Carissimi,
con tutto il rispetto per don Minutella, che ho imparato a conoscere da poco, proprio per questo ci sono alcune cose da chiarire e da puntualizzare.
Il confronto che io ho ritenuto necessario fin dall'inizio, per evitare di trovarci in una situazione che possa rischiare di sfuggirci di mano, spero si dia al più presto. Probabilmente potrà aver luogo appena trascorso questo periodo in cui egli dovrà affrontare la nuova situazione così difficile per lui, a seguito della rimozione da parte del suo vescovo.
Sulle ragioni dell'Arcivescovo di Palermo c'è molto da dire perché egli non condanna don Minutella per falsità dottrinali, ma per un generico attentato all'unità della Chiesa, meramente quantitativa, tipicamente modernista, che diventa piuttosto inclusivismo, perché sganciata dalla Verità nella sua totalità, unica fonte di unità autentica e non velleitaria.
L'accusa dell'Arcivescovo, riferita non a predicare il falso ma al mettere a rischio l'unità della Chiesa nel senso appena specificato, è il classico argomento comunemente calato come un maglio per silenziare chiunque, specialmente i sacerdoti, osi riaffermare le verità cattoliche versus una verità non più annunciata ma velata, deformata, obliterata in elementi fondanti e, dunque, tradita. Ѐ ovvio che la riaffermazione della verità nella sua totalità, mostrando contraddizioni e lacune, mette i fedeli al bivio e così risulta divisiva (il nuovo termine coniato in senso spregiativo e anatemizzante); ma in realtà pone i fedeli in condizione di collocarsi da una parte o dall'altra senza compromessi. Confusione e divisione la creano non meno certe affermazioni e decisioni dei vescovi modernisti che riprendono quelle delle gerarchie più alte. Ciò, oltre a creare disorientamento, fa parte della liquida precarietà della temperie odierna, che impone verità storicisticamente transeunti, invece che oggettivamente definite nel loro humus appartenente alla Rivelazione già data, che non si evolve ma si approfondisce. Ed è così che si attesta la contro-verità.
Sulle ragioni dell'Arcivescovo di Palermo c'è molto da dire perché egli non condanna don Minutella per falsità dottrinali, ma per un generico attentato all'unità della Chiesa, meramente quantitativa, tipicamente modernista, che diventa piuttosto inclusivismo, perché sganciata dalla Verità nella sua totalità, unica fonte di unità autentica e non velleitaria.
L'accusa dell'Arcivescovo, riferita non a predicare il falso ma al mettere a rischio l'unità della Chiesa nel senso appena specificato, è il classico argomento comunemente calato come un maglio per silenziare chiunque, specialmente i sacerdoti, osi riaffermare le verità cattoliche versus una verità non più annunciata ma velata, deformata, obliterata in elementi fondanti e, dunque, tradita. Ѐ ovvio che la riaffermazione della verità nella sua totalità, mostrando contraddizioni e lacune, mette i fedeli al bivio e così risulta divisiva (il nuovo termine coniato in senso spregiativo e anatemizzante); ma in realtà pone i fedeli in condizione di collocarsi da una parte o dall'altra senza compromessi. Confusione e divisione la creano non meno certe affermazioni e decisioni dei vescovi modernisti che riprendono quelle delle gerarchie più alte. Ciò, oltre a creare disorientamento, fa parte della liquida precarietà della temperie odierna, che impone verità storicisticamente transeunti, invece che oggettivamente definite nel loro humus appartenente alla Rivelazione già data, che non si evolve ma si approfondisce. Ed è così che si attesta la contro-verità.
Non lo dico perché appartengo ai "tradizionalisti" intellettuali, ma perché sono consapevole delle radici del male che don Minutella mostra di non conoscere e non prendere in considerazione nella sua completezza: il "fenomeno" Bergoglio, che giustamente ha risvegliato la sua pastoralità che da quel che ho ascoltato appare coerente all'insegnamento costante della Chiesa, è il frutto maturo del concilio. Abbiamo detto più volte che, se non andremo alle radici del problema, non potremo attuare i giusti rimedi. Torno a ripetere per chi leggesse solo ora (l'ho chiarito più volte ma qui lo ripeto) che criticare i 'bachi' del Vaticano II non significa rinnegare quell'assise ecumenica ma mettere in evidenza le radici degli sviluppi attuali disseminate nei documenti conciliari, già individuate e illustrate in tutti questi anni. Solo così si potranno dare contenuti retti alla "resistenza" che non è una dichiarazione di guerra, ma un impegno di custodia e di riaffermazione delle verità cattoliche ricevute nella e dalla Chiesa.
Dunque ne riparleremo con la dovuta parresìa ma anche con calma ponderatezza, mettendo alla luce i punti controversi da approfondire, ponendo l'accento sui contenuti, senza star lì a sottolineare gli aspetti personali e le reazioni di pancia, che alla fine sviluppano sterili polemiche anziché fruttuoso confronto.
Inizierei con delle domande formulate in chiaro e lasciate aperte dalle quali prendere le mosse. Ѐ da qui che ripartiremo, trascorso questo momento difficile e dopo l'esperienza dell'incontro di Verona, verificando la disponibilità di don Minutella al confronto e alla condivisione, auspicando anche la partecipazione, discreta o meno a seconda dei casi, di altri sacerdoti nonché la possibilità di incontrarsi di persona. So che questa comunicazione è affrettata. Tuttavia, non avendo il tempo di curare ora un intervento più articolato mentre continuano ad arrivare commenti di ogni genere, com'era prevedibile, ho espresso per sommi capi la mia posizione. Il resto lo vivremo insieme. (Maria Guarini)
Inizierei con delle domande formulate in chiaro e lasciate aperte dalle quali prendere le mosse. Ѐ da qui che ripartiremo, trascorso questo momento difficile e dopo l'esperienza dell'incontro di Verona, verificando la disponibilità di don Minutella al confronto e alla condivisione, auspicando anche la partecipazione, discreta o meno a seconda dei casi, di altri sacerdoti nonché la possibilità di incontrarsi di persona. So che questa comunicazione è affrettata. Tuttavia, non avendo il tempo di curare ora un intervento più articolato mentre continuano ad arrivare commenti di ogni genere, com'era prevedibile, ho espresso per sommi capi la mia posizione. Il resto lo vivremo insieme. (Maria Guarini)
93 commenti:
A me pare che don Minutella, dotato di bei talenti di pastore e grande fervore di Fede e Carità, e palese buonafede, abbia purtroppo visto solo la punta dell'iceberg immane dello sfacelo postconciliare, che da quell'albero cv2 è fiorito (dato che esso fu il 1789 della Chiesa, dissero in tanti...). Credo che gli sarebbe proficuo un confronto con un sacerdote dello stampo di don Elia, che è della sua stessa generazione ma, facendo un percorso spirituale simile al suo, ha aperto infine gli occhi, e, a Dio piacendo, anche lui li possa aprire (tutti e due) guardando tutta intera la Verità dei fatti, per quanto amara e impietosa sia la visione, e allora parli e agisca in modo più consapevole, tenendo conto di tutto il penoso retroterra che precede questo terribile pontificato, simile al bulldozer che, semplicemente, raduna, finendo di triturarle, le macerie della Chiesa già crollata in massima parte, dopo il terremoto 1962-65), seguito dalla grande scossa del meeting di Assisi 1986 e simili.......
Poi il Signore indicherà a lui e agli altri fedeli di buona volontà, dove si può radunare il piccolo gregge, o "Chiesa rimanente" e che sia ben condotto sul retto sentiero, non lanciato con foga intempestiva contro i mulini a vento o muri di gomma dell'invincibile (per ora) regime conciliarv2ista.
PS: dovrebbe anche guardare all'esperienza dei sacerdoti di Vocogno, che -non per caso- hanno scelto di celebrare solo la Messa di sempre.
"Il Concilio vat. II fu il 1789 della Chiesa" fu detto testualmente dal Card Ratzinger. Non vedo allora come si possano criticare i bachi conciliari e accettare il concilio: è arrampicarsi sugli specchi, una disperata contraddizione.
