Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 26 marzo 2017

Il Cardinale Burke si pronuncia sulla “Correzione formale”

Apprendiamo da OnePeterFive, da cui stralciamo i punti salienti, nella nostra traduzione.

Il Cardinale Burke, nella parrocchia di San Raimondo di Peñafort a Springfield, in Virginia, il 24 marzo scorso, ha affrontato domande sulla tanto attesa “correzione formale” preannunciata dai quattro cardinali nel caso in cui Papa Francesco non risponda ai dubia a lui presentati lo scorso settembre e resi pubblici in novembre.
Nel rispondere circa le voci che avevano fatto pensare ad uno stallo, ha lasciato intendere che la correzione resta in piedi, affermando:
Spero vivamente che ci sia [la risposta del Papa] perché si tratta di domande davvero fondamentali sollevate dal testo della esortazione apostolica post-sinodale Amoris Laetitia. E fino a quando queste domande non troveranno risposta, nella Chiesa continuerà a diffondersi una confusione molto dannosa. Una delle domande riguarda la verità che esistono particolari atti che sono sempre e comunque sbagliati - quelli che noi chiamiamo atti intrinsecamente malvagi - e così, noi cardinali, continueremo ad insistere sul fatto che si abbia una risposta a queste questioni così serie.
Dopo aver respinto l'idea che i dubia siano irrispettosi o arroganti e affermato che si tratta di una modalità tradizionale di richiesta al papa di chiarimenti sull'insegnamento costante della Chiesa, Burke ha chiarito il perché, non ricevendo risposta dopo la presentazione iniziale dei dubia - e dopo che ai cardinali è stato detto dalla CDF che non ci sarebbe stata alcuna risposta - essi hanno reso pubblici i dubia
Abbiamo ritenuto necessario rendere pubblica la questione [dei dubia] perché molti fedeli che avvicinavamo, si rivolgevano a noi formulando queste domande e dicevano bene cosa c'è di sbagliato. Queste domande le abbiamo e sembra che nessuno dei cardinali che hanno la grande responsabilità di assistere il Santo padre se le ponga e così... le abbiamo rese pubbliche; il che è stato fatto con grande rispetto.
E dunque, in caso di mancata risposta:
Non dobbiamo far altro che sanare la situazione, ancora una volta in modo rispettoso; il che semplicemente significa formulare la risposta alle domande [dei dubia] in base all'insegnamento costante della Chiesa e renderla nota pubblicamente per il bene delle anime.
Senza indicare i tempi. Ha detto semplicemente che ci stanno lavorando. Il cardinale si è giustamente mantenuto sulle generali e in modo dottrinalmente corretto. A ben guardare, il fatto è di enorme gravità e Bergoglio non ne uscirebbe indenne: il Papa si rifiuta di esercitare il suo ruolo e quattro cardinali di fatto lo esautorano dettando la corretta dottrina sul punto. Non saremmo affatto allo scisma ma alla dimostrazione dell'incapacità del Papa di esercitare la giurisdizione, con tutte le conseguenze del caso.
Anche se i quattro cardinali son partiti da un punto nevralgico di non poco conto, resta comunque da chiedersi cosa ci sia ancora da fare per affrontare i molti altri atti e dichiarazioni preoccupanti e forse eretici di Papa Francesco, puntualmente registrati in queste pagine, nonché tutti i nodi irrisolti di conio conciliarista.
(Maria Guarini)

37 commenti:

Marcello ha detto...

La situazione peggiore sarebbe questa correzione ed il Papa che semplicemente la ignora. Saremmo allo stallo, come adesso del resto. E temo avverrà così.
Altrimenti la palla passerebbe a Papa Francesco che potrebbe prendere chissà quali decisioni, ma forse si sbloccherebbe la situazione.

Anonimo ha detto...

Tutto il mondo parla di un caso di copertura di un prete pedofilo che coinvolgerebbe Bergoglio. Ma in Italia c'e il silenzio. Informatevi sul caso di padre Grassi in Argentina.

