Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 21 settembre 2012

FSSPX-Roma: Importante - Padre Schmidberger parla delle condizioni e dello stato attuale dei negoziati con Roma

Mi decido, ora, a pubblicare perché, se lo fa una fonte seria come Rorate Caeli, è arrivato il tempo di parlarne senza rischiare di sollevare polveroni dannosi. La situazione è già grave di per sé: a comprometterla definitivamente ci ha pensato il cardinal Levada, confermato - pare - dal Santo Padre... Le notizie provengono da un'intervista di don Andreas Steiner, portavoce del Distretto tedesco della Fraternità San Pio X in Germania, all'attuale Superiore generale del Distretto ed ex Superiore della Fraternità, Schmidberger. I principali argomenti sono: il recente Capitolo Generale, la situazione attuale della questione tra Roma e la FSSPX e i rapporti con l'Arcivescovo Müller (prefetto della CDF).
Riporto, con gratitudine, la fatica dei nostri amici di Rorate nella mia traduzione.

Ciò che segue è una adattata, ma ragionevolmente accurata, sintesi di 17:21 minuti video.

Sulla prima questione, che discende dal Capitolo Generale, don Schmidberger sottolinea il lato positivo per la stessa FSSPX: «il Capitolo Generale ci ha fornito una nuova unità all'interno delle nostre stesse fila, [una unità] che ha sofferto un po 'negli ultimi tempi, e che è una grande grazia di Dio, direi». Per quanto riguarda l'aspetto esterno del Capitolo Generale, il Padre osserva che ci sono tre punti che devono essere richiesti dalle autorità in caso di realizzazione della unione visibile con Roma. Questi sono: in primo luogo, che alla Fraternità San Pio X sia data la libertà di esporre gli errori del Vaticano II, in secondo luogo, che le sia consentito di utilizzare solo i libri liturgici del 1962 e, in terzo luogo, che debba esserci sempre un vescovo nella Fraternità al proprio interno.

La seconda domanda riguarda la situazione tra Roma e la FSSPX. Intorno alla Pentecoste (di quest'anno) la gente pensava che l'unione visibile era vicina, ma, come osserva il Padre, l'incontro tra il cardinal Levada e Mons. Fellay ha cambiato tutto questo. La richiesta che è stata presentata dal cardinale riguardava non solo la proposta [nota del traduttore: rispetto al preambolo dottrinale] che il vescovo Fellay aveva inviato a Roma in precedenza, ma aggiungeva a quella proposta nuove esigenze che devono essere soddisfatte dalla Fraternità San Pio X, ed il vescovo lo ha ritenuto inaccettabile per la Fraternità.

Questi requisiti aggiuntivi sono costituiti, secondo il Padre:
  • dal riconoscimento della "liceità" [in tedesco: Lizeität - nota del traduttore: si veda anche la prefazione alla FSSPX tedesca di Distretto Mitteilungsblatt nr. 404 del settembre 2012, in cui viene utilizzata la stessa parola, rafforzando la convinzione che essa deriva direttamente dalla proposta del cardinale Levada] della nuova liturgia [Nota del redattore: il Padre presenta in primo luogo il termine Lizeität come "permissivismo", ma poi interpreta immediatamente nel senso di "legittimità"],
  • e anche dal riconoscimento della continuità ininterrotta tra le dichiarazioni dottrinali della Chiesa e il Vaticano II e tutti i concili precedenti. E questo è impossibile, secondo il Padre, poiché ci sono innegabilmente rotture con il Vaticano II e "quindi non possiamo accettare la ermeneutica di continuità in quanto tale" [enfasi aggiunta dal traduttore].
In seguito a questa riunione, Mons. Fellay ha inviato una lettera al Papa, chiedendogli se tali requisiti supplementari fossero voluti da Sua Santità, o se rappresentassero richieste dei suoi collaboratori. Il Papa ha confermato a Mons. Fellay che egli desidera veramente che tali requisiti siano soddisfatti.

La Fraternità San Pio X invia le sue preoccupazioni circa tali requisiti a Roma con la speranza che ci possa essere soluzione. Già con le discussioni dottrinali è apparso chiaro che ci sono grandi differenze tra l'insegnamento della Chiesa nel corso degli ultimi secoli (rappresentato dalla Fraternità San Pio X), e i concetti dottrinali dei rappresentanti delle attuali autorità nella chiesa. Fino a quando questi non saranno risolti, il Padre dice di credere che non ci sarà un vero esodo della Chiesa dagli attuali problemi.

La terza questione, poi, si occupa della relazione tra l'arcivescovo Müller, l'attuale prefetto della CDF, e la FSSPX. L'Arcivescovo non è stato molto favorevole alla Fraternità San Pio X, quando era l'Ordinario del luogo della diocesi in cui essa ha il suo seminario tedesco; tuttavia, ciò che preoccupa molto di più Schmidberger è l'eterodossia dell'arcivescovo in alcuni punti della fede, mentre il capo della CDF dovrebbe vigilare sulla fede e proteggerla.

Padre Steiner ha dunque chiesto se Padre Schmidberger prevede nuove scomuniche nel caso che la Fraternità San Pio X non soddisfi i due requisiti di cui sopra. Padre Schmidberger, tuttavia, pensa che che ciò sia molto improbabile. Egli vede la Fraternità non solo come una comunità di circa 570 sacerdoti, alcune suore e alcune scuole cattoliche, ma - senza voler sembrare presuntuoso - egli ritiene che la FSSPX è anche in un certo modo la spina dorsale di tutti coloro che vogliono mantener viva la Tradizione della Chiesa. Per tutti costoro, la FSSPX è comunque un punto di riferimento. Se questo punto di riferimento venisse in qualche modo screditato, ciò rappresenterebbe una enorme "demoralizzazione" delle forze tradizionali e conservatrici della Chiesa. Sarebbe quindi una catastrofe enorme, non tanto per la Fraternità, ma per la Chiesa stessa.

Infine, l'ultima domanda chiede a padre Schmidberger se a suo parere i colloqui con Roma hanno prodotto qualche beneficio. Il Padre ritiene che i colloqui hanno avuto enormi benefici. In primo luogo, essi hanno dimostrato che la FSSPX deve davvero cercare una normalizzazione; che la Fraternità San Pio X guarda la sua situazione alla luce della crisi attuale come non normale, e ogni anomalia richiede una normalizzazione. La situazione attuale è anomala; tuttavia non è colpa della Fraternità: è una necessità nell'attuale situazione di crisi, se si vuole mantenere integre l'antica liturgia, l'antica dottrina, l'antica disciplina e se si vuole vivere su questa pienezza in modo coerente come cattolici.

D'altra parte, le discussioni hanno dimostrato che esistono differenze dottrinali e le deviazioni non esistono dal lato della Fraternità, ma dalla parte dei - lo si deve, purtroppo, ammettere - rappresentanti della Chiesa che organizzano gli incontri di Assisi, che praticano ciò che è stato esplicitamente condannato in passato dalla Chiesa, dai Papi, dai concili. E in terzo luogo, i negoziati hanno portato ad un processo di chiarificazione all'interno della Fraternità. Essa non è d'accordo con coloro che, per ragioni di principio, rifiutano i colloqui con Roma. Il Padre conclude l'intervista dicendo:
« La Fraternità non ha mai lavorato per se stessa; non si è mai considerata come fine a se stessa, ma ha sempre cercato di servire la Chiesa, per servire i Papi. L'arcivescovo Lefebvre ha sempre detto questo: Vogliamo essere a disposizione dei Vescovi, dei Papi, vogliamo servire loro, vogliamo aiutarli a guidare la Chiesa fuori da questa crisi, per ripristinare la Chiesa in tutta la sua bellezza, in tutta la sua santità; ma questo può certamente avvenire solo al di fuori di ogni compromesso, di qualsiasi falso compromesso. È di grande importanza per noi e abbiamo in realtà cercato di recuperare questo tesoro nella Chiesa, per dargli nuovamente diritto di cittadinanza. E forse qualcuno ha deviato da ciò. Anche attraverso queste discussioni dottrinali la Fraternità ha fatto sicuramente pensare la gente sul Concilio Vaticano II e su certe dichiarazioni di esso ».

