Ascoltando i reportages e i commenti sui recenti fatti di Parigi colpisce e preoccupa la totale mancanza di consapevolezza non tanto del pericolo del terrorismo quanto delle ragioni reali da cui esso scaturisce; il che porta a valutazioni superficiali, quando non colluse col sistema laicista e tecnocratico che ci domina, nel nichilismo di una cultura di massa ormai purtroppo consolidata: deriva avanzata della secolarizzazione innestata dall'epoca dei lumi.
E dunque si afferma con fermezza che dobbiamo difendere la nostra libertà, senza modificare gli stili di vita raggiunti dopo secoli di emancipazione e di progresso, che lo stesso mondo mussulmano trova attrattivi per i progressi reali in molti ambiti ma nello stesso tempo repulsivi per il disaggio provocato dal vuoto conseguente all'abbandono dei valori in nome di un malinteso senso di libertà e affermazione di diritti sganciati dai doveri. Non credo che il mondo musulmano sia allenato a fare questi distinguo, mentre la pseudo-libertà continua ad essere difesa attraverso dibattiti confusamente avvinghiati intorno a fenomeni sfuggenti non tanto per la loro visione parziale che non considera la multi-dimensionalità degli elementi in gioco, ma a causa delle chiavi di lettura che sviano o accecano l’osservatore chiamato a farsi interprete. Ed è così che veniamo sommersi da una marea di interpretazioni ideologizzate di segno diverso a seconda dell'ideologia che le genera.
E dunque si afferma con fermezza che dobbiamo difendere la nostra libertà, senza modificare gli stili di vita raggiunti dopo secoli di emancipazione e di progresso, che lo stesso mondo mussulmano trova attrattivi per i progressi reali in molti ambiti ma nello stesso tempo repulsivi per il disaggio provocato dal vuoto conseguente all'abbandono dei valori in nome di un malinteso senso di libertà e affermazione di diritti sganciati dai doveri. Non credo che il mondo musulmano sia allenato a fare questi distinguo, mentre la pseudo-libertà continua ad essere difesa attraverso dibattiti confusamente avvinghiati intorno a fenomeni sfuggenti non tanto per la loro visione parziale che non considera la multi-dimensionalità degli elementi in gioco, ma a causa delle chiavi di lettura che sviano o accecano l’osservatore chiamato a farsi interprete. Ed è così che veniamo sommersi da una marea di interpretazioni ideologizzate di segno diverso a seconda dell'ideologia che le genera.
Se non si riflette a fondo, non si possono affrontare con la dovuta consapevolezza e responsabilità gli eventi che incombono nella intricata e complessa correlazione dei molteplici elementi in campo. Sto elaborando ulteriori riflessioni anche in relazione ai mantra ricorrenti, proprio dopo aver riscontrato sui media (stampa e TV) una informazione sbilanciata la cui problematicità si innesta in questo discorso.
Colpisce l'elaborazione laica del lutto: lumini accesi, fiori, pensieri affidati al basamento della "Marianne", simbolo della Repubblica e dunque della rivoluzione e dell'esaltazione della Ragione scissa dalla fede. Persino le malinconiche note di "imagine" di John Lennon. che evoca un mondo senza paradiso, senza inferno e senza religioni... Finché non riavranno diritto di cittadinanza i valori cristiani, ma prima ancora il Signore che li rende fecondi, nessuna soluzione potrà essere efficace. Ma dove sono i veri Annunciatori, senza i quali chi potrà conoscerLo e amarLo e accoglierLo?
In questa confusione e vera e propria Babele delle lingue e dei significati cerchiamo di non perdere l'orientamento e, soprattutto, le coordinate che lo illuminano e che appartengono alla nostra fede vissuta.
Colpisce l'elaborazione laica del lutto: lumini accesi, fiori, pensieri affidati al basamento della "Marianne", simbolo della Repubblica e dunque della rivoluzione e dell'esaltazione della Ragione scissa dalla fede. Persino le malinconiche note di "imagine" di John Lennon. che evoca un mondo senza paradiso, senza inferno e senza religioni... Finché non riavranno diritto di cittadinanza i valori cristiani, ma prima ancora il Signore che li rende fecondi, nessuna soluzione potrà essere efficace. Ma dove sono i veri Annunciatori, senza i quali chi potrà conoscerLo e amarLo e accoglierLo?
Il mantra ricorrente è che il terrorismo non coincide con l'Islam, che esiste l'Islam moderato che dobbiamo continuare ad accogliere, senza però riconoscere che questa accoglienza indiscriminata è ormai acquiescente irresponsabile cedimento ad una situazione imposta da uno scenario e da dinamiche difficilmente gestibili ma subite senza appello e senza alcun tentativo di soluzione.
Ciò significa anche non aver capito che l'Islam, questa volta, ha lasciato un messaggio forte e chiaro, colpendo i 'luoghi' di quelli che vengono ritenuti i 'disvalori' della nostra società e che di fatto tali diventano solo quando sono portati all'eccesso riempiendo il vuoto di esistenze non orientate a Dio. E tuttavia questo non giustifica la barbarie e il tentativo ormai globalizzato di imporre i loro supposti valori, ma rappresenta un vulnus non indifferente perché significa non riconoscere la radice dei mali che affliggono la nostra società nella quale la pietra angolare è diventata pietra d'inciampo.
Non dimentichiamo dunque le carenze e le derive della spiritualità del nostro tempo, che riguardano la nostra cristianità a forte rischio, se non fosse per le promesse del Signore. E cerchiamo di districarci nella ridda di voci, di ipotesi e contro-ipotesi che accompagnano, anche in termini strumentali su tutti i fronti (come accaduto per il caso di Charlie Hebdo ed altri), il dramma che ha colpito nuovamente Parigi e che rivela una situazione purtroppo in rapida evoluzione.
La violenza non è nel nostro DNA spirituale; ma l'indifferenza delle masse dis-educate o addirittura narcotizzate unita all'irresponsabilità di chi dovrebbe guidarle sono terribili segnali e fanno male. Oltretutto la mancanza di fermezza nelle nostre convinzioni provoca il disprezzo dei mussulmani, anche i più 'moderati', e nello stesso tempo li induce a credere (facendo il gioco di quelli in mala fede) che in Europa tutto sia permesso. E fa molto male la mancanza di interventi efficaci:
La violenza non è nel nostro DNA spirituale; ma l'indifferenza delle masse dis-educate o addirittura narcotizzate unita all'irresponsabilità di chi dovrebbe guidarle sono terribili segnali e fanno male. Oltretutto la mancanza di fermezza nelle nostre convinzioni provoca il disprezzo dei mussulmani, anche i più 'moderati', e nello stesso tempo li induce a credere (facendo il gioco di quelli in mala fede) che in Europa tutto sia permesso. E fa molto male la mancanza di interventi efficaci:
- legislativi a livello governativo
- pastorali a livello ecclesiale, che non siano
- la falsa affermazione [vedi anche qui - qui - qui] che "adoriamo lo stesso Dio"
- l'accoglienza indiscriminata
- la melassa buonista
In quel che segue in parte mi ripeto; ma la realtà è questa. Sostanzialmente siamo incuneati tra le seguenti placche tettoniche in forte sommovimento
- il messianismo sionista coniugato con l'imperialismo americano di matrice protestante, che sembrano rappresentare l'attuale degenerazione dell'Occidente cristiano secolarizzato, ma non lo esauriscono se l'Europa ritrova le sue vere radici cristiane coniugate nella cultura greco-romana
- il neopaganesimo, punto terminale della secolarizzazione frutto dell'Illuminismo in cui sono confluite e da cui sono scaturite le sue varie componenti nonché frutto ormai maturo delle varie manovre massoniche in buona parte riconducibili alla matrice giudaica. È qui che si inserisce:
- l'islamismo: realtà disomogenea e non monolitica, ma con l'ineludibile e irreformabile denominatore comune della politica inesorabilmente legata alla religione. Checché vogliano farci credere da parte del cosiddetto Islam moderato (vogliamo fare gli gnorri con la Taqqya?1) che in molti paesi europei sta già emanando ed enucleando la sua sharia. Poi qualche "integrato" magari anche secolarizzato ci sarà pure; ma si tratta di una esigua minoranza che rischia di essere sopraffatta al pari di noi. E, da non sottovalutare, il fenomeno dell'integralismo che fa presa nelle terze o anche quarte generazioni perché trova terreno fertile, un vero e proprio brodo di coltura, nel malessere e vuoto spirituale dei nostri contesti sociali
Non cambia dunque nulla circa il reale pericolo (non l'unico ma realisticamente serio) che l'Islam rappresenta per la nostra Fede e per la nostra cultura. E invasi di fatto lo siamo dalle masse migratorie non solo ma soprattutto islamiche che si riversano nel nostro continente e ci stanno sommergendo. Basta guardarsi intorno nelle nostre città e non riconoscere più alcuni nostri quartieri. Basta ascoltare parroci ed educatori laici calabraghe che hanno già abdicato dalle nostre tradizioni più care e dalla nostra cultura2; il che non è un miraggio allucinatorio ma un pericolo reale che rischia di consolidarsi ancor più e di creare, per contro, reazioni irrazionali. Il tutto, nell'inerte connivenza dei nostri politici ormai anch'essi trasformati in esecutori dei tecnocrati. Umanamente sembra impossibile vedere soluzioni e neppure a che prezzo; ma sappiamo da che parte stare, o meglio dalla parte di Chi stare... Purtroppo non abbiamo più saldo neppure il nostro Centro spirituale terreno... Ma il Signore provvederà ed è la nostra vita nella Verità il 'materiale da costruzione' del Suo regno.
Spero che a molti sacerdoti venga in mente di celebrare - il Messale Romano ce le consegna - Messe per i momenti di guerre e di calamità e di Riparazione per tanti rinnegamenti ed anche per le menzogne, gli inganni e le strumentalizzazioni di tragedie come questa.