Unum

Alessandro Mirabelli ha detto...

Come sempre da parte mia ... Chapeau, Eminenza.

Anonimo ha detto...

http://www.marcotosatti.com/2017/03/26/burke-spero-ancora-che-il-papa-risponda-ai-dubia-la-confusione-e-dannosa-per-la-chiesa-insisteremo/

marius ha detto...

Sono convinto che i 5 dubia dei 4 cardinali sia l'evento cardine che deve attrarre prioritariamente la nostra attenzione, trepidazione e divulgazione. Perché loro 4 stanno agendo con autorità, con pazienza e lungimiranza, e dobbiamo aver fiducia, sostenerli con la nostra fiduciosa preghiera.
Piuttosto che andar dietro ad un arruffapopoli, come persone in agitata attesa di chissà ché, che vanno di qui e di là laddove si pensa che Cristo sia di qui o di là, meglio calma e gesso, vita cristiana quotidiana regolare, lavoro diligente e intelligente, al proprio posto, costruendo giorno per giorno per salvare nel proprio piccolo il seme della vera fede.
L'esempio ce lo dà appunto il card. Burke.

Aggiungerei una cosa interessante che ha detto Giudici in un thread precedente:
se vi è un'iniziativa che si coordina con quella dei 5 dubia, questa va incoraggiata naturalmente vigilando sulla sua attuazione.

Se non si coordina, secondo me è tempo perso.

Alessandro Mirabelli ha detto...

Chapeau, Card. Burke. Chapeau.

Silvano M. ha detto...

Dio lo voglia che avvenga al più presto perchè la confusione aumenta come i fumogeni alla partita della nazionale: sparati i fumogeni, a poco a poco la nebbia invade il campo, si sospende la partita , si aspetta che la nebbia si diradi , e finalmente si ricomincia quando ritorna tutto chiaro.

Luisa ha detto...

Il cardinale continua a sperare "vivamente che ci sia la risposta del papa" malgrado che dalla CdF è stato detto che non ci sarebbe stata alcuna risposta, in attesa di quella totalmente ipotetica se non utopica risposta, con i suoi confratelli, che spero lavorino uniti, prepara la correzione MA senza fretta , senza indicare i tempi, nel frattempo i guardiani della rivoluzione, sicuri e arroganti, continuano la loro marcia trionfale deridendo con sarcasmo i "quattro gatti" spelati che non corrono con loro.

Considerare poi che, dovesse esserci, quella correzione esautorebbe di fatto Bergoglio che non ne uscirebbe indenne e farebbe la dimostrazione della sua incapacità di esercitare la giurisdizione, con tutte le conseguenze del caso, è un pensiero che mi sembra partecipare di una pia illusione, di una visione angelica e irrealista della situazione, è non tener conto che siamo in un regime totalitario, con un papa-despota al potere, abile=astuto stratega e "comunicatore", che saprà a modo suo mobilizzare le sue truppe e la sua corte per discreditare e neutralizzare i "ribelli al papa", ribelli perchè difendono e trasmettono la retta Dottrina.
Chi sarà accusato di essere scismatico non sarà il papa ma chi difende il Tesoro che il Signore ha affidato alla Sua Chiesa.

Forse la consapevolezza di questo capovolgimento pazzesco fa parte dei motivi che ritardano la "correzione fraterna", sicuramente i cardinali sono in possesso di informazioni che li influenzano nella loro azione e decisione, e intanto continua lo scempio provocato dalle truppe papali al servizio della rivoluzione.

Luisa ha detto...


"Quando il pastore si cambia in lupo, tocca soprattutto al gregge difendersi.
Di regola, senza dubbio, la dottrina discende dai vescovi ai fedeli; e non devono i sudditi giudicare nel campo della fede, i capi.

Ma nel tesoro della rivelazione vi sono dei punti essenziali, dei quali ogni cristiano, perciò stesso ch’è cristiano, deve avere la necessaria conoscenza e la dovuta custodia. Il principio non muta, sia che si tratti di verità da credere che di norme morali da seguire, sia di morale che di dogma.

