall'esperienza di vita, per toccare le corde giuste.

Va da sé che quanto si dice è basato sul Vangelo, perché viene dalla "frequentazione" del Signore; ma è vangelo vivo... Sono sicura che comprendi cosa voglio dire.

Anonimo ha detto...

Credo invece ce ne fosse bisogno, eccome!
La percezione della realtà, il cosiddetto polso della situazione, il parroco lo raggiungeva quando il dialogo era continuo e quando le confessioni riguardavano l’intera platea dei fedeli. Non è più così e quindi era necessario partire da un punto fermo, anche se sgradevole.
I rimedi? E quali rimedi ci possono essere se la stragrande maggioranza delle persone semplicemente non è disposta ad ascoltare?
Lei è convinta sia sufficiente parlare di evangelizzazione o di nuova pastorale della famiglia per ottenere i relativi frutti? Non funziona così, altrimenti la questione si sarebbe già risolta.
Lo so bene che non è questo il luogo dove si dipinge un quadro diverso dalla realtà, forse avviene il contrario. Era necessario che in alto loco toccassero con mano la realtà e avessero un documento inoppugnabile da cui partire e ora l’hanno.
È del tutto evidente che la Chiesa non può rinnegare i suoi dogmi, altrimenti scompare e quindi non si adeguerà alla realtà se non dimostrando più comprensione. Deve però capire che il gregge si ridurrà sempre più, altre strade non ce ne sono.

mic ha detto...

Molto condivisibile anche su La Bussola quanto scrive Cascioli:
"Il matrimonio, la seconda chance e la misericordia"

...
Ecco perché quando sento eminenti cardinali parlare di “seconda chance” – con riferimento ai divorziati risposati e alla loro riammissione ai sacramenti -, nasce quel disagio, che diventa più profondo quando vi si accosta la parola Misericordia. «Non è immaginabile che uno possa cadere in un buco nero da cui Dio non possa tirarlo fuori», aveva detto il cardinale Walter Kasper nella sua relazione al Concistoro. Ma se questo è il criterio, perché allora solo una “seconda chance” e non anche un terza, una quarta e via numerando? Ci saranno sicuramente persone sfortunate che capiteranno male anche nel secondo matrimonio. Forse che la Misericordia di Dio è limitata? E’ lo stesso papa Francesco ad aver detto tante volte che Dio non si stanca di perdonare, siamo noi che ci stanchiamo di chiedere perdono. E in fondo lo sappiamo: quante volte accostandoci al Sacramento della Riconciliazione ci siamo trovati a dover confessare lo stesso peccato di cui già tante volte ci eravamo pentiti e per il quale avevamo promesso di non ripeterlo più?

Ma siccome la differenza la fa l’eventuale “permanere nel peccato”, viene anche da chiedersi perché la possibilità di accostarsi ai sacramenti pur permanendo in una situazione irregolare (per di più pubblica) debba valere per un solo peccato.
...

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-il-matrimoniola-seconda-chancee-la-misericordia-8524.htm

mic ha detto...

e ancora:

In ogni caso, la questione dei divorziati risposati riguarda un numero limitato di paesi e andando verso un Sinodo che vede coinvolte le Chiese di tutto il mondo stupisce che non si parli di altro. Eppure le sfide riguardo alla famiglia sono molte e anche gravi. Dai tentativi in sede internazionale di ridefinirne il significato ai matrimoni forzati in Africa e Asia, dalla schiavitù del prezzo delle spose alla poligamia, le sfide che la Chiesa incontra sul suo cammino sono molte. Ridurre tutto il dibattito ai divorziati risposati – pur senza voler minimizzare la sofferenza di chi si trova in certe condizioni - sembra il dramma di una Chiesa che non solo non arriva alle periferie esistenziali ma non riesce neanche a sollevare lo sguardo dal proprio ombelico.

Anonimo ha detto...

http://www.preghiereperlafamiglia.it/chi-siamo.htm

Anonimo ha detto...

Più che osservare il proprio ombelico mi pare si badi all'audience, al gradimento e ai sondaggi d'opinione in stile obamiano, non mi stupirei gli dessero pure il Nobel per la pace , che , come dice Josh , lo danno a capocchia per essere oxfordiani.....per sapere come sta il 'popolo'(?) della cc non c'era bisogno del questionario, i fedeli sono stabilmente quelli e di una certa età, i giovani fuggono dopo la cresima, se la fanno, quindi....io ribadisco : la situazione è tremendamente seria e loro fanno orecchie da mercante, per rincorrere 2 o 3 pecore merinos, hanno perso tutto il gregge; mi fa specie che non si facciano commenti sulla scelta dei collaboratori del vdr , mentre al predecessore non veniva mai risparmiato nulla e , sia detto inter nos , questi mi paiono persino peggio , se possibile....tiremm'innanz. Lupus et Agnus.

likeafairytale ha detto...

per la moglie tentata: il marito faccia dire delle ss Messe, fanno miracoli! ne ho sperimentata l'efficacia straordinaria in prima persona e il demonio teme il sacrificio di Nostro Signore più di ogni altra cosa

una sola fede ha detto...

@Sara che scrivi: " il blogger unasolafede potrà farlo questo atto di grande misericordia, o incaricarne qualcuno vicino alla sventurata?"