TEOFILATTO
Cara Maria,
questa cosa è così chiara che credo non ci sia più niente da chiarire. Su Bergoglio, chi è stato, a quale setta ha aderito, perchè è stato scelto, perchè è un eretico, perchè è illegittimo, perchè sta demolendo la Chiesa, perchè si unisce a Luterani, Evangelisti, all' Islam e procede a formare la religione minestrone della "Fratellanza universale" oramai si sa e bene. Che Egli ha sua ispiratrice la fonte esoterica che domina oggi il mondo anche questo si sa, ci sono tante foto su questo argomento. Don Minutella, come tantissimi sul web, si è accorto che la Chiesa sta crollando perché il Papa legittimo è stato rimosso (non dimesso, questo è il mio pensiero tanto che si parla di congiura) e che si è inserito un personaggio massone che vuole staccarla dalle sue radici e dal vangelo. Questo per modellarla in modo tale che la religione cattolica non sia più niente, la liturgia non sia più niente, specie la Santa Messa, che i comandamenti diventino un optional, che tutto ciò che la tradizione ha ritenuto sacro fino a oggi sia trasformato a proprio piacere e tornaconto. Il suo Vescovo, che se scorri il web ha proceduto a fare quello che ha fatto, ha fatto sì che il clero si schierasse con lui perchè se no non si spiega, i consacrati sanno bene come funziona la verità della Chiesa che è il vangelo e il vangelo ovunque dice che prima di tutto occorre obbedire a Dio e poi ai suoi rappresentanti se non comporta peccato grave. Questo vescovo promosso a vescovo direttamente da parroco, dimenticando chi è un parroco, ha sbattuto Don Minutella in mezzo alla strada e chissà perchè? Perchè don Minutella porta anime a Dio e si vede che ad altri questo dispiace. E' la riprova di cosa produce l' attività del personaggio a capo della Chiesa e dei suoi nominati e cosa produce l' umile attività di un parroco buono di cuore oltre che molto intelligente. Non credo che a quel vescovo si metterà bene, i soldi del suo stipendio non vengono dalla sua banca ma dalle offerte di tanti fedeli che tolgono il pane di bocca per fare mangiare lui che come ricompensa distrugge le cose e il regno di Dio. Ha mosso la stampa, fissa adorazioni riparatrici sui indeterminati peccati degli altri e non offre riparazione per le offese a Dio e la vergogna che fa provare a tutta la cristianità. Maria, guarda che oramai tutti sanno e hanno capito che lo scontro non è tra tradizionalisti e modernisti, ma tra veri pastori e lupi vestiti da agnello, ma di cui si sente bene l' odore del lupo. Per fare prima ti pubblico come anonimo, ma sono Elio Ameleti che oramai è abbastanza che ci conosciamo.
Mic,
non credo sia pensabile e possibile che tutti siano allo steso livello sulla linea di ripartenza. Ripeto ognuno ha i suoi tempi, le sue letture. Non è da pensare ad una "rieducazione" di Don Minutella o di qualsiasi altro. Il blog funziona benissimo come ventaglio di approfondimento, ci sono poi i rimandi ad altri siti simili, ci sono libri proposti alla lettura. Ognuno ha la sua storia irripetibile e ognuno si accosta a chi e alle letture che sente più vicino a sè in quel momento, non prima e non dopo.Per questo scrivevo di impegnarci solennemente a non parlare, Don Minutella compreso, quando ci incontriamo per pregare. Diciamo i nostri rosari, facciamo la nostra adorazione, Santa Messa senza predica o di sole quattro parole, tre prese dal Vangelo. Come leggevo su un articolo di don Ariel Di Gualdo, Don Minutella ubbidisca al suo vescovo tacendo.Questa mi sembra essere la via giusta che, forse senza volere, il vescovo gli ha indicato. Detto questo Don Minutella può pregare. Non credo che questo sia interdetto. Se altri in questa fase di silenzio collettivo "ripartente" vogliono pregare con Don Minutella, non mi sembra ci sia nulla da condannare. Se stiamo zitti, quelli che desiderano, con tutto il cuore,aiutare la Chiesa ad uscire da questi marosi, per quanto siano divisi tra loro, nella preghiera saranno uniti. Non è che Don Minutella deve andare a segregarsi in qualche posto, se ha altre esigenze, visitare i malati, studiare, fatti suoi. Come saranno fatti nostri continuare a passarci notizie, approfondimenti, studiare, commentare e passarci le informazioni sugli incontri di preghiera di riparazione, di supplica per essere liberati dalle eresie,per la conversione dei peccatori, fornicatori e simili. Quindi se in coscienza ci impegniamo al silenzio, possiamo partire da Verona e tutti possono partecipare, nessuno escluso. Poi a casa, tranquillamente ognuno riprende a litigare con gli amici suoi.Anche il viaggio di andata e ritorno deve essere in silenzio. A casa poi ci scateniamo sulla tastiera.
Concludendo, il silenzio è il collante che può unire tutti, ora. Pietre vive.
Sono d'accordo su quanto proposto nell'articolo, è un bene per la Chiesa se lei può incontrarlo in modo riservato per svolgere un'opportuna attività di mediazione. La giusta interpretazione del CVII è quella fornita da un convegno fatto dai Francescani dell'Immacolata: il Concilio non è l'inizio di una nuova chiesa, né si può far finta che non esista. Lo storico merito che possiamo riconoscere a Don Minutella è quello di aver compreso che l'OBBEDIENZA deve essere fondata sulla Verità e Carità. Ogni atto di governo che non abbia questi requisiti è nullo. La falsa chiesa tiene a guinzaglio tanti religiosi proprio con la cattiva interpretazione dell'obbedienza come lo è stato per il caso dei Francescani dell'Immacolata. Le rinnovo la preghiera :"Non faccia sfuggire don Minutella". Ave Maria. Anna da Roma
OT date un'occhiata al logo del viaggio in Egitto del papa di pace in paese di pace, la mezzaluna sta prima della croce copta, ma il vdr okkupa tutto il primo piano.....no comment.
Sarebbe bene per lui se gli offrissero un po' di ospitalita' per ritemprare sia il corpo che l'anima ?
Prima o poi arriverà anche per loro qualche provvedimento. Vedrai
Su don Minutella settembre 2015
"E’ un vero e proprio caso quello che ha per protagonista don Alessandro Minutella, parroco della diocesi di Palermo, critico con il Concilio Vaticano II" ( http://livesicilia.it/2015/09/09/la-madonna-mi-parla-scoppia-il-caso-don-minutella_661599/ )
Don Minutella marzo 2017
"Sono innamorato del Concilio"
Ecco, Mic, se Lei potesse parlargli per cercare di indirizzarlo meglio sui veri problemi posti dal Vaticano II sarebbe davvero cosa ottima.
Ho dato un'occhiata alla pagina Facebook di Radio Domina Nostra ed ho visto un don Minutella davvero scoraggiato, che vede modernisti e 'tradizionalisti' lefebvriani uniti nel combatterlo.
Evidentemente non ha capito che le critiche da parte tradizionalista non riguardavano le cose giuste - tante - che ha detto, ma solo la sua proposta di cura che prevede l'eliminazione del bergoglismo senza sradicarne la radice conciliare.
Poi, a mio avviso Cristiano Lugli ha calcato un po' troppo la mano, pretendendo hic et nunc una specie di abiura del vaticansecondismo da parte di don Minutella, cosa che invece richiede tempo e pazienza.
Le 'disfide di Barletta' su Radio Spada, a mio avviso, sono del tutto fuori luogo e del tutto premature, per il motivo appena detto. Tanto più in un momento di maretta che sta provando fortemente don Alessandro.
Io sono stato 'salvato' con pazienza, le realtà della Tradizione le ho imparate gradualmente (anche grazie alla pazienza della FSSPX), senza alcun bisogno di accuse di modernismo e di 'disfide' di qualsivoglia sorta.
Ma Lugli, pur bravo e sincero, è anch'egli molto giovane e ancora troppo impulsivo.
E siccome, a causa del pregiudizio del tutto infondato che don Alessandro nutre attualmente verso i 'tradizionalisti' (in specie 'lefebvriani') è ben difficile che accetti un incontro chiarificatore con loro, Lei potrebbe appunto costituire un punto d'incontro per aiutarlo a vederci più chiaro.
Spero e prego perché questo possa avvenire.
Da parte mia, comunque, proverò a scrivere a don Alessandro fra qualche giorno, dopo l'incontro di preghiera che ha programmato, sia per dargli appoggio - in quanto dice di giusto - che per cercare di correggere alcune sue idee sbagliate e dargli qualche recapito.
Bisogna cercare di non lasciare solo questo sacerdote in questi momenti per lui così difficili.