46 commenti:

Anonimo ha detto...

La pietra d'inciampo per gli uni e per gli altri è sempre il sacrosanto concilio ecumenico pastorale vaticano II
e a quanto pare ci siamo tutti illusi su questo papa e questo pontificato.
Ma Dio sconvolge i piani degli empi e nessuno di noi dubita, salva dismostrazione fattuale del contrario nei cuori arriva solo Dio, che il popolo vaticano sia empio e che risponda più alle logge che alla Verità

Caterina63 ha detto...

Perdonate l'OT ma neppure tanto OT ^__^

Il Papa stamani ai Vescovi francesi in visita ad limina:

"La soluzione dei problemi pastorali diocesani che si presentano non deve limitarsi a questioni di organizzazione, per quanto importanti. Esiste il rischio di porre l'accento sulla ricerca dell'efficacia con una sorta di 'burocratizzazione della pastorale'; focalizzandosi sulle strutture, sull'organizzazione e i programmi, che possono divenire 'autoreferenziali', a uso esclusivo dei membri di tali strutture. (...) L'evangelizzazione richiede, al contrario, di andare all'incontro del Signore, in un dialogo stabilito nella preghiera, e poi di concentrarsi sulla testimonianza da dare al fine di aiutare i nostri contemporanei a riconoscere e a riscoprire i segni della presenza di Dio".

Il Santo Padre ha elogiato la generosità dei laici chiamati a collaborare negli uffici e nelle funzioni della Chiesa, avvertendo nel contempo come sia necessario ricordare: "che il compito specifico dei fedeli laici è l'animazione cristiana delle realtà temporali nelle quali essi agiscono di propria iniziativa ed autonomamente, alla luce della fede e dell'insegnamento della Chiesa. È dunque necessario vigilare sul rispetto della differenza fra il sacerdozio comune di tutti i fedeli ed il sacerdozio ministeriale di coloro che sono stati ordinati al servizio della comunità, differenza che non è soltanto di grado, ma di natura. D'altra parte, si deve conservare la fedeltà al deposito integrale della fede come è insegnato nel Magistero autentico e professato da tutta la Chiesa".


Anonimo ha detto...

Questa volta il Papa ha parlato chiaro e forte senza ambiguità.

Come la mettiamo tuttavia, quando 'manda' ad evangelizzare chi questa differenza di essenza del sacerdozio non la riconosce e non la vive, incoraggiato anche da uno degli alunni più in vista del Papa, un tale Schönborn?

Leggere, nel link, la terza parte...

Molte belle parole, alle quali non fanno riscontro i fatti.

Il primato petrino è esercitato o c'è molta, troppa, desistenza?

Domingo (Cile) ha detto...

En verdad, no veo ninguna dificultad seria para que la Fraternidad regularice pronto su situación canónica. Me atrevo a sugerir a los hermanos de la Fraternidad que en sus negociaciones salgan de la lógica verdad-error, y se muevan en la lógica éxito-fracaso. Aquí llevan todas las de ganar, pues es claro, que buena parte de las reformas promovidas por el Concilio han sido un rotundo fracaso (contra factum non valet argumentum). Por otra parte la Fraternidad necesita la plena unión con la Santa Sede, si quiere evitar que bajo su alero se cobijen innumerables pájaros raros, como se dice en mi tierra.
Disculpen no poder escribir en la lengua del Dante, pero es muy semejante a la de Cervantes.

Anonimo ha detto...

- Il primato petrino è esercitato ....

- o c'è molta, troppa, desistenza?

clickare sulla 2a
.......................
quisquilie....tutto ok ! nella Chiesa c'è posto per tutti, tutti i diversamente credenti e celebranti.....falsa o vera dottrina non importa granchè....l'importante è AMARSI, accogliersi nelle divers-abilità e karismi pluriformi....

Luisa ha detto...

Chi dice che il card. Schönborn è un allievo del Papa? E anche un suo vicino e fidato collaboratore?

Ecco il suo progetto per la Chiesa austriaca:

http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/austria-18291/

Vi sembra che il suo progetto coincida con la visione del Papa?
Quando poi si sa che Schönborn è uno dei maggiori sponsor del cammino neocatecumenale...possiamo, senza timore di sbagliarsi, dire che la parrocchia tradizionale ha i giorni contati in Austria.

Anonimo ha detto...

QUISQUILIE....

Un grande papa come San Gregorio Magno dichiarò che “è meglio che lo scandalo emerga, piuttosto che la verità venga sepolta”.
Qualunque sia il nostro ceto sociale, ciascuno di noi è membro militante della Chiesa, un soldato di Cristo. In quanto tale, ciascuno di noi ha il dovere di difendere la Chiesa secondo le proprie capacità.
Come disse Papa San Felice III:
“Non opporsi all'errore equivale a sostenerlo, e non difendere la verità è come seppellirla,
ed evitare di punire gli uomini malvagi, quando potremmo, è peccato tanto quanto incoraggiarli”.

...............
La Vergine di Fatima ci ha offerto i mezzi per evitare questo castigo, ma alcuni uomini della Chiesa hanno disdegnato questo aiuto divino. Come i Re di Francia, che rigettarono la semplice richiesta di Nostro Signore di consacrare la loro nazione al Suo Sacro Cuore, gli uomini che controllano l'apparato Vaticano hanno impostato una rotta verso il disastro — un disastro assai più grande di quello che colpì la Francia.

http://www.devilsfinalbattle.com/it/ch17.htm
.......................................
Il peccato principale, di menzogna ed eresia, a partire dallo stravolgimento liturgico e dottrinale,. FONTE di tutti gli altri peccati (lex orandi-lex credendi-lex vivendi) imperversa nella Chiesa, ma nessuno che ne ha facoltà ed autorità ha la minima intenzione di porvi termine !
(ciò si chiamerebbe "omissione d'atti d'ufficio", nella società civile, e può essere di grado piuttosto pesante, se guardiamo le conseguenze..........immaginate in un'ospedale se accadesse qualcosa di simile, la desistenza permanente di un'autorità massima, in materia di salute pubblica dei cittadini: che accadrebbe ? quale popolo civile la tollererebbe a lungo ? e qui stiamo parlando della salute ETERNA delle anime: quisquilie....)

Anonimo ha detto...

Condivido il punto di vista dell'amico cileno, che ringrazio per aver detto la sua.

Grazie Domingo!
Purtroppo il rischio di "polarizzazioni" riconoscibile nella Fraternità è ben visibile anche nella Chiesa ed anche in essa non mancano gli "uccelli rari"...

don Camillo ha detto...

