Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 15 aprile 2017

Testo originale della preghiera a San Michele Arcangelo - Leone XIII

Pubblichiamo il testo della preghiera a San Michele Arcangelo, scritta da Papa Leone XIII, tratto da un vecchio opuscolo in mio possesso dei PP. Passionisti della Scala Santa (vedi qui : oltre alla storia, troverete la formula ridotta recitata al termine della Messa Antiquior).
Noto che il testo è diverso da quello che circola sul web di cui non conosco la fonte. E dunque è bene affidarsi sempre a fonti attendibili. Questa preghiera fa parte del testo più ampio dell'Exorcismus in Satanam et angelos apostaticos Iussu Leonis Pp. XIII editus.
Aggiungo il testo originale latino che, a detta degli esorcisti, è più efficace.

Preghiera a San Michele Arcangelo
Gloriosissimo Principe delle celesti milizie, Arcangelo San Michele, diféndici nella battaglia e nel combattimento contro i principati e le potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebre e contro gli spiriti maligni delle zone celesti.
Vieni in aiuto degli uomini, da Dio creati per l’immortalità e fatti a sua immagine e somiglianza e riscattati a caro prezzo dalla tirannia del diavolo.
Combatti oggi, con l’esercito dei beati Angeli, la battaglia di Dio, come combattesti un tempo contro il caporione della superbia, Lucifero, e i suoi angeli apostati; che non prevalsero, né si trovò più posto per essi in cielo: e il grande drago, il serpente antico che è chiamato diavolo e Satana e seduce il mondo intero, fu precipitato nella terra, e con lui tutti i suoi angeli.
Ma questo antico nemico e omicida si è eretto veemente, e trasfigurato in angelo di luce, con tutta la moltitudine degli spiriti maligni, percorre e invade la terra al fine di cancellare il nome di Dio e del Suo Cristo e di ghermire, di perdere e di gettare nella perdizione eterna le anime destinate per la corona dell’eterna gloria.
E questo drago malefico, negli uomini depravati nella mente e corrotti nel cuore, trasfonde come un fiume pestifero il veleno della sua nequizia: il suo spirito di menzogna, di empietà e di blasfemia, il suo alito mortifero di lussuria e di ogni vizio e iniquità.
E la Chiesa, Sposa dell’Agnello Immacolato, da molto astuti nemici è stata riempita di amarezza e abbeverata di fiele; essi hanno messo le loro empie mani su tutto ciò che c’è di più sacro; e lì dove fu istituita la Sede del beatissimo Pietro e la Cattedra della Verità, hanno posto il trono della loro abominazione ed empietà, così che colpito il pastore, il gregge possa essere disperso.
O invincibile condottiero, appalésati dunque al popolo di Dio, contro gli irrompenti spiriti di nequizia, e dai la vittoria. Tu, venerato custode e patrono della santa Chiesa, tu glorioso difensore contro le empie potestà terrene e infernali, a te il Signore ha affidato le anime dei redenti destinate alla suprema felicità.
Prega, dunque, il Dio della Pace perché tenga schiacciato Satana sotto i nostri piedi e non possa continuare a tenere schiavi gli uomini e a danneggiare la Chiesa.
Presenta al cospetto dell’Altissimo le nostre preghiere, perché discendano tosto su di noi le misericordie del Signore, e tu possa arrestare il dragone, il serpente antico, che è il diavolo e Satana, e incatenato possa ricacciarlo negli abissi, così che non possa più sedurre le anime.
Così che, affidáti alla tua protezione e alla tua tutela, per la sacra autorità della Santa Madre Chiesa (se chierico: per l’autorità del nostro sacro ministero), fiduciosi e sicuri possiamo respingere le infestazioni dell’astuzia diabolica, in nome di Gesù Cristo, nostro Signore e Dio.
V - Ecco la Croce del Signore, fuggite potenze nemiche;
R - Vinse il Leone della tribù di Giuda, il discendente di Davide.
V - Che la tua misericordia, o Signore, sia su di noi.
R - Perché abbiamo sperato in Te.
V – Signore, esaudisci la mia preghiera.
R – E il mio grido giunga fino a Te.
(se chierico:
V - Il Signore sia con voi;
R – E con il tuo spirito) 