1. Comportamento esteriore che nasconde o addirittura rinnega la fede islamica o aspetti peculiari di essa. Sostanzialmente dissimulazione che inganna per raggiungere i propri scopi che non escludono la violenza invasiva.
2. Pensiamo: 1) alla recente esclusione di una scolaresca fiorentina da una mostra d'arte perché espone opere contenenti i simboli del cristianesimo (!?), nella totale dimenticanza che sono inscritte nella trama profonda di una cultura e di una storia millenaria che ci appartengono; 2) all'abolizione di crocifissi e di presepi nelle scuole; 3) all'imbastardimento di molte parrocchie.
Il rispetto per l'altro non può arrivare all'abdicazione dalla propria cultura e dal proprio modo di essere nonché alla spersonalizzazione. Siamo a livelli davvero patologici...
Spero che a molti sacerdoti venga in mente di celebrare - il Messale Romano ce le consegna - Messe per i momenti di guerre e di calamità e di Riparazione per tanti rinnegamenti ed anche per le menzogne, gli inganni e le strumentalizzazioni di tragedie come questa.
Maria Guarini
____________________________1. Comportamento esteriore che nasconde o addirittura rinnega la fede islamica o aspetti peculiari di essa. Sostanzialmente dissimulazione che inganna per raggiungere i propri scopi che non escludono la violenza invasiva.
2. Pensiamo: 1) alla recente esclusione di una scolaresca fiorentina da una mostra d'arte perché espone opere contenenti i simboli del cristianesimo (!?), nella totale dimenticanza che sono inscritte nella trama profonda di una cultura e di una storia millenaria che ci appartengono; 2) all'abolizione di crocifissi e di presepi nelle scuole; 3) all'imbastardimento di molte parrocchie.
Il rispetto per l'altro non può arrivare all'abdicazione dalla propria cultura e dal proprio modo di essere nonché alla spersonalizzazione. Siamo a livelli davvero patologici...
61 commenti:
la gufata di Andrea Riccardi, ex "ministro" Monti e "luminare" della Comunità S. Egidio:
"....sul numero del settimanale "Sette" in edicola venerdì 13 novembre ha definito "rappresentazioni allarmiste" quelle che descrivono l'Europa una terra a breve dominata dai musulmani. Peggio: Riccardi nell'articolo prende spunto da un libro pubblicato in Russia da Elena Tchoudinova e intitolato "Notre Dame De Paris", in cui l'autrice racconta la Parigi del 2047 dominata dall'islam e nella quale i cristiani sono ghettizzati. Riccardi si lancia poi in una analisi delle statistiche riguardanti la natalità degli immigrati di prima e seconda generazione, per dire che di fatto quell'espansione demografica dei musulmani in Europa non sussisterebbe e che dunque le immagini di un continente islamizzato sono "rappresentazioni allarmistiche". Dodici ore dopo l'uscita in edicola dell'articolo, i terroristi islamici fanno strage di europei a Parigi, proprio la Parigi della scrittrice russa (e della quale parlò anche la Fallaci per dire che è una città perduta). "
http://www.liberoquotidiano.it/news/sfoglio/11848613/Andrea-Riccardi--allarmistico-dire-che.html
OOooh, ma come sono illuminati questi "cristiani" moderni.
E che tempismo!
breve analisi sui comunicati Isis, e su come siano costruiti filologicamente su estratti letterali del Corano (non quindi presi da chissà dove o da chissà quale "altrove"):
http://www.ilgiornale.it/news/politica/ecco-cosa-dice-documento-rivendicazione-dellisis-1194632.html
ATTENZIONE!
La seguente chiave di lettura, che troverete al link sottostante, non esclude/inficia il contenuto dell'articolo che commentiamo. Semmai lo integra.
http://www.maurizioblondet.it/come-sapremo-se-e-un-false-flag/
Quando non si sa che cosa dire, ma si parla lo stesso, non si dice nulla.
Angelus di oggi.
"Utilizzare il nome di Dio per giustificare questa strada (della violenza e dell'odio, ndr) è una bestemmia".
Vero: è una bestemmia anche usarlo per fargli dire quello che ci pare!
Come può "il cuore dell'uomo ideare e realizzare eventi così orribili" che sconvolgono la Francia e "il mondo intero"?
Se un sacerdote non sa rispondere, ha sbagliato vocazione...
Peccato originale? What's? Pardon?
Il Papa condanna "tali atti intollerabili", "inqualificabile affronto alla dignità della persona umana": "la strada della violenza e dell'odio non risolve i problemi dell'umanità!".
Se non lo avesse detto lui... Il fatto è che i problemi dell'umanità non li risolve l'uomo.
E' questo che il vescovo non sa, non crede e non annuncia!
Oltre alle colpe della Francia laica e massonica ci sono quelle pur gravissime dell'episcopato francese, obbediente esecutore del Concilio e delle sue "riforme", a cominciare dal "dialogo" con i maomettani, fiacco nella difesa del matrimonio cattolico, quello secondo natura. Bisogna ricordare il tradimento dei chierici, una delle cause essenziali della presente gravissima crisi; tradimento che non accenna a diminuire. La "nuova teologia" ha annoverato personaggi di spicco fra i teologi francesi, basti pensare a de Lubac, a Congar, a Chenu etc., propalatori di eresie a tutto spiano. Il colpo di mano procedurale che permise ai modernisti di impadronirsi delle Commissioni conciliari (con l'acquiescenza complice di Giovanni XXIII) fu organizzato soprattutto da cardinali francesi. Certo la "nuova teologia" non era solo francese, ma qui si sta parlando della Francia. La punizione divina sta chiaramente investendo tutta l'Europa. La cosa tragica e' che non si vedono alternative, non si vedono personalita' in grado di opporsi alla deriva dominante. La situazione cambierebbe se venisse un nuovo Papa, che fosse pero' all'altezza del grave compito, un Papa santo e lottatore. Parvus
L’Institut Civitas présente ses condoléances aux familles et aux amis des victimes de ces effroyables attentats de Paris qui endeuillent la France entière. Nos prières accompagnent toutes celles et tous ceux dont la vie a été volée ce soir du 13 novembre 2015. L’Institut Civitas fera célébrer une messe de requiem à leur intention.
Par-delà la peine et le deuil, le devoir de justice impose d’identifier et de punir les coupables de ces actes odieux.
Or, les coupables ne sont pas uniquement ceux qui ont appuyé sur la gâchette d’une arme ou fait usage d’une ceinture d’explosifs.
Les coupables sont aussi ceux qui, de manière irresponsable, ont organisé le chaos au Proche et au Moyen-Orient puis ont facilité, voire orchestré, le développement d’organisations djihadistes (Front al-Nosra, Etat Islamique,...) en Irak et en Syrie.
De nombreux personnages politiques français, de droite comme de gauche, portent une grave responsabilité dans cette situation en ayant contribué directement ou indirectement au financement et à l’armement de factions islamistes dans le cadre de manœuvres géopolitiques d’apprentis sorciers aux côtés de prétendus alliés d’une coalition mondialiste et des pétro-monarchies du Golfe.
De la même façon, les personnages politiques français, de droite comme de gauche, portent une grave responsabilité dans l’invasion migratoire qui déferle sur l’Europe et affecte durement la France, et qui facilite l’entrée sur notre territoire d’individus aguerris au terrorisme et aux techniques de guerre.
La France est aujourd’hui en état de guerre, par la responsabilité même de ceux qui ont pour mission de la gouverner et de la protéger.
Il faudra bien qu’un jour le tribunal de l’Histoire s’en souvienne.
Alain Escada,
Président de Civitas
Scusate se cito un salotto televisivo che, trattandosi di quello di Barbara d`Urso, sarebbe più corretto chiamarlo osteria, dopo aver guardato le notizie sui TG francesi passo ai canali itliani per vedere come trattano la notizia e vedo la D`Urso gridare a Sgarbi che quello che è successo a Parigi non ha nulla da che vedere con Maometto e l`islam, quella povera ignorante lo grida concitata, Sgarbi cerca di farsi sentire ... ho spento la tv.
Almeno in Francia cominciano a farsi sentire le voci di chi domande misure concrete contro l`islam radicale e chi lo predica e ne fa proselitismo, salafisti, wahabiti, fratelli musulmani, al governo non si chiede solo di testimoniare la compassione per le vittime ma di agire, di proteggere la popolazione e chiamare il nemico per nome e combatterlo, chiudendo ad esempio certe moschee dove sanno perfettamente è predicato l`islam più radicale, espellendo quegli imam, anche se sono finanziati da coloro con i quali hanno concluso contratti che portano milliardi alle casse dello Stato, cessando di vendersi per qualche milliardo al Katar e all`Arabia Saudita e fornire loro le armi che saranno utilizzate contro di noi.
De la même façon, les personnages politiques français, de droite comme de gauche, portent une grave responsabilité dans l’invasion migratoire qui déferle sur l’Europe et affecte durement la France, et qui facilite l’entrée sur notre territoire d’individus aguerris au terrorisme et aux techniques de guerre.
Al di là della possibile presenza di terroristi, i flussi migratori vanno fermati comunque, perché invasivi. Anche per effetto di una impossibile integrazione e in assenza di leggi che tutelino i cittadini autoctoni, mentre paradossalmente si favorisce il 'profugo' (moltiplicato all'ennesima potenza) con stanziamenti di euro e di risorse, che vengono 'distratti' dall'intervenire in modo da ridurre la povertà dilagante fra noi, le cui cause son ben note.
Pensiamo alle generazioni future che potenzialmente possono portare ad una maggioranza mussulmana nei nostri territori, con tutto quel che ne consegue.
