Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 14 febbraio 2014

La fine della "Riforma della Riforma" ha a che fare con la fine del Pontificato di Benedetto XVI?

Non permettiamo che ci tolgano il gaudium del Summorum Pontificum
Rorate Caeli pubblica un interessante articolo a proposito di liturgia. La nostra Lettrice Rosa ce ne illustra una sintesi e trae una ragionata conclusione:
Si fa un paragone tra i tentativi di riforma di alcuni teologi anglicani a fine '800 e quello del New Liturgical Movement, che han sposato "la riforma della riforma".
Ebbene, ad un certo punto la Chiesa anglicana disse "Stop", e sospese quei teologi, perché si erano avvicinati troppo al Cattolicesimo. Scrissero un ultimo "Tratto", e smisero. L'autore di quell' ultimo Tratto era il futuro Cardinale e Beato di S. Romana Chiesa Newman.
Ora l' ultimo scritto di uno degli autori del NLM sostiene che, dopo tanto pensare e riflettere, non si può arrivare ad una terza via, mediana, tra il NO e la Messa di sempre, perché per quanto si possa reintrodurre il Latino, o cercare traduzioni più corrette, o ritornare a prefazi ed offertorio come prima, c'è un qualcosa nel NO che lo rende profondamente diverso dalla Messa di sempre.
A questo punto, commenta l'autore di Rorate, succede quel che successe allora in Inghilterra: non poteva esistere un Anglicanesimo terza via, mediana, tra il protestantesimo e il cattolicesimo, che ripristinasse l' Eucaristia e la Messa come ripetizione del sacrificio di Cristo. La chiesa anglicana non ne volle sapere e cacciò i sostenitori. Di altri non si parla, ma di quel che accadde a Newman sappiamo tutto.
Cosa accadrà ora ai pensatori del NLM, che si sono accorti dell' irriducibilità del NO ad una modifica in senso "messa antica di sempre", ora che han capito che la riforma della riforma non è possibile ? 
Io ho pensato a Benedetto, perché dall'articolo mi è sembrato di capire che questi liturgisti stessero preparando un testo da sottoporre per eventuali modifiche del NO da sottoporre al Papa regnante fino allo scorso febbraio. Che qualcuno abbia saputo, ed agito per bloccare il tutto? 
L' articolo del liturgista in cui sostanzialmente dichiara: basta, non se ne può far nulla, è stato pubblicato a giugno 2013. Chiunque, anche non ecclesiastico, ma ricercatore, sa che per essere pubblicato a giugno l' articolo, ed il materiale " di ricerca" su cui si basa, dev'essere pressoché pronto da almeno 2-3 mesi prima, quindi...
Tra i miei personali sospetti sulla rinuncia, c'era anche che stesse preparando una modifica dell' NO, per renderlo più simile al VO, così come previsto dai documenti conciliari, e che per questo, anche per questo, sia stato "rinunciato", o se preferite "abdicato". (Rosa)
A conferma di quanto osserva Rosa, riporto questa lungimirante dichiarazione di Francesco Colafemmina del 2010, in un articolo:  Progressivismo e liturgia tra riforma conciliare e decadenza dell'Anglicanesimo, che mette in luce le analogie tra l'imprevedibile aderenza delle argomentazioni dei "riformatori" canadesi con quelle dei talvolta ben più aggressivi "riformatori" cattolici fautori della riforma liturgica del Concilio e di tutta la paccottiglia liturgica "della rottura" postconciliare.
In particolare possiamo riscontrare tutta una serie di elementi comuni nella speculazione liturgica:
  1. necessità di aggiornamento;
  2. incentivo alla comunione e al ruolo del laicato;
  3. necessità della traduzione nelle lingue vernacolari;
  4. archeologismo (recupero di elementi medievali o comunque precedenti al messale tradizionale);
  5. visione storicistica ed evolutiva della liturgia cui si accompagna una medesima visione della teologia;
  6. necessità di far aderire la liturgia alle esigenze della contemporaneità.
Colafemmina prosegue con ulteriori interessanti informazioni e dettagli e fa il parallelo tra le ragioni ideologiche tutte esterne alla fede, che hanno condotto non solo la Chiesa Cattolica all'aggiornamento più foriero di negative distorsioni della sua storia, ma anche una remota divisione (estremamente progressista) della Chiesa Anglicana ad applicare nella liturgia una mentalità modernista radicale. E, quindi, osserva:
Gettare nuova luce sulle radici ideologiche che hanno condotto alla perdita del tesoro liturgico e della "perfezione" teologica del Cattolicesimo, credo sia un ottimo modo per comprendere ancor di più la grandezza e la delicata criticità del lavoro che il Santo Padre sta compiendo per recuperare alla Chiesa Cattolica le sue vive radici teologiche e liturgiche onde depurarsi dalle persistenti corruzioni ideologiche del passato.
Mi pare che la riflessione di Rosa, di per sé attendibile, acquisti una maggiore consistenza. E va ad aggiungersi agli altri elementi esaminati, che pongono alcuni interrogativi inquietanti. Naturalmente si allarga solo il ventaglio delle ipotesi, dato che chiarezza e univocità non appartengono al post concilio.

Riporto - nella traduzione di Chiesa e post concilio - un tratto significativo del testo del New Liturgical Movement: "La Riforma è irreformabile?" pubblicato qui. Ogni commento è superfluo.
Ci sono rotture significative nel contenuto e nella forma che non possono essere risolte semplicemente ripristinando il primato del canto Gregoriano[1] come musica del rito romano [vedi]; ampliando l'uso del latino e migliorando le traduzioni in lingua volgare dei testi liturgici latini; utilizzando il Canone Romano più frequentemente (se non esclusivamente)[2]; riorientando l'altare; revocando determinate autorizzazioni. Altrettanto importanti che celebrare il rito riformato correttamente, con riverenza, e in modo che renda più evidente la continuità con la tradizione, tali misure lasciano intatto il contenuto essenziale dei riti. Qualsiasi futuro tentativo di riconciliazione liturgica, o rinnovamento nella continuità con la tradizione, avrebbe dovuto tener conto della revisione completa dei Propri della Messa, la sostituzione delle preghiere dell'Offertorio con composizioni moderne, l'abbandono dell'antichissimo ciclo Romano annuale di Epistole e Vangeli della Domenica, la revisione radicale del calendario dei santi, l'abolizione dell'antica Ottava di Pentecoste, il Tempo pre-quaresimale di Septuagesima e le Domeniche dopo l'Epifania e la Pentecoste, la dissoluzione della secolare struttura delle Ore; e tanto altro ancora. Riavvicinare l'una all'altra le forme vecchia e nuova della liturgia richiederebbe molti più cambiamenti da parte di quest'ultima forma, tanto che sembra più onesto parlare di una graduale inversione della riforma (al punto in cui si collega con la tradizione liturgica ricevuta dal Concilio) piuttosto che una riforma di essa...
Nel frattempo, si possono operare miglioramenti qua e là nell'ars celebrandi della Forma Ordinaria. Ma il cammino per raggiungere un futuro sostenibile per il rito Romano tradizionale - e raggiungere la visione liturgica del Vaticano II, che ha ordinato l'adattamento moderato di tale rito, non la sua distruzione - è una celebrazione bella e adeguata, in un numero di luoghi sempre maggiore, della Forma Straordinaria, compiendo ogni sforzo per promuovere il principio basilare (propriamente compreso) della "piena, cosciente e attiva partecipazione" del fedele. (SC 14).[3]
________________________
1. (nota mia) Emblematico un commento di Mattia Rossi. Riguarda il Gregoriano, che è totale consustanzialità tra parola e neuma, nella dipendenza dell’andamento musicale dal senso esegetico che di quel testo si vuol dare, attraverso la sottolineatura, per mezzo del fenomeno sonoro, di quella particolare parola e ottenere quel preciso significato che si inserisce in quel determinato con-testo liturgico. La vera natura del canto gregoriano è esegetica prima ancora che musicale: non è un semplice pronunciamento sonoro del testo, ma una spiegazione, una lectio divina della Chiesa, è il Verbo fatto carne che si fa suono. Che è l'opposto dell'approccio antropocentrico alla liturgia. Ma la portata del discorso è ben più ampia. Afferma Mattia Rossi : in fondo l’esclusione del canto “proprio” della chiesa dalla liturgia riformata è piuttosto naturale e, purtroppo, corrispondente a quanto denunciava Joseph Ratzinger e che, da par nostro, non possiamo che condividere: “Dietro ai modi diversi di concepire la liturgia ci sono modi diversi di concepire la Chiesa”.
Per questo motivo è impensabile calare certe pietre miliari in una magari arruffata messa (già in nuce dimidiata), che senso avrebbe? Bartolucci ha detto: è come disegnare la Sistina su un francobollo. Certo, non vuol dire che non si possa cantare il gregoriano nel NO, anzi: è una portentosa deriva contro la banale sciatteria della musica liturgica corrente. Bisogna, però, osservare e tener presente un’anomalia di fondo che soggiace alla costituzione conciliare.
2. (nota originale del testo) Le tre Preghiere Eucaristiche introdotte nel 1968 ed incluse nel Messale di Paolo VI come alternative al Canone romano sono innovazioni che i padri di Concilio non avevano contemplato e mai avuto in mente di autorizzare. Nonostante qualunque cosa detta in loro difesa, esse non sono frutto di uno sviluppo liturgico organico.
3. (nota mia) Non dimentichiamo comunque che per risvegliare la 'partecipazione attiva' non bisognava riformare il Rito - suscettibile pur sempre di ritocchi organici ed essenziali come accaduto nel corso dei secoli - discostandosi peraltro dalla Sacrosantum Concilium. Invece, nell'intenzione ormai nota ed evidente di avvicinarlo alla Cena protestante, il Rito è stato di fatto snaturato. Occorreva piuttosto formare bene sacerdoti e fedeli riscoprendo e approfondendo le ricchezze del nostro tesoro incalcolabile e inalienabile. Ed è questo il nostro compito, oggi! Così com'è compito di ogni generazione.

