Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 14 aprile 2014

Canonizzazione Papa Giovanni Paolo II

In questo breve post vorrei parlare della imminente canonizzazione di Papa Giovanni Paolo II. Ci ho riflettuto a lungo.

In quell'occasione il Papa non parla da Simone, ma parla da Pietro e la Chiesa si esprime con il suo giudizio sulla santità di una persona che viene proposta come modello ed invocata nella intercessioni.

Personalmente accetterò il giudizio della Chiesa su Papa Giovanni Paolo II. Nonostante questo i dubbi su alcuni suoi atti di pontificato mi rimangono comunque ed ho sei argomenti a proposito (soprattutto nei suoi rapporti con le altre religioni), anche se ritengo che il Papa sia ora in Cielo.
Encomiabile è stato il modo in cui ha accettato la sofferenza in unione alla Croce di Cristo e come ha difeso la dottrina cattolica sul Matrimonio e sulla sessualità.
È stato purtroppo mal consigliato sul caso di mons. Lefebvre ed anche dal suo cerimoniere in occasione di alcune celebrazioni.
Ho letto l'articolo di don Gleize e devo dire che:
  1. È vero che l'infallibilità in oggetto secondario nelle sentenze di canonizzazione è dottrina teologicamente certa. Non è un dogma (cfr. articolo di mons. Gherardini [qui]), ma personalmente accetto questa dottrina. Non penso che l'infallibilità sia stata oggetto di modifiche tra il pre e post Concilio (cfr. Nota dottrinale Professio Fidei)[1].
  2. Non mi convince il fatto che il concetto di santità sia cambiato con le riforme del Concilio Vaticano II (CCC 828)[2], secondo me rimane quello: esercizio eroico delle virtù cardinali e teologali in grado eroico.
  3. È vero che la procedura attuale, usata nei processi di canonizzazione, è meno rigorosa di un tempo. Però in antichità non è sempre stata così rigorosa ed inoltre non va a toccare l'argomento di infallibililità della Chiesa.
_________________________________
1. "...Con riferimento alle verità connesse con la rivelazione per necessità storica, che sono da tenersi in modo definitivo, ma che non potranno essere dichiarate come divinamente rivelate, si possono indicare come esempi la legittimità dell'elezione del Sommo Pontefice o della celebrazione di un concilio ecumenico, le canonizzazioni dei santi (fatti dogmatici); la dichiarazione di Leone XIII nella Lettera Apostolica Apostolicae Curae sulla invalidità delle ordinazioni anglicane...". (CDF, Nota Dottrinale Professio Fidei, 18 maggio 1998)
2. CCC 828: - Canonizzando alcuni fedeli, ossia proclamando solennemente che tali fedeli hanno praticato in modo eroico le virtù e sono vissuti nella fedeltà alla grazia di Dio, la Chiesa riconosce la potenza dello Spirito di santità che è in lei, e sostiene la speranza dei fedeli offrendo loro i santi quali modelli e intercessori [Cf Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 40; 48-51]. “I santi e le sante sono sempre stati sorgente e origine di rinnovamento nei momenti più difficili della storia della Chiesa” [Giovanni Paolo II, Esort. ap. Christifideles laici, 16]. Infatti, “la santità è la sorgente segreta e la misura infallibile della sua attività apostolica e del suo slancio missionario” [Giovanni Paolo II, Esort. ap. Christifideles laici, 16].

107 commenti:

Anonimo ha detto...

Santa Caterina da Siena parteggiava per il pontefice legittimo, San Vincenzo Ferreri per l'antipapa. Sono entrambi venerati dal popolo di Dio.

rafminimi ha detto...

Gentilissima Dottoressa Mic,
senti, premesso che non devi rendere conto a nessuno, men che meno a me, dei criteri con i quali ed in base ai quali pubblichi i testi in questa pagina, che, in definitiva è "casa tua", mi auguro, spero e prego che sia rispettata la "pav condicio", e, quindi,per quel meno di zero che conta il mio parere, reputerei "BONUM & JUSTUM", nel caso ti dovessero giungere contribuiti di contenuto opposto a quello del pezzo del buon Marco, che tu dia ad essi la stessa rilevanza che hai dato al presente testo, magari facendolo precedere da, se del caso, una presa di distanze. Rimandando a tali ipotetici futuri articoli il dibattito su GP2, non posso esimermi dal ricordere Roncalli. Per GP2, ripeto "OK"(?), e per Giovanni XXIII? "esercizio eroico delle virtù cardinali e teologali in grado eroico"?
aNCHE LA virtù di prudenza? Anche il chiudere gli occhi sui sacrilegi compiuti dai suoi collaboratori a spese di Padre Pio? Con questi presupposti, non posso pensare che sia da potersi proporre da esempio. In definitiva la canonizzazione questo è: l'estensione a livello universale del culto di un beato, dichiarando che il seguirne gli esempi ci porterà in Cielo.
Sarà che sono un roncalliano pentito, ma non mi sembrano "pinzillacchere"

M. Vogelsang ha detto...

L’unico fatto di dover scegliere tra i “buoni” e i “cattivi” canonizzati prova che esiste una difficoltà di fondo. O si accetta tutti, o nessuno. In questo ultimo caso, possiamo sospendere il giudizio per motivo di coscienza prudente affrontata ad un caso inedito, inedito come la crisi che vige nella Chiesa da mezzo secolo. Questo comportamento mi sembra più sicuro, dal punto di vista morale, che la scelta tra i santi che a me piaciono e gli altri che non voglio onorare. E questo tanto di più che il senso delle canonizzazioni è cambiato: al lato di santi “classici” (come i martiri della guerra civile di Spagna, per es.), altri sono semplici modelli ideologici, sia funzionali alla propaganda delle congregazioni (per es. Josemaria Escriva), sia del partito ideologico ancora dominante (attraverso Montini e Roncalli, si canonizza lo spirito del concilio). In attesa del superamento finale della crisi, le minima moralia ai quali possiamo adeguarsi vanno, mi sembra, a favore dell’astenzione.

Anonimo ha detto...

San Vincenzo Ferreri era convito in buona fede che quello era il papa legittimo di cui fu anche confessore.

Anonimo ha detto...

L'incontro tra papa Francesco e Obama è andato male. Lo deduco da alcune notizie raccolte nell'immediatezza e dall'assassinio del gesuita in Siria.
Papa Francesco e la sua attenzione ai poveri è un problema per l'establishment internazionale.
A motivo suo la finanza che conta ha visto ridotta la sua capacità di manovra in Argentina e in tutto il latino-america.
Una crisi valutaria in questi paesi equivarrebbe ad attaccare frontalmente la sua figura.
Perciò i bersagli sono cambiati. Chi ne fa le spese in queste ora è la Russia tramite l'Ucraina.
Si ripete lo scenario post caduta del muro di Berlino: un papa cattolico, che al di là delle sue previsioni, mette in difficoltà il mondo Ortodosso. Allora Woytjla fu precipitoso nel favorire le spinte nazionaliste di Slovenia e Croazia e la Serbia provocata entrò in guerra. Ora i "cattolici" di Maidan fanno di tutto per mettere i russofoni nell'angolo, anche a costo di vendersi ad un Occidente senza freni morali.
La tragedia anche di questo papato è stata la mancata consacrazione della Russia a Ottobre, quando si poteva fare. Sarebbe servita più a noi cattolici che a loro, per cambiare il nostro sguardo sul mondo ortodosso. I Russi stanno facendo il possibile per resistere alle provocazioni occidentali, ma se cederanno all'istinto militare, oltre che dell'Occidente provocatore, sarà anche un po' colpa di un cattolicesimo miope, anche ai suoi vertici.
Abbiamo visto come è finità Solidarnosc..., non vorrei facesse la stessa fine l'attenzione ai poveri.
Allora la storia andò avanti per altri binari: guerra del Golfo e appunto crisi balcanica, ora le direttrici sono sfacelo morale e menzogna imperante.
Se papa Francesco non si piegherà sul secondo punto (tenere bordone alla retorica dell'Impero buono) gli faranno guerra, ma rischia di perdere il suo alleato più prezioso, il mondo ortodosso.
Se Parolin comprendesse, andrebbe subito a Mosca...

Felice ha detto...

Personalmente mi inquieta molto di più la canonizzazione di papa Giovanni. Egli perseguito' Padre Pio, suor Lucia di Fatima e indisse un Concilio in gran fretta, senza la necessaria preparazione, forse per essere sicuro di essere lui ad aprirlo. A questa canonizzazione manca il secondo miracolo. Tutto questo puzza di ideologico, si vuole presentare papa Giovanni per ciò che rappresenta aglit occhi della propaganda mass mediatica, cioè come il campione della rivoluzione conciliare, così come si è strumentalizzato il nome di Francesco, che agli occhi dei meno esperti è l'emblema della pseudo religiosità irenista e new age.

Anonimo ha detto...

A mio parere sono 2 santificazioni 'politiche', una perché la Polonia entrando in Europa si sta velocissimamente scristianizzando e non è più nemmeno lontanamente parente di quella di GP2 al tempo di Solidarnosc, l'altra è d'ufficio per celebrare il vat2...poi se entrambi sono veramente santi al cospetto di Dio non è dato sapersi,mala facilità con cui orasi distribuiscono patenti di santità mi lascia alquanto perplesso francamente, non esprimo giudizi sui 2 papi di cui ho conosciuto bene solo il secondo per ragioni d'età, ma mi tengo i miei molti dubbi, quanto al fatto di pubblicare pareri contrari, la scelta tocca a Mic, noi siamo solo ospiti. Lupus et Agnus.

Turiferario ha detto...

Temo che anche il concetto di santità sia stato geneticamente modificato negli ultimi decenni, e significhi qualcosa di diverso che in passato: abbiamo una santità che non è più "verticale", slancio mistico ed eroico verso la trascendenza, ma orizzontale, quindi essersi dati molto da fare, avere goduto di stima e popolarità in vita... Sono virtù che in passato difficilmente da sole averebbero portato alla canonizzazione.

Anonimo ha detto...


http://www.antoniosocci.com/2014/04/chi-non-voleva-wojtyla-santo-grandezza-di-giovanni-paolo-ii-il-dovere-dei-papi-difendere-il-gregge-dalla-dittatura-del-mondo/?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed%3A+LoStraniero+%28Lo+Straniero+-+Il+blog+di+Antonio+Socci%29

Anonimo ha detto...

Gentile Marco,

Il suo argomento è sofistico...

il Concilio Vatican I ha definito cosa riguarda la carisma di infabbilità...

Quando si propone un uomo che ha fatto tanti atti pubblici contro i decalogo, non si propone un uomo che rapprasenta un modello cristiano..se non è tale modello, il proporre di lui come modello non è un atto conforme alla fede

Quindi non c'è nessun atto papale possibile mai che possa essere qualificato con le condizione di infabillità...

Quindi il suo argomento è falso, perche è fondato su un cambiamento dei termini...

In somma, Lei sta dicendo che secondo un opinione teologica interpretata da modernisti in un senso nuovo, il Santo Padre ha l'autorità di fare qualche senza le condizione requisite per l'infabilità e inoltro con la protezione della carisma di infabilità..

quindi il suo argomento contiene un contradizione assoluta logica...

