Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 21 febbraio 2014

Sulla sacralità della vita, il matrimonio tra uomo e donna e la libertà religiosa

Il documento e la presa di posizione che comporta riguarda gli Stati Uniti. Ma è di certo scaturito dalla emergenza antropologica e culturale, oltre che spirituale, che ci sta sommergendo, affrontata tuttavia con lo stile e nel 'clima' ecumenico così come si è sviluppato nell'epoca post-conciliare.
E la Chiesa Universale, la Roma perenne cosa dice e cosa fa, dal momento che il problema - nel quale ormai siamo dentro in pieno - viene posto a livello globale per forza di legge con l'insistente spinta di interventi sovranazionali a tappeto ? Ho fatto un excursus con alcune riflessioni, attraverso le parole dei papi. Anche il messaggio di Francesco per la giornata mondiale per la pace 2014 contiene punti-chiave - che non ricordo siano stati sottolineati dai media - che ho estratto e riportato. Peccato che ciò che esprime forte e chiaro si inserisca poi in una prassi di segno diverso e dunque si ponga anch'esso in un orizzonte di ambiguità: si pensi soltanto all'ecumenismo senza rete, alle affermazioni che "adoriamo lo stesso Dio dei musulmani" e alla "confusione delle Alleanze" con gli ebrei.

Il 20 novembre 2009 è stata diramata La Manhattan Declaration  firmata da più di 150 leader religiosi cattolici, ortodossi ed evangelici degli Stati Uniti per riaffermare e difendere la sacralità della vita, il matrimonio tra uomo e donna e la libertà religiosa. Il testo è reso disponibile qui.

Nel testo non si trova alcun cenno ai fondamenti e esso contiene confusione di piani:
  1. Si indica come primo punto la sacralità della vita umana, ma non si esplicita che la vita è sacra perché appartiene al Creatore che ci ha ordinati a Lui. Se gli stati laici e i governanti atei di fatto non lo accettano, la Chiesa Universale non può esimersi dal ricordarlo ad atei e credenti.
  2. La pari dignità di ogni uomo in ogni fase del suo sviluppo, cui è attribuibile la ragione delle scelte pro-vita, consiste proprio nell'essere ordinati a Dio. Non viene esplicitato che essa si realizza nella relazione fedele vitale e feconda col Creatore, resa possibile unicamente accogliendo la Persona del Verbo Incarnato Morto e Risorto, in Gesù di Nazareth vero Dio e vero uomo.
  3. Un diritto come quello di coscienza viene inserito nel novero delle verità insieme alla libertà religiosa.
Non bastano le due generiche affermazioni, la prima all'inizio della dichiarazione e la seconda conclusiva:
  • Noi prendiamo questo impegno non come partigiani di un gruppo politico ma come seguaci di Gesù Cristo, il Signore crocifisso e risorto, che è la Via, la Verità e la Vita.
  • Noi daremo a Cesare ciò che è di Cesare, in tutto e con generosità. Ma in nessuna circostanza noi daremo a Cesare ciò che è di Dio.
Le eplicitazioni di Leone XIII
Per capire ciò che non è espresso con evidenza dobbiamo richiamarci alle chiare esplicite parole della Immortale Dei di Leone XIII.
« Si tace dell’autorità divina, come se Dio non esistesse o non si desse alcun pensiero del genere umano; come se gli uomini, né singolarmente né collettivamente, non avessero alcun obbligo verso Dio, o come se si potesse concepire una sovranità, la cui origine, forza e autorità non derivassero totalmente da Dio. Appare evidente che in tal modo lo Stato non sarebbe nient’altro che la moltitudine arbitra e guida di se stessa; e poiché si afferma che il popolo contiene in se stesso la sorgente di ogni diritto e di ogni potere, di conseguenza la comunità non si riterrà vincolata ad alcun dovere verso Dio; non professerà pubblicamente alcuna religione; non vorrà privilegiarne una, ma riconoscerà alle varie confessioni uguali diritti affinché l’ordine pubblico non venga turbato. Coerentemente, si permetterà al singolo di giudicare secondo coscienza su ogni questione religiosa; a ciascuno sarà lecito seguire la religione che preferisce, o anche nessuna, se nessuna gli aggrada. Di qui nascono dunque libertà di coscienza per chiunque, libertà di culto, illimitata libertà […] ».
La stessa enciclica dichiara che non esiste costrizione circa la Fede. Nel contempo, tuttavia, afferma la funzione e la responsabilità della Chiesa non più presente nella Dignitatis humanae[1]. 
« Così pure la Chiesa vuole assolutamente evitare che chiunque sia costretto, suo malgrado, ad abbracciare la fede cattolica, perché, come saggiamente ammonisce Agostino, “l’uomo non può credere se non spontaneamente”. Similmente la Chiesa non può consentire quella libertà che induce al disprezzo delle leggi santissime di Dio e sopprime la doverosa obbedienza all’autorità legittima. Infatti, questa è piuttosto licenza che libertà; e felicemente viene definita da Agostino “libertà di perdizione”; dall’Apostolo Pietro “velo di malizia” (1Pt 2,16); anzi, essendo irrazionale, diviene vera schiavitù; “poiché chi fa peccato è schiavo del peccato” (Gv 8,34). Al contrario, la libertà autentica e desiderabile è quella che, nella sfera privata, non permette individuando di essere schiavo degli errori e delle passioni, terribili padroni, e che nella sfera pubblica governa saggiamente i cittadini, offre loro con larghezza le opportunità per migliorare la propria condizione, difende lo Stato dalle sopraffazioni altrui ».
Quelle di Giovanni Paolo II
La visione della Chiesa invece è, di fatto, cambiata radicalmente se Giovanni Paolo II può esprimere soddisfazione per «un interesse crescente per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali»[2] e per il fatto che sia stato tenuto  «in attenta considerazione il rispetto della libertà di coscienza e di religione». Mentre non manca di esprimere il suo apprezzamento per «i rinnovati sforzi che si stanno facendo per dare maggior vigore al regime legale vigente»[3], afferma che «i diritti dell'uomo più che norme giuridiche, sono innanzitutto dei valori» che «devono essere custoditi e coltivati nella società, altrimenti rischiano di scomparire anche dai testi di legge»[4] ponendo dunque la libertà religiosa nel novero dei diritti dell'uomo, anche se poi altrove dice che si tratta di un diritto che, stando «alla radice di ogni altro diritto e di ogni altra libertà »[5]  ne costituisce, al tempo stesso, «fonte e sintesi» e può quindi considerarsi «uno dei pilastri che sorreggono l'edificio dei diritti umani» o, più precisamente, la sua «pietra angolare».[6] Nel suo insieme quello che Amerio definisce discorso anfibologico (ambiguo).