Ma io non trovo nulla di nuovo. Levada non c'è più Pozzo è stato retrocesso quindi..... Vedremo le prossime mosse vaticane per giudicare se c'è continuità vessatoria contro la SPX.

Indeciso su Mil ha detto...

Il Papa ha chiesto. Se chiede può ricevere una risposta positiva, negativa o interlocutoria. Il Papa imponga come verità di fede l'oggetto della sua richiesta in nome della sua autorità apostolica, sostenendo che il Magistero del Vaticano II è infallibile e pertanto pregiudiziale per dirsi cattolici. Perché non lo fa? Per quanto riguarda la Messa di Paolo VI la Fraternità non ha mai detto che è invalida ma in certi punti equivoca. Del resto a cosa dovrebbe servire la famosa e fumosa riforma della riforma se non a cancellare queste ambiguità nel NO? Quali sono gli equivoci del VO?

Anonimo ha detto...

Il Papa imponga come verità di fede l'oggetto della sua richiesta in nome della sua autorità apostolica, sostenendo che il Magistero del Vaticano II è infallibile e pertanto pregiudiziale per dirsi cattolici. Perché non lo fa ?

perchè imporlo come infallibile lo obbligherebbe a spiegare il testo oscuro agli alunni (lenti) che non hanno capito....
e ciò sarebbe molto pericoloso: prima o poi tanti o tutti comincerebbero a capire quello che sostanzialmente il concilio 21.mo E':
non un atto di Magistero, ma un instrumentum regni, che giorno per giorno sta perseguendo tenacemente i suoi veri scopi, (attraverso i suoi esecutori, v. es. Schonborn) di mantenere il Potere sui sudditi, per lo più inermi contro le menzogne e deviazioni eretiche che imperversano.

Anonimo ha detto...

A ben riflettere, il principale interlocutore della FSSPX dovrebbe essere mons. Di Noia.
Credo che sia importante conoscere il suo contributo prima di trarre conclusioni.

Le stesse parole di don Schmidberger, pur esprimendo tutta la gravità della situazione, non pervengono a conclusioni negative.
Anzi, dice che "La Fraternità San Pio X invia le sue preoccupazioni circa tali requisiti a Roma con la speranza che ci possa essere soluzione". Questo significa che la questione è e resta aperta con le difficoltà che conosciamo; ma non è certo detta l'ultima parola.
Del resto - ed anche questo è nel discorso di p. Schmidberger - la Fraternità è ben consapevole che esiste un'anomalia che va sanata con la regolarizzazione.

Anonimo ha detto...

la richiesta di riconoscere la continuità tra Magistero precedente e Vaticano II è incredibile! Lo stesso mons. Gherardini, cioè un canonico vaticano e, quindi, una autorevole e dotta voce interna alla Chiesa, riconosce che in diversi punti tale continuità non c'è. E con mons. Ghreardini io dico: non ci si deve chiedere tale riconoscimento: la continuità se c'è, bisogna dimostrarla inconfutabilmente. Una volta fatta tale dimostrazione chi riconoscerà la continuità sarà cattolico, chi non la riconoscerà non sarà cattolico. Ma richiedere oggi un tale riconoscimento, mentre dentro la stessa Chiesa si levan voci contrarie, è solo ridicolo. E dimostra l'indecisione, i tentennamenti e le paure presenti in alto livello nella Chiesa. Si sa bene che il Vaticano II in molti punti rappresenta una rottura, ma essendo il "partito" vaticanosecondista molto agguerrito e numericamente preponderante, la Santa Sede si deve pur inchinare alle sue richieste e minacce.Forse i tempi non sono ancora maturi. Aspettiamo e preghiamo.

Thibaud ha detto...

La continuità del vativano II, NON esiste in quanto, come ho già ripetuto più volte, la PRIMA GRAVE discontinuità E' il PRIMATO DI PIETRO, messo in discussione proprio dal vaticano II e nella persona di G. Paolo II nel 1995.

Tale ABUSO comporta l'ANATEMA, ed è di una GRAVITA' inaudita.

Preclude l'assistenza dello Spirito Santo allo stesso Pontefice!!

Se il Pontefice infatti, abbandona, RINUNCIA O MODIFICA tale Primato che RICORDIAMOLO è DOGMA,lo Spirito Santo non può proteggerlo dagli errori e quindi può dichiarare dottrine e magistero falso.

E' il Dogma più importante della Chiesa e da li non si può scappare.

I nemici della Chiesa, ovvero coloro che hanno voluto il vaticano II, non hanno tolto la prassi dell'ex cathreda, NO!!

L'hanno lasciata, di modo che il gregge, abbia la convinzione che il Pontefice, abbia l'autorità e con questo, sia ugualmente assistito e con ciò autorità nel proclamare nuove "verità di fede", e tra queste, anche il riconoscimento del pericoloso vaticano II.

Sappiamo però che così non è!! Il pontefice per avere assistenza sicura e certa NON PUO' ne modificare, ne abbandonare, ne rinunciare al suo Primato.

Che facciano pure, ma se verrà applicata o rifatta o imposta l'enciclica Ut Unum Sint, anche da questo Papa, il pontefice ha di FATTO rinunciato e modificato il Dogma INTOCCABILE del Primato di Pietro, con le conseguenze di cui sopra.

Sta quindi al gregge di Cristo decidere con chi stare, se con Dio o contro Dio.

Paradossale che venga richiesto un preambolo alla s. Pio X, che sono gli unici che stanno difendendo IL PRIMATO di PIETRO assieme al Deposito millenario della Chiesa.

Caterina63 ha detto...

Mic, al collegamento che hai messo riporto il titolo:

Inaudito! Come può il Card Schönborn mettere i Neocatecumenali sullo stesso piano dell'Opus Dei e di Comunione e Liberazione??

****

essendo una domanda provo a risponderti avendo sotto mano il magistero di Benedetto XVI ^__^

può sembrare assurdo ma è un bene che il Cnc SCENDA dal suo piedistallo e si fermi IN PARALLELO alla formazione di altre realtà ecclesiali ^__^

Voglio rispondere con il bicchiere mezzo pieno.
Ho letto l'articolo da te indicato, francamente non ci leggo una EQUIPARAZIONE NEL CARISMA O NELL'INDOLE dell'Opus Dei o di CL ;-) ma un parallelismo atto a far capire a Kiko che loro non sono superiori a questi gruppi ;-)

ricordi l'articolo che hai postato qui?

http://neocatecumenali.blogspot.it/2012/09/kiko-battagliare-contro-i-parroci-per.html

è proprio questo che bisogna scongiurare e l'unico modo per farlo sono due:

1. il metodo preconciliare dell'inquisizione e della chiusura del gruppo ^__^

2. far scendere Kiko dal piedistallo e farlo stare IN PARALLELO agli altri gruppi ecclesiali ^__^

Non si scappa mic, e la risposta non può che essere la seconda ^__^

Anonimo ha detto...

Caterina,
il tuo discorso è costruito. E' una visuale tua, in un'ottica che vuole preservare la gerarchia dalle critiche. In parte la comprendo, ma può diventare stucchevole!

Dici di voler vedere il bicchiere mezzo pieno; ma noi non stiamo vedendo il bicchiere mezzo vuoto, stiamo esaminando e valutando errori ben precisi spacciati per verità...

Avresti ragione se in altri contesti e occasioni quelle stesse gerarchie mostrassero il volto autentico della Chiesa; ma Schonborn, in particolare... (e le occasioni sono infinite a prescindere dai neocatecumenali): un esempio per tutti la mostra blasfema nel museo del suo Duomo...

