Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 4 novembre 2015

Non chiamiamolo complotto....

Efficace, Marco Tosatti, oggi, su La Stampa.

Aspettiamo tutti con ansia e curiosità l’uscita dei due libri che ci riveleranno antichi e ahimè sempre rinnovellantisi peccati di avidità di prelati e uomini di chiesa. Niente di nuovo, da Giuda e dagli Atti degli Apostoli in poi, ma fa sempre colpo.

Anche se da quello che appare, chiamarlo complotto sembra esagerato; una fuga di documenti, per motivi che possono essere giornalisticamente comprensibili, o anche economicamente interessanti (pensate ai diritti d’autore) non mi sembra possa assurgere a tanta altezza.

Un paio di cose sono interessanti. La prima è che il responsabile, o i responsabili siano stati tanto maldestri da farsi beccare. Dai tempi di Vatileaks, e ancora di più con il pontificato di papa Francesco, non c’è nessuno che dica cose possibilmente compromettenti sui telefoni della linea vaticana; e anche sulla mail c’è chi sostiene che sia prudente essere prudenti.

La seconda è la risposta, molto severa, verso i presunti responsabili. Perché? Per avere violato la riservatezza di documenti e colloqui, giustamente; ma forse anche per aver messo in luce che uno dei punti cardine della riforma è partito in una certa direzione, ed è approdato in un’altra.

Se non ricordiamo male, nel suo primo documento istitutivo della Segreteria per l’Economia papa Francesco affidava alla nuova istituzione l’intero comparto finanziario, e la gestione dei dipendenti. Proprio per chiarire una volta per tutte, e per evitare per il futuro zone d’ombra e orti chiusi. Per questo scopo ha chiamato il cardinale Pell da Sidney. Che ha cercato di svolgere quello che era il compito affidatogli dal Papa.

Ma Pell piano piano ha visto ridurre gradualmente quelli che erano i suoi poteri. Così Propaganda Fide – che ha un bilancio autonomo superiore al bilancio della Santa Sede, compreso un patrimonio immobiliare riguardevole, a Roma e fuori – continua a essere autonoma. Così la Segreteria di Stato, la cui sezione economica è uno dei misteri meglio custoditi del Vaticano (c’è chi dice che abbia un tesoretto superiore a quello dello IOR) dopo un non breve braccio di ferro ha convinto il Papa a far restare le cose come sono. Così l’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (Apsa) ha ottenuto, sempre dal Papa, di mantenere la gestione del patrimonio, in particolare immobiliare. E la Segreteria per l’Economia e le Finanze, a cui inizialmente doveva essere affidata anche la gestione del personale, Segreteria di Stato compresa, quindi nunzi e ambasciate (ma anche questa è rimasta dove era) è conformata adesso per un compito di coordinazione e controllo in buona misura a posteriori.

C’è da chiedersi perché. E le risposte possono essere almeno due: o c’è stata avventatezza all’inizio, nell’immaginare una riforma troppo tranciante e accentratrice, che forse non teneva abbastanza conto di realtà complesse. Oppure non c’è sufficiente volontà e capacità di fare seguito con i fatti a grandi dichiarazioni di principio.

Ma attenti: nessuno dei protagonisti di questa “resistenza” alla prima volontà di riforma economica può essere identificato fra gli oppositori del Papa, quelli che nel recente Sinodo sono stati identificati come gli abietti conservatori. Anzi: quello che più si è battuto per realizzare il contenuto del primo documento del Papa è proprio George Pell, l’australiano co-firmatario della famosa lettera dei cardinali al Papa sul Sinodo. E che è stato vittima, durante questa battaglia, di attacchi velenosi a mezzo stampa.

Ma se sono quelli che hanno votato Bergoglio in Conclave, e quelli che sono considerati suoi amici, dividendo anche la mensa con lui, a impedire la riforma dell’economia come l’aveva disegnata all’inizio, dove è l’errore?

34 commenti:

Luisa ha detto...