Il Papa domenica alla Chiesa luterana: all'orizzonte le celebrazioni per Lutero
di Franca Giansoldati
Città del Vaticano - Sarà Jens-Martin Kruse, pastore della Comunità evangelica luterana a Roma ad accogliere Papa Francesco domenica pomeriggio, alle 16, nella chiesa di Cristo in via Sicilia che da 100 anni è la "casa" dei luterani della capitale, una piccola comunità di 500 fedeli. In Italia conta in tutto circa 4 mila persone. “Simbolicamente è anche il nostro vescovo” ha detto il pastore Kruse. All’orizzonte c’è l’imminente celebrazione dei 500 anni della riforma luterana, quando cioè Martin Lutero affisse sulla cattedrale di Wittemberg le 95 tesi che diedero avvio alla protesta e allo scisma. La visita di Bergoglio servirà a gettare le basi per le commemorazioni comuni. La chiesa luterana aRoma era stata visitata anche da Giovanni Paolo II (l'11 dicembre 1983, in occasione del quinto centenario della nascita di Lutero) e da Benedetto XVI (14 marzo 2010).
Papa Francesco avrebbe voluto visitare la chiesa il 31 ottobre, ma impegni in agenda non lo hanno consentito. Quel giorno è celebrata in tutto il mondo protestante la riforma a ricordo di quel 31 ottobre del 1517, quando il monaco cattolico Martin Lutero pubblicò, appendendole al portone della chiesa di Wittenberg, le tesi, diventate il simbolo della contestazione della Chiesa romana di allora. Lutero di fatto dimostrava il carattere non evangelico della vendita delle indulgenze e puntava il dito contro il centralismo romano.
http://m.ilmessaggero.it/m/messaggero/articolo/PRIMOPIANO/1678172
Ciò che ordinariamente si definisce come “terrorismo”, altro non è che lo jihad, cioè lo sforzo di soggiogare la terra all’islam secondo il precetto del Corano, come, tra i tantissimi esempi, dimostra il seguente passo: “Combattete coloro che non credono in Allah e nell’Ultimo Giorno, che non vietano quello che Allah e il Suo Messaggero hanno vietato, e quelli, tra la gente della Scrittura, che non scelgono la religione della verità, finché non versino umilmente il tributo, e siano soggiogati»: Sura 9, 29.
Se per i cristiani l’evangelizzazione è il mezzo ordinario con cui cristianizzare il mondo, il jihad è il mezzo ordinario dei musulmani con cui islamizzare la terra in nome e per conto di Allah.
Servono soluzioni davvero cristiane.
@ Anonimo 14:31 "gravissime dell'episcopato francese, obbediente esecutore del Concilio e delle sue "riforme" e "il tradimento dei chierici, una delle cause essenziali della presente gravissima crisi; tradimento che non accenna a diminuire". Perfettamente d'accordo: non posso che aggiungere che questo tradimento e qest'eresia dei vescovi francesi fu già denunciata negli anni '60-'70 da Jean Madiran e Marcel de Corte; il primo, co la sua rivista "Itinérasres" ed il libro "L'eresia del XX secolo", il secondo con "La grande eresia". Joseph scmidtt, vescovo di Metz e capofila dell'episcopato francese, apertamente filocomuniscta, affermava che la Chiesa si dovva aggiornare, cambiando lo steso concetto di Redenzione perata da Cristo, e ciò per adeguarsi ai mutamenti avvenuti nella società che, per lui ed tutti i vecovi francesi, erano la rivlta studentesca comunista del maggio 1968, mica la dura, ampia reazione della maggioranza dei francesi, nemcii di questia assatanati comunistelli. Già allora questi traditori di Cristo si erano venduti l'anima al demonio; prima ai comunisti, poi ai musulmani, ora ia pervertiti (avvreste dovuto sentire don (?) Albino Bizzotto l'altra sera, su telepadova, coe difendeva i gay, "le famiglie", i diversi tipi di amore, scandalizzandosi che tutti non capissero queste grandi verità. Di questi falsi preti ne ho piene le tasche !
@ Servono soluzioni militari adeguate
La proposta sensata l'aveva fatta Putin: una coalizione di tutte le maggiori potenze per distruggere l'Isis ossia per occupare con un'impegnativa campagna di terra il territorio nel quale si e' radicato l'Isis e che ne costituisce la base: la zona di Mossul ricca di petrolio a cavallo di un vasto territorio tra Iraq e Siria. Ad una simile campagna sarebbe utile anche la partecipazione della potenza militare israeliana ma gli arabi non lo permetterebbero mai.
Ma Obama non accettera' mai, per lui il vero nemico da abbattere e' Assad. Una soluzione simile si dovrebbe adottare anche per la Libia, seguita dall'installazione di un regime simile a quello del defunto colonnello, che fosse pero' costretto a bloccare l'invasione delle nostre coste (anche Gheddafi l'utilizzava a singhiozzo per ricattarci). La politica estera dell'America attuale e' incomprensibile, manca del tutto di realismo. In genere i vecchi imperialisti "protestanti" erano spregiudicati ma abbastanza realisti nel perseguire i loro obiettivi. In Obama di "protestante" non c'e' comunque nulla, apologeta com'e' della rivoluzione sessuale ossia della distruzione della famiglia e della morale nel suo paese, oltre che nel resto del mondo. A. R.
Ontologicamente il nostro Dio e' agli antipodi del Dio di Maometto. Ma al vdr fa problema l'avverbio ontologicamente. Troppo difficile da studiare e da comprendere?
Non esiste l'Islam moderato giacché nel Corano e nella Sunna si trovano regole ben precise che non hanno nulla di moderato e chi segue Corano e Sunna, necessariamente mette in atto quelle regole.
Esistono, invece, gli Islamici moderati.
Conosco molti musulmani, tra cui amici di vecchia data, che neanche lontanamente, né comprendono né, tanto meno, condividono questo modo di agire in nome di Allah. Loro sono musulmani perché così sono nati ma non rispettano il Ramadan, non frequentano mai (o quasi) Moschee e non disdegnano di bere alcoolici o di apprezzare un piatto di bucatini all'Amatriciana con tanto di guanciale di maiale o un piatto di fumanti, succulente salsicce alla brace.
E, a sentir loro, così è la maggioranza dei musulmani.
Il problema è che sono molto influenzabili e se un giornale titola "Bastardi islamici", senza un chiaro riferimento al Daesh, sicuramente crea dei sentimenti di rivalsa anche tra i più menefreghisti.
Domani S. Egidio organizza una veglia di preghiera per le vittime di Parigi. Qualcuno di voi ricorda se lo fece anche l'anno scorso quando i cristiani furono cacciati da Mosul o nel febbraio di quest'anno quando furono uccisi i 23 copti sul mare Mediterraneo in Libia? Non vorrei mai che si usassero due pesi e due misure.
Si lister, e' così. A me capito' due anni fa di partecipare qui in Italia ad un pranzo dove c'erano cinquanta musulmani albanesi e tutti, dico tutti, bevevano tranquillamente il vino.
Per lister e Alessandro Mirabelli
Dicevo nell'articolo
"Poi qualche "integrato" magari anche secolarizzato ci sarà pure (tipo i vostri amici); ma si tratta di una esigua minoranza che rischia di essere sopraffatta al pari di noi".
Secondo me, se non ci fossero le moschee (e quel che ruota loro intorno, cioè le madrasse: scuole coraniche) che formano inevitabilmente in maniera teocratica, forse una maggiore possibilità d'integrazione ci sarebbe.
Ma i conti non tornano perché un musulmano, se è vero credente, non può discostarsi dalla lettera del Corano con tutto quel che ne consegue. E se càpita, come di fatto càpita, che un immigrato di seconda o terza generazione non trovi risposte soddisfacenti nel suo contesto sociale e voglia scoprire le sue radici, costui si va a cercare la moschea. E non è che gliele abbiamo fatte mancare. Ed è qui che non credo possa esistere un Imam-moderato perché non esiste l'Islam-moderato. Esiste l'Islam. punto
E non occorre essere terroristi per considerare Islam il territorio in cui si sia insediata una comunità, a qualunque paese o parte geografica appartenga. Quando loro aumenteranno di numero e occuperanno parti di territorio o di potere (c'è, credo, qualcuno già pronto per le prossime elezioni) non ci vuol molto a immaginare come possa andare a finire.
@ Mic: d'accordissimo con te.
Alessandro, un mio amico Kosovaro -musulmano- tiene da parte, ad invecchiare in botte, 35 litri di rakija, un superalcolico di circa 50 gradi, da usare in occasione delle nozze del figlio ora quattordicenne. Trentacinquelitri! :D
@ Al G20 in corso in Turchia, incontro fuori programma tra Obama e Putin - Islam moderato
La stampa internazionale ci informa che Obama e Putin si sono incontrati per un colloquio che sembra sia stato positivo. Avrebbero parlato di Siria e Isis. Soluzione politica "concertata" per la Siria e azione comune contro l'Isis. Obama dovrebbe accettare, credo, una soluzione politica dignitosa per Assad, che gli conceda una via d'uscita. Obama folgorato sulla via di Damasco? Se son rose, fioriranno e speriamo presto. L'indignazione mondiale per l'ultimo massacro dei terroristi maomettani, ben peggiore dei precedenti e organizzato su vasta scala, questa volta sembra molto forte. Anche uno come Obama sembra costretto a tenerne conto. Oltretutto, hanno dimostrato una capacita' di colpire tale da paralizzare l'intera nostra societa'. Diceva Machiavelli: "Cio' che fanno bene, gli uomini, lo fanno solo quando spinti dalla necessita'" (mi riferisco alla possibila svolta di Obama).
