Riprendiamo da AsiaNews un intervento molto interessante, che diventa ancor più significativo, soprattutto per la sua autorevolezza, proprio in questi giorni in cui ci vengono propinate sui media molte false versioni dell'islam.
È di Samir Khalil Samir, docente all'università St. Joseph di Beirut, rettore pro tempore del Pontificio istituto orientale a Roma.
Di recente, sui punti critici dell'Islam, abbiamo potuto consultare gli scritti di Paolo Pasqualucci:
Non crediamo nello stesso Dio dei mussulmani I Parte - II Parte.
È di Samir Khalil Samir, docente all'università St. Joseph di Beirut, rettore pro tempore del Pontificio istituto orientale a Roma.
Di recente, sui punti critici dell'Islam, abbiamo potuto consultare gli scritti di Paolo Pasqualucci:
Non crediamo nello stesso Dio dei mussulmani I Parte - II Parte.
Il “califfo” esorta tutti i musulmani a fare la loro “hijrah”, emigrazione, per passare da un islam di pace a uno di guerra, imitando Maometto e la sua Egira (nel 622). Il messaggio risveglia qualcosa di dormiente nel mondo islamico tradizionalista e salafita. L’islam è pace e guerra ed è tempo per i musulmani di riformare la loro visione della storia. Impossibile paragonare la guerra santa alle crociate.
Questo di Abu Bakr al-Baghdadi è un messaggio molto astuto perché corrisponde alle aspettative di una parte del mondo islamico. Senz’altro i gruppi salafiti, che cercano di riportare la società allo stile e alla pratica del tempo di Maometto, saranno contenti e diranno: Finalmente ritroviamo il vero islam!
Va notato che quando parla di emigrare (hijrah), lui indica l’emigrazione di Maometto dalla Mecca a Medina, quella che noi chiamiamo “l’Egira”, che segna l’inizio della cronologia del mondo musulmano (dal 622 d.C), l’inizio dell’era islamica.
Questa emigrazione è il passaggio dall’islam pacifico a quello combattivo. Alla Mecca, Maometto non ha mai fatto guerra; ma vedendo che il suo messaggio non passava e che poca gente lo ascoltava, e che anzi vi era rischio per la sua vita, ha inviato un gruppetto di suoi seguaci a emigrare in Etiopia, un Paese cristiano che l’avrebbe ben ricevuto. Poi è emigrato lui a Medina. Lì ha cominciato a predicare e un anno dopo inizia la lotta militare prima contro i meccani, poi contro le tribù per convertirle. Maometto ha vinto tutte queste guerre: la maggioranza delle tribù dell’Arabia l’hanno seguito. Ma bisogna precisare: esse lo hanno seguito più come capo militare che come capo religioso. La prova è questa: quando Maometto è morto, nel 632 molte tribù si sono ritirate non sostenendo più la guerra e non pagando le tasse. E allora, il nuovo califfo Abu Bakr ha dichiarato guerra contro di loro per costringerli a ritornare nell’islam.
E loro si rifiutavano: Noi abbiamo fatto il patto con Maometto, non con l’islam. Ma Abu Bakr li vinti e li ha costretti a ritornare nell’ambito dell’islam. Ed è interessante che questo nuovo “califfo” abbia scelto come nome Abu Bakr e voglia lanciare la guerra santa in tutto il mondo, per sottomettere tutti all’islam.
Il suo appello significa risvegliare qualcosa che dorme nel pensiero profondo dell’islam per dire: facciamo tutti la nostra hijrah, lasciamo tutti coloro che vogliono un islam di pace, e passiamo all’islam autentico che ha conquistato prima l’Arabia, poi il Medio oriente, e poi il Mediterraneo. Questa sarebbe l’ultima fase della lotta del profeta attraverso il suo nuovo rappresentante.
Il tutto è molto simbolico.
È vero che vi sono notizie secondo cui l’Isis sta perdendo adepti, che diversi giovani, dopo essere arrivati in Siria e Iraq a combattere, ora si stanno distaccando e vengono imprigionati degli stessi miliziani dell’Isis. Il messaggio cerca allora di risvegliare ancora più musulmani per recuperare altri giovani più decisi.
Quasi senz’altro, il richiamo di al-Baghdadi scuoterà i musulmani salafiti, che hanno come modello l’islam primitivo. Essi prendono come modello la prima generazione dell’islam, e ciò spingerà molti musulmani tradizionalisti a diventare salafiti e a combattere.
Davanti a questa chiamata alle armi, cosa fare?
La lotta militare può essere necessaria, ma non risolutiva. Azioni militari potranno ridurre le violenze, spargere meno sangue, far regredire lo SI, ma il movimento continuerà perché fa parte dell’islam. L’unica soluzione radicale è una riforma interna della lettura della storia islamica.
Quando al-Baghdadi dice che “l’islam non è mai stato una religione di pace”, esagera: l’islam ha avuto anche periodi di pace; dire che l’islam è solo guerra, è un errore anche questo. L’islam è pace e guerra ed è tempo che i musulmani rivedano la loro storia. Inoltre, va precisato che la guerra islamica non è paragonabile alle crociate: Le crociate sono state al massimo una guerra limitata per salvare Gerusalemme e i luoghi santi, ma non una guerra totale, santa, ispirata dal vangelo. Invece la guerra dell’islam è sempre santa se viene fatta per allargare i confini dell’islam e recuperare la terra dell’islam.
47 commenti:
Al Baghdadi ordinò gli attacchi, l'Iraq avvertì la Francia il giorno prima della strage
http://www.ilmattino.it/PRIMOPIANO/ESTERI/al_baghdadi_francia_attentato_isis/notizie/1681891.shtml
Nel pomeriggio di domenica alcuni giornali italiani hanno dato la notizia della morte di Abu Bakr al Baghdadi, il capo dello Stato Islamico (o ISIS). Poco prima l’esercito iracheno aveva annunciato di avere colpito in un attacco aereo un convoglio nella provincia irachena di Anbar: secondo gli iracheni, nel convoglio c’erano diversi leader dell’ISIS, tra cui al Baghdadi. Nel suo comunicato – ripreso inizialmente da Reuters – l’esercito iracheno ha specificato che non si hanno informazioni sulla sorte di al Baghdadi. Alcuni giornali italiani hanno però riportato la notizia della sua morte (che nel frattempo è già diventata un “mistero” e un “giallo“).
http://www.ilpost.it/2015/10/11/ucciso-al-baghdadi-isis/
Davanti a questa chiamata alle armi, cosa fare?
Chiarire innanzitutto che...
"Il prossimo giubileo e' aperto ai seguaci dell'Islam"
http://www.agi.it/cronaca/notizie/giubileo_parolin_e_aperto_all_islam-201511161134-cro-rt10047
Cesare
Ricollegandomi al precedente articolo di Mic mi chiedo: quando Obama Cameron Renzi Holland proclamano "difenderemo i nostri valori", a quali valori si riferiscono?
Parolin a La CroiX
"... Ma anche una mobilitazione che schieri tutte le risorse spirituali per dare una risposta positiva al male. Ciò passa dall’educazione al rifiuto dell’odio. Dalle risposte ai giovani che partono per la jihad. Bisogna convocare tutti gli attori, politici e religiosi, della vita nazione e internazionale. Bisogna davvero fare uno sforzo per lottare e combattere insieme. Senza questa unione, questa battaglia, molto dura, non sarà vinta. Ed è necessario coinvolgere gli attori musulmani. Devono far parte della soluzione"."
