È bene che «l’offensiva della misericordia» – come la chiama il Segretario di Stato Pietro Parolin – vada avanti e che il Giubileo della Misericordia indetto da Bergoglio si tenga. Solo così si farà maggiore chiarezza, in tutti i sensi.
Sarà il Giubileo di Emma Bonino, alla quale si augura lunga vita e la si invita ad una riunione con migliaia di bambini. Di Marco Pannella, al quale si prospetta solidarietà e vicinanza. Di Eugenio Scalfari, al quale si confidano le proprie certezze (del tipo che «il bene e il male è affidato alla coscienza di ciascuno» e che «non esiste un Dio cattolico») e si autorizza a divulgarle. Di Enzo Bianchi, il «reverendo» Priore di Bose, che imperversa per ogni dove dell’urbe cattolico, improvvidamente nominato consultore del Pontificio Consiglio per la promozione dell'Unità dei cristiani. Dei «cattolici adulti» alla Romano Prodi, per sua ammissione frequentatore di sedute spiritiche, che intendevano contribuire a salvare Aldo Moro. Di Alberto Melloni e dell’intera «Scuola di Bologna», artefice massima dell’elegia del Concilio Vaticano Secondo, che ha posto la Chiesa di Cristo al servizio del mondo. Di Alleanza Cattolica e di Massimo Introvigne, che ogni giorno su «La Bussola Quotidiana» tenta di rendere conformi le affermazioni del Pontefice al Vangelo. Dei vaticanisti «amici» all’Andrea Tornielli e dei membri della «corte» come il direttore di «Civiltà Cattolica», Antonio Spadaro. Degli esperti di questioni bancarie e finanziarie, nominati e poi indagati per associazione per delinquere, a proposito di come si scelgono gli uomini (e le donne).
Delle multinazionali «Ernst & Young» e «KPMG», sono affidate la verifica e l'ammodernamento delle attività economiche e della gestione del governatorato del Vaticano e il compito di allineare agli standard internazionali la contabilità di tutti gli istituti ed uffici. Del Crocifisso intagliato su falce e martello, accettato come dono e poi lasciato presso il Santuario della Madonna boliviana. Dei gruppi «carismatici» e «pentecostali»; dei «neocatecumenali» e dei teologi della Liberazione; dei reduci della benemerita «Comunione e Liberazione» che fu (ora riformata in senso moderno). Dei post-comunisti alla Bertinotti, che lottano ancora e dei movimenti popolari che si battono per la casa e per il lavoro, divenuti interlocutori principi. Dei «buoni comunisti», seguaci della più nefasta ideologia che la storia dell’umanità abbia mai conosciuto. Dei lindi e pinti di una società immacolata che viene maldestramente contrapposta ad una società politica corrotta. Dei poveri innalzati a dei, come mai Gesù e San Francesco hanno detto e fatto. Della stampa e dell’editoria cattolica interamente inchinata e riverente. Delle decine e decine di libri e riviste che imperversano con la foto del regnante. Degli omosessuali, dei transgender e dei queer, i cui comportamenti non possono essere giudicati. Delle ossessioni di coloro che si battono contro l’aborto e dei «volti inespressivi di coloro che recitano il rosario», come ha affermato uno dei nominati, il segretario della CEI. Degli ambientalisti e degli ecologisti di tutto il mondo, che hanno fatto le loro fortune – politiche e no – sugli allarmismi, che ora trovano eco nell’ispirata enciclica che tratta, fra gli altri, il tema dei condizionatori d’aria e dell’effetto serra. Dei seguaci di Martin Lutero (che affermava: «Quando la messa sarà stata rovesciata, io sono convinto che avremo rovesciato con essa il papismo […]. Io dichiaro che tutti i postriboli, gli omicidi, i furti, gli assassini e gli adulteri sono meno malvagi di quella abominazione che è la messa dei papi»), ai quali Bergoglio dice: «(…) Mi sembra anche fondamentale che la Chiesa Cattolica porti avanti coraggiosamente anche l’attenta e onesta rivalutazione delle intenzioni della Riforma e della figura di Martin Lutero, nel senso di una “Ecclesia semper reformanda”, nel grande solco tracciato dai Concili, come pure da uomini e donne, animati dalla luce e dalla forza dello Spirito Santo. Il recente documento della Commissione luterana-cattolica per l’unità, “Dal conflitto alla comunione - Commemorazione luterana-cattolica comune della Riforma nell’anno 2017”, ha affrontato e realizzato questa riflessione in modo promettente (…)». Dei seguaci di Maometto (che sosteneva: «La ricompensa di coloro che fanno la guerra ad Allah e al Suo Messaggero e che seminano la corruzione sulla terra è che siano uccisi o crocifissi, che siano loro tagliate la mano e la gamba da lati opposti o che siano esiliati sulla terra: ecco l’ignominia che li toccherà in questa vita; nell’altra vita avranno castigo immenso»), ai quali Bergoglio rivolge auguri per i «frutti spirituali del Ramadan» e non ricorda le 43 guerre che ha promosso e condotto personalmente il loro profeta, così come la persecuzione a cui sono sottoposti i cristiani in tutti i Paesi in cui l’Islam è al potere. Mentre la condanna degli attuali venti di guerra è rivolta ai trafficanti di armi, senza toccare le responsabilità di chi le usa. Degli ebrei e di Shimon Perez (nella cui casa Bergoglio pronuncia queste parole: «Io ringrazio lei per le sue parole e la sua accoglienza e con la mia immaginazione e fantasia vorrei inventare una nuova beatitudine. La dico oggi a me in questo momento. Beato quello che entra nella casa di un uomo saggio e buono. Io mi sento beato. Grazie di vero cuore»), ai quali si può dedicare la Prima Lettera di San Giovanni: «Chi è il menzognero se non colui che nega che Gesù è il Cristo? L'anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio. Chiunque nega il Figlio, non possiede nemmeno il Padre; chi professa la sua fede nel Figlio possiede anche il Padre» ( 1Gv 2, 22-23). Dei Massoni dei Grande Oriente d’Italia (e di tutte le massonerie universali), che nel loro primo comunicato dopo la nomina, profeticamente affermavano: «forse nella Chiesa nulla sarà più come prima». Dei buddisti e di tutti i membri di quelle centinaia di sette pagane che esistono e a tutti gli uomini di buona volontà. Dei giovani indecisi, debosciati e anarchici, perché Bergoglio davanti alla Congregazione del Clero ha affermato che «non si fida dei giovani sicuri, rigidi, fondamentalisti». «Ci sono ragazzi che sono psichicamente malati e cercano strutture forti che li difendano, come la polizia, l'esercito e il clero», ha aggiunto.
Delle migliaia di conventicole cattoliche, che curano i loro interessi mondani e non condividono la difesa e l’affermazione dei principi, indispensabili per creare l’unità. Di colui che afferma – rivolto ai Francescani dell’Immacolata, ricevuti in udienza il 15 giugno '15, come ha riportato Blondet (non smentito) - «consideratela una persecuzione diabolica». Di colui che si rifiuta di ricevere Padre Stefano Manelli - accusato delle peggiori nefandezze – che si umilia pubblicamente per chiedergli udienza, ma nomina Mons. Battista Ricca (definito da Sandro Magister, sul suo blog, il «prelato della lobby gay»), prelato dello IOR.
Delle multinazionali «Ernst & Young» e «KPMG», sono affidate la verifica e l'ammodernamento delle attività economiche e della gestione del governatorato del Vaticano e il compito di allineare agli standard internazionali la contabilità di tutti gli istituti ed uffici. Del Crocifisso intagliato su falce e martello, accettato come dono e poi lasciato presso il Santuario della Madonna boliviana. Dei gruppi «carismatici» e «pentecostali»; dei «neocatecumenali» e dei teologi della Liberazione; dei reduci della benemerita «Comunione e Liberazione» che fu (ora riformata in senso moderno). Dei post-comunisti alla Bertinotti, che lottano ancora e dei movimenti popolari che si battono per la casa e per il lavoro, divenuti interlocutori principi. Dei «buoni comunisti», seguaci della più nefasta ideologia che la storia dell’umanità abbia mai conosciuto. Dei lindi e pinti di una società immacolata che viene maldestramente contrapposta ad una società politica corrotta. Dei poveri innalzati a dei, come mai Gesù e San Francesco hanno detto e fatto. Della stampa e dell’editoria cattolica interamente inchinata e riverente. Delle decine e decine di libri e riviste che imperversano con la foto del regnante. Degli omosessuali, dei transgender e dei queer, i cui