Che Pell sia nel mirino di chi vuole sopprimere ogni pietra d`inciampo per la rivoluzione bergogliana, per il cambiamento epocale della Chiesa destinata a diventare (nei fatti già lo è) la "chiesa di francesco" ce lo mostreano molti articoli recenti della stampa di regime.

E intanto Magister non si lascia zittire, l`avranno escluso dalla sala stampa ma egli continua ad esercitare il suo diritto - dovere di informazione, une derrata rarissima in questi tempi in cui l`informazione vaticana e laicista sono caratterizzate da una piaggeria e da un lecchinaggio imbarazzanti, un`alleanza contro-natura che idolatra Bergoglio e bastona chi non si allinea.

http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/11/04/nellavarizia-vaticana-ha-un-posticino-anche-monsignor-ricca/

Anonimo ha detto...

Magister è l'unico vaticanista, con Tosatti, degno di tale qualifica, gli altri lo sono a cottimo e a comando, ma quale gomblotto, manco Biscardo lo direbbe, trattasi di confusione artata per nascondere il vero scenario e cioè la dissoluzione della dottrina dell'ex chiesa cattolica apostolica romana, non c'è altro da dire, se non affidarsi al caso ed alla misericordia divina, qua siamo all'8 settembre, si salvi chi può.

Anonimo ha detto...

Se non ci fosse da piangere ci sarebbe da ridere a crepapelle.Per fare la rivoluzione della Chiesa contano su arzilli vecchietti il più giovincello dei quali ha 78 anni mentre gli altri hanno superato gli ottanta .Gente così può far danni ,anche rilevanti ,ma per fare la rivoluzione (sic) ci vuole ben altro e.... tanto tempo a disposizione.Bobo

Rr ha detto...

Dov'e' l' errore?

Nnon c'è. E' dai tempi dei Giacobini che tutto deve cambiare affinché nulla cambi, e notoriamente i rivoluzionari di ieri sono i reazionari di oggi, e non c'è peggior mafioso del "professionistadell' Antimafia", ne' peggior corrotto del puritano duro e puro.
Ora, che le tante chiacchiere di riforma che si sono fatte da quell' infausto13 marzo 2013, siano appunto chiacchiere, è comprensibile, direi di piu visibile, a chiunque non avvesse venduto il cervello al miglior offerente. Ma quando mai e' arrivato qulcosa di veramente nuovo, riformatore e rinnovatore dal Sud America? La rivoluzione castrista era una copia di quella leninista. Quella, presunta, di Allende prima, Chavez poi una ricopiatura di quella castrista, la famosa teologia della liberazione un miscuglio di veteromarxismo e gesuitismo deteriore, i vari caudillos sono stati una brutta copia di Franco e Mussolini, e via dicendo. Una rivoluzione da un gesuita vissuto senza alcun problema sotto un regime militare autoritario, se non una vera e propria dittatura...Ma quando mai!!
Poi bastava osservare chi era contento del Bergoglio fatto papa, e si capiva subito come sarebbe andata a finire.
Ed ancora si continua a gettar fango su chi, seppur maldestramente, aveva cercato di cambiare le cose, e si cerca di far passare i " conservatori" per biechi affaristi. Il colmo!!!
Ai tempi della Chiesa pre CVII, quellla che i " tradizionalisti" rimpiangerebbero senza se e senza ma, una come la Chaouqui, sciacquetta
com'è di aspetto e di sostanza, in Vaticano non ci avrebbe mai messo piede, se non forse, molto forse, come donna delle pulizie.
Rr.
Rr

Rr ha detto...

A lui non piacciono i papi e le corti rinascimentali...Anche senza vivere nel rinascimentale Palazzo apostolico la corte s'è formata lo stesso, solo una corte dei miracoli: una sciacquetta (per usare un eufemismo), il marito die lei cornuto e felice, il Monsignor "protettore", il giullare di corte, il banditore, il cicisbeo d'accompagnamento, e via andare.
Solo che almeno nel Rinascimento c'erano MIchelangelo e Raffaello e Palestrina, qui ora cos'abbiamo?

Ut demonstrandum erat: fish stinks from the head.