Preghiamo
Dio e Padre di Nostro Signore Gesù Cristo, invochiamo il tuo Santo Nome e supplici imploriamo la tua clemenza, affinché, per intercessione dell’Immacolata sempre Vergine Maria, Madre di Dio, di San Michele Arcangelo, di San Giuseppe Sposo della beata vergine, dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e di tutti i Santi, Ti degni di concederci il tuo aiuto contro Satana e tutti gli altri spiriti impuri che percorrono il mondo per nuocere al genere umano e perdere le anime. Per lo stesso Cristo Nostro Signore. Amen.
* * *
Ad Sanctum Michaëlem Archangelum precatio
Prínceps gloriosíssime cœléstis milítiæ, sancte Michaël Archángele, defénde nos in proélio et colluctatióne, quae nobis est advérsus príncipes et potestátes, advérsus mundi rectóres tenebrárum hárum, contra spirituália nequítiæ, in cœléstibus.
Veni in auxílium hóminum: quos Deus creávit inexterminábiles, et ad imáginem similitúdinis suæ fecit, et a tyránnide diáboli emit prétio magno.
Præliáre hodie cum beatórum Angelórum exércitu proélia Dómini, sicut pugnásti ólim contra ducem supérbiæ lucíferum, et ángelos ejus apostáticos: et non valuérunt, neque locus invéntus est eórum ámplius in coélo. Sed projéctus est draco ille magnus, sérpens antíquus, qui vocatur diábolus et sátanas, qui sedúcit univérsum orbem; et projéctus est in terram, et ángeli ejus cum illo missi sunt.
En antiquus inimícus et homicída veheménter eréctus est. Transfigurátus in ángelum lucis, cum tota malignórum spirítuum catérva late circuit et invádit terram, ut in ea déleat nómen Dei et Christi ejus, animásque ad ætérna glóriæ corónam destinátas furétur, máctet ac pérdat in sempitérnum intéritum.
Virus nequítiæ suæ, támquam flumen immundíssimum, draco maléficus transfúndit in hómines depravátos mente et corrúptos corde; spiritum mendácii, impietátis et blasphémiæ; halitúmque mortíferum luxúriæ, vitiórum ómnium et iniquitátum.
Ecclésiam, Agni immaculáti sponsam, favérrimi hostes replevérunt amaritudínibus, inebriárunt absínthio; ad ómnia desiderabília ejus ímpias misérunt manus. Ubi sedes beatíssimi Petri et Cáthedra veritátis ad lucem géntium constitúta est, ibi thrónum posuérunt abominatiónis et impietátis suæ; ut percússo Pastore, et grégem dispérdere váleant.
Adésto ítaque, Dux invictíssime, pópulo Dei contra irrumpéntes spirituáles nequítias, et fac victóriam. Te custódem et patrónum sancta venerátur Ecclésia; te gloriátur defensóre advérsus terréstrium et infernórum nefárias potestátes; tibi trádidit Dóminus ánimas redemptórum in supérna felicitáte locándas.
Deprecáre Deum pacis, ut cónterat sátanam sub pédibus nostris, ne últra váleat captívos tenére hómines, et Ecclésiæ nocere. Offer nostras preces in conspéctu Altíssimi, ut cito antícipent nos misericórdiæ Dómini, et apprehéndas dracónem, serpéntem antíquum, qui est diábolus et sátanas, ac ligátum mittas in abyssum, ut non sedúcat ámplius gentes.
Hinc tuo confísi præsídio ac tutela, sacra sánctæ Mátris Ecclésiæ auctoritáte (si fuerit clericus: sacri ministérii nostri auctóritate), ad infestatiónes diabólicæ fráudis repelléndas in nómine Jesu Christi Dei et Dòmini nostri fidéntes et secúri agrédimur.
V - Ecce Crucem Dómini, fúgite, partes advérsæ;
R - Vicit Leo de tribu Juda, rádix David.
V - Fiat misericórdia tua, Dómine, super nos.
R - Quemádmodum sperávimus in Te.
V – Dómine, exáudi oratiónem meam.
R -  Et clámor meus ad te veniat.
(si fuerit clericus:
V. Dóminus vobíscum
R. Et cum spíritu tuo.)
Orémus
Deus, et páter Dómini nóstri Jesu Christi, invocámus nómen sánctum tuum, et cleméntiam tuam súpplices expóscimus: ut per intercessiónem immaculátae semper Vírginis Dei Genitrícis Maríae, beáti Michaélis Archángeli, beáti Jóseph ejúsdem beátae Vírginis Sponsi, beatórum Apostolórum Pétri et Páuli et ómnium Sanctórum, advérsus sátanam, omnésque álios immúndos spíritus, qui ad nocéndum humáno géneri animásque perdéndas pervagántur in múndo, nóbis auxílium praestáre dignéris. Per eúmdem Chrístum Dóminum nóstrum. Ámen.