comportamenti non possono essere giudicati. Delle ossessioni di coloro che si battono contro l’aborto e dei «volti inespressivi di coloro che recitano il rosario», come ha affermato uno dei nominati, il segretario della CEI. Degli ambientalisti e degli ecologisti di tutto il mondo, che hanno fatto le loro fortune – politiche e no – sugli allarmismi, che ora trovano eco nell’ispirata enciclica che tratta, fra gli altri, il tema dei condizionatori d’aria e dell’effetto serra. Dei seguaci di Martin Lutero (che affermava: «Quando la messa sarà stata rovesciata, io sono convinto che avremo rovesciato con essa il papismo […]. Io dichiaro che tutti i postriboli, gli omicidi, i furti, gli assassini e gli adulteri sono meno malvagi di quella abominazione che è la messa dei papi»), ai quali Bergoglio dice: «(…) Mi sembra anche fondamentale che la Chiesa Cattolica porti avanti coraggiosamente anche l’attenta e onesta rivalutazione delle intenzioni della Riforma e della figura di Martin Lutero, nel senso di una “Ecclesia semper reformanda”, nel grande solco tracciato dai Concili, come pure da uomini e donne, animati dalla luce e dalla forza dello Spirito Santo. Il recente documento della Commissione luterana-cattolica per l’unità, “Dal conflitto alla comunione - Commemorazione luterana-cattolica comune della Riforma nell’anno 2017”, ha affrontato e realizzato questa riflessione in modo promettente (…)». Dei seguaci di Maometto (che sosteneva: «La ricompensa di coloro che fanno la guerra ad Allah e al Suo Messaggero e che seminano la corruzione sulla terra è che siano uccisi o crocifissi, che siano loro tagliate la mano e la gamba da lati opposti o che siano esiliati sulla terra: ecco l’ignominia che li toccherà in questa vita; nell’altra vita avranno castigo immenso»), ai quali Bergoglio rivolge auguri per i «frutti spirituali del Ramadan» e non ricorda le 43 guerre che ha promosso e condotto personalmente il loro profeta, così come la persecuzione a cui sono sottoposti i cristiani in tutti i Paesi in cui l’Islam è al potere. Mentre la condanna degli attuali venti di guerra è rivolta ai trafficanti di armi, senza toccare le responsabilità di chi le usa. Degli ebrei e di Shimon Perez (nella cui casa Bergoglio pronuncia queste parole: «Io ringrazio lei per le sue parole e la sua accoglienza e con la mia immaginazione e fantasia vorrei inventare una nuova beatitudine. La dico oggi a me in questo momento. Beato quello che entra nella casa di un uomo saggio e buono. Io mi sento beato. Grazie di vero cuore»), ai quali si può dedicare la Prima Lettera di San Giovanni: «Chi è il menzognero se non colui che nega che Gesù è il Cristo? L'anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio. Chiunque nega il Figlio, non possiede nemmeno il Padre; chi professa la sua fede nel Figlio possiede anche il Padre» ( 1Gv 2, 22-23). Dei Massoni dei Grande Oriente d’Italia (e di tutte le massonerie universali), che nel loro primo comunicato dopo la nomina, profeticamente affermavano: «forse nella Chiesa nulla sarà più come prima». Dei buddisti e di tutti i membri di quelle centinaia di sette pagane che esistono e a tutti gli uomini di buona volontà. Dei giovani indecisi, debosciati e anarchici, perché Bergoglio davanti alla Congregazione del Clero ha affermato che «non si fida dei giovani sicuri, rigidi, fondamentalisti». «Ci sono ragazzi che sono psichicamente malati e cercano strutture forti che li difendano, come la polizia, l'esercito e il clero», ha aggiunto.
Delle migliaia di conventicole cattoliche, che curano i loro interessi mondani e non condividono la difesa e l’affermazione dei principi, indispensabili per creare l’unità. Di colui che afferma – rivolto ai Francescani dell’Immacolata, ricevuti in udienza il 15 giugno '15, come ha riportato Blondet (non smentito) - «consideratela una persecuzione diabolica». Di colui che si rifiuta di ricevere Padre Stefano Manelli - accusato delle peggiori nefandezze – che si umilia pubblicamente per chiedergli udienza, ma nomina Mons. Battista Ricca (definito da Sandro Magister, sul suo blog, il «prelato della lobby gay»), prelato dello IOR.