L'unico che non "fa parte della soluzione" è Cristo Signore, che è l'Unico che può risolverla.
Quali "risorse spirituali" risolvono qualcosa al di fuori di Lui?????
Che ci possa essere un richiamo di ordine politico e civile alla mobilitazione di tutte le "buone volontà" a chiunque appartengano è comprensibile, ma un vero pastore (dove sono?) NON PUO' riferisi, imbastardendolo, a ciò che attinge alla Fede e tocca i suoi gangli vitali : ci sono in ballo i Sacramenti veicoli della grazia, la cui porta di accesso è il Battesimo, non le chiacchiere ecumenico-mondialiste!
Cristo non può, ANZI NON DEVE essere nominato. Per tutto l'establishment mondiale attuale è ritenuto la causa di tutti mali. Ora ufficialmente anche per la Chiesa ex cattolica. E' l'epilogo del percorso giudaico massonico che porta in Europa come già in medio oriente allo sterminio cristiano. Magicamente le bombe ed i mitra non risuonano più a Tel Aviv ma nel cuore dell'Europa. Tutto si risolverà, combattendo, raccogliendoci in silenzio, e pregando in nome del Buon Selvaggio. Tutti uniti ed il bene trionferà, ancora un piccolo sforzo e tutti insieme riusciremo a dimenticare quel piantagrane di Gesù Cristo. Vanno al ballottaggio Islam e Massoneria. La follia Bergogliana, pur credendo nello stesso Dio di Maometto, ha riportato la Chiesa sulla rotta Giovanneo Paolina assicurando l'appoggio alla seconda. In campagna elettorale, pardon,in "campagna di guerra" il Cristo è bandito. Il trio della vergogna, i grandi amici Obama, Napolitano, Bergoglio lo hanno venduto anche per noi Italiani. Possa un drone senza pilota scaricarli tutti e tre, il prima possibile, a Damasco mentre un coro di cattolici italiani rivolge loro da Lampedusa un coro di "vergogna, vergogna, vergogna". Prepariamoci a sacche di resistenza e ad organizzare enclave territoriali a presidio cattolico fuori dalle città. In quelle, governate dalla solidarietà, ovvero dalla Carità senza Cristo, presto scorrerà il sangue fra finocchi ebraico-massoni e poligami mussulmani.
@mic
Infatti gli alti infedeli prelati manco nominano il Cristo, pietra d'inciampo, parlando come degli atei con una spruzzata di moralismo "à la volemose tutti bbene"in salsa umanitaria.
:(
@ Articolo del prof. Samir
Esso offre molti spunti interessanti e spiega bene l'origine violenta dell'islam. Tuttavia, se e' vero che "l'islam ha avuto periodi di pace", che vi sono stati emiri e califfi tolleranti (entro certi limiti) nei confronti delle altre religioni, e' pur vero che l'islam di per se' non e' una religione di pace. Il suo motto resta sempre quello del famoso hadith di Maometto: "Il Paradiso e' all'ombra delle spade". La componente piu' spirituale o mistica dell'islam, lo sappiamo bene, e' posteriore di alcuni secoli al Corano e alle grandi conquiste. L'esigenza di verita', di un vero afflato religioso, tante anime non potevano trovarla soddisfatta nel Corano, dove un dio anonimo,tenebroso, che non e' padre dell'umanita', da' ordini di conquista e di sterminio, oltre a disciplinare la sua comunita' secondo un formalismo di tipo talmudico. E' vero, nell'AT Dio ordino' agli ebrei di sterminare i pagani della terra di Cana, per punirli dei loro gravi peccati. Non ordino' pero' agli ebrei di conquistare tutto il mondo con la spada ne' di tagliare la testa a chi non era ebreo, a chi non professava il giudaismo come religione. Si tratto' dunque di un episodio particolare.
La violenza e' invece consustanziale al messaggio di Maometto. Che i musulmani, come auspica il prof. Samir, possano ripensare i fondamenti stessi della loro religione, per depurarla appunto della violenza che la contraddistingue, temo sia del tutto impossibile: per loro, come sappiamo, il Corano e' addirittura un archetipo celeste in cui non si puo' cambiare assolutamente nulla. La "guerra santa", anche nelle sue forme piu' barbare, per loro e' un decreto di Allah, che esiste dall'eternita'. Una concezione del tutto irrazionale, falsa, certamente; noi cristiani lo sappiamo bene. Ma infrangibile. Puo' solo esser temperata da circostanze o personalita' eccezionali o dalla spiritualita' dei mistici, dei sufi: tutte cose che pero' hanno sempre inciso occasionalmente e che oggi non esercitano alcun peso. Oggi, se vogliamo salvarci, dobbiamo raccogliere la sfida e combattere con le armi. Per combattere ci vogliano tuttavia generali all'altezza e non li abbiamo, a cominciare dal clero cattolico, nelle condizioni disastrose che sappiamo. Per questo dobbiamo sperare in una crisi nella Chiesa che faccia finalmente venire allo scoperto tutto il marcio e ci dia un nuovo Papa, all'altezza della situazione. PP
"les musulmans […] peuvent être associés à cette année sainte, comme l’a voulu le pape" (Parolin, "La Croix").
Évidemment, puisque nous avons le même Dieu (sic), lequel n'est pas catholique (re-sic), et que toutes les religions sont bonnes (re-re-sic).
A condition, tout de même, que lesdits musulmans laissent leurs kalachnikov et leurs ceintures explosives au vestiaire… Est-ce envisageable ?
En vérité, cinquante ans après Vatican II, on est désormais dans le "n'importe quoi". Dans la bouillie pour les chats tenant lieu de doctrine et de feuille de route.
Comment appeler cette forme gâteuse, complètement blette, de catholicisme que Bergoglio cherche, par tous les moyens, à nous imposer ? Le "gnagnanisme" ? Le "agueugueugaga-pouette-pouettisme" ?
Pour la bière et les saucisses contacter le cardinal Marx.
Pour l'accompagnement au saxophone s'adresser au cardinal Maradiaga.
Pour l'invocation au Grand Sachem demander la traduction au cardinal Ravasi…
Vaticano, Parolin: "Giubileo aperto ai seguaci dell'islam" : ottima iniziativa, caro Parolin, però dovrebbe estenderlo anche ai seguaci di Zoroastro, di Budda, della Trimurti (Brahama, Shiva e Visnù), di Confucio e di Lao-Tse, tanto per non derogare al dogma dell'accoglienza, dell'aggiornamento, del dialogo, dell' interreligiosità (senza pentimento né ravvedimetno, senza conversione né proselitismo).
Shimon Elliott, alias Al-Baghdadi, genitori ebrei, agente del Mossad | - http://albainformazione.com/2014/08/06/simon-elliot-alias-al/
Lavoro che molti ebrei fanno da secoli anche negli stati cristiani, si convertono per finta (marrani) e poi cercano di distruggere dall’interno la cristianità.
Lo stesso fanno con gli stati islamici…li poi è anche più semplice dato che l’Islam è fondamentalmente violenta.
L’islam è stato rianimato apposta dalla massoneria giudaica per usarlo poi contro l’occidente e contro lo stesso medio oriente nelle guerre USraeliane, così i veri burattinai non si sporcano le mani e restano nell’ombra.