Carissima Sara,
intanto ti ringrazio per la premura che dimostri per questa persona (e per il coniuge), perché oggi come oggi essa non è più così tanto diffusa, anzi... e condivido allo stesso tempo anche la risposta di mic, piena di buon senso, prudenza, ma anche di ricerca su cosa in questi casi può essere la scelta migliore da compiersi dall'esterno.

E poi volevo dirti che purtroppo io non conosco la moglie (se non per averci scambiato un paio di volte appena due parole), ma solo il marito che ho conosciuto e che spesso poi ho incontrato casualmente in chiesa durante o fuori le celebrazioni liturgiche (e ho sempre pensato che la moglie invece non potesse venire che di rado essenzialmente per accudire i figli ancora piccoli).

Sicuramente il marito, conoscendolo discretamente, e conoscendo il suo amore per la Parola di Dio, l'avrà sicuramente messa davanti a quella responsabilità di cui parli e avrà senz'altro trovato le parole più adatte per farlo, comprese magari proprio quelle della Scrittura. Mi ha detto che lui è disposto a perdonarla e a ricominciare, ma che comunque, a quanto ho appreso, lei appare invece piuttosto convinta e pronta a lasciare il tetto coniugale, perchè ormai completamente invaghita di quell'altro uomo dopo avere confessato al marito di non amarlo più da tempo.

A un certo punto è scoppiato in pianto, e le lacrime sue erano anche le lacrime di Nostro Signore, sicuramente, e della Madre Santissima...

mic ha detto...

Credo invece ce ne fosse bisogno, eccome!
La percezione della realtà, il cosiddetto polso della situazione, il parroco lo raggiungeva quando il dialogo era continuo e quando le confessioni riguardavano l’intera platea dei fedeli. Non è più così e quindi era necessario partire da un punto fermo, anche se sgradevole.


Beh, se era per avere un punto fermo nero su bianco... Ma ce n'era proprio bisogno?
La percezione della realtà non viene solo dalla parrocchia o dalla realtà pastorale di riferimento o da sondaggi che tra l'altro possono anche essere manipolati e forniscono risposte calibrate in base al modo di formulare le domande. E di certo non possono sostituire (soprattutto se parliamo dei pastori) l'incontro personale.

Chiunque ha un briciolo di consapevolezza e di maturità ed è immerso nel quotidiano, si rende conto di cosa succede ed è in grado di individuare alcune cause ed anche i possibili rimedi dalla sua formazione.
A maggior ragione se ha responsabilità pastorali.

I rimedi? E quali rimedi ci possono essere se la stragrande maggioranza delle persone semplicemente non è disposta ad ascoltare?

Scusi, ma all'epoca di Gesù cosa succedeva? Ha presente il Vangelo? «da allora molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui» . Gli stessi dodici evidentemente stavano per andarsene se Gesù dice loro: “Non volete andarvene anche voi?”» .
Ma Gesù si è messo forse in ascolto del mondo per adeguarvi il suo messaggio sondando gli umori della gente?

C'è rimasto solo, fino ad andare a finire in Croce, quando "collegialmente" (non mi ricordo chi lo ha detto, ma mi ha colpito perché è l'unica forma di collegialità in cui sono stati unanimi) sono fuggiti tutti... tranne il discepolo prediletto e la Madre. Poi tutto si è ribaltato, proprio passando per la Croce, con la Risurrezione e a partire dalla Pentecoste.

Lei è convinta sia sufficiente parlare di evangelizzazione o di nuova pastorale della famiglia per ottenere i relativi frutti? Non funziona così, altrimenti la questione si sarebbe già risolta.

Non sono convinta che sia sufficiente parlare di evangelizzazione, ma che sia necessario evangelizzare: che si traduce in: annunciare, seguire guidare santificare... (il triplice munus di bimillenaria memoria).

...
È del tutto evidente che la Chiesa non può rinnegare i suoi dogmi, altrimenti scompare e quindi non si adeguerà alla realtà se non dimostrando più comprensione. Deve però capire che il gregge si ridurrà sempre più, altre strade non ce ne sono.


Speriamo che le cose siano messe in questi termini. Le conseguenze le avevo già presenti.
Tuttavia, a giudicare dalle dichiarazioni di molti pastori, non ci giurerei sugli sviluppi perché temo l'ipotesi che si cerchi (con metodi più rabbinici che cristiani) di mantenere una fedeltà formale ai principi mentre nella sostanza la si aggira. Tra l'altro molte dichiarazioni del Concistoro hanno evocato una possibilità del genere...

mic ha detto...

E poi il "mostrare più comprensione" ovvio che debba tradursi non nel lanciare anatemi, ma continuando ad affermare i principi trovando le corde giuste per ogni situazione. Lo so che umanamente è una mission impossible, ma non dimentichiamo che la Chiesa è una realtà divino-umana e, seppure ridotta (come visibilità i incisività apparente) ad un "falcetto di luna" per usare un'immagine di San Ambrogio, tornerà a risplendere.
Ma bisogna crederlo e non smettere di lottare con le armi della fede.

