Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 30 aprile 2017

Habemus tre Papi, o forse anche cinque...

Così viene commentato su Facebook quanto il gesuita Padre Antonio Spadaro,  direttore de La Civiltà Cattolica, "portavoce" non ufficiale di Papa Francesco, ha postato su Twitter (vedi immagine):

«Ѐ ufficiale: i papi sono tre:
Papa Ratzinger, Papa Bergoglio e Papa Tawadros.
Forse anche quattro, se contiamo il Patriarca Bartolomeo. Ma forse è più corretto dire cinque, perché non può mancare Kirill, che potrebbe essere il papa dell'ortodossia assieme a Bartolomeo.
Quindi il vescovo di Roma è uno dei tanti papi sulla piazza».

L'ufficialità pragmatica ci consegna una nuova picconata al Primato petrino. E noi abbiamo da offrire l'ennesima sofferenza, che è di tutto il corpo mistico di Cristo, in attesa del ripareggiamento della verità.

31 commenti:

Anonimo ha detto...

Oggi si festeggia un Papa famoso e con una Fede straordinaria. Era dell’Ordine dei domenicani, devoto del Santo Rosario ed esperto predicatore, venne eletto Papa il 17 gennaio 1566 e la sua elezione è stata sempre considerata come un intervento della Provvidenza Divina in quanto prese decisioni molto importanti per fermare l’invasione dell’Italia da parte dei musulmani.

San Pio V è ricordato come il Papa devoto del Santo Rosario e con questa potentissima preghiera che fece recitare anche a tutti i cattolici, salvò la Chiesa da un attacco ostile e pericoloso portato dalle flotte navali musulmane, intenzionate ad invadere prima l’Italia e poi l’Europa.

San Pio V è stato canonizzato sicuramente per la sua grande Fede e la vita eroica, non deve passare in secondo piano il suo coraggioso intervento per salvare la cristianità, con la decisione di fronteggiare la violenza musulmana costituendo la “Lega Santa” guidata dai principi cristiani.

Senza questo Papa i musulmani avrebbero raggiunto il principale obiettivo della loro credenza, cioè, la dominazione del mondo.

Finché ci saranno musulmani sulla Terra questo piano sarà attivo, esso fa parte della religiosità dei musulmani, anche dei moderati.

Lo sappiamo anche dalla battaglia di Lepanto.

Il 7 ottobre 1571 le forze navali si scontrarono nelle acque al largo di Lepanto, e la “Lega Santa” riportò una clamorosa vittoria contro le flotte turche musulmane, e si trattò di un miracolo, considerato tale da San Pio V perché alla Madonna del Santo Rosario aveva affidato il trionfo della Chiesa sui musulmani.

La diffusione della recita del Santo Rosario ottenne l’aiuto straordinario di Dio per il trionfo della Chiesa.

Si conobbe l’esito dello scontro con il trionfo dei cristiani a mezzogiorno e Papa Pio V fece suonare a festa tutte le campane delle Chiese e da quel giorno si recitò a quell’ora l’Angelus, a ricordo del pericolo scampato e della grandiosa vittoria sui musulmani.

San Pio V fu un Papa mite e coraggioso, pienamente fedele alla Chiesa, senza altri interessi che quelli della difesa del cattolicesimo.

Ai cardinali attorno al suo letto prima di morire disse: “Vi raccomando la Santa Chiesa che ho tanto amato! Cercate di eleggermi un successore zelante, che cerchi soltanto la gloria del Signore, che non abbia altri interessi quaggiù che l’onore della Sede Apostolica e il bene della cristianità”.

Anonimo ha detto...

http://www.maurizioblondet.it/un-culto-lucifero-nellalta-finanza/

Anonimo ha detto...


Integrazione sulla Battaglia di Lepanto

--Sembra sicuro che san Pio V abbia fatto suonare le campane prima ancora di aver avuto notizia ufficiale, mediante corriere, della grande vittoria a Lepanto: la vittoria gli era stata comunicata dall'Alto mentre era in preghiera.