Ovviamente tanti ebrei si convertirono davvero al cattolicesimo e furono esempio di santità, preghiamo per la conversione degli ebrei!
Gli islamici fondamentalisti sono degli invasati incivili, sono il braccio armato perfetto delle potenze che lavorano dietro le quinte.....esattamente come lo erano le brigate rosse in Italia......
Sia lodato Gesú Cristo
Ma veramente credete a tutte le balle spaziali che vi raccontano? Che Al Baghdadi sia morto, che Osama Bin Laden pure e se fosse morto crivellato di colpi, come dissero, non avrebbero forse sdoganato le foto come per El Che, invece di seppellirlo in mare(?) Ma state scherzando? Ma vi par normale che uno si faccia esplodere come un mortaretto e il suo passaporto giaccia intatto accanto ai micro pezzetti del suo corpo, senza un granello di polvere, che sia il supermarket di Charlie che il Bataclan erano sì di proprietà di ebrei, ma venduti poco prima degli attentati, chissà come mai......i passaporti degli attentatori dell'11 settembre trovati subitissimo, intonsi, tutte le altre cavolate e idiozie per nascondere tutti i pastrocchi CIA, Mossad, e M5 e le follìe dei mercanti di armi sono costate dai 13 ai 14 mln. di morti e per pochi disgraziati ammazzati a Parigi, dove peraltro sapevano benissimo che ci sarebbero stati attentati, ci faranno due c......così fino al prossimo esecrabile attentato, alle prossime marce contro, alle bugie istituzionali da far sembrare Goebbels un dilettante allo sbaraglio, è ora di svegliarsi e di non pendere dalle labbra di quei diabolici capi di stato che ci vogliono tutti morti per fare trionfare il loro piano di una terra per pochi eletti......loro, ovvero una sorta di umano dio onnipotente che tutto crea e tutto distrugge a piacimento. Io non credo più a niente e a nessuno, ci vogliono passivamente scemi per fare i loro porci comodi.Finché dura......
Catholicus,
ed i seguaci di Jahvè li abbiamo dimenticati ?
Rr
Siamo sempre al "complotto giudaico" per spiegare tutti i mali del mondo, non sarebbe ora di cambiare registro, di analizzare i fatti storici senza occhiali da paranoici?
Non è questione di occhiali da paranoici, è questione appunto di analizzare i fatti, chiedersi Cui Prodest? E leggere le notizie pubblicate anche da giornali e riviste main stream, ma ignorate dalla nostra stampa.
Ssa per esempio che l'ambasciata israelianain italia ha negato il visto a Salvini che voleva andare a Gerusalemme per le sue posizioni contro l' immigrazione? che glie ne importa ad Israele delle opinioni di un cittadino italiano, parlamentare europeo, su un problema che affligge noi, ma non certo Israele?
Ssa che buona parte dei soldi delle varie ONG che aiutano gli immigrati clandestini arrivano da George Soros, notoriamente un ebreo dal passato poco pulito?
Ssa che varii combattenti anti Assad, pochi dei quali siriani, sono stati curati in ospedali israeliani? Ci sono le foto della visita fatta loro da Netanyahu.
Ssa della notizia, non confermata, ma riportata da vari sitie giornali stranieri, di un ufficiale dell' esercito israeliano catturato dagli Irakeni che combattono l'ISiS?
Ed infine: ma sec.lei l'esercito israeliano e quello americano, solo usando aerei, non sarebbero stati in grado in questi due anni di spianare con carpet bombing l'ISIS, se solo avessero voluto ? Una minaccia islamista cosi potente non incute paura ad Israele, a pochi chilometri dai suoi confini? E l'ISIS, a sua volta, com'e che manco un missiluccio ha provato a lanciare contro il Piccoo Satana, cosa che anche da Gaza fanno senza problemi? Vvogliono costruire il gran Califfato, e non cercano di spazzar via Israele, ora che non c'è più
Amanidejad?
Non siamo complottisti, semplicemente facciamo 2+2 e cerchiamo di mettere insieme le tessere del puzzle che, guarda caso, s' incastrano.
Rr
vedo che stamattina, più di prima, i media sono tutti lì a distinguere,
a incensare l'islam, che è sempre tanto buono in tutte le sue manifestazioni storiche, religiose, politiche,
e al limite a dire che l'Isis sono "compagni che sbagliano", eh,
ma che nulla c'entra con l'islam, che è appunto sempre tanto buono. Tattica conosciuta in altro ambito.
A quanto pare non l'hanno ancora assaggiato abbastanza.
p.s.
@anonimo 16 novembre 2015 21:46
beh tra i fatti storici c'è anche chi è in grado di usare l'isis e il fondamentalismo islamico come clava contro l'occidente;
bisogna anche capire a chi conviene, e a chi fa gioco questo;
del resto la clinton e netanyahu hanno ammesso (non torno a cercare i giornali in cui era ammesso candidamente, non ho tempo) che l'isis è stata una loro creazione, originariamente contro Assad, che però gli è sfuggita di mano.
Chiaro che con l'intervento di "Usraele che ci appoggia e che ci salverà" mirino anche a renderci tutti sudditi economicamente, ideologicamente, e da un punto di vista della sicurezza, della solita superpotenza Usa-Isr che non conosce confini, e non è che l'isis è germinata come un fungo da sola.
Se li levi lei i paraocchi.
Nessun occhiale da paranoico, se studia la storia della chiesa tutto sarà molto chiaro.
Si legga per esempio
- Il problema dell'ora presente vol 1 e 2
- Complotto contro la chiesa
- Massoneria e sette segrete
- La massoneria alla conquista della chiesa
- Il mistero d'iniquitá
- Il segreto del mondialismo (Moncomble)
- il cavallo di troia nella città di Dio
- la storia ecclesiastica di San Giovanni Bosco
e tantissimi altri libri e documenti firmati mostrano oltre ogni ragionevole dubbio che la massoneria è la controchiesa, è la sinagoga di Satana, è il nemico numero 1 della chiesa cattolica!
La massoneria è giudaica perché è in tutto e per tutto di ispirazione ebraica, nei simboli e nei riti.
Lo stesso Maometto era di madre ebrea come ci informa San Giovanni Bosco.
Ognuno è libero di pensarla come vuole ma chi cerca la Verità restando sempre fedele alla Santa Chiesa Cattolica, la trova, ovviamente non in televisione o nei giornali venduti a mammona.
Sia lodato Gesú Cristo
P.s. L'anonimo delle 17.10 sono io.
Rimetto qui il commento che ho messo più sotto.
La sola ma essenziale cosa da dire a chi pretende che l`islam è solo pace e amore è:
comprate un Corano e gli Hadith e leggeteli!
Sentiamo spesso come argomento, considerato quello che metterebbe fine ad ogni critica: le principali vittime dei musulmani sono i musulmani.
Ma, fosse anche vero, poveri pappagalli, non vi pone problema che nel 2015 musulmani uccidano altri musulmani, non vi passa per la testa che forse c`è qualche problemino in quella religione, che il germe della violenza è nei suoi testi sacri invocati da chi ammazza, massacra, decapita, lapida, in nome di Allah ?
Ammesso e concesso che esistono musulmani "moderati" , e possono esserlo SOLO nelle nostre società occidentali, non certo nei loro paesi dove vige la sharia, che si esprimino, che dicano ad alta e intelligibile voce che c`è urgenza di fare il ménage in casa loro, che il problema è in seno alla loro religione.