Alla radice di questa visuale nuova c'è la Dichiarazione Dignitatis humanae che, proprio in riferimento alla libertà religiosa, sembra aver effettuato il trasferimento del tema dalla nozione di verità a quella dei diritti della persona. Se l’errore non ha diritti, tuttavia una persona ha dei diritti anche quando sbaglia. È un diritto rispetto agli altri, alla comunità e allo Stato. Un diritto non affermato davanti a Dio, che ora lo Stato disconosce proprio nei suoi aspetti antropocentrici: chi è che garantisce dall'errore?

Benedetto XVI
Benedetto XVI, rivolgendosi ai partecipanti alle Giornate di Studio sull'Europa nel marzo 2006 afferma che l'azione della Chiesa nel promuovere i principi non negoziabili (tali perché indicano i pilastri su cui viene edificata la società) è tanto più necessaria quanto più questi principi vengono negati o mal compresi perché ciò costituisce un'offesa contro la verità della persona umana, una ferita grave inflitta alla giustizia stessa.
I primi e principali principi non negoziabili :
  1. la dignità della vita umana dal concepimento alla morte naturale, 
  2. la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna e 
  3. la libertà di educazione
erano stati esplicitati nel 2002 dalla Congregazione per la Dottrina della Fede nella “Nota dottrinale circa alcune questioni riguardanti l’impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica”.
Nell'ultimo Messaggio per la Giornata della Pace (1 gennaio 2013) non sono mancati accenti di grande spessore e respiro:
La beatitudine di Gesù dice che la pace è dono messianico e opera umana ad un tempo. In effetti, la pace presuppone un umanesimo aperto alla trascendenza. È frutto del dono reciproco, di un mutuo arricchimento, grazie al dono che scaturisce da Dio e permette di vivere con gli altri e per gli altri. L’etica della pace è etica della comunione e della condivisione. È indispensabile, allora, che le varie culture odierne superino antropologie ed etiche basate su assunti teorico-pratici meramente soggettivistici e pragmatici, in forza dei quali i rapporti della convivenza vengono ispirati a criteri di potere o di profitto, i mezzi diventano fini e viceversa, la cultura e l’educazione sono centrate soltanto sugli strumenti, sulla tecnica e sull’efficienza. Precondizione della pace è lo smantellamento della dittatura del relativismo e dell’assunto di una morale totalmente autonoma, che preclude il riconoscimento dell’imprescindibile legge morale naturale scritta da Dio nella coscienza di ogni uomo. La pace è costruzione della convivenza in termini razionali e morali, poggiando su un fondamento la cui misura non è creata dall’uomo, bensì da Dio. «Il Signore darà potenza al suo popolo, benedirà il suo popolo con la pace», ricorda il Salmo 29 (v. 11).
Francesco I
Messaggio per la Giornata mondiale della pace 2014. Peccato che alcune espressioni forti e chiare si inseriscano poi in una prassi di segno diverso e dunque anche questo papa si ponga in un orizzonte di ambiguità: si pensi soltanto all'ecumenismo senza rete, alle affermazioni che "adoriamo lo stesso Dio dei musulmani" e alla "confusione delle Alleanze" con gli ebrei.
...la fraternità è una dimensione essenziale dell’uomo, il quale è un essere relazionale. La viva consapevolezza di questa relazionalità ci porta a vedere e trattare ogni persona come una vera sorella e un vero fratello; senza di essa diventa impossibile la costruzione di una società giusta, di una pace solida e duratura. E occorre subito ricordare che la fraternità si comincia ad imparare solitamente in seno alla famiglia, soprattutto grazie ai ruoli responsabili e complementari di tutti i suoi membri, in particolare del padre e della madre. La famiglia è la sorgente di ogni fraternità, e perciò è anche il fondamento e la via primaria della pace, poiché, per vocazione, dovrebbe contagiare il mondo con il suo amore.
[...]In tante parti del mondo, sembra non conoscere sosta la grave lesione dei diritti umani fondamentali, soprattutto del diritto alla vita e di quello alla libertà di religione. 
[...] Una vera fraternità tra gli uomini suppone ed esige una paternità trascendente. A partire dal riconoscimento di questa paternità, si consolida la fraternità tra gli uomini, ovvero quel farsi “prossimo” che si prende cura dell’altro.
[...] In particolare, la fraternità umana è rigenerata in e da Gesù Cristo con la sua morte e risurrezione. La croce è il “luogo” definitivo di fondazione della fraternità, che gli uomini non sono in grado di generare da soli. Gesù Cristo, che ha assunto la natura umana per redimerla, amando il Padre fino alla morte e alla morte di croce (cfr Fil 2,8), mediante la sua risurrezione ci costituisce come umanità nuova, in piena comunione con la volontà di Dio, con il suo progetto, che comprende la piena realizzazione della vocazione alla fraternità.
[...] Così, se si considera la pace come opus solidaritatis, allo stesso modo, non si può pensare che la fraternità non ne sia il fondamento precipuo.
[...] La solidarietà cristiana presuppone che il prossimo sia amato non solo come «un essere umano con i suoi diritti e la sua fondamentale eguaglianza davanti a tutti, ma [come] viva immagine di Dio Padre, riscattata dal sangue di Gesù Cristo e posta sotto l’azione permanente dello Spirito Santo», come un altro fratello. «Allora la coscienza della paternità comune di Dio, della fraternità di tutti gli uomini in Cristo, “figli nel Figlio”, della presenza e dell’azione vivificante dello Spirito Santo, conferirà – rammenta Giovanni Paolo II – al nostro sguardo sul mondo come un nuovo criterio per interpretarlo», per trasformarlo. [ma non lo conferirà in automatico. Perché ciò avvenga, oltre a conoscere il Signore e ciò che ha fatto per noi è necessario anche accoglierLo nella e attraverso la Sua Chiesa]
[...] La fraternità ha bisogno di essere scoperta, amata, sperimentata, annunciata e testimoniata. Ma è solo l’amore donato da Dio che ci consente di accogliere e di vivere pienamente la fraternità.
Il necessario realismo della politica e dell’economia non può ridursi ad un tecnicismo privo di idealità, che ignora la dimensione trascendente dell’uomo. Quando manca questa apertura a Dio, ogni attività umana diventa più povera e le persone vengono ridotte a oggetti da sfruttare. Solo se accettano di muoversi nell’ampio spazio assicurato da questa apertura a Colui che ama ogni uomo e ogni donna, la politica e l’economia riusciranno a strutturarsi sulla base di un autentico spirito di carità fraterna e potranno essere strumento efficace di sviluppo umano integrale e di pace.
________________________
1. La Dignitatis humanae nel suo esordio e reiteratamente afferma che gli uomini devono agire «mossi dalla coscienza del dovere e non pressati da misure coercitive» (n1. 1). Ma non considera che ci sono coercizioni che sviliscono la libertà interiore ed espunge la funzione della Chiesa e con ciò stesso «le note di verità che in essa appaiono suggellate» (Leone XIII, Libertas), dissociando quindi la libertà dalla verità. Ed è completamente dimenticato Pio XII, che in un documento magisteriale aveva richiamato dottrina tradizionale sullo statuto giuridico delle persone e delle comunità in materia religiosa nell’ordine sociale e civile (Ci riesce, Discorso ai giuristi cattolici italiani).
2. 1 settembre 1980, Messaggio indirizzato alle autorità firmatarie, ad Helsinki, dell'Atto finale della Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa.
3. Messaggio per la giornata mondiale della pace 1991
4. Al Corpo Diplomatico presso la Santa Sede 9 gennaio 1989, n. 5
5. Ai partecipanti al IX Colloquio Internazionale Romanistico Canonistico organizzato dalla Pontificia Università Lateranense, 11 dicembre 1993
6. ancora Messaggio per la giornata mondiale della pace 1991

75 commenti:

Turiferario ha detto...