Si faccia e si festeggi la festa indetta da Bergoglio. Sarà la festa della Pace e della Felicità Universale. Per tutti. Anche per coloro che a lui apparentemente si contrappongono. Se fossero nel bene – e fossero quindi effettivamente contrapposti - lo farebbero con più vigore, senza timore, con fermezza e decisione. Si sappia – qualcuno lo gridi – che non sarà il Giubileo di Gesù Cristo, colui che è venuto a «predicare l'anno di grazia del Signore» (Isaia), né il tempo della remissione dei peccati, della riconciliazione, della conversione e della penitenza sacramentale. Nell’attesa di comprendere come Dio ci tratterà, ci si prepari al tempo in cui il Cristianesimo vivrà solo attraverso piccoli gruppi di persone, di famiglie, di singoli, che si riuniranno insieme nel nome di Nostro Signore. Sarà il tempo del martirio - come fu nella prima ora, a imitazione della Croce di Cristo – e della gloria eterna. Sarà un bel tempo, per il quale vale la pena mettere in gioco la propria vita, senza badare alle conseguenze mondane, che nulla valgono a confronto.
23 commenti:
Non sara' il Giubileo per me. Con non poco senso anche di smarrimenrto non sento alcun desiderio di avvalertmeene e penso che non lo faro'... Eppure questo provoca in me un grande conflitto. Ho perso la fede nel potere delle chiavi che Gesu' ha dato a Pietro? Voi sentite questo conflitto? Questo senso di smarrimento?
Lucis
Ottimo articolo ! Un esaustivo riepilogo delle scelleratezze "papali" di questa nuova Chiesa ex-cattolica.
Dalle quali mi sento di dissentire, che vorrei combattere, che mi scandalizzano, alle quali vorrei rimediare.
Che si alzino sempre più numerose le voci che ci ricordano la vera Fede, la giusta Dottrina, e che tra esse spicchino quelle di Cardinali e Vescovi coraggiosi, oggi troppo assenti.
E che sia fatta giustizia per i perseguitati (leggi Francescani dell'Immacolata) a causa del vero Cristianesimo Cattolico.
Ave Maria !
Silvano
"Chiamatela come volete, ma, per favore, smettiamo di parlare di “Chiesa cattolica”
http://www.riscossacristiana.it/chiamatela-come-volete-ma-per-favore-smettiamo-di-parlare-di-chiesa-cattolica/
Anonimo 8:32
Credo che la soluzione sia "avvalersene" alle condizioni e nello spirito del vero giubileo cattolico: pentimento e dolore per il peccato, conversione, confessione, Eucaristia, preghiera, fedeltà anche nelle piccole cose.
Ma non è obbligo andare a Roma si può fare anche in sede propria o meglio, visto che per me conta niente, non farlo, e pregare.....Quinto ha mille ragioni, ma ormai è questo che il convento di S.Gallo ci fa subire e al momento non vedo alternative, dopo l'apoteosi e il peana di ieri al vdr da parte dell'organo ufficiale del Vaticano, Repubica, sarà dura contrastare il giudizio di cotanto senno, Nestore Scalfari il Saggio dixit, e zitti tutti, a peggiorare il tutto c'è l'elezione di Macri in Argentina, roba da far passare Menem per genio, altro berluscones ndranghettato al governo di questo disgraziatissimo paese, dalle immense ricchezze, e depredato da figuri senza scrupoli della serie il peggio dei peggi, 0bama sentitamente ringrazia ed anche tanti garzoni coi loro bravi grembiulini dietro al bancone o balcone cambia poco, last but not least, Al Baghdadi secondo Anonymous si chiamava Sham'oun Ayloot, se preferite la trascrizione inglese, Shimon Elliot......a buon intenditore. no comment.
Per quel che mi concerne, ho detto dal primo momento e lo ripeto che non intendo partecipare ad alcuna iniziativa pubblica, a qualsiasi titolo avente a che fare con l'evento Giubileo del 50esimo del Vat.II. Spero, prego e mi auguro che passi senza lasciare troppe tracce, né più, né meno dell'anno santo indetto in occasione della chiusura del Vat.II (1966).Anno santo, di cui hanno perso la memoria persino gli specialisti di Storia della Chiesa.
In privato, con la grazia e l'aiuto di Dio, l'intercessione dei Santi (soprattutto della Madonna, di San Giuseppe e dei santi di cui porto il nome) e delle anime sante del purgatorio, spero, prego e mi auguro che pentimento e dolore per il peccato, conversione, confessione, Eucaristia, preghiera, fedeltà anche nelle piccole cose (almeno impegno in tal senso), facciano parte della vita mia e dei miei cari. E ciò ogni giorno. Prima, durante e dopo questo anno.