Anonimo ha detto...

sollevare lo sguardo dal proprio ombelico,....

appunto:
una Chiesa che non parla più di vita eterna, ma solo di benessere, diritti, autorealizzazione e felicità dell'aldiqua, da ottenere come valore supremo sopra ogni altro (il corpo prevalente sull' 'anima, città dell'uomo contro città di Dio), perseguito a tutti i costi, anche calpestando la volontà di Dio: terribile declino in nome del dialogo, verso l'ateismo pratico, un gradino dopo l'altro...sulla nefasta scala discendente del laicismo >
v. quella nota illustrazione che raffigura il MODERNISMO come discesa:

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/10/Descent_of_the_Modernists%2C_E._J._Pace%2C_Christian_Cartoons%2C_1922.jpg

Marco Marchesini ha detto...

Micus,
avevo visto anche io quel libro di Don Villa sul Card. Kaspre.
Facendo un paio di ricerche su Internet ho letto che alcune citazioni del libro di Don Villa sono errate.
Inoltre nella parte in cui si parla della divinità di NSGC in realtà Kasper tenta di confutare l'obiezione razionalista.
Dato che non posseggo il libro di Kasper, chiedo: sono fondate le critiche di Don Villa?

Annarè ha detto...

Purtroppo gli uomini di Chiesa non credono più nella santità e dunque i mezzi scelti da Dio per santificarsi non sono più compresi. Si crede che la vita deve essere senza sofferenza, si crede che misericordia significhi privare l'uomo della sofferenza, invece misericordia significa far comprendere all'uomo che non c'è santità senza croce e fargliela amare. Questi uomini di Chiesa hanno perso la fede in Dio, cioè in colui che può rendere eroico anche l'uomo più debole. Perchè la santità è eroismo e il matrimonio è fatto per eroi, come il sacerdozio. Invece loro (Kasper etc..)ci vogliono fiacchi e perdenti, non ci vogliono santi. Credono (o forse no) di essere misericordiosi, invece ci abbandonano sul campo di battaglia e ci privano dei mezzi salvifici, ci privano della verità. ci vogliono far perdere, ma noi abbiamo una sola anima, dunque meglio non ascoltarli e seguire Gesù.

Anonimo ha detto...

Per duemila anni le parole del Vangelo su questa materia sono state chiarissime e senza possibilità di fraintendimento. Adesso, improvvisamente, scopriamo che sono diventate non chiare, da interpretare per mezzo di una commissione (già che c'erano potevano farle interpretare direttamente all'ONU...).
Vi rendete conto vero che ci stanno solo prendendo in giro e stanno facendo fumo per nascondere l'obiettivo finale, cioè la perfetta omologazione della dottrina con l'ideologia ormai unica del mondo?
Certo sanno benissimo che a tale omologazione, già peraltro attuata in altri campi, non possono arrivarci di colpo perchè anche i più zelanti fanatici normalisti o i cattolici indifferenti avrebbero qualche problemino ad accettare di colpo il ribaltamento di una linea durata duemila anni. Però sanno che hanno tempo, potere e mezzi illimitati e lì, al completo stravolgimento, un passo dopo l'altro tra mille appositi sviamenti tattici, senza nemmeno attendere troppo arriveranno.
Miles

mic ha detto...

Caro Marco,
anch'io, in mancanza di esperienza diretta, tendo ad affidarmi a fonti con riferimenti ineccepibili.

Quanto a Kasper ho presenti le sue posizioni sul falso ecumenismo.
Con le parole chiave sul motore di ricerca interno (l'ho posizionato a destra in cima per facilitare la consultazione) sono rintracciabili molti precedenti anche nel blog.

Anonimo ha detto...

Poi questa faccenda del questionario...un "questionario" di duemila anni fa portò alla liberazione di Barabba. Che facciamo? Ripetiamo?
Miles
PS: per tacere delle possibili facilissime manipolazioni o falsificazioni dei suddetti questionari.

Anonimo ha detto...

Ma come e' possibile che chi si fa un baffo, anzi due di un Savramento come e' il Matrimonio, istituito da Cristo Signore nostro (e Signore anche di quelli che lo crocifiggono). voglia desiderare la Grazia che dal Sacramento dal quale tutti gli altri attingono e verso cui tutti riconducono promana? E' una contraddizione e una pretesa ideologica per oltraggiate dopo il Matrimonio anche l' Eucaristia e quindi oltrggiare la Chiesa, Cristo ed il Cielo.
Il tutto pero' e' logico ma secondo una logica perversa se non si riconosce il Matrimonio come Sacramento, strumento di santificazione e neppure l'Eucaristia, laddove questa e' vista solo come simbolo di comunione ed ecco che allora perche' ci sia comunione non ci pup' essere esclusione.
Tutto questo pero' in un ottica di Fede e' assurdo e aberrante.
Marco P

Mazzarino ha detto...

Seconda chance? E perchè non una terza? O magari un divorzio a punti, come la patente. Questi non sono pastori. Sono buffoni. Come quelli che, nelle loro diocesi, celebrano truccati da clown.Ormai abbiamo una teologia per ogni vescovo. Il custode della Fede, anche se non raggiunge il protestantesimo di Kasper è fra quelli che hanno con problemi di ortodossia. La diaspora protestante smbrerà un bruscolino a confronto con quanto sta prospettandosi per una Chiesa Cattolica che ha sostituito il Papa con due presidenti. Prepariamoci per tempo.

vighi ha detto...

