Esiste in proposito un testo programmatico, scritto del 1819 (!), ma terribilmente attuale, tratto dall’Istruzione segreta permanente data ai membri dell’Alta Vendita, il vertice della Carboneria ottocentesca, di cui si propongono alla riflessione del lettore alcuni passi: “Ora dunque per assicurarci un Papa secondo il nostro cuore si tratta prima di tutto di formare, a questo Papa, una generazione degna del regno che noi desideriamo. Lasciamo in disparte i vecchi e gli uomini maturi; andate invece diritto alla gioventù, e, se è possibile, anche all’infanzia… Alla gioventù bisogna mirare, bisogna sedurre i giovani: è necessario che noi attiriamo la gioventù anche senza se ne accorga, sotto la bandiera delle società segrete. Per avanzarci, a passi contati ma sicuri, in questa via pericolosa, due cose sono assolutamente necessarie. Voi dovete avere l’aria di essere semplici come colombe, ma insieme voi dovete essere prudenti come serpenti […].
Una volta che la vostra reputazione sarà stabilita nei collegi, nei ginnasi, nelle università e nei seminari: una volta che voi vi sarete cattivata la fiducia dei professori e dei giovani, procurate che specialmente coloro che entrano nella milizia clericale ricerchino la vostra conversazione […].
Questa reputazione […] aprirà alle nostre dottrine il cuore del giovane clero e degli stessi conventi. Fra qualche anno questo giovane clero avrà, per forza di cose, invase tutte le funzioni; egli governerà, amministrerà, giudicherà, formerà il consiglio del sovrano, e sarà chiamato ad eleggere il Papa del futuro. Questo Papa, come la più parte dei suoi contemporanei, sarà più o meno necessariamente imbevuto, anche lui, dei principi […] umanitari che noi cominciamo ora a mettere in circolazione. Fate che il Clero cammini sotto le vostre bandiere, credendo di camminare sotto la bandiera delle Chiavi Apostoliche”.
“Date la libertà di coscienza agli eretici, agli ebrei, agli atei, ma abbiate cura che non ne godano il prete e i cattolici […]. Per distruggere l’influenza del prete tagliategli i beni che lo rendono indipendente, riducetelo al salario dell’impiegato dello Stato […]. Diminuite il numero delle feste, impiegate le domeniche con esercizi, banchetti, divertimenti e occupazioni che allontanino il popolo dalla morale evangelica […]. Per togliere al prete l’affezione assoluta che lo rende caro al popolo studiatevi di incatenarlo a una famiglia, sollevate l’opinione contro il celibato […]”.
(E. Delassus, Il problema dell’ora presente, pp. 588-90 e 626 – 628)
12 commenti:
Se a Natale porti un musulmano a casa, lo rispettano e lo festeggiano; se nello Stato del Califfo porti il preside di una scuola che non vuole il Natale, gli tagliano la testa, lo cucinano come un tacchino, e i resti ai cani.
Diminuite il numero delle feste, impiegate le domeniche con banchetti [...] che allontanino il popolo dalla morale evangelica […].
Da Giovanni XXIII il numero delle feste di precetto (specialmente infrasettimanali) è stato ridotto drasticamente, ed ancor più dopo la riforma del Vaticano II. E adesso, a proposito di banchetti, sentiamo un tale che dal balcone, anziché ricordare il rispetto del precetto domenicale e l'obbligo grave del riposo festivo, augura "buon pranzo".
La setta massonica ringrazia sentitamente la consorella conciliare infeudata in Roma.
E vista che questa è la tangibile constatabile realtà dei fatti si capisce bene perchè Lorsignori con tirapiedi al seguito si adoperano in ogni modo per silenziare e far sparire l'intera faccenda.
Miles
Ho passato il pomeriggio al Divino Amore al Convegno di Radio Spada.
Ottima esperienza sia per il pubblico che per i relatori. Ne riparleremo.
Aggiornamento sulla vicenda del preside, militante grillino, che ha vietato ogni e qualsiasi espressione cristiana del S. Natale (immagini, canti, presepi, rappresentazioni, raffigurazioni) nella scuola di Rozzano, in nome della "laicità" e dell' "integrazione" (siano stramaledette entrambe): è stato convocato dalle autorità preposte all'educazione della Regione Lombardia. Ipocritamente, e provocatoriamente, costui ha "messo a disposizione" il suo incarico, ma si è ben guardato dal sottoscrivere le sue dimissioni, doverose, dopo l'abominio compiuto.