RR

Bah ! ha detto...

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/guai-marito-chaouqui-realizz-rete-intranet-vaticano-1190785.html

Papa Francesco , e' meglio se "festina lente" riprendi l'uso del forziere inutilizzato di Castel Sant'Angelo !

Josh ha detto...

nel frattempo circolano notizie di ogni genere....

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/patto-scritto-col-sangue-marchio-fuoco-e-fruste-diventare-su-1190670.html

Rr ha detto...

Siamo in pieno Medioevo :)))!
Meno male che ci penserà il Jefe del Sudamerica (dove le donne le trattano a rose e fiori) a salvare le povere suorine !
RR

Silente ha detto...

Alcune domande ineludibili sugli scandali "finanziari" del Vaticano:
1) perché venne "licenziato" dallo IOR Gotti Tedeschi, banchiere gentiluomo (uno dei pochi), ben conosciuto e stimato anche nel contesto internazionale, mai implicato nella scandalosa politica finanziaria basata sulla truffa dei derivati e di altri strumenti di "finanza creativa", intellettualmente "conservatore" e autore di ottimi (e anche divertenti) testi di "teologia dell'economia" (cito il più recente: Amare Dio e fare soldi. Massime di economia divina, Fede & Cultura, 2014)?
2) perché il Vaticano, con Bergoglio, ha aperto le porte a "consulenti" di note multinazionali società di consulenza e di revisione lontanissimi dal pensiero cattolico e portatori di una visione mondialista dell'economia e della finanza?
3) perché Bergoglio ha avallato una nomina, nell'ambito della neo-costituita Segreteria dell'Economia, di un personaggio discutibilissimo come la trentatreenne franco-calabro-marocchina Francesca Immacolata Chaouqui, che aveva pubblicato sui social sue immagini discinte, che era emigrata da una società di consulenza a un'altra, che non risulterebbe neppure iscritta all'albo dei Revisori. E ancora: la neo costituita Segreteria dell'Economia veramente necessitava di una pr (per gli ingenui che ancora si ostinano a parlare italiano: public relation); e di una pr così, al massimo adatta a una discoteca alla moda? Chi controlla certe nomine in Vaticano? Non vengono fatte, come in ogni azienda, delle opportune verifiche?. E poi, non bastava guardarla in faccia? Superficialità? Ingenuità?Connivenze?

Non si accusino di "trame occulte" gli "oppositori" di Bergoglio, non si accusi il Cardinal Pell, che di economia ne capisce e che, pur parzialmente esautorato e sotto accusa in quanto "conservatore", sta cercando di fare pulizia nelle finanze vaticane. Lo scandalo è tutto nell'ambiente bergogliano.

Cesare Baronio ha detto...

Voglio auspicare che i deliri di cui parla il Giornale trovino pronta e inconfutabile smentita. Sono cose fuori dalla grazia di Dio: veramente non c'è più limite ai farneticamenti della setta conciliare per colpire i FFI.

Anonimo ha detto...

"Lo statunitense Raymond Leo Burke, classe 1948, patrono del sovrano militare ordine di Malta, è a suo agio in 417 metri quadrati"

Rr ha detto...

Nel frattempo Parolin sceglie il nuovo CdA del "Bambin Gesù": De Bortoli - che competenza ha un giornalista sull' amministrazione di un grosso ospedale ? - la Tarantola (il cui periodo di amministrazione alla Rai ha lasciato debiti milionari), e via di questo passo. Considerando che la Tarantola alla Rai la volle Napolitano e che De Bortoli ha diretto il Corriere, sbaglio o sento puzza di grembiulini ?
RR

tralcio ha detto...

Tornando a casa ascoltavo l'autoradio... Su Radio 24 e su Radio Rai, alla stessa ora, due programmi dedicati "a ciò che sta accadendo in Vaticano".