Io non capisco cosa vogliono questi pastori e dove vogliono arrivare. Come ho già avuto modo di dire altre volte io non ho certo una grande preparazione teologica e spesso il mio ragionamento è quello del fedele della strada che si pone davanti alle esternazioni di questi personaggi e si sente a disagio e non capisce. Perché la domanda che mi viene in mente è
“ ma allora avevano ragione i protestanti, hanno capito tempo fa cosa era giusto fare e la Chiesa Cattolica ha sbagliato per tutti questi anni e secoli “
Se pensiamo che il matrimonio non è poi così importante, se parliamo di preti donne e di preti sposati, se non pensiamo più che nell’eucarestia stia il corpo di Cristo, se ammettiamo che non esiste più il peccato e le anime non si dannino, se riteniamo la figura del sacerdote non più così importante nel rapporto con Dio, se diciamo che Dio non è Cattolico, se ogni religione ha la stessa verità, se la parola di Dio va interpretata e non seguita alla lettera, se la famiglia ormai non può essere solo quella pensata fino a ieri etc…. Ma allora cosa mi ha predicato e raccontato per tutta la vita la Chiesa cattolica, mi ha preso in giro???!!! La verità stava da un’altra parte e qualcuno l’aveva già capito tempo fa ? INSOMMA AVEVANO RAGIONE LORO !!! perché è questo che mi stanno dicendo parlando in questo modo.
A questo punto però me lo devono dire mettendoci la faccia e in modo chiaro, fino ad ora abbiamo sbagliato e da ora in poi si cambia, non mi basta più sentirlo dire dal cardinale di turno mandato avanti per sondare il terreno, lo voglio sentire ben scandito dal Vicario di Cristo!!!!
Poi deciderò se questo mi sta bene oppure no, ma finalmente voglio un po’ di chiarezza sono stanca di questo parlare ambiguo, ogni giorno un’esternazione un vero e proprio lavaggio del cervello. Il problema è che tante persone cadranno in questo trucco di bassa comunicazione.
Scusate lo sfogo ma davvero siamo arrivati all’inverosimile. Anche io ho a volte pensieri modernisti ma da qui a quello che pensano di attuare loro ne passa di strada, i nostri pastori dovrebbero essere le persone che ci fanno tornare con i piedi per terra che ci aiutano ad ancorarci a Cristo e al suo Vangelo e non quelli che contribuiscono a staccarcene. Saluti Vighi

una sola fede ha detto...

@likeafairytale delle 18.41: "per la moglie tentata, il marito faccia celebrare Sante Messe: fanno miracoli..."

Grazie mille...ci avevo pensato anche io, è sempre molto utile far celebrare Messe (in modo straordinariamente efficace quelle celebrate in Rito Antico), e il ribadirlo è sempre bene e glielo farò presente senz'altro volentieri stasera stessa, che ci abbia già pensato o meno. E probabilmente anche noi intanto ne faremo celebrare una.

Grazie ancora e grazie anche per le tue preghiere.

Anonimo ha detto...

Mia madre ha sofferto le pene dell'inferno con mio padre ed è rimasta con lui in obbedienza al comandamento di Gesù stesse pene dell'inferno per mia sorella.Posso parlare di disumanità?anche mia sorella è rimasta al suo posto in obbedienza alla parola di Cristo. Adesso questi qua vogliono dirci che le sofferenze di mia madre e di mia sorella sono inutili sarebbe stato meglio farsi un "nuovo compagno godersela" tanto poi sarebbe arrivato papa Francesco and company (kasper docet) che con la storia della misericordia a tutti i costi.....avrebbero sistemato tutto e di me che per avere seguito Cristo ho rinunciato al compagno divorziato e risposato che ne sarà? mi sono sbagliata?ho sbagliato tutto?

una sola fede ha detto...

Non so se è stato già postato, ma inserisco alcuni passaggi interessanti di ciò che dice
Gerhard Ludwig Mueller, prefetto della congregazione per la Dottrina della fede, creato cardinale da Papa Francesco al concistoro di sabato scorso. Mi paiono parole importanti perchè piuttosto nette, considerando quanta confusione c'è oramai in giro anche tra i "pastori"...

Fonte:
http://vaticaninsider.lastampa.it/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/matrimonio-marriage-matrimonio-32349/



Si può arrivare a concedere la comunione ai divorziati risposati?

“Il divorzio – risponde Mueller – non è un cammino per la Chiesa, la Chiesa è per l'indissolubilità del matrimonio. Io ho scritto molto, anche la congregazione per la Dottrina della fede ha fatto tanti documenti, il Concilio vaticano II ha detto molto sul matrimonio e la dottrina della Chiesa è molto chiara”.


Lei esclude dunque che si arrivi a riammettere i divorziati risposati alla comunione?

“Non si tratta della mia opinione. Abbiamo la dottrina della Chiesa che è espressa anche nel catechismo, nel concilio di Trento, nel concilio vaticano, in altre dichiarazioni della nostra congregazione. La pastorale non può avere un altro concetto rispetto alla dottrina, la dottrina e la pastorale sono la stessa cosa. Gesù Cristo come pastore e Gesù Cristo come maestro con la sua parola non sono persone diverse”.