La Chiesa comunque deve tenere conto, nel rivolgersi alla società nel suo insieme intorno a certi temi specifici, che ci sono anche persone non credenti e soprattutto persone che credono ma pensano che certi comportamenti non siano in contrasto con una fede che si è fatta vaga e confusa. Quindi se ci si propone ad esempio di mostrare l'infondatezza di una cosa come il "matrimonio" gay, prima ancora di dire che è contro i disegni di Dio (al che la classica risposta potrebbe essere "ma io non credo in Dio, o non ci credo come ci credi tu") è giusto rimarcare il fatto che è contro l'uomo e contro la logica delle cose. Una volta in una discussione su questi argomenti mi bastò dire al mio interlocutore che se tutti o la maggior parte delle persone adottassero uno stile di vita gay il mondo si estinguerebbe per vederlo ammutolire. Se avessi detto che la sodomia è un'offesa a Dio si sarebbe messo a ridere: per arrivare a condividere questo argomento bisogna prima condividere la dottrina cattolica.

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

Sottigliezze "cattoliche" che il cittadino e il fedele comune non colgono più.

mic ha detto...

Sono d'accordo con Turiferario quando il discorso si svolge tra interlocutori comuni.
Ma non dimentichiamo che la Chiesa universale si rivolge innanzitutto ai credenti. E che comunque dovrebbe essere sempre un faro per tutti.
Ovvio che per chi non riconosce Dio come fondamento si sposti l'attenzione sulla legge naturale e sulla ragionevolezza della necessità di adeguarvisi.
Il problema è che si sono oscurate anche le coordinate di questa ragionevolezza. Tant'è che c'è chi, come l'Anonimo qua su, può parlare di "sottigliezze" cattoliche. Mentre le cosiddette sottigliezze sono i fondamenti oltrepassati col rischio di perderli.

Luís Luiz ha detto...

Sottigliezze "cattoliche" che il cittadino e il fedele comune non colgono più.

Appunto. Proprio per questo bisogna insegnare la vera dottrina al fedele comune. Non si sciolgono i nodi che non si vedono (Aristotele). Era l'idea di Papa Benedetto XVI e anche del cardinale Scherer. Per questo Bergoglio non lo può soffrire.

Marco P. ha detto...

Quando si firma un documento o lo si condivide in qualità di appartenente alla Chiesa - l'unica - che lo si faccia come parte della Chiesa docente o di quella discente, non si può prescindere dall'ottica di Fede che deve guidare i credenti. Altrimenti ci si pone sullo stesso piano di chi non crede. Solo in una prospettiva di Fede si possono trovare le risposte a tutte le obiezioni, anche a quelle cha appaiono non attaccabili poiché basate su un approccio scientista; in una prospettiva invece paritaria tra credenti e non credenti il confronto è perso perché è tutto relativizzato.
Infatti se io non fossi credente e uno mi dicesse che se tutti adottassero uno stile di vita omosessuale, allora il mondo finirebbe, io potrei rispondere, estremizzando: "E quindi ? l'importante è che io mi realizzi e goda perché la vita è breve e va goduta, se poi il mondo finisce, tanto anche io quando muoio scompaio e finisco nel nulla".
Se parto da una prospettiva di Fede presto o tardi vinco, cioè vince Cristo; se mi metto a dialogare perdo (Cristo non perde, Lui ha già vinto, ma sono io che perdo e mi perdo).

Jacobus ha detto...

Mic, grazie del link a Pio XII:

"Il mandato impostole dal suo divino Fondatore le rende impossibile di seguire la norma del "lasciar correre, lasciar fare". Essa ha l'ufficio d'insegnare e di educare con tutta l'inflessibilità del vero e del buono e con questo, obbligo assoluto deve stare e operare tra uomini e comunità che pensano in modi completamente diversi."

Luís Luiz ha detto...

Tutto sommato, questo buonismo bergogliano è un profondo disprezzo per il fedele comune, trattato sempre come un imbecile.

Josh ha detto...

"Illum oportet crescere, me autem minui"(Gv 3, 30)

non mi pare sia richiesto di piacere al mondo, ai non credenti, nè di venire a patti con loro, nè con idee connesse alla vecchia natura, nè rendersi appetibili alla mente controllata dalla carne dell'uomo vecchio, anzi proprio tutt'altro...

mic ha detto...

Al di là dell'anatema. Cosa sta davvero succedendo in Ucraina?

C'è rischio che sia una miccia che possa far esplodere qualcosa di più serio?

http://www.lastampa.it/2014/02/21/blogs/san-pietro-e-dintorni/kiev-anatema-per-yanucovich-WwWyyIbP1xJdom9weaiIFL/pagina.html

Anonimo ha detto...

Situazione complessa (a parte che metà Ucraina...crimea etc è filo russa). Colpe dei burocrati al potere e solita rivoluzione colored made in yuessei (manuale Saul Alinsky...) qualche articolo:
http://aurorasito.wordpress.com/?s=ucraina
http://aurorasito.wordpress.com/?s=femen
ps nwo - Lettera al Financial Times di Esperti Ue sull'Accordo Transatlantico: è un Pericolo per la Democrazia
http://www.mercatoliberonews.com/2014/02/lettera-al-financial-times-di-esperti_20.html
m

Anonimo ha detto...

Ecco come dovrebbe “evolversi” la Chiesa secondo gli “esperti indipendenti” dell’Onu

http://www.tempi.it/non-solo-pedofilia-ecco-come-dovrebbe-evolversi-la-chiesa-secondo-gli-esperti-indipendenti-dell-onu#.UwcuAbmYbyd

Turiferario ha detto...

A Marco P.: l'argomento più in voga nella propaganda omosessuale oggi è che si tratti di cose perfettamente normali, perfettamente inserite nell'ingranaggio delle cose. Si può mostrare che non è così anche con semplici contro-argomenti logici. E del resto anche l'obiezione che si persegue solo il proprio piacere è annullata dal fatto che un mondo con un piede nella fossa lascerebbe uno spazio ben ridotto a tale piacere.