84 commenti:

rosa ha detto...

l'articolo di Rorate coeli, sopra riassunto, prende appunto origine dalla pubblicazione del testo di Kocik che MIC propone insieme.
Il mio sospetto e' che anche BXVI, pur nel suo coniciliarismo, era arrivato alle stesse conclusioni, e si stesse decidendo ad intervenire in tal senso, magari preparando, o facendo preparare, un documento con il quale stabilire ed istituire cambiamenti, magari apparentemente solo formali- comunione Non in mano, per es- all' NO.
Mi sono sempre chiesta: ma che male c'e' a celebrare usus antiquior? certo bisogna studiare di piu' per celebrarla meglio, e quindi una parte dei refrattari e' costituita da ignoranti, un' altra da quelli che non vogliono mai cambiare, perche' chi lascia la strada vecchia per la nuova..., un' altra e' ideologicamente avversa, ma possibile che la somma di queste parti sia quasi 100%? Il mio Arcivescovo, per dire, non e' certo un ignorante, ne' mi sembra un amante dell' immobilismo, e neanche, apparentemente, un ideologo marxistaleninista. Ed allora perche' non celebrare aleno una volta al mese in Duomo una bella Messa VO?
c' e' qualcosa di cattivo ed irrazionale in tutto cio' , si direbbe fumo di Satana
Rosa

Anonimo ha detto...

Interessante questa correlazione di dati che mette in luce sviluppi della riforma che la vulgata corrente non conosce o non prende in considerazione perchè accecata dalle magnifiche sorti e progressive.
Fa venire in mente anche gli scritti di Davies sulle fasi di progressiva anglicanizzazione attraverso la liturgia.

Turiferario ha detto...

Non credo che, se Benedetto avesse voluto riformare in senso più tradizionale il NO (ma cosa lo fa pensare? Non è fra l'altro una decisione che si improvvisa dall'oggi al domani), "lorsignori" se ne sarebbero preoccupati al punto da costringerlo ad abdicare. Semplicemente, come hanno fatto in tanti altri casi, a cominciare dal Summorum Pontificum, avrebbero reso inoperante la sua decisione, continuando a usare il vecchio messale in attesa di un nuovo Papa a loro più favorevole. Ben sapendo che Benedetto non avrebbe preso drastici provvedimenti.

Rosa, anch'io mi sono chiesto spesso come mai ci sia tutta questa chiusura verso il VO. E' una Messa, è stata celebrata per duemila anni, che male potrà mai fare, mi chiedevo. Un'idea forse strampalata me la sono fatta vedendo il film Matrix (peraltro un brutto film). Non so se hai presente, la pillola che ti fa risvegliare dal mondo fittizio in cui credi di vivere e ti riporta nel mondo vero in mezzo a una guerra fra gli uomini e le macchine... Ecco, assistere senza pregiudizi e con mente aperta a una Messa VO è come prendere la pillola di Matrix. Di colpo capisci una serie di cose, capisci che hai vissuto fino a quel momento in un videogioco. E così qualcuno che quel videogioco lo ama, e ha contribuito a costruirlo, vuole impedire a tutti i costi che la gente "si risvegli". Altri magari non sono contenti di vivere nel videogioco ma hanno comunque paura di uscirne e di ritrovarsi in un mondo che ormai è a loro sconosciuto, e pertanto pensano che sia possibile trovare un compromesso fra il videogioco e la realtà, con cautela e in sostanza combinando poco. Perdona la metafora che ripeto è magari strampalata, ma io la vedo un po' così.

RIC ha detto...

Magister sul vdr e la liturgia

http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350716

mic ha detto...

Molto calzante la metafora di Turiferario.

RIC ha detto...

Mueller:
Le porte "rimangono aperte" per la FSSPX

http://rorate-caeli.blogspot.com/2014/02/cdf-prefect-muller-door-remains-open.html

mic ha detto...

Su quanto segnala RIC ci sarebbe molto da approfondire senza fermarsi su una bella frase.
Perché nella sostanza poi, nella liturgia, si nota quanto a Bergoglio un grande scostamento tra le parole quotate (bisognerebbe tra l'altro esaminare l'intero discorso) e i fatti.

Quanto Benedetto XVI e la "riforma della riforma", nei suoi scritti e nelle sue parole ci sono molti elementi che forniscono ragioni a favore dell'ipotesi di una reale 'riconciliazione', e dunque 'restaurazione', che peraltro approfondendo abbiamo constatato si rivela impossibile, perché si tratta di due ecclesiologie e teologie diverse, ormai è assodato e più volte messo in risalto nei punti di effettiva "rottura".
E tuttavia non mancano scritti e parole, sia da Papa che da Cardinale, di segno inequivocabilmente modernista.

Lo stesso Magister mette in correlazione le parole di Bergoglio al recente Convegno sulla liturgia con l'ultimo discorso di Ratzinger ai sacerdoti che proprio sulla liturgia ci ha raggelati.

mic ha detto...

Quanto potrà durare, senza esplodere, questa schizofrenia nella Chiesa?

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con Turiferario. Se una lobby è così potente da far dimettere un papa è anche così potente da impedire semplicemente l'emanazione di un documento, senza giungere agli estremi delle dimissioni.
Sono tesi campate in aria.
Paola

mic ha detto...

Non so chi sia Paola che ogni tanto infila commenti sommari orientati alla vulgata corrente.
Ma non so se non si rende conto o storna l'attenzione dal fatto che è proprio sulla liturgia, culmine e fonte della fede e che davvero compendia e veicola la lex orandi credendi e vivendi, che si gioca non tanto il futuro della Chiesa che è già salva nel Suo Signore, quanto quello di questa cristianità senza escludere quelo della nostra civiltà.
Cristianità e civiltà in evidente crisi. Sta a noi conservare i germi della futura rinascita.

Anonimo ha detto...

La metafora di Turiferario è azzeccatissima: anch'io, che fino al 2007 credevo che l'attuale Messa fosse solo una cattiva e semplice traduzione in italiano di quella latina, quando ho partecipato alla Messa VO per la prima volta mi si è svelata come d'incanto la sua profonda diversità, mi si è aperto un mondo sconosciuto eppure così familiare che è stato come ri-trovare la mia casa (nella Messa VO è tutto "al suo posto").