-- Mentre uscivano da Messina per portarsi nell'Egeo, le navi della flotta cristiana furono benedette una ad una dal Legato del Papa, postosi sulla punta della diga foranea. A tutti i soldati era stato dato un Rosario.

-- I Turchi erano partiti all'attacco, con il vento a favore.
"D'improvviso il vento mattutino girò.
Le vele triangolari dei Turchi si afflosciarono di colpo. Al secco comando di alzarsi da sotto ai banchi, i galeotti delle navi turche si aggrapparono ai remi e cominciarono a remare freneticamente. Le navi di Alì persero lo slancio, mentre lungo lo schieramento di Don Giovanni le vele latine si spiegavano sui pennoni, gonfiate da un soffio poderoso e baldanzoso. Ascoltando, chiaramente e confusamente, le parole dei cappellani, pochi nella Lega dubitarono di un intervento di Dio.
Poco prima le coperte delle galee di Don Giovanni erano affollate di uomini inginocchiati per assistere alla messa e per ricevere dai cappellani l'assoluzione generale - indulgenza in questa vita e perdono per l'aldilà - a premio del loro valore. L'argomento di tutte le prediche di quella domenica era stato:- Nessun Cielo per i codardi"(J. Beeching, La battaglia di Lepanto, 1982, tr. it. di A. Audisio, 2002, Tasc. Bompiani, p. 252 - autore non cattolico).

Anonimo ha detto...

Oggi ricordare la battaglia di Lepanto è uno scandalo per i più. Purtroppo abbiamo perso la fede semplice di chi davvero affidava tutto a Dio, perfino l'esito delle battaglia intraprese per difendere la cristianità. Viviamo in tempi così bui che non ci si vede ad un passo. Bergoglio, poi, fa proprio bene la sua parte di demolizione del poco che resta, basta sentire i deliri che ogni giorno ci propina, tipo "meglio non credere che essere cristiani ipocriti". Chissà chi sono per lui gli ipocriti! Mi pare di saperlo....Immagino come saranno felici certe mie conoscenze atee e accanite contro la Chiesa e i cristiani in genere!

mic ha detto...

Dove sono le Messe votive, le processioni di Rogazione, i Rosari dedicati per ottenere la grazia di riuscire a vincere minacce così serie alla nostra civiltà ma soprattutto alla nostra fede?
Ma ciò che purtroppo non è più sentire comune a largo raggio, è ben piantato nei nostri cuori. E forse il monachesimo del terzo millennio consisterà proprio in questo grido (e offerta) costante pieno comunque di speranza e di fiducia nel Signore della vita e della storia.

Anonimo ha detto...

"Non serve riempire i luoghi di culto se i nostri cuori sono svuotati del timore di Dio e della sua presenza", così il VDR, da come riporta l'Ansa, in una sua esternazione nel viaggio aereo dall'Egitto.

Oh la frase è giusta, non c'è che dire! Peccato che i gesti la contraddicano continuamente: c'è timor di Dio in chi vuol riformare la liturgia con criteri rivoluzionari? C'è timor di Dio in chi spinge la pratica morale al di fuori dei limiti imposti dalla dottrina? C'è timor di Dio in chi ritiene praticamente irrilevante la teologia tradizionale e da letture a dir poco molto "personali" del Vangelo?

I sacerdoti e i religiosi non devono cedere "alle tentazioni che incontra ogni giorno sulla sua strada", come quelle "di lasciarsi trascinare e non guidare", anche questo riportato dall'Ansa. Giusto, certo.

Ma poi chi è che si fa guidare dal secolarismo se non chi adatta in modo antitradizionale la dottrina, la liturgia, la dogmatica contraddicendola nei fatti palesi?

Medice, cura teipsum!

Anonimo ha detto...

Grazie, Mic.

tralcio ha detto...