Hanno fra l'altro ragionato in maniera analoga anche i grandi teologi, come san Tommaso, che hanno dimostrato l'esistenza di Dio con puri argomenti razionali, senza fare in un primo momento ricorso alla rivelazione, che pure è il fondamento della fede cristiana. Il loro scopo era dimostrare che Dio esiste anche a chi non crede ma si serve comunque della ragione, dopodiché si può passare a parlare del Dio che si è rivelato.

viandante ha detto...

La questione dell'Ucraina è molto complessa. Non si tratta di una nazione con una popolazione omogenea.
Inoltre a differenza della Russia che nel periodo post-sovietico è riuscita a tenere un po' a bada gli oligarchi (specialmente con Putin), qui pare che invece nessuno vi si sia frapposto e chiaramente con grave danno pubblico.
Poi le incapacità dei vari politici si inserscono in questo quadro che è pure importantissimo anche a livello strategico (militare ed energetico).
E difatti la rivoluzione civile, come per le rivoluzioni arabe, è finanziata dall'Occidente, che ha tutti gli interessi (anche militari) ad avvicinarsi a Mosca.
E in una situazione così è chiaramente più facile distruggere che costruire qualcosa per il futuro. Da ambo le parti.

mic ha detto...

Ucraina: scenario che Blondet paragona a quello Siriano per la presenza di "cecchini" ultra armati che esasperano la rissa già accesa da interessi che sembrano voler sabotare i gasdotti russi.
L'Europa c'entra ma forse non per il verso giusto e nel modo giusto.
Il resto è caos. Chi ci capisce è bravo.
Unica cosa chiara. La gente è strumentalizzata e anche esasperata e la gente muore...

A proposito di anatemi. È giusto stigmatizzare chi reprime la violenza con la violenza, ma decifrare le dinamiche perverse e i giochi di potere, che provocano i problemi, chi lo fa?
Da chi o da cosa sono governati i cosiddetti governanti?

È solo apparentemente un O.T.
perché la confusione genera altra confusione fino alle estreme conseguenze se non si interviene in tempo.

Anonimo ha detto...

Le frontiere orientali di Bruxelles: Prut, Dnepr o Don?
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=47535

Anonimo ha detto...

..la confusione genera altra confusione .. "ordo ab chao"

Marco P ha detto...

Sarà, comunque i grandi teologi a partire da S. Tommaso vivevano in un modo informato dal cristianesimo e quindi pur non partendo in modo esplicito dalla rivelazione, a questa si riferivano e ci facevano i conti. D'altronde se io non credo in qualche cosa (nello specifico non parto dalla Fede), non mi interessa neppure dimostrarne l'esistenza.
Oggi è diverso perché viviamo in un mondo modellato dal e sull'anticristianesimo e una visione che prescinda dalla Fede e che voglia fare il percorso inverso (partire dal naturale per arrivare al soprannaturale) è debole perché si mette sullo stesso piano dei suoi antagonisti fin tanto che non fa uso della vera logica e vera ragione, ma poiché la logica e la razionalità fanno parte del bene e del vero (e del bello) ecco che per vincere bisogna riferirsi a Dio, che non muta, e farlo in modo inequivocabile. Altrimenti ci si riferisce a qualche cosa di non assoluto, di mutevole, quindi di fallace.

Io concordo sul fatto che l'argomentazione ideologica sia debole e inconsistente ma perché è anticristiana e contro il disegno di Dio. Ad esempio la famiglia: è una istituzione naturale, certo, necessaria per la società, il suo tassello base e così via. Ma se mi fermo qui e non apro lo sguardo su Chi ha creato la natura e le sue leggi, tra cui anche quella che prevede l'esistenza e la necessità della famiglia, ho il fiato corto. In una prospettiva di Fede tutto si spiega, in una prospettiva solo naturale manca sempre qualche cosa, il discorso è monco. E questa - insisto - è la prospettiva da cui deve partire qualsiasi battezzato e cresimato: evangelizzare, parlare di Cristo altrimenti siamo voce senza parole, massime se ha il munus docendi.

mic ha detto...

In una prospettiva di Fede tutto si spiega, in una prospettiva solo naturale manca sempre qualche cosa, il discorso è monco. E questa - insisto - è la prospettiva da cui deve partire qualsiasi battezzato e cresimato: evangelizzare, parlare di Cristo altrimenti siamo voce senza parole, massime se ha il munus docendi.

Soprattutto oggi, che si è sfaldato il tessuto cristiano che permeava la società, è imprescindibile fare un discorso netto chiaro e non monco da parte di chi ha responsabilità nella Chiesa, soprattutto ai massimi livelli.
Non c'è più nulla che possiamo dare per scontato. Vanno ricostruiti anche i pezzi 'mancanti' o 'strappati' finora più o meno subdolamente, per evitare che alla fine ci siano strappati con la forza.

Anonimo ha detto...

Se non sbaglio, fra i sostenitori dell'Europa c'è pure l'ultimo dittatore ucraino dell'era sovietica (oltre a gruppi dichiaratamente nazisti). E il più grande propagandista dell'adesione all'Europa è il primo marito della Timoshenko, oggi risposatosi proprio con la figlia dell'ultimo capo sovietico. Lui e l'ex moglie si sono arricchiti con le creste sul gas russo.

Comunque, sbaglio o uno dei "manifestanti portati via di peso dalla polizia" a Kiev era...un manichino?
E' il solito schema: "il tiranno", "iribelli", "la repressione", la "preoccupazione di Obama".

http://www.ilgiornale.it/news/esteri/chi-soffia-sul-fuoco-rivolta-ucraina-988244.html
Non piace il Giornale?
Ecco cosa scrive il capo dei comunisti ucraini:Ucraina - PCU: Hanno privatol'Ucraina della sovranità

http://www.resistenze.org/sito/te/po/uc/pouceb19-014044.htm

fate attenzione ha detto...

Mentre voi discutete da "sapitori delle secrete cose", il popolo resta analfabeta e rischia di diventare sempre più bue.

Anonimo ha detto...

IL popolo resta analfabeta ...
non solo: c'è pure chi di fronte a tante INESCUSABILI ambiguità, dice "fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio" e per questo viene censurato.....ma è Gesù stesso che ha detto "siate prudenti come serpenti", io direi tanto più se i discorsi di chi dovrebbe insegnare con chiarezza le verità perenni (come tutti i vicari hanno fatto per 2000 anni) sono sempre fumosi e sfuggenti, per non dire melliflui nel compiacere i vizi del mondo e deresponsabilizzati di fronte al MALE (v. chi sono io etc.)

Anonimo ha detto...