Da quel momento ho compreso che il vero problema della Santa Chiesa Cattolica Romana è la liturgia.

Basemarom.

P.S.
Mi sembra inoltre che la Messa NO e, in genere tutta la nuova liturgia, sia stata pensata, costruita, elaborata e messa in piedi per essere "inconciliabile" con tutto ciò che c'era prima: basti pensare per esempio alla suddivisione in quattro settimane del ciclo della liturgia delle ore, alla soppressione di ore (come Prima e snaturamento del Mattutino), del cambiamento del calendario liturgico e del santorale.

RIC ha detto...

E' proprio così Mic. E' sulla liturgia che si gioca il futuro di tutto. Ed un eventuale marcia indietro rispetto agli scempi postconciliari non poteva essere accettato da ampi settori della chiesa e della Curia. Quegli stessi settori che già in passato si erano manifestati con prepotenza quando all'ultimo momento impedirono a BXVI di proclamare patrono dei sacerdoti il Santo Curato di Ars

Anonimo ha detto...

Volevo solo dire alcune cose riguardo alla salute di BXVI, nel penultimo viaggio, quello in Messico e Cuba, durante la notte si alzò e cadde battendo il capo, procurandosi una profonda ferita alla testa e rimanendo a lungo privo di conoscenza, lo trovarono il mattino con una pozza di sangue sul tappeto e lui non ricordava nulla, ora tenuto conto dell'età, quasi 90, e del faticoso ruolo che esige un ritmo tutt'altro che indicato per un uomo di tale età mi sembra una scelta onesta dire: non ce la faccio più, tra l'altro le ultime immagini pubbliche da papa faceva impressione tanto era smagrito, quasi trasparente, di un colore cadaverico, ogni tanto stralunava gli occhi che ti aspettavi il peggio da un momento all'altro ,ora sta meglio compatibilmente all'età e ai 2 pacemakers che ha impiantati, io non credo e non crederò mai che lui abbia avuto problemi di fede, lui semplicemente, a mio avviso, è rimasto scioccato dalle condizioni di GP2 e non voleva fare la stessa fine, poi un papa a mezzo servizio a che serve ?Lupus et Agnus.

mic ha detto...

Mi correggo:
le recenti parole di Bergoglio sono pronunciate in un'omelia a Santa Marta non al convegno.

Su quelle parole avevo scritto la seguente nota, che ripeto e completo:

È vero che la Messa nasce nell'Ultima Cena, come ci viene ricordato anche di recente, ma non riproduce la Cena: porta direttamente sul Calvario, dove si compie il Sacrificio [nella stessa formula consacratoria Calix Sanguinis mei... qui effundetur= sarà versato (futuro) e non versato (participio passato)], Sacrificio che è nominato certamente anche nel riferimento di cui al link, ma non è più significato pienamente nella liturgia, Actio del Signore divenuta rappresentazione, se non narrazione, con evidente diminutio dell'esplicitazione dell'azione di Cristo.
Pur non potendosi disconoscere che il rito riformato, nella sua parte cerimoniale, conserva validità, che risiede più nelle indicazioni che nelle rubriche del Messale di Paolo VI, esso produce nel tempo un difetto del contenuto della confessione della fede proprio nel suo punto centrale, cruciale, appunto.

Mi riferisco ad un'altra citazione dall'omelia (secondo il vezzo di estrapolare), che bisognerebbe esaminare per intero e che nella frase riportata da Magister non fa una piega.

Invece qui già ci pone problema. "Nella Messa «la presenza del Signore è reale, proprio reale: Quando noi celebriamo la Messa, noi non facciamo una rappresentazione dell’Ultima Cena: no, non è una rappresentazione. È un’altra cosa: è proprio l’Ultima Cena. È proprio vivere un’altra volta la Passione e la morte redentrice del Signore». È, appunto, «una teofania: il Signore si fa presente sull’altare per essere offerto al Padre per la salvezza del mondo».

Certo i discorsi a braccio sono approssimativi. Ma abbiamo già visto come questo modo di comunicare, abbinato soprattutto alla grancassa divulgativa con metodi sommari e intenti a volte manipolatori, siano dannosi.

Inoltre, l'approssimazione (almeno da quanto visto finora) spesso non è legata all'improvvisazione...
E forse l'improvvisazione è solo nel linguaggio e non negli intenti. Chissà?

Stefano78 ha detto...

Lo stesso Magister mette in correlazione le parole di Bergoglio al recente Convegno sulla liturgia con l'ultimo discorso di Ratzinger ai sacerdoti che proprio sulla liturgia ci ha raggelati.

Già. E dopo quel discorso "finale" di Benedetto mi sono subito insospettito. E ciò che mi ha fatto insospettire di più è stata la ripresa sostanziale di quel discorso da parte di Bergoglio. Fatalità eh?

Fatalità che Ratzinger, nel discorso che precede la sua "abdicazione", smentisca pure se stesso su più punti cruciali che hanno costituito non solo il suo pontificato, ma la sua vita di Dottore Privato e teologo?

Fatalità... Oppure "modernismo". Beh. Uno strano tipo di modernista questo Ratzinger, che durante tutta la sua vita da Cardinale (nessuno nega che lui SIA STATO MODRNISTA), e poi nel suo Pontificato, instaura una "Ermeneutica" che:

1. Considera criticabile il Concilio (e lui l'ha criticato per primo, nella famosa conferenza in cui ha stabilito che non è un dogma).
2. Lo CRITICA, stabilendo che alcuni suoi documenti a)sono legati ai tempi; b) non hanno dato la risposta pastorale giusta (ad esempio vedi la critica alla GS e alla libertà religiosa)
3. Stabilisce che il Concilio HA delle discontinuità e che esse DEVONO essere lette alla luce della Tradizione Immutabile della Chiesa e non come i vari Muller sostengono (dunque non in modo STORICISTA);
4. Definisce il Concilio come un'assise che NON POTEVA MODIFICARE LA RIVLEAZIONE perché la Rivelazione c'è l'ha data il Signore affinché venga ben amministrata e custodita, così come ricevuta da Lui stesso (Discorso alla curia). Dunque altra interpretazione non storicista.
5. Libera la Liturgia Tradizionale della Chiesa e, attraverso questa, cerca di ri-formare la riforma post-conciliare. Il fine di questa "riforma della riforma" che in sostanza non è decollata nessuno può immaginarlo, ma verosimilmente avrebbe portato all'uso di UN UNICO MESSALE E DI UN UNICO RITUALE (non dimentichiamo gli altri Riti!) TRADIZIONALE (e questo articolo lo ricorda).

Il Cardinale Ratzinger e il Papa Benedetto non è certamente definibile Tradizionalista ma RIFORMISTA. Allo stesso modo non credo si possa definire MODERNISTA strictu sensu.

Gli atti che ha compiuto durante la sua vita NEGANO l'ultimo discorso tenuto prima dell'abdicazione...E nessuno si è chiesto perché.

Anonimo ha detto...



Loredana ha detto:

""Che lo Spirito Santo mi aiuti a non cedere mai ad alcuna pressione o lusinga, a non cessare mai di dire la verità e a dirla tanto più forte quanto più grande è il silenzio di chi dovrebbe esserne voce.""

Sono le parole del prof. Roberto De Mattei, in risposta a padre Livio dopo averlo rimosso da Radio Maria.
Articolo su CR

GRAZIE!!! professore,

mic ha detto...

Quanti perché senza risposta, Steph!

Torno ad una notazione personale agganciata a qualcosa detto sopra.

I semi di una futura rinascita sono le perle della nostra rinascita personale.

rosa ha detto...