18 commenti:

Gederson Falcometa ha detto...

Curiosamente la preghiera è stata soppressa sotto pontificato di Papa Paolo VI attraverso l'istruzione "“Inter oecumenici”. Dopo 8 anni lo stesso Papa Paolo VI parlerà della sensazione di che sia entrato il fumo di Satana nel tempio di Dio...

Luisa ha detto...

"Anche Gesù oggi ammetterebbe il divorzio. Lo dice uno della sua Compagnia"

http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2017/04/13/anche-gesu-oggi-ammetterebbe-il-divorzio-lo-dice-uno-della-sua-compagnia/

Così conclude il suo articolo Magister:

"Ma se, come dice padre Sosa, è la Chiesa "intesa in senso ampio" che "interpreta" le parole di Gesù, bastano davvero un paio di gesuiti – con un papa loro confratello – a rovesciare ciò che hanno detto in due millenni i Padri della Chiesa, i papi, i concili e, prima di loro, i Vangeli sull'indissolubilità del matrimonio?"

Oramai sembra non esserci più nessun limite, i buoi son usciti dalle stalle dove già da tempo preparavano la loro uscita devastatrice e trionfante, nessuno li ha fermati e sembra voler fermarli.

Anonimo ha detto...


http://www.antoniosocci.com/niente-piu-8-x-mille-distrugge-la-chiesa-cattolica-non-difende-cristiani-perseguitati-un-papa-definisce-gesu-diavolo-serpente-ne-appla/

mic ha detto...

Ascoltiamo don Dolindo Ruotolo
"La Chiesa è guidata dalla Provvidenza di Dio
Gli scandali dei membri della Chiesa sono un segno della sua vita, poiché le malattie non colpiscono le statue o le figure dipinte, ma gli esseri vivi. Nella sua anima la Chiesa è invece immacolata, santa, senza macchie e senza rughe.
Le sette che sono un corpo senza vita, hanno spesso un volto incipriato e dipinto, si gloriano della loro apparenza, ma vanamente. Un fiore soverchiamente manierato e simmetrico, è un fiore artificiale, senza profumo e senza vita, mentre quasi sempre il fiore sbocciato da una pianta viva, ha qualche petalo che cade, o qualche foglia intristita dal gelo. La Chiesa non è una vetrina di fiori artificiali, belli solo in apparenza; è un giardino fecondo dove cresce il germe cattivo con quello buono, fino alla raccolta e alla mietitura.
Non ci scandalizziamo dunque quando veniamo a conoscenza di Sacerdoti cattivi o di membra guaste della Chiesa, piuttosto pensiamo noi a consolarla nei suoi dolori con la nostra virtù.
La Chiesa in mezzo alle sue pene dà a Dio le anime privilegiate, formate esse pure dall'angustia e dal dolore; fioriscono in Lei per la lotta fra il bene ed il male gli atti più vivi di amore, le riparazioni, l'apostolato, la virtù. Germinano in Lei i gigli candidi della purezza, i fiori vermigli del martirio, e le gemme profumate della carità in mezzo all'uragano che vorrebbe sradicare da Lei ogni vita, come germinarono dal Corpo piagato del suo Redentore i fiori dell'amore, della riparazione e della vita che salvò il mondo.
Persuadiamoci che la Chiesa è guidata da una specialissima Provvidenza di Dio, e che ogni male in Lei è utilizzato come concime delle piante buone. Essa è tutto un ricamo ammirabile della grazia, dove, proprio come nel ricamo; ci sono anche dei vuoti, che fanno risaltare la bellezza dell'insieme. Giudicarla a modo umano, significa non intendere nulla della sua divina costituzione, significa smarrirsi nelle conclusioni più stolte e più menzognere."

