Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 19 novembre 2015

Una falsa battaglia contro l’Islam

Riprendiamo da Corrispondenza Romana
Colpisce l'elaborazione laica del lutto: lumini accesi, fiori, pensieri affidati al basamento della "Marianne", simbolo della Repubblica e dunque della rivoluzione e dell'esaltazione della Ragione scissa dalla fede. Persino le malinconiche note di "imagine" di John Lennon. che evoca un mondo senza paradiso, senza inferno e senza religioni... Finché non riavranno diritto di cittadinanza i valori cristiani, ma prima ancora il Signore che li rende fecondi, nessuna soluzione potrà essere efficace. Ma dove sono i veri Annunciatori, senza i quali chi potrà conoscerLo e amarLo e accoglierLo?

Elaborazione laica del lutto
Tutti gli analisti hanno messo in luce il fallimento dei servizi di sicurezza in Francia nel tragico 13 novembre. La causa prima di questo fallimento, più che all’inefficienza, risale alla incapacità culturale della classe politica e amministrativa francese, che non riesce a risalire alle cause profonde del terrorismo e ai giusti rimedi per combatterlo.

Il terrorismo che oggi dilaga nel mondo è figlio della Rivoluzione dell’89 e della lunga serie di rivoluzionari di professione, anarchici, socialisti e comunisti, che tra l’Ottocento e il Novecento praticarono la violenza di massa e realizzarono i primi genocidi della storia dell’umanità. I cosiddetti fondamentalisti hanno innestato l’esperienza del terrorismo europeo sul tronco di un’ideologia intrinsecamente totalitaria qual è l’Islam, una religione politica che si è sempre affermata con la violenza.

Il progetto di inserire l’Islam all’interno dei valori repubblicani può nascere solo dalla mente di chi si rifiuta di comprendere il ruolo della dimensione religiosa nella storia e tutto riduce a conflitti economici o politici. Questa mentalità è all’origine dei clamorosi errori che, nella loro politica mediterranea, hanno accomunato la Francia di Sarkozy e di Hollande agli Stati Uniti di Barack Hussein Obama.

Tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011 fu annunciata a gran voce la «primavera araba», nella convinzione che la caduta dei “tiranni”, in Egitto, Libia e Siria, avrebbe inaugurato una nuova era di democrazia, di libertà e di sviluppo sociale in Africa e Medio Oriente. Obama, Sarkozy e poi Hollande, erano convinti che si potesse passare in maniera indolore dai regimi dittatoriali alla democrazia e che questa “rivoluzione democratica” avrebbe consegnato agli Stati Uniti e alla Francia le chiavi delle risorse economiche di quei territori. Nel febbraio 2011, la Francia ha iniziato a bombardare la Libia per favorire una “rivoluzione democratica” attuata dai ribelli jihadisti.

Il risultato è stato l’ascesa dell’Islam radicale, la morte di oltre 150mila persone e l’esplosione di sanguinose divisioni tribali nel mondo musulmano. L’anno seguente Hollande ha appoggiato Mohammed Morsi, neo-eletto presidente egiziano legato al movimento dei Fratelli musulmani, ed è stato tra coloro che più si sono dati da fare per scalzare dal potere il presidente siriano Bashar al Assad. Nel 2013 la Francia si è adoperata perché l’Unione Europea togliesse ogni embargo che le impedisse di rifornire di armi, istruttori e sostegno economico i ribelli jihadisti siriani.

Ora si apprende che la strage di Parigi era pianificata in Siria, in quegli stessi ambienti che fino ad un anno fa godevano della fiducia francese. Ma va anche sottolineato che i terroristi sono immigrati di seconda o terza generazione, di nazionalità belga e francese, formatisi in quei ghetti urbani in cui si consuma il fallimento dell’utopia multiculturalista.

A credere in quest’utopia è rimasto Barack Obama che all’indomani della carneficina ha dichiarato che «la divisa “liberté, égalité, fraternité” non evoca solo dei valori francesi, ma dei valori che tutti condividiamo», ma anche, a quanto pare, le autorità del Vaticano, secondo cui «i musulmani possono essere coinvolti nell’Anno santo», perché «nel mondo lacerato dalla violenza, è il momento giusto per lanciare l’offensiva della misericordia».