NON credo che BXVI sia stato "abdicato" SOLO per la liturgia,ma essendo questa IMPORTANTISSIMA -se non altro per il semplice fatto che è quello che il fedele vede ed ascolta a Messa (mentre ignora disquisizioni teologiche, dottrinali, pastorali, ecc.)-sono più che convinta che il suo tentativo, maldestro, non completamente convinto, se vogliamo,ma REALE, di far qualcosa di "retro" in questo campo, lo abbia posto in PESSIMA LUCE nei confronti di chi vuole continuare a protestantizzare la Chiesa. Perchè la si vuole protestantizzare ? oh, bella ! qual è stata la cultura dominante in Europra dal 1945 in avanti ? o meglio quali le due ? l'anglosassone -protestante - e la marxista, questa SOLO apparentemnte sconfitta con il crollo dell'URSS. Ed i nostri coraggiosissimi gerarchi ecclesistici hanno sposato chi l'una, chi l'altra, in realtà figlie entrambe della stessa madre, l'idealismo filosofico tedesco ed il liberismo e liberalismo empirico del '700 inglese e francese.
Non sono una veggente,ma forse grazie alla mia professione che mi porta a conoscere tante persone diverse, e che mi obbliga a ragionare sui loro perchè, sui loro vissuti, su quel che dicono e come appaiono, non è la prima volta che un pensiero improvviso venutomi in mente si rivela poi corrispondente alla realtà dei fatti, dandomi ragione poi.
Il giorno della rinuncia, pensai prima che fosse la rivincita dall'aldilà di Martini,poi più a mente fredda,pensai che stava per cambiare la Messa, riportandola all'antico, e che, come con la FSSPX, non glielo avessero lasciato fare, minacciando lo scisma. Perchè se minacci fisicamente un Cardinale neopapa nelal sua persona o in quella dei suoi familiari, può resisterti "usque ad effusionem sanguinis", ma se minacci l'incolumità dei fedeli o della Chiesa stessa, pieghi Cardinali e Papi.
Quel che scrivo è ovviamente una mia idea, che non c'entra nulla con ciò che pensa MIC o altri qui.
Rosa
PS: katà echoon o echon= katechoon o -on, in un caso maschile (colui che trattine) ,in un caso neutro (ciò che tarttiene). Io propendo per la prima scrittura, pur non avendo letto il testo originale di S.Paolo in greco.

RIC ha detto...

Fra l'altro, se non ricordo male, l'ultimo discorso di Ratzinger al clero romano fu pronunciato a braccio. Il che darebbe l'impressione che si sia trattato di esternazioni spontanee e non filtrate attraverso la più meditata parola scritta..

mic ha detto...

Non ricordi male RIC.
Fu un pescare sull'onda dei ricordi, in riferimento al concilio, i punti più significativi della sua personale esperienza e coinvolgimento.

mic ha detto...

Contesti "normalisti" ed epurazioni.
Questa volta tocca a De Mattei, rimosso da Radio Maria.

http://www.corrispondenzaromana.it/padre-livio-rimuove-roberto-de-mattei-da-radio-maria/

Anonimo ha detto...

mic
capisco benissimo che la liturgia è importante, ma questo fatto non può cancellare del tutto le nostre capacità logiche. Persone contrarie alla riforma della riforma sono talmente potenti da far dimettere un papa? Allora avevano anche il potere di non far fare al papa quella riforma. Dire che "per impedire la riforma " hanno costretto il papa alle dimissioni è un completo nonsense logico.
Poi per carità si può credere anche alle favole se ci fanno stare meglio.
Paola

Stefano78 ha detto...

Fra l'altro, se non ricordo male, l'ultimo discorso di Ratzinger al clero romano fu pronunciato a braccio. Il che darebbe l'impressione che si sia trattato di esternazioni spontanee e non filtrate attraverso la più meditata parola scritta..

...non c'è bisogno di parola scritta quando ti "chiedono" di dire qualcosa... E fatalità questo "qualcosa" che permette apparentemente di "aprire le porte" a chi viene dopo...FATALITA'!

Stefano78 ha detto...

Perchè se minacci fisicamente un Cardinale neopapa nelal sua persona o in quella dei suoi familiari, può resisterti "usque ad effusionem sanguinis", ma se minacci l'incolumità dei fedeli o della Chiesa stessa, pieghi Cardinali e Papi.
Quel che scrivo è ovviamente una mia idea, che non c'entra nulla con ciò che pensa MIC o altri qui.
Rosa


Per me c'entra Rosa. Io la penso esattamente così. Ma la penso così dopo aver fatto una mia analisi sui fatti. Non per capriccio.

Anonimo ha detto...

Beh, come vogliono 'fare' la nuova chiesa è chiarissimo, basta vedere la diretta sulla pagliacciata di S. Valentino su rai1 e vedere i cori alla Whoopy Goldberg che si esibiscono la sera su tv 2000 e ops! le parole di Rosa trovano una loro logica, una chiesa piaciona, pop, demagogica e politicamente più che corretta in tutti i sensi, dove regna il casino più totale in tutti i campi....p. Livio rimuove tutti coloro che non osano inginocchiarsi davanti al totem vdr perché conviene alla sua radio, non fa altro che chiedere soldi ai fedeli, perché non prova a chiederli a su humiltad che tanto si riempie la bocca di povertà e periferie esistenziali......quelle in cui si è perso Nietzsche, ma non il suo nihilismo che impera incontrastato in tutto il mondo, cc compresa.Anonymous.

Luís Luiz ha detto...

Una variante del tema del ricatto è la possibilità di un semplice accordo tra il Vaticano e i Grandi di questo mondo per la rinuncia di Benedetto XVI, la fine delle trattative Roma-Econe ecc. in cambio della pace nei media. In questo caso la validità dell'elezione di Francesco mi sembra ancora più oscura.

mic ha detto...

Paola 12:24,
tra le caratteristiche di un troll, in una discussione, c'è quella di relativizzare le cose importanti e assolutizzare quelle marginali, girando la pizza per costringerti a perder tempo a rispondere a cose che non hai detto o che hai detto con una diversa portata.

Anonimo ha detto...

La liturgia è il cuore di tutto ed anche la chiave della trasformazione che vogliono imprimere alla Chiesa ed all'umanità non più cristocentriche.
Il resto è conseguenza e vi si intrecciano anche altri aspetti.

Anonimo ha detto...

Beh ogni tanto qualche buona nuova, il re del Belgio Filippo si è rifiutato di firmare la legge sull'eutanasia ai bambini approvata dal parlamento.....

mic ha detto...

Se non ricordo male il precedente re del Belgio si è dimesso per un giorno per non firmare la legge sull'aborto.

mic ha detto...

Ho già detto che, al di là dell'evidente crisi e sue cause prossime e remote, le chiavi di lettura degli eventi sono molteplici in ragione dell'ambiguità presente nelle parole e nei gesti dei protagonisti.

Mi è venuto un attacco di razionalità estrema e riporto anche qui qualche pensiero in libertà - al di là di tutte le diverse anomalie anche da me evidenziate - sull'ipotesi della piena consapevolezza di Benedetto XVI, che comunque l'intenzione di dimettersi l'aveva già espressa.

1. Il primato petrino, non era già scosso dalla "Ut unum sint"?

" .... Ciò che riguarda l'unità di tutte le comunità cristiane rientra ovviamente nell'ambito delle preoccupazioni del primato. Quale Vescovo di Roma so bene, e lo ho riaffermato nella presente Lettera enciclica, che la comunione piena e visibile di tutte le comunità, nelle quali in virtù della fedeltà di Dio abita il suo Spirito, è il desiderio ardente di Cristo. Sono convinto di avere a questo riguardo una responsabilità particolare, soprattutto nel constatare l'aspirazione ecumenica della maggior parte delle Comunità cristiane e ascoltando la domanda che mi è rivolta di trovare una forma di esercizio del primato che, pur non rinunciando in nessun modo all'essenziale della sua missione, si apra ad una situazione nuova. Per un millennio i cristiani erano uniti "dalla fraterna comunione della fede e della vita sacramentale, intervenendo per comune consenso la sede romana, qualora fossero sorti fra loro dissensi circa la fede o la disciplina"...

2. la collegialità, chi l'ha introdotta nel codice di diritto canonico se non Giovanni Paolo II?

3. Chi era il suo principale collaboratore nel redigere documenti se non Ratzinger?

Anonimo ha detto...

Chi non la pensa come voi e un troll ? Se sono aspetti marginali cambia il titolo del post perché le due cose liturgia e dimissioni le hai collegate tu ma quando le tue tesi fanno acqua diventano aspetti marginali. Paola

mic ha detto...