Luisa ha detto...


2." far scendere Kiko dal piedistallo e farlo stare IN PARALLELO agli altri gruppi ecclesiali ^__"

Ma Caterina sai benissimo che Arguello ha costruito la sua struttura=chiesa parallela( con tanto di seminari), che non accetta che venga modificata una sola virgola a ciò che ha creato, che ha messo in piedi un sistema ben oliato per godere dei potenti appoggi che legittimano la sua disobbedienza, sai benissimo che nella sua arrogante presunzione pretende che non è un movimento e che dunque i messaggi rivolti ai movimenti non lo riguardano...
Il cnc è emblematico della rottura più eclatante con la Tradizione, mai sarebbe stato approvato prima del Vaticano II eppure lo si loda, lo si invia ad evangelizzare.
È solo una delle tante incoerenze che ci è dato da vedere, chi ha devastato la Liturgia e introdotto prassi non conformi, chi disobbedisce al Papa, chi ha perfino il potere di imporre alla Chiesa la segretezza dei suoi testi catechetici( il PCL ha detto che non possono essere pubblicati perchè il CNC non ne autorizza la pubblicazione!!), è lodato con enfasi e dato in esempio, è messo ai posti di comando, invece chi difende la Liturgia, la Dottrina ,la Tradizione, è messo all`angolo, trattato con sufficienza se non disprezzo,c`è anche chi deve firmare un preambolo dottrinale....

Amicus ha detto...

Comunque prossimamente pubblicherò anch'io, unendomi ai solenni festeggiamenti per i cinquant'anni del Totem conciliare, la mia raccolta dei testi ufficiali di quella tragica assise. Ho già pronto il titolo: "Tutti i Nocumenti del Concilio"...

Anonimo ha detto...

"Anzi, dice che "La Fraternità San Pio X invia le sue preoccupazioni circa tali requisiti a Roma con la speranza che ci possa essere soluzione". Questo significa che la questione è e resta aperta con le difficoltà che conosciamo; ma non è certo detta l'ultima parola."

°°°°°°°
Anche questo è un modo per vedere il bicchiere mezzo pieno

Anonimo ha detto...

1. il metodo preconciliare dell'inquisizione e della chiusura del gruppo ^__^

Ho riletto con più attenzione e resto basita!

Come sarebbe a dire "metodo preconciliare dell'inquisizione"?
Chiamare gli errori col loro nome ed espellerli o fare in modo che la realtà che li veicola sia purificata sarebbe un metodo da inquisizione preconciliare???

Questo mi sembra un pregiudizio che beatifica gli ambigui e compromissori metodi post-conciliari, dell'inclusivismo assurdo e autolesionista!

Anonimo ha detto...

Per Anonimo 21:16

Io non ho "voluto" guardare il bicchiere mezzo pieno, ho analizzato un dato di fatto e ne ho tratto una conclusione possibile e sperata. Tutto qui!

Caterina63 ha detto...

Ho riletto con più attenzione e resto basita!

Come sarebbe a dire "metodo preconciliare dell'inquisizione"?

**********

Mic!! e santo cielo, concediti una vacanza.... la mia era una battuta!!! ^__^

in verità i metodi sono mille, ma non si vuole optare per la decisione più giusta piuttosto quella conciliare.... ^__^

il punto 1. di fatto non esiste.... il 2. punto è quello che ci viene IMPOSTO... non c'è altra via di uscita... e mettevo anche le emoticons per far comprendere i grandi paradossi che stiamo vivendo...

Invece diverso è il discorso su quel parallelismo fra i kikiani e gli altri gruppi ecclesiali...
il fatto che si "chieda" di vedere il Cnc come gli altri gruppi ecclesiali è buono, ci sto, ma se verrà imposto a Kiko... e arieccho il paradosso ^__^

Ma non lo leggo come una equiparazione da parte del cardinale austriaco che non mi piace affatto come opera.

Ne vedevo il bicchiere mezzo pieno perchè, come tu sai, egli vedeva i neocat AL DI SOPRA DI TUTTI ^__^
e leggo positivo che ora li vede INSIEME AGLI ALTRI GRUPPI da lui mai citati... ^__^
a mio parere li ha fatti scendere dal primo gradino.... e che questo non basti lo sappiamo benissimo, ma hai idea di quanto questo faccia rabbia a Kiko? ^__^

Marco Marchesini ha detto...

Per condizione di ricoscimento della liceità della Santa Messa N.O. non è irricevibile. D'altronde Roma stessa ha precisato che si può ammettere la liceità di essa e ritenerla non gradita a Dio.
Il vero problema è la seconda condizione.

un cattolico attento....molto attento ha detto...

Quindi ora le sette all'interno della Chiesa, vale a dire neocat, RsN, focolarini per nominare le più propagandate, sarebbero diventate "realtà ecclesiali" ?

Se non si comincia a chiamar le cose con il proprio nome e proprio cognome,ci si incarta a 100..... su svegliami un pochino.....

Chiamarle "realtà ecclesiali" è pari a dire, che son sane e son cattoliche.... spero che non si abbia la pochezza di chiamarle così....

Luisa ha detto...

Farlo stare in parallelo...dice Caterina, a quel che ho già detto aggiungo che il proprio di lineee parallele è che non si incontrano.
In fondo c`è della verità in ciò che dice Caterina, in effetti oggi nella Chiesa ci sono innumerevoli "realtà eccelsiali" che camminano in modo parallelo, autonome fra di loro e sovente rispetto all`autorità della Chiesa, ognuna coltiva il proprio "carisma" o preteso tale, ma c`è una realtà che non solo coltiva ma impone quel suo cammino che è parallelo alla Chiesa, alla parrocchia, a quello dei cristiani della domenica,la sua linea parallela non rischia e non vuole incontrare quella della Chiesa dal momento che vuole imporre la SUA linea come sola direzione..
Devo ricordarti Caterina quel che ha detto Arguello nel 1987 ai vescovi sudamericani e cioè che solo la sua "nueva estetica" salverà la Chiesa del terzo millenio?
Devo ricordarti che considera la Liturgia della Chiesa una catastrofe per le sue catechesi, che l`ha rigettata per iventarsene una tutta sua,parallela?
Il signor Arguello non si preoccupa di ciò che dicono vescovi e cardinali, sa che non ha che da premere il bottone giusto per ottenere, prima o poi, quel che vuole.
Il cnc è nato e cresciuto parallelo alla Chiesa e tale vuole restare.

Luisa ha detto...

Vi ricordo che si era discusso della Dichiarazione dottrinale inviata alla Santa Sede da Mons. Fellay qui:

http://chiesaepostconcilio.blogspot.ch/2012/06/santa-sede-fsspx-dichiarazione.html

Che cosa è andato storto in seguito?
Perchè mi sembra incredibile che il Santo Padre non abbia ritenuto sufficiente questo testo.

Ghergon ha detto...

Suvvia, tutti sappiamo che c'è un solo metodo: buttare fuori, condannare immediatamente, RITORNANDO AL MAGISTERO DI CRISTO, i neocatecumenali, i carismatici, i mediugoriani e tutti gli altri modernisti protestanti della dottrina "del fai da te" infiltratisi nella Chiesa, poichè questi ignoranti dottrinali che fanno propaganda della loro ignoranza sono solo veleno per le anime.
Se non si fa questo l'errore porterà molti nell'abisso...e responsabilità gravissima sarà di coloro che hanno permesso tutto questo.

hpoirot ha detto...