Penso (spero e temo...) che siamo molto vicini al redde rationem.
Non vale nemmeno più la pena di stare a fare troppe denunce e strapparci le vesti.
Certamente l'amarezza e la sofferenza sono fortissime e può scapparci un po' di rabbia.
Però pensiamo a Gesù crocifisso innocente. Con il popolo che gli preferisce Barabba...
Dove c'è Gesù è inevitabile che venga in mente la croce, e dovunque ci sia una croce da portare inevitabilmente si deve pensare a Gesù.
Portiamo dunque questa croce, pesante.
La Sposa si è fatta assai scostumata e spregiudicata in molta parte della gerarchia.
Ciò che si dice e si fa, pur vestendo i debiti panni, non è degno di una Sposa fedele.
Chi di noi non vuole apostatare, deve portare la croce, capendone il senso, senza cercare di scansarla e possibilmente lamentandosi di meno, visto che non si lamentò Nostro Signore.

E' necessario. Non c'è altro modo: bisogna purificare il creato dal peccato.
Gesù non ha purificato con i detersivi, magari ecologici, per salvaguardare il creato.
Il suo modo di lavare è sangue e acqua, quella uscita dal Suo costato trapassato al culmine di tutte le altre ferite (fisiche e morali) subite dall'arresto alla deposizione.
Quello che bisogna capire è che è necessario. Il dolore ha un suo senso preciso.
E' il mondo in mano a satana che cerca di convincerci a disfarcene, scegliendo tutto ciò che serve: naturalmente in base a ciò che è utile, a ciò che fa stare meglio, qui e ora.

Povero mondo ingannato e povera Chiesa fattasi mondo... Con un papa, o tre, o cinque, a fare l'ambasciatore, lo psicologo, il moralista, il simpatico... ma non Cristo in croce.
Con una Sposa che non adora lo Sposo, ma pare rendere culto ad ogni ospite che viene per un caffè... Così accogliente con tutti, da non sapere più che cosa sia la Verità.

Poi, sul far ella sera del venerdì santo, cala il silenzio. Ma proprio mentre si faranno discorsi da sconfitti, come i discepoli di Emmaus, chi è stato davanti al tabernacolo sarà la dove il Cristo Risorto è vivo. Là la Chiesa è Sposa fedele. Lì cambia davvero tutto.

Anonimo ha detto...

Comportatevi con timore di Dio nel tempo in cui vivete quaggiu' come stranieri (coloro che viaggiano attraverso un territorio che non e' loro , che non hanno casa , senza alcun permesso , con timore ). Come stranieri , perche' non e' qui la nostra casa permanente .
La nostra casa e' il cielo . Senza essere piu' ancorati a questo mondo con i suoi valori e la falsa sicurezza che ci offre la cittadinanza di questo mondo . Anche Gesu' e i discepoli erano costantemente in viaggio . Ai discepoli di Emmaus il Signore apre il vero significato delle Scritture perche' in viaggio non abbiamo piu' le nostre sicurezze , la nostra "comfort zone". Questa condizione di essere stranieri in viaggio ci rende disponibili ad ascoltare la voce del Signore . Lontani dal rumore , dal lavoro , dal frastuono delle occupazioni , Egli ci dischiude quello che sappiamo gia' ma di cui non afferriamo il senso , e avendo questo spazio e questo tempo il Signore puo' dischiudere il senso di quello che abbiamo imparato . La Chiesa ammaestra gli uomini accompagnandoli . Possiamo disporci a quel momento della Grazia in cui il cuore prende fuoco («Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?» ), il fuoco acceso che brucia e non consuma .

Ambrosius ha detto...

Credo che se possa dire che Francesco è andato in Egito per "aiutare i musulmani a diventare dei bravi musulmani". La predica dell'Islam come religione di pace, è una che ascoltiamo il Papa fare, non ascoltiamo farlo l'autorità musulmani. Se tratta di qualcosa che me ricorda un detto che abbiamo qui in Brasile che dice: vuoi insegnare il Padre a dire la Messa? Abbiamo arrivato al punto in che l'autorità della Chiesa pensa di insegnare ai musulmani ad essere migliore musulmani, non di predicare per loro diventare cristiani.