I tradimenti simili a quelli di Nestorio non sono frequenti nella Chiesa; tuttavia può darsi che alcuni pastori tacciano, per un motivo o per l’altro, in talune circostanze in cui la stessa religione verrebbe a essere coinvolta.

In tali congiunture, i veri fedeli sono quelli che attingono solo nel loro battesimo l’ispirazione della loro linea di condotta; non i pusillanimi che, sotto lo specioso pretesto della sottomissione ai poteri costituiti, attendono, per aderire al nemico o per opporsi alle sue imprese un programma che non è affatto necessario e che non si deve dare loro."


Brano tratto da: Dom Prosper Gueranger, L'anno liturgico volume secondo, p. 354

Autore: Dom Prosper Guéranger
Titolo: L'Anno liturgico

http://blog.messainlatino.it/2017/03/ecco-la-citazione-del-card-burke-sul.html

tralcio ha detto...

Il cieco incontra Gesù, in effetti interpellato da una domanda circa le colpe di quella cecità.
In effetti c’è una colpa non in senso morale che ci riguarda tutti (tranne Maria): il peccato originale.
Gesù sputando fa del fango che mette sugli occhi al cieco, inviandolo a lavarsi alla piscina di Siloe.
A quello strano invito di un uomo sconosciuto il cieco si fida e va. Si lava e torna che ci vede!
Adesso che lui ci vede, gli altri lo vedono ancora come prima e non si fidano.
Gli uomini vedono come e quello che possono vedere con la loro vista solo sensibile.
A quel punto per il cieco guarito Gesù non è più solo un uomo, ma è un profeta.
La nuova visione però gli costa la freddezza dei genitori (che lo “scaricano”) e l’ira del sinedrio.
Come cieco tra gente che ci vede aveva un ruolo, ma adesso che ci vede viene emarginato!
Stranamente riesce a fare dell’ironia su un discepolato che lui intuisce, ma è rifiutato dagli altri.
Ora, noi sappiamo che se uno è timorato di Dio e fa la sua volontà, Egli lo ascolta.
Ma quelli sanno solo rinfacciargli di essere lui quello nato nei peccati, mentre loro non ne hanno.
Gesù lo viene a sapere e compare ancora davanti all’uomo, che adesso lo può guardare. Ecco il dialogo.
«Tu credi nel Figlio dell'uomo?». «E chi è, Signore, perché io creda in lui?».
«Tu l'hai visto: colui che parla con te è proprio lui». «Io credo, Signore!». E gli si prostrò innanzi.
Per l’ex cieco Gesù non è più un uomo sconosciuto, non è nemmeno solo un profeta: è Dio e lo adora!
Gesù non è venuto a lasciare le cose come stanno, ma a trasformarle mediante un giudizio sulla fede.
«Io sono venuto in questo mondo per giudicare,
perché coloro che non vedono vedano e quelli che vedono diventino ciechi».
Ogni uomo è afflitto da una cecità interiore, dovuta al peccato originale. Il battesimo è l’inizio di un cammino di luce, che ci invia. Lo Spirito Santo interviene nei sacramenti (la Cresima, la Riconciliazione l’Eucaristia) agendo su tutto ciò che impedisce la purezza del cuore e di vedere Dio. Allora la fede di chi adora Dio può essere completa e l’ex cieco essere un discepolo che vede le cose con lo sguardo di Dio.
Invece chi non è in questa disposizione del cuore e non si rende disponibile alla grazia, senza farsene vanto, ma riconoscendosi umilmente servo di questa divina Volontà, resta capace solo di uno sguardo umano.
Ci saranno delle persone operose e capaci di sentimenti religiosi che chiederanno:
«Siamo forse ciechi anche noi?». Gesù rispose loro:
«Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: Noi vediamo, il vostro peccato rimane».
In effetti, per chi non si lascia trasformare dalla grazia, al centro resta sempre l’uomo. Il nostro io, non Dio.