Trattasi della strategia goebbelsiana, ripeti una bugia 1.000 volte e diventerà una sacrosanta verità, dicasi per gli omomatrimoni, per l'anti omofobia che etimologicamente è una mostruosità come la 'normalità' con cui si vogliono presentare le unioni gay, in politica si crea un mostro da sbattere in prima pagina, un caudillo messo lì in punti strategici dagli USA fin quando loro conviene, poi fatto passare per Hitler e Stalin insieme in uno ed eliminato, Saddam, Gheddafi, ora il despota ucraino, poi la Siria, presto il Libano, la Somalia è in piena guerra di regolamenti di conti tribali e non, ma quello che gli europei non riescono, o non vogliono, o fan finta di non capire, è che gli USA con il fracking hanno ottenuto la fine della dipendenza dal petrolio arabo e dal gas sovietico, sono autosufficienti e lasciano che il resto del mondo vada in malora, mors tua vita mea, più chiari del fuck off Europe non si poteva essere, fra 4 anni lasceranno definitivamente il Medioriente e.......chi vivrà vedrà. Lupus et Agnus.

Japhet ha detto...

Biloslavo da Kiev:

... Un déjà vu negli anni Novanta alla vigilia della mattanza che fece a pezzi la Jugoslavia. In Ucraina il detonatore è la profonda spaccatura fra l'Est filo russo e l'Ovest, che non vuole saperne di Mosca.

Japhet ha detto...

Biloslavo da Kiev:

... Un déjà vu negli anni Novanta alla vigilia della mattanza che fece a pezzi la Jugoslavia. In Ucraina il detonatore è la profonda spaccatura fra l'Est filo russo e l'Ovest, che non vuole saperne di Mosca.

Per incidens, oggi Mosca difende i valori non negoziabili e l'Europa si allinea con i burattinai nel NWO.

C'è chi sta cavalcando tutto questo per i suoi scopi.

rosa ha detto...

l' Ucraina, come la Cecoslovacchia e la Mugoslavia prima, finira' per spaccarsi, perche' NON e' uno stato- nazione.L' attuale Ucraina deriva dalla Repubblica socialista, in realta', comunista creata dalla russia bolscevica all' indomani della grande Guerra, unendo territori della cosiddetta "piccola russia " zarista ad est con quelli ex autroungarici a ovest, come la Galizia di Leopoli/leberg/Lvov/Lviv. Est russo, ortodossso, Ovest ucraino-polacco-galiziano- tedesco, spero di non aver dimenticato che qualche altra minoranza. ah, si, gli ebrei, presenti sia da una parte, sia dall' altra.
Se si legge anche solo il capitolo di storia ucraina in Wikipedia, si imparano molte cose suul' Europa orientale. Sono terre dove il sangue e' scorso a fiumi, e che han visto efferatezze inimmaginabili. Sembra quasi che ci sia un Demone che esce dalla terra e trasforma chi vive la' o che vi arriva in un mostro sanguinario.
Meno ci immischiamo noi europei occidentali, e meglio e' . Per gli USA e' facile: loro sono al di la' dell' oceano, e se anche devo accogliere profughi han talmente tanto spazio...
Rosa

Japhet ha detto...

Scusate, dimenticavo il link

http://www.ilgiornale.it/news/esteri/988212.html

mic ha detto...

Mentre voi discutete da "sapitori delle secrete cose", il popolo resta analfabeta e rischia di diventare sempre più bue.

Non mi pare che noi facciamo accademia.
Certo, cerchiamo di approfondire, e qualche volta 'assaporiamo' attingendo da chi prima di noi ha respirato l'aria delle Altezze.
E poi non siamo per il livellamento al basso, ma per stimolare anche la ricerca personale.

Inoltre siamo "Chiesa discente" e militante che si confronta e testimonia, non siamo "Chiesa docente".

Jorge Magno ha detto...

Tripletta_Zeitgeist di Bergie , oggi..:

"Ieri, prima di dormire, ma non per addormentarmi, ho letto – ho riletto – il lavoro del Cardinale Kasper e vorrei ringraziarlo, perché ho trovato profonda teologia, anche un pensiero sereno nella teologia. E’ piacevole leggere teologia serena. E anche ho trovato quello che sant’Ignazio ci diceva, quel sensus Ecclesiae, l’amore alla Madre Chiesa… Mi ha fatto bene e mi è venuta un’idea - mi scusi Eminenza se la faccio vergognare - ma l’idea è che questo si chiama "fare teologia in ginocchio". Grazie. Grazie."


http://press.vatican.va/content/salastampa/en/bollettino/pubblico/2014/02/21/0125/00276.html

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"Celebrare il vero culto spirituale vuol dire offrire sé stessi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio (cfr Rm 12,1). Una liturgia che fosse staccata dal culto spirituale rischierebbe di svuotarsi, di decadere dall’originalità cristiana in un senso sacrale generico, quasi magico, e in un vuoto estetismo."

http://press.vatican.va/content/salastampa/en/bollettino/pubblico/2014/02/21/0126/00274.html


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"All’inizio della riunione, il Papa ha annunciato di aver scelto come presidenti del sinodo straordinario sulla famiglia che si svolgerà dal 5 al 19 ottobre prossimi i cardinali André Vingt-Trois, arcivescovo di Parigi, Louis Antonio Tagle, arcivescovo di Manila, e Raymundo Damasceno Assis, arcivescovo di Aparecida. Nessuno dei tre è dunque un curiale. Già decisi nei mesi scorsi, invece, il relatore generale, il cardinale di Budapest Peter Erdo, e il segretario speciale, l’arcivescovo di Chieti-Vasto Bruno Forte."


http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/concistoro-2014-32239/


(E poi oggi riceveva Dilma..)

Anonimo ha detto...

anche perché si sta descrivendo un modus operandi delle forze contrapposte e tutto è un "movimento" m
http://www.informarexresistere.fr/2011/09/23/massoneria-e-sette-segrete-%E2%80%9Cla-faccia-occulta-della-storia%E2%80%9D/
http://www.santaruina.it/la-scienza-della-persuasione
http://vocidallastrada.blogspot.it/2014/02/2016-fine-della-democrazia.html
http://www.santaruina.it/etat-desprit

mic ha detto...

Tripletta_Zeitgeist di Bergie , oggi..:

Vero "spirito del tempo"...

Cercherò di approfondire la frase sulla liturgia, che di per sé dice il vero, ma va contestualizzata.
Il problema è che le spara lì, ma poi non si capisce esattamente dove va a parare.

rosa ha detto...

ma la frase "far teologia in ginocchio" non era stata pronunciata per Benedetto XVI ?
"Nessun curiale per il sinodo": i curiali che contano, i "papà" della sua elezione se ne infischiano della famiglia. A loro interessano altre cose, ed altri giri, quindi non se la prendono se non nominati per la famiglia.
Certo che un cardinale francese visto il comportamento generale della gerarchia in Francia l'anno scorso con la legge sul matrimonio homo, ed il Paglia...persone adattissime per un sinodo sulla famiglia.
Rosa

avvisare ha detto...