Il buon Lugli ha risposto in maniera chiara e documentata a don Minutella, e ora viene apostrofato come "autentico diffamatore" che "fa persino una lezione in diretta su Radio Spada contro don Minutella" (cit. tratta da radiodominanostra su FB). Insulti, attacchi ad personam e vittimismo da parte di Minutella, brutto da vedere, ma si capisce che si trova in una situazione difficilissima. Prego affinché capisca, affinché abbia il coraggio di riconoscere la radice del male. Non è che non gli è stato spiegato.
Io tutte le lacune che voi vedete in don Minutella non le vedo e le vedo bene e ampie su colui che doveva essere in primis il Padre e non lo è stato. La predica all' altare può essere da correggere ma il provvedimento ricevuto è sttao fatto contro la verità e senza carità come tutti hanno veduto.
Mi verrebbe voglia di cantarne quattro, ma per amor di causa mi trattengo. Il post qui sopra di sacerdos quidam è il più equilibrato, frutto di esperienza e maturità e di ministero. Partiamo da qui, vengano accolti tutti i suoi suggerimenti.
Sono d'accordo. Don Minutella non merita un trattamento che si possa poi rivelare un "bumerang". Sosteniamolo, quindi, con voti e preghiere. Un giorno ci ringrazierà, lo sento.
E' desolante notare che in questi anni di progressismo estremo, nel quale ogni verità sembra sia stata orrendamente messa da parte, non ci sia stata nessuna reazione visibile, udibile, percepibile, per difendere e proclamare opportune et importune la sana vera e santa dottrina. Nessun Sacerdote o Vescovo che abbia detto (come la buonanima del presidente Scalfaro): "No, io non ci sto a questo gioco al massacro". Nessuno che abbia detto "la Chiesa insegna questo e quello, pertanto quest'altro e quell'altro sono errori da evitare". Nessuno, fino a tre giorni fa.
Beh, proprio nessuno nessuno, no: qualche bravo e coraggioso sacerdote animato da santo zelo c'è stato, non ne facciamo i nomi per tutelarli, ma sono veramente pochi e senza rilievo nazionale.
Secondo me è arrivato il momento di unirsi, in qualche modo, di fare "massa critica", non necessariamente di uscire tutti allo scoperto. Ma bisogna mettere momentaneamente da parte le differenze - un po' come fecero i partigiani sotto il fascismo. "Beati monoculi in terra caecorum": non si può pretendere che siano tutti inappuntabili nella dottrina, non si chiede a ciascuno il carisma dell'infallibilità, nè l'analisi più profonda sulle innovazioni del CV2. Ma "qualcosa" va fatto, non se ne può più di questa puzza.
Sia la Madonna Santissima a guidare il suo popolo contro il Dragone. Ave Maria.
https://apostatisidiventa.blogspot.ch/2017/04/coagulatum-est-sicut-lac-cor-eorum-ps.html?m=1#comment-form
Bravo Sacerdos per una volta l'approvo incondizionatamente .
Aiutatelo e' un Sacerdote .
Stategli vicino .
@ mic
Le segnalo questo articolo (link qui sotto). la prego di pubblicarlo sul suo blog tradotto. Ancora qualche dubbio su AL e il pensiero autentico di Bergoglio? Mi rattrista vedere che i 4 cardinali ancora tacciono e non correggono Bergoglio. In confronto don Minutella ha avuto molto più coraggio essendo un piccolo povero sacerdote e ha parlato chiaramente e ad alta voce perché tutti sentissero, anche criticando apertamente, senza fare nomi, chi non si inginocchia alla consacrazione, e chi dice che siccome non esistevano i registratori al tempo di Gesù non si può essere sicuri della verità del Vangelo. Trovo vergognose le critiche ed i distinguo su don Minutella. ce ne fossero altri di preti come lui, forse i lupi travestiti da agnelli e pastori nella chiesa non avrebbero l'auda ai che mostrano di avere e lo spregio per la nostra fede.
http://www.onepeterfive.com/pope-francis-asks-defender-remarried-divorcees-write-good-friday-meditations/
Effettivamente la scelta di Anne-Marie Pelletier per scrivere le meditazioni della Via Crucis è ancora un altro segnale dato al mondo da un papa che non vuole rispondere in modo diretto e chiaro con un "sì" o "no" ai Dubia.
In realtà quel che Bergoglio pensa sulla Comunione ai divorziati risposati lo si sa visto che nella sua Diocesi già lo faceva e dava istruzioni ai sacerdoti in quel senso, Bergoglio non risponde ai Dubia perchè non vuol farlo, perchè sa che non può farlo, perchè sarebbe cambiare la Dottrina della Chiesa e tradire la Parola del Signore, allora, astutamente, se la cava passando il testimone ad altri che diventano i suoi interpreti e passaparola.
Madame Pelletier sarà sola una fra i tanti.
@luisa,
ieri mi sono auto-censurata un commento in cui ironizzavo su una possibile suora americana, di quelle pro aborto, come sostituta del Card. Muller.
Sono totalmente d'accordo con 'Sacerdos quidam'.
Personalmente ritengo che in questa circostanza, data la desolazione in cui ci troviamo, occorra "vagliare tutto e trattenere ciò che è buono", unendo le forze per la buona battaglia contro le potenze demoniache che imperversano. Verrà poi il necessario momento di precisare e distinguere per amor di verità, al fine di guidare chi ancora non ha avuto modo di rendersene conto a riconoscere le radici vere del dramma attuale. Non si tratta di rinunciare alla verità, ma di applicare un metodo pedagogico basato sulla gradualità, senza chiedere al malato più di quanto, in questo momento, possa fare.
Ora urge sostenere l'audacia di un sacerdote coraggioso e innamorato, prima di tutto e al di là di tutto, di Cristo e della Sua Sposa.
Tra coloro i quali sostengono l'operato di don Minutella si annoverano i seguaci della sedicente profetessa "Maria della Misericordia", o M.d.M. "settimo messaggero dell'Apocalisse", e altri reboanti titoli che attribuisce a se stessa nei cosiddetti Messaggi di Gesù all'Umanità, raccolti nell'altrettanto spurio "Libro della Verità": direi un tipico caso del profeta che annuncia se stesso, per quanto tenti di radicarsi nelle Scritture e in altre profezie e visioni di mistici e veggenti. Ora, a me fa specie che persone le quali si distinguono per dottrina e prudenza possano poi cadere in un personaggio il quale fa dire a Gesù che la Vergine Santissima è "l'Angelo della Luce" (sic...). Qualsiasi cosa si pensi di don Minutella, mi pare che associarsi a costoro o, se si preferisce, non dissociarsene, sia quanto meno incauto e costituisce uno dei punti di vulnerabilità sui quali il sacerdote può essere efficacemente contestato da chiunque. Mi sembra un peccato che delle buone ragioni si disperdano a questa maniera, non so se per imprudenza o altro
" ieri mi sono auto-censurata un commento in cui ironizzavo su una possibile suora americana, di quelle pro aborto, come sostituta del Card. Muller."
Cara irina, il papa argentino è ben troppo astuto per fare scelte diciamo troppo estremiste o progressiste, egli non ama il bianco o nero ma naviga a suo agio e sembra prediligere le zone grigie, dico e non dico, o faccio dire da altri, getto i semi e lascio altri innaffiare e prendere "cura" del mio seminato...
Scusate, preciso che è "Maria della Misericordia" a far dire a Nostro Signore Gesù Cristo: "Mia Madre, l'angelo della luce", e non don Minutella. Scusate, avevo scritto in maniera poco chiara e più che mai occorre invece essere, per quanto possibile,
precisi.
Grazie dell'attenzione
Vi prego, se qualche anima caritatevole può avvertire don Minutella che i seguaci di questa falsa profetessa sono alla ricerca di un sacerdote cattolico il quale possa avallare codesti messaggi attribuiti a Gesù, compia quest'opera di misericordia spirituale. In queste ore egli si sentirà abbandonato dalla Chiesa e potrebbe cadere in questa trappola, vedendosi appoggiato da coloro che -fuorviati dall'associazione di preghiere e devozioni cattoliche a questi falsi messaggi da parte di quelli che, a loro volta ingannati,li propagano- perciò stesso credono che siano veritieri. In questa perniciosa mescolanza di vero e falso sta il successo di questa rivelazione privata, per la rovina di molti. Scusate ancora
Anche don Alfredo Morselli dice la sua:
http://blog.messainlatino.it/2017/04/pilato-caifa-erode-c-ale-tutti-contro.html
Giusto,non c'è già abbastanza confusione? Qui prima o poi bisogna prendere posizione e Don Alessandro non va lasciato solo.Condivido l'atteggiamento di @mic
Non conosco don minutella, né ho avuto occasione di leggere qualcosa detto da lui. Ma qui intravedo che la sua predicazione sarebbe stata retta.
