Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 2 marzo 2017

Benedettini in «Rito Antico» erigono due nuovi istituti, ad Albenga e in Irlanda

Non trascuriamo le buone notizie e rallegriamoci, nonostante la temperie per altri versi oscura.

Il prossimo 21 marzo l'istituto dei Benedettini dell'Immacolata sarà eretto canonicamente dal vescovo di Albenga-Imperia, Mario Borghetti. Lo rende noto in un comunicato la nuova famiglia religiosa. Si tratta di una comunità benedettina tradizionale, di stretta osservanza, nata il 2 luglio 2008 a Villatalla, nell’entroterra di Imperia.  La nuova comunità è stata fondata da due monaci provenienti dall’abbazia di Le Barroux (Francia) su richiesta di monsignor Mario Oliveri, oggi vescovo emerito di Albenga-Imperia. 
«Monsignor Borghetti - si legge sempre nel comunicato - ha dovuto prendere tempo per fare conoscenza con la sua nuova diocesi ed è venuto a visitarci la prima volta il 12 marzo 2016. A più riprese e pubblicamente ha dichiarato che, pur non avendo una sensibilità tradizionale, rispetta pienamente il motu proprio Summorum Pontificum di Benedetto XVI.  Ha tenuto fede alla sua parola: numerose Messe sono attualmente celebrate secondo il rito antico in diocesi, a richiesta di gruppi di fedeli, e lui stesso erigerà il nostro Istituto e riceverà i nostri voti monastici il prossimo 21 marzo».
Sabato 25 febbraio un altro nuovo istituto benedettino, sempre legato al rito romano tradizionale, è stato eretto canonicamente, questa volta in diocesi di Meath, in Irlanda. Si tratta dei Benedettini dell'adorazione perpetua del Santissimo Sacramento. Una nuova fondazione proveniente da Tulsa, negli Usa. [Fonte]

7 commenti:

Michele Durighello ha detto...

Deo gratias!

mic ha detto...

Ci sono i Benedettini e ci sono vescovi eretici, come Zollitsch

https://www.lifesitenews.com/news/christ-did-not-die-for-the-sins-of-the-people-head-of-german-catholic-bisho

mic ha detto...

Il problema è che sono anni che Zollitsch predica che Gesù non è morto per espiare i nostri peccati ma solo per un grande atto di solidarietà.... E nessuno lo ha mai ripreso mentre non avevamo mancato di denunciarlo.

Sacerdos quidam ha detto...

La Chiesa era strapiena di Zollitsch di ogni tipo e dimensione fin dai tempi di Paolo VI. E per cinquant'anni sono rimasti tutti regolarmente impuniti, protetti, e spesso promossi cardinali.
Comunque bisogna scusare i Papi 'conciliari', non avevano il tempo di condannarli, erano troppo occupati a perseguitare i 'lefebvriani' o ad escogitare metodi per rieducarli al Vaticano II.
Mi stupisco di chi si stupisce di ciò che accade oggi.

frère Marie des Anges ha detto...

La notizia è ottima. Certo che un vescovo possa affermare di non avere una sensibilità tradizionale è cosa folle... Se una affermazione simile fosse fatta da un vescovo ortodosso i suoi confratelli lo scomunicherebbero immediatamente...
Tale è il punto a cui siamo arrivati.
Da noi la venerazione per la tradizione è derubricata a "sensibilità"... Qualcosa che ha a che fare con le inclinazioni personali, che può esserci o non esserci...
Evidentemente Gesù, che rispettava ad unguem tutti gli obblighi rituali del popolo della sua appartenenza aveva la "sensibilità"..
Così spesso si cade in questo errore anche nelle comunità vetus ordo: "noi abbiamo questa sensibilità", lasciatecela vivere, e voi fatevi la vostra vita. Ma la sensibilità di uno o più singoli non basta a fondare un diritto (quello al vetus ordo), ed è chiaro che per mille ragioni un vescovo può sacrificarla a quello che ritienene essere il bene comune.
L'amore per il vetus ordo è molto di più: è manifestazione altissima di aderenza alla Tradizione della Chiesa, e riflette una identità: non "ci piace tanto il Vetus Ordo" (magari per giocare alle bambole con pianete plicate e palamtorie, o per riviviere le emozioni delle vecchie lodi che sentivano da bambini, o per fare una Messa VO una volta al mese con un prete biritualista che altera le rubriche perchè con la sua sensibilità postconciliare proprio non ci arriva a comprendere certi aspetti del rito antico), ma: "la nostra fede è fondata nel vetus ordo". E poichè il Vetus Ordo è una delle manifestazioni più autentiche e più durature e più compiute della Tradizione della Chiesa, ecco che nessuno potrà dirvi non avete diritto a viverlo, perchè "ciò che era sacro per le generazioni passate rimane sacro anche per noi" (B. XVI).
Scusae ma questa faccenda della sensibilità da tempo mi sta lì... che la tiri fuori il castigamatti di mons. Oliveri mi ha dato il la :)

Anonimo ha detto...

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-preghiera-rara-per-una-messa-senza-consacrazione-19137.htm

Anonimo ha detto...

Lodate il Signore nel Suo tempio santo, lodatelo con tutto il cuore ......

https://gloria.tv/article/9QFTRTzXj72D16mSm7wLWFFkX