Non si puo' ovviamente ritenere che ogni musulmano viva agognando di tagliare la testa al primo infedele che gli capita tra le mani. Un islam "moderato" e' sempre esistito ma non ha mai giocato un ruolo vitale. L'islam, nel suo nucleo dottrinale, e' quello barbarico stabilito da Maometto, come "partito di Allah" che deve conquistare tutto il mondo con la forza e l'inganno. Una concezione piu' spirituale, che ricamava su qualche riga sparsa nel Corano, fu quella dei mistici, dei sufi, che venne pero' alcuni secoli dopo, come reazione all'aridita' spirituale del messaggio coranico, al suo carattere cupo e violento e tutto terreno. La mistica islamica fu poi influenzata dal neoplatonismo, dalla spiritualita' persiana, dal cristianesimo ereticale. Tra i musulmani, quelli dotati di vera sensibilita' religiosa non intendono forse in senso meramente simbolico le delizie carnali del paradiso annunciato nel Corano? Ma solo in privato, perche' se lo dicessero in pubblico verrebbero lapidati. Il "vero islam", a prescindere dai casi individuali e dall'influenza della cultura occidentale su alcuni, e' quello dell'ortodossia che si basa alla lettera sul Corano e non transige. Tutto queste cose sono note. Esiste l'islam, punto, ha ricordato giustamente Mic, che in questo frangente storico e' in preda ai furori della "guerra santa", della quale "l'egira" che e' l'invasione dei cosiddetti "migranti" e' una componente. Qui non ci vogliono giaculatorie, ma attributi virili, volonta' di battersi, campagne militari adeguate. Armi. Alla faccia dell'ONU e del Papa attuale. A. R.
Ribadisco ciò che ho detto poco tempo fà: sono da vietare le Moschee......e le Sinagoghe. In questa perversa e diabolica situazione le Sinagoghe sono la "Mente" e le Moschee sono il "braccio". Se si elimina solo il "braccio", la "Mente" si inventa altri "strumenti operativi" atti al loro scopo. Questi nostri "fratelli maggiori" oltre ad avere il "fiuto" per gli affari lo hanno anche per le date degli attentati visto che pochi giorni prima degli attentati (sia delle Torri Gemelle del 2001 che quello di Parigi) le eventuali attività economiche svolte da ebrei in sedi colpite dal terrorismo vengono vendute o se ne disdetta il contratto di affitto.
Ottimi spunti di analisi, a partire dall'articolo iniziale di Mic. Mi fa piacere trovare poi la dichiarazione di Civitas, benemerita associazione cattolica francese, non molto conosciuta in Italia, ma che è stata protagonista delle proteste anche di piazza contro i "matrimoni" sodomiti. Concordo con il richiamo di Catholicus al pensiero profetico di Jean Madiran e Marcel de Corte che tra i primi denunciarono il tradimento della Chiesa nei confronti della Dottrina e della Tradizione. Non concordo con chi ha condannato il titolo volutamente provocatorio di Libero: "Bastardi islamici". E' la pura verità: quelli che sparano sulla folla inerme sono bastardi. E che costoro fossero islamici è un dato di fatto. Non è più tempo di buonismo, di moderazione, di tolleranza. La virtù della Prudenza deve essere sempre coniugata con quella della Fermezza. Il Presidente Hollande non mai usato, nei suoi rassicuranti discorsetti pseudo-patriottici (perché in realtà non crede nella Patria, ma nella repubblica massonica) i termini "islam" o "islamisti". Anziché "Stato Islamico" usa il termine arabo "Daesh". E' viltà, è acquiescenza, è complicità, è negazione della verità.
Occorre ristabilire la vera rappresentazione dell'islam: da sempre conquistatore, predatorio, aggressivo, intollerante, sfruttatore, schiavista. La "leggenda bianca" di un islam saggio, civile, tollerante è un falso. Occorre leggere il bel saggio di Bat Ye'or, che ho già citato: Il declino della Cristianità sotto l'islam, edito da Lindau. Non esiste un "Islam moderato" e non può esistere: è una contraddizione in termini.
Occorre bloccare l'immigrazione, avviare immediate procedure di rimpatrio obbligatorio per chi non il diritto di restare in Europa. Occorre condannare chi come la Turchia o alcuni stati del Golfo hanno aiutato gli islamisti in odio al legittimo e calunniato regime di Assad. Occorre intervenire pesantemente in Siria, in Iraq, in Libia per sradicare militarmente il terrorismo islamico. Occorre supportare chi, come Putin e la Russia, lo sta facendo sul serio.
Occorre impedire la costruzione di nuove moschee e severissimi controlli sulle attività di quelle esistenti.
Ma soprattutto occorre che l'Europa rinsavisca e scuota il giogo della correttezza politica, dell'antirazzismo, delle negazione delle sue radici e della sua civiltà, non in nome dell'Illuminismo o della retorica dei "diritti umani", ma della sua storia e del suo destino manifesto.
E, ancor di più, che la Chiesa ritorni a essere se stessa, ritorni alla sana Dottrina e alla Tradizione, e recuperi una visione "militante" del suo essere nella storia, di cui le sante Crociate, Lepanto, Vienna furono l'espressione più eroica ed esemplare.
Ci sono sicuramente musulmani poco o nulla praticanti, eattamente come molti cristiani o ebrei non praticanti. Ma un Cristiano secolarizzato che torna praticante, se è cattolico, riscoprirà la Messa, i Sacramenti, le devozioni, le penitenze, i digiuni, ecc. Un Musulamo che torni praticante, scoprirà la spada e la jihad, o Guerra santa, ed altre amenità tipo il trattamento delle donne, poco meno che schiave.
Un musulmano "ortodosso" inoltre fa molti figli, e quindi la percentuale di ortodossi tende a crescere. Un po' come succede con gli Ebrei ortodossi. Solo che questi non praticano la jihad.
Rr
OT, scusate, ma questa è oltre ogni limite (non riesco ad abituarmi, ogni "vidierrata" nuova mi ferisce come se fosse la prima):
http://m.vatican.va/content/francescomobile/it/speeches/2015/november/documents/papa-francesco
siamo alla proposta di intercomunione coi luterani. lui non osa, neh... però tra le righe si capisce perfettamente.
alla presenza di Kasper, ovviamente. lui che di luterani se ne intende, essendo evidentemente uno di loto.
se c'erano ancora dei dubbi sulle intenzioni del vdR... questa uscita li fuga tutti.
che Dio ci assista, che l'Immacolata interceda per noi.
humilitas
Vidierrata mi piace molto, complimenti, tornando seri, definire islam moderato è un tragico ossimoro, è fuori dalla logica, chiunque sia mussulmano, più o meno praticante, anche se beve e mangia non halal, è chiamato comunque a combattere la jihad, se no, viene ucciso, lui e la sua famiglia, da altri zelanti zeloti, ricordo il racconto di un prelato cattolico in un paese del MO, che riferiva che il suo maggiordomo tornando dalla moschea, piangendo gli disse che l'imam aveva ordinato la jihad, che però lui, che gli voleva bene, l'avrebbe sì ucciso, ma senza sgozzarlo, senza farlo soffrire, l'avrebbe soffocato nel sonno, appunto perché l' amava. Inutile farsi illusioni, in Francia sono più di 6 mln. in UK 2/3, in Germania fra 4/5, da noi un po' di meno fra 1.500 e poco più, ma stanno okkupando case, quartieri e sorgono come funghi moschee e madrasse, tutte rigorosamente irregolari, dove si urla l'odio contro l'occidente blasfemo, passano per centri culturali islamici, ma di cultura, a parte quella dell'odio religioso, non ce n'è. Che fare? Basta non accendere tv perché le mielose stronzate ireniche e i lacrimoni coccodrilleschi abbondano, ieri ho quasi dato di stomaco a sentire certe telefonate......il clero cattolico in Francia è più rarefatto del radon, non saprei cosa con questi 'cattolici', ivi compreso el jefecito, si possa sperare di fare, ricordo che a Lepanto la Francia du Roi soleil brillava per la sua assenza......tout se tient, una piccola chiosa per RR, se avrà la bontà e la pazienza di leggersi la lenzuolata, fosse stato furbo, Ratzinger avrebbe rifiutato il papato, ma non è nelle sue corde, soprattutto dopo la Dominus Jesu, che scrisse tutta di suo pugno, avallato da GP2, ma lì firmò la sua fine, il resto è storia. Lupus et Agnus.
Mic, Silente, Rosa, gianlub,
premesso che anch'io sono convinto -e già l'ho scritto più su- dell'assunto "non esiste l'Islam moderato", devo dire -e lo confermo- che sono convinto che esiste l'islamico moderato ovverosia quel ragazzo, quell'uomo o quella donna che non accetta quanto di violento c'è scritto nel Corano, o negli ahdith, nei confronti degli "infedeli".
Così come il Cristiano, con un minimo di materia grigia, non tiene affatto in considerazione quei tratti della Bibbia in cui è Dio -addirittura- che ordina lo sterminio di intere popolazioni, così l'islamico, che abbia un minimo di comprendonio, tralascerà, per mille motivi, quelle parole di odio scritte nel Corano.
Ma davvero voi credete che quel musulmano, che è tale solo perché tale è nato, che dice: "Ma che c...o me frega: le salsicce sono così buone" o quella ragazza che indossa un generoso top sopra una vertiginosa minigonna, possano un giorno prendere un coltello e sgozzare il loro avversario in fatto di Religione solo perché lo dice Maometto?
Considerato che, oggettivamente, sia impossibile in una società civile chiudere Moschee e madrase (non in tutte le madrase si insegna religione), forse basterebbe imporre l'uso della lingua dello Stato in cui esistono; forse basterebbe che gli Imam -pena il divieto di agire e l'espulsione- lanciassero delle fatawa in cui condannino ufficialmente, come peccato grave, ogni violenza nei confronti di chi professa altra religione.
E' vero che coloro che uccidono indiscriminatamente civili inermi sono dei bastardi ed è vero che coloro che l'hanno fatto a Parigi sono islamici, ma non è vero che TUTTI gli islamici debbano essere etichettati come "bastardi".
Come si sentirebbe Lei, Silente, se un giornale ebreo o musulmano titolasse: "Cristiani bastardi"?
In Francia già diversi prefetti sono musulmani e praticanti pure.
La Francia ha avuto, ai tempi di Sarkozy anche una ministro islamica. Certo che, come islamica era un po' "atipica". Era una ragazza-madre. E non ha mai voluto svelare il nome del padre di suo figlio. La voce corrente diceva che tanto il presidente Sarkozy, quanto il primo ministro spagnolo Aznar avevano le stesse probabilità di essere il padre.
Semplicemente allucinante. C'è da chiedersi se Parolin e il suo capo sanno cos'è un giubileo, cosa comporta e quali condizioni richiede.