Quindi vado a leggermi i media... Conscio del fatto che in questi casi parte irrimediabilmente la caccia alla strega o allo stregone, a fare terra bruciata intorno per preparare il rogo vero e proprio.
Non so come farà questo sacerdote a reggere quanto gli avviene attorno, viene apostrofato come "sedicente Veggente Mariano" "capo di una setta cattolico_protestante" (che ci sia qualcuno che possa usare il termine protestante come uno che protesta la dice lunga sulla confusione dottrinale odierna), "sedevacantista della vera chiesa contro la falsa chiesa bergogliana". Insomma ne ho lette di tutte, in tutte le salse.
Le affermazioni dette in reazione al provvedimento vescovile sono forti e drammatiche, difficile non prendere le distanze, ma di primo impatto mi viene da provare misericordia. Spero che questo sacerdote possa ricomporre la frattura evidente con la Chiesa, ne va anche della sua anima. Nella Chiesa Cattolica sono tanti i guasti prodotti dagli uomini, ma fuori da essa c'è solo la perdizione certa.
Ritengo che personaggi come don Minutella siano molto più pericolosi al regime di altri, comunque degnissimi, uomini di Chiesa e laici, che affrontano il pericolo presente con i metodi ecclesiali, clericali e compassati di sempre: dubia, convegni (tipo quella della NBQ a Roma, che reclama che "il Papa faccia chiarezza" mentre tutti sappiamo benissimo cosa pensa papa Francesco).
Don Minutella. con la sua carica di proprompente e focoso sacerdote porta scompiglio nelle fila avversarie poiché crea oggettivo disordine nella rigida e puntualmente organizzata macchina propagandistica e falso-perbenistica degli avversari, porta la gente arrabbiata alla rivoluzione, cosa inaccettabile per i clericali radical-chic che hanno rivoluzionato in peggio la Chiesa e la fede negli ultimi sessant'anni.
Proprio perché gli avversari hanno una mentalità salottiera, da aule magne universitarie, da caffè teologicì, rischiano di essere travolti dalla genuina ira popolare dinanzi ai loro progetti.
Diciamoci la verità, è ecclesialmente inappuntabile, e sicuramente degno di lode e segno di santità, soffrire in silenzio e nell'obbedienza come fanno i Francescani dell'Immacolata, don Pusceddu e altre vittime del regime bergogliano, e questa sofferenza, unità alla sofferenza redentiva di Cristo, crea le premesse della rinascita spirituale del popolo di Dio.
Tuttavia, all'atto pratico, essa è oggigiorno insufficiente - ripeto: insufficiente, non inutile né sbagliata - perché intanto il regime di rafforza. C'è bisogno di qualcuno che raccolga il malcontento popolare e lo porti alla superficie.
Questo terrorizza il regime, poiché se l'azione di don Minutella venisse imitata da altri, rapidamente verrebbe per loro la fine.
Un'altra ragione dell'insufficienza dell'atteggiamento classico di obbedienza e di silenzio è che qui non ci troviamo di fronte di fronte ai soliti vescovi o superiori religiosi che ostacolano un'opera voluta da Dio - un'esperienza vissuta praticamente da tutti i santi - in un contesto ecclesiale normale, bensì ci troviamo con degli eresiarchi che hanno il potere nella Chiesa, mettono ai posti di comando nelle realtà locali personaggi egualmente eretici, e che distruggono la fede cattolica.
Non viviamo tempi normali, bensì i tempi in cui si cerca di distruggere la nostra fede, di portarci tutti all'inferno.
Chiunque operi in senso contrario a questo scopo, è benvenuto. Anche don MInutella pur nella fragilità di un atteggiamento talvolta sopra le righe - ad esempio, secondo me non dovrebbe sprecare tempo ed energie a duellare con chi lo critica all'interno, li dovrebbe semplicemente ignorare - e pur in presenza di un'analisi insufficiente - l'incapacità di vedere che la situazione attuale non è figlia solamente del post-Concilio, poiché ovviamente il post-Concilio l'ha fatto chi, tipo Rahner, aveva fatto anche il Concilio, e papa Bergoglio è l'incarnazione del Concilio dei progressisti, che furono l'ala vincitrice dello stesso - dicevo, pur dinanzi a queste pecche, l'importante è che parli, renda chiari a tutti i progetti della falsa neochiesa, che gli altri attori dalla parte giusta non vogliono rivelare completamente - e porti scompiglio nelle fila avversarie.
E' un'opera meritoria, che porterà alla salvezza delle anime.
Mi appello quindi a don Minutella: vada avanti, carissimo reverendo, preghiamo per Lei! La Sua azione è importante!
(Michele Poropat su Fb)
Anonimo 13:22
In queste ore egli si sentirà abbandonato dalla Chiesa e potrebbe cadere in questa trappola, vedendosi appoggiato da coloro che -fuorviati dall'associazione di preghiere e devozioni cattoliche a questi falsi messaggi da parte di quelli che, a loro volta ingannati,li propagano- perciò stesso credono che siano veritieri.
Cercherò di inviare un messaggio anche su questo aspetto.
In ogni caso non posso nascondere che ciò che ha suscitato le mie maggiori perplessità, pur riconoscendo una predicazione retta di don Minutella (a prescindere dalle affermazioni sul concilio di cui ho già parlato), è stato apprendere delle locuzioni et alia che lo riguarderebbero più direttamente e sulle quali mi piacerebbe avere chiarimenti da parte sua...
Scusate ma non capisco come si possano unire le forze tra persone che combattono una battaglia diversa. Come si fa ad unire le forze tra un esercito che non ha ben chiaro chi sia il nemico ed uno invece che lo ha chiaro? Alla fine sarebbe un disastro, e i soldati titubanti, che vogliono essere tradizionalisti, ma solo a metà, perchè si al CVII, si alla messa nuova, si alle canonizzazioni strane, cosa stanno combattendo? Quale battaglia, sotto che stendardo? Siamo realistici, nessun esercito, nemmeno quello di Brancaleone potrebbe resistere con dentro soldati che sparano alla rinfusa non sapendo quale sia l'obiettivo da centrare. Perciò inutile continuare a dire che bisogna guardare a ciò che ci unisce e fare squadra, perchè ciò che ci divide sono cose essenziali, anzi oserei dire che questi sacerdoti come don Minutella potrebbero più facilmente combattere a fianco dei modernisti che dei tradizionalisti, perchè vogliono combattere con le armi costruite dal nemico. La resistenza c'è da decenni e non è certo quella di cui si sente parlare in questi giorni con il caso Minutella. Oltretutto, ora dopo la risposta di Lugli su Radio Spada, cade anche la scusa della buona fede, perchè la buona fede possono averla gli ignoranti (quelli che ignorano un fatto), ma se agli ignoranti si danno i mezzi e i documenti per colmare l'ignoranza, sparisce la buona fede, al massimo rimane l'orgoglio ferito. Poi consentitemi, che per un sacerdote, sbagliare in buona fede dovrebbe (dico dovrebbe) essere difficile, perchè l'ignoranza non sarebbe ammessa in questo caso.
@Anonimo 14:37
Il nostro silenzio, che parla nella nostra presenza fisica, è scudo per lui e forza per noi,serrati insieme a far muro manifesto. Sono contraria all'uso del prossimo. Il fuoco che Don Minutella ha acceso, è nostro dovere custodirlo, non lasciarlo consumare, consumando se stesso.
Supponiamo che abbia avuto queste locuzioni e chiediamoci:fa appello ad esse per portare avanti la sua battaglia?Quando predica dice forse:"la Madonna mi ha detto che.."?No affronta apertamente l'impostura Vangelo e N.T. alla mano,Magistero della S.Chiesa di sempre alla mano.Se ha o ha avuto queste locuzioni mi interessa relativamente;la voce ruggente che caratterizza le sue invettive contro questa maleodorante melassa intrisa di ipocrisia e impostura la dice lunga sullo Spirito da cui e' animato
Scusate ma non capisco come si possano unire le forze tra persone che combattono una battaglia diversa. Come si fa ad unire le forze tra un esercito che non ha ben chiaro chi sia il nemico ed uno invece che lo ha chiaro? ... La resistenza c'è da decenni e non è certo quella di cui si sente parlare in questi giorni con il caso Minutella.
Annarè. Questa affermazione è vecchia. la resistenza di cui parli o non è conosciuta o è misconosciuta (persino da don Minutella, che ha una formazione post-conciliare ma si pone domande importanti).