Anonimo ha detto...

Per Unum
mi pare che in sintesi la storia sia la seguente:
Bergoglio nomina una controcommissione di inchiesta la quale stabilisce che il prete è innocente;
padre Grassi nel 2009 è condannato a 15 anni per abuso minorile.

Luisa ha detto...

Ebbene no, il cardinal Burke non si è affatto pronunciato sulla "correzione formale, è solo una fake news, lo pensa e lo ha scritto sulla Bussola Lorenzo Bertocchi:

"I dubia e la correzione Una fake news"

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-i-dubia-ela-correzioneuna-fake-news-19368.htm

Marcello ha detto...

D'accordo con l'articolo di Lorenzo Bertocchi: siamo arrivati al punto che molti tradizionalisti vogliono manipolare i 4 cardinali.
Burke e gli altri, per quanto ne sappia, non hanno MAI parlato di richiami e tirate d'orecchie al Papa. Indipendentemente dal fatto che sia giusto o sbagliato farlo! Solo che non trovo corretto lasciare intendere che i cardinali si siano rimangiati la parola.
Qui due links, di cui l'ultimo originale in inglese, del 09 gennaio 2017, dove Burke già rispondeva alla domanda: "Ci sarà una “correzione formale”? Burke ha risposto così:

“Non sembra molto diverso dai Dubia. In altre parole, le verità che sembrano essere poste in questione da AL saranno semplicemente poste accanto a ciò che la Chiesa ha sempre insegnato e praticato nell’insegnamento ufficiale della Chiesa. E in questo modo questi errori saranno corretti”.


http://www.marcotosatti.com/2017/01/11/burke-la-correzione-ci-sara-confusione-e-divisione-di-al-sono-opera-del-demonio-bisogna-rimediare/


http://remnantnewspaper.com/web/index.php/articles/item/2980-the-remnant-interview-of-cardinal-raymond-burke

Matteo ha detto...

Mi sembra che si vada da un eccesso all'altro. Burke sostiene che in assenza di risposta ci sarà una loro risposta pubblica che attinga dal magistero. Che abbia o non abbia degli effetti correttivi formali, li avrà di sicuro mediatici, e dopotutto chi di media globlalizzati ferisce, di media globalizzati perisce. Chiamatela "presa di posizione autorevole", ma certo sarà ancor più difficile per la Chiesa non tenerne conto. Ovvio che creerà una frattura, dagli esiti incerti

mic ha detto...

Non ho tempo di mettermi a puntualizzare. Ma sul Card. Burke e la "correzione formale", ne abbiamo sempre parlato "in diretta"... Conosco certi tipi di normalizzatori cerchiobottisti.

...Lei ha anche dichiarato che avete l’intenzione di emanare una correzione formale qualora fosse necessario. È un progetto che sta ancora in piedi?

Cardinal Burke: Certo. Si tratta dello strumento standard della Chiesa per affrontare una situazione del genere. E sì, ci sono altri cardinali che condividono le nostre posizioni. Non voglio entrare in tema di numeri. Si deve ricordare che qui l’unico criterio valido è la verità. Ci sono stati casi esemplari: si pensi ad Enrico VIII e al suo desiderio di risposarsi prima che il suo primo matrimonio fosse dichiarato nullo; in quel frangente tutti i vescovi dell’Inghilterra tranne San Giovanni Fisher hanno sostenuto l’errore, ma solo San Giovanni Fisher è diventato santo perché ha difeso la verità. E tutti noi cardinali e vescovi della Chiesa abbiamo la responsabilità di difendere la verità; non fa alcuna differenza se sembriamo numerosi o se sembriamo troppo pochi: è la verità di Cristo che deve essere insegnata.
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2016/12/il-cardinale-burke-sull-atto-formale-di.html