Francesco ha arrivato a dire in Egitto:

“L’unico estremismo ammesso per i credenti è quello della carità!”
http://www.lastampa.it/2017/04/29/vaticaninsider/ita/vaticano/lunico-estremismo-ammesso-per-i-credenti-quello-della-carit-Oh8vLeuc7haqcRAmACJJFI/pagina.html

La carita è una virtù infusa e soprannaturale, come uno musulmano non essendo cristiano può avere la maggiore delle tre virtù teologali infusa rimanendo musulmano?

tralcio ha detto...

Gentile Gederson, se la carità altro non è che "essere buoni" e "comportarsi bene", soprattutto su un piano tutto orizzontale, non mi stupisco che possano esserci ottimi esempi di carità anche tra gli atei e i variamente credenti... Inoltre Dio, che ha creato l'uomo sapendo benissimo che si sarebbe espresso attraverso le più disparate opzioni religiose e culturali, che bisogno avrebbe avuto di farsi carne e lasciarsi crocifiggere semplicemente per dire che "basta volersi bene e tutto va a posto"? E poi, soprattutto se non bisogna giudicare, anche "volersi bene" è un concetto del tutto disponibile alle variabili del caso: Emma Bonino vuole bene alle donne rivendicando il diritto di aborto, il politico con la P maiuscola vuole bene alla sua gente favorendo l'eutanasia, un altro politico con la P maiuscola vuole bene ai migranti organizzandone il salvataggio, ma vuol bene alla sua gente il politico che scatena una guerra, mettendo in moto i migranti... Ci vogliamo tutti bene, come in certe messe moderne, in cui si è lì a volerci bene, dicendo di volerne a tutti, ma proprio tutti... tranne Gesù, che altrimenti diventa un po' scomodo per qualcuno e forse per tutti.

Il problema è tutto lì: esiste o no una carità come virtù teologale? Cioè un dono di Dio? E che Dio ama lo si è capito da Cristo e solo da Lui? E Gesù Cristo è vero uomo e vero Dio? Etc Etc? C'entra il dogma con la preghiera, o ognuno prega come gli pare, e non stiamo lì a farla troppo complicata con i dogmi?

Francesco non lo dice. Lo sa, di non dirlo, ma fa finta di niente.
Non è quello che gli interessa. Ed ecco allora che i politici con la P maiuscola, i vanti italici, diventano personaggi che non sono nemmeno battezzati o che hanno odiato la Chiesa tutta una vita. Guai a giudicarli. Oggi è di moda giudicare solo chi crede in Gesù Cristo.

Anonimo ha detto...

http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2017/04/30/un-papa-a-bassa-intensita-come-i-tempi-comandano/

Forse a questo punto l'espressione "ipocriti " calza a pennello.

Pietro C. ha detto...

http://traditioliturgica.blogspot.it/2017/04/linevitabile-alterazione.html

L'Inevitabile alterazione?

Grazie per a lettura!

Luisa ha detto...

Letto l`ultimo articolo di Magister messo in link qui sopra:

"Un papa "a bassa intensità", come i tempi comandano"

Non conoscevo la sortita papale sulla Trinità, si aggiunge a tutte le altre che passano senza sollevare scandalo o anche solo correzioni, forse fra coloro che sembra siano custodi della fede, almeno quelli che sono ancora cattolici, si è radicata l`idea che pochi fanno oramai più attenzione a quel che dice Bergoglio, se così fosse il loro è innanzitutto un tradimento alle loro promesse e al loro dovere ma è anche un gravissimo errore perchè fra una sortita "improbabile" e un`altra, nel silenzio codardo o interessato di coloro che dovrebbero "proteggerci" dagli errori, fossero anche papali, il vescovo di Roma, che si ricorda di essere papa quando si tratta di imporre la sua ferrea volontà, agisce e imprime in profondità la sua orma.