Le ho collegate, ma non come causa determinante, semmai come concausa insieme ad altri fattori. E in più, a livello di ipotesi, non disponendo di fonti certe ma solo di indizi.

Nel caso specifico della liturgia, l'avversione viscerale che si traduce in rigetto e addirittura in certi casi in persecuzione, non è un indizio, ma un fatto ormai conclamato.

Non è detto che possa aver influito direttamente sulle dimissioni; ma è certo uno degli scogli più seri affrontati da Benedetto XVI, che qualche correttivo lo aveva posto in essere con scarso seguito soprattutto tra clero e vescovi.

Leggi l'intervento di Rosa 11:58

mic ha detto...

Ho richiamato l'intervento di Rosa perché fa sempre considerazioni che guardano ad un orizzonte più allargato e con una buona dose d'intuito.

Anonimo ha detto...

I bizantini avevano visto giusto: in pochi secoli la Chiesa latina ha cambiato quasi tutte le forme teologiche, giuridiche, ascetiche, mistiche, culturali e certamente liturgiche. Nel secondo millennio l'estro dei cambiamenti prese velocità deliranti e nei tempi nostri, tanto per dare un solo esempio, dopo il Concilio Vaticano II, il Messale fu cambiato e sostituito più volte, in pochi anni.

LA RESPONSABILITÀ GERMANICA.
I filosofi ed i pensatori, che si sono occupati dei caratteri dei vari popoli, descrivono i germanici - antichi e nuovi - in una maniera da sembrare, che parlino della Chiesa Cattolica Romana. In questo caso si pone la domanda: la Chiesa Cattolica Romana è in realtà una Chiesa Germanica, nella maniera in cui quella Ortodossa è piuttosto greco-siriano-medio orientale?
"Come il singolo tedesco” scrive W. Schubart “così neppure la nazione nel suo complesso dà alcun valore al fatto d'essere benvoluta. Perciò la circostanza di essere odiati non fa soffrire i tedeschi, i quali non si preoccupano affatto dell'odio e delle sue cause. Essi vogliono, che si stimi e ammiri il popolo tedesco e soprattutto che lo si tema."
Questa è stata la Chiesa Romana dal IX secolo al Vaticano II. Dopodiché essa diventa ancora più germanica, alzandosi contro se stessa, quella di prima, esattamente come i protestanti si sono alzati non tanto contro Roma, quanto contro la loro Chiesa Cattolica, modellata sui modi germanici, che in parte aveva occupato la stessa Roma. Questa volubilità, spirito di rivolta contro se stessi, che non è un difetto se riguarda la propria persona o la società umana, diventa un disastro, se si tratta della Rivelazione divina.

mic ha detto...

Non vedrei responsabilità solo germaniche. Si sono intrecciati nei secoli gli influssi di molti pensatori.

Di fatto durante il concilio ha prevalso la scuola renana. Ma ha trovato terreno già dissodato da altri.

Il discorso è più complesso e non è difficile riconoscere nella Chiesa correnti mistiche e di pensiero di ogni latitudine, ma di respiro universale, proprio de La Catholica.

E non è un discorso liquidabile in poche battute né nei termini in cui viene posto.

rosa ha detto...

Grazie per l'intuito, MIC: è molto importante nella mia professione averlo e, se necessario, seguirlo. Alcune mie "brillanti" diagnosi sono dipese dall'intuito e dal'istinto o, come dicono gli Americani, "gut feeling". Ed ho un "gut feling" che BXVI sia stato prima usato, e poi silurato, che non ti dico. Del resto, vedi il mio primo commento su Martini: io allora non sapevo che, come dicono, lui aveva invitato a votare Bergoglio 9 anni fa.
Benedetto doveva andarsene, o naturalmente, o "abdicato", prima che una schiera di cardinali CVII non fossero più eligibili.
Del resto, intuito, istinto, o semplice razionalità: lui si ritira, e TUTTI I MEDIA lo celebrano, TUTTI I MEDIA osannano il successore che neanche la Pravda ai tempi di Stalin, successore che "farà Roma più bella e potente che pria" (Petrolini). In Francia passa il matrimonio pour tous, nonostante migliaia di persone in piazza contro, di cui nessuno parla, e dal balcone di S. Pietro: zitti, Bis in Regno Unito: assordante silenzio, tris in USA: idem. Chi sono io per...? e chi sarà lui per condannare l'eutanasia in Belgio, ovviamente fatta nelle migliori intenzioni, cosicchè i poveri bimbi sofferenti (bimbi dei quali in Belgio, coem sappiamo, tutti si preoccupano molto, e sono, pare, particolarmente amati dal primo ministro, ma solo i maschietti) smetteranno di soffrire e raggiungeranno prima il Cielo ?
la "presunta" riforma liturgica + lo schierarsi senza se e senza per i valori non negoziabili, il ritorno a certe forme e ad un certo eloquio, la celebrazione dell'eredità europea greca e romana per il Cattolicesimo (e per favore non parliamo di radici giudaico-cristiane, perchè è un falsità storica grande quanto una casa) + Summorum + FSSPX + l'essere irremediabilmente tedesco + il disinteresse per il denaro e gli sfarzi mondani + la grande cultura ed intelligenza, che affascinano molti, ma vengono odiati da altrettanti = rinuncia. Peccato non aver più Dante (con il quale, bontà mia, concordo).
Rosa

rosa ha detto...

Beh, mi sa che i farncesi han rotto gli zebedei a Roma per secoli, o sbaglio ? non si parlava di gallicanesimo ? qualcuno, quando parla male dell'FXXPX, ricorda subito il suo essere "francese"...
Ricordo, per chi non ga studiato epidemiologia, che attribuire ad un paziente le carattristiche del suo gruppo , si chiama "ecological fallacy": questo è un alcolizzato, perchè è veneto, e si sa, tutti i Veneti bevono molto. Poichè alcuni pensatori egrmnici o l'elite tedesca er fatat in un modo allora tutti itedeschi sono così. Quanti Papi germanici abbiamo avuto ? quanti teologi, filosofi, grandi santi, fondatori di ordini, grandi prediatori, santi, ecc, abbiamo avuto ? Il diritto canonico è figlio del Diritto romano o germanico? e San Tommaso è nato in Baviera o in Abruzzo ?
Cos'è tutta 'sta smania di Oriente? vi piacciono tanto i pope barbuti, vestiti di nero,alcuni dei quali ho avuto il piacere di vedere e starci vicino in Grecia d'estate, venendo ammorbata dal loro puzzo come di capre, infastidita dai loro sguardi concupiscenti?
Rosa

Anonimo ha detto...

Il 13 febbraio Padre Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria, ha chiuso la rubrica “Radici Cristiane” che il prof. Roberto de Mattei conduceva dal 17 febbraio 2010, ogni terzo mercoledì del mese a Radio Maria. La ragione del provvedimento è l’articolo dello stesso de Mattei 2013-2014. Motus in fine velocior apparso su “Corrispondenza Romana” del 12 febbraio. Riportiamo di seguito lo scambio di corrispondenza tra padre Livio e Roberto de Mattei.
http://www.corrispondenzaromana.it/padre-livio-rimuove-roberto-de-mattei-da-radio-maria/

Alessandro Mirabelli ha detto...

Non sapevo nulla della rimozione di De Mattei da radio Maria. Quando è' avvenuta. Quale è' stato il casus belli? Qualcuno potrebbe notiziari più dettagliatamente?

Turiferario ha detto...

Le chiese orientali hanno subito pochi cambiamenti anche perché tra l'VIII e il XV secolo sono diventate chiese "in partibus infidelium", ovvero sotto il tallone dei musulmani: e in queste condizioni potevano al massimo sopravvivere, non espandersi e svilupparsi. Prova ne è il fatto che la chiesa russa, che non è certo cattolica ma è rimasta libera, è quella che si è più evoluta: ha una liturgia in lingua russa, che è stata più volte riformata anche se non in misura minimamente paragonabile a quella avvenuta nella Chiesa cattolica dopo il Vaticano II, ha un'arte che a partire da Pietro il Grande si ispira a quella occidentale ecc. La Chiesa cattolica ha subito mutazioni perché si è sempre trovata in una situazione di libertà, e questo spinge a innovare. Si è innovato in campo artistico e in campo teologico, per esempio, ma molto meno in quello liturgico, almeno fino agli anni Sessanta del Novecento.