Non basta che un papa dica che le cose legittime e sacrosante sono belle (v. matrimonio-Sacramento, se casomai nominasse quello cattolico, ripetendo che è voluto da Dio indissolubile), ma deve anche condannare le realtà di peccato come contrarie alla volontà di Dio, quindi adulterio, aborto, divorzio, unione gay ecc.
Un papa deve riconfermare i fedeli nella Verità eterna = Fede cattolica fondata sui dogmi, Dottrina immutabile di Cristo, 10 Comandamenti, e -nel contempo- condannare errori ed eresie favorite dai nemici di Cristo e della Chiesa, spesso all'interno di essa, intenti e tenaci a demolirla dalle fondamenta (v preti che insegnano la transfinalizzazione, Lutero docet ecc.)
La condanna degli errori è indispensabile, per preservare le pecore dalla rovina eterna. Non basta dire "noi seguiamo le vie giuste e belle, gli altri seguano pure se preferiscono le brutte e false", altrimenti si conferma il relativismo morale; dunque bisogna AVVISARE tutti sul pericolo di dannazione eterna, che riguarda tutti, se è vero che Cristo è venuto per chiamare TUTTI alla salvezza, che passa solo per LUI: "Io sono la porta delle pecore...."

Anonimo ha detto...

Mi sembra di rivedere il film muto 'The kid' di Chaplin, il bambino dal viso angelico che tirava sassi per rompere i vetri e poi guardava i poliziotti col suo viso da cherubino.....intelligenti pauca....

rafminimi ha detto...

Mi è stato riferito
Spero che non sia vero, che padre Amorth è moribondo.
Comunque, vi invito a pregare per lui.
AMEN. E che il Signore gli faccia la grazia di, quanto meno in foro interno, abiurare quelle leggerezze che si era messo ad insegnare ultimamente, contagiato dall'ambiente carismatico-medjugoriano che frequentava.Tipo la fola pseudo-buonista su DIO che non ha creato l'inferno.
Aggiungiamo un Pater, Ave e Gloria per il primo di noi che comparirà al giudizio di nostro Signore.
Invito a recitare le seguenti preci per il p. Gabriele Amorth, e per quanti stanno giungendo all'estremo passo della vita
A Voi ricorro, o S. Giuseppe, Patrono dei moribondi, e a Voi, al cui beato transito si trovarono presenti Gesù e Maria, per questo doppio carissimo pegno, raccomando caldamente l'anima di questo servo Gabriele, sacerdote, agonizzante, affinché con il Vostro aiuto sia liberato dalle insidie del demonio e dalla morte eterna, e meriti di giungere ai celesti gaudi. Amen.
Cor Jesu, in agonia factum, miserere morientium.

Anonimo ha detto...

http://rorate-caeli.blogspot.com/2014/02/crisis-of-bishops-abortion-homo.html

il 11 di Febbraio Bergoglio ha nominato il nuovo Arcivescovo di Montevideo, Uruguay...

egli dice che dobbiamo accettare le nuovi leggi in favor di aborto e di matrimonio pervertito...leggete e lacrimate...

Romano

Anonimo ha detto...

http://www.vatican.va/holy_father/leo_xiii/encyclicals/documents/hf_l-xiii_enc_18840420_humanum-genus_it.html

http://www.grisrimini.org/documenti/magistero/inimicavis.htm

http://www.preghiereagesuemaria.it/sala/dall'alto.htm

Anonimo ha detto...

Il videofoninico-messaggio di oggi agli evangelicals... Un continuo 'miracolo' in streaming, questo pontificato!

Luisa ha detto...

Segnalo l`articolo di Magister:

Il doppio gioco del diavolo, pro e contro papa Francesco

Questa la sua conclusione:

"C'è un attacco alla Chiesa di tipo giacobino, in Francia e altrove, che semplicemente la vuole estromettere dal consorzio civile.
Ma c'è anche un attacco più sottile, che si ammanta di consenso a una Chiesa rifatta nuova, aggiornata, al passo con i tempi. C'è anche questo nella popolarità di Francesco, un papa "come mai prima ce n'erano stati", finalmente "uno di noi", modellato col copia e incolla di sue frasi aperte, polivalenti.
Contro il suo predecessore Benedetto XVI questa astuzia mondana non poteva essere esercitata. Lui, il mite, preferiva il conflitto in campo aperto, col coraggio del sì sì no no, "opportune et importune", come a Ratisbona, quando tolse il velo alle radici teologiche del legame tra fede e violenza nell'islam, e poi ancora sulle questioni "non negoziabili". Per questo il mondo fu così feroce con lui.
Con Francesco è diverso. Altra partita. Ma nemmeno lui sa come il gioco proseguirà, ora che si fa più duro."


http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350720

Anonimo ha detto...

E continua ad esserlo, circolano vignette e foto feroci su di lui.....si vede che da ancora mooooltoo fastidio ai novelli apostoli del NWO......sì i nomi degli incaricati sono ad hoc, vingttrois, vingtquatre, potremmo andare avanti all'infinito, intanto walterino kasper si frega le mani.....è riuscito a far le scarpe a quel suo collega teologo tanto , ma tanto più bravo di lui, it's all fun. Anonymous.

Anonimo ha detto...

"..la linea ideologica dell’Unione Europea (dell'onu ..)che dettando i principi ispiratori delle politiche nazionali degli Stati membri si rende protagonista di un evidente e curioso paradosso: da un lato chiede alla Chiesa Cattolica di abdicare dal suo “ruolo morale” rinunciando ad affermare verità e principi assoluti in nome di una malintesa tolleranza e di un ambiguo principio di non discriminazione; dall’altro arroga a sé tale autorità morale pretendendo di imporre come unici principi assoluti e universali, questi sì “non negoziabili”, quelli sanciti arbitrariamente dalle lobby internazionali"
http://www.corrispondenzaromana.it/la-strategia-ideologica-globale-delle-istituzioni-internazionali/

rosa ha detto...

OT: per chi conosce il francese, articolo tres interessant sulLe salon beige sull' Ucraina.
Rosa

Alessandro Mirabelli ha detto...

A tutti voi e a Luisa. Il venerabile Pio XII qUando era segretario di stato, invio' al governo nazista 54 note di protesta dall'agosto 1933 all'agosto 1939. Per i motivi più vari tra i quali il principale era la coartazione della libertà religiosa in Germania. Nel 1937 Pio XI scrisse la mit brenneder Sorge quando hitler aveva solo militarizzato la Renania. Non sappiamo se in via diplomatica la S. Sede abbia inviato note di protesta al Belgio ma lo strano silenzio di Sua Santità puzza di zolfo. Paura? Oppure scelta diplomatica infelice? Oppure sottovalutazione della gravità di quella turpe legge? Luisa, signori che navigate questo blog: questo vdr sta portando la Chiesa cattolica alla irrilevanza. L'anno scorso quando apparve alla loggia centrale il mio volto si contrasse in una smorfia di dolore.

mic ha detto...

Quando comparve alla loggia non lo conoscevo e non ero prevenuta.
Poi è bastato quel terribile giovedì Santo nel quale è stata profanata l'istituzione del sacerdozio.
Almeno io l'ho vista e vissuta così e mi è parso strano che nessun sacerdote vescovo o cardinale abbia detto nulla. Almeno che io ricordi.
Ne ho anche scritto. Poi ripesco i link.