Fino a quando i musulmani non faranno pulizia in seno alla loro religione, fino a quando vedrò musulmani ripetere come dei dischi rotti che l`islam è solo pace e amore non potrò credere alla loro moderazione, perchè sanno che non è vero, conoscono le sure e i testi che incitano alla violenza, perchè non dirlo?
Se l`islam dovesse arrivare al potere in Occidente quei musulmani "moderati"si sottometteranno e basta, perchè islam significa sottomissione.
@ Tutti arrabbiati per l'accusa di "complottismo paranoico" nei confronti dei "Giudei", tema ricorrente su questo blog
RR - Mi stupisco che lei possa affermare una cosa del genere: che gia' solo con l'impiego massiccio dell'aviazione USA e Israele potrebbero tranquillamente cancellare l'ISIS. Gia' dalla seconda g.m. si e' visto che l'aviazione (e che aviazione) non bastava, occorreva occupare militarmente il territorio, anche se "arato" dalle forze aeree. A meno di non usare le bombe atomiche, si capisce. Quello che dico non e' una mia opinione personale, lo sostengono tutti gli storici militari. In realta' stanare l'ISIS non e' affatto semplice, occorre una spedizione militare in grande stile con impiego coordinato di forze convenzionali di terra e aerei. Per questo Putin, che sa quello che dice, ha proposto un'alleanza sul campo sul tipo di quella della 2a g.m. Pero' ci sarebbero perdite, che certe "potenze" non sono disposte ad addossarsi.
LA MADRE DI MAOMETTO. s. Giovanni Bosco ha dato un giudizio esattissimo su quello che e' l'islam. Pero' l'affermazione che Maometto era di "madre ebrea" non trova alcun riscontro nelle nostre conoscenze storiche. Una cosa sola e' certa: che della prima infanzia di Maometto non si sa quasi nulla. La madre vedova, di nome Aminah, mori' quando lui era ancora bambino e il bambino fu allevato presso la famiglia del nonno. Aminah e' nome ebraico? Non saprei, non ho le conoscenze per dirlo. Non credo, pero'.
Nel SEICENTO gli ebrei non erano ancora di moda, i capri espiatori di ogni male erano i GESUITI, accusati per circa due secoli di tutti i complotti possibili e immaginabili, anche nei paesi cattolici. Erano ben lontani dall'odierna decadenza, eran odiati perche' strenui difensori dei diritti e prerogative papali nei confronti degli Stati secolari.
Attenersi a un FATTO STORICO PRECISO puo' esser p.e. far notare che l'ebraismo (ultra)liberale di oggi sta svolgendo un ruolo fortemente negativo nelle nostre societa', impegnato com'e' (con certi suoi rabbini e politici quali Cameron, Hollande) a diffondere e realizzare i principi della Rivoluzione sessuale in nome della democrazia e della non-discriminazione; impegnato quindi (e certamente non da solo) attivamente nel processo di dissoluzione delle nostre societa'. Impegnato quale componente di un processo di decadenza assai piu' vasto, che lo travalica, del quale e' artefice e vittima, come le altre componenti.
Nessuno è arrabbiato anzi, si è semplicemente espresso la motivazione per cui la sua accusa è immotivata, è l'accusa che tutti fanno senza studiare a fondo il problema della setta che inizia a muoversi nel Rinascimento ma ha radici ancor più antiche.
Le ripeto di leggersi i libri giusti e troverà le esatte risposte alle sue domande.
Gli ebrei sono sempre stati "di moda", uso il suo termine, conosce i marrani? O gli Alumbrados? Cerchi e vedrà che gli ebrei sono stati pericolosi eretici (poiché spesso si sono fatti battezzare senza fede) sovversivi prima ancora del seicento...gli ebrei erano il popolo eletto fino alla venuta di Nostro Signore Gesù Cristo, non avendolo riconosciuto sono diventati figli del demonio.
La storia della Chiesa Cattolica ha sempre avuto gli ebrei come i primi nemici, questo è provato se lei cerca e legge i giusti documenti.
San Giovanni Bosco ha spiegato perfettamente l'Islam e la vita di Maometto se lei poi non crede a tutto ciò che dice questo meraviglioso santo è solo un suo punto di vista.
La leggenda nera dei Gesuiti fu creata in ambienti protestanti anglosassoni dal XVII secolo.
I Gesuiti furono grandi guerrieri spirituali con regole severissime, molti furono martirizzati, erano in odio ai loro nemici che ne hanno creato la leggenda nera.
Preghiamo sempre per la conversione degli ebrei e di tutti gli uomini.
Sia lodato Gesú Cristo
Anonimo che fa lezione di strategia militare: certo che l'aviazione nella II Guerra mondiale non fu sufficiente, A) perchè era l'aviazione di allora, B) perchè gli Alleati avevano di fronte la Wehrmacht, mica il Califfato, creato, sostenuto, foraggiato,protetto da quelli stessi che dovrebbero abbatterlo. Una settimana di raids russi, non di un carpet bombing (sa che significa? lo chida agli abitanti di Amburgo e Dresda o Tokio) hanno inflitto perdite considerevoli. Sec. lei se l'Air Force attuale pratica un carpet bombing sulle colonne di mezzi (Toyota tutte uguali comprate dall' Arabia saudita) dell'Isis, sulle loro postazioni in pieno deserto, sui pozzi petroliferi che a loro servono per far soldi, sec. lei, ripeto, l'AIr Force USA NON è in grado di ANNIENTARLI ?
Ma li ha letti i rapporti ufficiali del Pentagono che lamentano che non si sono effettuati gli stessi attacchi, gli stessi lanci di bombe, in qualità e quantità,come invece nella guerra in Irak ?
A me non interessa chi fosse la madre di uno che non si sa neanche se sia mai esisito (Maometto), nè che prima erano i Gesuiti ad essere considerati autori di ogni nefandezza(anche se, visto il loro esimio rappresentante oggi in Vaticano, forse avevano ragione di sospettarli e temerli come agenti del Demonio).E del resto Clemente XIV li sciolse.
Semplicmente leggo, vedo filmati, ascolto persone, ne frequento altre (anche Ebree), ho contatti all'estero,e mi sono sempre più convinta che NON TUTTI GLI EBREI, ma buona parte della loro intellighenzia (che è tutta liberal, di sinistra, agnostica o atea) è alla base ed alla testa ("forefront")di movimenti, correnti di pensiero, visioni del mondo, assolutamente deleteri per noi cattolici (e non solo, diciamo per noi Europei). Tra cui, da ultimo, l'immigrazione massiccia in Europa. "Perchè l'Europa non può più rimanere omogenea com' è stata per tanto, troppo tempo. Noi Ebrei siamo alla testa di questo movimento di cambiamento. Ciò ci attira critiche, anche odio forse, ma non possiamo non farlo. L'Europa deve cambiare", disse circa tre anni fa in Svezia, in un incontro pubblico, del quale esistono registrazioni, parlando in inglese, Barbara Spectre.
Potrei citare altri intellettuali o pseudotali di origine ebraica, coadiuvati naturalmente dagli utili idioti goyim, che dicono più o meno le stesse cose.
Ma basta fare un po' di ricerca su Intenet.
Comunque, se vuole proseguire, si dia almeno un nicknname. Io non discuto con gli anonimi (che saltano fuori sempre e solo quando si affrontano temi di geopolitica o politica tout court, mai quando si parla di fede. All'hasbara ciò non interessa).