è quindi è interamente falso e sofistico

Romano

Anonimo ha detto...

ho scritto cose simili a Lupus. turiferario e rafminimi:
come mai i miei commenti non sono pubblicati ?

mic ha detto...

Forse perché sono quelli che parlano di "gradimento da parte della SS. Trinità"?
Certamente possiamo supporre, porci degli interrogativi, ma francamente certe affermazioni apodittiche mi lasciano sempre perplessa...

Anonimo ha detto...

l'anonimo 10.30 che per la 2a volta segnala l'art. di Socci, non ha capito in che penosa confusione sta navigando il buon Socci.
Infatti -siccome il card. Martini era CONTRO la canonizzazione, per vari motivi, Socci scrive:

Inoltre il prelato attacca Giovanni Paolo II per il suo appoggio ai movimenti ecclesiali. Questo livore martiniano contro le nuove realtà suscitate dallo Spirito Santo gli impedì di vedere quanto papa Wojtyla avesse rinnovato la Chiesa, valorizzando i carismi e gli impetuosi movimenti di rinascita della fede, che sono i veri frutti positivi del Concilio.

capito amici? figurarsi !
i movimenti, generati dal nefasto pluralismo cv2, sarebbero i suoi bei frutti....CNC compreso!
Socci chiaramente non ha capito nulla del relativismo imperante e delle sue cause, e l'anonimo fan lo segue a ruota

Anonimo ha detto...

Mic, se leiha letto, ho scritto:

FU assisi 1986 atto gradito a Dio?

quindi è interrogativo, proprio come lei sta dicendo; cioè chiedo come milioni di perplessi da allora se lo chiedono....e nella coscienza cattolica c'è la risposta, credo.
non ho affermato "apoditticamente",
e se lei pubblicasse il mio commento, tutti leggerebbero le cose che tanti stanno dicendo: mancano qui gli elementi per vedere le virtù cristiane in grado eroico, perchè sono canonizzazioni di tipo politico, dice Lupus.
Quindi fuori dalle regole consuete.
E' un fatto o una mia affermazione ?

Anonimo ha detto...

1994 - ANNO DELLA FAMIGLIA
LETTERA DI GIOVANNI PAOLO II
ALLE FAMIGLIE
GRATISSIMAM SANE

http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/letters/documents/hf_jp-ii_let_02021994_families_it.html

Michele ha detto...

Premetto che faccio miei anche i commenti di Felice e Turiferario.
Vorrei dire che queste canonizzazioni riaprono in me il dubbio del sedevacantismo, che credevo di avere già fugato, né mi consola il penultimo commento Eleison di Mons. Williamson (350) che dichiara di non prendere sul serio questi atti pontifici del postconcilio: troppo facile! Su entrambi i papi defunti conosco personalmente alcuni fatti per nulla edificanti di vita privata e non, attestatimi da testimoni oculari della massima fiducia, che polverizzano all'istante il concetto della loro santità. Avevo obiettato ai testimoni perché mai non avessero deposto contro la beatificazione al processo. Mi fu risposto che, data l'impostazione ideologica a teorema data alla cosa, le deposizioni non sarebbero nemmeno state prese in considerazione, oppure sarebbero state insabbiate. Tanta è la fiducia nell'apparato ecclesiale proprio da chi era stato così vicino ai due papi. Al momento non traggo alcuna conclusione, ma sono molto, molto perplesso e depresso.
Paradossalmente consiglierei al Sig. Marchesini e a quanti la pensano come lui, di cominciare ad esercitarsi in alcune virtù prendendo a modello gli stessi gesti di Giovanni Paolo II. Ad esempio, cominciare a baciare in pubblico e ripetutamente il libro del Corano, frequentare assiduamente le sinagoghe, le moschee e i templi luterani, praticare l'intercomunione con i seguaci di Giovanni Huss e simili, da lui ampiamente riabilitati, aderire ai riti sciamanici e induisti, ecc. ecc.

Anonimo ha detto...

indubbiamente con questa canonizzazione (e quella di G23) viene canonizzato il concilio 21.mo, con tutti i suoi frutti, d'ogni specie e proliferazione, ça va sans dire.....
ad es. la santificazione che ci possono regalare i vari movimenti con tutte le loro deviazioni (pentecostalismo, luteran-giudaismo, irenismo-sincretismo a cui inclinano i focolarini ecc.), o ad es. che i "fratelli maggiori" non si debbano convertire al cattolicesimo, etc.
tutto questo sarà santificato, di default.
ricordare quella suora che disse, dopo la morte di GPII, in segno di gratitudine per ciò che egli aveva insegnato (con esempi più che parole):

"Da questo papa abbiamo imparato una cosa importante : che TUTTE le religioni sono uguali davanti a Dio!"
(un po' la stessa cosa che disse la gospa, fateci caso....)

Tale convinzione ora si confermerà, e consoliderà nelle coscienze del popolo cattolico, come riferibile a un papa Santo !
(papa venerato dalla/della neo-chiesa conciliare, non certo della cattolica perenne)

Anonimo ha detto...

non posso tacere

Fecondazione eterologa, interviene Caffarra: "Perché non posso tacere"

Il Cardinale interviene per l'inizio della Settimana santa:

"Non sia resa vana la Croce di Cristo"

Il cardinale Carlo Caffarra Bologna, 12 aprile 2014 -
“Si sta gradualmente introducendo nella nostra convivenza una visione dell’uomo che erode e devasta i fondamentali della persona umana come tale. Non è di condotte cio’ di cui stiamo discutendo. E’ la persona umana come tale che è in pericolo, poiche’ si stanno ridefinendo artificialmente i vissuti umani fondamentali: il rapporto uomo-donna; la maternità e la paternità; la dignità e i diritti del bambino”. Lo scrive il cardinale Carlo Caffarra in un appello ai fedeli, ‘Perché non posso tacere’, che sara’ pubblicato domani su ‘Bologna Sette’, settimanale diocesano del quotidiano cattolico ‘Avvenire’. “Sono in questione le relazioni fondamentali che strutturano la persona umana”, aggiunge l’arcivescovo.

“Infatti accaduti in questi giorni - spiega - mi costringono in coscienza a dirvi alcune parole. Essi sono noti ai piu’. La Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale la proibizione della fecondazione umana eterologa. Un Tribunale ha riconosciuto la cosi’ detta maternita’ surrogata, cioe’ l’utero in affitto. Un altro Tribunale della Repubblica ha imposto all’anagrafe di un Municipio di trascrivere un matrimonio (si fa per dire) omosessuale. Questi i fatti. Cio’ che come uomo, come cristiano e come vostro pastore mi coinvolge profondamente non sono i comportamenti corrispondenti a quelle decisioni. Non mi interessa l’aspetto etico della cosa, e non è di temi etici che parlo. Purtroppo la questione è molto piu’ profonda. E’ una questione antropologica”.

“Carissimi fedeli - conclude l’appello del cardinale - entriamo nella Settimana Santa. Perché Dio si e’ fatto uomo? Perché è morto crocifisso? Non c’e’ che una risposta: perché ricco di misericordia, ha amato perdutamente l’uomo. Ogni volta che ferisci l’uomo; che lo depredi della sua umanita’, tu ferisci il Dio-uomo. Tu neghi il fatto cristiano. Ecco perché non ho potuto tacere. Perché non sia resa vana la Croce di Cristo”.
http://muniatintrantes.blogspot.it/2014/04/non-posso-tacere.html

Anonimo ha detto...

(utili riflessioni)

"Le alterazioni conciliari della Dottrina sono sintomatiche di una velata rinuncia alla fede e perciò a ogni autorità nella Chiesa; senza dire rinuncia alla santità e alla salvezza! Eppure, scegliendo una predica pastorale, pensavano di evitare l’inganno, come se la vera opera pastorale non dipendesse da quella dogmatica, che impegna l’infallibilità del magistero cattolico. Ma essi, evitando la nota dell’infallibilità nel loro «concilio» e nei suoi documenti, non riescono a celare l’incredibile audacia col velo di un’apparente umiltà“, di cui parla San Pio X. Infatti, l’autorità modernista rifiuta, per la sua natura, i giudizi e condanne degli errori del mondo. Con finta bontà scusano Gesù che ammonì dell’inferno. Svelano un “orgoglio della propria bontà” nello scusare il mondo e dolersi del passato della Chiesa. Con ciò trasferiscono ogni colpa alla scarsa pastoralità dei Papi e dei Santi del passato, riservando ogni rigore all’intransigenza fedele (vedi FdI).
Può il gesuita Bergoglio non sapere che le canonizzazioni cattoliche implicano una certezza infallibile della Chiesa che tali persone siano in Cielo, accolti dal Signore per il loro eroismo nella Fede?
Ma quale fede e eroismo vale per i «papi conciliari» festeggiati e applauditi dal mondo, mentre sono responsabili della perfida svolta della loro chiesa verso il «nuovo ordine» voluto dalle logge e sinagoghe di questo mondo?"

Infide canonizzazioni, su
http://apostatisidiventa.blogspot.it/2014/04/infide-canonizzazioni.html#more

Pietro C. ha detto...

Anche io sono assai perplesso per la facilità (o la faciloneria) con cui si sfornano santi. Mi chiedo: che bisogno c'è? Quando una Chiesa fa qualche santo è più che sufficiente! Personalmente posso pensare a questi due papi come a due persone tutto sommato buone (er papa bono, era denominato Giovanni XXIII). Ma definirli santi è veramente tanto, troppo!

Anonimo ha detto...

....alcuni fatti per nulla edificanti di vita privata e non, attestatimi da testimoni oculari della massima fiducia, che polverizzano all'istante il concetto della loro santità.....


allora avevo ragione di chiedere :

sono infallibili queste canonizzaziooni prossime?

domanda censurabile, nel regime insediato da mezzo secolo, mentre aumentano gli "aderenti" a tutte le decisioni del regime, silenziando il dissenso e gli obiettori, come "inopportuni".
Storia già vista tante volte

Anonimo ha detto...

da quando non c'è più l'avvocato del diavolo, uno può arrivare sugli altari senza alcun esame....
come un candidato a titolo di studio che venisse promosso senza che neppure gli facciano le domande d'esame !
molto razionale, e molto giusto, di sicuro, chi può obiettare ?
Totale garanzia di credibilità e valore indiscutibile di tali "promozioni".

Anonimo ha detto...

io vorrei chiedere al sig. Marchesini che spieghi con chiarezza ai lettori quali sono in definitiva le

VIRTU' cristiane, esercitate in grado eroico, sia da GPII che da GXXIII, che giustifichino due canonizzazioni certe e infallibili, quindi fededegne davanti a tutto l'orbe.
Possibilmente le si tenga ben distinte da quelle umane e politico-sociali, tipo:
diplomazia, comunicativa, disponibilità "dialogica" spec. "conciliazione di opposte vedute" etc.

Anonimo ha detto...