Perché affermare che non si combatte la stessa battaglia? Tolte le perplessità già espresse, da quel che dice, questo sacerdote sembra combattere la buona battaglia. Ma ce n'è forse un'altra?
Attenzione a chi è il vero Nemico...
Il suo coraggio è apprezzabile, anche se espresso con modalità inedite.
A me e' sembrato molto "carico" , molto provato , sofferente .
Il fatto stesso di informare i fedeli durante l'omelìa , e non al termine della Santa Messa indica che non era sereno , ma scosso... Mi permetto : gli sia data l'opportunita' di un confronto diretto , vis-à-vis , in un ambiente " neutro " , ad esempio dai benedettini di Norcia o a Villatalla . Naturalmente nessuno dovra' saperlo ( tranne Mic ), magari ospitandolo fino al termine della S.Pasqua , dandogli modo di riprendere respiro .
E' un Unto del Signore attualmente in difficolta' , ha bisogno che qualcuno lo aiuti , che preghi con lui , che lo ascolti , che gli dia occasione di discutere , di aprirsi , di ascoltarlo , di non giudicarlo , di non condannarlo , di aiutarlo a correggersi se del caso .
Quanto a noi, come il Cireneo , continuiamo ad aiutare Gesu' a portare la Croce e preghiamo per tutti i Consacrati , nessuno escluso , affinche' la Vergine Madre, li riconduca tutti all'amantissimo Cuore .
Dio vi benedica tutti , nessuno escluso !
http://blog.messainlatino.it/2017/04/pilato-caifa-erode-c-ale-tutti-contro.html
"Scusate ma non capisco come si possano unire le forze tra persone che combattono una battaglia diversa "
Mia cara , non le sembra forse l'ora di deporre le armi ? La battaglia non deve essere fra noi , ma fra noi e il maligno che pian piano si e' infiltrato ed ha preso forza .
"sotto quale stendardo "
Sotto lo stendardo della Croce e al soldo di Maria ( alla quale ci siamo consacrati) e di S. Michele Arcangelo e di S.Giuseppe , per la gloria di Dio a cui tutti dovremo presentarci e in considerazione del fatto che Lui non fara' preferenze : alti o bassi , grassi o magri , culturalmente preparati o incolti , fedeli o infedeli siamo tutti Sue creature e dovremo rispondere anche della grave responsabilita' di non esserci aiutati fra noi .
Riprendiamo da qui , insieme :
http://www.papaboys.org/novena-alla-madonna-delle-tre-fontane-roma-vergine-della-rivelazione-1-giorno/
Don minutella già sta facendo marcia indietro: Fatima TV
Mic,
"la battaglia diversa" cui si riferisce Annarè nel suo commento -che condivido in pieno- è diversa in quanto sono "diversi" i combattenti, con presupposti diversi, con atteggiamenti diversi, con finalità diverse.
Per Minutella, il "nemico", la finalità, è Bergoglio, non il Concilio, fonte di tutti i mali della Chiesa, anzi, per lui il Concilio è "uno straordinario dono" (!).
E, allora, ha perfettamente ragione Annarè quando dice che in questa battaglia ci sono "soldati che sparano alla rinfusa non sapendo quale sia l'obiettivo da centrare": Minutella è uno di questi "soldati".
Socci è un altro.
La FSSPX, cui "manca solo il Timbro", è un altro.
Il tutto condividendo anche ciò che dice Teofilatto il 2/4 alle 18,54:
"Non vedo allora come si possano criticare i bachi conciliari e accettare il concilio: è arrampicarsi sugli specchi, una disperata contraddizione", una contraddizione in termini.
Io spero che don Minutellaeviti di entrare o di accostarsi al calderone dei contro-concilio, per non correre il rischio di essere risucchiato in movimenti che hanno già un'etichetta!
E' importantissimo il suo dichiararsi entusiasta del concilio (visto nell'ottica di continuità secondo Benedetto XVI) e manifestare il proprio disagio alla situazione dottrinale e pastorale attuale.
@Luisa,
"... egli non ama il bianco o nero ma naviga a suo agio e sembra prediligere le zone grigie, dico e non dico, o faccio dire da altri..."
"Roquette,che per primo ha parlato di un mistero Rocalli, sostiene che nella sua saggezza contadina egli conducesse una politica di equilibrio. Un giorno a Parigi, fumando un sigaro dopo un pasto, definì in questi termini la sua politica allo stesso Roquette:'Eh! Comme vous dites en français,demi-tour à droite, demi-tour à gauche'"(De Mattei , Il CVII, pp.292-293)
Di Paolo VI, non ricordo la fonte, si diceva che parlava a destra ed agiva a sinistra.
Di GPII si rimproverano aperture strane.
Di BXVI, anche, si sono viste zone non chiare. Tanto che non trovando definizione lo paragonai ad un cavallo con il mantello macchiato.SEGUE
Abbiamo definito in tanti modi questo modo di agire, più o meno evidente in molti degli ultimi pontefici.Sono arrivata ad una ipotesi: il voluto superamento del principio di non contraddizione. O anche il vivere nei fatti il mito dell'auriga, che governa la corsa del cavallo bianco e del cavallo nero. Non so. Sembra essere una tecnica, non so esattamente sotto quale dicitura possa essere posta e quale fine abbia, se non quello di confondere il prossimo.
"Il suo coraggio è apprezzabile, anche se espresso con modalità inedite."
"soldati titubanti, che vogliono essere tradizionalisti, ma solo a metà"
Scusate, ma in questi ultimi quattro anni un Atanasio in carne ed ossa, un combattente coraggioso che mostra il proprio petto al nemico e ne subisce materialmente i colpi di maglio, ancora non si era visto. Bergoglio e la sua corte luterano-massonica-veterocomunista saranno pur sostenuti dai poteri forti, ma di contro finora non hanno avuto che qualche presa di posizione teologica e varie lamentazioni inconcludenti di "soldati" non "titubanti", ma esclusivamente virtuali! Siamo ancora in un limbo popolato da ombre e stiamo a giudicare chi prova a materializzarsi rischiando il martirio? A prescindere da tutto, da parte mia esprimo la mia ammirazione per il coraggio di don Minutella!
Bergoglio e la sua corte luterano-massonica-veterocomunista saranno pur sostenuti dai poteri forti, ma di contro finora non hanno avuto che qualche presa di posizione teologica e varie lamentazioni inconcludenti di "soldati" non "titubanti", ma esclusivamente virtuali!
Alfonso,
chi ci mette la faccia ed è stato già ripetutamente attaccato da più fronti (non mi riferisco solo a chi scrive) non può certo essere definito un soldato "virtuale". Del resto anche le prese di posizione teologiche non sono meno importanti per riaffermare la retta fede perché questo significa anche difenderla e diffonderla (oltre che viverla per quanto possibile). Certo non può mancare l'impegno diretto in occasioni concrete; ma offrire contenuti non più così scontati non credo sia ininfluente.
Sicuramente noi laici non abbiamo la responsabilità e la missione di un sacerdote, mentre i rischi che può correre un sacerdote sono più dannosi per il bene delle anime.
In ogni caso anche noi purtroppo siamo costretti a constatare la grande e dolorosa frammentazione della galassia "tradizionalista" e ne soffriamo le conseguenze: io stessa ho più volte espresso il mio rammarico per aver visto sistematicamente cadere nel vuoto i miei ripetuti tentativi di creare sinergie e non solo occasionali condivisioni che peraltro, per la maggior parte, sono prevalentemente a senso unico. Cioè, mentre non esito a riprendere da altri contenuti che penso valga la pena e sia anche un bene condividere, non sono fatta oggetto della stessa reciprocità. E non lo dico per una questione personale, ma perché ritengo che fare da ripetitori per alcune cose fondamentali sia efficace per una maggiore diffusione di un sentire rettamente cattolico. Credo che il problema sta nel fatto che è venuto a mancare il centro unificante autorevole che oggi invece è fonte di ambiguità e, dunque, di confusione, disorientamento e divisione anche per chi cerca di custodire la fedeltà.
Che io sappia don Minutella è raccordato con altri sacerdoti. Purtroppo la situazione non aiuta neppure le loro di sinergie. Vedremo cosa accadrà a breve...
"perchè ciò che ci divide sono cose essenziali,'
Concordo con Annarè.
I bachi conciliari non sono mica bazzeccole che si possono contestare quasi come per fare unicamente un esercizio esercizio procrastinabile di coerenza intellettuale.