RR
RR for president :)) passo un bel link, anche se in inglese, rende molto la realtà di cosa è sempre stato l'Islam, per chi si fosse perso qualcosa, a corollario della 'profezia' di Regensburg. https://themuslimsissue.wordpress.com/2012/12/01/pre-islamic-iran-persian-king-shah-yazdgirds-brilliant-letter-to-mohammeds-evil-successor-stay-in-your-desert-with-your-allah-u-akbar. e meditateci su.Anonymous.
Anonymous,
il link non si apre.
Siccome con quel nome sembra uscita da un film di 007, ecco l' incipit della pagina Wiki su di lei:
Barbara Lerner Spectre (born 1942) is an American-Israeli[1] who is the founding director of Paideia,[2] the European Institute for Jewish Studies in Sweden, a non-denominational academic institute established in 2001.
Ci si chiede: che ci fa un'Americana-Israeliana in Svezia ? e che c'entrano i Jewish Studies con l'immigrazione e com'è e dovrebbe essere l'Europa ? E che influenza, peso, ma anche semplicemente presenza hanno avuto ed hanno in Svezia gli Ebrei ?
In Svezia, che ora è piena di Mussulmani che un gorno sì ed uno no stuprano una Svedese...
RR
Europe has not yet learned how to be multicultural. And I think we are going to be part of the throes of that transformation, which must take place. Europe is not going to be the monolithic societies that they once were in the last century. Jews are going to be at the center of that. It’s a huge transformation for Europe to make. They are now going into a multicultural mode, and Jews will be resented because of our leading role. But without that leading role, and without that transformation, Europe will not survive.
— Barbara Lerner Spectre, IBA-News, 2010.[3]
Posto anche questo per far capire, caso mai ce ne fosse bisogno, che NON sono una complottista, ma semplicemennte REALISTA. Io l'ho citata più o meno a memoria, ma corrisponde.
Ci si potrebbe anche chiedere perchè, vivendo da tempo nella Terra Promessa, abbia deciso di trasferirsi armi e bagagli a Stoccolma...
Forse perchè Gerusalemme e Tel Avivnon sono sufficientemente multiculturali ?
RR
Spectre come l'organizzazione di 007.....non si apre? prova a mettere 02 invece di 01,dovrebbe aprirsi, io l'ho pure scaricato. Anonymous.
An, il server mi dice che themuslimissues.wordpress non essite più.
Rr
“Siamo sempre al "complotto giudaico" per spiegare tutti i mali del mondo ; non sarebbe ora di cambiare registro, di analizzare i fatti storici senza occhiali da paranoici ?” (Anonimo, 16 novembre, 21:46).
Analizzare i fatti storici ? Eh bien, on peut compter, parmi les faits historiques, la publication, par le rabbin Elia Benamozegh (1823-1900), de Livorno, du livre intitulé : "Israele e l'umanità" (Marietti, 1990), initialement édité en France en 1914, sous le titre “Israël et l'humanité” (réed. Paris, Albin Michel, 1961).
Dans ce livre Benamozegh prône le mosaïsme pour la communauté juive (définie par sa race) et le noachisme pour le reste de l'humanité.
Selon le point de vue juif le plus orthodoxe (pharisaïsme), Benamozegh considère qu'Israël est investi d'une mission sacerdotale au sein des peuples de l'humanité, mission consistant à les soumettre au noachisme, qui doit devenir la religion de ceux qui ne sont pas juifs : “La constitution d'une religion universelle est le but final du judaïsme” (“Israël et l'humanité”, p. 28)
Le judaïsme ne demande pas à un non-juif de se “convertir”, mais de suivre les sept impératifs moraux qui, d’après la tradition juive, auraient été donnés par Dieu à Noé. Une réalité énoncée ainsi dans la plus ancienne “baraïta” (IIe siècle de notre ère — les “baraïta” sont les élément doctrinaux appartenant à la tradition orale et non incorporés dans le Talmud) :
“Nos Docteurs ont dit que sept commandements ont été imposés aux fils de Noé : le premier leur prescrit d’avoir des magistrats ; les six autres leur défendent le sacrilège, le polythéisme, l’inceste, l’homicide, le vol, l’usage d’un membre d’animal en vie” (TB Sanhédrin, 56 b).
Israël est donc le noyau et le modèle de l'Humanité pour les autres nations, parce qu'il représente l'Humanité qui n'existe pas encore mais qui est appelée à exister grâce à lui.
“Le culte spécial d'Israël est la sauvegarde, le moyen de réalisation de la vraie religion universelle ou noachisme”, affirme Benamozegh(“Israël et l'humanité”, p. 29).
Il ne s'agit pas de convertir l'humanité toute entière au judaïsme car “la religion universelle ne consiste pas dans une conversion pure et simple des gentils au mosaïsme […] mais dans la reconnaissance que l'humanité doit faire de la vérité de la doctrine d'Israël” (“Israël et l'humanité”, p. 364 et 365).
En France, le grand promoteur des idées de Benamozegh — qui sont, je le répète, celles du pharisaïsme le plus ancien — fut son disciple Aimé Pallière, qui préfaça “Israël et l'humanité” et qui cite d’ailleurs une lettre de son maître :
“Avant toutes choses, je voudrais que vous vous persuadiez bien que cette religion noachide, dont vous me dites entendre parler pour la première fois, n'est pas une trouvaille que j'ai personnellement faite, encore moins une invention de ma façon. Non, c'est un fait étudié, discuté à chaque page de notre Talmud. Ajoutez à cela que ce fait est le nœud même du sujet qui nous occupe…”
Si, comme l’anonyme que je citais en commençant, on ne veut pas entendre parler du mot “complot”, on peut très bien lui substituer celui de “préparation” ou une périphrase équivalente. Le résultat reste le même : le peuple juif poursuit invariablement ses objectifs millénaires.
A quoi tient l'intime alliance, dont nous constatons tous les jours les néfastes effets sur le reste du monde, entre Israël et les États-Unis d'Amérique ?
A la présence de nombreux Juifs aux États-Unis, certains d’entre eux très riches et très influents ? Sans aucun doute, mais pas seulement, ou pas essentiellement.
En réalité, cette alliance tient d’abord et avant tout à l'idéologie qui a donné forme aux États-Unis d’Amérique, idéologie qui a inspiré toute sa législation et continue d’inspirer toute sa polique et qui n’est rien d’autre que le judéo-maçonnisme.
Or le judéo-maçonnisme n’est qu’une ébauche de noachisme.
Quand on a compris cela, on ne s’étonne plus des points de contacts, et même de fusion, entre le messianisme judaïque et le messianisme américain qu’un écrivain comme Herman Melville (1819-1891), l’auteur de “Moby Dick”, a si bien exprimé. Je le cite en français :
« Dans les temps anciens, Israël, après avoir fui le lieu de sa servitude, ne suivit pas les coutumes des Égyptiens. Ce peuple avait reçu une mission formelle : il y avait pour lui du nouveau sous le soleil. Nous, les Américains, nous sommes en quelque sorte le peuple élu, privilégié — l’Israël de notre temps ; nous portons l’arche des libertés du monde.
