Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 28 novembre 2014

Padre Volpi "rettifica". Ma non chiarisce

Pubblico senza commenti (non mi pare ce ne sia bisogno) da La bussola quotidiana [qui], nell'intento di fare da ripetitore a fatti che continuano a colpirci dolorosamente e senza rimedi in vista, almeno finora prevedibili. Qui e qui i precedenti  ripresi anche da noi.

Padre Fidenzio Volpi e Riccardo Cascioli
Egregio Direttore,
Faccio seguito all'articolo riferito alla mia persona e intitolato "Il caso Forte, le tariffe e… Quanti mugugni tra i vescovi", pubblicato a firma di Matteo Matzuzzi il 25 novembre 2014 sul sito da Lei diretto per esercitare al riguardo il mio diritto di rettifica a norma delle vigenti Leggi sulla Stampa.
Al riguardo chiarisco quanto segue:
I) La mia presenza all’Assemblea autunnale della Conferenza Episcopale Italiana, come a tutte le altre Assemblee, è dovuta al fatto che vengo convocato in ciascuna di tali circostanze nella mia qualità di Segretario Generale della Conferenza Italiana dei Superiori Maggiori, a prescindere da chi mi indirizzi la relativa convocazione;
II) In tale circostanza, alcuni Ordinari mi hanno avvicinato per consultarmi in merito alla vicenda dell’Istituto dei Frati Francescani dell’Immacolata, di cui sono Commissario Apostolico;
III) E’ opportuno, e rientra nella prassi prudenziale della Chiesa, che ciascun Moderatore Supremo di un Istituto di Vita Consacrata venga consultato dall’Ordinario prima che questi decida in merito all’accoglienza da accordare ad un Religioso suo suddito, specie se Sacerdote.
IV) Qualora Monsignor Galantino abbia raccomandato ai Vescovi di conformarsi con tale prassi, ciò rientra nelle sue competenze di Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana.
Con ossequio.
Padre Fidenzio Volpi OFMCapp.
Commissario Apostolico
Egregio padre Volpi,

la ringrazio anzitutto per l’attenzione che ha per il nostro quotidiano.
Quanto ai suoi chiarimenti riguardo all’articolo citato che – fra le altre cose – faceva riferimento alla sua presenza all’ultima Assemblea generale della CEI svoltasi ad Assisi, mi permetta di precisare alcune cose.

Che lei sia stato invitato nessuno l’ha messo in dubbio, è sui motivi dell’invito che nascono delle domande, soprattutto in relazione al suo atteggiamento verso alcuni vescovi.

Mi spiego: dalle sue parole si potrebbe ritenere che come Segretario Generale della Conferenza Italiana dei Superiori Maggiori (CISM), lei abbia il diritto di partecipare alle assemblee della CEI o, quantomeno, che questa sia la prassi. Ma questo non consta leggendo statuto e regolamento della CEI, dove mai si cita una eventuale partecipazione del segretario CISM. Invece lo Statuto afferma che «A giudizio del Consiglio Episcopale Permanente, possono essere invitati a intervenire alle stesse sessioni, per la trattazione di questioni determinate e con voto consultivo, presbiteri, diaconi, membri di istituti di vita consacrata o di società di vita apostolica, laici» (art.14 §2). E l’art. 10 del Regolamento dice che lo stesso Consiglio permanente «ne stabilisce le modalità di partecipazione». Quindi la sua eventuale partecipazione dovrebbe essere decisa di volta in volta e circoscritta ad alcuni argomenti particolari che la coinvolgono.

Da qui si può comprendere lo stupore di molti vescovi che invece l’hanno vista partecipare ai lavori, senza che peraltro sia stato spiegato il motivo. Inoltre, diverse fonti sono concordi nel sostenere che la sua presenza ai lavori dell’assemblea CEI sia piuttosto recente. Sono certo che ci sia un motivo ragionevolissimo alla sua presenza, ma la sua lettera purtroppo non lo chiarisce.

Quanto poi ai suoi contatti con singoli vescovi, può darsi che qualcuno sia venuto da lei a informarsi (non ho motivo di dubitarne e comunque è cosa di cui non abbiamo parlato), ma ciò che abbiamo stigmatizzato nell’articolo è il fatto che lei abbia affrontato alcuni vescovi con fare e dire intimidatorio, per indurli a non accettare le richieste di incardinazione in diocesi di ex frati Francescani dell’Immacolata. Nella sua lettera lei non smentisce questa affermazione, e del resto le testimonianze che abbiamo in proposito sono varie. Al che ci si chiede fin dove si estendano i poteri del Commissario di un ordine religioso. Non consta di aver mai assistito a qualcosa di simile prima di ora.