Anonimo ha detto...

"Non conoscevo la sortita papale sulla Trinità,"

Notevole, eh? L'aveva riportata e commentata Pietro C. Ovviamente vedo che tutti i bergogliani, in vari siti, fanno finta semplicemente di non averla letta. Poi qualcuno dirà che è un falso o comunque non una comunicazione ufficiale. Peccato che è riportata da CruxNow, giornale progressista ma devo ammettere professionale, nel senso che in passato qualche notizia sballata è stata poi corretta; da Austen Ivereigh, uno dei turiferari massimi; e l'intervistata è una teologa argentina ricevuta in udienza.

--
Fabrizio Giudici

Anonimo ha detto...

Anonimo ha detto...
Oggi si festeggia un Papa famoso e con una Fede straordinaria. Era dell’Ordine dei domenicani, devoto del Santo Rosario ed esperto predicatore, venne eletto Papa il 17 gennaio 1566 e la sua elezione è stata sempre considerata come un intervento della Provvidenza Divina in quanto prese decisioni molto importanti per fermare l’invasione dell’Italia da parte dei musulmani.
Oggi si festeggia un Papa famoso, San Pio V, NEL CALENDARIO DI BUGNINI.
Nel calendario Tridentino, San Pio V si festeggia il 5 maggio.

berni/exodus ha detto...

Diceva Gesù nell'orto degli ulivi in preghiera: ""Padre, se questo Calice amaro non può passare, sia fatta la Tua Volontà"".
Oggi purtroppo, questo calice amaro dobbiamo berlo fino alla fine; se Dio ha deciso questo, forse è per il nostro bene, perchè Dio, ai Suoi figli manda solo il bene, anche quando c'è un male è per un bene maggiore.
La sofferenza della Chiesa cattolica è la stessa sofferenza di Cristo sulla Croce, serve per la salus animarum.
Poi ognuno dovrà rendere conto a dio nel giorno del giudizio; e quello stiamo tranquilli nessuno potrà toglierlo - tutti dovremo affrontarlo e davanti allo sguardo del Giudice supremo.

Ambrosius ha detto...

Caro Tralcio,

ottimo commento. Tutto questo che lui ha parlato (e che abbiamo parlato negli altri giorni qui nel blog) ci fa pensare che cosa significa per loro l’incarnazione e la crocefissione di Nostro Signore Gesù Cristo. Non parlo della risurrezione, che è la nostra speranza, perchè questa se è scomparsa dalla Chiesa, come risultato dal cambiamento di significato dell’incarnazione e del sacrifizio fatto per Nostro Signore sulla Croce.

Se distingue della carità l’amore naturale per Dio, ma questo oggi viene confuso con la propria carità, che è una virtù teologale. Quindi, quando se legge che il Verbo al se fare carne se è unito per sempre ad ogni uomini, questo vuoi dire, anche, che ha portato dei doni a tutti gli uomini. Quale sarebbe queste doni? Sarà incluso la carità? La fede? La speranza? E quale altri? Questa dottrina dell’unione del Verbo con ogni uomini cambia il proprio significato della parola religione. Se le religione significa rilegare l’uomo a Dio, come rimane religione se il Verbo al se fare carne a rilegato tutti gli uomini a sè al se unire ad ogni uno? Bene, se questa dottrina significa che questa unione diviniza l’uomo e che Gesù svela l’uomo al proprio uomo, religione significa appena rilegare l’uomo al proprio uomo che se ha fatto Dio.

Il sacrifizio di Nostro Signore Gesù Cristo, davanti alla dottrina che centraliza tutto nella sua Incarnazione, perde completamente il senso. Quindi, per avere una unione con Dio non ha il bisogno di credere che Lui ha compito sulla croce il sacrifizio espiatorio che ci salva. Non ha il bisogno di credere in nulla da quanto ha predicato, e se non ha questo bisogno, quale il senso di continuare predicando il Vangelo? Se se rifiuta il sacrifizio espiatorio di Nostro Signore sulla croce, il cristianesimo perde la sua essenza soprannaturale. No massimo se può considerare Lui, il Verbo che se ha fatto carne, un esempio, l’essere umano più evoluito e che è venuto appena per mostrare un cammino di miglioramento. Forse, un profetta como lo considera lo stesso Islam.