E sempre antipapa era. Comunque la questione è appunto questa: la Chiesa ha riconosciuto l'eroicita' delle virtù di uomini che poi sono stati proposti alla venerazione e imitazione. Si certo è molto singolare il fatto che Giovanni Paolo II abbia baciato il corano o abbia chiesto scusa per errori commessi da uomini di Chiesa o abbia incentivato in maniera irenica l'ecumenismo o permesso certe storture liturgiche da parte del suo entourage cerimonialista (ad esempio apertura porta santa nella basilica di san Paolo) non parliamo poi della spregiudicatezza francescana che volle fosse sistemato il panzuto idolo demonio del Buddha sul tabernacolo in Assisi. E allora resta l'enigma del Ferreri, ad esempio. Poi c'è un fatto: la devozione non è lineare e obbligata unilateralmente, si può avere devozione verso un determinato santo e ignorare l'esistenza di un altro. E ancora: tutti gli apostoli nel momento della Passione mancarono in modo gravissimo a quasi tutte le virtù, in primis il pontefice san Pietro. E allora non sono da proporre alla venerazione? E ovvio che certe malefatte nanche si ricordano. E non parliamo dei modi di vedere e interpretare certe prassi paleocristiane ( Pietro-Paolo et cc.). Ma quanta devozione aveva per la Madre di Dio! La fermezza in certe questioni dottrinali persino espresse in maniera infallibile (niente sacerdozio alle donne) e l'esempio di accettazione della sofferenza sino alla fine e così via. Queste cose verranno ricordate e tante altre.

Anonimo ha detto...

Suor Marie Simon-Pierre
http://www.karol-wojtyla.org/It/PrimoMaggio/IlMiracolo.aspx

Michele ha detto...

@anonimo12:22
"Tutti gli apostoli nel momento della Passione mancarono in modo gravissimo... non sono da proporre alla venerazione?".
Certamente sì, perché si pentirono pubblicamente ed espiarono la colpa con la testimonianza fino al sangue.
Mi risulta invece che Giovanni Paolo II ha chiesto perdono pubblicamente per le presunte colpe degli altri, ma non per le sue: molto comodo, ingiusto, invalido e presuntuoso!

Anonimo ha detto...

malefatte che non si ricordano....
cioè ?

x anonimo 12:22
precisiamo, per favore:
forse quando quelle "malefatte" sono peccati di cui l'autore si è PENTITO, cfr.
"Tu (Pietro), una volta RAVVEDUTO, conferma i tuoi fratelli..."
Ravveduto: ma dov'è il ravvedimento circa il meeting panreligioso di Assisi ?
l'evento Assisi (1-2-3) non è un fatto che si possa SORVOLARE o cancellare con un colpo di spugna, e certo non si può non ricordarlo, talmente grande è la sua portata storica significativa di "mutazione" del concetto stesso di fede!
Esso ha fondato il nuovo tipo di religiosità del cattolico medio, rispettoso del grande rinnovamento conciliare, voluto dallo Spirito Santo (?come crede ad es. Socci).
Per il fatto che che l'apostasia generalizzata di pecore e pastori, procede da decenni in modo silenzioso e graduale, inarrestabile, si diceva come in una "mitridatizzazione", oggi moltissimi non si rendono più conto dell'oggettiva gravità di tali riunioni interreligiose, che ormai si ritengono "normali", anzi doverose, anzi grande segno di "carità" verso i fratelli diversamente credenti, al punto che il papa odierno invita, esorta (comanda?) di riunirsi "ognuno rivolto al suo Dio" e con i propri libri sacri e culti ecc., ritenendo che ciò sia cosa gradita al vero Dio, dando per scontato che tutti adoriamo lo stesso Dio.
ci stiamo abituando all'indifferentismo religioso come "nuova carità", irenismo non più percepito come eresia, e non ce ne accorgiamo più, avendo gli occhi offuscati dal fumo di satana che confonde le idee e inquina la retta dottrina nelle coscienze.
Chiedete alla gente comune di parrocchia, tutti (99,9%) vi confermeranno questa moderna convinzione sulla fraternità che "scavalca" le differenze religiose, che sarebbe voluta da Dio.
La volontà egalitaria-mondialista del cv2 si sta compiendo alla grande, e questa canonizzazione la sancirà con l'autorità di Pietro (o di simone? e chi lo capisce....), santificando un atto che fino a Pio XII sarebbe stato detto "empio", eretico e apostatico, come avvertì il papa Pio XI.

miurmex ha detto...

Anonimo delle 12e22,secondo me s Vincenzo non c'entra niente con la questione.Se è vero che sostenne,in opposizione a S Caterina,un antipapa,questo è un semplice errore di fatto,che chiunque può compiere;non era in discussione per lui il Papato come istituzione( ovviamente se no non sarebbe santo)quanto un fatto accidentale,cioè l'identità ,in quel momento,del Papa.Qui il problema è ben diverso:ci sono in ballo non errori qualsiasi,ma comportamenti e affermazioni che sfociano in ambiguità(a dir poco) dottrinali,con danno per i fedeli condotti a pascoli malsani.Non si mette in dubbio,ovviamente,che ora possano essere in Cielo (ma questo vale anche per il peggior criminale),ma che essi possano costituire un modello di santità,seguendo il quale,garante l'autorità della Chiesa,non si sbaglia,e,aggiungo,un modello in quanto pontefici.Diversa è infatti la srada della santità per i diversi stati di vita.Come dice S Francesco di Sales,il Vescovo non deve voler fare l'eremita,il padre di famiglia seguire la povertà radicale di un S Francesco,ecc.se io come mamma avessi voluto passare la mia giornata in chiesa a pregare,trascurando la famiglia,forse sarei potuta andare in paradiso,pentendomi dei miei errori,cercando di riparare ecc.ma mai avrei potuto costituire un modello di santità.Ora,l'altissimo munus petrino è quello di confermare nella Fede:possiamo veramente pensare che questo sia stato fatto,e in maniera eroica?

Anonimo ha detto...

Altro che se c'entra! Santa Caterina e San Vincenzo appartenevano entrambi e contemporaneamente all' ordine dei Predicatori. Il pontefice legittimo governava la Chiesa, magari in modo discutibile ma la governava. San Vincenzo era ben consapevole, invece, di sostenere un Usurpatore. Se si sostenesse sic simpliciter la buona fede di costui allora si direbbe non illuminati dallo Spirito Santo....davvero una ipotesi che aprirebbe un ginepraio. Venerati entrambi ma con, , evidentemente, diverse vedute d'Autorita. Rifletta! Non esasperiamo l'argomento....ho già detto che gli Apostoli non erano stichi di Santi,sopratutto quando avrebbero dovuto difendere la Verità. Debolezza umana? Appunto.

edel ha detto...

Anche i papi possono sbagliare,soprattutto quando mal consigliati. Se di G. XXIII posso dire che abbia sbagliato ad accantonare il messaggio della Madonna di Fatima, e credo che molti mali siano forse conseguenza di questo atto (ma non tocca a me giudicare, perciò dico forse), per G.P.II francamente non vedo errori rilevanti. Entrambi i papi hanno vissuto santamente ed affrontato malattia e morte eroicamente, ma G.P.II è un grande santo! Forse molti non ricordano in che condizioni si trovava la fede dei cattolici quando questo papa fu eletto; lo dico perchè anch'io ai tempi mi trovavo in confusione e ricordo bene che a risvegliare la fede di molti furono proprio questo papa, unitamente alle apparizioni di Medjugorie e la radio Maria di quei tempi. G.PII ha agito in modo da ricondurre le pecore smarrite all'ovile in un contesto postconciliare in cui non era tanto importante recuperare ilV.O. quanto appunto recuperare i cristiani alla fede. edel

Michele ha detto...

Per Mons. Williamson mi correggo: Commento Eleison n° 351.

Anonimo ha detto...

Anonimo ha detto...
E sempre antipapa era.
ATTENZIONE!
La Chiesa non ha stabilito chi era il Papa legittimo e chi in quel periodo.
Fu proprio dopo la fine dello scisma che si decise che, DA ALLORA IN POI in Papa legittimo, FINO A PROVA CONTRARIA, è da considerarsi colui che è reputato tale dalla curia romana, ma, per l'altro verso, si decise di NON STABILIRE chi era stato legittimo e chi no, durante il grande scisma. UNO SOLO lo era, ma chi fosse stato, non si sa.

Anonimo ha detto...

articolo socci :
" vengono ignorati certi suoi interventi molto decisi (di Papa Francesco), come quelli di venerdì scorso, contro l’aborto, l’eutanasia e per la famiglia naturale uomo-donna (“occorre ribadire il diritto del bambino a crescere in una famiglia, con un papà e una mamma capaci di creare un ambiente idoneo al suo sviluppo e alla sua maturazione affettiva. Continuando a maturare in relazione alla mascolinità e alla femminilità di un padre e di una madre”).

Il Papa – in chiaro riferimento all’attualità – ha anche invitato a “sostenere il diritto dei genitori all’educazione morale e religiosa dei propri figli. A questo proposito” ha aggiunto “vorrei manifestare il mio rifiuto per ogni tipo di sperimentazione educativa con i bambini. Con i bambini e i giovani non si può sperimentare. Non sono cavie da laboratorio! Gli orrori della manipolazione educativa che abbiamo vissuto nelle grandi dittature genocide del secolo XX non sono spariti; conservano la loro attualità sotto vesti diverse e proposte che, con pretesa di modernità, spingono i bambini e i giovani a camminare sulla strada dittatoriale del “pensiero unico’ ”.

Cesare Baronio ha detto...

In anni ormai remotissimi, scherzavo con un confratello Canonico. Secondo questo pio sacerdote, la prova della sede vacanza si sarebbe avuta quando il Papa avesse canonizzato Giovanni XXIII o Giovanni Paolo II. Era evidentemente una questione così remota e assurda da poter essere oggetto di battute canonicali.

Nel paradosso, eccolo accontentato.

mic ha detto...

per Edel,
o della confusione...

Anonimo ha detto...

Appunto di quei tempi.....ora radiomaria è quella che è, sulla gospa meglio astenersi e lo stato attuale della chiesa a meno di essere sordociecomuti è a dir poco preoccupante....

Anonimo ha detto...

"Ora,l'altissimo munus petrino è quello di confermare nella Fede:possiamo veramente pensare che questo sia stato fatto,e in maniera eroica?"

ottimo commento di murmex, che esprime bene, in modo denso e stringente, tanti dubbi di tanta gente sbalordita; aspetto che Marchesini e i vari convinti della santità di GPII diano una risposta convincente.
Attendo inoltre che sia pubblicato il mio commento in cui non mi pare di aver scritto nulla di riprovevole, (finchè non me lo si mostra....)
Lea

@per l'anonimo delle 15,20 ha detto...

