Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 24 marzo 2017

Padre Pio e la parrocchia ortodossa convertita - Rino Cammilleri

Un grande Santo che fa ancora proselitismo...

Avendo a suo tempo scritto un fortunato libro su Padre Pio (una decina di edizioni con Piemme, ripreso anche in una elegante edizione del Corriere della Sera) non posso non continuare ad esser intrigato da tutto quel che riguarda quel potente mistico e taumaturgo. Morì quando avevo diciotto anni ed avevo la testa piena di Sessantotto, perciò non lo potei conoscere quando ne avevo la possibilità (e ancora mi mordo le mani).

Perciò rilancio volentieri un’agenzia di Aleteia.org che lo riguarda. Con il consueto miracolo il Santo ha recentemente convertito un’intera parrocchia ortodossa in Romania. La cosa è andata così: il giovane pope della parrocchia in questione, Victor Tudor, aveva la madre Lucrecia malata di cancro all’ultimo stadio e l’aveva mandata a Roma dal suo fratello minore, pittore di icone: quest’ultimo, Marian, l’aveva fatta visitare da uno specialista italiano, il quale non aveva potuto fare altro che prescrivere degli antidolorifici. La donna, data per spacciata, passava le sue giornate romane a far compagnia al figlio che lavorava ai mosaici di una chiesa.

Detta chiesa aveva in un angolo una statua di Padre Pio. Lei, chissà perché incuriosita proprio da quella statua, aveva chiesto notizie al figlio e quello gli aveva detto quel poco che sapeva sul frate con le stimmate. Lucrecia da quel giorno aveva preso l’abitudine di sedersi di fronte alla statua. Il figlio ogni tanto le lanciava un’occhiata e vedeva lei parlare alla statua suddetta. Spallucce, cose di donne. Finita la parentesi romana, Lucrecia era tornata a casa per morirci. Ultima visita medica, di routine e, sorpresa: il cancro è sparito.

Chi è stato? Padre Pio. Lei, infatti, nelle sue conversazioni con la statua aveva chiesto la di lui intercessione. Parrocchia piccola, la notizia si sparge immediatamente e comincia la caccia a Padre Pio. Tutti cercano di procurarsi i libri che ne parlano e li divorano. Non solo, altri malati si tuffano sul Santo e in diversi guariscono. Scoppia la Padrepiomania che culmina nella conversione generale al cattolicesimo, in versione greco-cattolica. Parroco in testa.

La cosa non è facile, perché la Chiesa ortodossa, com’è noto, è piuttosto gelosa di quello che considera suo territorio. Difficoltà burocratiche senza fine, anche perché si tratta di una Chiesa di Stato, non mancano neppure le visite della polizia. Ma mettersi contro Padre Pio non è facile, e oggi non solo quella parrocchia è interamente cattolica, ma ha una sua chiesa ex novo (la vecchia ha dovuto restituirla) dopo qualche celebrazione all’addiaccio. Naturalmente intitolata a Padre Pio.

Non solo. Sulla scia dell’entusiasmo (e dei miracoli) hanno trovato i soldi per mettere in piedi un ospedale per malati terminali e pazienti poveri, più un ospizio per anziani. Eh, Padre Pio ha convertito comunisti e massoni, figurarsi se ha problemi con gli ortodossi. I quali, va detto, possono benissimo venerare i nostri Santi come noi possiamo venerare i loro. Certo, la questione è delicata, perché il processo di canonizzazione ortodosso è profondamente diverso da quello cattolico e non prevede la fase intermedia della beatificazione. Così, per esempio, per gli ortodossi è santa l’intera famiglia dell’ultimo Zar, considerata martire della fede. Un’ultima cosa: l’ex pope Tudor, rimasto senza chiesa, era venuto a Roma a bussare a denari. Gli era stato risposto che ci avrebbe pensato Padre Pio. In effetti, in clima di ecumenismo ci sta che uno che si vuole convertire al cattolicesimo venga visto come un rompiscatole, ma Padre Pio, in ogni caso, non è uno che lascia le cose a metà. [Fonte]

14 commenti:

irina ha detto...