Caterina63 coi tuoi occhiali rosa e il tuo "think pink" verresti il bicchiere pieno anche se il papa inneggiasse a satana! Per favore il momento é già abbastanza duro da vivere senza le tue utopie...

Piuttosto rifletti: In un discorso dinnanzi al vescovo protestante Johannes Friedrich, l’11 ottobre del 2011, Mons. Müller affermava:

“I cristiani che non sono in piena comunione con l’insegnamento sulla salvezza e la costituzione apostolica ed episcopale della Chiesa cattolica, sono giustificati dalla fede e dal battesimo e incorporati integralmente nella Chiesa di Dio in quanto Corpo di Cristo.”

Questo contraddice tutta la tradizione cattolica e in particolare l’insegnamento di Pio XII nella Mystici Corporis.

In contrasto con la dottrina della necessità della conversione alla Chiesa cattolica, come insegnato esplicitamente dal Concilio Vaticano II (6), Mons. Müller, nello stesso discorso, afferma che il cosiddetto “ecumenismo di ritorno” sarebbe “assurdo”.

Il 19/08/2005 durante l'incontro ecumenico di Colonia lo stesso papa Benedetto XVI diceva expressis verbis:

"D'altra parte questa unità non significa quello che si potrebbe chiamare ecumenismo del ritorno: rinnegare cioè e rifiutare la pro-pria storia di fede. Assolutamente no!".

Il "bicchiere mezzo pieno" che vedi tu NON SERVE A NIENTE!!! se non a conferemare il dire di S.PioX: "Il modernismo é l'eresia più perniciosa perché leggi una pagina e sei EDIFICATO dalla loro dottrina, giri la pagina e sei in eresia !!".

Nota che PioX non dice una parte della loro dottrina é accettabile, buona, corretta ... no é eccellente perché edifica l'anima!

Nota anche, Caterina, che sia Muller sia BXVI parlano di fede luterana ...

forse che i luterani accettano i dogmi cattolici o anche solo la continuità del CVII o la leicità del N.O.?

e dov'é per loro il preambolo?? non c'é anzi gli si garantisce che fanno GIA' parte della chiesa. Diceva infatti Muller nello stssso discorso

Noi come cristiani, cattolici e protestanti, siamo dunque già uniti in ciò che chiamiamo la Chiesa visibile. In un senso stretto esistono dunque non tante Chiese, cioè, una accanto all’altra, ma esistono divisioni e spaccature all’interno di un unico popolo e di un’unica casa di Dio.

ibis ha detto...

@Luisa
vede, non è affatto incredibile ciò che lei sta constatando, ma corrisponde esattamente alla forma mentis del Papa. Per lei sarebbe una scoperta inopinata(inaccettabile?) che il Papa sia modernista e come tale agisca, parli e decida ? allora forse è giunto il momento anche per lei (nonchè per la sig.ra Caterina, ma lì la vedo dura...) di prendere atto della realtà, accettandola per quella che è, senza più rincorrere illusioni.
Il Papa è modernista e segue il tipico andamento ambivalente (un colpo al cerchio uno alla botte, uno-due passi avanti, uno indietro, per consolidare i cambiamenti rivoluzionari introdotti dal 1962); indirizzo inclusivo-ecumenista voluto dal
concilio
, secondo il quale i cattolici "di una volta" o pre-conciliari, devono PRIMA passare l'esame per essere ammessi
al NUOVO cattolicesimo.
Ci vuole tanto a capirlo ? lo so che è duro aprire gli occhi, è come svegliarsi da una lunga anestesia dopo un brutale intervento chirurgico: si risvegliano tutti i dolori delle ferite, e sono forti.
Ma, come qualcuno ricordava sopra,
il papa San Gregorio Magno dichiarò che “è meglio che lo
scandalo emerga, piuttosto che la verità venga sepolta”.

Meglio una cruda verità che una mielosa o pietosa menzogna, che
rende la piaga cancrenosa (nascondendola alla vista e alla
coscienza) e ritarda le severe cure che portano alla guarigione.
Come avete qui ricordato (nel 3d scorso su p. Tyn), disse bene il
Card. Giacomo Biffi: « la prima misericordia di cui abbiamo
bisogno è la luce impietosa della Verità ».

A che serve continuare a mentire a se stessi e agli altri, credendo
che il Papa sia strenuo e assiduo protettore dei fedeli tradizionalisti ? nella migliore delle ipotesi egli vuole che tutti
siano inglobati nella grande "nuova chiesa-che-avanza", a pari merito, neo-ecclesialità (ricordate quel termine nuovo di zecca "comunionale", molto rivelatore, combaciante con le ultime
esternazioni di mons. Muller, = smorzare le tensioni >per formare
la grande Unione, un po' come faceva Prodi per la sua?)
che pretende non vi sia ALCUNA DIFFERENZA di dignità e stima (o
accoglienza ossequiente) tra la dottrina vera e quelle eretiche:
conciliare diavolo e acquasanta.
E' la filosofia dell'et-et, cara Luisa, voluta e stabilita dal
granconcilio, (mezzo di POTERE tirannico sul gregge, come alcuni ripetono da decenni, inascoltati, e anche nel web stanno sottolineando)
che la fa da padrone nella Chiesa, fin dal suo inizio (come qui evidenziato da Thibaud, con l'abbattimento del Primato di Pietro, permesso dal Papa stesso allora regnante): e il Papa obbedisce a quel padron-concilio, mi pare evidente.
Bisogna diventare conciliaristi, se si vuole il timbro di "cattolici".
Incredibile ma vero.

ibis ha detto...

cattolico attento dice:
che son sane e son cattoliche.... spero che non si abbia la pochezza di chiamarle così....
vede, caro cattolico attento,
ciò che lei lamenta e paventa non è appropriato chiamarlo "pochezza", bensì occorre riconoscerlo come INCLUSIVISMO modernista, ovvero precisa volontà di favorire il relativismo e INDIFFERENTISMO egalitario: Verità = menzogne ed eresie, essere considerati tutti uguali (>EGALITE'1789) per poter essere timbrati-approvati-promossi dalle autorità supreme (in questa Chiesa "rinnovata" continuamente nel/dal panta-rèi di verità mutanti-mutageniche) come veri "cattolici" = appartenenti al neo-cattolicesimo, quello che -conciliarmente- accetta gli errori, (per falsa misericordia= buonismo mortifero per la Fede e la morale cristiana) inquinando la Chiesa e avviandola all'auto-rottamazione, poichè è risaputo che "la moneta cattiva caccia via quella buona" (legge di Gresham).

Luisa ha detto...