Se si sostenesse sic simpliciter la buona fede di costui allora si direbbe non illuminati dallo Spirito Santo.
QUESTA NON L'AVEVO MAI SENTITA!
I santi hanno sempre, ovunque, comunque e su tutto l'illuminazione dello Spirito Santo?
Anche i più grandi Santi, come Padre Pio, mica hanno la linea telefonica diretta con il Paradiso. Il Signore rispetta anche i piccoli errori di prospettiva storica di noi uomini. Quanto meno non è tenuto a darci lezioni in tale campo. E, in ogni caso, quando Papa Borgia scelse di chiamarsi Alessandro VI, indirettamente riconobbe Alessandro V, successore dell'antipapa riconosciuto da San Vincenzo Ferreri. Scelta opposta, invece quella di Roncalli che, chiamandosi Giovanni XXIII, al contrario indirettamente NON riconobbe un altro successore della stessa linea, che pure aveva preso tale nome.

Anonimo ha detto...

Lei non è sano. Attenzione alle sue farneticazioni intellettualoidi. Fino a provs contraria, come lei dice, a stabilire la legittimità dei Papi è la Successione Apostolica. Cioè il catalogo in sequenza dei Pontefici legittimi che hanno governato e governano la Chiesa. E questo è stabilito eccome!

Marco P ha detto...

"un contesto postconciliare in cui non era tanto importante recuperare ilV.O. quanto appunto recuperare i cristiani alla fede"

scusi Edel, credo che lei non abbia capito che il V.O. non è una questione simbolica o estetica. Essa questione è il fulcro attorno a cui si sviluppa ed infuria tutta la battaglia per la Fede.
Com'è che masse di lontani sarebbero ritornati alla Fede se adesso siamo nella condizione in cui siamo ? Se è vero come è vero che se non si vive come si pensa (come si crede dico io) si finisce a pensare (credere) come si vive, e visto che mi pare che oggidì si viva senza grandi riferimenti alla Verità rivelata (chi mi ama osserva i Miei Comandamenti), allora i conti non tornano.
Chissà com'è invece che quei fissati con il VO sono anche fissati con la morale e andando sempre più su alla fin fine con la Verità, che è Verità di Fede (mio Dio poiché siete Verità infallibile credo espressamente a quanto avete rivelato etc etc, ... nell'atto di Fede non si parla di "esperienza" et similia ma di Verità).

Anonimo ha detto...

E al contempo avevi la certezza che quell’uomo lì aveva, in tempi di secolarizzazione, una fede granitica, totale, assoluta.
Un colloquio con Marco Tosatti
http://www.papalepapale.com/develop/il-vaticanista-normale-un-colloquio-con-marco-tosatti-cattolico-e-giornalista/

Anonimo ha detto...

ho letto l'intervista, il mastino anche intervistando gli altri, in questo caso Tosatti, riesce a parlare soprattutto di se stesso. Logorroico e narcisista.
Paul

lister ha detto...

Per un quadro completo ed esaustivo circa queste canonizzazioni:
GPII
www.chiesaviva.com/430%20mensile.pdf
GXXIII
Nichita Roncalli di Fausto Bellegrandi ed. ROMA, E.I.L.S. 1994

Anonimo ha detto...

“Dominus Iesus”
La presentazione del cardinale
Joseph Ratzinger
http://xoomer.virgilio.it/ikthys/Libri_elettr/Dom.jesus_nota.htm

Intervista al Card. J. Ratzinger sulle obiezioni all'istruzione Dominus Iesus
http://www.paginecattoliche.it/modules.php?name=News&file=print&sid=603

Anonimo ha detto...

La parola fine per i FFI è già scritta...Chiudono Amandola, commissariano le Suore, le monache... a Frigento non ci sono più studenti, ne restano alcuni in fase di rientrare in famiglia, si fanno pressioni psicologiche ai professi solenni.
Si intimidiscono i vescovi ad accogliere FFI...Ordine dall'alto, espressamente dall'alto (??) si fa per dire...E stiamo, state, discutendo di cannonizzazioni, quando tutto sta crollando. Scusate.
fr

Anonimo ha detto...

oggi è necessario porsi una domanda:
che cosa si intende per "santità" ?
certamente il significato non è più quello che la parola indicava fino a 50 anni fa. Sono cambiati concetti fondamentali come "fede" "chiesa cattolica", "peccato", "evangelizzazione", "chiesa apostolica" o "missionaria".... e quindi era normale che cambiasse anche quello di "santità".

Anonimo ha detto...

mons. Williamson tenta di rassicurare i cattolici spaventati, scrivendo :

Canonizzazioni irreali

Non è necessario che il cattolico creda che l’imminente canonizzazione dei Papi conciliari sia infallibile, perché essa deriva dalla degenerazione della mente.[...]
Monsignore [Lefebvre] disse che, al pari della gran massa degli uomini moderni, i Papi conciliari non credono in una verità che sia stabile.
Per esempio, la formazione di Giovanni Paolo II era basata sulla verità evolutiva, che va al passo con i tempi, che procede con l’avanzare della scienza, ecc. Che la verità non sia mai fissa, fu la ragione per la quale Giovanni Paolo II condannò nel 1988 le consacrazioni episcopali della FSSPX: perché esse derivavano dall’idea che la Tradizione cattolica fosse fissa e non vivente o mutevole. In effetti, i cattolici sostengono che, per esempio, ogni parola del Credo sia immutabile, perché quelle parole sono state ribadite nei secoli per esprimere il più perfettamente possibile le immutabili verità della Fede e sono state definite infallibilmente dai Papi della Chiesa e dai Concilii.

http://www.unavox.it/Documenti/Doc0635_Williamson_5.4.2014.html

Alessandro Mirabelli ha detto...

Sono due le perplessità che ho riguardo la canonizzazione ma anche la beatificazione di Giovanni XXIII. La prima riguarda la sua elezione e cioè che volontariamente accetto' una capitolazione elettorale. Cioè si impegno' a non nominare Montini segretario di Stato in cambio appunto della elezione. Nel 1922 Ratti si comporto nel modo opposto. Seconda obiezione: l'infame accordo di Metz e cioè accetto' che nei documenti del Vaticano II non comparisse la parola comunismo, catastrofe antropologica per antonomasia. Cioè a forza di non parlare dei mali di quella epoca ne uscirono documenti reticenti.

Anonimo ha detto...

Verità e santità: queste canonizzazioni verranno ricusate

Editoriale di Don Régis de Cacqueray, su Fideliter (n° 218, marzo-aprile 2014),
Rivista del Distretto francese della Fraternità San Pio X.

La santità equivale alla scelta coraggiosa della verità, che il cattolico fa per tutta la vita e senza mai fermarsi a confrontarsi col mondo, come obbligatoriamente gli capiterà.

Di quale confronto parla?
Del confronto al quale assistiamo, nel Vangelo, fra il Figlio di Dio che fa sentire la sua dottrina di verità e di santità e il mondo che non vuole ascoltare. Prima che lo spirito del Vangelo si allei col mondo, l’acqua si sarà riconciliata col fuoco! ...


http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV767_De-Cacqueray_Verita_e_santita.html

Marco Marchesini ha detto...

Grazie a tutti per i commenti.

Quando parlo di virtù intendo dire quelle teologali e cardinali, da catechismo.

Accetto il giudizio della Chiesa. Il problema è quando Papa Francesco parlerà, sarà la Chiesa a parlare? Io ho molti dubbi a proposito. Purtroppo Papa Francesco ha detto molte cose errate. Avrà l'intenzione di canonizzare veramente ed usare l'infallibilità relativa?
Dio solo lo sa. I dubbi aumentano.

Anonimo ha detto...

sarà la Chiesa a parlare ?

se Bergoglio rappresenta la Chiesa 2., è chiaro che a pronunciare le canonizzazioni sarà la Chiesa 2.(quella che muta col panta-rèi), non la "Roma perenne" (Chiesa 1.)

Marco Marchesini ha detto...

E' vero che l'infallibilità, la santità e le virtù non potranno cambiare.
E' da vedere però se le attuali Gerarchie post-Conciliari usino questi termini con lo stesso significato che la teologia pre-concliare dava loro.
I dubbi aumentano.

Anonimo ha detto...

Scusate l'OT ma la vicenda dei FFI sta per arrivare al suo orribile epilogo: anche le sorelle sono sotto attacco, stanno smantellando tutto! Dobbiamo fare qualcosa, questa è la fine della Cattolica, Signore perché queste prove durissime? E' il tempo dell'anticristo!

Josh ha detto...

ringrazio Lister che poco sopra ha linkato questo documento su GPII:

www.chiesaviva.com/430%20mensile.pdf

ho vissuto circa le stesse cose presentate in quel testo, con la stessa drammaticità....devo dire che rivedere tutto assieme, e una volta tanto trovarmi così d'accordo con chi ha sintetizzato quegli anni, mi ha creato una specie di film di un periodo cui non pensavo più molto ultimamente...

assistere a quel pontificato per così tanti lunghi, interminabili, defatiganti anni, con QUEI concetti e atteggiamenti ripetuti, ribattuti giorno dopo giorno dopo giorno dopo giorno,
fece quasi smarrire la fede a me e ad alcuni miei familiari, che la riscoprimmo, grazie a Dio, tramite la Bibbia e la Tradizione

quel pontificato per me è stato motivo di fortissimo contrasto interiore, di gravissimo danno (ero giovane), di sdilinquimento colpevole delle Verità.
Meglio che mi fermi qui.

Josh ha detto...

@Marco Marchesini

"E' vero che l'infallibilità, la santità e le virtù non potranno cambiare.
E' da vedere però se le attuali Gerarchie post-Conciliari usino questi termini con lo stesso significato che la teologia pre-conciliare dava loro."

magari oggi santità è intesa come la quantità di folla che si richiama.

Anonimo ha detto...

Se daremmo un occhieto al

Suor Marie Simon-Pierre
http://www.karol-wojtyla.org/It/PrimoMaggio/IlMiracolo.aspx

la suore dice niente sulla sulla mallatia per confermare se il così-detto miracolo era qualche cosa naturale o sopranaturale...

strano...

In fatti, in tutto il sito non c'è nessuna prova dei miracoli attributi a GP2....

Stranissimo...

Quindi, perchè dubitiamo i legittimi dubii di cattolici dappertutto, se la Causa del GP2 neanche afferma che ci sono miracoli soppranaturali?

Quindi, mi pare logico per arrivare alla conclusione che GP2 non sarà cannonizato per essere Santo in cielo, ma santo per i modernisti...

Romano



Anonimo ha detto...

Non possiamo decidere quali Santi ci piacciono e quali no. Operare una scelta di questo tipo ci pone fuori dalla CC.

Anonimo ha detto...

Invece di leggere chiesa viva (credibilità ZERO..esempio articolo "il pallio satanico di BXVI"... sig) ed amenità del genere qualcuno farebbe bene a leggersi il magistero di Giovanni Paolo e Benedetto XVI.
Capisco determinate istanze del tradizionalismo (soprattutto per quel che riguarda la liturgia) ma qui siamo ben oltre. m(

Anonimo ha detto...

Nel 1938 Suor Faustina annotò questo episodio: "Una volta che pregavo per la Polonia, udii queste parole: «Amo la Polonia in modo particolare e, se ubbidirà al Mio volere, l'innalzerò in potenza e santità. Da essa uscirà la scintilla che preparerà il mondo alla Mia ultima venuta»".
http://profezie3m.altervista.org/ptm_c31f.htm#Santa Faustina Kowalska – Polonia
http://www.festadelladivinamisericordia.com/
m

mic ha detto...