Non sarebbe qualcosa di molto differente dai dubia. In altre parole, la verità che sembra essere messa in questione dall’AL verrebbe semplicemente riaffermata sulla linea di quanto la Chiesa ha sempre insegnato, praticato e annunciato nel suo insegnamento ufficiale. E in questo modo tali errori sarebbero corretti. Le sembra chiaro?
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2017/01/cardinale-burke-amoris-laetitia-il.html

E cos'altro avrebbe potuto essere?
E del resto resta assodato che il fatto è di enorme gravità e Bergoglio non ne uscirebbe indenne: il Papa si rifiuta di esercitare il suo ruolo e quattro cardinali (e pare non solo loro) di fatto lo esautorano dettando la corretta dottrina sul punto. Non saremmo affatto allo scisma ma alla dimostrazione dell'incapacità del Papa di esercitare la giurisdizione, con tutte le conseguenze del caso.

mic ha detto...

Da un'Omelia del card. Burke febbario scorso (nella nostra traduzione)

...Il card. Burke ha letto un sermone di più pagine, che si richiamava principalmente a citazioni da una fonte del 19° secolo: Dom Prosper Guéranger, benedettino francese e purista liturgico che ha restaurato la regola benedettina nella sua patria dopo che era stata spazzata via dalla Rivoluzione francese.
"Quando il pastore diventa un lupo, il primo dovere del gregge è quello di difendersi", ha detto Burke, citando Guéranger. "Il tradimento come quello di Nestorio è raro nella chiesa, ma può accadere che alcuni pastori mantengano il silenzio per un motivo o per l'altro in circostanze in cui è in gioco la religione stessa".
Nestorio, arcivescovo di Costantinopoli, rifiutava di usare il termine "Madre di Dio" in riferimento alla Vergine Maria. Nel 431, San Cirillo ha guidato il primo Concilio di Efeso per condannare Nestorio come eretico e rimuoverlo con la forza dalla sua sede.
Burke ha dichiarato: "San Cirillo doveva avere l'onestà e il coraggio di combattere la falsità, anche se era stata propagata da un confratello vescovo sostenuto da altri vescovi e tollerato in silenzio da altri ancora".
"Siano rese grazie a Dio per la sua onestà e coraggio, che sono stati strumento per trasmetterci la verità e la fede che salva".
A conclusione della sua omelia, Burke ha proseguito con diverse preghiere, compresa la seguente:
"Preghiamo oggi per i nostri pastori, per il Santo Padre e per i vescovi, perché abbiano la saggezza e il coraggio di difendere la fede in ogni momento in modo che il gregge possa rimanere uno con Cristo e ottenere così la salvezza eterna".
...
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2017/02/9-febbraio-kansas-city-il-cardinale.html

Anonimo ha detto...

dom Prosper Gueranger:
"Quando il pastore si cambia in lupo, tocca soprattutto al gregge difendersi. Di regola, senza dubbio, la dottrina discende dai vescovi ai fedeli; e non devono i sudditi giudicare nel campo della fede, i capi. Ma nel tesoro della rivelazione vi sono dei punti essenziali, dei quali ogni cristiano, perciò stesso ch’è cristiano, deve avere la necessaria conoscenza e la dovuta custodia. Il principio non muta, sia che si tratti di verità da credere che di norme morali da seguire, sia di morale che di dogma. I tradimenti simili a quelli di Nestorio non sono frequenti nella Chiesa; tuttavia può darsi che alcuni pastori tacciano, per un motivo o per l’altro, in talune circostanze in cui la stessa religione verrebbe a essere coinvolta. In tali congiunture, i veri fedeli sono quelli che attingono solo nel loro battesimo l’ispirazione della loro linea di condotta; non i pusillanimi che, sotto lo specioso pretesto della sottomissione ai poteri costituiti, attendono, per aderire al nemico o per opporsi alle sue imprese un programma che non è affatto necessario e che non si deve dare loro".
(Dom Prosper Gueranger, L'anno liturgico volume secondo, p. 354)

Sacerdos quidam ha detto...

"D'accordo con l'articolo di Lorenzo Bertocchi: siamo arrivati al punto che molti tradizionalisti vogliono manipolare i 4 cardinali."