Anonimo ha detto...

Pensée 312 : " Lorsque nous sommes détruits, humiliés, décriés, calomniés, gardons le silence. Cachons-nous dans le saint sépulcre de Notre-Seigneur Jésus-Christ, loin du monde."

+ Robert Sarah

Anonimo ha detto...

Buona Pasqua a tutto il blog, dott.ssa Guarini prima di tutti, per la pazienza e la benevolenza che ha nei nostri riguardi, anche quando siamo un po' troppo sopra le righe. Anonymous

Anonimo ha detto...

@ Genderson Falcometa . "Curiosamente la preghiera è stata soppressa sotto pontificato di Papa Paolo VI" : si, ma ricordiamoci che Montini abolì anche il giuramento antimodernista e la recita del Vangelo di S. Giovanni al termine della Messa, per non parlare degli stravolgimenti (o manipolazioni?) introdotti con il passaggio dal latino al volgare nella liturgia del NOM : 1) il "per tutti" al posto del "pro multis"; 2) il "pace in terra agli uomini che Dio ama" al posto di "pace in terra agli uomini di buona volontà"; 3) il "Signore, non son degno di partecipare alla Tua mensa" al posto di "Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito» (Mt 8,8); 4) il "manda il Tuo spirito su questo pane e e su questo vino perché il Tuo Figlio sia presente in mezzo a noi" al posto di "santifica questi doni con l'effusione del Tuo spirito, perché diventino per noi il Corpo e il Sangue di Gesù Cristo", ecc. (per non parlare del sibillino "sibsistit in " di Lumen Gentium 4,8)

Gederson Falcometa ha detto...

Caro Anonimo 15 aprile 2017 21:37,

Da Paolo VI se può ricordare molte cose. Me ho ricordato l'atto di soppressione della preghiera per esssere direttamente legato al post. Il ricordo principale che ho dal pontificato di Paolo VI è stato la lotta tra il Pontificio Istituto Biblico da un latto e Mons. Antonino Romeo e Mons. Spadafora dall'altro lato. I due Monsignore cominciarono a combattere l'esegesi modernista nell'anno 1950, ma è nell'anno 1960 che lei diventa pubblica e nottoria. In questo anno Mons. Antonino Romeo pubblica l'articolo "“Divino Afflante Spiritu” e le opiniones novae" contro l'opinione modernizzante, un'ermeneutica della rottura, di P. Alonso Schökel e Mons. Spadafora che pubblica l'articolo "Rm. 5,12: esegesi e riflessi dogmatici (Divinitas 4, 1960, 289-298)" in risposta ad una esegesi eretica dal gesuita Lyonnet. Dopo questi due articoli il S. Ufficio intervenne e condanno i gesuiti Lyonnet e Zerwick allonantanandoli da Roma e dall’insegnamento. Sia l'ermeneutica della rottura o l'esegi ereticale erano stati bloccate con successo dal S. Ufficio. Però, due anni dopo viene eletto Papa Paolo VI e imediatamente riabilita i condannati ai suoi posti nel PIB.