L'interreligiosità e l'ecumenismo (per citarne solo un paio) sono realtà diffuse e accettate.
Sono forse funghetti tossici per cui tolti quelli il brodo rimarrà limpido e perfettamente fruibile?
carissimi tradizionalisti, sedevacantisti e cattolici tutti, fin quando faremo gli schizzinosi e non ci uniremo partendo dal basso per INFORMARE DELL'ESISTENZA DEL MODERNISMO COME VERA ERESIA CHE TOCCA IL DOGMA, faremo "...come quei medici, che disputando sulle cure da dare al malato, non si sono accorti che lo stesso è già giunto al cimitero"!!!
Ringraziamo Dio piuttosto di un cosi grande e vero pastore come don Minutella... e uniamoci a lui... perché la cosa da fare innanzitutto è: INFORMARE, per far capire che quello che dicono i falsi pastori in ambito di riforme e cambiamenti non è dono dello Spirito, ma eresia modernista: eresia, che dal 99% dei cattolici non è nemmeno conosciuta o quantomeno conosciuta male.
Questo è il dovere PRIMARIO dei cattolici informati di oggi... e non pontificare dalle loro torri d'avorio e dietro una scrivania (COME DICE LA BOCCA E LA TESTIMONIANZA INCONFUTABILE DI DON MINUTELLA!!!), per fare i saputelli, gli immuni, i superiori e...
Non dimenticano pertanto lo stesso mons. Lefebvre che sottoscrisse tutti i documenti conciliari e mons. Fellay che afferma: " solo il 5% dei documenti conciliari necessita di correzione .... il concilio non si puo cancellare dalla storia" ...ERGOOOOO
Questo lo dico pure, guardando l'esempio dei santi che operando sul sociale per vie non completamente apostoliche giunsero DOPO a conquistare le anime!!!
Credo poi, per come stanno le cose, che il Signore ci chiederà conto non di come non abbiamo saputo imporre tesi e teoremi sofisticati a volte anche incoerenti con la stessa e completa Dottrina cattolica, ma su come, non usando una caritatevole pedagogia (che ricordiamo: parte e agisce sempre dal minimo che possa dare l'allievo) ci siamo persi in chiacchiere... perché urge informare quell'opinione pubblica che - purtroppo - per i modernisti è l'unico dio che temono.
fr. Timorato di Cristo Re dei Popoli e delle Nazioni
"e non pontificare dalle loro torri d'avorio e dietro una scrivania (COME DICE LA BOCCA E LA TESTIMONIANZA INCONFUTABILE DI DON MINUTELLA!!!)"
fr. Timorato di Cristo
apprezzo la passione del suo intervento ma meno le sue diverse affermazioni apodittiche. Circa questa quotata non penso che don Minutella conosca l'impegno concreto e non solo da "dietro una scrivania" di ognuno di quelli che scrivono qui, e altrove.
Vorrei poi soltanto sottolineare che Cristo Signore non è solo Re dei Popoli e delle Nazioni, ma è Universorum Rex, cioè Re oltre che di tutti gli uomini anche di tutto ciò che esiste.
Dunque, io su Don Minutella avrei scritto stamattina cose un po' diverse da quelle che scriverei ora: evidente segno di idee non consolidate, e non potrebbe essere diversamente per una situazione "fluida". Però mi sento di commentare su un altro piano. Di sei/sette reazioni di varie comunità/siti/riviste che ho letto posso contare sei/sette reazioni diverse. Questo non dirà nulla su Don Minutella, ma la dice lunga sulle nostre divisioni. S'intende che qui sto stigmatizzando non le divisioni nel senso bergogliano, ovvero quelle che separano i cattolici ortodossi dagli eretici, ma le divisioni tra ortodossi. Per fare un paragone - che ha per forza i suoi limiti, perché la Chiesa alla fine non si può paragonare pienamente con altre realtà terrene - è come se gli inglesi, nel 1940, sotto le V1 e poi le V2, e i raid aerei della Luftwaffe, si fossero messi a discutere furiosamente sulla politica fiscale, agricola e chissà cos'altro del governo Churchill, mettendogli i bastoni tra le ruote. Come è noto, gli diedero il benservito subito dopo la fine della guerra, ma rimasero uniti per tutto il periodo bellico. Dunque, se è chiaro come il sole che il CVII è l'elefante nella cristalleria, non capisco come ognuno possa pretendere che gli si dia ragione (che magari ha pure) su due piedi, e non dopo un percorso fatto di tanti passi, i primi fondamentalmente necessari per tirarci fuori un minimo dalla melma in cui siamo piombati. Ciò che divide saranno pure cose essenziali, ma risolvere non è la priorità assoluta. La priorità assoluta è contrastare il caos dilagante.
Detto questo, e aggiunto il mio "mi piace" all'intervento qui sopra di sacerdos quidam, sono un po' perplesso da certe cose. Si invita giustamente Don Minutella a confrontarsi con altri, e spero che lo faccia. Ma mi chiedo perché non l'ha fatto _prima_. È partito in quarta senza consultarsi con nessuno? È rischioso, perché non basta avere ragione, bisogna evitare anche di offrire vantaggi evitabili alla controparte. Tra la parte di critiche costruttive, all'Isola di Patmos hanno sottolineato la sua imprudenza nel muoversi e prendere di petto il suo Vescovo. Ora, io mi rendo conto che la situazione è di emergenza e difficilmente vedremo una soluzione senza che quacuno faccia ricorso anche a mosse poco ortodosse. Ma se non si è coordinato con altri, ora come pensa di muoversi Don Minutella? Prima poteva "resistere", ora l'ordine del suo Vescovo gli impone una scelta dicotomica: o sta zitto, o finisce fuori dalla comunità ecclesiale. Da solo?
--
Fabrizio Giudici
Permettetemi un ulteriore intervento.
Siccome in maggioranza siete dei fedeli laici, in genere non potete avere alcuna esperienza del sottile e diabolico lavaggio del cervello a cui sono sottoposti, per anni, i futuri sacerdoti nei vari Istituti teologici che debbono frequentare.
Anche solo da questo punto di vista, probabilmente non vi rendete conto che un don Minutella, già così com'è, è quasi -o forse senza quasi - un miracolo della Provvidenza.
"Sì, però ha ancora attaccamento per le sue idee sbagliate sul Concilio, e non possiamo 'lavorare insieme'": bè, che vogliamo fare, lo ributtiamo a mare? Non è più cristiano cercare di avvicinarlo con pazienza e tentare un colloquio?
Tutte le incomprensioni che ha riguardo al Vaticano II e ai 'tradizionalisti non possono essere risolte con un video-duello o sciocchezze del genere.
Occorrono pazienza e carità cristiana, e bisogna dar tempo al tempo.
E ve lo dice uno che, dal punto di vista dottrinale, è intollerante all'ennesimo grado con qualsiasi tentativo di compromesso.
Certo occorrerà anche da parte sua un atteggiamento più comprensivo e disponibile al confronto.
E poi si vedrà.
Intanto non è meglio pregare, anche per questo sacerdote e allo scopo sopra indicato?
Il principio di non contraddizione viene da tempo sostituito da quello di contraddizione e basta. Cioè finora la conoscenza del bene e del male è stata intesa:riconosco il bene, riconosco il male; scelgo il bene e scarto il male. Ora sembra che non si faccia più così. Riconosco il bene, riconosco il male e prendo entrambi. Adesso non ho conoscenza seria dei documenti del CVII però quei bachi, quei buchi di cui si parla sono dei vuoti di verità, delle non verità. Facciamo che i bachi furono il 50%, metà di questo è stato aggiustato, leggi si è tradotto in compromesso.Quindi il 25% è proprio abisso, l'altro 25% una scarpata ripida. Ora capiamo che questo è stato proprio un metodo. Un metodo ripreso e praticato da quasi tutti. In auge però anche prima.Che cosa ha spinto a ritenere che non scegliere tra bene e male fosse più avanzato che scegliere? Certamente l'essere umano che sceglie il bene è più eretto, interiormente, di quello che non sceglie e/o sceglie il male. Ipotesi da confrontare e completare, nelle sue possibili conseguenze e finalità.
A Fabrizio Giudici:
ho letto solo ora quanto ha scritto.
Devo dire che io stesso nella mia vita sacerdotale non mi sono mai regolato su criteri umani, pur estremamente ragionevoli come quelli che Lei ha esposto.