Alessandro Mirabelli ha detto...

Ho visto ora su internet il motivo del licenziamento di De Mattei. Il suo articolo su corrispondenza romana mi pare ineccepibile. Chi sarà il prossimo epurato? Secondo me potrebbe essere don Bux, il bravo liturgista. Comunque che p. avanzata fosse allineato al nuovo regime lo si era capito da subito.

Anonimo ha detto...

Ora è il turno del prof. Roberto de Mattei. Paolo Deotto
http://www.riscossacristiana.it/padre-livio-rimuove-roberto-de-mattei-da-radio-maria/
m

Alessandro Mirabelli ha detto...

Tutte le chiese ortodosse calcedonesi seguono la liturgia di S. Basilio e di S. Giovanni Crisostomo. Le differenze fra di loro (bulgari, romeni, greci, russi, serbi) sono pochissime. Solo i preti romeni elebrano dal 1925 nella lingua vernacolare.

Anonimo ha detto...

Rosa condivido tutto, anche i salti di lettere dovuti al cell, i papi germanici sono stati 3, 2 i primissimi tempi, il terzo è quello che con le buone o con le cattive, è stato fatto sloggiare dal terzo piano dei palazzi vaticani ora vuoti, ricordo che in una delle sue ultime apparizioni indossò il fanone, apriti cielo!!!! comunque la si voglia girare adesso siamo in pieno regime di feroci condanne dei dissidenti, chi non brucia incenso davanti al totem raus und schnell, ne verranno altri, siamo alle sillane liste di proscrizione ...Lupus et Agnus.

Anonimo ha detto...

Boffo via dalla direzione di TV2000, emittente Cei. L'editore: "Risolto il contratto, necessario riassetto"
http://www.repubblica.it/cronaca/2014/02/14/news/boffo_rimosso_da_direzione_tv2000-78599525/

Anonimo ha detto...

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/14/dino-boffo-rimosso-dalla-direzione-di-tv2000-lemittente-dei-vescovi-italiani/881443/

Cesare Baronio ha detto...

Non vorrei essere troppo tranchant, ma chi auspica un adattamento del NO in modo da renderlo più vicino al VO compie lo stesso errore di chi ha inventato il NO.

La liturgia non è materia in cui si può cimentate la creatività del liturgista, né in senso protestante (NO) né in senso cattolico (VO).

Essa ci viene da Nostro Signore, dagli Apostoli, dalla Tradizione. Ciò che essa era sino al Concilio non fu frutto di invenzioni a tavolino, ma di uno sviluppo armonioso di un corpo vivo ed orante.


D'altra parte, l'azione del NLM implica il riconoscimento che il VO è incomparabilmente preferibile al NO: perché voler cercare qualcosa di artificiale ed imperfetto che, quando abbiamo la santa perfezione della Liturgia di sempre? Nel culto di Dio si può pensare di non offrire il meglio, anziché un compromesso meno modernista della liturgia riformata ma non pienamente tradizionale come quella che ci è giunta sostanzialmente intatta dall'epoca apostolica?

La Regina è stata bandita dal suo regno, e al suo posto è stata intronizzata una serva, se non peggio. Vogliamo mettere una borghese sul trono, per salvare le apparenze, quando sarebbe invece giusto e doveroso riconoscere i diritti regali alla legittima Sovrana e ridarle scettro e corona?

Luís Luiz ha detto...

Rosa è davvero geniale. :))

Alessandro Mirabelli ha detto...

Definire p. Livio, il direttore di radio Maria, intollerante delle opinioni di cattolici fedeli al magistero e' un eufemismo. Potrei capire se de Mattei e Palmaro avessero parlato a radio Maria ... ma entrambi avevano scritto altrove. Comunque la saggezza popolare afferma che chi semina vento raccoglie tempesta. E Palmaro e De Mattei sono preparatissimi. Sono grosse perdite per quella emittente.

Luisa ha detto...



" Beh ogni tanto qualche buona nuova, il re del Belgio Filippo si è rifiutato di firmare la legge sull'eutanasia ai bambini approvata dal parlamento....."

Dove ha letto la notizia?
So che gira una petizione per chiedegli di non firmare, ho dato un rapido colpo d`occhio ai giornali belgi on-line e non trovo traccia di quel rifiuto.

Anonimo ha detto...

Breaking News. Licenziato Dino Boffo
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2014/02/14/breaking-news-licenziato-dino-boffo/

Cesare Baronio ha detto...

Qui pare che la stampa dia per scontato che il Re dei Belgi firmerà la legge (che peraltro va considerata nulla, visto l'oggetto che tratta) sulla depenalizzazione dell'eutanasia per i minori:

http://www.sudinfo.be/880464/article/actualite/belgique/2013-12-12/le-roi-signera-la-loi-sur-l-euthanasie-des-enfants

"Et il le fera pour toutes les lois qu’on lui proposera puisqu’elles émaneront de personnes élues démocratiquement", confie une source digne de foi. En résumé, le Roi ne mélangera pas ses croyances personnelles avec ses fonctions de chef de l’État. Et ce, même si la loi autorisant l’euthanasie d’enfants lui paraît idéologiquement insupportable.

Ancora una volta, la democrazia dimostra di essere sempre e solo al servizio del demonio.

Silente ha detto...

La notizia, gravissima, della vergognosa cacciata del Professor Roberto de Mattei da Radio Maria, ad opera dell'ineffabile direttore Livio Fanzaga, data da Corrispondenza Romana, ripresa da Riscossa Cristiana e da Mic qui sopra, non va lasciata cadere. Il pretesto dell'oscena censura: un articolo rispettosamente, moderatamente critico di de Mattei ("Motus in fine velocior") nei confronti di Papa Francesco, diffuso non, si badi bene, su Radio Maria a cui de Mattei collaborava, ma sul sito Corrispondenza Romana, gestito dallo stesso de Mattei. L'atto di Fanzaga, spregevole in sé, è anche aggravato dalla violazione della deontologia giornalistica (può essere un autore cacciato da una testata per delle opinioni espresse su un'altra testata?). La maramaldesca azione del Fanzaga fa seguito all'ignobile epurazione di Gnocchi e Palmaro di qualche mese fa per una ragione analoga e con analoghe, miserabili motivazioni.
Ora l'emittente "cattolica" Radio Maria è "traditionalist free". Qualcuno, nei nostri ambienti, avrà ancora il coraggio di parlarne bene?

Mi piacerebbe veramente che Mic riprendesse con un post, per i nostri lettori, l'evento e lo scambio di corrispondenza tra de Mattei e il direttore di Radio Maria, dal quale de Mattei esce vincitore per dignità, cortesia e dottrina.
Il fatto non è privo di insegnamenti: se pensiamo di avere delle "sponde" in normalisti e conservatori quali i "cattolici" alla Fanzaga, o in riviste quale "Il Timone" (che continua, indecorosamente, a pubblicare il suddetto) o in associazioni quali Alleanza Cattolica, ci sbagliamo di grosso. Costoro sono al massimo testimoni silenziosi, se non complici, come il Fanzaga, della depravazione.
Siamo, su un piano meramente umano (perché su quello soprannaturale è, ovviamente, tutta un'altra storia), disperatamente soli. Ma non può essere anche un motivo d'orgoglio?

Silente ha detto...

Ancora una volta, la democrazia dimostra di essere sempre e solo al servizio del demonio.. Grazie, caro Baronio. Una delle più efficaci sintesi sulla menzogna democratica.

Alessandro Mirabelli ha detto...

No, il Timone no. Il direttore barra e' persona corretta. Anche deontologicamente. L'estate scorsa gli avevo scritto per l'intervista di Boff a Tornielli ma mi ha risposto che lui barra risponde solo di quanto pubblicato sul Timone.

Alessandro Mirabelli ha detto...