Convengo con lei, Luisa, anche per me questa non è più la Chiesa Cattolica nella quale sono stato catechizzato, nei primi anni '50, da un santo sacerdote in talare, con il catechismo di S. Pio X, ed al quale servivo anche messa in latino. Conseguentemente, è ovvio, l'attuale gerarchia, il clero (quasi tutto, non tutto) non è per me cattolico, ma eretico, infido, subdolo, ingannatore, depistatore. Non vedo cosa ci sia di male in queste mie convinzioni, e perché la brava dottoressa Guarini si ostini a cestinarmi in continuazione. Sarei bel lieto di conoscerne i motivi, gentile dottoressa, mi può contattare qui: quotanovanta@YOPmail.com. Grazie, e sia lodato Gesù Cristo
@ Mic ha ragione, si puo' comunque avvalersi del Giubileo nel vero spirito cattolico
Quali che siano le intenzioni manifestate da Papa Bergoglio, per quanto intrise di neomodernismo, esse ad un certo punto riguardano lui solo.
Le grazie che si possono lucrare osservando con il vero spirito cattolico le pratiche del Giubileo ci vengono comunque elargite da Nostro Signore. PP
Capisco molto bene ciò che prova anonimo (Lucis). Non so se giusto avvalersene, sia pure nello spirito del vero giubileo cattolico. Il rischio è di esaltare la grande festa di Bergoglio.
Forse se andasse deserto sarebbe meglio, ma è tutto molto difficile, in questo momento.
Antonio
Non vedo la necessità di partecipare alle celebrazioni di un giubileo ambiguo, in cui la chiesa (la maiuscola? e' sempre più difficile capire quando serve) celebra se stessa anziché il suo Signore. Ci sono decine di modi molto semplici, per chi e' contrito confessato e comunicato, di acquistare l'indulgenza plenaria senza bisogno si partecipare a questo "giubileo". Suggerisco l'acquisto, per pochi euro, del manuale delle indulgenze, edito dalla Penitenzeria Apostolica, che si trova facilmente nelle librerie cattoliche
Dans sa liste, Danilo Quinto a oublié d'inclure monsignor Battista Ricca, "prelato" dell'Istituto per le Opere di Religione, tenancier de l'auberge Santa Marta et connu par les intimes sous le nom, paraît-il, de "Riccetta", allez savoir pourquoi.
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350561
Credo, è necessario di celebrare l'anno di Misericordia in tutto un'altro senso
https://translate.google.com/translate?sl=en&tl=it&js=y&prev=_t&hl=en&ie=UTF-8&u=https%3A%2F%2Ffromrome.wordpress.com%2F2015%2F03%2F14%2Flet-the-year-of-mercy-be-a-year-to-call-for-an-end-to-vatican-ii-madness%2F&edit-text=&act=url
Osservatore
Raoul,
non il a été nommé, à la fin (meme si sous son vrai nom e non le pseudonime. "Riccetta", bien trouvé).
Per gli altri: se i cari amicy dell'ISI ne organizzano un' altra (loro o chi per i loro mandanti), credo che Roma sarà semideserta e così tutte le altre piazze d'Italia.
Infatti si stanno già spaventando, e cominciano a gridare: - Venghino, siori, venghino! Grandi sconti, robba de prima qualità a prezzi bassi, venghino, venghino!-
RR
Mi informano che più tardi a La Vita in diretta parlerà il difensore di p. Mannelli, l'avvocato Tuccillo.
Credo, è necessario di celebrare l'anno di Misericordia in tutto un'altro senso
Grazie Osservatore,
stiamo traducendo.
@ Maria, avevo saputo qualcosa, e sto davanti al televisore per ascoltare cosa dirà l'avv. Tuccillo. comunque grazie, per l'avviso, ad altri servirà di sicuro.
Se posso, vengo a Messa sabato 5 dic. e ci vediamo.
Berni.
Io non celebro il giubileo nemmeno se mi trascinano a forza in piazza San Pietro.
Quella della misericordia è una farsa per i membri della setta bergogliana, non per i Cattolici.
Gentile Dr.ssa Maria, dopo la piccola sequenza di oggi de "la vita in diretta", non riesco a capire se dopo ancora una lunga passione, arriverà un pò di libertà/verità, oppure si arriverà direttamente al gulag -P.Manelli a Frigento - forse c'è chi lo vuole morto quanto prima (è il mio pensiero) - ricordiamoci sempre la passione fatta subire a P. Pio - (non voglio fare accostamenti di santità, me guardi il cielo) ma vedo un parallelo. Cristo era innocente, e fu crocefisso, dopo essere stato accusato delle peggiori menzogne, mentre barabba venne liberato.