" Suvvia, tutti sappiamo che c'è un solo metodo: buttare fuori, condannare immediatamente, RITORNANDO AL MAGISTERO DI CRISTO, i neocatecumenali, i carismatici, i mediugoriani e tutti gli altri modernisti protestanti della dottrina "del fai da te" infiltratisi nella Chiesa,"

Guardi,Ghergon, che è in coloro che lei vorrebbe fossero buttati fuori che i responsabili della Chiesa cattolica mettono la loro speranza e fiducia per il futuro della Chiesa!
Ci sconcerta, è vero, perchè sappiamo quanto e come quei movimenti sono il frutto di quella "primavera conciliare" che ha gettato alle ortiche tutto ciò che era vivo e vero prima del Vaticano II, bisognava innovare, cambiare, creare nuove prassi e spazi, bisognava ritornare
alle origine del cristianesimo...
Quei movimenti sono nati e cresciuti sotto lo sguardo benevolo e incoraggiante di chi avrebbe dovuto intervenire per correggere, purificare, raddrizzare, non l`hanno fatto e così quei movimenti si sono diffusi.é
Non è certo oggi che chi li ha protetti , o i loro fedeli eredi-allievi, cambieranno idea, innanzitutto perchè la loro ideologia non è cambiata, se anche fossero presi da qualche dubbio non ne farnno nulla perchè sarebbe riconoscere il loro lassismo, il loro errore.
Allora si continua a lodare e incoraggiare, sempre con le stesse parole, si continua a non raddrizzare e purificare quel che dovrebbe esserlo, si continua a mandare il cnc ad evangelizzare con il suo progetto chiave in mano e poco importa che impianti e diffonda prassi non cattoliche.

Vedere i Custodi della Liturgia e della Dottrina legittimare chi le calpesta fa male, sgomenta, sperare che intervangano per correggere è diventata un`utopia.
Per correggere non intendo "buttare fuori" ma ricuperare, con un atto di governo, di cura e amore pastorale, tutte quelle anime che in buona fede stanno seguendo dei cattivi maestri, si tratta della salvezza della loro anima e mi sembra che questa sia la missione di chi è alla "guida" della Chiesa.

hpoirot ha detto...

... cosi' il n°1 e il n° 2 del Vaticano ci assicurano che questa chiesa (arlecchina) é senso stretto ... un unico popolo e un’unica casa di Dio.

Aggiungi un posto a tavola, tutti vi sono invitati perché tutti hanno amneo un po' della (nuova) fede-esperienza conciliare.

Che strano, i soli a non avere diritto di cittadinanza sono i SPX (fossero anche solo quelli dell' "ala Fellay")

Ratzinger e Muller hanno appena rigettato ufficialmente la Tradizione Cattolica (ri)cacciandola nelle catacombe con un nuovo 1988...

...e dicevano a noi di non fare dell'ottantottismo!

Ghergon ha detto...

Luisa spero che non tutti i "responsabili della Chiesa cattolica" dal vertice(!) a scendere, mettano la loro speranza e fiducia per il futuro della Chiesa in questi figli del diavolo...

Se fosse così, comprende bene che la Chiesa sarebbe già finita.

Invece nella Chiesa di Cristo c'è, probabilmente più nascosta, ma c'è ancora la vera Fede. Se no la punizione sarebbe già arrivata.

Ma non sono io che li voglio buttare fuori, ma è Gesù Cristo stesso che si è espresso in secoli e secoli di immutabile dottrina cattolica.

La Sua Parola è li, chiara, per volontà Sua, alla portata di tutti, ma non viene ascoltata, non viene messa in pratica(!)...per questo la responsabilità di chi di dovere dovrebbe agire e non lo fa, sarà altissima.

Luisa ha detto...

Ha ragione,Ghergon, avrei dovuto dire, "molti", troppi" responsabili della Chiesa, ma così è, purtroppo, basta ascoltare i loro discorsi con l`enfasi messa sulla nuova evangelizzazione spesso da loro legata a questi nuovi movimenti, come se ne avessero il labello di qualità.
E sembra essere irrilevante che quella "nuova evangelizzazione" non porti la Chiesa di Cristo, l`insegnamento e la Liturgia della Chiesa ma le creazioni fatte a tavolino da menti e mani umane che poi pretendono averle ricevute, a secondo dei casi, da Dio, da Maria o da entrambi!
Dimenticavo: dono dello Spirito Santo!
Quante volte sentiamo quell`espressione quando si tratta dei nuovi movimenti postconciliari!
Come se lo Spirito Santo potesse volere che il Culto reso al Signore fosse oggetto di tutte le manipolazioni che l`hanno ferito colpendo nel suo cuore la nostra Fede.

Thibaud ha detto...

Ecco come si è costruito il PRIMATO DI PIETRO, dopo il vaticano II:

per superare gli scogli e le lamentele in ambito ecumenista, la "Chiesa Cattolica(?)
dall'Enciclica(?) UT UNUM SINT ha posto in obbligo ed in essere quanto segue:

1) il Primato di Pietro, non sarà più il Primato voluto da Cristo, in quanto questo Primato VOLUTO da Cristo non permetterebbe l' unificazione, con le altre "chiese" staccate e scismatiche ed eretiche, BENSI' dopo il vat.II, E' STATO CONCESSO A PIETRO il PRIMATO DI SERVIZIO, e senza che egli si intrometta nelle altre giurisdizioni a motivo della collegialità.

Cosa vuol dire Primato di servizio?

Significa che il Papa, DEVE dare per primo il buon esempio di avvicinamento, di carità, di "calamento di braghe", in virtù della carità.

Eserciterà i suoi poteri, ovvero quelli che gli son rimasti, come qualsiasi altro vescovo, infatti l'accento del nome, NON più sucessore di Pietro, ma vescovo di Roma.....

Il NUOVO titolo dato al Papa è stato ecumenicamente deciso, assieme a ortodossi e tutta la variegata sfera protestante, per non sentirsi diversi ed inferiori.. e poi non dimentichiamo, per il MEGLIO DIALOGARE....

EVITANDO così, di suscitare malumori in campo ortodosso e protestante, i quali NON INTENDONO affatto RICONOSCERE la successione di Pietro come UNICO Apostolo incaricato da Dio per guidare la Chiesa.

Avete capito? Quindi il vat. II avrebbe imposto che le altre "chiese" debbano diventare pari alla Chiesa Cattolica....ma scusate dove la necessità?

Perchè non si è lasciato che la Chiesa Cattolica rimanesse tale pur continuando ad avere rapporti di amicizia? E NO!! la Chiesa DEVE RITRATTARE E CHIEDERE SCUSA PER ESSERE QUELLA CHE E' OSSIA L'UNICA CHIESA FONDATA DA CRISTO!!!

Detto questo ecco nei fatti, come i vescovi di Roma dal vat.II, (non più quindi UNICI SUCESSORI DI PIETRO, come E' stato VOLUTO da Cristo) hanno sempre agito e continueranno a farlo, seguendo in primis i "saggi consigli" di protestanti di ortodossi e del mondo talmudista ebraico, a cominciare proprio da Kung, chiamto a consigliere per discutere della Chiesa e quindi del Primato:

Il papa quindi, dovrà non più comandare, ma parlare;
Non dovrà vietare, ma appellare al giudizio e alla responsabilità;
non dovrà contraffire, ma insegnare senza essere imperativo;
NON dovrà usare il voi se parla ai separati ai non cattolici, ma dovrà usare il noi;
NON dovrà mai usare la parola punizione, ma solo la parola perdono;
NON dovrà sopprimera mai la libertà in qualsiasi campo sia esso liturgico o "carismatico", ma bensì dovrà promuoverla e suscitarla;
NON dovrà mai trattare i cristiani come bambini ma come adulti.

STRANO....mentre per TUTTI GLI ALTRI eretici scismatici e non cattolici quindi quelli di religione ebraica, islamica e buddista, vengono applicate tutte le condizioni favorevoli ad un loro riconoscimento da parte della Chiesa SENZA nulla chiedere..... alla FSPX, è RISERVATO il manganello del disprezzo del dileggio e addirittura di un preambolo....