Lei afferma che è prassi prudenziale che un vescovo consulti il superiore dell’ordine religioso da cui proviene un sacerdote che voglia essere incardinato in diocesi. Il che è puro buon senso, ma è appunto una consultazione. Ciò che sta avvenendo invece è una forte pressione - che arriva alle minacce – nei confronti dei vescovi per impedire che alcuni frati possano trovare “rifugio” in qualche diocesi o altro ordine religioso. O Francescani dell’Immacolata secondo la “regola” di padre Volpi, o nulla. Anche qui mi pare sia un fatto senza precedenti che mi sembra contrastare con il più elementare diritto alla libertà di coscienza, prima ancora che con il Codice di Diritto Canonico.

Nasce spontanea la domanda sul motivo di tanto accanimento, visto che tuttora i motivi del commissariamento dei Francescani dell’Immacolata - e le sue modalità e limiti temporali – non sono affatto chiari. Né grande aiuto viene dal sito ufficiale.

Qualcosa in più si capisce invece da un blog che si presenta come prossimo a lei, tanto che si chiama “In comunione con il commissariamento dei Frati Francescani dell’Immacolata” e che, peraltro, all’articolo di Matzuzzi succitato dedica un post semplicemente delirante. Ma in un altro post del 17 novembre, l’anonimo autore  spiega il perché lei sia tanto preoccupato di evitare l’incardinazione di ex frati in diocesi: «Lo scopo finale delle richieste d’incardinazione in Diocesi appare chiaro: è la costituzione di una piattaforma di lancio, magari off shore come quella dell’Arcidiocesi di Lipa nelle Filippine o in diocesi di minoranza cattolica come in Inghilterra,  per raggruppare chierici ordinati in sacris ed ex seminaristi FFI nella speranza di un ribaltone nell’attuale governo della Chiesa universale».

Insomma, dice il blog, lei agirebbe così – di concerto con chi l’ha invitata ad Assisi - perché sarebbe in atto un complotto per rovesciare papa Francesco ad opera di chierici ed ex seminaristi Francescani dell’Immacolata in combutta con alcuni vescovi che li accolgono in diocesi. Sarebbe veramente da ridere se non fosse che si presenta come spiegazione ufficiosa della vicenda.

Spero che lei voglia chiarire anche su questa ricostruzione e sulla precisa natura del blog che parla a suo nome.

19 commenti:

Alessandro Mirabelli ha detto...

Ma p. Volpi sa che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi?

Anonimo ha detto...

Egregio monsignore Volpi lei e i suoi amici di merende deve vergognarsi io ho conosciuto personalemente l'ordine dei Francescani dell'Immacolata e sono stata profondamente colpita dalla loro coerenza evangelica la mia conversione è stata amorevolmente e convintamente seguita da tanti di loro ho conosciuto anche padre Stefano Maria Manelli un sant'uomo ripeto renderete conto a Dio!

Piave ha detto...

Sig. Fidenzio, ha mai sentito che la vita è una ruota che gira? Anche altri che credevano di avere il pieno potere in mano si son dovuti ricredere dopo un po'. E spesso quando meno se l'aspettavano.

Francesco B. ha detto...

Sabato scorso sono stato a Messa in una parrocchia-santuario retto dai Francescani dell'Immacolata in una regione d'Italia di cui, ovviamente, non voglio fare il nome. Dopo la Messa, celebrata con devozione in un NO particolarmente ossequioso delle rubriche, il frate, in sacrestia, sollecitato dalle mie domande, mi ha rivelato che ormai nessuno riesce più a sopportare padre Volpi e che non ne possono più di lui neppure in "Congregazione". A quanto pare Volpi ha dei modi tirannici. Buona parte dei frati italiani ha chiesto di potersene andare ma viene loro impedito poichè il commissario teme che, se le defezioni venissero accolte, resterebbero quattro gatti (oltre il 90% dei frati sono contro Volpi e fedeli a padre Manelli). Non so se per "congregazione" egli intendesse quella dei frati stessi (cioè gli attuali dirigenti dell'ordine come padre Bruno) oppure la Congregazione vaticana dei Religiosi. Comunque mi ha rivelato che in Vaticano tutti sono terrorizzati da papa Francesco e hanno paura dei suoi modi dispotici: il clima a Roma attualmente è tesissimo anche perchè Bergoglio è ritenuto uomo vendicativo.

Anonimo ha detto...

Sig. Mirabelli, probabilmente p.Volpi non crede all'esistenza del diavolo, quindi per lui non ci sono ne pentole ne coperchi.
Gabriele

Anonimo ha detto...