Il Papa ha parlato di una pastorale famigliare intelligente, creativa e piena d’amore: ci possono essere strade nuove?

“Strade nuove sì, ma non contro la volontà di Gesù. La misericordia di Dio non è contro la giustizia di Dio. Il matrimonio è un sacramento che fonda il legame indissolubile tra i due coniugi. Nuove strade e nuovi cammini devono approfondire il sapere (della dottrina, ndr.). Tanti non lo conoscono e pensano che il matrimonio sia solo una festa che si celebra nella chiesa, ma i coniugi si danno la parola di vivere insieme integralmente, nel corpo, nel sesso, nell’anima, nella fede, nella grazia di Dio. Dobbiamo aiutare anche quelle persone che sono in una situazione molto difficile, ma se il matrimonio è indissolubile non possiamo sciogliere il matrimonio. Non c’è una soluzione poiché il dogma della Chiesa non è una qualsiasi teoria fatta da alcuni teologi, ma è la dottrina della Chiesa, niente altro che la parola di Gesù Cristo, che è molto chiara. IO NON POSSO CAMBIARE LA DOTTRINA DELLA CHIESA”.

FINALMENTE! (aggiungo io)

viandante ha detto...

Capiterà quel che da 50 anni capita: a parole si dice che tutto rimane uguale, nella sostanza si svuoterà il sacramento, perché se la nullità sarà concessa per un nonnulla è come dire che tutti potrebbero avere un motivo per divorziare e risposarsi.

E andatelo a dire a quei coniugui che con molta sofferenza offrono il loro sacrificio a Cristo, pur di non vanificare la loro promessa matrimoniale!
Andate a rileggere le storie di sante e santi che santificarono la loro vita (e spesso, alla fine, anche quella del loro sposo/a) e il loro matrimonio con caparbietà nonostante enormi difficoltà.

No, no, è tutto ancora in continuità...

Marco Marchesini ha detto...

No, anonimo del 25 febbraio 2014 20:48.
I sacrifici non sono stati vani. La dottrina è chiara e a volte chiede sacrifici davvero eroici.
Giustamente il permettere la Comunione ai divoriziati risposati è davvero uno schiaffo a tutte le persone che hanno dovuto affrontare sofferenze e sacrifici atroci per rimanere fedeli a Cristo.
E' come un dire loro: "scusate per tanti anni abbiamo sbagliato, i vostri sacrifici sono stati vani, potevate essere felici in Cristo senza tutte quelle rinunce".
A questo punto se la dottrina potesse cambiare, allora perché non dichiarare la non esistenza di Dio per compiacere gli atei? Tanto ormai a questo punto... sarebbe come dire che non c'è certezza assoluta e immutabile. Tanto varrebe non credere a niente.
La verità non cambia.

Alessandro Mirabelli ha detto...

@ Mic
Ti segnalo il post di traditioliturgica.blogspot.com, blog ortodosso, dove è stato pubblicato un articolo su cosa faceva e diceva il card. Bergoglio a Baires. Ora capisco perché le sue Messe sono così sciatte. Vedi tu se riprenderlo sul tuo blog. Ciao. Alessandro mirabelli. Per ogni eventualita' ti lascio il mio indirizzo: alessandromirabelli@alice.it

Amicus ha detto...

@ Marco Marchesini:

Ho finalmente trovato l’articolo su Kasper, e le note sul suo ‘Gesù, il Cristo’, scaricabile in pdf sul sito web di Sì sì no no, nell’annata 1989, su questo numero (del 30 aprile) da p. 4 a p. 7 :
http://www.sisinono.org/anni-dal-xid-al-xvd/file/291-anno-xv-nd8.html

E su quest’altro numero, a p. 4, l’elogio di Ratzinger al neo-vescovo Kasper… :
http://www.sisinono.org/anni-dal-xid-al-xvd/file/294-anno-xv-nd11.html

Anonimo ha detto...

http://traditioliturgica.blogspot.it/2014/02/orientarsi.html

Grazie per la vostra attenzione!

Anonimo ha detto...

Vorrei portare a conoscenza dei lettori di questo blog la mia esperienza:

sono figlio di due genitori che, quando io avevo nove anni - ora ne ho 46 - stavano per lasciarsi per un problema di infedeltà. Tuttavia mio padre, il coniuge tradito, per tenere unita la famiglia e salvaguardare il bene supremo dei figli, prese la coraggiosa decisione di non divorziare da mia madre. Questo stato di cose gli ha provocato per decenni una sofferenza non indifferente che egli ha però deciso, in totale libertà, di sopportare e, quando possibilie, nascondere. Il matrimonio è andato avanti, tra alti e bassi, e tuttavia siamo rimasti una famiglia unita. Nostro padre ci ha dato il buon esempio, un'istruzione e una relativa tranquillità economica. Mia madre, che è più giovane di lui, ha compreso il suo errore e ha cercato di rimediare.

Cosa ne sarebbe stato di noi se mio padre avesse fatto una scelta diversa? Non possiamo saperlo, e tuttavia tutto lascia pensare che il seme della discordia avrebbe avvelenato i legami di affetto e di sangue che esistono tra noi (ho un fratello e una sorella).