« Il y a soixante-dix ans, nous avons échappé à l’asservissement ; et outre notre droit d’aînesse — qui comportait tout un continent [où vivaient quelques millions d’Indiens allègrement massacrés (R.G.)]—, Dieu nous a accordé, en guise d’héritage futur, les vastes domaines des païens politiques, qui viendront encore s’étendre à l’ombre de notre arche, sans que s’élèvent des mains tâchées de sang [Hum !].
« Dieu a prédestiné notre race pour le bien du genre humain, à de grandes choses : et ce sont de grandes choses dont nos âmes sont pleines. Le reste du monde sera bientôt dans notre sillage. Nous sommes les pionniers du monde ; l’avant-garde envoyée à travers les déserts vierges de l’inconnu pour tracer une voie neuve dans le Nouveau Monde qui nous appartient. Dans notre jeunesse réside notre force, et dans notre inexpérience notre sagesse [sic]. À un âge où d’autres nations ne savent que balbutier, notre voix sonore résonne au loin.
« Trop longtemps, nous avons douté de nous et trop longtemps nous nous sommes demandé si le Messie politique était vraiment arrivé. Mais il est venu en nous, et nous n’avons qu’à suivre ses suggestions. Et rappelons-nous toujours que nous serons sans doute les premiers, dans l’histoire de l’humanité, à faire de notre égoïsme national une philanthropie illimitée [sic] : car nous ne pourrons créer une réforme bienfaisante en Amérique sans en faire le don au monde. »
(Herman Melville, White Jacket ; or The World in a Man-of-War, 1850 ; cité par François Thual dans « Géopolitique des États-Unis », Revue française de géopolitique, n° 3, 2005).
Tout, dans ce texte de Melville, serait à commenter. Je laisse au lecteur le soin de le faire.
A quoi tient l'intime alliance, dont nous constatons tous les jours les effets néfastes sur le reste du monde, entre Israël et les États-Unis d'Amérique ?
A la présence de nombreux Juifs aux États-Unis, certains d’entre eux très riches et très influents ? Sans aucun doute, mais pas seulement, ou pas essentiellement.
Cette alliance tient d’abord et avant tout à l'idéologie qui a donné forme aux État-Unis d’Amérique, qui a inspiré toute sa législation et continue d’inspirer toute sa polique et qui n’est rien d’autre que le judéo-maçonnisme.
Or le judéo-maçonnisme n’est qu’une ébauche de noachisme.
Quand on a compris cela, on ne s’étonne plus des points de contacts, et même de fusion, entre le messianisme judaïque et le messianisme américain qu’un écrivain comme Herman Melville (1819-1891), l’auteur de “Moby Dick”, a si bien exprimé. Je le cite en français :
« Dans les temps anciens, Israël, après avoir fui le lieu de sa servitude, ne suivit pas les coutumes des Égyptiens. Ce peuple avait reçu une mission formelle : il y avait pour lui du nouveau sous le soleil. Nous, les Américains, nous sommes en quelque sorte le peuple élu, privilégié — l’Israël de notre temps ; nous portons l’arche des libertés du monde.
« Il y a soixante-dix ans, nous avons échappé à l’asservissement ; et outre notre droit d’aînesse — qui comportait tout un continent [où vivaient quelques millions d’Indiens allègrement massacrés (R.G.)]—, Dieu nous a accordé, en guise d’héritage futur, les vastes domaines des païens politiques, qui viendront encore s’étendre à l’ombre de notre arche, sans que s’élèvent des mains tâchées de sang [Hum !].
« Dieu a prédestiné notre race pour le bien du genre humain, à de grandes choses : et ce sont de grandes choses dont nos âmes sont pleines. Le reste du monde sera bientôt dans notre sillage. Nous sommes les pionniers du monde ; l’avant-garde envoyée à travers les déserts vierges de l’inconnu pour tracer une voie neuve dans le Nouveau Monde qui nous appartient. Dans notre jeunesse réside notre force, et dans notre inexpérience notre sagesse [sic]. À un âge où d’autres nations ne savent que balbutier, notre voix sonore résonne au loin.
« Trop longtemps, nous avons douté de nous et trop longtemps nous nous sommes demandé si le Messie politique était vraiment arrivé. Mais il est venu en nous, et nous n’avons qu’à suivre ses suggestions. Et rappelons-nous toujours que nous serons sans doute les premiers, dans l’histoire de l’humanité, à faire de notre égoïsme national une philanthropie illimitée [sic] : car nous ne pourrons créer une réforme bienfaisante en Amérique sans en faire le don au monde. »
(Herman Melville, White Jacket ; or The World in a Man-of-War, 1850 ; cité par François Thual dans « Géopolitique des États-Unis », Revue française de géopolitique, n° 3, 2005).
Raoul,
su Benamozegh, ebraismo e cristianesimo è interessante anche questo documento: http://www.nostreradici.it/ebrediritti.htm
Ne ho parlato anche qui:
Ma è un lungo testo e conviene estrarre:
Del processo di giudaizzazione presente nella Chiesa è riprova un recente articolo a firma di Marco Morselli “L'ebraismo e i diritti culturali”(vedi primo link) ove egli afferma, tra l'altro: « Non vi è una Nuova Alleanza che si contrapponga a una Vecchia Alleanza, non vi è neppure un’unica Alleanza Vecchio-Nuova che costringerebbe gli ebrei a farsi cristiani o i cristiani a farsi ebrei. Vi è un’unica Torah eterna che contiene molte Alleanze, i molti modi in cui il Santo, benedetto Egli sia, rivela il suo amore per gli uomini e indica le vie per giungere all’incontro con Lui », salvo che loro restano “il popolo dell'Alleanza” e noi i goyim... Nella conclusione, Morselli cita Elia Benamozegh, il grande rabbino livornese che in un’opera postuma pubblicata a Parigi nel 1914 scriveva: « La riconciliazione sognata dai primi cristiani come una delle condizioni della Parusia, o avvento finale di Gesù, il ritorno degli ebrei nel seno della Chiesa, senza di cui le diverse confessioni cristiane sono concordi nel riconoscere che l’opera della redenzione rimane incompleta, questo ritorno si effettuerà non come lo si è atteso, ma nel solo modo serio, logico e durevole, e soprattutto nel solo modo proficuo al genere umano. Sarà la riunione dell’ebraismo e delle religioni che ne sono derivate, e, secondo la parola dell’ultimo dei profeti, il sigillo dei veggenti, come i dottori chiamano Malachia, “il ritorno del cuore dei figli ai loro padri” » (Ml 3,24).
Citazione peraltro strumentale di Malachia, che parla anche della riconciliazione dei padri verso i figli e nessuno autorizza a pensare che i padri siano gli ebrei e i figli siano i cristiani, il quali sono innanzitutto figli di Dio nel Figlio. (Giovanni, Prologo 12-14)
Sta di fatto che gli ebrei si sono in qualche modo riappropriati di Cristo come rabbi e profeta e non certo come Dio... e, oggi, in riferimento al dialogo, arrivano a sostenere: « Il dialogo ebraico-cristiano era giunto negli ultimi mesi a un punto di crisi che sembrava insormontabile, intorno alla questione della conversione degli ebrei. In un recente incontro tra Autorità rabbiniche e Autorità episcopali italiane si è chiarito che non vi è nessuna intenzione da parte della Chiesa Cattolica di operare attivamente per la conversione degli ebrei e che di conversione si parla solo in una prospettiva escatologica ».
