Vorrei far precedere la Meditazione sul Sabato Santo da quella sulla Madre del Signore e nostra, Corredentrice, oltre che Mediatrice di tutte le Grazie.
«La
corredenzione è la singolare unione di Maria con Cristo sulla terra e termina con la missione terrena di Maria: indica consociazione, unione sponsale. La
mediazione, invece, è il collegamento tra due estremi, il cielo e la terra, il Figlio e gli uomini. Essa non termina con il pellegrinaggio terreno, ma si prolunga anche in cielo, con la sua intercessione celeste. Il fondamento dell’Assunzione è la Corredenzione di Maria, in quanto
corredenzione consociativa, che richiama al
consors, la consociata, la socia del Redentore. In questa linea si collocano Pio IX, Leone XIII e Pio XII. Nella maternità divina di Maria, in quanto primo principio della mariologia (principio di analogia che unisce in unità e armonia tutte le verità mariane), vediamo il fondamento ultimo di ogni prerogativa mariana, sicché Maria Madre di Dio è la Corredentrice assunta in cielo o si potrebbe dire anche che l’Assunta è la Madre di Dio associata pienamente al Figlio» (Brunero Gherardini [
qui]).
Rammenta Anima Devota:
Il Sabato Santo, giorno di indugio pietoso presso le chiese spoglie e fredde, nella quiete di Gesù nel sepolcro, fu figurata nel riposo di Dio nel settimo giorno della creazione; e la Santa Chiesa leggendo le Profezie ricorda l’opera dei sei giorni ed il riposo dell’Artefice eterno!
Nel Sepolcro il corpo di Cristo giacque accarezzato con mirra e aloe, dalle lacrime della Santissima Madre che già in quel momento raffigurava tutta la Chiesa, ed ora involto in candido lenzuolo. Il Sepolcro era nell’orto di Giuseppe d’Arimatea presso il Calvario stesso, li rimasero le Pie Donne, così restino oggi le Anime Amanti di Gesù presso il suo Sepolcro tra le balze e le pendici del Golgota fino all’alba, quand’essa stessa sarà irradiata dai Divini fulgori della Risurrezione Gloriosa.
La Croce impregnata di Sangue Divino che ci redense è rimasta là, nuda sul Calvario, la Madre Santissima la vediamo lì a fare la spola tra il Sepolcro e quel Legno intriso di Sangue ancora fresco, seguiamo la Madre di Dio mentre solca il mare delle sue amarezze, muta e adorante nel suo dolore immenso. Ѐ morto suo Figlio! Ѐ morto il Figlio dell’Incarnazione prodigiosa, Lei lo sa, è Morto il Verbo Divino. Ma nel cuore della Madre non c’è posto per le tenebre: Oh cara Tomba – le sentiamo sussurrare – ove il mio Dio morto, DORME! Oh sepoltura santa, mistero santo, mistero soave, tutti i credenti sono qui con me ad attendere che Tu ora mantenga le tue promesse, tutti ti udirono: “uccidete questo corpo e dopo tre giorni risusciterà”, noi siamo i tuoi credenti e Ti aspettiamo!