Ho notato che da alcuni giorni la Nuova Bussola quotidiana e' diventata molto critica verso i silenzi episcopali sulle questioni etiche. Che anche li si siano resi finalmente conto che ....

Cesare Baronio ha detto...

Si noti che tutta questa fregola obbedienzialista del direttore di Radio Maria si sconfessa da sola per l'appoggio TEMERARIO, ILLEGITTIMO E IN APERTA DISOBBEDIENZA ALLE DECISIONI DEL VATICANO a proposito delle presunte apparizioni di Medijugorje... Padre Livio dovrebbe licenziarsi da solo, altro che.

murmex ha detto...

Concordo con tutti voi,grazie a Baronio per la sua lapidaria chiarezza,piena vicinanza al prof De Mattei sempre limpido nelle sue argomentazioni.Profondamente angosciata per la questione dell'eutanasia ai bambini,disgustata dal vile silenzio ecclesiastico,(spero di essere presto smentita,sarò felice di fare ammenda)mi ritiro a meditare i Misteri dolorosi.Non se ne può più

Alessandro mirabelli ha detto...

Caro baronio, sulla posizione di Fanzaga circa medjugorie hai ragione al mille per cento.

Silente ha detto...

Ad Alessandro Mirabelli delle 22:43: "Barra è persona corretta". Non lo so, può darsi. Però continua a pubblicare il Fanzaga, l'epuratore dei cattolici. Se fosse veramente tradizionalista (e nonostante certi ipocriti ammiccamenti, non lo è) varrebbe la legge della reciprocità: tu cacci i tradizionalisti, io caccio te.
Il fatto è che "Il Timone" non è affatto tradizionalista: al massimo è, e moderatamente, molto moderatamente, conservatore. Il suo entusiastico endorsement nei confronti di Papa Francesco è emblematico.

Anonimo ha detto...

"Si noti che tutta questa fregola obbedienzialista del direttore di Radio Maria si sconfessa da sola per l'appoggio TEMERARIO, ILLEGITTIMO E IN APERTA DISOBBEDIENZA ALLE DECISIONI DEL VATICANO a proposito delle presunte apparizioni di Medijugorje... Padre Livio dovrebbe licenziarsi da solo, altro che."

Padre Livio ha anche detto di essere in disaccordo sul fatto che le apparizioni avvengano in giro per il mondo, in America invece che a Medjugorje.
In pratica ha criticato la Madonna perché appare dove non dovrebbe apparire, in quanto ciò non è gradito a Müller.
Allora a lui è consentito criticare la Madonna (ma agli altri non il papa)?
Ecco un altro motivo per cui per coerenza padre Livio dovrebbe licenziarsi da RadioMaria.
Marius

Anonimo ha detto...

- Motus in fine velocior - 1
http://www.fidesetforma.com/2014/01/23/motus-fine-velocior/

- Motus in fine velocior - 2
http://www.corrispondenzaromana.it/2013-2014-motus-in-fine-velocior/

sì sì no no ha detto...

the fundamental question we all have had in our hearts:
Is Vat II Catholic or not?
[Now if we consider]...that Vat II contradicts Catholicism by teaching condemned errors such as a) Ecumenism (and Relativism),
b) Outside the Church there IS salvation (aka, all roads lead to heaven)....
............
"If Vatican II is Catholic, then blow up your balloons!" and
"Truth can never be in straddling, but in 'yes' or 'no.’"

http://truerestoration.blogspot.com

mic ha detto...

Non approvo padre Livio, ma comunque il vaticano non ha ancora deciso nulla.

http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/medjugorje-ruini-31362/

hpoirot ha detto...

Il fatto che la Chiesa non si é ancora espressa significa che nessun prelato é autorizzato a dire che "é la Madonna che appare a Medjugorjie" cio' che p.Livio fa più volte al giorno da decenni.

Eh si, p.Livio é l'esempio di Chiesa Menu da ristorante del post-Concilio: prendo quello che voglio io, quando lo voglio io.

Quando Gnocchi, Palmaro de Mattei criticano il papa p.Livio li sbatte fuori perché all'autorità si deve obbedienza.

Quando la Congreg della FEDE e il vescovo di Mostar dicono UFFICIALMENTE a tutti i cattolici che non c'é (almeno per ora) nessuna apparizione della Madonna a Medjugorjie lui é il primo a disubbidire inviando orde di pellegrini a cui assicura dall'alto della sua Radio (che si erge al di sopra del Vaticano) che ... "é certamente la Madonna che appare ai veggenti" !

rosa ha detto...

Caro Luis, non so se il tuo commento su la mia "genialità" sia simpaticamente ironico o no, nel caso, grazie.
Vi dò una notiziola, a proposito di democrazia e demonio: pare che uno dei ministri tedeschi della nuova Grosse Koalitione, appartenente all'SPD, sia accusato in un traffico di pedopornografia, ovvamente maschile. Le indagini della Kriminalpolizei sarebbero state molto ostacolate,e la notizia tenuta il più a lungo nascosta, finchè però il bubbone è scoppiato, ed ormai su tutti i giornali, inclusa, pare,la FAZ, ne parlano.
Invece il primo ministro belga, homosex anche lui, è stato accusato in pino parlamento di essere un pedofilo, ed aver contribuito, ai tempi, a nascondere l'orrore di Dutroux.
Rosa

Anonimo ha detto...

L'articolo di Dottore Mattei è una espressione ottima della vera Fede Cattolica...

sembra che Pd. Livio già ha fatto il suo scelto: scisma ed eresia dalla Tradizione di Fede che viene da Cristo tramite gli Apostoli...

Pd. Livio e i Cardinali de Aviz e di Honduras farci capire che Bergoglio vuole trasformare la Chiesa di Cristo alla Chiesa del Anticristo il più presto possibile

e che ogni opposizione sarà punita con la massima violenza..


Romano

Alessandro Mirabelli ha detto...

@ Silente
Non sarebbe un fondato motivo di licenziamento di p. Livio da il Timone il fatto che egli abbia allontanato da radio Maria De Mattei. Sarebbe una rappresaglia. E poi chi ha perso allontanando Palmaro, Gnocchi e De Mattei da radio Maria e' p. Fanzaga, di certo non i tre conduttori. Considero il timone una buona rivista, lontana anni luce quanto ad ortodossia cattolica da Famiglia Scristiana che tanto volentieri ospita il dr. Enzo Bianchi il cui pensiero, come dimostrato da Livi, e' cattolico da solo nei giorni pari.

Anonimo ha detto...

Non chi critica il papa, chi critica Questo papa, per gli altri si teneva a distanza di sicurezza e non martellava sui loro discorsi come fa col vdr attuale.......

una sola fede ha detto...

credo che hpoirot abbia ragione, infatti, in attesa della definitiva presa di posizione vaticana, non possiamo ignorare quanto è GIA' avvenuto (CHE NON E' POCA COSA):

Intanto bisogna ricordare questo importante documento, che ci ricorda CHI E' L'AUTORITA' COMPETENTE A PRENDERE DECISIONI IN QUESTE SITUAZIONI:

SACRA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE
NORME PER PROCEDERE NEL DISCERNIMENTO
DI PRESUNTE APPARIZIONI E RIVELAZIONI

[...]
III. Autorità competenti per intervenire.

1. Spetta INNANZITUTTO all’Ordinario del luogo il compito di vigilare e intervenire.

2. La Conferenza Episcopale regionale o nazionale può intervenire:
a) se l’Ordinario del luogo, fatta la propria parte, ricorre ad essa per discernere con più sicurezza sul fatto;
b) se il fatto attiene già all’ambito nazionale o regionale, sempre comunque con il consenso previo dell’Ordinario del luogo.

3. La Sede Apostolica può intervenire, sia su domanda dell’Ordinario stesso, sia di un gruppo qualificato di fedeli, sia anche direttamente in ragione della giurisdizione universale del Sommo Pontefice (cfr. infra, n. IV).