Certo non può esistere da parte della Chiesa - riguardo alla conversione che è un dono legato alla libertà inviolabile di ognuno – alcun comportamento coercitorio nei confronti di chicchessia, ebrei compresi; ma questo non significa che la Chiesa debba rinunciare ad Annunciare il Signore a tutti, compresi gli ebrei, che hanno tutta la libertà di continuare a rifiutarlo ed aspettare il loro Messia, ma non quella di assimilarci a loro dopo aver annichilito l'Incarnazione, il Sacrificio e la Risurrezione di Cristo con la connivenza dell'apostasia ormai interna alla Chiesa!
(segue)
Nessun dubbio che gli ebrei vadano rispettati, amati e non perseguitati.
L'antisemitismo, la furia distruttrice contro un popolo è da condannare senza riserve. Questo, sembra condiviso da ogni uomo di buona volontà prima ancora che da un vero cristiano. Ciò premesso, dichiarazioni come quella della CEI riportata di seguito, nonché le altre espressioni sul valore delle false religioni presenti nella Dichiarazione Conciliare Nostra Aetate e le ulteriori posizioni nei confronti degli ebrei non sono imposte con autorità infallibile. Si tratta di posizioni "pastorali" ambigue e pericolosissime, in contrasto col Magistero precedente, perché aprono la strada all'indifferentismo ed al relativismo religioso e, peggio, al sincretismo. I guasti li abbiamo sotto gli occhi giorno dopo giorno.
« Non c’è, nel modo più assoluto, alcun cambiamento nell’atteggiamento che la Chiesa Cattolica ha sviluppato verso gli Ebrei, soprattutto a partire dal Concilio Vaticano II. A tale riguardo la Conferenza Episcopale Italiana ribadisce che non è intenzione della Chiesa Cattolica operare attivamente per la conversione degli ebrei ».
In virtù di quell’incontro tra il card. Bagnasco e i rabbino Laras e Di Segni, è ripresa la celebrazione comune della Giornata di riflessione ebraico-cristiana, che cade ogni anno il 17 gennaio, che tre anni fa non aveva potuto aver luogo per la mancata partecipazione degli ebrei. «È stata comune la convinzione – si legge nel comunicato – che la ripresa di tale Celebrazione aiuterà la comprensione reciproca e renderà più fruttuosa la collaborazione per la crescita dell’amore verso Dio e il prossimo. Il cammino compiuto in questi ultimi decenni è stato straordinario e pieno di frutti per tutti. In tale orizzonte, quindi, continuerà la riflessione sulle Dieci Parole, come Benedetto XVI aveva auspicato nella sinagoga di Colonia». Quest’anno, pertanto, per la Giornata di riflessione si è ripreso il quarto comandamento, secondo la numerazione ebraica: “Ricordati del giorno di Sabato per santificarlo”. « La fede nel Dio dei Padri, ricevuta in dono – si è affermato al termine dell’incontro rende responsabili i credenti cristiani ed ebrei per l’edificazione di una convivenza basata sul rispetto dell'Insegnamento di Dio ».
Ebbene, non possiamo ignorare che il riferimento ai dieci comandamenti gli ebrei lo fanno anche quando ne attribuiscono l'osservanza ai “noachidi”: ricordiamoci che Noè non fa parte della Storia della Salvezza, che comincia con Abramo, e che i noachidi sono tutti i non-ebrei, compresi noi, mentre l'identità che essi ancora sentono è quella del Popolo Sacerdotale al quale appartengono l'Alleanza e le promesse. Mentre la Chiesa si profonde in questo riconoscimento, altrettanto non può dirsi da parte loro nei confronti della Chiesa e dei cristiani, che appartengono alla Nuova ed Eterna Alleanza per essi inconcepibile e già rifiutata!
C’è da sottolineare inoltre che l'impegno espresso con le seguenti parole: “non è intenzione della Chiesa Cattolica operare attivamente per la conversione degli ebrei” poteva esser preso da una sola persona, che gode di una tale rappresentatività che presuma parlare per l'intera Chiesa, ed è il Papa. Ma, a ben vedere, neppure un Papa potrebbe oltrepassare il comando del Signore: andate ed evangelizzate... che non esclude gli ebrei, anche se li trova ostinatamente renitenti finché non matureranno i tempi.
L'irrevocabilità della predilezione appartiene al Nuovo Israele, cioè alla Chiesa fuori della quale la vecchia Alleanza non ha più senso né fine. I rami vecchi sono stati recisi, i nuovi sono innestati sul tronco dell'Israele di Abramo che ha creduto nel Cristo venturo. La Legge antica non ha di per sé più alcuna linfa ed i rami ed il tronco isteriliti potranno riavere vita solo dall'innesto in Cristo. L'irrevocabilità della predilezione è qui e solo qui.
Dimenticavo il link al testo intero:
http://www.chiesaepostconcilio.blogspot.it/p/modifica-della-dottrina-della.html
http://it.radiovaticana.va/news/2015/11/17/papa_a_sinagoga_di_roma_il_17_gennaio,_gioia_ebrei_romani/1187455
@ Il discorso si e' spostato su temi ovvi, sui quali non c'e' discussione
Benamozegh non faceva altr che esporre il tradizionale messianesimo ebraico come inteso nel XIX secolo. Un "fatto storico"? E cosa c'entra l'errato riconoscimento di una supposta validita' attuale dell'ebraismo, dal Vat. II in poi? Non era su questi aspetti che si discuteva bensi' sulla mania di alcuni (chiamiamola cosi') di vedere l'Ebreo dappertutto quale causa di tutti i mali, cosa palesemente assurda. Cosi' la madre di Maometto deve esser stata ebrea... Il capo del terrorismo islamico attuale, un ebreo travestito da mussulmano....A latere, aualcuno ha anche detto, mi pare, che gli ebrei sono stati maledetti da Dio in quanto popolo deicida. Ma questo non si puo' dire: se Dio li avesse maledetti non se ne sarebbe convertito uno solo in duemila anni, ne' esisterebbe la profezia paolina della conversione finale di tutto Israele al vero Dio, nella Lettera ai Romani. Sono ancora sotto l'ira di Dio per via della loro ostinazione nel rifiutare Cristo non pero' maledetti in blocco in quanto tali.
Anonimo,
si può ragionare sui singoli episodi e si può cercare dei allargare lo sguardo, per quanto possibile all'intero orizzonte e ai suoi complessi scenari.
Qui non si alimenta il 'dalli all'ebreo' e non è stato nominato neppure una volta sola il "deicidio" che invece tira in ballo lei.
Il discorso della "confluenza del cristianesimo nell'ebraismo" è molto serio e attuale e data da "nostra aetate" (dei vari influssi e implicazioni abbiamo approfondito altrove).
Altrettanto serio ed esiziale è il tentativo non più soft di omogenizzare il cristianesimo a tutte le altre religioni; il che profila all'orizzonte la Nuova Religione Mondiale, nella quale l'Opera Redentrice e rigenerativa dell'Unico che salva, il nostro Signore Gesù Cristo, è completamente eliminata.
Dio maledice gli empi e coloro che lo rifiutano o lo rinnegano. Di irredimibile è solo l'ostinazione nel rifiuto e nella negazione. Ma, come lei ricorda, è un dato di fede che alla fine anche gli ebrei si convertiranno, quando tutto sarà ricapitolato in Cristo.