Se tutto viene a noi tramite l’incarnazione il Vangelo perde completamente il suo senso. Lui al parlare del politico con P maiuscola me ha fatto ricordare della Pace con la P maiuscola, la Pace di Cristo. Il Papa sempre sta parlando e predicando l’Islam come una religione di pace. Però, la pace di Maometto è suficiente ai membri dell’Islam, i musulmani e tutti gli uomini non hanno più bisogno della pace di Cristo? Se io ho la Pace di Cristo, è naturale in me il desiderio di potarla ad ogni uno che trova il mio cammino. Se non la tengo, non farò distinzione tra le paci. La questione della diferenza tra la Pace di Cristo e la pace del mondo, è una delle cose che me ha fatto aprire gli occhi per tutto che sta accadendo nella Chiesa.

Il problema ritorna alla questione della relazione tra il mondo soprannaturale e il mondo naturale, è come se il Verbo al se fare carne avesse unito i due mondi. Se il primo sta contenuto nel secondo, come se dice questo non significa che la pace di Cristo, la carità, la fede, la speranza e tutti i doni che riceviamo tramite la fede in Gesù, tutti ricevono per lo semplice fatto del Verbo se fare carne? Inoltre a questo, se per mondo soprannaturale se voglie dire appena il cielo, abbiamo da considerare la presenza dal diavolo nel mondo. Se è stato espulso dal cielo, quindi, quando Gesù ha fatto l’unione del soprannaturale e del naturale, come ancora il diavolo può rimanere tra noi?

Ambrosius ha detto...

Questo problema è facile da identificare nella Nouvelle Théologie, come se può leggere in uno brano della lettera di Maurice Blondel a Padre Auguste Valensin:

"Ma tutti noi dobiamo persuadirci ripetutamente di che l 'efusione assimilatrice della bontà divina solo può operare e trionfare in noi attraverso di un pesante tributo e di una dilatazione crocificante. È sempre il mistero del Verbum caro factum est e del caro verbum facta. Uno solo è possibile per l'altro.  Il mondo è senza dubbio divinizzato: in tutte le parti possiamo, dobbiamo fare la peregrinazione ai Locali Santi. Noi respiriamo l'aere che Lui ha respirato, e c' è qualcosa di Lui che circola in noi: tutto questo, però, solo ha senso ed efficacia in funzione della vocazione sopranaturale, della grazia offerta e consentita, senza che  tutto questo divino inserito nella criatura  non solo non proffita (caro nihil proficit), come è privativo in indebitante "nel vuoto" ed in condannazione (...)" (Lettera di Maurice Blondel al Padre Auguste Valensin — 5 dicembre 1919 — in  Blondel e Teilhard de Chardin - Correspondência comentada por Henry de Lubac, Moraes Editores, Lisboa, 1968, p. 21-22. Il grossetto è mio).

Quindi, non ha una carne, uno mondo e uno nemico a combattere, certo?

Tralcio, in ciò che dice rispetto al “essere buoni”, “volersi bene” e il caso della Bonino, ecc sembra che la visione di creazione dell’uomo per Dio se è cambiata, come se Dio avesse creato a noi come uguale a lui. Se vediamo bene ciò che rimane dell’immagine di Dio nell’uomo, in questo tipo di predicazione, è lo aspetto di Dio creatore. Da questo aspetto se capisce bene le parole di Francesco ad Eugenio Scalfari:

“Ciascuno di noi ha una sua visione del Bene e anche del Male. Noi dobbiamo incitarlo a procedere verso quello che lui pensa sia il Bene”.

Grazie per il commento.

Un caro saluto dal Brasile

Anonimo ha detto...