Speriamo nella bontà Divina, infondo sono i FFI, e sappiamo quanto il demonio combatta contro la Madre di Dio.
http://www.radiospada.org/2014/11/indulgenze-per-i-defunti-normativa-generale-e-per-il-mese-di-novembre/
Grazie per il coraggio, la generosità e l' amore vero e profondo per Cristo e la Verità che si leva da qst blog.
Tempo di martirio , di separazione di solitudine cerchiamo nelle ns. piccole comunità di pregare spiritualmente vicini affinchè questa prova, scempio e strazio finisca presto.
Che Dio la protegga sempre.
Sia lodato Gesù Cristo.
Lucis,
Mai devi perdere fiducia in Dio! Padre Pio, che oggi forse bergoglio farebbe commisariare e insulterebbe come "rigido fondamentalista malato nella psiche", raccomandava sempre di mantenere salda la confidenza in Dio,
"che il maligno cerca di strapparci dal cuore e senza la quale tutto sarebbe perduto!".
...se davvero siamo giunti al tempo in cui l'anticristo e il seduttore siederà nel tempio di Dio, non temere: poco durerà il suo regno: quando l'immondezza giungerà al culmine, il Signore distruggerà l'iniquo col soffio delle sue labbra sacre: quel giorno sarà liberazione per il piccolo gregge e rovina per i figli della perdizione.
Tu persevera nella preghiera, nella fiducia in Dio e nella fedeltà alla Parola di Dio: tutto Gesù ha predetto:
"per il dilagare dell'iniquità, l'amore di molti si raffredderà. MA chi Persevererà fino alla fine, sarà salvato ".
"qui si vede la costanza dei santi": beato chi giungerà perseverante fino alla fine della grande tribolazione.
Pace a te.
Gian
Ops, scusate per il doppio commento a Lucis, non ho letto della moderazione e pensavo fosse saltata la pubblicazione.
Se ritenete di pubblicarmi, cancellate pure uno dei due, a vostra discrezione.
Aggiungo solo un appello: se qualcuno fra voi conosce a Bari o in provincia, una comunità cattolica Vera, non modernista o bergogliana, possibilmente guidata da un sacerdote che sia rimasto fedele al Vangelo e che creda nella presenza reale di Dio nel tabernacolo...
...se ne conoscete una, fatemi la carità di avvisarmi: io, la mia fidanzata e mia sorella cerchiamo con ansia una chiesa o parrocchia dove Dio sia onorato e non profanato.
Gian
Sia la FSSPX, che l'IMBC dicono Messa in Puglia, ma non credo a Bari.
http://www.unavox.it/PDF/Opuscoli/SS_MesseItalia_12.08.28.pdf .
SPc)
Bari : Chiesa di San Giuseppe - Bari vecchia
Domenica e feste di precetto: S. Messa ore 18,30
Per informazioni: 0881-725351
(SPc)
Barletta (BT): Chiesa del Purgatorio, Corso Garibaldi
Tutte le Domeniche: ore 20,00
Per informazioni: schola.ecclesiamater@gmail.com
(SPc)
Foggia : soppressa
(SPc)
Lecce : Chiesa di San Francesco da Paola
Piazzetta dei Peruzzi
Tutte le Domeniche e feste di precetto: S. Messa ore 11,00
Per informazioni: 0832 302962
posta elettronica: associazioneluigipappacoda@gmail.com
(SPc)
Monopoli (Ba): Chiesa di San Francesco d'Assisi
Largo plebiscito, 15 (vicino al Municipio)
alcuni sabati: S. Messa ore 20,00
gennaio 2013: il 5 e il 19
Informazioni: Tel. e Fax 080 9303059
Posta elettronica: s.amalfitana@libero.it
(SPc)
Monteleone di Puglia (FG): Parrocchia San Giovanni Battista
piazza Regina Margherita
Domenica e festivi: S. Messa ore 12,00
feriali: ore 8,30
Per informazioni: 0881.983033
(SPc)
Taranto: Chiesa di Sant'Agostino, nel Borgo antico
soppressa
Tutte le Domeniche e feste di precetto: S. Messa ore 18,00
Per informazioni: 099.337946
Posta elettronica: cosimodel@libero.it
(SPc)
Taranto: Chiesa parrocchiale
Maria Santissima del Monte Carmelo
Piazza Giovanni XXIII (detta del Carmine)
Due volte al mese:
la data e l'ora verranno indicate nella prima pagina
Per informazioni: 099.4534089
portodimarebis@gmail.com
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