La misericordia è una grande virtù cristiana, ma se è emancipata da quelle della giustizia e della fortezza, diviene la versione ecclesiastica della cultura della resa laicista. Questa cultura oggi si esprime nell’accettazione di ogni deviazione culturale e morale, fino a comprendere il satanismo, una anti-religione a cui tanti giovani tributano inconsapevolmente il culto nei concerti rock. E per una simbolica nemesi Kiss the devil è il titolo della canzone che veniva suonata sul palco del Bataclan, quando i terroristi hanno iniziato la loro strage. La cultura della morte, di stampo islamico o relativista, può essere affrontata e vinta solo dall’autentica luce del Vangelo. (Roberto de Mattei)

27 commenti:

mic ha detto...

Colpisce l'elaborazione laica del lutto: lumini accesi, fiori, pensieri affidati al basamento della "Marianne", simbolo della Repubblica e dunque della rivoluzione e dell'esaltazione della Ragione scissa dalla fede. Persino le malinconiche note di "immagine" di Jhon Lennon. che evoca un mondo senza paradiso, senza inferno e senza religioni...
Finché non riavranno diritto di cittadinanza i valori cristiani, ma prima ancora il Signore che li rende fecondi, nessuna soluzione potrà essere efficace.
Ma dove sono i veri Annunciatori, senza i quali chi potrà conoscerLo e amarLo e accoglierLo?

Anonimo ha detto...

Vivo in Francia e purtroppo tocco con mano ogni giorno gli effetti deleteri sulle menti di molti francesi del dogma laicista e dei valori vuoti della "republique". In questi frangenti poi é come se i francesi si sforzassero nel loro modo laicista e vuotamente dogmatico di rafforzare in qualche modo i propri ideali illuministi ormai sempre più scalfiti anche ai loro occhi. Poi i pochi che ancora hanno una devozione mariana si ricordano le parole della Vergine a La Salette: "Se il Mio popolo non vuole sottomettersi, sono costretta a lasciar libero il braccio di Mio Figlio. Esso è così forte e così pesante che non posso più sostenerlo."

M.G. ha detto...

O.T.
Segnalo uno scritto, molto opportuno e controcorrente, di don Nicola Bux sul Giubileo della Misericordia:

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-giubileo-appello-a-papa-francescodeve-essere-un-chiaro-invito-alla-conversione-14448.htm

Anonimo ha detto...

Di nuovo, e per l'ennesima volta, c'è chi afferma non soltanto qui, ma in tantissimi altri blog e perfino negli editoriali, il concetto espresso dalla padrona di casa: «Finché non riavranno diritto di cittadinanza i valori cristiani, ma prima ancora il Signore che li rende fecondi, nessuna soluzione potrà essere efficace».
Naturalmente non c'è nulla da obiettare e si può anche condividere quanto auspicato e tuttavia c'è da chiedersi: se la maggioranza delle persone e non soltanto in Francia preferisce elaborare le catastrofi e i lutti in modo laico con i lumini accesi, i fiori, i pensieri affidati al basamento del simbolo della Repubblica e magari suonando istintivamente il brano "Imagine" di Lennon, perché prendersela tanto o insistere se quelle sono il frutto di scelte condivise e non imposte?
Simone

er ha detto...

La forza della preghiera: per la Chiesa, per il Papa, per noi
Alcuni stralci:

non dimentichiamo che la Chiesa siamo tutti noi, ognuno di noi è Chiesa e quindi dobbiamo essere saldi e forti. Insomma, bisogna ridare importanza alla preghiera personale, familiare, delle comunità ecclesiali piccole e grandi. I laici sono la forza dei sacerdoti malati, della Chiesa malata.
Oggi il popolo di Dio deve ricompattarsi come ai tempi delle persecuzioni. Siamo perseguitati non solo nei paesi lontani, ma anche nel cuore della cristianità. E ci si deve tenere per mano, stretti, e poi rivolgerci a Dio per chiedere aiuto. Francesco ha bisogno di abbracci e di carezze, le preghiere e il digiuno sono abbracci e carezze per l’anima.

http://gheddo.missionline.org/

hr ha detto...

mons.Nicola Bux

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-giubileo-appello-a-papa-francescodeve-essere-un-chiaro-invito-alla-conversione-14448.htm

mic ha detto...

se la maggioranza delle persone e non soltanto in Francia preferisce elaborare le catastrofi e i lutti in modo laico con i lumini accesi, i fiori, i pensieri affidati al basamento del simbolo della Repubblica e magari suonando istintivamente il brano "Imagine" di Lennon, perché prendersela tanto o insistere se quelle sono il frutto di scelte condivise e non imposte?