Nell'anno 1966 il S. Ufficio viene riformato e diventa la Congregazione per la dottrina della fede. Se prima il S. Ufficio ha intervenuto nel caso del PIB e ha bloccato l'ermeneutica della rottura e un'esegesi ereticale, la CDF con le riforme de Paolo VI mai ha potuto bloccare l'ermeneutica della rottura. Infatti il S. Ufficio con la sua storia, la sua fama e il suo potere, non poteva seguire la nuova orientazione della relazione della Chiesa con l'errore di applicarli la misericordia (che mai è stato il compito di uno Concilio Ecumenico). Quindi, aveva il bisogno di chiudere il S. Ufficio e fare una nuova congregazione per avere continuità con la linea guida del Concilio.

Ritornando all'anno di 1964, quando ancora non era finito il Concilio, Paolo VI, questo diceva:

"«una falsa e abusiva interpretazione del Concilio, che vorrebbe una rottura con la Tradizione, anche dottrinale, giungendo al ripudio della Chiesa pre-conciliare, e alla licenza di concepire una Chiesa “nuova”, quasi “reinventata” dall’interno, nella costituzione, nel dogma, nel costume, nel diritto» (Dichiarazione conciliare del ‘6 marzo 1964’, ripetuta il ‘16 novembre 1964’)".

L'interpretazioni dei Padre del PIB erano falsa interpretazione della Divini Afflante e della lettera ai Romani, i Padri sono stati giustamente puniti e lui quando diventa Papa promuove i fattori di falsi interpretazioni. Inoltre a questo, me domando se ciò che accusa nella Chiesa, lui non ha fatto nel passagio del S. Ufficio per la CDF.

E ci sono quelli che vedono problemi solo nel post-Concilio, come se il post-concilio non fosse la continuazione dell'applicazione della misericordia all'errore...

Anonimo ha detto...

http://www.medias-presse.info/toulon-menaces-sur-une-procession-aux-cris-de-allah-akbar-et-vive-daech/72502/

Anonimo ha detto...

http://www.christianophobie.fr/breves/nice-messe-de-paques-interrompue-homme-menacant-fideles-evacues#.WPN3dD_OPqA

Anonimo ha detto...

http://www.marcelloveneziani.com/articoli/ratzinger-papa-si-ritiro/

Anonimo ha detto...

Il vescovo di Roma è` riuscito a tirare in ballo i "migranti" persino nella benedizione Urbi et Orbi! Rendetevi conto dell'importanza assoluta che deve avere per costui e per la sinistra (lavorano fianco a fianco) far riempire l'Italia e l'Europa occidentale di questa gente non integrabile, per razza, lingua, cultura, usi, costumi, tradizioni e religione.
E` un evidentissimo progetto di destabilizzazione, riduzione in schiavitu` e distruzione della nostra societa`, per fini che ormai dovrebbero essere palesi persino ad un somaro.

Anonimo ha detto...

https://www.google.it/search?q=tomba+madre+paolo+vi+concesio&client=ms-android-om-lge&prmd=minv&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUKEwit_-6j0qnTAhUBvBoKHQ8ICXkQ_AUICCgC&biw=360&bih=510#imgrc=WceQbXWMz31yWM:

Strano non tanto visto i simboli massonici sulla tomba della madre di montini morta quando lui a 46 anni era gia monsignore.

Marina ha detto...

Ho un libro di preghiere stampato nel 1901 e alla fine della messa la preghiera a S. Michele Arcangelo fa così :San Michele Arcangelo, difendici nel combattimento:siateci di presidio contro le nequizie e le insidie del demonio: IDDIO GLI COMANDI ; ve ne supplichiamo: e voi, Principe della celeste milizia, con la protezione divina, ricacciate nell'inferno Satana e gli altri spiriti maligni, che a perdizione delle anime si aggirano nel mondo. Così sia

mic ha detto...

IDDIO GLI COMANDI

E così è : "imperet illi Deus"!

Anonimo ha detto...

Vengono pregate le intenzioni di questo Papa,ma si prenda in considerazione la ' profezia' all' interno dei suoi nomi e cognome. Nomen atque omen diconoi padri latini. Mario Jorge Bergoglio : Io Jorg liberero' Magog.

Anonimo ha detto...

Leggo questo splendido commento dopo quasi 6 anni. Queste parole oggi sono più attuali che mai onore a te che scrivi

Anonimo ha detto...
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