Manipolare i 4 cardinali?
Ma niente affatto. 'Molti tradizionalisti' hanno semplicemente tirato le logiche conseguenze dalle premesse poste in atto dai 4 cardinali medesimi.

Che senso avrebbe infatti una semplice correzione con cui verrebbe ricordata la dottrina cattolica in rapporto all'Amoris laetitia, e poi basta?
La dottrina cattolica i suddetti cardinali l'hanno già ricordata e ribadita pubblicamente in diversi momenti, con interviste ed altro.

Qualora Papa Bergoglio, come prevedibile, tirasse dritto per la sua strada senza tener conto di quella correzione, l'ovvia e logica conclusione dell'azione iniziale dei quattro Cardinali dovrebbe essere una sua messa in stato di accusa in quanto - come minimo - incapace di governare la Chiesa. Con modalità che essi stessi dovrebbero valutare, ma si tratterebbe di un'esigenza ineludibile. D'accordo che sarebbe cosa grave, ma non riesco a vedere altro da fare. A mali estremi, estremi rimedi.

Altrimenti è come se degli ufficiali di bordo di una nave, pur vedendo che il Capitano la sta dirigendo a tutta velocità verso un iceberg, si contentassero di averlo avvisato e ammonito di non farlo... e poi basta, giustificandosi con un "vabbè, noi glielo abbiamo detto"...

Dunque nessuna manipolazione da parte dei 'tradizionalisti', solo coerenza logica. Almeno fino a prova contraria.



Sacerdos quidam ha detto...

E comunque, anche nel caso in cui i "Quattro dei Dubia" alla fine si defilassero, non dovremmo in alcun modo abbatterci. Il perché ce lo ricorda il profeta Geremia:

"Maledetto l'uomo che confida nell'uomo, che pone nella carne il suo sostegno e il cui cuore si allontana dal Signore.
Egli sarà come un tamerisco nella steppa,quando viene il bene non lo vede;
dimorerà in luoghi aridi nel deserto, in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere.
Benedetto l'uomo che confida nel Signore e il Signore è sua fiducia.
Egli è come un albero piantato lungo l'acqua,verso la corrente stende le radici; non teme quando viene il caldo, le sue foglie rimangono verdi; nell'anno della siccità non intristisce, non smette di produrre i suoi frutti." (Ger 17,5-8)

Adiutorium nostrum in nomine Domini! E nel Suo Nome ed in quello di Maria SSma vinceremo ugualmente.

mic ha detto...

Nell'anno della siccità non intristisce....
E quale siccità più che questa temperie oscura?
Ma se le nostre radici si stendono verso la corrente e se il Signore è il nostro pastore con tutte le meraviglie che ne conseguono, sarà Lui a cogliere i Suoi frutti....

Luisa ha detto...


"Altrimenti è come se degli ufficiali di bordo di una nave, pur vedendo che il Capitano la sta dirigendo a tutta velocità verso un iceberg, si contentassero di averlo avvisato e ammonito di non farlo... e poi basta, giustificandosi con un "vabbè, noi glielo abbiamo detto"..."

E quindi?
Gli ufficiali che devono fare?
Ammutinarsi e, dai lati della nave dove son già stati gettati, prendere un megafono per farsi sentire e accusare il capitano di essere un pericolo per una nave che NON È la sua nave, di portarla contro gli scogli?
E poi?
Fatto quello, forse che il capitano e la sua ciurma abbandoneranno il timone?
No, gli ufficiali saranno subito come minimo derisi e poi bloccati e neutralizzati , e forse anche gettati a mare, mentre il capitano continuerà diritto sulla sua strada.

O forse gli ufficiali di bordo dovrebbero tentare di togliere il timone al capitano?
A parte che si troverebbero presto in faccia l`armada dei guardiani della rivoluzione pronti a difendere e timone e timoniere, chi si limita anche solo a considerare quest`ultima "soluzione" come l`unica possibile naviga nell`utopia la più irrealista.