Sono sempre intervenuto, nella mia Diocesi, in modo aperto per contrastare abusi ed eresie, senza badare ad altro se non a fare il mio dovere. All'epoca internet era praticamente inesistente, e il tutto difficilmente poteva superare l'ambito locale.
La Divina Provvidenza non mi ha mai abbandonato, facendo anche rientrare un ordine di espulsione dalla Diocesi già datomi 'a voce'.
Ma anche se avessi dovuto subire una tale sanzione, per me - Le posso assicurare - sarebbe stata la stessa cosa.
Le mie speranze di un avvicinamento di don Minutella alla verità circa i problemi dottrinali posti dal Vaticano II, sono fondate proprio su questo suo spirito assolutamente sincero, pronto anche ad andare allo sbaraglio senza far calcoli di convenienza.
In questo, posso dire che ho per don Alessandro una grande ammirazione. Preghiamo per lui, perché infine riesca a vederci più chiaro.
@Concordo con Sacerdos quidam, su don Minutella
Bisogna essere realisti. Un sacerdote formatosi nel clima dei seminari della Chiesa di oggi, del Postconcilio, difficilmente riuscirà a vedere il Concilio con il necessario spirito critico. Ci vuole tempo e pazienza, preghiere, discussioni (se le vuole fare) e anche, credo, buone letture, se già non le ha fatte (Romano Amerio, Gherardini etc.).
Anche a me dispiace che non veda il guasto prodotto dal Concilio, non dal Postconcilio. Sono crica 25 anni che mi dedico all'analisi critica di quel monstrum che è il Vaticano II. Quando ho cominciato a leggerlne i testi, per studiarli, all'inizio degli anni Novanta, non ci capivo niente. Mi sembrava di affondare nelle sabbie mobili. Qui, pensavo, non si acchiappa un concetto. Sì, qua e là, ma in genere erano riferimenti al magistero anteriore.
Sarà colpa mia, pensavo, dopo tanti anni di miscredenza (come molti della mia generazione), sono troppo ignorante di queste cose. Così ho studiato la dottrina anteriore, i classici, le encicliche fondamentali di Pio XII per esempio. E poi ho ripreso il Concilio. Un'agonia, comunque, d'acchito io ci ho sentito dentro l'alito del Demonio. Penso che, per apparente paradosso, mi abbiano preservato dal contagio conciliare gli anni di miscredenza.
Scusate i riferimenti personali. Tutto questo per dire che mi rendo conto delle difficoltà che possono provare anche giovani sacerdoti di oggi ad analizzare criticamente il Concilio. Quindi, non mi formalizzerei su questo punto. Al vero si giunge quasi sempre per gradi e sbagliando a ripetizione. Se don Minutella è disponibile alla discussione sul Concilio, bene. Se non è disponibile, e tuttavia vuol continuare la sua battaglia, bene lo stesso, allo stato. Piuttosto, un aspetto da chiarire sarebbe quello, che mi sembra innocquo, delle supposte comunicazioni o illuminazioni, non mi viene il nome esatto.
PP
Io voglio vedere don Minutella e Lugli insieme che recitano il S. Rosario. E se non possono incontrarsi fisicamente, lo facciano in videoconferenza. Amen.
a) principio di non contraddizione, porta ad una scelta immediata tra A e B;sia che A e B differiscano poco o che differiscano tanto tra di loro.
b) principio di contraddizione, porta ad una non scelta; A e B vengono presi insieme.
Bisogna esplorare le caratteristiche, le conseguenze e il punto di arrivo, finale, sia del punto a) che del punto b). E anche le premesse, le sorgenti sia del punto a) che del punto b).
Oggi non posso trattenermi e devo capire meglio. Se qualcuno aiuta, grazie.
Un santino per il CVII:
http://blog.messainlatino.it/2017/04/il-fallimento-del-cvii-lo-conferma.html
Chi parla chiaro paga.
Professore di filosofia dell'Università cattolica di Lovanio licenziato per le sue argomentazioni contro l'aborto.
http://reinformation.tv/interview-stephane-mercier-licencie-universite-catholique-belge-ucl-argumentaire-avortement-smits-68352-2/
... e i vescovi tacciono.
http://www.riposte-catholique.fr/riposte-catholique-blog/breves/universite-catholique-de-louvain-eveques
Dice sacerdos quidam che noi laici non possiamo immaginarci il lavaggio del cervello... Ovviamente no, specialmente quelli che si sono sempre tenuti lontano dalle sacrestie. Però abbiamo letto varie testimonianze e resoconti a proposito, e ci siamo comunque fatti un'idea.
Per quanto riguarda il discorso della gradualità, aggiungo un altro paragone, purtroppo preso dalla mia cultura, che è scientifica e non classica. Nel mondo della scienza, e in particolare quello delle "scienze dure", in teoria dovremmo vedere la più ampia disponibilità degli scienziati a cambiare idea, anche superando convinzioni radicate da lungo tempo, nel momento in cui c'è l'evidenza sperimentale. Sarebbe l'applicazione pratica di quello che Popper chiamava "falsificazione": per cui un esperimento, ben riprodotto, che non torna con un certo modello scientifico lo manda in pensione. In realtà non è così: lo provano p.es. le resistenze che la comunità scientifica dell'epoca manifestò dinnanzi alla relatività ristretta, che pure spiegava cose che il modello di fisica classica non poteva spiegare. Alcuni epistemologi, mi viene in mente Lakatos ma non è l'unico, hanno descritto questo fenomeno parlando di uno "zoccolo duro", che per difendere l'indifendibile si inventa le più disparate e ridicole spiegazioni, anche in onta al rasoio di Occam, uno dei fondamenti del metodo scientifico moderno. Alla fine, concludono questi epistemologi, questo zoccolo duro riesce comunque a imporre il proprio punto di vista per un po' di tempo e il cambiamento d'opinione non arriva prima del cambiamento di generazione.
Questa pillola di epistemologia è una pillola di psicologia e descrive un tipico comportamento umano che si ripete ogni volta che ci si innamora di un'ideologia. Se avviene nel campo delle "scienze dure", potete immaginarvi negli altri.
Penso che la stessa cosa avverrà per il CVII (salvo miracoli, auspicabili, ma se non arrivano vuol dire che il Padreterno non li ritiene opportuni). Il pontificato di Francesco è "l'esperimento" che dovrebbe mettere in la parola "fine" a tutta una serie di cose che arrivano dall'epoca del CVII. Eppure vedo gente che ancora ripete convintamente parole come "profetico" (una delle tante parole-talismano, tipiche di ogni ideologia, del CVII) senza rendersi conto del ridicolo che questo vocabolo evoca nel 2017, in questo contesto. Ci vorrà dunque un cambio di generazione.
Io voglio vedere don Minutella e Lugli insieme che recitano il S. Rosario. E se non possono incontrarsi fisicamente, lo facciano in videoconferenza. Amen.
Perfetta sintesi e sottoscrivo. Per una riunione di preghiera non è necessario essere tutti d'accordo sul CVII. Questo deve essere il criterio di unificazione. C'è ancora tempo, spero, prima del 22 aprile, perché ciò avvenga.
--
Fabrizio Giudici
http://www.campariedemaistre.com/2017/04/don-minutella-il-rivoluzionario.html
...e i vescovi tacciono
A dire il vero, non tacciono ma prendono posizione contro il docente in difesa della costituzione che sancisce il 'diritto di aborto'.
Semplicemente aberrante...
Secondo giorno
Vergine Santissima della Rivelazione, che sei nella Trinita' Divina, degnati, Ti preghiamo, di rivolgere ai Sacerdoti, il Tuo sguardo misericordioso e benigno.
http://rosarioonline.altervista.org/index.php/Novene/Novena/it/MadonnaDelleTreFontaneVergineDellaRivelazione/2
Viviamo in un momento di tenebre fitte , altri idoli , altri misticismi .
E' necessario riaccendere " La Luce ", anche fra i cattolici .
Lumen Christi ! Lumen Christi !
Gridiamolo
http://www.libertaepersona.org/wordpress/2017/04/palermo-ritratto-di-una-arcidiocesi-dove-non-e-proibito-nulla-tranne-difendere-la-tradizione-cattolica/
@ Japhet
Ne abbiamo già parlato in un post precedente, non è esatto che i vescovi tacciono, il portavoce della CEB ha osato affermare che per l`aborto la parola omicidio è troppo forte perchè presuppone una violenza.
https://www.blogger.com/comment.g?blogID=5570132738557818436&postID=8430172453287454754&bpli=1
Don Minutella sta svolgendo un lavoro prezioso e non è il caso di incrinare il fronte interno dei tradizionalisti facendo questo o quel distinguo, anche sulla sostanziale differenza di opinioni sul VatII e su Bergoglio. Ce ne fossero di don Minutella!