La tesi, uguale in entrambi i casi, era: "chi vuole fermare Francesco?".
E giù peana sull'uomo che vuole riformare la Chiesa e sul semi-fallimento del Sinodo.
Francesco ha l'opinione pubblica dalla sua, ma ha contro la curia cattiva.
In Curia c'è chi continua nel proprio malaffare (soldi, case, agi, vizi) e c'è chi è teologicamente restio ad accettare le novità del pastore che è "in sintonia con lo spirito del tempo" (testuali parole di uno dei conduttori...).

Ergo, le due ragioni per cui si è contrari a questo "fenomeno" si sono coalizzate e saldate contro di lui. Quindi essere contro Francesco è comunque "male": esserlo per affari o per teologia è lo stesso.

Capito il giochetto? Secondo voi chi l'ha architettato? Cui prodest?
Il false flag è diventato una moda e chi è alla moda volete che non sia in sintonia con "lo spirito del tempo"?

Intanto sia chiaro questo concetto: chi è contro le aperture di Francesco in materia pastorale è contro la riforma della Curia.
E siccome per essere contro la riforma bisogna essere ladri (o presunti tali, ma lo sputtanamento è il primo grado di giudizio e la forca mediatica precede gli altri, fino a renderli insignificanti nei tempi -lunghissimi- necessari), i "conservatori" sono d'accordo con i ladri, ergo ladri pure loro, tutti nemici del "santo prima ancora" (o forse è il santo, santo santo?).

Toccherà trangugiare molti bocconi amari.

Quel che scrive Josh ne è un'ulteriore assaggio.

T. ha detto...

E' questo l'elemento di disturbo ?
http://www.ilfoglio.it/chiesa/2015/11/04/vatileaks-romanzo-vaticano-ha-trovato-il-suo-uomo-nero-george-pell___1-v-134587-rubriche_c204.htm

T. ha detto...

http://www.ilfoglio.it/articoli/2014/11/01/chiesa-senza-timone-dice-burke-no-a-capriole-dottrinali-dice-pell___1-v-122459-rubriche_c162.htm
Ah , beh , allora se le cercano ...

Anonimo ha detto...

Ma pensate la pubblicita' che ha portato a quresto libro l'arresto dei due personaggi in Vaticano! Proprio alla vigilia dell'uscita del libro la storiellla intricante del corvo e della corva! Fossi l'autore dei libri darei una percentuale dei proventi alla Santa Sede per tutt sta pubblicita' gratuita! Bella messa in scena, proprio bella messa in scena gesuitica!

Rr ha detto...

Ma i 415 mq di Burke sono la sede del Sovrano Ordien di Malta?

Un sospetto ( leggo troppi libri gialli): ma se dopo il mezzo fallimento, per loro, del Sinodo, e sospettando che sarebbe andata cosi, si erano premuniti, ed hanno fatto uscire informazioni allaGemdarmeria vaticana e prepato i libri, cosi da "ammonire" il VdR: se non ti dai una mossa, fai al fine del tuo predecessore?
Oggi un libro si scrive e pubblica in poche settimane, quindi bastqva far arrivare a Nuzzi le carte circa due mesi fa, poi dargli l'OK per la pubblicazione, et voila'.
Rr

@Silente ha detto...

un personaggio discutibilissimo come la trentatreenne franco-calabro-marocchina Francesca Immacolata Chaouqui,
Assunta su raccomandazione (si dice) dell'allora presidente del Consiglio Letta.

Luisa ha detto...

Segnalo:

http://www.riscossacristiana.it/fuori-moda-la-posta-di-alessandro-gnocchi-031115/

Pietro C. ha detto...

UN COMMENTO a queste tristi vicende:

http://traditioliturgica.blogspot.it/2015/11/la-contraffazione-della-chiesa.html

Grazie per la lettura.

Anonimo ha detto...

Tutto questo agitarsi estremamente scomposto di Bergoglio servirà solo a far perdere alla Chiesa una buona fetta dell'8x1000 ed a farle pagare l'IMU.Intanto tutti a dire che la Chiesa è cattivissima e corrotta e che il papa è un santo.Secondo me neanche un adolescente vanitoso potrebbe andar fiero di questi elogi immotivati. bobo

Anonimo ha detto...