Mi dispiace ma l'errore - grossolano - l'ha fatto Cascioli e la disonèstà intellettuale, mi dispiace, ci sta tutta. L’articolista di “"SENZA ISTITUZIONE NON C'E' CARISMA", non ha per niente scritto quello che Cascioli, e solo lui, oltre voi, ha capito in modo distorto. L’articolista non ha accreditato come realtà la sciocchezza dell’esistenza reale (sic!) di un FANTASCIENTIFICO complotto manelliani-vescovi per rovesciare papa Francesco (“la capacità di ribaltone non può essere resa possibile da una ventina di disperati”), ma ha solo descritto ciò che è nella mente allucinata dei manelliani, ha riferito solo il LORO sogno delirante, solo la LORO falsa speranza, tutta completamente immotivata, di un impossibile e irrealizzabile ribaltone nella Chiesa. A conferma, subito dopo, lo stesso articolista diceva: “……che può solo contare su MIRAGGI MENTALI ai quali non si sottraggono polemisti come Antonio Socci nel suo recente e noiosissimo libro ‘Non è Francesco’”. L’unico ribaltone, quindi, è quello interpretativo che fa…… Cascioli. Cascioli farebbe bene a leggere prima meglio ciò che è scritto prima di sparare bufale, mai indicate e quindi di prendere LUCCIOLE PER LANTERNE. Ha sbagliato Cascioli, ma ancora una volta, nella vostra foga, avete sbagliato anche voi sul solito manelli.

Anonimo ha detto...

Per cristiana pietà ritengo non commentabile l'incredibile nota di padre Volpi. A Napoli si dice "a da passa' a' nuttata" (se non sbaglio). Questi chierici dittatori (solo Dio sa quanto credenti) dovrebbero meditare a lungo sul fatto (come hanno giustamente scritto altri commentatori) che la ruota gira. Che ne sarà di loro? I frati perseguitati trovano santi Vescovi che li accolgono. Chi accoglierà loro? E quale sarà il giudizio di Dio su questi fatti e queste persone? Giorgio

Rr ha detto...

Anonimo ore 11.11,
tutta la vicenda degli FFI puzza di umano, troppo umano, e di niente, troopo niente, divino. Chi finora ne esce bene e' Padre Mannelli, l' altro fondatore, Padre Lanzetta ed altri frati piu' conosciuti dei quali non sto a citare il nome, che han fatto propria la massima " il silenzio e' d' oro". E per dirla con Dante" non ti curar di loro, ma guarda e passa",
Volpi, Bruno e sostenitori vari farebbero meglio a non ribattere, non puntualizzare, non smentire o chiarire, perche' piu' parlano e dicono e fanno, e piu' si notano la lingua biforcuta e l' odore di zolfo.
Dovrebbero inoltre ricordarsi che smentire una notizia e' come darla due volte.
Rr

Rr ha detto...

Anonimo ore 11.11,
tutta la vicenda degli FFI puzza di umano, troppo umano, e di niente, troopo niente, divino. Chi finora ne esce bene e' Padre Mannelli, l' altro fondatore, Padre Lanzetta ed altri frati piu' conosciuti dei quali non sto a citare il nome, che han fatto propria la massima " il silenzio e' d' oro". E per dirla con Dante" non ti curar di loro, ma guarda e passa",
Volpi, Bruno e sostenitori vari farebbero meglio a non ribattere, non puntualizzare, non smentire o chiarire, perche' piu' parlano e dicono e fanno, e piu' si notano la lingua biforcuta e l' odore di zolfo.
Dovrebbero inoltre ricordarsi che smentire una notizia e' come darla due volte.
Rr

Luisa ha detto...

Se non sbaglio avete in italiano l`espressione: "il rattoppo è peggio dello strappo", la "rettifica" di Volpi è un pessimo rattoppo, ma lo strappo è talmente profondo e vasto che nessun rattoppo saprebbe ripararlo.
Con cura Volpi evita di dire che cosa ha detto ai vescovi che, secondo lui, sono venuti a chiedergli informaziooni, omissione voluta, avrebbe dovuto ammettere che ha intimato loro di non accogliere i frati usciti o che vogliono uscire, è facile immaginare quali siano stati i suoi argomenti per convincerli.
Non vorrete mica scontentare il papa...tattandosi di Jorge Bergoglio il coraggio di contrariarlo non è dato a tutti.

Luisa ha detto...