Anonimo 9:18
No si pone alcun discorso di "scegliere i santi che ci piacciono". Qui si sono esprese perplessità su due specifiche canonizzazioni.
Ognuno poi, venera e invoca l'intercessione, com'è da sempre, i santi che gli sono più congeniali, secondo l'infinita ricchezza dei doni spurituali che ognuno di essi ci mostra.

Josh ha detto...

@m

"Invece di leggere chiesa viva (credibilità ZERO..esempio articolo "il pallio satanico di BXVI"...)"

altri punti dottrinali fatti notare da chiesa viva rimangono veri, da Assisi agli idoli a molti altri temi, tra cui un Gesù che si sarebbe incarnato in ognuno di noi, a proposito di "magistero"
(comunque già letto molte volte e meditato ...sono del 70...dal 78 al 2005 non pensi che ne abbia avuto qualche stralcetto....?:)

E infatti il problema non è solo quello liturgico, ma anche quello dogmatico

direi che poi oggi parlare di patenti certe di "affidabilità" sia quanto meno aleatorio

una sola fede ha detto...

"magari oggi santità è intesa come la quantità di folla che si richiama."


pare di sì, come pare che aumenti nel dopo terribile (c)V2 (cioè più missile che concilio...) in base a quanti più rappresentanti di "altre religioni" si sono incontrati durante il papato...e quanti più templi non cattolici si sono visitati e quanto più ci si è "pregato" tutti insieme appassionatamente (o in altri luoghi, tipo Assisi, nei pressi della tomba del poverello)...perciò ribadisco, oltre al mio appoggio a ciò che dici, Josh, anche quello a ciò che scriveva nelle sue ultime righe ieri l'utente Michele delle 10.54 (perchè il mio post di appoggio poi non è comparso), mentre non mi sento assolutamente di appoggiarne le seppur lievemente ventilate ipotesi e dubbi di sedevacantismo che mi pare richiami all'inizio (in questo la penso da sempre come mic e altri: a mio parere si tratta cioè di papi regolarmente eletti e legittimamente in carica...)

Annarè ha detto...

Il fatto è che oggi il Papa e gli uomini di Chiesa hanno una nuova concezione di santità, nel senso che il santo non deve più essere un esempio di virtù da seguire, non vengono più considerate le virtù eroiche (che virtù eroiche può avere un Giovanni XXIII?), il santo non è più un modello da imitare. Oggi tutti sono santi e quando tutti sono santi nessuno lo è più. Probabilmente i papi su detti saranno in Paradiso (la misericordia di Dio è infinita), ma cosa dovremmo imitare di questi due Papi? E i miracoli fatti da questi due pontefici quali sarebbero? Siamo in un periodo di grande confusione dottrinale, di grande caos di idee, di faciloneria, mah! santi o non santi? questo è il dilemma. Certo non bacerei un corano per imitare Giovanni Paolo II.

@per l'anonimo delle 9,18 ha detto...

Coloro che canonizzano figure tanto controverse, sono loro ad essere fuori dalla Chiesa Cattolica.
Costoro dicono di essere cattolici, ma, di fatto (mi auguro per loro che siano in buona fede) sono il "frutto" della "mutazione genetica".

hpoirot ha detto...

Cosa dice il catechismo (di S.Pio X) sul papa...

"Qual'é la funzione del papa?"

"La funzione del papa é di conservare il tesoro della fede, operare per diffonderlo a tutte le anime, difenderlo contro gli errori e gli attacchi del nemico"

non serve altro per capire che questa canonizzazione non s'ha da fare.

murmex ha detto...

nche la procedura è anomala,sembra non si voglia attendere il responso divino del miracolo

hpoirot ha detto...

Ai tanti che sento dire

"GPII é santo nel suo cuore, Dio solo sa ... é santo perché ha sofferto tanto alla fine della vita ... chi siete voi per criticare, scegliere un santo si e uno no..."

vorrei ricordare che il santo "privato non esiste e non é mai esistito nella Chiesa.

Cio' che fa il santo é l'eroicità PUBBLICA della virtu minore, quella che ha espresso MENO BENE (se é lecito dire cosi)

Il Paradiso puo' essere pieno di santi eccelsi sconosciuti che hanno agito pubblicamente male ma erano retti nel loro cuore, MA LA CHIESA QUESTI SANTI NON PUO' CANONIZZARLI PERCHE' NON SONO UN MODELLO PUBBLICO PER IL FEDELE.

Il minimo dubbio sull'ultima virtu' ha sempre impedito la canonizzazione (fino al CV2 ovviamente)

S.Caterina Labouré chiese in fin di vita un arrosto di maiale, Bernadette Soubirous scappo' dalla finestra della scuola da piccola per cogliere delle fragole e S.PioX sniffava a volte del tabacco da fiuto...

queste concessioni alla natura fecero discutere molto al loro processo di canonizzazione al punto da ritardare (per Bernadette di mesi) la decisione...

Oggi si canonizza chi ci invita a (tra 1000 altre cose) a riscoprire la fede degli eretici...

Anonimo ha detto...

Papa Wojtyla viene canonizzato e dunque il suo culto esteso a tutta la Chiesa cattolica grazie a un evento accaduto in Costa Rica.
Una guarigione «inspiegabile» secondo membri della Consulta medica della Congregazione delle cause dei santi.

http://vaticaninsider.lastampa.it/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/wojtyla-floribeth-33489/

http://www.youtube.com/watch?v=2HVJq--4hWk

Anonimo ha detto...

Si fanno troppi santi e basta, poi si può discettare sul perché e per come, in questo specifico caso è, mi si passi l'espressione, e absit iniuria verbis, una questione di merchandising, di tutti gli ultimi papi, sono quelli, escluso il fenomeno, a far vendere di più gadgets di ogni tipo, spesso di pessimo gusto, ma tant'è; a Cracovia, dove vi sono chiese bellissime del '400 e '500, si è costruita una mega sala udienze con vaghe parvenze di chiesa, dedicata a GP2, con l'ampolla del sangue prelevato al papa agonizzante, non ce n'era bisogno, le chiese già ci stanno è un po' come l'orrenda chiesa di Piano a S. Giovanni in Rotondo......io ho qualche anno in più di Josh, quindi ho potuto forse capire 'meglio' il lunghissimo pontificato ma a me, non ha mai detto niente, mi era simpatico, stop, poi se per tanti ha rappresentato una svolta, ben venga.....io il Corano l'ho letto, baciato mai, ma letto sì, è sempre meglio basarsi sulle fonti vere che sui sentito dire o peggio sul 'diabolico chiacchiericcio' così tanto di moda oggidì. Lupus et Agnus.

Josh ha detto...

@Una Sola fede...d'accordo con te; forse scrivendo in fretta non mi sono spiegato bene, uhm di sedevacantismo non ne ho parlato;

@H.Poirot: per "quanto ha sofferto alla fine della vita" è vero che lo si sente dire spesso. Ma per la santità non basta certamente quell'aspetto, altrimenti basterebbe farsi un giro per gli ospedali e sono tutti santi. Mio padre ha il parkinson uguale e se fosse santo agli occhi di Dio non lo sarebbe certo perchè si è buscato quella malattia.

RIC ha detto...

Se non gia' segnalato..

http://vaticaninsider.lastampa.it/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/ortodossi-ortodoxa-orthodox-francesco-francisco-francis-33491/

Anonimo ha detto...

http://catholicapedia.net/Documents/FSSPX/mgr_Lefebvre/1988_01_29_Lettre_a_Jean_MADIRAN.pdf


una sola fede ha detto...

@Josh, no no, ti sei fatto capire benissimo, ma io mi riferivo non a te, ma a colui che si firmava ieri "Michele", alle 10.54, di cui condividevo le ultime righe da lui scritte su GPII, non le prime circa le sue "riaperture circa i dubbi sul sedevacantismo" (che io appunto non appoggio)

@hpoirot... eh, caro hpoirot, che ci vuoi fare…oggi come oggi più un pontefice va a braccetto con chi è eretico e/o infedele (e, si badi bene, non certo per cercare di (ri)portarlo nella unica Chiesa di Cristo, e quindi per la sua possibile salvezza), maggiormente contribuirà anche a far scrivere il catechismo 3.0 (essendo il 2.0 già una realtà con diverse influenze conciliari, voluto proprio da GPII una ventina di anni fa). Allora, a proposito del tema discusso, forse è sempre un bene dare ancora una piccola occhiata al CATECHISMO con la C veramente maiuscola, quello del Concilio di Trento, o TRIDENTINO (o Romano):


“109. CHI E’ ESCLUSO DALLA CHIESA

Segue da ciò che solo tre categorie di uomini sono escluse dalla Chiesa: gli infedeli, gli eretici e scismatici, gli scomunicati.
Gli INFEDELI, perché non sono mai entrati nella Chiesa, mai l'hanno conosciuta, né mai sono stati fatti partecipi dei sacramenti nella comunione del popolo cristiano.
Gli ERETICI e gli SCISMATICI, perché si sono separati dalla Chiesa e non appartengono più alla medesima; come i disertori non appartengono più all'esercito da cui sono fuggiti. Non si deve pero ritenere che essi non soggiacciano alla potestà della Chiesa, che li chiama in giudizio, li punisce e li anatematizza.[…]


[Nota mia: chi dovesse a questo punto obiettare con faciloneria che oggi un vago atteggiamento scismatico nei confronti di chi si trova alla guida del gregge viene assunto proprio da noi legati alla Tradizione, faccio invece notare che stando così le cose, è proprio chi dovrebbe guidare il gregge e non lo fa, e non da ora - contribuendo alla sua dispersione e confusione - a porre di fatto già in essere una frattura insanabile rispetto alla Chiesa di sempre, fedele custode e trasmettitrice della sana dottrina]

Anonimo ha detto...

@ Rosa, se ha tempo : 3 links in spagnolo, Bergy AS- B. Aguer- B. Trusso. Anonymous

Anonimo ha detto...

@ josh
"direi che poi oggi parlare di patenti certe di "affidabilità" sia quanto meno aleatorio"
Per me conta solo il magistero,
se si mette in discussione anche quello non credo che faremmo un buon servizio. m

Anonimo ha detto...

riguardo alla malattia, di cui molti dicono sia un segnale di santità (convinzione riferibile alla diffusa ignoranza e superficialità odierna) si dovrebbe piuttosto dire che essa, come ogni sofferenza, se accettata, è mezzo di purificazione ed espiazione di colpe, e in tal senso disse proprio GPII, di accettarla come riparazione dei suoi errori commessi nel pontificato. Quindi un anticipo di Purgatorio. Ma per la santità da altari ci vuole ben altro.

Josh ha detto...