Alessandro Mirabelli ha detto...

non mi aspettavo nulla di buono in quanto gesuita ed avendo avuto a che fare con loro per un po' di tempo so come sono. Hanno subito una mutazione genetica dal generalato di Arrupe. Poi apparve senza mozzetta rossa e senza stolone. Per me fu un pugno nello stomaco. Da codesti gesuiti che hanno tradito il carisma di S. Ignazio non c'è da aspettarsi nulla di buono. Si stanno distruggendo con le loro mani. Sono meno della metà rispetto a quando fini il vaticano II.

Anonimo ha detto...

Antonio Socci
Da “Libero”, 12 febbraio 2013
http://www.antoniosocci.com/2013/02/quando-nel-settembre-2011-seppi-delle-dimissioni-e-perche-oggi-quelle-inquietanti-profezie/
m

Anonimo ha detto...

...Pare che abbia visto anche la Basilica di San Pietro assalita dai demoni che la facevano tremare.
Fatto sta che papa Leone si raccolse subito in preghiera e scrisse quella meravigliosa preghiera a San Michele Arcangelo, vincitore di Satana e protettore della Chiesa, che da allora fu recitata in tutte le chiese, alla fine di ogni Messa.
Quella preghiera fu abolita con la riforma liturgica seguita al Concilio Vaticano II, la riforma liturgica che Benedetto XVI ha tanto cercato di ridisegnare.

Mai come oggi la Chiesa avrebbe bisogno di quella preghiera di protezione a San Michele Arcangelo.
Antonio Socci

Anonimo ha detto...

la debolezza del argomento puramente naturale o quello fondato sui diritti è che siamo arrivati ormai in una diversa epoca in cui regge non la riconoscimento della natura e la legge naturale, delle esseri e delle forme, ma nella epoca della volontà privo di qualsiasi attacamento alla verità oggettiva.

il pontefice di questa epoca è Bergoglio che sente se stesso come fundamento e centro adeguato e sufficiente per ogni azione, per ogni declarazione, privo di ogni obbligo a Cristo, alla Tradizione alla Scrittura....

cio che i voluntaristi dicono, vogliono, è per loro la legge naturale, la legge morale e la legge divina...

Quindi, tali argomenti trattati dal document DH o JPII o B16 non valgano più...

Dobbiamo dire inveche che ateismo e voluntarismo (che e ateismo in pratica) è maligno, cattivo, immorale e un crimine contra umanità e conta Dio per il mere fatto che un uomo senza conoscienca che riconosce obbligi morali eterni fondato in un autorità personale divino infinito NON è UMANA ed à DANNOA E PERICOLOA per tutta umanità...

Romano

Alessandro Mirabelli ha detto...

Vogliamo dirla papale papale? Questo vdr e' stato e continua ad essere molto divisivo. Ha portato molta confusione, molta polemica, tanti interrogativi. La confusione non viene da Dio, mai. Il suo refrain e' che i mali dei mondo stiano tutti o quasi nei cattolici. Il perché Dio abbia permesso la sua elezione rimarrà un mistero. Intanto noi prepariamoci alla persecuzione illuminista che avanza a grandi passi grazie a Obama, a hollande, alla UE, alla lobby omosessualista presente anche nella Chiesa. La persecuzione ci aiuterà a rafforzare la nostra fede e ad elevare la nostra moralità.

Alessandro Mirabelli ha detto...

Segnalo che sul sito riscossa cristiana Gnocchi e Palmaro hanno invitato a firmare online l'articolo di De Mattei a causa del quale questi e' stato epurato da radio Maria.

Anonimo ha detto...

Antonio Mirabelli
I gesuiti in centroamerica stanno lavorando in modo stupendo, così in India e Stati Uniti.
AMDG.
vera

Alessandro Mirabelli ha detto...

Pochi anni fa la rivista statunitense mensile dei gesuiti pubblico' una copertina ... la Madre di Dio era ricoperta da un profilattico. Ottimo lavoro gesuitico negli USA, vero?

rosa ha detto...

non so se i gesuiti stian lavorano bene in Centramerica, ma certo i vescovi centramericani, o meglio gli honduregni lasciano molto a desiderare
Rosa

Anonimo ha detto...

uando comparve alla loggia non lo conoscevo e non ero prevenuta.
Poi è bastato quel terribile giovedì Santo nel quale è stata profanata l'istituzione del sacerdozio.
Almeno io l'ho vista e vissuta così e mi è parso strano che nessun sacerdote vescovo o cardinale abbia detto nulla. Almeno che io ricordi.
Ne ho anche scritto. Poi ripesco i link.


Brava dàtti all'ittica.
Ouaì oi prospaizòntes tèn tòn praòv upomonèn!

Anonimo ha detto...

"si dice" uno dei miei successori con il mio stesso nome

una sola fede ha detto...

@caro Rafminimi, mi associo alla preghiera...

ah, se meditassimo seriamente almeno una volta al dì sulla nostra dipartita, su quell'istante in cui ci dovremo presentare davanti al Tribunale Supremo, quanti peccati e sciocchezze in meno commetteremmo, quante parole di troppo risparmieremmo... e quanto se ne gioverebbero le nostre anime

Anonimo ha detto...

Giovanni Paolo II: la libertà religiosa è incompatibile con il laicismo
http://www.grisrimini.org/documenti/magistero/libertareligiosa.htm

Anonimo ha detto...

Bergoglio saluta un laico protestante, "Salve mio fratello vescovo!" e poi da alla sua chiesa eretica un video conferenza...

http://www.harvestingthefruit.com/francumenism-mission-accomplished/


un laico protestante è il suo fratello vescovo?!

Bergoglio è senza dubbio sospetto di eresia...

Romano

Anonimo ha detto...

Alessandro
conosci il lavoro svolto sul campo ( (molteplici e vari) dai gesuiti Usa? Ottimi figli di san Ignazio.
Vera

Anonimo ha detto...

Rosa guarda che Mariadaga è un vescovo, che ora è diventato "famoso", ma che si è sempre speso molto nella sua diocesi, molto vicino ai suoi preti e ai fedeli.Non ho mai visto il vescovo della mia diocesi confessare o celebrare funerali di semplici fedeli come fa Mariadaga.

Luís Luiz ha detto...

Rosa guarda che Mariadaga è un vescovo, che ora è diventato "famoso", ma che si è sempre speso molto nella sua diocesi, molto vicino ai suoi preti e ai fedeli.Non ho mai visto il vescovo della mia diocesi confessare o celebrare funerali di semplici fedeli come fa Mariadaga.
Curioso... Qualcuno che conosce così bene il cardinale Maradiaga, ma non ne conosce il nome.

mic ha detto...

In ogni caso penso che anche i protestanti si prendano cura dei propri fedeli. Resta da vedere cosa. gli insegnano.

Just curious.. ha detto...