Aggiornamento sugli Anglicani separatisi dalla Comunione anglicana dopo l'ordinazione delle donne ecc.:Il movimento anglicano di continuazione e
la Missione Anglicana Tradizionalista di lingua italiana Carlo I Stuart.
http://www.cesnur.com/la-comunione-anglicana/

Anonimo ha detto...

Il monachesimo del III millennio è quello di Enzo Bianchi.

Anonimo ha detto...

@l'anonimo delle 19:13.
Una delle poche talari in giro per la provincia di Ferrara è indossata da un italiano, sposato con una vedova norvegese, pastore anglicano indipendente.

Marisa ha detto...

Il morbo della vaticanite infuria e miete sempre più vittime...

ricordate? ha detto...

https://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2015/12/statua-ambigua-e-verosimilmente.html

Anonimo ha detto...

Anonimo ha detto...
@l'anonimo delle 19:13.
Una delle poche talari in giro per la provincia di Ferrara è indossata da un italiano, sposato con una vedova norvegese, pastore anglicano indipendente.

2 maggio 2017 08:04
"Tradizionalista", contrario alle derive liberali in particolare alle ordinazioni femminili.

Ora pro nobis ha detto...

Quando leggo che e' stato riempito lo stadio per il raduno dei testimoni di ...., o le piazze per le chitarrate di ....., mi sale sempre la domanda : " come e' possibile ! Leggendo il link segnalato alle ore 19:13 mi e' venuto da sorridere amaro ( per non piangere ) pensando ai vari adattamenti della religione attuati dall'uomo per farsela piacere . Povero vaso di creta ! Una operazione sartoriale , taglia qui , aggiungi la' et voila' la famosa inculturazione , la creativita' , come un abito su misura .
La creatura non si vuole abbassare , anche se e' per il suo bene ( avere alla fine del viaggio il corpo glorioso come Gesu' ) .
E' restìa , pretende i diritti sindacali . Oggi si direbbe " una reazione di pancia " diversamente da quel Chesterton che tirato di qua e tirato di la' dalle varie sartorìe rispose con un fermo :" Preferisco l'originale ".

S.Atanasio e' nato al Cielo il 2 maggio 373 dopo Cristo

Quicúmque vult salvus esse, * ante ómnia opus est, ut téneat cathólicam fidem:
Quam nisi quisque íntegram inviolatámque serváverit, *
absque dúbio in aetérnum períbit.
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2014/06/festa-della-santissima-trinita-simbolo.html

Irina ha detto...

Questione di lana caprina, ci si perde nei particolari insignificanti

Pater ha detto...

Possono ancora cambiare, non credo che dovremmo adattarci a loro ma sono loro a doverci seguire.

irina ha detto...

mic, il commento 2 maggio 2017 22:12, non è mio. Forse un caso di omonimia.

irina ha detto...

Ieri sera ho ripreso in mano AL, che da quest'estate non avevo più toccato, in modo simil serio. E ho rieletto l'introduzione di Spadaro Antonio SJ. Molti sono i rimandi a Joseph Ratzinger. Questa mattina su LBQ un articolo, a firma Giampaolo Crepaldi, su un attuale tema sociale, trattato dal Papa Francesco, cioè J.M.Bergoglio. L'autore dell'articolo sottolinea come la trattazione del Papa Francesco abbia "Notevoli i riferimenti espliciti e soprattutto impliciti all’enciclica Caritas in veritate di Benedetto XVI."
Volete che vi esterni i miei pensieri? No, vi so preparati in modo eccellente, lascio quindi a voi l'interpretazione personale dell'esplicito e dell'implicito di questi rimandi a raffica a BXVI. Chi ha l'AL con l'introduzione di Spadaro Antonio SJ gusti, quest'introduzione, con calma.

Anonimo ha detto...

C'e' qualcosa di vero in questo articolo o e' solo pettegolezzo ?
Nel secondo caso , cestinatelo .
https://spectator.org/richard-dreyfuss-constitutionalist/