Anonimo Anonimo ha detto...
Tutto questo agitarsi estremamente scomposto di Bergoglio servirà solo a far perdere alla Chiesa una buona fetta dell'8x1000 ed a farle pagare l'IMU.Intanto tutti a dire che la Chiesa è cattivissima e corrotta e che il papa è un santo.Secondo me neanche un adolescente vanitoso potrebbe andar fiero di questi elogi immotivati. bobo
Chissà se, per salvare il salvabile, non si ricorderanno di due verità taciute. Cioè che l'8 x mille NON Va alla Chiesa Cattolica, ma alla CEI e che l'IMU grava sugli immobili dei singoli enti, non della Chiesa in senso proprio che, credo, non è abbia.

Luisa ha detto...

Si diceva che il cerd. Pell è nel mirino, per verificarlo basta percorrere anche solo i titoli della stampa di regime che sia "cattolixa" o laicista, non metto i link è sufficiente leggere su V.I. il quotidiano contributo del portavoce privato di Bergoglio, che per Pell usa il grassetto..., o di aprire il Sismografo.

RR ha detto...

Luisa,
Pell ha tre difetti: è anglosassono,quindi pragamatico, è conservatore, quindi No a divotziati risposati,omosessuali e prweti sposati o donna, sì alla Messa VO, ma soprattutto è onesto, e questo dà fastidio ai maneggioni di corte che hanno finalmente messo o rimesso le mani sul bottino.
Perciò "Pell must go".
Rr

Luisa ha detto...

Segnalo:

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-corvi-in-vaticano-avvoltoi-e-iene-nei-giornalida-repubblica-a-libero-una-chiesa-di-malfattori-14302.htm

Leggo:

"E quanto si vede nel caso di cui sopra basta e avanza per dire che siamo di fronte a una grande operazione di discredito della Chiesa, e più in particolare della Santa Sede, che prende spunto da innegabili zone d’ombra della Curia romana. Non si punta però il dito su queste zone d’ombra perché ad esse venga posto rimedio in quanto non soltanto costituiscono un male in sé, ma anche infangano una realtà altrimenti ricca di grandi santità e di grande dedizione; insomma perché si ama o quantomeno si stima la Chiesa. Nient’affatto. Si fa piuttosto leva su di esse per screditarla e delegittimarla. "

Effettivamente i media dalle mie parti sguazzano in questo scandalo con una delizia evidente, pensate, poter gettare fango sulla Chiesa, screditarla, un`occasione che non potevano certo lasciar passare.
MA
una persona si salva, una peraona è esaltata:
"Francesco",
presentato come il bersaglio e la vittima di un complotto ordito dai suoi nemici che si oppongono alla sua "chiesa povera per i poveri", alle sue riforme, ecc.ecc., blablablabla...
Che sia stato lui a voler quelle persone, che faccia fiducia a persone sbagliate, che con il suo tipo di governo autoritario e le sue critiche sprezzanti verso la Curia che non è fatta solo di gente spregevole, abbia anche probabilemnte scaldato gli animi e creato malumori, ben pochi lo menzionano.
Bergoglio è sempre e comunque bianco come neve, come ho già detto da questa vicenda uscirà ancor più forte che già non lo è, del resto a vedere come stanno girando le cose, come tutto ciò contribuisce ad esaltare ancor più il personaggio Bergoglio, a farne un eroe della trasparenza(!), della povertà, che subisce la pesante eredità di "Ratzinger" ( sì, ho letto anche questo), porsi delle domande su una certa sincronicità degli eventi non sembra illogico, anzi.

Voci.. ha detto...

http://www.lastampa.it/2015/11/05/blogs/san-pietro-e-dintorni/johan-bonny-a-bruxelles-rQyXswhM3sFzxB6NdZbQ1L/pagina.html

Rr ha detto...