Ma dove siamo? Lo considero puro delirio. non ci sono altri termini!
Vaticano, Parolin: "Giubileo aperto ai seguaci dell'islam"
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/vaticano-parolin-giubileo-aperto-ai-seguaci-dellislam-1194868.html
Parolin a La CroiX
"... Ma anche una mobilitazione che schieri tutte le risorse spirituali per dare una risposta positiva al male. Ciò passa dall’educazione al rifiuto dell’odio. Dalle risposte ai giovani che partono per la jihad. Bisogna convocare tutti gli attori, politici e religiosi, della vita nazione e internazionale. Bisogna davvero fare uno sforzo per lottare e combattere insieme. Senza questa unione, questa battaglia, molto dura, non sarà vinta. Ed è necessario coinvolgere gli attori musulmani. Devono far parte della soluzione"."
L'unico che non "fa parte della soluzione" è Cristo Signore, che è l'Unico che può risolverla.
Quali "risorse spirituali" risolvono qualcosa al di fuori di Lui?????
Che ci possa essere un richiamo di ordine politico e civile alla mobilitazione di tutte le "buone volontà" a chiunque appartengano è comprensibile, ma un vero pastore (dove sono?) NON PUO' riferisi, imbastardendolo, a ciò che attinge alla Fede e tocca i suoi gangli vitali : ci sono in ballo i Sacramenti veicoli della grazia, la cui porta di accesso è il Battesimo, non le chiacchiere ecumenico-mondialiste!
Come Giubileo aperto agli Islamici????
Chiaro, se si convertono sono i benvenuti, come chiunque altro, ma se restano coranici!!!!????!!!
Delirio, Mic, sì, è l'unica parola.
Ecco la grande antichiesa universale, luterani che si comunicano, islamici giubilati... e cattolici catacombati, immagino.
humilitas
vidierrate sempre più assatanate, caro Lupus et Agnus.
@ Al G 20 un buco nell'acqua l'incontro tra Obama e Putin - Parolin
Sembra che l'incontro fuori programma tra Obama e Putin si sia risolto in un nulla di fatto.
Non si poteva certo sperare che in 20 minuti gia' stabilissero una strategia comune. Tuttavia, si poteva sperare in un accordo preliminare per combattere l'Isis. La situazione resta bloccata. I bombardamenti di rappresaglia non risolvono nulla, l'invasione dei "migranti" continua. Anch'essa fa parte della "jihad", che non si combatte solo con le armi (quella e' la punta dell'iceberg) ma anche dando soldi alla causa o occupando fisicamente il territorio dell'infedele. I nostri governi sono chiaramente impotenti ed inadatti alla bisogna. In Irlanda, tanto per dirne una, le forze politiche celebrano l'attuazione del "matrimonio gay", effettivo da oggi 16 nov. 2015, in applicazione del nefasto referendum del 22 maggio scorso. C'e' poi, sempre in quel Paese, un progetto di legge per cambiare sesso [sic], anzi genere, su semplice dichiarazione di volonta' dell'interessato (o qualcosa di simile). Certo, come altrove c'e' grande esposizione di sentimentalismo per le atrocita' di Parigi, messaggi di solidarieta', di condoglianza etc.
Parolin - il Giubileo aperto anche "ai musulmani"? Sono affermazioni prive di senso, ha notato giustamente qualcuno. Da tanti indizi si capisce che questo Papa si sta preparando a legittimare il peccato (cosa mai successa prima, ovviamente) con il concedere di fatto la comunione ai divorziati risposati e poi ad altre categorie consimili, a persone cioe' che vivono scientemente nella fornicazione e nell'adulterio. Ora, se non si fermera' in tempo, la punizione divina arrivera' certamente anche in questo mondo. La c.d. inconsulta apertura del Giubileo "anche ai musulmani" [sic], che in tal modo sarebbe praticamente impossibile controllare, potrebbe costituire l'inconsapevole preparazione all'avverarsi di cio' che mostra la visione del Terzo Segreto di FAtima, Roma in parte distrutta e l'esecuzione di un Papa oltre che di altri prelati e di fedeli. A. R.
@ Lister - islam e fatwa
Giusto, non si possono definire "bastardi" tutti i musulmani, in quanto tali. In Medio Oriente ci sono stati di recente anche episodi di musulmanni che hanno salvato la vita a cristiani che l'Isis voleva uccidere, rischiando la loro o rimettendocela.
La fatwa cui lei accenna credo pero' sia impossibile per il semplice motivo che "la violenza nei confronti di chi professa un'altra religione", spinta sino a giustificare le mutilazioni fisiche, e' predicata (e nel modo piu' feroce) proprio dal Corano. Predicata cioe' ordinata. PP
Lister, non so se in buona o cattiva fede, lei commette un falso quando dice: "Come si sentirebbe Lei, Silente, se un giornale ebreo o musulmano titolasse: "Cristiani bastardi"?. Il titolo di Libero era il seguente: "Bastardi islamici". Chi conosce la lingua italiana sa che il significato è inequivoco. Lo ha ben chiarito Belpietro ieri, lo ribadisce il bravo Borgonovo oggi. Aggiungo un chiarimento ancor più "filologico"(che a mio parere non dovrebbe essere neppure necessario per una persona di cultura media-bassa) a uno delle migliaia di lettori che stanno scrivendo a Libero per esprimere la loro solidarietà al quotidiano contro chi ha chiesto la sua chiusura, l'intervento della magistratura (il solito Scalfarotto, che sostiene la libertà dei suoi ma vuole silenziare chi non la pensa come lui), le sanzioni dell'Ordine dei Giornalisti (alcune associazioni islamiche). Questa una parte del messaggio del lettore: "La lingua italiana in una frase nominale, tipica del giornalismo, consente una distinzione evidente tra "Islamici Bastardi" (= tutti gli islamici sono bastardi) e "Bastardi Islamici" (= alcuni islamici sono bastardi), dove "islamici" è in posizione predicativa rispetto a "bastardi"". Fin qui il testo del lettore. Non è una sottigliezza, è rispetto della lingua italiana e dell'analisi logica, prima ancora che della verità.
Trovo comunque irritante dover ribadire ciò che è evidente a tutti, almeno a coloro che non sono affetti da cripto-islamismo o, nella migliore delle ipotesi, da patologico buonismo, oltre che da palese ignoranza della lingua italiana. Comunque, caro Lister, tanto per darle qualche altro motivo di indignazione, concludo dicendo che persino la frase con termini invertiti non mi avrebbe scandalizzato.
E' un grave errore oltre che inutile sul piano pratico considerare l'intero Islam coinvolto nella barbarie. Titoli come quello di "Libero" servono a incrementare di sicuro l’odio e forse la tiratura, ma non risolvono nulla.
Nell'attentato parigino, diversi musulmani si sono distinti in modo eroico e non è la prima volta. E' stato l'agente Zouheir, musulmano, a impedire ai tre terroristi di entrare nello stadio e a dare subito l'allarme. I tre sono scappati facendosi poi esplodere provocando 45 feriti. Immaginiamo che cosa avrebbero causato quei tre assassini se fossero riusciti a entrare nello stadio. E ancora alcuni musulmani hanno aiutato e protetto diverse persone all'interno del "Bataclan", ne parla "Il Corriere".
In Francia ci sono quasi 7 milioni di musulmani e se fossero davvero tutti terroristi o fiancheggiatori da anni la Francia non esisterebbe più. Ce ne sono tanti non a causa dei flussi migratori, ma perché fino agli inizi degli anni sessanta mezzo continente africano faceva parte dell’impero coloniale francese. Marocco, Algeria, Tunisia; l’Africa occidentale francese, comprendente la Costa d’Avorio, la Guinea, l’attuale Mali e il Burkina Faso; l’Africa equatoriale francese, comprendente il Gabon, la Repubblica del Congo, il Ciad e la Repubblica Centrafricana e per finire il Madagascar. Questa enorme popolazione fino a qualche anno aveva la cittadinanza francese e come lingua ufficiale il francese.
Il fatto poi che in Francia non si senta molto la presenza dei cattolici non è colpa dei musulmani, ma del disinteresse delle giovani generazioni. Disinteresse che a ben vedere anche in Italia si sta diffondendo piuttosto velocemente.
Se restano coranici non resta che raccomandare l'anima a Dio e porgere il collo.....a proposito di persone islamiche moderate, certo che ce ne sono, ma in caso di chiamata, se rifiutano, ripeto, se rifiutano di uccidere infedeli, sono loro stessi considerati tali e sgozzati con sommo spregio, io non li chiamo bastardi, perché comunque buona parte di responsabilità ce le ha l' occidente in toto, avendoli addestrati, armati e foraggiati e resi ricchissimi col petrolio, quanto a cristiani bastardi, basterebbe andare in qualsiasi banlieue o slum o blackies suburbs di Londonstan per essere, minimo, presi a sputi, sassate, o definiti white trash, western scumbags, godless sons of white bitches e non aggiungo altro, io ho smesso di farmi sogni ed illusioni da un pezzo, ricordiamoci che l'estensione della cittadinanza e l'accettazione di ogni etnia barbara all'interno dell'impero romano fu l'inizio della sua fine e fu causa di secoli di violenze di ogni tipo, all'epoca ci salvarono monaci irlandesi, adesso non saprei proprio. Ma voi davvero credete che con questi imbe(ci)lli al governo, si imponga agli imam di predicare in lingua italiana? Per favore, passate il turno di carte che non è cosa.BTW ho letto, mea culpa, il discorso di ieri del vdr alla chiesa luterana, se lui non sa cosa rispondere e non capisce perché non ha luci teologiche, che dovrei dire io che sono un semplice laico? P.S. humilitas, più che assatanate possedute da schiere di demoni. Lupus et Agnus.