Guardo sempre meno la TV italiana ma ho letto sulla Bussola questo articolo:

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-preti-di-stradasavanzail-pensiero-unico-11062.htm

Ancora mons.Galantino all`opera, sempre più attivo a livello decisionale, diventa spessa "l`ombra del pensiero unico", ad es. ci sono preti di serie A e preti di serie B, come alla RAI.
Scrive Cascioli che
"tra l’altro quello di serie A - o definito tale - è il clero che fino a qualche anno fa nelle diocesi e al centro della Chiesa italiana ha rappresentato il punto di riferimento per la polemica dura nei confronti del pontificato e della gerarchia della Chiesa.

Con Papa Bergoglio l`eterodossia dottrinale è rivendicata, la ribellione diventa un vanto e un merito, se non un dovere, anzi non è più ribellione perchè si fa nuovo conformismo approvato e incoraggiato dal massimo potere, la ribellione, la disobbedienza, l`eterodossia, diventano la norma da imitare, sono dati in esempio alla massa, un modello da seguire.
Quel che conta è l`impegno sociale e politico, ma deve essere di un certo colore, e vorrebbero appiattire la Chiesa tutta su quella visione-prassi monocolore.

Piave ha detto...

X Anonimo delle 11.11

Che pena leggere il suo commento, colmo soprattutto di quella misericordia che dal 13 marzo 2013 ha inondato la Chiesa.
"nella vostra foga": certo, non c'è meglio delle braci che ardono sotto la cenere per far divampare un incendio... basta solo il venticello giusto che non mancherà a tempo debito.

Anonimo ha detto...

Se si pensa Bergoglio un tirannide, quarda i motivi per chiedere il Sacro Collegio a deporlo...

http://www.ipetitions.com/petition/petition2CardinalsReFrancis


Osservatore

Silente ha detto...

Il post dell'anonimo delle 11:11 è decisamente interessante. Nel merito, ha già egregiamente risposto Rosa. La persecuzione contro i FFI non ha bisogno di essere dimostrata: è nei fatti. Ed è una persecuzione feroce, antigiuridica, contraria alla Dottrina, alle disposizioni quali il "Summorum Pontificum", al semplice buon senso.
Ciò su cui vorrei attirare l'attenzione è la tecnica comunicativa dei sostenitori di Volpi, sulla scia del Volpi stesso.
Costoro non entrano nel merito dei fatti, non spiegano le proibizioni della S. Messa, le deportazioni, gli arresti domiciliari, l'imposizione delle eterodossie moderniste.
L'intervento dell'anonimo delle 11:11 è la versione volgare dell'ennesimo comunicato dell'ineffabile Volpi.
Non argomenta, non giustifica, non risponde, non articola pensieri. Insulta, accusa, insinua, devia l'attenzione.
L'intervento è interessante non per ciò che è, un modestissimo esercizio di prosa polemica modernista di bassissimo livello, ma perché è esemplificativo dell'incapacità e impossibilità di Volpi e dei suoi scherani di rispondere, su un piano razionale, argomentativo e logico alle obiezioni di Cascioli e di tutti i critici dell'attuale gestione dei FFI che hanno preceduto il bravo Cascioli.
L'intervento dell'anonimo delle 11:11 infarcisce le sue non argomentazioni con espressioni come: "disonestà intellettuale", "mente allucinata", "sogno delirante". Riprendendo Volpi, tira in ballo Socci ("che c'azzecca?", avrebbe detto un ex politico fallito). Non una confutazione, non un'argomentazione, non una logica.
E' irritante doversi occupare di cattiva prosa come quella citata, che non meriterebbe commenti, ma è opportuno perché questa è esemplare della mala fede dei mandanti. E della loro incapacità di rispondere alle numerosissime contestazioni. Pura arroganza data dal potere, che ha rovinato un Ordine santo e fiorente e privato migliaia di fedeli della S. Messa. Questa incerta prosa dell'anonimo è l'ennesima prova della mala fede e del livello intellettuale dei volpiani e dei loro ispiratori.

Scriveva Nicolas Gomez Davila: "una grammatica insufficiente è la premessa di una filosofia confusa".
E qui siamo di fronte non solo a una filosofia confusa, ma a una filosofia malvagia, pervertita e - forse - demoniaca, perché contraria alla Tradizione e quindi alla Rivelazione.

Anonimo ha detto...

".......per continuare il rinnovamento proposto dal Concilio
alla vita religiosa...." (Card.de Aviz)
C'e' da chiedersi che film ha visto nel frattempo !
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-dal-cardinale-guastafeste-un-tweet-sulla-grande-crisi-11066.htm

mic ha detto...