LA DICHIARAZIONE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE DELL'EX JUGOSLAVIA A PROPOSITO DI MEDJUGORJE
Durante la seduta ordinaria della conferenza episcopale italiana svoltasi a Zara dal 9 all'11 aprile 1991 è stata adottata la seguente

DICHIARAZIONE
I vescovi sin dall'inizio seguono le apparizioni di Medjugorje tramite il vescovo della diocesi, la commissione episcopale e la commissione della conferenza episcopale jugoslava per Medjugorje.
Sulla base delle ricerche sin qui compiute non è possibile affermare che si tratta di apparizioni e fenomeni soprannaturali.
Tuttavia, i numerosi credenti che arrivano a Medjugorje provenienti da vali luoghi e spinti da motivi religiosi e di altro genere hanno bisogno dell'attenzione e della cura pastorale innanzitutto del vescovo della diocesi e poi anche di altri vescovi così che a Medjugorje e con Medjugorje si possa promuovere una sana devozione verso la Beata Vergine Maria, in armonia con l'insegnamento della Chiesa.
A tal fine i vescovi forniranno adeguate indicazioni liturgico-pastorali e tramite la commissione continueranno a seguire e a far luce sugli avvenimenti di Medjugorje.
Zara, 10 aprile 1991
I vescovi jugoslavi

SEGUE ULTIMO DOCUMENTO...

Anonimo ha detto...

Vero o no c'è un mucchio di gente che ci campa su queste presunte apparizioni, in tutti i sensi, soprattutto dal punto di vista economico, quanto al Timone è una buona rivista, al di sopra della media, non potendosi considerare FC un settimanale cattolico, a Rosa dico che purtroppo le malefatte di chi non è cattolico vengono presto messe nel dimenticatoio, non fanno audience, ti vorrei chiedere se per caso hai visto le foto dei modellini delle parti anatomiche sessuali M e F che vengono fornite come materiali didattici nelle scuole materne svizzere, naturalmente smontabili, una cosa che riempie di tristezza perché fra non molto dovremo affrontare anche in questo bislacco paese tematiche come queste. Grazie per l'eventuale risposta. Lupus et Agnus.

rosa ha detto...

Si, Lupus, le ho viste: come donna, madre e medico, devo dirti che sono un orrore, che potrebebro indurre un tal senso di repulsione da provocare l'asessualità a vita. Gli organi genitali non sono belli da vedere, se non nei neonati, ed infatti i Greci -che non erano certo puritani -li nascondevano. Inoltre i peni del kit scolastico svizzero, non so le vagine, sono di diversa misura, ed ovviamente un bambino a quelle misure non ci arriva. Facilmente quindi potrà nutrire un sentimento di inadeguatezza, che creerà disturbi psicologici poi.Inoltre, si sa che molti bambini, anche se non tutti, giocano "al dottore", come si dice. Così gliene verrà ancor più l'intenzione. Da grandi poi, se se ne ricorderanno, potranno o riderci su, o vergognarsene molto. Infine i maschi,almeno fino ad un certa età, possono provare repulsione per le "cose da femmina", e vedere quelle ooride vagine potrà solo ingigantirgli il ribrezzo. Così saran più facilmente preda dei pederasti.
L'educazione sessuale nelle scuole è cominciata storicamnte nei paesi anglosassoni, che sono,tutt'ora, quelli a maggior tasso di gravidanze nelle teenagers.
"Perchè così gliene viene voglia prima", disse una mia collega in Canada quando rimasi stupita nell'apprendere certe statistiche, nettamente superiori a quelle dei paesi "papisti". "Oh, voi Latini non avete bisogno che vi spieghino come si fa", terminò.
Rosa

rosa ha detto...

il gesuita di Civiltà Cattolica, pseudo-portavoce del Papa, al posto di Boffo ?
E' come in Rai: arriva Renzi, e si cmabiano i direttori delle testate giornalistiche e dei TG.
Ma per Boffo...che gusto !
Rosa

mic ha detto...

Rosa,
da far cadere le braccia disperati per l'ineluttabilità del processo d'ingravescente degrado e disfacimento di tutto, a partire dalla Chiesa; se non sapessimo per fede che la storia è comunque nelle mani di Dio.

Anonimo ha detto...

Concordo com mic 16.48
Non è un discorso liquidabile in poche righe di un blog.
Il testo pubblicato è un estratto da uno studio di 500 pagine di un sacerdote ortodosso convertito al cattolicesimo.
Per chi fosse interessato è disponibile in formato pdf.
anacletomckeeler@gmail.com

mic ha detto...

La crisi della cattolicità, per quanto grave, non ci spinge per questo a derive pseudo-ortodosse.
La Catholica che è anche Apostolica e Romana è e resta per sempre ed è la nostra Chiesa.

Anonimo ha detto...

Beh, l'asessualità a vita è quello che il progetto Gaia auspica, ridurre drasticamente la popolazione da 7 mld a 1 e fabbricare i bambini in modo innaturale si parla di uteri artificiali in sperimentazione, insomma dio creatore in provetta....sai che l'altro giorno guardando una trasmissione sul binge drinking in UK sono rimasto colpito (per modo di dire) dalle soluzioni di una sedicente dotto. psicologa o forse psicotica che ha mostrato la sua proposta per combattere il fenomeno dilagante, ovverosia un libretto elegante, copertina rosso fuoco, con avvertenze sull'uso ed abuso dell'alcool e 2 condom per il safe sex.....per la serie bevete quanto vi pare, ma non fate caz....wordless. Lupus et Agnus

una sola fede ha detto...

L.et A., naturalmente finchè il Creatore lo tollererà, dopodiché... STOP!

rosa ha detto...

Ed infatti l' Inghilterra sta letteralmente affogando nell' acqua, a mo' di minidiluvio universale.
Nel film Elisabeth, the Golden Age, fan vedere come una provvidenziale tempesta distrugga l' Invicibile Armada, e salvi l'Inghilterra e la Riforma. Della serie " Gott mit uns".
Perhaps God is now looking the other side

Rosa

rosa ha detto...

Ultimo post su Rorate:
"la Messa usus antiquior e' una moda".
Rosa

una sola fede ha detto...

...e a proposito di ciò che si scriveva appena sopra, comunque anche il solo essere lasciati nell'anarchia da parte del Signore (sia che siano singoli individui sia pressochè intere popolazioni) non è certo un segno della Sua approvazione, anzi...:

"E poiché hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati in balìa d'una intelligenza depravata, sicché commettono ciò che è indegno. E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa".
(Rm 1, 28.32)

Silente ha detto...

Per Alessandro Mirabelli delle ore 13:00: Che "Il Timone" sia meglio di "Famiglia Cristiana", ça va sans dire.
Però si compiace di ammiccare a un pubblico tradizionalista e contribuisce, con le sue ambiguità e i suoi silenzi (mai notato che ignora sistematicamente il mondo tradizionalista?) a una sorta di "trasbordo ideologico inavvertito" dei tradizionalisti verso posizioni "normaliste". E' soporificamente moderato in tutto, dalla politica, alla dottrina, alla liturgia (alle Giornate del Timone, organizzate sul territorio, le Messe sono rigorosamente NO, però ben celebrate, eh..).
Il tema è più vasto: mi sono francamente stufato di questi conservatori laccati e ben pettinati alla Introvigne o alla Barra, prudenti su tutto, ma difensori ad oltranza del Regnante Pontefice, qualsiasi cosa dica o taccia, pronti a indecorosi e umilianti contorsionismi verbali e logici per giustificare qualsiasi stravaganza, omissione e deviazione di costui e dei suoi sodali modernisti. Un esempio: sullo scandalo dei Francescani dell'Immacolata solo un articoletto, ovviamente moderato e ambiguo, qualche mese or sono.
Viviamo tempi forti, di sì sì, no, no. "Il Timone" è solo, nella sua post-democristiana emblematicità, paradigmatico di un modo di pensare che ritengo ancor più pericoloso di quello dei modernisti: almeno questi sono, in genere, riconoscibili e trasparenti.
Poi, per quel ben poco che vale: tra un po' mi scade l'abbonamento. Non lo rinnoverò: che il "cacciatore di tradizionalisti" Fanzaga, se lo vogliono pubblicare, se lo paghino loro (se costui ha la faccia di farsi anche pagare). Spero che altri facciano altrettanto.

rosa ha detto...

bravo silente,
don't feed the beast!
rosa