Segnalo una riflessione di Enrico su Mil:
http://blog.messainlatino.it/2015/11/cest-la-guerre.html#comment-form
Lister,
lei ha mai letto il Corano, gli hadith ed il talmud ?
beh, li legga, e così capirà che il titolo (forte, ovviamente, loro sono giornalisti, e magari avevano appena visionato i video della sparatoria nel teatro, mica clarisse) è niente in confronto a quello che è scritto su quei libri, considerati sacri, su Nostro Signore, Sua Madre e tutti i Cristiani.
RR
All' Anonimo ore 13.57 che ci fa la lezione di Storia francese contemporanea (riguardo la quale basterebbe ricordare cosa disse in proposito De Gaulle 50 anni fa circa), consiglio di leggere il libro di Eric Zemmour "Il suicidio francese", così forse capirà.
Per ora in Francia non scorrono ancora "rivers of blood" (citazione dal politico inglese E. Powell, un altro che aveva capito tutto per tempo -il discorso è facilmente rintracciabile via Internet), ma solo perchè in INTERI QUARTIERI delle grandi città francesi NON entra nè la polizia, nè l' esercito e la "legge" , si fa per dire, lì la esercitano i Kadir, i capi tribù magrebini e africani.
Comunque non ci manca molto. E' da più di 20 anni che c'è uno stillicidio di attentati ed omicidi commessi da Mussulmani. Per non parlare delle violenze sessuali che hanno avuto un'impennata in Francia (come in Svezia, Norvegia, Germania...). Sarà che sono donna, ma il problema mi tocca parecchio. E nessuna femminista del c....o francese che abbia mosso un dito per denunciare 'sta cosa.
Quando scoppierà la guerra civile moriranno anche molti Mussulmani a fianco dei Francesi "de souche", come morirono gli Harkir in Algeria. MA saranno una minoranza.
Altro libro che le consiglio: "Champ de saints" di Jean Raspail.
Buona lettura
RR
PS: avevamo i trolls normalisti papisti, mo' pure i trolls normalisti islamisti !
Segnalo il sito francese "Le salon beige", cattolico, che posta articoli sempre molto interessanti sulla situazione dell'Islam in Francia e di Francia, incluso l'ultimo. Oltre che molti altri articoli d' informazione e cultura cattolica francese.
Rr
"lei ha mai letto il Corano, gli hadith ed il talmud ?
Esatto Rosa!
È la sola e essenziale cosa da dire a chi pretende che l`islam è solo pace e amore.
Comprate un Corano e gli Hadith e leggeteli!
Come sentiamo spesso come argomento, considerato quello che metterebbe fine ad ogni critica: le principali vttime dei musulmani sono i musulmani.
Ma, fosse anche vero, poveri pappagalli, non vi pone problema che nel 2015 musulmani uccidano altri musulmani, non vi passa per la testa che forse c`è qualche problemino in quella religione, che il germe della violenza è nei suoi testi sacri invocati da chi ammazza, massacra, lapida in nome di Allah ?
Ammesso e concesso che esistono musulmani "moderati" , e possono esserlo SOLO nelle nostre società occidentali, non certo nei loro paesi dove vige la sharia, che si esprimino, che dicano ad alta e intelligibile voce che c`è urgenza di fare il ménage in casa loro, che il problema è in seno alla loro religione.
Fino a quando vedrò musulmani ripetere come dei dischi rotti che l`islam è solo pace e amore non potrò credere alla loro moderazione, perchè sanno che non è vero, conoscono le sure e i testi che incitano alla violenza, perchè non dirlo?
Se l`islam dovesse arrivare al potere in Occidente quei musulamni "moderati"si sottometteranno e basta, perchè islam significa sottomissione.
Rosa, Luisa
evidentemente non mi sono spiegato.
Premesso che, per mia cultura personale, ho letto il Corano e qualche Jadith (anche il Talmud smascherato), che so perfettamente che ci sono almeno un centinaio di versetti in cui si incita alla violenza nei confronti degli "infedeli", che lì Gesù e Maria sono semplicemente dei Profeti, che l'Islam è un connubio tra Politica e Religione, che Maometto era un assassino, che ha avuto 15 mogli tra cui una di 9 anni, ecc. ecc. vorrei ribadire che, anche secondo me, NON esiste l'Islam moderato, mentre so per certo che esistono gli Islamici moderati. Sono quelli che, semplicemente, sono nati in un Paese islamico senza, per questo, professare la religione islamica.
Da anni, per ragioni professionali, mi reco in Kosovo -Paese non Occidentale con usanze turche, in cui i musulmani sono oltre il 93%- e sono molto spesso a contatto con quei musulmani.
Lì, posso testimoniare che, del Profeta, sono interessati solamente i pochi vecchi -maschi- rimasti e qualche giovane. Le donne che indossano il hijab, il velo, sono decisamente poche (se ne vedono di più a Roma); quelle poche che indossano l'jibab, l'abito intero, sono pagate dai wahabiti 500 Euro al mese. Le Moschee sono sempre praticamente deserte: l'Imam di Pristina, quindici anni fa, essendo venuto a conoscenza dell'intenzione da parte della Diocesi, di costruire una Cattedrale, propose al Monsignore Vicario di comprare una grande Moschea da adibire a Chiesa...
Per il resto, uomini e donne, ragazzi e ragazze vestono, vivono, studiano all'occidentale e non praticano la loro religione. In tutto il Kosovo, sono più frequentate e praticate le Chiese la Domenica ed ai Vespri che non le Moschee il Venerdì (durante la settimana, non se ne parla). La notte di Natale ed il giorno di Pasqua, la grande Cattedrale -ancora non completata- di Pristina è stracolma: più di mille persone, tra cui molti musulmani (!), assistono alle Funzioni.
Tanto per citare un episodio, già nel 2001, a guerra finita, ma con i soldati ovunque, mi trovavo in un ufficio comunale quando, dall'altoparlante di un minareto, cominciò ad uscire la voce cantilenante del muezzin. L'impiegato si precipitò a chiudere la finestra, imprecando contro gli Americani perché avevano fornito loro altoparlanti più potenti...
Tutto quanto sopra per dimostrare che lì, in Kosovo, vivono islamici moderati.
Detto questo voglio precisare che NON sono né cripto-islamista né buonista patologico: è Gesù la mia Guida.
Confermo che, secondo me, il titolo "Bastardi islamici" (lo scrivo correttamente, altrimenti qualche poveraccio avrebbe da ridire), avrebbero potuto risparmiarselo, considerato che non tutti i mortali sono in grado di comprendere i "distinguo" filologici.
Caro Lister,
appunto lei conosce il Kosovo, cioè una regione balcanica abitata da Eeuropei che per vicissitudini storiche sono stati convertit a forza dai Turchi- che non sono arabi- ma che da almeno 150 anni o forse più sono tornati a vivere in uno Stato non musulmano (la Serbia). E sarebbero ancora pienamemte Serbia se gli Americani non l' avessero bombardata.
Non so però per quanto resteranno così laici, se continueranno a ricevere soldi dai Passi del Golfo. L' ha scritto lei, che le donne ricevono 500 euro per indossare il velo. Chissa' quanti Eeuropei tornerebbero cristiani praticanti se una qualche potenza straniera piena di soldi li pagasse per mettersi il velo, recitare il Rosario, o partire volontari per le Crociate.
Lei sa che secondo vari servizi d' intelligence la Bosnia ed il Kosovo ospitano campi di addestramento alla Jihad? chissa' quanto pagano per imbracciare un kalashnikov ed andare a far fuori in po' di infedeli o di soldati di Assad?
Fa piacere sapere che la Cattedrale serbo-ortodossa si riempia aNatale, perche' a me erano giunte voci di moschee proliferanti e chiese ortodosse distrutte o abbandonate.
Rr
Rr
" … in Kosovo, vivono islamici moderati… " (Lister).
Peut-être… Certainement, même… Mais qu'est-ce qu'ils ont fait pour empêcher la destruction de plus de 200 églises et monastères ?
Quelle différence entre les "autorités" (mafieuses) du Kosovo et l'"état islamique" ?
http://orthodoxie.com/tag/kosovo/
http://fr.sputniknews.com/international/20091016/123525227.html
http://www.lefigaro.fr/vox/monde/2015/11/09/31002-20151109ARTFIG00125-colonel-jacques-hogard-le-scandale-du-kosovo-a-l-unesco.php
http://www.christianophobie.fr/petitions/petition-non-au-kosovo-a-lunesco#.VktFgSjSHRY
etc, etc.
En complément à mon précédent commentaire :
L’ennemi, c’est aussi l’atlantisme — c'est-à-dire la doctrine de l'état judéo-maçonnique des USA.
Une conclusion impérative : en finir avec l'OTAN par tous les moyens ; retrouver notre souveraineté de peuples libres.
http://www.egaliteetreconciliation.fr/L-ennemi-c-est-aussi-l-atlantisme-36166.html
Rosa,
le poche donne che accettano i 500 euro dai wahabiti, lo fanno per la loro indigenza, non perché sono musulmane praticanti ed i wahabiti usano questo metodo, facendole circolare così bardate, per tentare di tenere sveglio il sentimento islamico nella popolazione.
La monumentale Cattedrale della Beata Madre Teresa, cui mi riferivo, è Cattolica.
Raoul,
in Kosovo, per ritorsione alle angherie subite per molti anni da parte dei Serbi, sia in tempo di "pace" (obbligo del bilinguismo, diritti per Serbi negati ai Kosovari, espropri coatti, case popolari per i Serbi e baracche per i Kosovari, ecc. ecc.), sia in tempo di guerra (fucilazioni di massa, centinaia di fosse comuni con migliaia di desaparecidos, case ed esercizi commerciali distrutti nei giorni della ritirata), sono state distrutte le chiese ortodosse ma nessuna chiesa cattolica. Solo per vendetta. Non per niente Milosevic fu accusato di crimini contro l'umanità.
In tutti questi casi, anche con riferimento agli avvenimenti di cui ai link che Lei cita, non ci sono motivazioni religiose ma solo politiche. Tuttora i kosovari vedono i Serbi come il fumo negli occhi. Alla stessa maniera sono trattati i Kosovari che si arrischiano ad entrare nelle enclavi serbe rimaste.