Venti giorni fa mio padre veniva ricoverato d'urgenza in ospedale. E' morto dopo 2 giorni. L'accavallarsi degli eventi ha impedito di prestargli la dovuta assistenza spirituale. Tuttavia ho compreso dentro di me che in quelle ore di agonia, durante le quali è rimasto sempre lucido, il buon Dio gli aveva dato la possibilità di prendere coscienza dello stato della sua anima. Nella sua infinita misericordia l'Onnipotente ha voluto che quell'uomo, che aveva eroicamente difeso la vera famiglia e, in un certo senso, la vera Chiesa, che aveva assolto dignitosamente il gravoso compito di sposo fedele e di padre, che nei giorni del grande dolore aveva fatto la scelta giusta, mantenendo fede alle sue promesse sacramentali pronunciate davanti all'altare, meritava la salvezza dell'anima, malgrado non fosse un grande praticante.

Sì, la sua anima è salva, e di questo ne ho avuto segni certi. Ringrazio il Signore per il suo gesto di infinita misericordia.

Il matrimonio è durato 50 anni esatti. Non sono trascorsi invano.
(Giuseppe)

RIC ha detto...

Lettera di Papa Benedetto sulla Stampa x confermare la validita' della propria rinuncia.

hpoirot ha detto...

@unasolafede

la parole di Muller sono belle é vero, MA NON SERVONO A NIENTE.

Il punto cruciale é che hanno introdotto il concetto di Tradizione "vivente" come unico criterio per capire cosa é cattolico é cosa no. La Tradizione vivente é quella con cui la Chiesa ha dichiarato che l'infalllibile Sillabo o Quanta Cura non sono più magistero valido, erano validi e giusti AI LORO TEMPI , ma oggi non lo sono più... sono scaduti.

su questa base non ci sono più argini: se hanno demolito del magistero infallibile e credono che come Chiesa devono sempre cercare la nuova verità di domani, mi spieghi perché la posizione di Muller (più moderata) dovrebbe essere migliore di quella di Maradiaga (progressista)? Forse perché si riallaccia di più' al passato? Ma é impossibile perché se cosi' fosse non avrebbero mai diprezzato del magistero passato (per di più) infallibile mandandolo in pensione.

hpoirot ha detto...

detta in un altro modo, cosa é peggio? rimuovere fior di encicliche passate dal magistero, o dare la comunione ai divorziati risposati?

Questo problema della famiglia é l'albero che nasconde la foresta, ma la radice del problema é ancora e sempre il "magistero vivente".

Allo stesso modo Ratzinger é uno che lascia le porte aperte a metà, Francesco la lascia tutte aperte e entra ancora più freddo.

Ora, accontentarsi e gioire (da buon conservatore) perché la porta é mezza chiusa non serve a niente, visto che la nuova legge chiede a ciascuno di cercare il miglior modo di aprire-chiudere le porte.

Anonimo ha detto...

Il nostro Cristianesimo si è traviato quando è divenuto zucchero a velo per tutti! Viceversa nel Vangelo Cristo non parla di zucchero ma di sale che può far male sulle ferite ma sana. E se questo sale perde sapore, aggiunge, verrà calpestato.

(dal blog traditioliturgica, link cit.)
bene, ieri sera, ho postato un commento con simili argomenti, dicendo che non possiamo edulcorare il Vangelo, per adattato ai gusti del mondo carnale e dei peccatori impenitenti, ho parlato dei Santi che nessuno vuole più seguire perchè oggi si rifiuta la croce e la mortificazione del cuore, dei sensi, delle passioni ecc....esito:
commento censurato.
fg

Anonimo ha detto...

sono d'accordo con hpoirot.
Perciò diceva ottimamente mons. Lefebvre:
Peggiore di un modernista c'è solo il semi-modernista
il che riconferma le parole del Signore in Ap.:
"Magari tu fossi freddo o caldo!....."

Annarè ha detto...

Il concedere la Comunione ai divorziati riaccompagnati non è un atto di misericordia è una condanna a morte. Si sono dimenticati che bisogna essere in grazia di Dio per ricevere Gesù? A che serve dunque la confessione se non c'è il pentimento?
Si sono dimenticati che chi riceve il Corpo e sangue di Cristo in peccato mortale riceve la sua condanna? Io direi a questi divorziati ribellatevi contro chi vi vuole mandare all'inferno e cercate un buon direttore spirituale, l'anima è impagabile e come soporterete (e soporteremo) il fuoco eterno se non riuscite (riusciamo) a fare dei piccoli o dei grandi (o enormi) sacrifici?

hpoirot ha detto...

inoltre ...

Nel 2013 Muller si era schierato da prefetto della CDF per l'università peuviana PUCP da sempre ribelle contro Roma, al punto che addirittura Bertone era intervenuto per strigliare e smentire Muller!!!!

"Quando Bertone striglio' Muller"
http://www.conciliovaticanosecondo.it/in-rete/e-bertone-striglio-muller/

bel modo di fare il difensore (a tempo perso) della famiglia questo Muller, intanto che nei suoi libri nega due dogmi (verginità di Maria e Transustanziazione) e sostiene la rivolta dei progressisti peruviani contro Roma.