Sappiamo già come andrà a finire: un po' di polverone mediatico, i genitori che hanno protestato isolati, stigmatizzati e calunniati, i loro figli ostracizzati dagli insegnanti progressisti, gli opinionisti laicisti su "Repubblica" e "Corriere della Sera" che difenderanno il preside Robespierre, il silenzio colpevole dei cattolici (arcivescovo, curia, associazioni) troppo impegnati nell'assistenza ai clandestini per occuparsi di queste quisquilie natalizie, la Lega e Fratelli d'Italia che rimarranno isolati (ma non presso l'opinione pubblica per bene) nelle loro proteste, dato il silenzio complice delle altre forze politiche. E i bambini e i ragazzi del complesso di Rozzano che non potranno festeggiare il S. Natale.
E' l'Italia "laica, democratica e antifascista", bellezza. E se si protesta troppo vivacemente, c'è sempre qualche prefetto pronto a ordinare la carica ai suoi questurini. Come a Roma, qualche mese fa.
Allucinante! ma dove avete trovato questo testo? in internet o è un libro? lo chiedo perchè vorrei procurarmelo. Grazie per tutto ciò che fate, vi ricordo nella preghiera perché siete eroici. Grazie
Del libro da cui è tratto il testo citato: E. Delassus, Il problema dell’ora presente è stata curata una nuova edizione da EFFEDIFFE
http://www.effedieffe.com/index.php?option=com_content&view=article&id=306345:il-problema-dellora-presente-il-nuovo-libro-effedieffe&catid=83:free&Itemid=100021
Caro Giorgio, è chiaro che si tratta di un libro: Henri Delassus, Il problema dell'ora presente, Effedieffe Editore. E' un classico del pensiero cattolico controrivoluzionario. Altamente consigliabile a tutti. E' ordinabile presso il sito della casa editrice: www.effedieffe.com.
Silente,
mi auguro che quei genitori portino via i figli da quella scuola l'anno prossimo, non paghino tutte quelle "piccole" contribuzioni che ogni scuola pubblica ti chiede, altrimenti non va avanti e boicotti tutte le altre iniziative. Nel mio piccolo, quando alle medie venne organizzato uno spettacolo " storico rievocativo" , il cui soggetto non mi trovava d'accordo, non assistetti e trovai il modo di non mandarci mia figlia ( eh, una brutta febbre improvvisa, si sa com'è coi bambini ), mentre due anni fa ho fatto un tal strepito contro un "viaggio d' istruzione" In Turchia che anche altri genitori han rifiutato il consenso ed il viaggio non s'e' fatto..
Rr
PS: meno male che di solito, se una cosa è inculcata, o viceversa proibita, a scuola, i ragazzi la trovano odiosa nel primo caso, e la fanno nel secondo.
Ma scusate la malizia, avete fatto caso al cognome del tizio? Parma.......tout se tient.
Io avrei una proposta per questi solerti e preoccupati signori che non vogliono offendere le sensibilità religiose dei mussulmani, neanche fossero una specie protetta in via d'estinzione, ok, il Natale è festa religiosa cristiana, non ci credono e non la vogliono festeggiare? Rinuncino alle vacanze, vadano regolarmente a scuola e facciano lezione a questi emeriti somari ficcati a forza a scuola dove non vogliono-possono imparare neanche a leggere e scrivere decentemente l'italiano e vengono promossi d'ufficio, trascinandosi dietro tutte le complicanze del caso, vietato bocciare ha prodotto, dal famigerato e mai troppo poco stramaledetto '68, legioni di somari laureati e diplomati, italiani in primis, poi a ruota gli altri, se non festeggiano, lavorino, si rendano utili, tanto sono tutti asini post '68 che, se dovessero insegnare veramente, non saprebbero da che parte iniziare, vero che la gente mantenuta ignorante in ogni senso è meglio manipolabile. Qua, nonostante la sinistra fama anticlericale appiccicata addosso, i crocifissi ci sono, i presepi si fanno, bene o male si mantiene la tradizione.........fino a che.....Lupus et Agnus.
Pare che il pent-esastellato Parma si sia infine dimesso. Pare che anche colà dove si puote ciò che si vuole, cioè Palazzo Chigi e Quirinale non avessero gradito il casino. troppo esplicito. Bisogna lavorare più subdolamente: festicciola di Natale sì, ma senza Adeste fideles, meglio Jingle Bells. Poi l'anno successivo, neanche Jingle Bells, ma Imagine. Infine al terzo anno, niente festa di Natale. Ma così ex abrupto ! NO, no, cosi non si fa.
RR
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