Io stesso, qualche anno fa, per visitare le rovine di un'antica Chiesa romana del 300 d.C. esistente nell'enclave serba di Ulpiana-Gracanica, dovetti recarmici con la "scorta" di polizia...
Bosnia-Kosovo, in montagna per sentieri impervi e territori semi disabitati, enormi greggi di ovini apparentemente senza padrone, ma......lì ci sono i jahidisti che si nascondono protetti dalla omertosa popolazione, sono armati fino ai denti e sparano su chi si avventura fin lì, una troupe francotedesca ci ha fatto un reportage andato in onda ad ora tardissima su marcopolo e su laeffe, alcuni di loro si sono fatti intervistare, ma poi è arrivato il capo dei capi e hanno distrutto la telecamera, quella piccola ha continuato a funzionare.....naturalmente il docu non si trova più, i cattolici erano infima minoranza anche in tempo di pace.
Vorrei solo ricordare, to set the record straight, che il Kosovo è considerato la culla della cultura serba, e che prima c'erano i Cristiani, poi sono arrivati i Turchi.
Che i Balcani sono un casino, dove tutti hanno ragione e tutti torto, tutti hanno ammazzato tutti e tutti hanno infossato, ed infoibato, tutti.
Può darsi che dopo secoli di stragi, ora siano tutti moderati, ma ho i miei dubbi.Cosi come sono invece certa che se una donna, per indigenza, si vela, un uomo per lo stesso motivo si arruola. Non ce li vedo i Sauditi, Qatarini ed Emirati tirar fuori soldi solo per coprire le donne. In tutti i Balcani stanno spendendo soldi per rafforzare la presenza mussulmana, costruendo moschee su moschee, anche in zona dove i Turchi non erano mai arrivati.
Quel che han fatto con l'ISIS, gli USA l'avevano già fatto con i Bosniaci mussulmani ed i Kossovari. La loro politica estera e chi la determina non sono cambiati.
A me Milosevic non piaceva (mio suocero diceca: - El neta, neta - pulisce, pulisce), ma si sa che i crimini di guerra li commettono solo i vinti, mentre i vincitori fan la guerra in guanti bianchi.
E capisco, Lister, che lei ne parla bene, dei Kossovari, ci fa affari...
Rr
Il Kossovo è il cuore, la radice, l'origine della cultura e dell'etnia serba. Era costellata di bellissimi monasteri ortodossi medioevali, sintesi dell'arte slava e di quella bizantina, moltissimi dei quali oggi distrutti, come gli antichissimi cimiteri, dalla barbarie islamico-albanese. I pochi rimasti sono nelle enclave serbe difese dalle forze internazionali, compresi gli alpini e i carabinieri italiani. I serbi sopravvissuti al genocidio e alla pulizia etnica operata dagli albanesi sono vessati, privati delle risorse, impossibilitati ad accedere ai servizi sanitari. La pulizia etnica contro i serbi iniziò nel '600, ma ancora a fine '800 i serbi erano in maggioranza. Poi iniziò l'immigrazione selvaggia degli albanesi, aggressiva e violenta (ci dice niente questa storia?). Dopo l'aggressione mondialista del 1999 contro la Serbia, la pulizia etica riprese. Solo nel marzo 2004 gli albanesi attaccarono oltre trenta chiese e monasteri cristiani, uccidendo almeno venti persone e incendiando decine e decine di villaggi e abitazioni di serbi (oltre 60 tra chiese e monasteri erano stati già distrutti nei cinque anni precedenti). E oggi i pochi serbi rimasti vivono circondati da uno stato-canaglia, protetto dagli USA e dagli stati arabi del golfo, uno stato che sopravvive grazie al contrabbando e al malaffare, riconosciuto solo da una minoranza di stati della comunità internazionale. E le violenze contro i serbi continuano, ignorate dalle potenze e dalla stampa internazionali.
Il Kossovo è Serbia, storicamente, etnicamente e giuridicamente. Il resto è propaganda mondialista.
P.S. La ringrazio, caro Lister, per avermi definito "poveraccio". Degli insulti di certe persone ne vado fiero.
La moglie romena e nazionalista, di un mio carissimo e fraterno amico, ha sempre detto : "Nè Serbia, nè Abania. Il Kossovo è romeno" E se è vero che le due etnie principali sono i Serbi e gli Albanesi, ci sono, infatti, anche i romeni ed gli zingari e decine di altre. L'aver fatto parte di tre imperi sovrannazionali (Ottomano, Asburgico e Jugoslavo) ha "spiaggiato" da quelle parti di tutto e di più, compresi degli EGIZIANI e persino degli Italiani. Tutte queste etnie, subiscono la pressione albanese e cercano di concentrarsi nelle enclave a guida serba.
Rosa,
non "ci faccio affari" in Kosovo né, per questo, "ne parlo bene": sono semplicemente l'autore del progetto architettonico della Cattedrale -Cattolica- della Madre Teresa di Pristina e mi reco in Kosovo solo per seguirne i lavori.
Ho l'abitudine di informarmi perché sono un cultore della verità: tutto qui.
Poi, naturalmente, chiunque può rimanere aprioristicamente sulle proprie posizioni. Ricordo soltanto che, come diceva Oriana Fallaci, non tutti i musulmani sono terroristi, ma tutti i terroristi sono musulmani.
Se mi permette, vorrei raccontarLe una bellissima storia verificatasi in Kosovo.
Qualche anno fa, si presentarono dal Parroco di una cittadina nei pressi di Pristina, un uomo e sua moglie musulmani. I due, che non riuscivano ad avere figli, chiesero al Sacerdote come avrebbero potuto fare per risolvere il loro problema. Il Sacerdote, Don Lush Giergji, ora Vicario Vescovile, rispose loro che avrebbero dovuto affidarsi alla Madonna.
Circa un anno dopo, marito, moglie e la loro bimba, nata da poco, presero il Battesimo.
A proposito: l'Ufficio per le Conversioni di Pristina, gestito da Don Marjan Ukaj, è attivissimo e le conversioni alla Chiesa Cattolica sono molteplici. Per questo, il Vescovo ha voluto che il Fonte Battesimale della Cattedrale fosse posizionato in una zona più ampia e più evidente. Alla faccia dell'eretico secondo cui "il proselitismo è una solenne sciocchezza".
Il tutto, sempre per ribadire la mia convinzione che esistono anche i musulmani moderati.
Quello fiero di essere etichettato poveraccio, prima di sparare sentenze, legga:
The Shkup-Prizren Diocese through centuries di Don Gjini Gasper e
Islamization of Albanians through centuries di Dr. Don Shan Zefi
così si farà una cultura sulla etnia aborigena del Kosovo prima di abbeverarsi alle fesserie che scrive Sergio Romano, secondo il quale tutto ciò che fanno gli americani è sbagliato e, per questa ragione, distorce la verità inventando false certezze.
La Chiesa Ortodossa è molto secolarizzata e politicizzata e questa, prima, durante e dopo la guerra ha operato solo in funzione degli ordini del Potere Centrale Serbo: per ritorsione o per vendetta, furono incendiate le chiese ortodosse. Mai le Chiese Cattoliche.
Le automobili con targa kosovara non possono entrare nelle enclavi serbe (loro hanno targa serba): riceverebbero la stessa accoglienza che ha avuto il pullman serbo menzionato da Raoul con cui mi compiaccio per la sua posizione, quantomeno, possibilista.
A.
che il Kosovo sia romeno, poi... :D
Lo ribadisco, perché la verità deve essere posta innanzi a tutto: il Kossovo è Serbia, storicamente, etnicamente e giuridicamente. Il resto è propaganda mondialista. Chi afferma il contrario è un falsario. Insulta le migliaia e migliaia di combattenti serbi e cristiani che a Kosovo Polje nel 1389 donarono la loro vita per difendere il Kosovo serbo e cristiano (e l'intera Europa) dalla barbarie islamo-turco-albanese. E la migliaia di vittime serbe della pulizia etnica albanese negli ultimi decenni.
Poi, mi compiaccio che Lister reiteri i suoi insulti nei miei confronti. E' evidentemente l'ultima spiaggia di chi non ha argomenti. Ma non voglio dargli ulteriori soddisfazioni né aumentare il mio disgusto. Per me questa assurda polemica che ferisce la verità storica finisce qui.
A.
che il Kosovo sia romeno, poi... :D
La vedova del mio amico (è scomparso prematuramente qualche tempo fa R.I.P., non se temere o sperare di seguirlo presto) sostiene:
1) E' accertato che, nel I-II Secolo d.C., le zone dell'attuale Kosovo annoveravano tra i propri abitanti anche tribù di lingua, cultura ed etnia Dacica, affine a quelle degli abitanti appunto della Dacia, l'attuale Romania;
2)nel Medio Evo ha fatto parte, il Kosovo, dell'impero di Michele il Valoroso. La mia amica sostiene che, fin quando la Romania non tornerà ad inglobare tutto il territorio di tale impero, non sarà Romania;
3) il defunto presidente Rugova ha riconosciuto che l'elemento romeno è parte integrante della storia Kosovara.
Per quello che ha letto solo le fesserie di Sergio Romano e parla di "barbarie islamo-turco-albanese" senza sapere che Gjergj Kastrioti Skënderbeu, condottiero e patriota albanese, tenne in scacco per 25 anni, fino alla sua morte, gli eserciti ottomani. Poveraccio!
"A differenza delle monarchie e degli imperi, le nazioni non possono invocare il diritto di conquista. È soltanto in nome del possesso del suolo da parte degli antenati che possono rivendicare un territorio.[...]