Anonimo 11:11,
" solo la LORO falsa speranza, tutta completamente immotivata, di un impossibile e irrealizzabile ribaltone nella Chiesa. A conferma, subito dopo, lo stesso articolista diceva:"

la sua "pretesa", infondatissima, di attribuire ai FI fedeli persino "il ribaltone nella Chiesa", è anche anacronistica, perché non tiene conto che il "noiosissimo" (ma guarda!) libro di Socci comprensivo della corrispondente ipotesi, è uscito oltre un anno dopo l'infausta crisi... e la sua, oltretutto, è solo una delle tante illazioni gratuite e calunniatrici.

Anonimo 11::11 ha detto...

Scusate ma quando e dove voi rispondete nel merito? Nelle vostre frasi tipo : "La vicenza puzza .... escono bene i nostri (sic!) .... i contrari sono solo biforcuti e puzzano di zolfo"; dove sono le risposte nel merito? Non vi rendete conto che le vostre sono solo IMPRESSIONI SOGGETTIVE (i vostri "desiderata") ma non ci sono fatti? Le vostre (usando i fumetti usati da Silente) sono "accuse, insinuazioni.....deviando l'attenzione dai veri fatti". Cascioli ha sbagliato. Incredibilmente ha attribuito all'articolista affermazioni che l'articolista non ha mai fatto. Su questo punto non dite una parola. Eppure il mio intervento era solo su questo punto! Nelle esternazioni da voi prodotte (usando i cartoni animati usati da Silente) si rileva che "non argomentate, non giustificate, non rispondete, non si articolano veri pensieri" ma solo insultate Padre Volpi ritenuto a torto - da voi - come un mostro. Mentre il vero mostro lo difendete ingenuamente. Mic sono i manelliani che tra le loro tante allucinazioni, credono anche in un fantascientifico ribaltone per tornare a vivere negli abusi di prima del commissariamento. MIc è Manelli e sono i manelliani ad essere sotto inchiesta, non sono sotto inchiesta Padre Volpi, la Congregazione dei Religiosi e quanto altro vorreste fare credere con i vostri interventi. Fattene una ragione. Ritorna ad essere la persona saggia che eri prima di ostinarti a difendere l'indifendibile Manelli. Auguri di un buon Avvento.


mic ha detto...

Anonimo 11:11

Comodo fermarsi alla prima, o più recente e unica taverna.

Il blog è pieno di riflessioni, affermazioni documentate sul Magistero disatteso e sul diritto (non solo dei frati ma anche dei fedeli) calpestato, domande e richieste totalmente ignorate e disattese da chi quanto meno avrebbe dovuto prenderle in considerazione.

Invece ciò che emerge non è mai un'accusa concreta (quella del ribaltone è una cavolata!) e un risentimento viscerale nei confronti di Manelli che, anche se avesse commesso qualche errore sempre possibile, non credo che questo sia tale da giustificare tanto malanimo e tanta arroganza, che tutto sono tranne che cristiani.

Anche a noi capita di provare sdegno di fronte a questa arroganza e a quella del commissario; ma è uno sdegno momentaneo che si trasforma in preghiera all'Immacolata perché ponga fine a questa persecuzione e preservi i suoi consacrati!

Rr ha detto...

Maporca miseria, Anonimo 11.11: qual e' il capo d' accusa rivolto a Manneli e i suoi? QUESTO E' IL PUNTO SU CUI NON!NON,NON, RISPONDETE MAI!!!
Eresia? Andrebbero denunciati alS.Offizio. OOps, non c' e piu? Ma c'e' la CdF. NON risultano denunce in merito.
Mmannelli ha forse commesso delitti graviora, come Padre Maciel ? NO, altrimenti tutte le gazzette d' Italia e del mondo ne sarebbero piene.
Ha RUBATO? NO, non ha mai maneggiato soldi ( a differenza di altri che han lasciato le casse diocesane vuote) e chi, laico, li ha maneggiati, a quanto pare non e' denunciato.
Ed allora? Non sentire cum Ecclesia ? Non mi risulta esista un comandamento, ne' una legge canonica in merito. Tra l' altro altri Padri ed Ordini e LCWR sentono tanto cum Ecclesia che si vestono e comportano in un modo che manco le sindacaliste della CGIL o le partigiane comuniste dell' Armata rossa. E NESSUNO le tratta come sono stati trattati Mannelli e gli FFI.
Continuate cosi. Alla fine non ci saranno più religiosi in
seno alla Chieas cattolica, se non quelli della FSSPX. E noi daremo loro i nostri soldi. Perché sono i soldi o il sesso che v' interessano, come ben dimostrano le storie dei preti operai post '68 e di tanti frati e suore.
Rr