M, vedi tu

per me invece non conta affatto solo il magistero,
perchè nel cattolicesimo contano anche la S. Scrittura e la Tradizione. E ovviamente Sacramenti, la santificazione, il rapporto reale col Dio vivente, la mistica.

se il magistero, visto che il magistero recente è in palese conflitto col magistero precedente,
significa ora:
-baciare Corani
_riunioni multireligiose, concelebrazioni e communicatio in sacris con infedeli ed eretici come ad Assisi e in migliaia di altre occasioni
_che Gesù Cristo si sarebbe incarnato in ogni uomo
_che ebrei e cristiani avrebbero poco o nulla che li separa
_che tutte le religioni vengono da un "unico dio" abolendo così l'unicità e la necessità di Gesù Cristo
_che per aver salvezza siano centrali il dialogo e il prossimo presentati essi stessi come salvezza e non la Rivelazione, la Redenzione,
-ipotesi darwiniana che deriviamo dagli scimmioni
-che ogni uomo è salvo comunque solo perchè Gesù è morto anche per lui, senza ch'egli l'accetti e cambi vita
-che non vi sia differenza tra rivelazione naturale nel senso interno di anelito all'assoluto di chiunque e vera Rivelazione di Gesù Cristo ricevuta per grazia
-che la Chiesa sarebbe ora tutto il mondo, compresi eretici, agnostici, massoni, atei e non solo il corpo mistico di Cristo e i suoi riscattati
_che il Vangelo si risolva in un annuncio di "bene comune" e diritti dell'uomo e null'altro,
e che Gesù ontologicamente sia scomponibile in una serie di sole politiche umane
-che tutto debba essere ordinato all'uomo
-che la Chiesa debba chiedere perdono secondo le richieste di massoni e liberals avvalorando spesso le loro erronee tesi storiche
-che bisogna riformare il primato petrino
-la riformulata mariologia

beh di questo magistero (e ci sono andato piano) non so che farmene, mi allontanò quando ero ragazzo e oggettivamente non serve ad ottenere santità e salvezza.

poi, in conclusione, a me non interessa, alla lunga. Se uno è in Cristo, sai che gliene importa del resto? ma non si può nemmeno far passare delle balle per delle Verità

murmex ha detto...

Scusate,è venuta fuori solo la fine di un mio commento.Volevo dire questo.Premessa:la mia Fede non è stata confermata da GPII,anzi,quando mi sono imbattuta circa 3 anni fa nella foto del bacio al corano ho ricevuto una autentica pugnalata alle spalle.Questo mi ha spinta ad approfondire,e ho quindi capito che è a Giovanni XXIII che risale lo sfascio(si,era in incubazione,ma aveva trovato sempre l'opposizione ferrea dei Papi),per la sua troppa umanamente ottimistica visione delle cose,e l'inaudita decisione di indire un concilio meramente pastorale,quindi portatore di una dottrina volutamente non dogmatica,non divinamente garantita.Lo sviluppo successivo ha poi portato,come probabilmente previsto e auspicato dai novatori,a una infondata e sviante e esiziale per la Fede falsa"dogmatizzazione delle nuove dottrine.Date queste premesse che tutti conosciamo,mi pare che,come è stato pastorale(falsamente pastorale)un concilio(cosa ripeto inaudita),così possano volutamente porsi a questo grado inferiore,in cui non viene impegnata (ripeto volutamente)l'infallibilità queste canonizzazioni legate strettamente all'evento conciliare.I Papi canonizzati sono relativamente pochi,ora tutta questa fretta e l'anomala procedura mi pare possano confermare questa ipotesi

Anonimo ha detto...

Così si fa solo il gioco dei nemici della Chiesa che rinfacciano poi i processi per santificare i Papi usando le stesse obiezioni che muove il mondo tradizionalista. Osserviamo le azioni di questi Papi: mia figlia, grande dolore della mia vita che ha scelto di convivere e quindi di peccare verso Dio, è stata ricevuta da GPII insieme ad altre persone nella stessa condizione. Ciò non sarebbe mai accaduto con Pio XII !
m

Anonimo ha detto...

http://vaticaninsider.lastampa.it/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/wojtyla-floribeth-33489/

Leggendolo, si vede subito che il "miracolo" non è miracolo soppranaturale, ma naturale, in tanto che le forze umane del corpo possano farlo senza intervento degli angeli e di Dio...

Quindi, può essere eguamente che il Diavolo ha fatto per promovere nella chiesa nuove assemblee come Assisi...

Forse, per molti, la conoscenza di cio che è un miracolo che Dio solo fa, non c'è...

Prima del concilio vaticano secondo, i teologi sapevano bene come distinguergli...

Quindi, possiamo concludere in buona coscienze che Giovanni Paolo non è santo nel senso eroico, nè degno degli onori del altare...

Se ci sono quelli che pensano che un pontifice romano possa celebrare messa con una lettrice nuda, sono come i modernisti che hanno una nuova definizione per tutto...

L'errore commune degli nazisti di obbedienza cieca è ormai la fede di tanti, anche di tanti che ascoltano la Messa Antica...

ma per Cattolici Romani che non hanno adorato l'idolo della religione fatta dalle mani umane, sarà sempre una impossibilità che Giovanni Paolo II è santo...

Ripeto il mio commento di settimana scorsa:

è MOLTO PIù PROBABILE che egli sta in inferno...

ed aggiungo: quelli che dicono che egli merita cielo senza pentimento per Asssi e per celebrare con la lettrice nuda, meritano l'inferno anche più, perche dicono che Cielo è apperto per peccatori impenitenti...è così fanno del Cielo un nuovo l'Inferno....che bestemmia...!


Romano

Don Ludovic Girod nel 2011 ha detto...

[...]
Ora, con la canonizzazione il Sommo Pontefice emette una sentenza definitiva con la quale iscrive nell’elenco dei Santi il beatificato di ieri.
Nel far questo, il Papa si pronuncia su tre punti:
- il fedele defunto è nella gloria del Cielo;
- egli ha meritato di giungere a questa gloria praticando le virtù eroiche che hanno un valore esemplare per tutta la Chiesa;
- gli dev’essere tributato un culto pubblico.

Se l’infallibilità di una canonizzazione non costituisce un articolo di fede, si tratta comunque di una sentenza quasi unanime dei teologi e sarebbe alquanto temerario il contraddirla. Ma esaminando bene le cose, se possiamo dare come certa l’infallibilità delle canonizzazioni fatte tra il 1170 (data dalla quale il Papa si riserva la beatificazione e la canonizzazione) e il Concilio Vaticano II, possiamo invece legittimamente dubitare che le nuove canonizzazioni impegnino lo Spirito Santo, che è il garante della verità dei dogmi della Chiesa. Don Gleize, nel suo articolo, segnala tre punti sui quali le recenti riforme hanno introdotto un dubbio.

In primo luogo egli menziona l’insufficienza della nuova procedura: dei due processi richiesti precedentemente, oggi ne è rimasto solo uno. I miracoli richiesti erano almeno due per ogni tappa, oggi ne basta solo uno. Prima di una canonizzazione, il Papa doveva riunire per tre volte i cardinali e chiedere il loro parere, e questo non è più richiesto. Un tempo, il giudizio sull’eroicità delle virtù o il martirio doveva essere espresso almeno 50 anni dopo la morte del servitore di Dio, oggi è sceso solo a cinque anni, lasso di tempo che poi non è stato neanche rispettato né per Madre Teresa di Calcutta né per Giovanni Paolo II. Un tempo la Chiesa esaminava una causa verificando accuratamente l’insieme delle testimonianze umane nonché la conferma soprannaturale dei miracoli. Oggi la Chiesa sembra rispondere con precipitazione alla pressione mediatica e all’emozione popolare. Mentre invece, se quest’atto della canonizzazione è coperto dall’autorità divina, lungi dall’escludere l’attento esame delle testimonianze disponibili, lo esige per sua stessa natura. Come un papa non proclama in maniera arruffata un nuovo dogma, ma soppesa tutti gli argomenti a favore della promulgazione, così non può impegnare l’autorità dello Spirito Santo senza aver usato tutti i mezzi umani per assicurarsi dell’eroicità delle virtù e della rettitudine dottrinale del candidato alla canonizzazione.

Il secondo argomento avanzato da Don Gleize è quello del ritorno al collegialismo.
Le regole per la canonizzazione ricalcano quelle in vigore prima del XII secolo: il Papa lascia ai vescovi la cura di giudicare immediatamente la causa dei Santi e si riserva solo il potere di confermare il giudizio degli Ordinari. Ancora un campo in cui si applica la collegialità, innovazione del Concilio Vaticano II. Come dice Don Gleize: «quando il Papa esercita il suo ministero personale per procedere ad una canonizzazione, sembra proprio che la sua volontà sia di intervenire come organo del ministero collegiale; dunque le canonizzazioni non sono più garantite dall’infallibilità personale del magistero solenne del Papa».
La terza difficoltà deriva dal cambiamento della nozione di santità.
Questa può esistere in un’anima a gradi diversi.[...]

dall'art. di don Ludovic Girod:
Giovanni Paolo II, beato?

pubbl. apr.-mag.2011
(in occasione della beatificazione) su La Porte Latine

http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV176_GPII_beato.html

ottuso ha detto...

rileggevo un altro art. (del marzo 2010) pubblicato su remnantnewspaper.com (poi su unavox, con raccolta di firme contro la beatificazione):

Esposizione delle riserve sulla prossima beatificazione di Giovanni Paolo II
-----------------
Non si tratta di considerare la sua pietà o la sua integrità personali in quanto tali, quanto piuttosto di sapere se vi è un fondamento oggettivo per proclamare che Giovanni Paolo II abbia dato prova di virtù eroiche nell’esercizio delle sue elevate funzioni di Papa, tali che debba essere posto immediatamente sulla via della canonizzazione e offerto come Papa modello a tutti i suoi successori.

La Chiesa ha sempre riconosciuto che la questione delle virtù eroiche in una beatificazione è inestricabilmente legata all’esercizio eroico del candidato dei doveri del suo stato.....
Quando il candidato alla beatificazione è un Papa – il Santo Padre della Chiesa universale – la questione non verte solo sulla sua pietà e sulla sua santità personali, ma anche sulla cura che egli ha avuto dell’immenso dominio della Fede che Dio gli ha affidato e per il quale Dio accorda al Papa delle grazie di stato straordinarie.
Ecco qual è la vera questione: Giovanni Paolo II ha compiuto eroicamente i suoi doveri di Sommo Pontefice come i suoi predecessori canonizzati?
...........
Una indebita pressione popolare
(Santo subito)....
l’acclamazione popolare di beati e santi è relativa ad un tempo in cui la stragrande maggioranza degli uomini era fedele e sottomessa alla Chiesa. ...

ottuso ha detto...