[...] i loro antenati (degli Albanesi), gli Illiri, designati come fondatori della loro nazione, occupavano quel territorio vari secoli prima delle invasioni slave nella penisola balcanica." (Fonte: Anne-Marie Thiesse, "L’invenzione delle identità nazionali, Le Monde diplomatique giugno 1999, edizione italiana)
"...in Kossovo la grande maggioranza della popolazione (quasi il 90%) è di origine albanese e il governo di Belgrado ha ripetutamente violato i diritti umani della gente del Kossovo che chiedeva una maggiore autonomia e soprattutto maggiore libertà. Ai tempi di Tito il Kossovo godeva di una certa autonomia, grazie alla Costituzione del 1974. "A metà degli anni ’80 a Belgrado viene lanciata una campagna in ‘difesa dei serbi minacciati del Kossovo’. In quel periodo Slobodan Milosevic approfitta dell’occasione e fa ai serbi locali una celebre promessa: ‘nessuno ha il diritto di farvi del male’" (Fonte: Vreme [quotidiano jugoslavo] 9/1/98, Milos Vasic). L’autonomia del Kossovo è stata abolita dal governo di Milosevic il 23 marzo 1989 con un emendamento alla Costituzione che attribuiva alla Serbia il totale potere di controllo della polizia e della magistratura operanti nel territorio"
"Nel periodo da gennaio a settembre 1994 sono state convocate dalla polizia ‘per dialoghi informativi’ 2464 persone; sono state compiute 3216 irruzioni nelle famiglie; sono state maltrattate 1721 persone, 87 imprigionate per motivi politici o per la loro attività nell'insegnamento o in campo umanitario; torturati 10 giovani tra i dodici e i sedici anni e 12 donne: tre sono morti; 10 persone sono state uccise arbitrariamente. Quando i poliziotti irrompono nelle case, con i più futili pretesti, buttano tutto sottosopra e rubano quello che trovano. Non di rado percuotono gli abitanti, senza riguardo per gli anziani.[...]Si calcola che dal 1988 a oggi ogni albanese adulto sia passato tra le mani della polizia, in 584.000 processi ‘ufficiali’. Una ventina di albanesi muoiono ogni anno a causa di maltrattamenti o attentati, in cella o nelle strade; circa 400 prigionieri politici giacciono in carcere". (Fonte: G.e V.Salvoldi, L.Gjergji, "Kosovo, un popolo che perdona", Emi, 1997).
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Se non sono sufficienti i libri scritti da Sacerdoti cattolici che trattano l'argomento in termini storici.
@ A.
Evidentemente la Sua amica confonde la Dacia con la Dardania, patria dei Dardani, tribù illirica già dal III secolo a.C., da non confondere con i Dardani Troiani.
La Dardania, con Capitale Ulpiana, di cui sono visibili i resti di una Chiesa paleocristiana del III secolo d.C., era l'antico Kosovo.
L'Impero del Valoroso era costituito dalle regioni di Valacchia, Moldavia e Transilvania: non il Kosovo.
Se poi nel III secolo, quando il Kosovo era cristiano, c'erano anche tribù di etnia dacica, la loro presenza non inficia l'origine illirica della regione. Sarebbe come dire che, siccome lì oggi vi sono famiglie italiane, il Kosovo è Italia...
Forse, Lister, quello che non ha capito è che noi, io, Silente e l'anonimo che cita la signora rumena, sosteniamo che la zona che oggi si chiama Kosovo corrisponde ad una terra abitata da popolazioni protoeuropee, prima, poi indoeuropee chimate collettivamente dai Romani Illiri, quindi da slavi, serbi in particolare, ma anche rumeni et alii, finché non arrivarono i Turchi che si trascinarono dietro gli Albanesi che, notoriamente, non sono slavi( paiono essere indoeuropei, anche se la loro lingua non sa di indoeuropeo). Nel corso dei secoli poi i Turchi privilegiarono gli Albanesi che si erano convertiti facilmente all'Islam, a scapito dei Sserbi, e di altre minoranze ortodosse.Man mano che i Turchi si ritiravano dall' Europa, grazie a Dio, la zona torno' ad essere serba, e così è stato fini alla Yugoslavia ( mai stata un impero, la Yugoslavia, ma uno Stato artificialmente costruito a Versailles ed al Trianon). Tito, da bravo comuniata, era ateo e quindi i Mussulmani poterono riprendere piede in Bosnia ed anche in Kosovo.
Poi personalmente ho gia' scritto che tutti i Balcani ed anzi tutto l' Est europeo, per ragioni geografiche e storiche, sono un casino, in cui ogni gruppo etnico, anche il piu' piccolo, ha pretese di possesso, proprieta', nazionalità, sulla stessa terra. Vedasi Ucraini, ma non solo.
Rr
PS: se lei costruisce una chiesa, sarà pagato per farlo. Ergo, fa un affare.o se preferisce, esercita la sua professione. Con i Kossovari.
E' buona educazione non sputare nel piatto nel quale si mangia, si dice.
PPSS: i preti cattoliic sono attendibili quando parlano di Fede cattolica, almeno quelli pre CVII, quando ancora c'era l' imprimatur. Non è detto che siano altrettanto attendibili se parlano di storia. Se poi sono preti post CVIi...
senza sapere che Gjergj Kastrioti Skënderbeu, condottiero e patriota albanese, tenne in scacco per 25 anni, fino alla sua morte, gli eserciti ottomani.
Verissimo.
I discendenti dei suoi soldati, sono all'origine delle comunità Arbresch di Sicilia, Calabria ed Abruzzo. In primis degli abitanti dell'unica diocesi cattolica italiana di rito bizantino. Appunto Piana degli ALBANESI, in provincia di PALERMO. Ed anche, tale discendenza è vantata dai sempre discriminati abitanti cattolici (con minoranze protestanti) delle montagne del Nord. Personalmente conosco, dalle mie parti, un discendente (quanto meno omonimo) di Gjergj Kastrioti Skënderbeu, Giorgio Castriota. Ed anche Mattia Corvino, come il Re dell'Ungheria di quei tempi.
Rosa,
forse non ha capito, Lei e gli altri, che gli Albanesi sono di etnia Illirica e che gli Illiri, che non erano "chiamati così dai Romani" ma che tale era il loro nome già da 7 secoli a.C., erano presenti anche in Dardania, attuale Kosovo, fin dal III secolo a.C.
I Serbi, provenienti dal Nord-Est, fanno la loro comparsa in Europa nel 600 d.C. e prendono possesso del Kosovo nel 1216.
Le ho già detto che non "faccio affari" coi Kosovari: ho ricevuto un incarico dalla Diocesi di Prizren e basta. Dei Kosovari "non me ne può fregà de meno".
Lei, quando riceve gli emolumenti dal S.S.N. o da un privato intramoenia, "fa affari" con quel Servizio, o con quel privato?
I preti cattolici, post o pre-Concilio che siano (che c'entra?), sono l'Archivio Storico dell'Umanità cattolica intera: è quanto consente il loro Archivio Battesimale. Se Lei volesse risalire all'Albero Genealogico della Sua famiglia, basterà che si rivolga ai loro Archivi: c'è scritto tutto.
E quell'Archivio è ciò che ha consentito ai Sacerdoti cui facevo riferimento, di scrivere i loro libri in cui si legge, tra l'altro, che il Kosovo conta ben 4 martiri cristiani, Procolius, Maximius, Floris e Lauris, martirizzati in Ulpiana, Capitale della Dardania (Kosovo), sotto Adriano intorno al 117-138 d.C. All'epoca i Serbi manco esistevano.
Ancora coi Serbi padroni del Kosovo?
seraafino,
ho l'onore di annoverare tra le mie conoscenze l'ottimo Professor Zef Chiaramonte alto rappresentante della Comunità Arbereshe di Sicilia.
Lister,
Io non ho detto che i Serbi sono padroni del Kosovo, ho detto che il Kosovo è serbo quanto, e forse più che albanese, riferendomi aglialbanesi musulmani in seguito alla conquista turca.
Certo che gli Illiri si chiamavano cosi gia' dal VII sec a.C. Fonte?
Gli Albanesi di oggi sono discendenti di quegli Illiri? Fonte?
Certo che ci sono stato martiri cristiani, era tutta cristiana quwll'area, prima che arrivassero I Turchi, che sono atati combattuti aspramente da tanti, non da tutti, ed alla fine hanno " turchizzato".buona parte di quelle zone, mentre buona parte degli abitanti di allora , se non erano ammazzati, fuggivano, anche in Italia appunto. Restavano i Turchi.
Certo che faccio " affari" conlSSN, anche se in ralta' ci smeno, cosi come faccio " affari" col poliambulatorio privato presso il quale lavoro. E' un modo poco elegante, ma è la verita'. E non mi sognerei mai, su un blog, di parlar male del SSN o del poliambulatorio. Non si sputa nel piatto dove si mangia.
Imfine per quanto riguarda gli archivi delle parrocchie, i certificati battesimali ed altro, potrei citare casi nei quali proprio sacerdoti cattolic hanno distrutto o comunque alterato tali documentazioni a fini esclusivamente politico-ideologic.
un'ultima cosa sul Kosovo tale, : è di pochi giorni fa la notizia che l'UNESCO non ha riconosciuto la richiesta di considerarlo come entita' statuale il cui patrimonio culturale debba esser rconosciuto come tale, differente da quello serbo. L' UNESCO è chiaramente l'ONU, che pur ha aiutato il Kosovo a proclamarsi quanto meno autonomo, e che ha ancora li truppe di peacekeepers. Se quindi anche l' UNESCO non ha riconosciuto il Kosovo come tale, un motivo ci sara'.
Rr
Skaenderbeu sarebbe Scanderbeg, italianizzato. Ci sono un vicolo e una piazza a lui intitolati a Roma, vicino al Quirinale.
Secoli fa, albanesi scapparono-emigrarono anche negli Abruzzi. Dove c'era un detto popolare di questo tipo:
Se si biforca un sentiero davanti a te, e da na parte cesta nu lupo e dall'altra l'albanese, a chi spari pe primo? All'albanese. Oggi che gli albanesi musulmani ci hanno colonizzato e spadroneggiano dai due lati dell'Adriatico questo detto farebbe scandalo. Questa era comunque l'opinione popolare su di loro, almeno in Abruzzo. Quale la possibile origine del detto? Forse i Borboni li impiegavano come guardie campestri. DA qui l'avversione popolare.
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