La prima reazione invece è forse un rischio da prendere ma un rischio così grande e pesante in conseguenze che gli ufficiali esitano a passare all`azione.
E intanto la barca va, Gesù dorme, fino a quando?

Anonimo ha detto...

A me pare che, come dice mic, i "quattro cardinali" (li metto tra virgolette perché voglio sempre sottolineare al lettore di passaggio che non sono solo quattro) stiano procedendo in coerenza con quanto annuciato da tempo.

Secondo me fanno bene, senza fare subito passi aggiuntivi. Questa mossa non preclude che vengano fatti dopo. È più facile per un fedele aderire subito ad una presa di posizione magisteriale, che non chiedergli già subito di aderire ad una contrapposizione al Papa. Che per ora non è nemmeno chiaro se e come potrebbe avvenire.

Procedendo... leggo da Socci oggi (scusate le maiuscole, ma così è l'originale):

"SULLA BUSSOLA QUOTIDIANA SI RENDE NOTO CHE IL 22 APRILE PROSSIMO SI TERRA' UN CONVEGNO INTERNAZIONALE A ROMA - A UN ANNO DALL'AMORIS LAETITIA - DAL TITOLO: "FARE CHIAREZZA".

Per la verità non ho trovato questo riferimento al 22 aprile, ma dev'essere mia distrazione.

22 aprile... stessa data di Soave. Coincidenza? Coincidenza in fase o in controfase?

--
Fabrizio Giudici

Angheran70 ha detto...



"Il cardinale continua a sperare "vivamente che ci sia la risposta del papa" malgrado che dalla CdF è stato detto che non ci sarebbe stata alcuna risposta".

E scusa la fonte quale sarebbe? Il solito manzoniano da Velletri?. Per la cronaca il 24 c.m. non risulta che Muller sia stato ricevuto in Vaticano. Quella della rassicurazione di Muller "contro i quattro" è una volgare pantomima.

Alessandro Mirabelli ha detto...

Chapeau, card. Burke. Chapaeux.

PS PP = Professor Pasqualucci? Come sta, Professore?

marius ha detto...

"SULLA BUSSOLA QUOTIDIANA SI RENDE NOTO CHE IL 22 APRILE PROSSIMO SI TERRA' UN CONVEGNO INTERNAZIONALE A ROMA - A UN ANNO DALL'AMORIS LAETITIA - DAL TITOLO: "FARE CHIAREZZA".

sulla NBQ non sono riuscito a trovare questa nota

Annarè ha detto...

Ma hanno deciso un tempo di attesa o è infinita? quanto tempo devono aspettare la risposta del Papa? Ma poi c'è bisogno di aspettare? Forse vedono che il Papa dice cose pazze solo riguardo il matrimonio? Si sono accorti che commemora Lutero e tace sui 100 anni di Fatima? Si sono accorti che martella i cattolici ed esalta i nemici della Chiesa? Ma si sono accorti di cosa fa da 4 anni? Sperare che si siano accorti cosa è successo con il CVII è troppo lo so, ma almeno se si schiodassero dal solo amoris letitia e la smettessero di aspettare, il tempo è prezioso e non è dato sapere quanto se ne avrà a disposizione per fare il bene.

mic ha detto...

Angheran 70 e il cardinale Muller:

http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2017/02/l-cardinale-muller-puo-rispondere-ai.html

Anonimo ha detto...

"il tempo è prezioso e non è dato sapere..."

Tutto OK. Ma un conto è parlare da una tastiera, un conto è fare un passo così serio e delicato nella maniera giusta...

mic ha detto...

"SULLA BUSSOLA QUOTIDIANA SI RENDE NOTO CHE IL 22 APRILE PROSSIMO SI TERRA' UN CONVEGNO INTERNAZIONALE A ROMA - A UN ANNO DALL'AMORIS LAETITIA - DAL TITOLO: "FARE CHIAREZZA".

sulla NBQ non sono riuscito a trovare questa nota

per la verità il link poi porta qui
http://www.marcotosatti.com/2017/03/26/burke-spero-ancora-che-il-papa-risponda-ai-dubia-la-confusione-e-dannosa-per-la-chiesa-insisteremo/

Anonimo ha detto...