La SPX pero' l'ha definita pubblicamente eretica, quella si...

pag 12:
http://www.laportelatine.org/district/prieure/stnicol/Chardonnet281.pdf

Turiferario ha detto...

Se dovessi scommettere cinque centesimi su quale sarà l'esito finale del sinodo, direi che si arriverà a concedere che si largheggi di più con gli annullamenti matrimoniali, che del resto già sono di manica larga. Non penso che si arriverà a dire che è possibile divorziare e risposarsi, lì dovrebbero davvero cambiare il catechismo, qualche concilio e i Vangeli... (Risparmio la fatica a chi mi voglia obiettare che l'annullamento facile in pratica equivale a legalizzare il divorzio: lo so).

mutazione ha detto...

da tempo son venute di moda parecchie espressioni sentimental-buoniste:

Ama e fa' quel che vuoi
(travisando S. Agostino)
ovvero:

Va' dove ti porta il cuore

(come se il cuore conducesse infallibilmente al proprio e altrui bene)
"Dio è troppo buono per mandare un'anima all'inferno...questo si credeva fino al concilio! invece Lui perdona tutto senza condizioni (così ho sentito di recente in varie OMELIE sciagurate)
etc. quindi
andate pure per la strada LARGA E COMODA, quella da cui il Vangelo mette in guardia e i sacerdoti non più!
quindi in fin dei conti a Gesù chi gliel'ha fatto fare a farsi metterre in Croce dopo le ore tremendi della Santa Passione ? a che pro, per quale inutile fine ha accettato la Morte immeritata, l'Unico Innocente, il Santo dei Santi ?
(chiederlo a un cattolico medio di oggi è fonte di deprimenti risposte....)

ah....ecco la versione conciliare che ci rintrona le orecchie da anni:
Egli si è fatto crocifiggere per...

"mostrare solidarietà (parola fatidica ricorrente da decenni) con le umane sorti" per "fratellanza con l'uomo sofferente" e simili scempiaggini che hanno corrotto la formazione dottrinale di due generazioni di cattolici:

la Santa Croce di NSGC ridotta a icona simil-romantica di amore terreno "equo-solidale"!
per forza di cose accade inoltre che hanno attuato anche orrendi sacrilegi sui crocifissi, come vediamo imperversare in anni recenti nel mondo ad opera di squallidi personaggi e gruppi....


gli sciagurati pastori-docenti hanno dimenticato che
"l'uomo è incline al male fin dalla giovinezza" (parola del Signore in AT) e che il famoso vezzeggiato "cuore" è inquinato fino al midollo causa èpeccato originale ed ha un sacrosanto bisogno di penitenza quotidiana (esame di coscienza, purificazione preghiera Sacramenti, rivolgere i desideri al Signore staccandoli dal mondo, rinuncia alla carne.....tutta roba dei Santi da soffitta!)

una sola fede ha detto...

@Turiferario scrivi: "Non penso che si arriverà a dire che è possibile divorziare e risposarsi, lì dovrebbero davvero cambiare il catechismo, qualche concilio e i Vangeli..."

sinceramente non me la sento di dire che non avverrà anche questo in tali condizioni...


@hpoirot,
sì, i tuoi ragionamenti sono senz'altro validi e probabilmente saprai che ho scritto più di qualcosa in questi mesi in tal senso, ma io mi sono permesso in questo caso, forse guidato da una inguaribile impeto di ottimismo a caldo (questo concedimelo in mezzo a tanto buio) solo di esprimere uno spontaneo ed immediato moto di soddisfazione (relativo) riguardo a QUELLE parole di Mueller visto ciò che di più incredibile ogni giorno sta uscendo fuori, conscio ovviamente che ben lunga è la strada e che, anzi, a parer mio, presto o tardi la Chiesa così come ormai è non sussisterà più ed un resto più fedele, e quindi più degno, sarà quello che continuerà l'opera di Nostro Signore (come ho già scritto più volte, ma mi rendo conto che qui si entra nei pareri personali più spicci e ciò non interessa probabilmente a nessuno)

..un caro saluto e una preghiera sempre vicendevole

Anonimo ha detto...

Gabriele Kuby, la sociologa tedesca ex sessantottina convertita al cattolicesimo, autrice di Gender revolution. Il relativismo in azione (Cantagalli, Siena 2008), amica di Benedetto XVI, afferma – in una intervista al settimanale Tempi ‒ che dietro la rivoluzione sessuale globale «si cela una strategia delle élite di potere, dall'Onu all'Unione Europea, all'alta finanza».

E prosegue spiegando che quando dice Onu e Unione Europea intende «l'intera rete di impenetrabili sotto organizzazioni: di queste fanno parte gruppi industriali globalizzati, grandi fondazioni come Rockefeller e Guggenheim, persone molto ricche come Bill e Melinda Gates, Ted Turner e Warren Buffett, o grandi Ong come la International Planned Parenthood Federation e l’Unione internazionale delle lesbiche e degli omosessuali (Ilga). Tutti questi soggetti lavorano nei livelli superiori della società avendo a disposizione enormi risorse economiche, e tutti hanno un interesse comune: ridurre la crescita della popolazione su questo pianeta. L'aborto, il controllo delle nascite tramite contraccettivi, la distruzione della famiglia: tutto questo serve lo scopo della creazione di un > nuovo ordine mondiale».

http://www.tempi.it/il-sesso-selvaggio-e-il-gender-mirano-a-distruggere-la-famiglia-e-creare-un-nuovo-ordine-mondiale#.Uw4XLbmYbyd
m

Anonimo ha detto...

