Alla Pontificia Università Gregoriana il prof di liturgia ha sempre insegnato che il "prima della chiesa era qualcosa di incomprensibile e inutile. Qualcosa da cambiare". Tutto questo sdegno mi ha spinto a cercare cosa c'era... Tante cose è stato un bene lasciarle, altre un grosso male. Oggi ricorre il mio primo anniversario che, seguendo le indicazioni del Sommo Pontefice Benedetto XVI nel Summorum Pontificum, mi sono accostato all'altare del Dio della mia giovinezza.
Ho trovato una ricchezza incommensurabile nel Rito Romano ante riforma; ho letto e scoperto il vero senso del sacerdozio che, come insegna il Concilio Vaticano II, è differente dal sacerdozio battesimale per gradi ed essenza (LG 10), e si pone come un ponte che dona agli uomini la grazia di Dio e a Dio porta le preghiere del popolo. Ho scoperto il senso del sacro e la potenza della Messa come ripresentazione viva ed efficace della Croce di Cristo Signore. Che meraviglia e che gran dono!
Non ho trovato ostacoli tra la gente comune, quelli che a Messa vanno per fede, ma tra i sacerdoti, che mi hanno visto come uno da eliminare, come uno che "gioca alla messa". Ebbene, riprendendo la sapienza degli Atti degli Apostoli, chiedo: se questo rito è considerato come vecchio e noioso, incomprensibile... Perché lo temete? Perché odiate chi lo celebra? Perché gli spezzate le gambe in segreto? Se è volontà di Dio che questo venga celebrato, lasciate fare... Se è volontà umana, prima o poi passerà come tutti i capricci umani. Non fate che vi troviate a combattere contro Dio! [Fonte]
11 commenti:
Un'altra piccola goccia di acqua dolce nell'Oceano salato...
...e un'altra citazione del Vaticano II assolutamente gratuita. Il sacerdozio ministeriale è stato messo in disparte dal Concilio e dalla sua riforma liturgica, in cui la differenza tra laici e Clero è praticamente annullata...
Segnalo, di Roberto de Mattei:
"Farisei e Sadducei del nostro tempo"
http://www.corrispondenzaromana.it/farisei-e-sadducei-del-nostro-tempo/
Farisei e Sadducei del nostro tempo
"I Sadducei sono gli innovatori che affermano apertamente il superamento della dottrina e della prassi della Chiesa, i Farisei, sono coloro che proclamano l’indissolubilità del matrimonio con le labbra, ma la negano ipocritamente nei fatti, proponendo la trasgressione “caso per caso” della legge morale. I veri seguaci di Gesù Cristo non appartengono né al partito dei neo-Farisei né a quello neo-Sadducei, entrambi modernisti, ma seguono la scuola di san Giovanni Battista, che predicava nel deserto spirituale del suo tempo".
Ricordo che Marko Perković Thompson è quello "strano" cantante rock che saluta il pubblico con "Hvaljen Isus i Marija" (Siano lodati Gesù e Maria). Ebbene, siamo arrivati al punto che un cantante rock saluta il pubblico con "Siano lodati Gesù e Maria" e un papa che saluta con "Buon giorno" e "Buona sera". Il mondo - e la Chiesa - vanno proprio alla rovescia.
http://vigiliaealexandrinae.blogspot.it/2015/11/il-problema-di-radio-spada-chiosa-alla.html
Non può essere annoverato tra i "capricci umani" il rito che è alla base della storia bimillenaria della Chiesa.
Chi voglia dire che solo la Messa nova sia valida, e l' "altra" (quella di sempre) sia "sbagliata", sta negando in pratica tutta la Chiesa cattolica, e magnificando l'ultima invenzione. E' allora vero che la nova è una..."rifondazione".
In tutti i sensi.
Ma la Chiesa è stata fondata sul Sacrificio di Cristo una volta per tutte, non può essere "rifondata", magari venendo a più miti consigli col mondo, con gli eretici e col peccato.
domande, dubbi, interrogativi' ...?!?...... ..........." n'artro po' " !............................
http://blog.messainlatino.it/
metto il link completo
http://blog.messainlatino.it/2015/11/pellegrinaggio-allarca-di-san-domenico.html
"In occasione del Giubileo per gli ottocento anni dalla conferma dell’Ordine dei Predicatori (7 novembre 2015 - 21 gennaio 2017), si propone di compiere il prossimo 7 dicembre 2015 un pellegrinaggio all’Arca di San Domenico in Bologna, che culminerà in una Santa Messa cantata in rito domenicano, preceduta da una conferenza su tale rito tenuta dal P. Riccardo Aimone Barile O.P.; priore del Convento Patriarcale di Bologna e seguita da un momento di convivialità.
Il pellegrinaggio vuole essere innanzitutto un momento di preghiera e ringraziamento a Dio per aver dato alla Chiesa il Santo Padre Domenico, fondatore dell’Ordine dei Predicatori, ma anche l’occasione per l’approfondimento e la promozione del rito che per settecentocinquant’anni ha caratterizzato la vita liturgica dell’Ordine e che dal 2007, grazie al Motu Proprio Summorum Pontificum di S.S. Bendetto XVI e all’Istruzione Universae Ecclesiae della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, può essere nuovamente celebrato e promosso senza alcun limite nella Chiesa e nell’Ordine Domenicano".
http://vigiliaealexandrinae.blogspot.it/2015/11/terra-pontus-astra-mundus-quo-lavantur.html
http://blog.messainlatino.it/2015/11/labito-fa-il-monaco-e-lo-indica.html
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