E' evidente che si tratta di scelte condivise. Sul "non imposte" sarei meno sicura, se si tiene conto che sono frutto del lavaggio del cervello di secoli la cultura dominante attraverso ogni sua agenzia espressiva.
Qui non è questione di "prendersela", è questione di fare la diagnosi realistica della situazione, traendone le conseguenze.

mic ha detto...

secoli di cultura dominante, oggi non più contestata neppure dai vertici ecclesiastici...

Anonimo ha detto...

Caro Simone,
quando Ella scrive:
" Lennon, perché prendersela tanto o insistere se quelle sono il frutto di scelte condivise e non imposte", non si pone proprio il problema di cosa ne penserà IDDIO?
Il fatto che siano scelte "condivise e (forse) non imposte", da loro una qualche efficacia intrinseca? E se pensa di no, se pensa che è tutto un psicodramma (come lo penso io)non può amareggiarsi, pensando ad anime che hanno bisogno di suffragi, anime cui i lumini di fronte a Marianna o le note del consumatore di LSD Lennon, non fanno certo bene. Per non parlare che se Dio ha consentito (se non altro "sopportato" e forse anche inflitto) ciò che è avvenuto, in ciò vi è la voce che dice:"Cambiate strada". Tutto ciò è mera IDOLATRIA. A Maggior ragione, poi, se pensa che, tali pratiche una certa efficacia la abbiano. Ma non so se c'è una sola persona, che creda alla seconda ipotesi.

Anonimo ha detto...


Anzi, gli ecclesiastici, dai "vertici" all'ultimo parroco, suore incluse, se ne sono resi da tempo complici, felici e contenti.

lister ha detto...

@ Simone,
se a Lei non frega niente de "i valori cristiani, ma prima ancora [del] Signore che li rende fecondi" per quale motivo segue questo e "tantissimi altri blog e perfino negli editoriali"?

"perché prendersela tanto"? provi con la PlayStation ad utilizzare il Suo tempo libero.

RAOUL DE GERRX ha detto...

"giubileo-appello-a-papa-francesco-deve-essere-un-chiaro-invito-alla-conversione"

A la conversion à quoi ? Au bergoglisme ?

Rr ha detto...

OoT, in parte:
MIC, sei citatissima, Rorate coeli, FB, un altro sito anglofono che non ricordo ora...e vai!
Rr

Anonimo ha detto...

L'Islam avanza con l'arttiglieria dell'Isis e a Verona, per il 20 novembre, mettono in scena uno spettacolo blasfemo "zumpa e balla in Vaticano". La notizia è riportata sul sito "la fede quotidiana". Dove sono i Sacerdoti, con in testa il Vescovo, a levar la voce forte, per riparare contro lo scempio della Fede?

Luisa ha detto...

I lumicini laici, i fiori deposti, le marce, fanno parte di quel movimento-scenario collettivo emozionale -"catartico" di solidarietà, di partecipazione, di condivisione, ormai diventato automatico, le persone pensano sinceramente che l`imput viene da loro, che hanno bisogno di partecipare, che è doveroso farlo, e così li vediamo compiere tutti gli stessi gesti, dire le stesse parole, forse dovrebbero domandarsi se è così o se piuttosto non stanno "obbedendo" alle suggestioni del "sistema", penso anche agli applausi diventati automatici dopo il minuto di silenzio, e così si vede gente che si è appena raccolta in silenzio applaudire al di là del minuto (quando non applaudiscono durante il minuto) ...che tipo di silenzio era il loro? E perchè quell`applauso? Che cosa, chi applaudono?
Poi c`è da dire che l`atmosfera in Francia è veramente pesante, che la paura è onnipresente, oggi Valls ha parlato di armi chimiche... allora il popolo si rassicura, partecipa e si dà un pò di coraggio, come può.