Per il Signor Alessandro Mirabelli.

Sì, sono io. Sto abbastanza bene, grazie. Un cordiale saluto, PP.

Paolo Pasqualucci ha detto...


@ Errata corrige

Attenzione: non ho risposto io ad Alessandro Mirabelli. Il PP che, se ho capito,
risponde alle ore 16:17 al posto mio dicendo che sta abbastanza bene, non so chi sia. Deve essere comunque un buontempone. Bisogna anche scherzare, ogni tanto, di questi tempi cupi.
Io, comunque, sto discretamente, grazie. Buona serata,
PP (Paolo Pasqualucci)

Anonimo ha detto...

Un aiuto per questi tempi agghiaccianti della " indifferenza "
«Pregate, pregate molto e fate sacrifici per i peccatori. Molte anime vanno infatti all’inferno perché non c’è nessuno che preghi e si sacrifichi per loro».

http://www.vittoriomessori.it/il-mistero-di-un-monito-che-inquieta-e-consola/

«Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente quelle più bisognose della tua misericordia».
.

Sacerdos quidam ha detto...

Per la signora Luisa:
certo non sta a me dire ciò che i suddetti cardinali debbano o possano fare. Tocca a loro, anche perché se si accettano gli onori - giusti e doverosi, per quanto li riguarda - bisogna poi assumersi anche gli oneri annessi.

Una sola cosa so: che non possono limitarsi a richiamare la dottrina cattolica, e basta. E' il semplice buon senso a farcelo capire.

E' anche vero, come sottolinea Fabrizio Giudici, che tale correzione teorica non esclude successivi atti più 'concreti' da parte loro.

Ma anche qui, non mi sembra che il tempo giochi a loro (e nostro) favore.

Papa Bergoglio sta conducendo una guerra-lampo, alla quale i 'quattro' sembrano opporre una tattica da trincea in stile prima guerra mondiale piuttosto obsoleta, mi pare.

Ad esempio: in soli quattro anni di pontificato Papa Bergoglio ha già sostituito un terzo dei vescovi italiani (già comunque neomodernisti wojtylratzingeriani) con neomodernisti terminali bergogliani DOC.

Senza contare tutte le altre nomine all'estero, in Curia e in Accademie varie.
Anche solo da questo punto di vista, se si aspetta ancora, il dopo-Bergoglio vedrà un amplissimo dominio bergogliano in tutti i luoghi ed in tutti i campi.

E poi, ben presto i Cardinali saranno messi di fronte ad altre sfide: diaconesse, preti sposati, donne-prete, forse un altro NO stavolta invalido. Che faranno?
Qui o si combatte, con prudenza sì, ma con decisione, o si sarà travolti.
Questo almeno è quanto ritengo, da semplice sacerdote qualunque.

Adiutorium nostrum in Nomine Domini.

Anonimo ha detto...

Sì, ma io il 22 aprile non l'ho trovato neanche sul sito di Tosatti...

--
Fabrizio Giudici

Anonimo ha detto...

Ho visto la notizia del convegno del 22 Aprile sulla Bussola.
Non è in un articolo, ma proprio nella testata del sito, in alto.
Dice: "Convegno internazionale
Sabato 22 Aprile 2017
Roma Hotel Columbus
Via della Conciliazione"
e riporta i loghi della Bussola e del Timone

Cate

Alessandro Mirabelli ha detto...

Il convegno del 22 aprile è stato annullato, così pare. Cercherò conferme.

Alessandro Mirabelli ha detto...

No. Si trattava di una falsa notizia. Il convegno del 22 aprile si terrà all'Hotel Columbus, Via della Conciliazione: "Fare Carezza". Speriamo bene: secondo me ci saranno depistaggi.