Questo è l'esempio. Padre Pio è l'uomo nuovo. E' l'uomo aggiornato. Al passo dei tempi.Tempi che per l'uomo sono sempre quelli. Quelli in cui vive per diventare Santo. Il Santo è categoria non solo religiosa, ma politica, culturale. Cosa vuoi fare da grande? Il Santo. NSGC ti insegnerà come. Questa è la meta. Questo lo scopo del nostro trovarci su questa terra. Diventare Santi. A NSGC non interessa se siamo periti del CVII, non interessa se con i diritti d'autore ci compriamo il Suv. No, lo scopo non è questo. Lo scopo è questa diuturna lotta con se stessi, per comprendere, per amare, per agire da uomini nuovi, figli di Dio,Uno e Trino. Agire da Santi. Santi con la spada in mano, desti, pronti a scovare il male, a farlo retrocedere con la sola nostra presenza, con il nostro esserci. Tutti infiniti, senza spazio e senza tempo.Ovunque. Sempre.

Pietro C. ha detto...

Apprezzo questo post perché semplicemente descrittivo di una realtà ma, per amore di completezza, non posso non riportare che la stessa cosa ha fatto (e continua a fare) padre Paisios l'Atonita, da poco canonizzato: miracoli e guarigioni e, ovviamente, chi ne è toccato o torna alla fede ortodossa o diviene ortodosso.
In definitiva, il miracolo in se stesso non dice poi molto. L'ultimo discrimine è la fede che, nel Cattolicesimo, coincide con la confessione cattolica, nell'Ortodossia con quella ortodossa. Omettere questo non da la visione completa dei fatti.

Michele Durighello ha detto...

Non posso che condividere la santa combattività di Irina, aggiungo solo:
"O Glorioso Padre Pio, in ogni luogo e in ogni via facci sempre compagnia con Gesù Giuseppe Maria."
Per me padre Pio è certamente un santo ma a me insegna molto soprattutto sulla sofferenza.
La frase sopra è da me modificata includendo il Custode della Sacra Famiglia che è troppo spesso snobbato e che invece dobbiamo rivalutare se vogliamo che le famiglie e la Chiesa non vadano sempre più in pezzi..
Quanto al rapporto con gli ortodossi la storia ci ha diviso (perché non l'abbiamo vissuta davvero nell'ottica di Dio) ma l'ultima Parola fortunatamente non sarà pronunciata se non da Colui che volle il mondo, il Signore degli eserciti..

Anonimo ha detto...

Caro Pietro, tanto per iniziare a focalizzare: padre Paisios ha convertito intere comunità cattoliche all'ortodossia o comunità de-cristianizzate all'ortodossia?

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Fabrizio Giudici

Anonimo ha detto...

Gli Ordini Religiosi vivono dei loro ricordi storici. I Seminari di molta parte d'Italia mancano di veri educatori. Si sente il bisogno di vaste riforme, ma bisogna pregare perché Dio ne faccia sentire la necessità ai Supremi Piloti della Nave. Senza di essi, non si fa nulla.

(Cardinale Ildefonso Schuster)

Michele Durighello ha detto...

@ F.Giudici, capisco il tuo piglio ma se c'è arrivato un ortodosso a rievangelizzare,degnandoci d'abbandonare la sempre comoda poltrona, avremmo potuto arrivarci noi..

Anonimo ha detto...

Non è assolutamente vero che noi cattolici possiamo venerare quelli ortodossi e gli ortodossi venerare i santi cattolici. Ciò è vero solo riguardo ai santi della Chiesa cosiddetta indivisa del primo millennio, cioè fino al 1054, data dello scisma d'Oriente. A meno che non parliamo della Chiesa cattolica di rito bizantino greco o slavo o melchita, ecc.. E'assurdo per un cattolico venerare un santo ortodesso come Marcos Eugenikos, o per gli ortodossi venerare Tommaso d'Aquino o Pio X. Riguardo a san Francesco d'Assisi, c'è stima e rispetto, non di più, essendo vissuto a scisma già consumato. Stessa cosa reciprocamente per san Serafino di Sarov, che in qualche modo ricorda il nostro Francesco. E' pertanto abusivo il culto e l'esposizione di certe icone raffiguranti santi strettamente ortodossi che si vede in qualche cappella cattolica in stile bizantino-ecumenico-spinto.
TEOFILATTO

Sacerdos quidam ha detto...