Nuova pentecoste? No, seconda Babele. L’enciclica Humanae Vitae e l’esortazione apostolica Familiaris consortio non sono affatto documenti superati, ma più che mai attuali, se non profetici: vanno difesi e tutelati, perché essi stessi difendo il disegno di Dio sulla famiglia e la società umana. http://www.papalepapale.com/strega/?p=2204

Anonimo ha detto...

Tanti divorziati e risposati fanno già la Comunione, con la benedizioni dei parroci!

Anonimo ha detto...

Il cavallo di Troia nella città di Dio - Dietrich von Hildebrand
Ottimismo e speranza cristiana
http://infinito-quotidiano.blogspot.it/2013/11/estraggo-dal-testo-il-cavallo-di-troia.html

rosa ha detto...

"tanti divorziati e risposati fanno già la Comunione con la benedizione dei parroci"

Tanti medici pietosi fan le piaghe purulente, che poi tocca ad altri poveri cristi di medici di sudarci sopra le sette camicie per tentare di salvare la pelle ai poveracci ingannati e sfruttati al solo scopo di farci su soldi, eccetto i casi dovuti a completa, crassa e supina ignoranza dei medici stessi.
Spero che il paragone sia calzante.
Rosa

rosa ha detto...

Sulla Bussola quotidiana fan riferimento ad un articolo di una rivista economica, pare prestigiosa, in cui si scrive, testualmente, che la Chiesa ha sempre avuto ragione sulla contraccezione. I due autori sviluppano un ragionamento NON morale ma economico.
Se hanno ragione, è l'enensima dimostrazione che, ancora una volta, i cosidetti progressisti NON capiscono nulla della realtà delle cose, perchè se ne costruiscono una a loro immagine e somiglianza a cui restano fedeli per anni, quando il resto del mondo è già oltre.
Con il Sinodo succederà la stessa cosa: si preoccupano dei divorziati risposati, quando molti giovani NON si sposano più, neanche civilmente, e molti, anche regolarmente sposati, i Sacramenti non li frquentano più; si preoccupano delle donne prete,quando la gente in chiesa non ci va più comunque, si preoccupano del matrimonio omo, quando sempre più questi si separano, si preoccupano dei figli delle nuove famiglie, quando bambini non ne nascono.
Tutto, fuorchè Nostro Signore, che venne al mondo e predicò, quando c'erano divorzi (secondo il Codice romano), omosessuali pederasti ai quali manco passava per l'anticamera della mente di sposarsi, la situazione sociale dell'infanzia e della donna era quella che era, e peraltro c'erano sacerdotesse in ogni religione. Oltre la schiavitù, a cui noi stiam tornando a gran passi ("neoschiavitù"). Il Signore disse: OK,fate come volete,amiamoci tutti e viviamo felici e contenti nel Nirvana dell'incenso dei vostri sacrifici animali e nelle orge delle vostre religioni orfiche e dionisiache ?

rosa ha detto...

Sulla Bussola quotidiana fan riferimento ad un articolo di una rivista economica, pare prestigiosa, in cui si scrive, testualmente, che la Chiesa ha sempre avuto ragione sulla contraccezione. I due autori sviluppano un ragionamento NON morale ma economico.
Se hanno ragione, è l'enensima dimostrazione che, ancora una volta, i cosidetti progressisti NON capiscono nulla della realtà delle cose, perchè se ne costruiscono una a loro immagine e somiglianza a cui restano fedeli per anni, quando il resto del mondo è già oltre.
Con il Sinodo succederà la stessa cosa: si preoccupano dei divorziati risposati, quando molti giovani NON si sposano più, neanche civilmente, e molti, anche regolarmente sposati, i Sacramenti non li frquentano più; si preoccupano delle donne prete,quando la gente in chiesa non ci va più comunque, si preoccupano del matrimonio omo, quando sempre più questi si separano, si preoccupano dei figli delle nuove famiglie, quando bambini non ne nascono.
Tutto, fuorchè Nostro Signore, che venne al mondo e predicò, quando c'erano divorzi (secondo il Codice romano), omosessuali pederasti ai quali manco passava per l'anticamera della mente di sposarsi, la situazione sociale dell'infanzia e della donna era quella che era, e peraltro c'erano sacerdotesse in ogni religione. Oltre la schiavitù, a cui noi stiam tornando a gran passi ("neoschiavitù"). Il Signore disse: OK,fate come volete,amiamoci tutti e viviamo felici e contenti nel Nirvana dell'incenso dei vostri sacrifici animali e nelle orge delle vostre religioni orfiche e dionisiache ?

Anonimo ha detto...

Mic, ti hanno tradotto su Rorate Caeli

http://rorate-caeli.blogspot.com/2014/02/the-synod-on-family-kasper-and-rebels.html

Anonimo ha detto...

Un grintoso Müller ridice no al divorzio nella chiesa

Povera per i poveri, ma “la dottrina e la pastorale sono la stessa cosa”

http://www.ilfoglio.it/soloqui/22076
m