Ho il fondato timore che a dirigere la Chiesa Cattolica e occupare gli edifici che furono della Chiesa Cattolica, in quanto costruiti dai Cattolici, non vi siano cattolici seguaci di Cristo, ma adepti di altre confessioni, intenti ad eliminare ogni traccia della Religione Cattolica quella VERA ovviamente....

Luisa ha detto...

Qui il Papa parla del Primato Petrino:


INSEDIAMENTO SULLA CATHEDRA ROMANA 
DEL VESCOVO DI ROMA
BENEDETTO XVI
OMELIA DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI


http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/homilies/2005/documents/hf_ben-xvi_hom_20050507_san-giovanni-laterano_it.html

Ed ecco che cosa ha detto ai sacerdoti alla fine dell`Anno sacerdotale:

“Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza”: il pastore ha bisogno del bastone contro le bestie selvatiche che vogliono irrompere tra il gregge; contro i briganti che cercano il loro bottino. Accanto al bastone c’è il vincastro che dona sostegno ed aiuta ad attraversare passaggi difficili. Ambedue le cose rientrano anche nel ministero della Chiesa, nel ministero del sacerdote. Anche la Chiesa deve usare il bastone del pastore, il bastone col quale protegge la fede contro i falsificatori, contro gli orientamenti che sono, in realtà, disorientamenti. Proprio l’uso del bastone può essere un servizio di amore. Oggi vediamo che non si tratta di amore, quando si tollerano comportamenti indegni della vita sacerdotale. Come pure non si tratta di amore se si lascia proliferare l’eresia, il travisamento e il disfacimento della fede, come se noi autonomamente inventassimo la fede. Come se non fosse più dono di Dio, la perla preziosa che non ci lasciamo strappare via. Al tempo stesso, però, il bastone deve sempre di nuovo diventare il vincastro del pastore – vincastro che aiuti gli uomini a poter camminare su sentieri difficili e a seguire il Signore."

http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/homilies/2010/documents/hf_ben-xvi_hom_20100611_concl-anno-sac_it.html

Purtroppo le eresie ci sono, le violenze fatte alla Liturgia pure, le bestie selvatiche sono nel gregge, eppure il Papa non fa uso del suo bastone, lo ha usato per la pedofilia, per i crimini contro la morale e l`etica ma non ancora per i crimini contro la Fede, contro la Dottrina e la Liturgia.
Eppure ci è stato detto che la Liturgia è fonte e culmine della nostra Fede .

Anonimo ha detto...

Tra i tanti timori c'è anche il rischio di scomunica e p.Schmidberger dice di ritenerlo improbabile..

Va ricordato che la scomunica ha sempre riguardato:
1. chi volontariamente e dichiaratamente si separava da Roma per motivi di indipendenza giuridica e politica,
2. oppure gli eretici che negavano le verità di fede.

La FSSPX quali articoli del Credo nega, quali dogmi? Essa esprime dubbi e formula critiche su alcuni documenti conciliari, che gli stessi Papi hanno espressamente dichiarato non dogmatici, cioè non definitori e non forieri di diversa dottrina.

Perché questa possibilità di discussione viene negata e non solo alla Fraternità, alla fine?

Thibaud ha detto...

Cara Luisa personalmente non ho ancora le idee chiare sul comportamento del Papa e per ora mi astengo dal dire cosa ne penso, rischierei di andare giù pesante.

Mi limito solo a segnalare che il bastone lo usa, solo in certe occasioni, che son quelle da lei segnalate, come a dire che si, in fondo hanno sempre avuto ragione i laicisti, i nemici della Chiesa, quando per secoli hanno formulato accuse infondate anche nel campo morale.

Non solo, il bastone lo ha usato un mese fa quando ha deposto mons.
Róbert Bezák arcivescovo di di Trnava in Slovacchia, per motivi dottrinali e reo d' aver accusato pubblicamente, il suo predecessore il quale aveva le mani in pasta in affari economici non tanto trasparenti.

Bene a questo punto, non so cosa pensare, forse che si sta sempre più mostrando il vero volto di questa infiltrazione, anzi invasione dei poteri forti modernisti?

Dopotutto il detto riservato ai modernisti, "buoni con i cattivi e cattivi con i buoni" non è così peregrino o campato per aria?

Se facciamo attenzione, tutti i giorni assistiamo a questo meccanismo.

Per maggiori approfondimenti circa mons. Bezák, consiglio l'ottimo articolo di Magister:

" Un Vescovo dal volto umano"

http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350328

Anonimo ha detto...

Non c’è più la Chiesa Una, bisogna arrendersi a questo. Di chi fidarsi dunque? Dov’è la salvezza, infine, poiché di questo si tratta, di che altro? Dove? A Roma o a Econe? O nel segreto delle coscienze? Nelle catacombe, nei deserti dell’anima, dove si sta a tu per Tu? Dov’è Dio, infine, dov’è il Signore del mondo e della storia? Forse nei libri, nelle dispute dei teologi che si azzuffano dispersi dai venti sagaci delle loro idee? Di chi fidarsi? Qualcuno qui ha scritto “abbiamo la tradizione, abbiamo I santi, i mistici”. Oh, ma la Chiesa non è questo. La Chiesa è corpo, carne, respiro. La Tradizione è passare di mano in mano, è trasmettere di bocca in bocca, di vita in vita. Quel che ho ricevuto te lo do. La Tradizione è fatta dell’obbedienza dei santi. Ma anche quella non c’è più, l’obbedienza non è più virtù.

Qualcuno ancora scrive “resistere, resistere, resistere”. E già. Ma per resistere bisogna trovare la trincea giusta. Bisogna prima stabilire di chi fidarsi. E il cerchio si chiude.

Anonimo ha detto...

Carissima/o,
non è vero che la Chiesa Una Santa non esiste più! Essa non potrà mai finire, perché il Signore che l'ha fondata è sempre con lei e in lei e la rende VIVA e UNA continuamente.

Piuttosto, in questo momento della storia non è sempre facile riconoscerla in quella visibile. Ma non bisogna smettere di pensare alle tante santità nascoste che non raggiungono questo blog né alcun mezzo di comunicazione ma, nella Comunione dei Santi e nel Signore, raggiungono le rive lontane di tante anime assetate, alle quali a volte è dato di trovare anche nella concretezza la possibilità e la gioia della condivisione sensibile.

E, poi, non dimentichiamo all'efficacia ex opere operato dei Sacramenti dispensati nella Chiesa santa-e-peccatrice, grazie alla divina istituzione che ce li ha donati e non alla impeccabilità di chi li amministra!

Anonimo ha detto...

Bisogna prima stabilire di chi fidarsi.