Ovviamente il miracolo da solo - ripeto: da solo - non basta ad indicare quale sia la vera Religione. Ad esempio, ‘miracoli’ avvenivano ad opera del mago Simone in Samaria ai tempi degli Apostoli, ‘miracoli’ avvenivano sulla tomba del giansenista eretico diacono Paris a Saint Médard a Parigi, ‘miracoli’ avvengono durante le assemblee delle sètte protestanti pentecostali, ecc.
E certamente la dottrina di Simone il mago, quella dei giansenisti e quella dei protestanti pentecostali erano e sono false, falsissime, contrarie alla volontà di Cristo.

La retta Fede dunque è il discrimen, la convalida ufficiale che quel dato miracolo è veramente tale, cioè viene veramente da Dio.

Ora, quella Cattolica Romana è l’unica vera Fede, perché Nostro Signore Gesù Cristo non è un indifferentista, non ha costituito più ‘Chiese’ (cattolica, ‘ortodossa’, ecc.) ma una sola vera Chiesa sulla roccia di Pietro e dei suoi Successori:
“Ed Io ti dico: tu sei Pietro, e su questa Pietra edificherò la mia Chiesa” (Mt 16, 18).
Questa è la Pietra contro cui si infrangono coloro che la contraddicono.

E’ dunque perfettamente inutile che gli ‘ortodossi’ bizantineggino e, allo scopo di sminuire i miracoli divini diretti a confermare la Chiesa Cattolica Romana, propongano a loro volta ‘miracoli’ per negare queste chiarissime parole di Gesù (è d'altronde esattamente la stessa tattica - guarda caso - adoperata dai suddetti pentecostali protestanti…).

Chi si separa dal Romano Sommo Pontefice Successore di Pietro, esce dall’unica vera Chiesa di Cristo.

Anonimo ha detto...

@Sacerdos Quidam 24 marzo 2017 23:19: "Chi si separa dal Romano Sommo Pontefice Successore di Pietro, esce dall’unica vera Chiesa di Cristo".

E se a separarsi dall'unica vera Chiesa di Cristo è proprio il Sommo Pontefice Successore di Pietro? Dobbiamo seguirlo fino al punto di divenirne complici? E, di converso, se ha ragione Bergoglio in quanto Pontefice allora dobbiamo all'istante chiudere qualsiasi nostra discussione e riflessione, sbattere i tacchi, e seguirlo ubbidendo alla lettera a qualsiasi suo dettame. Mi sbaglio? E se questi dettami sono contrari a quelli di precedenti Sommi Pontefici chi si segue?
Miles

Anonimo ha detto...