Luisa,
è dall'11 febbraio 2012 che "la sincronicità degli eventi" è data e dimostrata. Più passa il tempo, più è chiaro che BXVI "must go", e quindi bombardamenti a tappeto ed aiuto agli "oppositori al regime", quindi "regime change" e tutto è bello, nuovo, "profuma di primavera". Ma anche questa primavera si è trasformata in un incubo ed è arrivato l'USIS. Speriamo ci sia anche qui presto un "Vladimir".
Rr
PS: in Italia ci sono ancora quelli che dan la colpa di ogni schifezza al Duce o, in subordine, a Berlusconi. Figurati se non trovavi qualcuno che dava la colpa di 'sta puzza a Ratzinger. Ma buona parte del popolo italiano dice anche : - Stavamo meglio, quando stavamo peggio - e ti posso garantire che non si riferiscono a Silvio.

Bah ! ha detto...

http://gloria.tv/media/yEnyFdFQfTC

Silente ha detto...

Peccato che Mic non abbia pubblicato il mio messaggio con la citazione del testo di Socci su "Libero" di oggi. Credevo potesse essere interessante. Pazienza. L'aggiungo alle censure del passato. E lo terrò presente per la mia partecipazione futura.

mic ha detto...

Silente,
non so proprio a quale commento ti riferisci, perché non ne ho censurato nessuno.
Oltre ai due, qui, di ieri, ci sono altri commenti in altri thread. Sono gli unici che ho visto e pubblicato.

Silente ha detto...

Scrive Silente (ripescato nello spam)
A proposito di "complotti contro Bergoglio": scrive Socci su Libero di oggi:

"I giornali che parlano di guerra tra Bergoglio e la Curia dimenticano di dire che proprio il partito della Curia è quello che ha "inventato" ed eletto Bergoglio. Oggi quel "partito" si trova come il Pd davanti a Marino. Amaramente pentito della scelta. Perché Bergoglio è "unfit". Inadeguato. Bisogna prenderne atto. Sul New Yorker si è letto che in questo momento, fra coloro che lo elessero nel marzo 2013, non prenderebbe neppure dieci voti.
L'attuale papa è figlio di quella cultura politica peronista che ha portato l'Argentina al fallimento. Bergoglio stesso ha lealmente riconosciuto che già il suo giovanile incarico di capo dei gesuiti argentini fu un disastro. Un pezzo grosso della Compagnia ha dichiarato a un giornalista americano che a quel tempo "Bergoglio ha causato un sacco di problemi".
Ha notevoli doti, ma aveva attorno una corte di fedelissimi pasdaran e "il culto della personalità ...crea grandi divisioni". Ha aggiunto: "sarà una catastrofe per la Chiesa avere uno come lui alla Sede Apostolica. Noi ci abbiamo messo due decenni a tentare di riparare il caos che aveva prodotto".
I media italiani vivono in una bolla di papolatria che pare un'ossessione idolatrica. Vedono Bergoglio come il Bene assoluto e chi dissente da lui è dipinto come emissario del Male o losco cospiratore."


Articolo assolutamente condivisibile.

Rr ha detto...

Ahi, ahi, se sul JYT, oltre a Douthat, cominciano a pubblicare articoli come quelli citati da Socci, e contemporaneamente parte la Vatileaks II, sospetto che, come gia' scritto, questo possa essere un pizzino molto chiaro al VdR: o radrizzi la barra come vogliamo noi, o ti "abdichiamo". Probabilmente gli concederanno il tempo di scrivere un'eventuale Lettera postsinodale epoi, a seconda del contenuto, Giubileo si o no, via, raus.
Del resto BXVI l'hanno "abdicato" in pieno Aanno della Fede, cosi il successore ha goduto dell'effetto training di tutte le cerimonie e gli eventi gia' preparati per l' Anno fidei. Cosi potrebbe andare per ill post Bergoglio.

Oh, che tempi interessanti viviamo ! Quellli di Romolo Augustolo ed Odoacre ci fanno un baffo.

Silente ha detto...

Grazie Mic. Ti chiedo scusa per aver dubitato.
Un caro saluto
Silente

Anonimo ha detto...

newspectator.co.uk/2015/11/pope-francis-is-risking-a-catholic-civil-war/