Attualmente, solo chi non vuole vedere non si accorge che i frutti marci del talmudismo e del sionismo che è un messianismo immanente e prevaricatore stanno condizionando, a livello mondiale, l'equilibrio socio-politico, non meno di quanto non abbiano già fatto e non continuino a fare con quello religioso-ecclesiale-cattolico tramite il concilio.
Devo aggiungere che non può essere considerato antisemitismo di nessun genere il ribadire con chiarezza la netta differenziazione delle due fedi, resistendo alla tendenza di livellamento attuale, che sta sovvertendo la nostra fede e l'azione divino-umana di Cristo Signore che essa mette in campo.
Quanto all'ipotesi della 'madre di Maometto ebrea', non mi pare meriti altro che uno sguardo fuggevole: non è che un dettaglio, una virgola, rispetto agli argomenti e alle riflessioni qui su. E non cambia un'acca in quel che stiamo dibattendo sull'islam, che comunque contiene molti elementi spuri sia ebrei che cristiani oltre che ai detti degli violenti uomini del deserto.
Così come non cambia un'acca sul resto dello scenario attuale, i cui precari equilibri e sotterranei influssi stiamo cercando di decriptare.
IL PATRIARCA YOUSSIF III YOUNAN: SU ISIS E SIRIA L'OCCIDENTE HA TRADITO I CRISTIANI
http://www.iltimone.org/33897,News.html
Al di là di chi può averne favorito e finanziato l'insorgenza, l’ ISIS ed il suo progetto di restaurazione del Califfato islamico appartengono pienamente alla storia ed alla cultura dell’ Islam, al di là di ogni operazione politicamente corretta di voler distinguere tra un Islam 'radicale' e un Islam 'moderato'.
Solo l’ identificazione del nemico (in tutta la complessità delle sue variegate manifestazioni) e la comprensione delle cause della vulnerabilità dell’ Occidente, insieme all’affermazione senza compromessi dei valori perenni (che non è la difesa degli pseudo-valori ereditati dalla Rivoluzione francese che sembrano averli soffocati), potrà porre fine alla deriva ai terribili rischi che incombono e iniziare una restaurazione.
RR, ATTENZIONE, digita il sito, si apre, poi vai all'anno, quindi archivi, dicembre, scorri con pazienza e lo trovi (2 dicembre), tra l'altro è un sito moooolto interessante in ogni senso, come 300....ditto. Anonymous.
Mic,
giustamente tu richiami l' attenzione al versante religioso dell' annoso problema "ebrei e non ebrei". Tuttavia quanto tu scrivi, vale appunto nell' ambito religioso. Mi spiego: molti Ebrei, soprattutto se molto istruiti, NON sono affatto religiosi, sono tendenzialmente atei o agnostici, ma sono FORTISSIMAMENTE Ebrei culturalmente. Ed è su questo piano che diventa sempre più difficile in America , in Canada, ma anche in Europa, avere un dialogo, una discussione, un dibattito con loro su molti temi, perchè alla minima obiezione che gli muovi, scatta l'accusa, più o meno velata, di "antisemitismo". Scrivo così perchè è stata la mia esperienza con colleghi medici e non, tutta gente laureata, istruita, nata e cresciuta in NordAmerica o in Europa (Italia inclusa). Si parlava di politica estera, NON di Medioriente ? Israele è solo ciò che conta in politica estera. Si parlava di ricerca genetica su popolazioni ? Solo gli Israeliani o gli scienziati ebrei sono autorizzati a farla. Film ? _ Non ha visto l'ultimo di Spielberg ?!?- Libri: - Non hai letto Philip Roth ?!? - Se mi azzardavo a dire, che so: - Si però la raffigurazione della famiglia media americana è forse un po' parziale, del resto lo scrittore non è -oddio, pensavo come posso dire senza offenderli ? - non è WASP. - Risposta, già con tono sulla difensiva-accusatore: - Vuoi forse dire che tu, in quanto italiana, conosci e capisci meglio gli WASPS? - Beh, sai magari, la loro passione per il Natale che l'autore ridicolizza... - Ah, ecco, certo, per VOI tutto inizia e finisce li. Come se non ci fossero stati altri eventi più importanti !-
Fine della conversazione. E dopo qualche tempo mi accorgevo che non m' invitavano più a casa loro, i figli non venivano più a giocare con mia figlia, se si doveva discutere di un nuovo progetto di ricerca, io ero l'ultima a saperlo, ecc.ecc.
RR
Raoul, tu connais l'expression "propositional Nation" et qui l'a inventé ?
Rr
An, GOTCHA ! It's a real mine!
rr
ma sono FORTISSIMAMENTE Ebrei culturalmente
Senso di appartenenza, elemento identitario fortemente irriducibile al di là della religione. Effettivamente molto si è studiato e dibattuto su questa complessità e sulla singolarità che rappresenta...
Con questo tipo di persone, Mic, non puoi avere un dialogo sereno. Perche uno dice: OK, voi credete in Jahve, io nella SS.Trinità', ma se leggiamo la Bibbia ed osserviamo... E loro ti bloccano, ti guardano e dicono sarcasticamente: perché tu credi ancora in tutte quelle scemenze? Ma dai, un medico, una persona colta!
Ed allora chiedi perché vestono in un certo modo, mangiano kosher, si sposano tra loro, i figli fanno il bar mitzvah, e via dicendo. O se hanno sposato una non ebrea, vogliono che i figli frequentino una scuola ebraica ( a Milano ce n'è tre). E loro rispondono: perché cosi siamo, cosi ci sentiamo, di ostriamo di essere ebrei.E tu ti chiedi ancora( a loro no, non lo chiedi) che cosa c'è di speciale nell' essere ebrei. Mi spiego: io sono contenta di essere Italiana ed europea, nonché sarda,, posso anche sentirmi particolarmente fiera in certi momenti, am non è che mi straccio le vesti se uno non vuol mangiare l apasta, e preferisce l' hamburger o il würstel. Ho sposato un Italiano, ma avrei poturo sposaranche uno straniero, non sarebbe stato un problema.
Se chiedi comunque perché ci tengano tanto: perché sono speciali, perché solo lor sono " a light onto the Nations". Perché Jahve è Jahve? No, perché NOI siamo " a light onto the nations".
Rr
Hai detto tutto, si sentono superiori, il Popolo, eletto o meno, dipende dalla manifesta religiosità, cmq. è tempo sprecato parlare con loro, io ho dei parenti sposati ad ebrei, si sono dovuti 'convertire' e crescere i figli nella religione ebraica, anche se non troppo osservanti, ricordo che fummo invitati al rinfresco, non al matrimonio, neppure i genitori goy furono ammessi alla cerimonia, ai nonni fu in certo qual modo imposto di non parlare mai di religione, i nipoti potevano vederli, ma solo con parente ebreo appresso......mi pare sufficiente. RR thanks 4 E.Powell, Rivers of blood, a real spiffy Oxbridge, suhc awesome classics scholar, ah, the old good British Universities now in the Arabian hands, money, money, the iron lady saved England selling her by a handfull of royalties, what a sadness! Anonymous.
Anonymous,
avrai notato come Rivers of blood e' una citazione da Tacito. Allora l' intellighenzie e l'elite inglese si facevano un vanto di citare i classici a memoria.
Ora invece al massimo citano il Talmud.
Letta la letterina sul Corriere imdirizzata al Jefe?
Rr
No, in compenso ho letto mieli ed ho vomitato, anche ingiurie.....sottovoce, che se mi sentono :o) Anonymous.
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