Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 30 maggio 2013

“La forza senza il diritto rende la verità abietta”

Élites che si mettono in carcere
per paura che diventino vettori di coscienza

Lettera aperta al Presidente della Repubblica [francese] dopo il rastrellamento ai Champs-Élisées del 25 maggio 2013

Signor Presidente della Repubblica,

giovane ufficiale nelle Riserva Operazionale dell’Armata di Terra, arrestato arbitrariamente in occasione del Rastrellamento ai Champs-Élysées il 25 maggio 2013 e detenuto per 24 ore, vi prego gentilmente di ritirare le mie decorazioni militari. Il disonore che mi avete fatto subire non mi permette più di portare degnamente il simbolo del rispetto che mi era stato concesso dalla Nazione.

Giurista nel civile, diplomato alla Scuola Speciale Militare di Saint-Cyr e master 2 di relazioni internazionali Sicurezza Difesa, pensavo di essere degno della Repubblica avendo saputo assimilare i valori e le virtù apprese lungo il corso della mia educazione.Non abitando nella nostra Capitale, ma essendo semplice provinciale, mi dirigevo verso la tomba del Milite Ignoto per un momento di raccoglimento presso i nostri antenati morti per la nostra Libertà.

Risalivo l’Avenue des Champs-Élysées quando dei movimenti di folla hanno attirato la mia attenzione. Mi sono naturalmente avvicinato a ciò che mi sembrava essere il centro di un’azione di protesta. Ho riconosciuto delle bandiere della “Manif pour Tous”. Non ho visto altro che dei giovani ostinati ma pacifici.

Addestrato per delle missioni di protezione del territorio come Vigipirate, avevo appena appreso che un mio camerata era stato ferito sul piazzale della Défense effettuando la sua missione qualche ora prima. Turbato da tanta agitazione parigina, restavo spettatore e stupefatto della violenza con la quale le nostre forze dell’ordine agivano contro questi giovani. Le immagini parlano da sole. Conosco la difficoltà di gestire una folla e non discuto le azioni individuali della nostra polizia che esegue gli ordini gerarchici.

Tuttavia, sono indignato dagli arresti completamente arbitrari organizzati alla vigilia di una manifestazione autorizzata dalla Prefettura.Sono stato arrestato, pur essendo solamente un passante curioso e spettatore silenzioso! Un comandante puntandomi il dito ordina ai suoi subordinati di “imbarcarmi” dopo uno scambio di sguardi… È troppo chiaro per sembrare innocente? La mia pettinatura di ufficiale gli sembrava troppo corta per incarnare il semplice passante, tuttavia ero capo di Picchetto d’Onore di una commemorazione qualche giorno prima per il 68° anniversario della Vittoria dell’8 maggio 1945 … Le parole pronunciate dal Prefetto mi risuonano ancora durante la lettura del messaggio del Sig. Kader Arif, ministro delegato presso il Ministro della Difesa, incaricato dei veterani, che ha denunciato le azioni politiche dei nazisti sugli individui giudicati indegni.

La gioventù francese educata ed istruita vi sembra indegna, Signor Presidente? Sì, possiamo parlare di un rastrellamento. Organizzato dai vostri servizi quella sera. Nessuna delle mie (nostre) libertà sono state rispettate. Arrestato senza nessuna ragione, non avevo né nessun segno ostentato di una parte, né comportamento aggressivo. Sono stato arrestato con veemenza come un volgare delinquente, senza alcun preavviso, senza nessuna spiegazione, senza alcuna considerazione. Ventiquattro ore in custodia, Signor Presidente; mi permetta di ricordarle che “la forza senza il diritto rende la verità abietta”.

Non mi permetterei di criticare la vostra operazione di rastrellamento se degli arresti di massa e improvvisati non fossero stati constatati. Queste ventiquattro ore di detenzione hanno avuto almeno il merito di permettere uno scambio con i miei codetenuti… i numerosi quadri dirigenti e studenti universitari che mi circondavano mi facevano pensare a quelle élites che si mettono in carcere per paura che diventino vettori di coscienza.

Disonorato da questi metodi, sono profondamente offeso e vi prego di voler, gentilmente, ritirare le mie decorazioni che mi rendevano fiero d’incarnare l’Amore profondo della Nostra Patria e i doveri che esse implicano.

Si muore per una Cattedrale non per delle pietre, per un popolo non per una folla. Si muore per amore dell’uomo se è chiave di volta di una comunità, si muore solo per ciò di cui si può vivere” (Antoine de Saint-Exupéry)

Al fine di facilitarvi le pratiche amministrative, dato che ho subito dei ritardi ripetitivi riguardanti il mio salario, prendo naturalmente delle precauzioni d’uso trasmettendovi il mio identificativo difesa, comunemente chiamato, matricola: 0739020120.

Vi ringrazio in anticipo per la vostra attenzione.
Vi prego di gradire, Signor Presidente della Repubblica, l’espressione del mio profondo rispetto.
JM
__________________
Traduzione Don Pierre Laurent Cabantous
Qui il testo originale francese - Fonte: CulturaCattolica.it

2 commenti:

Louis Martin ha detto...

Salmo 13 (14)

L'uomo senza Dio

Lo stolto pensa: «Non c'è Dio».
Sono corrotti, fanno cose abominevoli:
nessuno più agisce bene.

Il Signore dal cielo si china sugli uomini
per vedere se esista un saggio:
se c'è uno che cerchi Dio.

Tutti hanno traviato, sono tutti corrotti;
più nessuno fa il bene, neppure uno.
Non comprendono nulla tutti i malvagi,
che divorano il mio popolo come il pane?

Non invocano Dio: tremeranno di spavento,
perché Dio è con la stirpe del giusto.
Volete confondere le speranze del misero,
ma il Signore è il suo rifugio.
Venga da Sion la salvezza d'Israele!
Quando il Signore ricondurrà il suo popolo,
esulterà Giacobbe e gioirà Israele.

Anonimo ha detto...

Romano dice:

le forze dell'ordine sono tanto violenti in questa battaglia perché sono già infiltrati di tanti omossesuali...parte della agenda del movimenti omossessuali internazionale è stato così per l'ultimo 40 anni...è vero anche in Italia, dove non è raro che nelle caserme si trovano quadri di maschi nudi davanti la porta di qualche carabiniere per segnalare la loro verà lealtà politica...