"Maledetto l'uomo che confida nell'uomo"
(Ger 17,5-6)

."So in chi ho posto la mia fiducia" ( 2Tm 1,12)

E' Dio stesso che ha previsto ab aeterno e vuole nell'epoca presente = permette che la Chiesa sia oscurata, che il Corpo Mistico sia sfigurato, e quasi "immemore di sè" (nell'essere falsificato a sè e agli altri) e che la Luce da sempre trasmessa dalla Cattedra di Pietro per illuminare tutte le genti venisse coperta da una grande potenza d'inganno, che cercherà di sedurre anche gli eletti, se fosse possibile.
Si deve compiere per intero il Disegno di Dio e tutto ciò che Egli ha detto per mezzo dei Profeti nell'AT e poi tramite il Salvatore Gesù Suo Figlio, nel Vangelo e nell'Ap. di S. Giovanni.
Stiamo oggi attraversando quella "grande potenza d'inganno" di cui parla S. Paolo, ed è come un ciclone, temiamo di esserne travolti in una confusione devastante, dove non riconosciamo i punti di riferimento perenni e IMMUTABILI.
E' un tremendo "panta-rei" questo assalto alle certezze dei dogmi, voluto e promosso dal concilio, inclusivo di TUTTI gli errori, che detronizzano la Verità eterna nelle nostre coscienze, facendo vacillare paurosamente ogni certezza ritenuta incrollabile !
Siamo sbattuti come fuscelli in un uragano di proporzioni colossali (che è solo all'inizio, come vedremo....)
Ma non saremo travolti e perduti, solo se rimaniamo fedeli e pieni di fiducia (aderenza di volontà oltre che di preghiera) sotto la protezione dei Sacratissimi Cuori di Gesù e Maria, secondo le loro sommamente AFFIDABILI promesse fatte lungo la storia (v. S. Margherita M. Alacoque, Quito, Fatima etc.).
Non c'è altro rifugio contro questa tempesta senza precedenti che "scuoterà la Chiesa dalle fondamenta", come Gesù stesso ha confidato a tanti mistici e Santi nei secoli della storia, (spec. nel 20mo).

ibis

Thibaud ha detto...

per Anonimo 15:17

Qualcuno qui ha scritto “abbiamo la tradizione, abbiamo I santi, i mistici”. Oh, ma la Chiesa non è questo. La Chiesa è corpo, carne, respiro. La Tradizione è passare di mano in mano, è trasmettere di bocca in bocca, di vita in vita. Quel che ho ricevuto te lo do. La Tradizione è fatta dell’obbedienza dei santi. Ma anche quella non c’è più, l’obbedienza non è più virtù.

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Mi dispiace la Chiesa E' Tradizione e li troverà Gesù che agisce nella Storia, quindi la testimonianza dei Santi. Troverà quanti brutti momenti ha passato, quante persecuzioni ha dovuto subire. Certamente non è facile oggi capire, quale trincea, un fatto è certo. Gesù che SEMPRE agisce nella storia dell'uomo, sta già operando a piene mani, sa come?

Quando una persona comincia a disincantarsi, a porsi delle domande e comincia ad analizzare i fatti che lo circonda, senza paura di perdere qualcosa è già sulla buona strada. Ma se la stessa, dopo aver avuto tale aiuto dal Signore rimane cieco la colpa non è di Cristo che ha agito, ma della nostra superbia e con ciò veniamo puniti.

Il non voler vedere, il non voler approfondire è una colpa castigata con la perenne cecità che promuove l'ingiustia e fa ringalluzzire gli empi.

Resistere è proprio questo e malgrado le sofferenze interiori che mi procura, ANCH'IO ritrovo la mia forza.

Difendere Cristo e la Sua Chiesa fondata sulla Tradizione millenaria, fondata sull'esempio dei Santi,(preferibilmente preconcilari, visto che l'analisi delle virtù eroiche erano severissime) ci rende forti e il cerchio si CHIUDE QUI.

Anonimo ha detto...

Quando una persona comincia a disincantarsi, a porsi delle domande e comincia ad analizzare i fatti che lo circonda, senza paura di perdere qualcosa è già sulla buona strada. Ma se la stessa, dopo aver avuto tale aiuto dal Signore rimane cieco la colpa non è di Cristo che ha agito, ma della nostra superbia e con ciò veniamo puniti.

Andiamoci piano con i giudizi. Per non coinvolgere altri, faccio un esempio che mi riguarda. In questo difficile momento ci sono soglie su cui mi fermo, quando mi accorgo che alcune cose sono più grandi di me e sento mancarmi sia le competenze che il discernimento per approfondirle.
Ci sono poi cose sulle quali non mi esprimo in maniera più ampia per non scandalizzare...

Il non voler vedere, il non voler approfondire è una colpa castigata con la perenne cecità che promuove l'ingiustia e fa ringalluzzire gli empi.

A volte è bene riconoscere, invece, la propria debolezza e la propria incapacità di veder tutto fino in fondo. C'è l'ignoranza colpevole e c'è il nostro limite. Chiediamo al Signore di saper distinguere...

Resistere è proprio questo e malgrado le sofferenze interiori che mi procura, ANCH'IO ritrovo la mia forza.

Resistere è più che giusto in quel di cui siamo certi. Il resto lo affidiamo al Signore!

Anonimo ha detto...

La Tradizione è fatta dell’obbedienza dei santi.

Ma ricordiamo che i Santi obbediscono sempre a Dio prima che agli uomini, nell'obbedienza -giusta e dovuta- ai superiori manifestano la loro obbedienza a Dio stesso; ma se gli uomini (iniziando da colui o coloro che stanno nei più ALTI posti di responsabilità e docenza) sia nella società, sia nella famiglia, sia nella Chiesa, iniziano a deviare dalla retta obbedienza a Dio (secondo Magistero perenne) e a comandare o INSEGNARE cose contrarie alla Parola e alla Volontà di Dio, a costoro non si dovrà più obbedire, fintantochè non si ravvedano.

Infatti Gesù dice a Pietro:
(Vangelo di S. Luca)
"Simone, Simone, ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano; ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli".

(Gesù pronuncia queste parole siamo nel Cenacolo, la sera del giovedì santo, poche ore prima dell’arresto nell’Orto degli Ulivi. Gesù sapendo ciò che sta per accadere a Lui, mette in guardia i suoi discepoli, li avverte tutti con parole molto chiare: "satana vi ha cercato per vagliarvi", e quel "vi" si riferisce proprio ai Dodici).

Gli Apostoli, iniziando da Pietro, io penso, devono ravvedersi degli errori seguiti in questi ultimi decenni, per confermare i fratelli nella Fede, e affinchè questi possano obbedire con fiducia ai pastori, ritenendo -a ragione- di obbedire a Dio attraverso essi.
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Mic, scusi, ma non capisco: se i pastori sono peccatori, i Sacramenti da essi amministrati sono validi, d'accordo, ma quando essi insegnano cose sbagliate, che VALORE ha il loro insegnamento ? come si può seguirli ? i casi del genere ormai sono impossibili da numerare, e in aumento continuo.

Anonimo ha detto...

Mic, scusi, ma non capisco: se i pastori sono peccatori, i Sacramenti da essi amministrati sono validi, d'accordo, ma quando essi insegnano cose sbagliate, che VALORE ha il loro insegnamento ? come si può seguirli ? i casi del genere ormai sono impossibili da numerare, e in aumento continuo.

Ho parlato dei Sacramenti e non dell'insegnamento. Non pensiamo ai casi impossibili da numerare e seguiamo i veri pastori... sono in rarefazione, ma ci sono ancora!

Thibaud ha detto...

A volte è bene riconoscere, invece, la propria debolezza e la propria incapacità di veder tutto fino in fondo. C'è l'ignoranza colpevole e c'è il nostro limite. Chiediamo al Signore di saper distinguere...

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Gentile Mic, il riconoscere la nostra debolezza e l'incapacità di vedere tutto e quindi il nostro limite, erano sottintesi, fanno parte del disincanto di cui parlavo, ma forse mi sono espresso male.

L'ignoranza colpevole è frutto di superbia e comprende il castigo di cecità perenne
anche di fronte a fatti ineludibili.

Vorrà scusarmi se mi sono espresso male.