Vera, sei forse la stessa "Vera" che, semi-provocatrice, fa ogni tanto capolino sul blog di Raffaella?

rosa ha detto...

Non mi riferivo a Maradiaga, che dev'essere un uomo eccezionale, visto che, oltre a celebare funerali e confessare, ha il brevetto di pilota - e quindi ha seguito una scuola, sa suonare bene il piano - e quindi ha trovato il tempo per studiarlo - è sempre in giro a tenere conferenze.
MA al novello cardinale honduregno, del quale ho potuto ammirare in un video pubblicato dai suoi "aficionados", sia la dimora, sia l'abbigliamento, sia l'eloquio.
Quest' è l'ultima volta ch rispondo ad un anonimo. Chi poi, coem Vera, consoce così bene la realtà del Centroamerica, prego: pubblichi articoli con nomi, cognomi, foto, statistiche ed altro materiale, così anche noi ci facciamo un'idea precisa del magnifico lavoro dei Gesuiti in America latina (a giudiacre da come funzionano quelle società, non mi sembra abbiano ottenuto granchè)
Rosa

Anonimo ha detto...

Non mi farei soverchie illusioni: siamo alla liquidazione finale di duemila anni di storia. A partire dal famoso "chi sono io per giudicare" che ha sovvertito in un attimo il concetto di coppia e famiglia. E se è il Capo Supremo a dirlo figuriamoci gli altri.
Da lì è seguito:
1.L'ordine di non parlare di temi etici e valori non negoziabili, tacciando chi ne parla di essere un sobillatore ipocrita.
2.Il defilarsi dalle manifestazioni francesi contro il nuovo concetto di famiglia.
3.L'assoluto silenzio di fronte alla introduzione dell'eutanasia dei bambini in Belgio.
4.L'introduzione del concetto che la Nuova Chiesa deve seguire ciò che il popolo vuole in termini di morale ed etica senza più indicare qual'è la via giusta.
5.L'apertura all'equiparazione tra divorzio e matrimonio da parte di uno dei cardinali del concistoro. Cardinale molto apprezzato dal Papa.
C'è qualcuno che coltiva ancora beate speranze su ciò che ci attende?
Miles

Anonimo ha detto...

no sono un'altra Vera.
Vera/2

Anonimo ha detto...

Rosa il nuovo cardinale è nicaraguense non hondureno.

Vera/2

Anonimo ha detto...

Rosa vuoi il link di parrocchie gesuite nell'honduras dove se non ci fossero loro, come altri ordini religiosi, ci sarebbe gente che non avrebbe mai la possibilità di assistere a una Messa? Hanno università, centri di riflessione teologica,Centri in cui si fanno ritiri spirituali, in San Salvador l'associazione che cerca di riunire i figli dei disparecidos, dati sovente in adozione illegale con i loro parenti durante la guerra civile , è un gesuita, Jon Cortina morto nel 2005. Ingegneri gesuiti in centroamerica hanno costruito ponti, pozzi.Proprio sapendo come sono quei paesi, hanno fatto miracoli.
Vera/2

mic ha detto...

Vera/2
non escludo che ci suano in giro per il mondo gesuiti che fanno miracoli.

Questo non cambia nulla al problema Bergoglio che non credo sia legato solo al fatto che è un gesuita.

una sola fede ha detto...

@Rosa scrivi: "Maradiaga, che dev'essere un uomo eccezionale, [...] sa suonare bene il piano"

Non so se sia un uomo eccezionale...sicuramente però canta e suona il clarinetto (vedasi dal minuto 1' 50")...

http://www.youtube.com/watch?v=m0_O1CEsVow

una sola fede ha detto...

...e mentre in giro per il mondo ci sono gesuiti che fanno miracoli, qualcuno di loro invece si dedica ad altro...


FR. SAJU GEORGE, S.J. si dedica da anni alle DANZE INDU’.
Un profilo con annesso video in basso (cliccare per guardarlo DANZARE e ascoltare qualche sua dichiarazione) direttamente dal sito jesuit.org (dove, tra l’altro, in alto a destra è visibile la scritta: AD MAJOREM DEI GLORIAM):

“[…] The bharatanatyam is an ELEGANT FORM OF DANCE with a strong visual impact. ORIGINATING IN THE TEMPLES IN TAMIL NADU, A STATE IN SOUTHERN INDIA, literally thousands of years ago, this dance style is the oldest of the main forms of classical Indian dance”.

Ecco il link:

http://www.jesuit.org/blog/index.php/tag/jesuit-father-saju-george/


Per chi voglia solo vedersi il video senza entrare nel sito gesuita:

http://www.youtube.com/watch?v=Lpfl_gkWiDM

Per chi voglia leggersi un articolo in proposito con relative foto del gesuita danzante direttamente in una chiesa di Vienna, con tanto di dichiarazione:

“Asked about his dancing, Fr. George explains that "God may be Shiva or Krishna or one of the gods of the Hindu tradition, but the underlying spirituality is lifting one's soul toward God. ..”
[Traduzione: Fr. George spiega che “Dio può essere Shiva o Krishna o uno degli dei della tradizione Induista, ma la sottostante/implicita spiritualità sta nell’elevarsi della propria anima verso Dio…”]

http://www.traditioninaction.org/RevolutionPhotos/A350rcDanceJesuit.html

Anonimo ha detto...

Maradiaga : stessa congregazione di Bertone (e non di Bergoglio.)

Anonimo ha detto...

metz
http://www.papalepapale.com/develop/quella-pax-infame-tra-vaticano-e-unione-sovietica-laccordo-di-metz/
m

rosa ha detto...

i gesuiti in smerica latina ci stanno da 4 secoli. domanda: si vive meglio in europa o in America latina ?
la dottrina cattolica e' piu' seguita, sul serio, da noi o in america latina ?
l' istruzione, il livello di stdi, ricerca, la condizione sociale della donna e dei bambini e' supriore da noi o da loro?
dova stan crescendo a ritmo vertiginoso i pentecostali protestanti, da noi o da loro?
Vera, il credo che il primo dovere di un religioso NON e' costruire scuole, ospedali o fabbriche, ma annunciate la parola di Dio. TUTTE le altre cose le sanno fare benissimo i laici.
E quando vedo Maradiaga- lo so che non e' gesuita, e' salesiano, e Don Bosco si rivolta nela tomba, dire e fare come nei video che ho visto, tra cui suonare un samba in chiesa appena terminata la s.messa, ancora con i paramenti addosso, e poi vedo il nivpcaraguegno- scusate, faccio confusione, si assomigliano tutti i centroamericani - che sembra un operaio appena tornato dal cantiere, beh, mi sorgono molti dubbi sullo stato della gerarchia in Centroamerica, gesuitica, salesiana, francescana, legionaria, opusdeiana, focolarina, ecc.

rosa

Anonimo ha detto...

Manuale di autodifesa per genitori preoccupati
http://www.culturacattolica.it/default.asp?id=17&id_n=34871