...
Un altro motivo per avere delle riserve su questa beatificazione è costituito dal fatto che, lungo tutto il pontificato di Giovanni Paolo II i fedeli cattolici sono stati sorpresi e scandalizzati da una quantità di dichiarazioni e di gesti manifestamente imprudenti del Papa, come la Chiesa non ne aveva mai visti in 2000 anni.
Ricordiamo solo alcuni degli esempi più noti:
_Le numerose scuse teologicamente dubbie per le presunte colpe dei cattolici nelle epoche anteriori della storia della Chiesa. È evidente che il mondo non ha guardato a questi mea culpa inediti del Papa come ad una dimostrazione dell’umiltà della Chiesa. Al contrario, com’era prevedibile, essi sono stati interpretati come il riconoscimento della colpevolezza della Chiesa in ogni sorta di crimini contro l’umanità. Con l’eccezione delle scuse apparentemente dimenticate in Dominicae Cenae, non v’è stato del pentimento per _l’incapacità catastrofica dei membri viventi della gerarchia di preservare la fede e la disciplina in mezzo al «continuo processo di decadenza» e all’«apostasia silenziosa».
_L'ecumenismo di Assisi
Il Vicario di Cristo a fianco dei vicari di se stessi
_Gli incontri ecumenici di Assisi dell’ottobre 1986 e del gennaio 2002.
Durante l’incontro di Assisi del 2002, Giovanni Paolo II assegnò dei locali all’interno del sacro Convento di San Francesco, ai praticanti delle “grandi religioni del mondo”, dall’animismo allo zoroastrismo, affinché potessero compiere i loro riti assortiti all’interno di questo sacro santuario cattolico. Riferendosi con enfasi a questi “luoghi assegnati”, il Papa dichiarò a quell’assemblea eterogenea che includeva i seguaci del Vudù: «pregheremo secondo forme diverse, rispettando le altrui tradizioni religiose»....
(continua l'elenco di vari gesti e discorsi inauditi per un papa, che per di più che si voglia additare come santo) ,
spec. notare questo, che lascia di stucco:
>>La partecipazione attiva di Papa Giovanni Paolo II ad un culto pagano in una «foresta sacra» del Togo.
È lo stesso giornale del Papa che ha riportato come, appena giunto sul posto, «uno stregone ha incominciato a invocare gli spiriti: Potenze dell’acqua, io vi invoco. Antenati, io vi invoco».
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quella di http://www.remnantnewspaper
è un'analisi puntuale, tutta da rileggere....ma coloro che hanno già deciso ad ogni costo di procedere alla canonizzazione non terrano in a lcun conto le sagge considerazioni esposte dall'art. del 2011 :
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV175_Riserve_Remnant_GPII.html

bene, qualcuno ora, tra chi è convinto di accettare come buona e giusta la canonizzazione- lampo, mi/ci spieghi come quell'omaggio reso da GPII al culto pagano sia da vedere come un ATTO DI FEDE cattolica, mostrato in grado eroico !
Io non lo capisco, ( ho grossi limiti di comprendonio....)

Anonimo ha detto...

Matteo 8,23-27

23 Essendo poi salito su una barca, i suoi discepoli lo seguirono. 24 Ed ecco scatenarsi nel mare una tempesta così violenta che la barca era ricoperta dalle onde; ed egli dormiva. 25 Allora, accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!». 26 Ed egli disse loro: «Perché avete paura, uomini di poca fede?» Quindi levatosi, sgridò i venti e il mare e si fece una grande bonaccia. 27 I presenti furono presi da stupore e dicevano: «Chi è mai costui al quale i venti e il mare obbediscono?».

Anonimo ha detto...

>>SEGNALAZIONE a >>> mic:

qualcuno si è divertito a mettere la mia sigla "m"

Questo NON l'ho postato io...:
>>
"Così si fa solo il gioco dei nemici della Chiesa che rinfacciano poi i processi per santificare i Papi usando le stesse obiezioni che muove il mondo tradizionalista. Osserviamo le azioni di questi Papi: mia figlia, grande dolore della mia vita che ha scelto di convivere e quindi di peccare verso Dio, è stata ricevuta da GPII insieme ad altre persone nella stessa condizione. Ciò non sarebbe mai accaduto con Pio XII !
m"

Anonimo ha detto...

Romano: non condivido MEZZA PAROLA del tuo pensiero.
m

Luisa ha detto...

Non so se oso dire, se mi spingo troppo lontano, dicendo che oggi anche la santità è al ribasso, come sulla dottrina si fanno i saldi anche sulla santità.
Altri lo hanno detto già prima di me, allegerimento della procedura, soppressione della necessità di due miracoli, oggi non c`è nemmeno più bisogno di un miracolo, si può essere dichiarati santi dalla Chiesa anche senza un miracolo, basta il "furor di popolo".
Mons. Amato ha, per Giovanni Paolo II)), fatto la distinzione fra le virtù personali e la funzione esercitata, dunque fra la persona del Papa e il Papato.

Dunque ne deduco che si può essere dichiarato santo, come per GPII, pur avendo lasciato al suo successore una Chiesa disastrata dove non si contano gli scempi dottrinali e liturgici, dove falsi profeti e maestri hanno potuto liberamente diffondere errori e eresie e condurre le anime su altre vie.
Un Papa può diventare santo per le proprie virtù anche se sotto la sua guida, e voglio credere senza la sua consapevolezza, sono stati insabbiati comportamenti iniqui e criminali del clero, dove sono stati messi sotto il tappeto quegli scandali che il suo successore ha dovuto affrontare con fermezza e coraggio.
Oggi la santità percorre corsie preferenziali e vie accelerate.

A parte che la separazione fra persona e funzione non mi convince, mi lasciano dubbiosa la santità proclamata a furor di popolo sull`onda dell`emozione imperante anche nella Chiesa, la fretta a far santo un uomo come se si volesse santificare con lui un Concilio mettendo a tacere per sempre le critiche e le analisi oggettive e realiste sulle sue conseguenze disastrose.
Ma quel che penso e sento non ha nessuna importanza, il 27 aprile la Chiesa avrà due nuovi santi, resta però intatta la mia libertà di rivolgermi, o di non rivolgermi, a loro per invocare la loro intercessione.

Luisa, si consoli ha detto...

il 27 aprile la Chiesa avrà due nuovi santi, resta però intatta la mia libertà di rivolgermi, o di non rivolgermi, a loro per invocare la loro intercessione.
Luisa, si consoli.
A parte il fatto che la seconda del suo testo ("*resta però intatta la mia libertà di rivolgermi, o di non rivolgermi, a loro per invocare la loro intercessione*") non solo è PURA VERITà, ma che, in tesi, vale nei confronti di ogni, qualsiasi, qualunque e qualsivoglia santo, circa la prima parte ("*il 27 aprile la Chiesa avrà due nuovi santi*") la prega di riflettere che, come già è stato detto, che sarà la Chiesa "conciliare" (come la chiamava uno dei suoi Padri, il cardinale Benelli) ad avere due nuovi santi. NON LA CHIESA CATTOLICA, che continuerà a raccomandarli alla Divina Misericordia ed a pregare *NON* loro, ma *PER* LORO, IN LORO SUFFRAGIO. E, certamente, DIO in primis, e poi anche gli stessi Woityla e Roncalli, non potranno che essercene grati.

quanta fretta ha detto...

circa il furor di popolo, e la fretta, molto sospetta, leggasi tra i tanti il commento di un semplice fedele, che non entra nel merito delle valutazioni, ma ritiene già solo la fretta molto sospetta, poichè foriera di errori:

Come mai solo nel caso della canonizzazione di Giovanni Paolo II si dà tanta importanza al «sensus Ecclesiae» dei fedeli?
di Roberto Beretta

Da assessore all'anagrafe, una cosa l'ho imparata: per intitolare una via a una persona, la legge prescrive che siano passati almeno 10 anni dal decesso. Papa Wojtyla è morto da appena 9 anni eppure è già santo: è dunque più prudente lo Stato della prudentissima Chiesa?


http://www.aleteia.org/it/religione/contenuti-aggregati/la-fretta-del-santo-subito-5343505815699456
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la fretta, sempre sconsigliata da saggezza perenne, più che mai in una materia (dottrinale e pastorale) così delicato per le gravi ricadute sulla fede dell'orbe cattolico, è soprattutto contraria alla PRUDENZA.

Oggi il "furor di popolo" è malsano e inattendibile come "vox Dei", a causa della deformazione delle coscienze in atto da decenni, come spiega bene theremnant (vedasi art. cit. sopra)

Anonimo ha detto...

"resta però intatta la mia libertà di rivolgermi, o di non rivolgermi, a loro per invocare la loro intercessione".
Il ché è diverso dal sostenere che invece che Santi sono dannati.

una sola fede ha detto...

"la fretta a far santo un uomo come se si volesse santificare con lui un Concilio"

infatti Luisa scrivi bene, sarà così: i papi conciliari e post-conciliari vengono (e verranno, non ho dubbi) ad uno ad uno canonizzati...tutto avviene tra di loro. E con l'istituzione ormai dell'allucinante figura del "papa emerito" sono plausibili dialoghi tipo questo TRA "PAPI":

"Allora siamo d'accordo...Come hai visto infatti io ho iniziato subito l'iter per canonizzare lui, tu poi hai giustamente completato la canonizzazione sua e inizierai, subito dopo il mio funerale, l'iter per canonizzare me... poi quello che viene dopo lo farà con te (a prescindere se prima di andartene da questa terra avrai voluto o meno portare a termine il tuo mandato o startene un po' in pensione) e così via, fin quando finalmente nessuno potrà mai più avere dubbi sulla santità complessiva di ogni virgola espressa dal cV2 e da tutto ciò che ne è seguito...e in più quegli ottusi, oscurantisti oppositori saranno messi ancor più di adesso in un angolino a tacere per sempre..."

Marco P. ha detto...

Due aspetti mi sembrano particolarmente pregnanti tra quelli riportati negli interventi sopra:
- il secondo punto evidenziato da Don Gleize circa la collegialità che interviene nella canonizzazione, con il Papa che in questo modo non impegnerebbe l'infallibilità in quanto agirebbe come primum inter pares avente la funzione diciamo "notarile" di mettere la firma ad una decisione assunta dal "collegio" vescovile, ma senza agire personalmente (l'infallibilità è personalmente garantita a Pietro).
- l'effetto che la canonizzazione ha: portare come esempio il canonizzato nella sua funzione di stato, cioè nel caso in oggetto, portare i Beati G.P.II e G.XXIII, quali esempi per l'oggi e per il futuro per gli altri pontefici che al loro operato dovrebbero guardare come riferimento (e qui si apre tutto quanto riportato in merito alle riunioni interreligiose, ai baci al corano, ai riti vari ed assortiti etc).

Da aggiungere che presentandosi l'attuale pontefice come Vescovo di Roma, ecco che, poiché questo ruolo è susseguente e conseguente all'essere Papa (e non il contrario poiché Pietro fu prima Papa e poi - temporalmente ma anche essenzialmente Vescovo di Roma) questo escluderebbe l'impegnare l'infallibilità che appunto riguarda il Papa in quanto pastore universale.

Solo spunti di riflessione, senza alcuna pretesa sui cui mi piacerebbe avere il parere di altri in specie di M. Marchesini, con cui sono di solito d'accordo, forse in questo caso un po' di meno, e che ha scritto il post.

Anonimo ha detto...

1978-2005: aspetti meno noti nei XXVII anni di Pontificato di Giovanni Paolo II
L’opera del Santo Padre
per la custodia del Deposito della Fede e la preservazione della Disciplina Ecclesiastica
http://www.totustuus.it/modules.php?name=News&file=article&sid=435

Anonimo ha detto...