Da Wikipedia, dialogo tra Padre Paisios del Monte Athos e un religioso cattolico:
"Guarda, la differenza tra l'Occidente e l'Oriente è una sola... cioè la logica [λογικη]; l'Occidente crede in essa... Non è il Credo, il 'Filioque' o le altre differenze... perché il 'Filioque' si può anche intendere bene. È lo Spirito Santo che conta e l'unione delle Chiese si fa così; se si è uomini di Dio, se si ha lo Spirito Santo allora si è Uno... l'unione potrà avvenire tramite questa via, non tramite altre strade che sono una presa in giro e farse. Come il Patriarca Atenagora che ha preso in giro Paolo VI e Paolo VI Atenagora. Vedi, io ho fatto solo le elementari non ho studiato teologia, ho letto solo, oltre alla Scrittura, l'Everghetinòs [i Padri del deserto], l'Abbà Isacco, il Sinassario... ho sempre cercato giorno per giorno la luce dello Spirito Santo... il resto non importa. Anche in Oriente la logica sta entrando molto nella Chiesa e c'è grande confusione; la maggioranza dei vescovi pensa con lo stesso cervello e mentalità del sindaco... Invece è lo Spirito Santo che ci fa uno".
"Lo ripeto: è la logica il male di tutto, il pensiero... A Tessalonica c'è una scuola teologica abbastanza buona, ma ad Atene...le cose più assurde vengono da lì! Fortunatamente nell'Ortodossia c'è molto sale, ma anche i nostri si stanno piegando al sistema della scienza, vanno a studiare all'estero... pensa, hanno inventato pure la scienza della pastorale per i parroci e ci mettono dentro pure la psicologia! Ma lo Spirito Santo cosa ci sta a fare? Lasciamo ai tedeschi il mestiere di pensare e pensare per fare nuovi aerei e nuove bombe.."
"Non voglio dire che non ci sono differenze dogmatiche... ci sono... ma sono tutte riconducibili a quel male di cui ti parlavo prima [il razionalismo]"

Sacerdos quidam ha detto...

@ Miles:

se il Romano Pontefice agisce contro la fede e la morale, ci si deve separare dalle sue idee perverse e non si deve obbedire ai suoi ordini diretti a scardinare la Chiesa.
Ciò però non vuol dire separarsi dal Romano Pontefice in quanto tale, cioè in quanto Capo terreno della Chiesa, ma solo dalle sue idee e direttive errate. Obbediremo a quelle giuste e rifiuteremo quelle cattive.

Questo modo di fare non ci fa uscire dalla Chiesa di Cristo, quella Cattolica Romana: perché noi non neghiamo l'autorità del Papa in quanto tale, ma ci limitiamo ad opporci all'eventuale uso cattivo che egli può fare di questa autorità ricevuta da Cristo.

Invece gli scismatici negano l'autorità del Papa in quanto tale ed in qualunque caso, prescindendo cioè dal suo agire pragmatico (al massimo concedono al Papa un primato d'onore, ma non di giurisdizione), e si costruiscono delle false 'Chiese' personalizzate a proprio uso e consumo.

Insomma rifiutano il Papato in quanto Istituzione divina, e separandosi dal Papa (in quanto tale, non solo dalle sue idee e direttive sbagliate) cadono nello scisma.
Ed anche nell'eresia, perché quello del Primato papale di giurisdizione - cioè di 'comando'- è un dogma di fede definito.

Spero di essermi spiegato più chiaramente.

Sacerdos quidam ha detto...

Commento alle parole del p. Paisios riportate dall'anonimo delle 15.11:

"Non voglio dire che non ci sono differenze dogmatiche... ci sono... ma sono tutte riconducibili a quel male di cui ti parlavo prima [il razionalismo]".

I dogmi frutto di razionalismo? La "logica" dell' "Occidente" sarebbe un problema?
Ma così si cade nel fideismo irrazionale in cui la confusione intellettuale si fa sempre più strada: e poi non c'è da stupirsi che gli argomenti ineccepibili che presentiamo agli 'ortodossi' per dimostrare che l'unica vera Chiesa di Cristo è quella Romana non facciano presa su di loro.

Anonimo ha detto...

@Sacerdos Quidam 25 marzo 2017 15:25: Anche se mi sento sempre meno a casa in questa Nuova Chiesa Bergogliana, non ho alcuna intenzione di rinunciare ad essere cattolico - al massimo saranno Papa Francesco e i suoi a bollarmi come non cattolico in base ai nuovi requisiti richiesti - nè di negare il Papato in quanto tale; la ringrazio di cuore per le sue spiegazioni.
Miles

Anonimo ha detto...

Italia ridotta a terra di conquista per comunitari , extracomunitari , UE ecc.
http://www.ilgiornaleitaliano.it/2017/03/23/monza-parroco-sorprende-ladri-rubare-chiesa-li-massacra-botte-stata-legittima-difesa/