Anonimo ha detto...

Commento di Socci al discorso odierno di Papa Francesco sulla guerra:

http://www.antoniosocci.com/il-banal-grande/#more-4150

Rr ha detto...

Valls di armi chimiche se ne intende, che diede ordine di usare i gas lacrimogeni conto i partecipanti allla Manif pour tous. Perché il pericolo per il governo e la buona società francese erano i manifestanti pour tous ed ovviamente i Le Pen!
Ridicoli, ottusi, accecati dalla loro protervia, arroganza e stupidita'. Un bellissimo paese, una grande storia e civilta' messi in mano a delle "merdes"" per usare la parola di Cambronne, e non mi riferisco solo ai terroristi.
Rr

mic ha detto...

MIC, sei citatissima, Rorate coeli, FB, un altro sito anglofono che non ricordo ora...e vai!

Beh, ci citiamo a vicenda. Di certo siamo canali di comunicazione aperti :)

mic ha detto...

allora il popolo si rassicura, partecipa e si dà un pò di coraggio, come può.

Questo è comprensibile. Del resto l'aggregazione, la socializzazione, la condivisione credo vengano spontanee nei periodi id prova. Ciò che fa impressione (ed è la constatazione sullo stato quasi terminale di scristianizzazione) è la totale laicità dei simboli e dei punti di riferimento.

RAOUL DE GERRX ha detto...

Chère Rosa. Comme dit l'excellent Boris Le Lay : « Les soldats du djihad qui combattent à quelques mètres de la nécropole des Rois de France : ça résume tout. » On en est là, en effet… Ils ont quand même été défaits par les courageux soldats du RAID, malgré tout.

RAOULDEGERRX ha detto...

Un exemple de prédication islamiste en France. À Brest. Contre la musique !
Boris Le Lay donne la réplique à l'imam salafiste.

https://www.youtube.com/watch?v=UO6rhWoRK-Y&feature=youtu.be

Luisa ha detto...

Effettivamente Raoul, le forze dell`ordine francesi stanno facendo prova di un coraggio straordinario, RAID, BRI, GIGN, GIPN, sono sigle che ci parlano di uomini che rischiano la loro vita affrontando il fuoco dei loro avversari ( non amano dire "nemico"), devono essere esausti ma sanno che il pericolo è all`angolo, che ad ogni momento possono essere chiamati ad intervenire perchè questa è la situazione in Francia ma non solo.
Poco incoraggiante anche avere la conferma che dei criminali possono attraversare le frontiere, andare e venire liberamente, e agire, dei criminali che sono il braccio armato dell`islam radicale, dell`ideologia salafista, che non esitano a farsi saltare non prima di avere seminato l`orrore e ucciso il massimo di "infedeli", dei criminali che agiscono in mome della loro fede, checché ne dicano i mantra del "non fare amalgame" e "quello non è l`islam".

Anonimo ha detto...

http://www.cristianicattolici.net/corano-e-i-cristiani-versi-violenti-ebrei-infedeli.html

Luisa ha detto...

Dalla Bussola quotidiana, dialogo, ok, ma con chi?

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-dialogo-attenti-agli-interlocutori-14452.htm

Luisa ha detto...

Ecco come il predicatore vedette di Al Jazeera commenta gli attentati di Parigi, anche lui non è musulmano?`

http://lesalonbeige.blogs.com/my_weblog/2015/11/youssef-qaradawi-parrain-de-tariq-ramadan-approuve-les-attentats-suicides.html

Luisa ha detto...

E qui potrebbe interessarvi quel che viene insegnato ai piccoli musulmani:

http://yvesdaoudal.hautetfort.com/archive/2015/11/19/la-voie-du-petit-musulman-5718748.html

RAOULDEGERRX ha detto...

D'après plusieurs sondages, 80 pour cent des musulmans "français" approuveraient les attentas terroristes de Paris.

Je crois que le jour approche d'une grande explication avec ces gens-là, explication qui n'aura pas grand chose à voir avec le "dialogue" cher aux traîtres.