L'incapacità dei tradizionalisti di farsi valere è patologica, non un gesto, non un'azione, solo parole su blogs dove già tutti la pensano così. Se non si porteranno agli altri fedeli questi argomenti e le conclusioni che ne scaturiscono saremo sempre più una riserva indiana. Dio ci spinge all'azione ed a diffondere la Vera ed Unica Dottrina, e non si risponda che Dio sà e non ci fa mancare il suo sostegno perchè egli ci lascia la libertà di agire e se non lo facciamo secondo la Dottrina e gli insegnamenti della VERA CHIESA allora pecchiamo non meno degli altri ormai avvolti nel fumo del postconcilio.

mic ha detto...

I blog, come qualunque altro 'luogo'di comunicazione e confronto, non sono un punto di arrivo, ma un punto di partenza o di ri-partenza...

una sola fede ha detto...

"Dio ci spinge all'azione ed a diffondere la Vera ed Unica Dottrina"

caro fratello Anonimo delle 11.37, a proposito di questa tua frase mi pare che questo prezioso blog in cui siamo ospitati dia molto ma molto spazio alla diffusione della sana Dottrina, e basta leggersi ogni volta i post in cui sono pubblicati numerosissimi stralci del Magistero perenne, articoli su articoli del Catechismo Maggiore di San Pio X e di quello Tridentino, per non parlare della Sacra Scrittura. Se si considera che in moltissimi probabilmente passano da queste parti e leggono, e che tra loro di certo non tutti conoscono bene la Dottrina cattolica, si può arrivare a pensare legittimamente che questo sia, a mio avviso, un blog che il Signore ha fortemente voluto, oltre che per fare aprire gli occhi sugli sfasci conciliari e post-conciliare, anche e soprattutto su quella che Egli vuole che continui invece ad essere la Sua Chiesa.

Rendiamo quindi per prima cosa grazie a Lui e alla Madre Santissima, e poi a colei, mic, che ci mette tutto il suo impegno per portare avanti, non senza innumerevoli fatiche, quest'opera meritoria. Inoltre, per quanto possibile e sempre con l'aiuto di Dio, senza il quale davvero i servi del tutto inutili che siamo tutti noi non potrebbero mai fare alcunché, coloro che scrivono e si impegnano qua presumibilmente cercano occasioni di trasferire tale impegno pro-Nostro Signore e la Sua Chiesa anche nella vita "extra-pc" di ogni giorno, nelle parole e nei fatti.
Forza dunque, piuttosto, e preghiamo intensamente, offriamo i tanti dolori e continuiamo a darci da fare anche così e come ognuno di noi sarà ispirato dallo Spirito Santo a fare...e vedremo senz'altro quei frutti che stiamo aspettando!

Luisa ha detto...



"resta però intatta la mia libertà di rivolgermi, o di non rivolgermi, a loro per invocare la loro intercessione".
Il ché è diverso dal sostenere che invece che Santi sono dannati."


Ho scritto la prima frase e sono totalmente in disaccordo con chi si permette di sentenziare sul destino post mortem di Papi come di qualunque essere umano, chi lo fa su questo blog, mettendosi al posto di Dio, lo si sa, in un altro thread ho già reagito al suo dire, non mi ripeto qui.

mic ha detto...

Credo che l'intenzione di Romano non sia quella di "mettersi al posto di Dio", nel senso di decretare una condanna; ma dire le conseguenze, che sarebbero scontate senza la Misericordia di Dio che è l'unico che conosce le profondità del cuore, di atti pubblici che sono quelli che sono.
È ovvio che la consapevolezza di quegli atti solo il Signore può valutarla.

una sola fede ha detto...

Spero anche io che sia come dice mic, perchè sul destino eterno delle anime davvero non si possono dare giudizi, tanto meno, nel darli, ritenendole perse eternamente. Eviterei comunque, in questo sono d'accordo con Luisa, pronunciamenti di ogni tipo su questa materia, sia ovviamente di "certezza", ma anche di "forte probabilità"...insomma, meglio rimanere nel merito delle azioni e delle parole di un pontefice e parlare di quelle (criticandole anche duramente, se è il caso, come ad esempio io sto facendo e non solo riguardo GPII...), piuttosto che impelagarsi in giudizi riguardo al dove sia o non sia in questo momento, visto che non competono assolutamente a noi. Solo Dio lo sa e questo a noi deve bastare.
Solo di un uomo si può supporre con un certo margine di sicurezza (e senza volontà di indagare) dove si trovi dopo che è morto, e questo SOLTANTO perché ne parla GESU' in persona, oltre ai discepoli che pregano dopo il discorso di Pietro (Sacra Scrittura: Atti degli Apostoli):

-"Quand'ero con loro, io conservavo nel tuo nome coloro che mi hai dato e li ho custoditi; NESSUNO DI LORO E' ANDATO PERDUTO, TRANNE IL FIGLIO DELLA PERDIZIONE, perché si adempisse la Scrittura.
(Gv 17,12)

-"Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui, ma guai a quell’uomo dai quale il Figlio dell’uomo è tradito! BENE per quell’uomo SE NON FOSSE MAI NATO!”
(Mc 14,21)

-Allora essi pregarono dicendo: «Tu, Signore, che conosci il cuore di tutti, mostraci quale di questi due hai designato a prendere il posto in questo ministero e apostolato che GIUDA HA ABBANDONATO PER ANDARSENE AL POSTO DA LUI SCELTO».
(At 1, 24-25)

Maria Guarini ha detto...

Spero anche io che sia come dice mic, perchè sul destino eterno delle anime davvero non si possono dare giudizi, tanto meno, nel darli, ritenendole perse eternamente. Eviterei comunque, in questo sono d'accordo con Luisa, pronunciamenti di ogni tipo su questa materia, sia ovviamente di "certezza", ma anche di "forte probabilità".

L'intenzione di Romano e' quella che ho espresso sopra.
Non puo' essere altrimenti. Diversamente questo blog, che esclude proclami di ogni genere, non l'avrebbe pubblicata.
L'ho gia'chiarito altre volte. Mi spiace doverlo ripetere.

Luisa ha detto...

Cara mic, non intendo polemicare su che cosa intenda Romano, mi sembra che quel che ha espresso più di una volta sul blog non lascia spazio a fraintendimenti, è solo mia intenzione prendere una distanza netta dalle poszioni che considero inaccettabili.

Marco Marchesini ha detto...

Caro Marco P,
la mia opinione è che Papa Giovanni Paolo II è stato una brava persona umanamente parlando. Alla fine della vita accettando la sofferenze in unione a Cristo sicuramente si sarà pentito dei gesti riportati anche nei commenti precedenti.
Però non lo vedo come un Papa modello, come un esempio di Papa.

Per quanto riguarda l'infallibilità delle canonizzazioni post-conciliari io ho dubbi, così come ho dubbi che sarà la Chiesa ad emettere la sentenza di santità su Papa Giovanni Paolo II.
Accetto la decisione della Chiesa, ma ho dubbi se coinciderà con quella di Papa Francesco.
Ognuno è libero di pregare i Santi che vuole. Io vado sul sicuro con i Santi canonizzati con l'antica procedura. Così come vado sul sicuro con Padre Pio e Papa Pio XII al quale devo una grazia.

Luisa ha detto...


Il prof. de Mattei si esprime sull`infallibilità delle canonizzazioni, in particolare su quella di Giovanni XXIII, mi domando se ha lo stesso pensiero per GPII.
Leggo:

"Oggi si ha l’impressione che al principio dell’infallibilità dei Papi si voglia sostituire quello della loro impeccabilità. Tutti i Papi, o meglio tutti gli ultimi Papi, a partire dal Concilio Vaticano II vengono presentati come santi. Non è un caso che le canonizzazioni di Giovanni XXIII e di Giovanni Paolo II abbiano lasciato indietro la canonizzazione
di Pio IX e la beatificazione di Pio XII, mentre avanza il processo di Paolo VI. Sembra quasi che un’aureola di santità debba avvolgere l’era del Concilio e del postconcilio, per “infallibilizzare” un’epoca storica che ha visto affermarsi nella Chiesa il primato della prassi pastorale sulla dottrina."


http://www.conciliovaticanosecondo.it/articoli/le-canonizzazioni-del-27-aprile-sono-infallibili-intervista-al-prof-roberto-de-matteihttp://blog.messainlatino.it/2014/04/le-canonizzazioni-sono-atti-infallibili.html



Anonimo ha detto...

Certamente, Luisa, è evidente.
Non ci sono dubbi che il discorso valga anche per GPII, proprio per quell'affermazione che riguarda globalmente tutta l'epcoa del postcv2:
Sembra quasi che un’aureola di santità debba avvolgere l’era del Concilio e del postconcilio,

Infatti vediamo, come dice de Mattei, che si è diffusa la falsa credenza che i papi postcv2 siano impeccabili per principio, prima che infallibili: assurdo. I papi santi nella storia sono pochi, e alcuni degni sono ancora in attesa, sine fine: Pio IX e Pio XII.
Inoltre un così lungo pontificato, pieno di luci e ombre, atti e parole giusti mischiati con errati (nonchè spesso perniciosi) in quantità, tutta la congerie di complessi fatti ecclesiali di 27 anni, doveva indurre gli esaminatori alla massima prudenza e ponderazione, svolgendo accurate indagini e valutazioni, secondo i criteri della vera santità (di sempre, non quella modernizzata-evolutiva) , aspettando minimo qualche decennio prima di pronunciarsi, per evitare, come dice don Girod, pronunciamenti arruffati, si rilegga:

Come un papa non proclama in maniera arruffata un nuovo dogma, ma soppesa tutti gli argomenti a favore della promulgazione, così non può impegnare l’autorità dello Spirito Santo senza aver usato tutti i mezzi umani per assicurarsi dell’eroicità delle virtù e della rettitudine dottrinale del candidato alla canonizzazione.

Anonimo ha detto...

Benedetto XVI: vi racconto la santità di Giovanni Paolo II, Papa e amico
http://www.news.va/it/news/benedetto-xvi-vi-racconto-la-santita-di-giovanni-p


Vittorio Messori: Ipotesi sul Papa. E sulla Chiesa che verrà
http://www.papalepapale.com/develop/vittorio-messori-ipotesi-sul-papa-e-sulla-chiesa-che-verra/

Anonimo ha detto...

Wojtyla
http://www.ilgiornale.it/news/segreto-mistico-wojtyla-cos-parlava-madonna.html
http://www.zenit.org/it/articles/i-segreti-di-karol-wojtyla
http://suorritamontella.com/Attentato_al_papa.htm

Marco Marchesini ha detto...

Segnalo questi articoli di Don Gleize.

Devo dire che sono molto interessanti e ben argomentati.

http://www.sanpiox.it/public/index.php?option=com_content&view=article&id=1322:giovanni-paolo-ii-un-nuovo-santo-per-la-chiesa&catid=64&Itemid=81

Devo dire che con questi argomenti, sono disposto a rivedere la mia posizione precedente. I dubbi su queste due canonizzazioni sono più forti che mai.