Il primo passo, sul quale molti (teoricamente tutti) potrebbero concordare, dovrebbe essere portare alla conoscenza del grande pubblico che il Papa, il quale incarna la Cristianità, RIFIUTA DI CONFERMARE L'ESISTENZA DI ATTI INTRINSECAMENTE MALVAGI.
Se il male in sé non esiste più il Cattolicesimo può chiudere i battenti ed essere sostituito dalla Religione del Nuovo Ordine Mondiale, magari conservando il vecchio nome, ed è proprio quello che sta avvenendo !
@ Aldo e vari difensori acritici di don M.
Non si tratta di inezie circa il cv2: altro che differenza di opinioni, si tratta di VEDERE o NON vedere che la origine dell'intero disastro spirituale che ci opprime e confonde, ovvero la nascita di quella FALSA CHIESA contro cui don Minutella si scaglia è proprio il mitico concilio di cui egli è tanto "innamorato" da volerlo ben APPLICARE e promuovere (?)
e allora, cari fans del coraggioso (=di gran cuore) sacerdote , quale battaglia va egli a iniziare con tanta foga ?
obiettivo sbagliato, battaglia persa, di sicuro.
La preghiera, concordo, va sempre bene per tutti (monoculi, ipovedenti o ipervigilanti) perchè invoca la "Provvida man dal cielo"...
Ma quanto all'azione, a che pro partire con l'obiettivo del tutto fuori centro ?
Don Minutella non è altro che un conservatore del concilio, con tutte le (gravi) conseguenze che ciò comporta per la sua "resistenza", che sarà l'ennesimo velleitarismo lanciato contro i muri di gomma del regime CV2ista.
Don MInutella, senza saperlo ovviamente, perchè il suo "risveglio" è iniziato troppo di recente, sta servendo due padroni tra loro opposti: Chiesa della Tradizione e al contempo la multi-eresia conciliare che la calpesta, la fonte PRIMA dell'intera devastazione attuale, e che lui AMA, esalta, perfino se ne dice innamorato ! grave incoerenza di cui non è (non ancora spero....) consapevole; inoltre vedete bene che Messa antica-perenne e Messa NO simil-protestante, per lui sono di PARI VALORE !
LEX-ORANDI LEX CREDENDI, è espressione per lui senza significato, quando invece il nocciolo della quaestio Fede-Liturgia, ormai datata mezzo secolo, è lì che addita la piaga dolente della Chiesa devastata dalla barbarie mondernista.....ma lui non la vede affatto, e il dito non ce lo mette, nè cerca la vera medicina: pretende forse di curare il male usando come farmaco il virus che l'ha provocato ? assurdo !
Proprio qui sta il guaio del suo non-vedere, e combattere alla cieca, col seguito di fedeli mezzi ciechi, che qualcosa han capito, confusamente, ma ancora troppo poco....ma proclamano "allons, allons....." ma dove si va? contro chi o che cosa e CON chi, con quali armi ?
non vedete dunque la questione fondamentale, quella Fede cattolica che lui pretende di voler salvare con la sua focosa e mal indirizzata battaglia, e con armi spuntate (anzi retroverse) di nome "concilio vat. 2" !
E capisco ora che il colpo da maestro di satana (come disse l'illustre vescovo vari decenni orsono) è visibile anche qui, nell'aver disgregato, frantumato l'unità del gregge, letteralmente: tot capita tot sententiae, non più la Chiesa UNA, non più la Fede UNA, perchè non vi è più una sola unica e vera Messa, ma tante quanti sono i celebranti, causa riforma di Paolo VI.
Su ciò don Minutella dovrebbe aprire entrambi gli occhi, riflettere su cause e conseguenze dei fatti di circa 60 anni, non solo di 4 (=2013-2017) e così definire con ponderazione e Prudenza tempi, obiettivi e contorni della battaglia, alleati fedeli e ben FORMATI alla Dottrina immutabile (obliata dal conc.v.2 in poi) e soprattutto l'identità vera del nemico da sconfiggere (che poi si sa, "non è di carne e sangue.....")
Altro che sottili distinguo su "varie opinioni".
Don Minutella non è un "parroco di campagna", ha scritto la tesi di dottorato su Von Balthasar. Copio la scheda dal catalogo on-line della Gregoriana.
Minutella, Alessandro Maria, sac., 1973-
L'escatologia cristologico-trinitaria di Hans Urs von Balthasar / Alessandro Maria Minutella, Roma : [s.n.], 2007
Dissertazioni dottorali -- Pontificia Università Gregoriana: Teologia
Teologia dogmatica. Escatologia -- Saggi, varia
Teologi (1900- ) -- Balthasar, Hans Urs von, card., 1905-1988
Collocazione S.L. TESI PUG 1425
La tesi è stata pubblicata: Venezia : Marcianum Press, ©2014
Don Minutella non è un "parroco di campagna", ha scritto la tesi di dottorato su Von Balthasar.
Allora è chiaro perché gli piace citarlo: l'ha studiato profondamente e perciò rimane emotivamente legato all'oggetto delle sue fatiche?
Malgrado gli approfonditi studi non si è accorto dell'inganno modernista?
Se fosse ignorante sarebbe scusabile, ma evidentemente non lo è.
Don Minutella è del 1973, ha 44 anni, con il tempo oggi aggiornato, è un ragazzo.
Qualcuno,qui o altrove,ha detto che von Balthasar, non è un teologo ma, un letterato. Un poeta.
Von Balthazar,
sarebbe quello dell'Inferno che c'è ma resta vuoto? Un'autentica eresia, se l'ha detta.
Un errore che attenta alla veridicità delle Scritture poiché Nostro Signore in persona ci ha detto che molti sono coloro che percorrono la via larga della perdizione, quelli che il Giorno del Giudizio si sentiranno dire da Lui stesso: Via da me, maledetti, nel fuoco eterno preparato per il Diavolo e i suoi angeli...
Però questi sono i teologi che fanno studiare nelle Università pontificie, don Minutella non ci poteva far nulla.
Ho letto su Wikipedia la vita di Adrienne von Speyr, a cui rimando.
vi comunico una triste notizia: ieri 4 aprile il Signore si è ripreso John Vennari, che era malato da vari mesi.
Dear Friends, Joseph John Vennari died on Tuesday, April 4, 2017 at 10:46 a.m. E.S.T. It is not only Passion Tuesday, but the 98th anniversary of the death of Blessed Francisco of Fatima - the first Tuesday (the day dedicated weekly to the Holy Face) in April (the month dedicated to the Holy Face). - See more at:
http://rorate-caeli.blogspot.com/2017/04/john-vennari-rip.html
Don Minutella non è un "parroco di campagna", ha scritto la tesi di dottorato su Von Balthasar.
In realtà, questo dettaglio è parte del problema... una cosa che va notata è che non si capisce bene quale taglio comunicativo voglia dare Don Minutella.
Mi spiego: un teologo non è necessariamente superiore o inferiore ad un parroco di campagna. L'importante è che le due figure agiscano ben ispirate. Il Curato d'Ars era un parroco di campagna, sappiamo dalla sua biografia che aveva avuto persino problemi con il latino in seminario, ed è un grande santo. Siccome abbiamo un sufficiente numero di teologi - o dotti in generale - che hanno una visione piuttosto chiara sui problemi e le soluzioni, non sento la necessità di averne altri (semmai il problema, come sappiamo, è mettere d'accordo tutta questa galassia ortodossa, e un teologo in più alla fine rischia di essere un'opinione in più da conciliare con le altre). Inoltre, purtroppo, bisogna accettare il fatto che i discorsi dotti, importantissimi, non sono accessibili ai più. Per questo credo proprio che abbiamo bisogno di parroci di campagna, ed è la caratteristica che mi ha attratto di Don Minutella. Preti capaci di parlare alla gente non coinvolta da problemi teologici in sé, ma che per sensum fidei capisce che ci sono gravi cose che non vanno: perché percepisce l'invito ai giovani a convivere, o ai divorziati risposati a perseverare nell'errore, o la "benedizione" sull'altare ad una coppia di lesbiche. Cioè l'opposto dei preti che fanno finta che non stia succedendo niente o non sanno che pesci pigliare. Ma il taglio comunicativo di Don Minutella sta diventando un po' un misto delle due cose, che ha poco senso: da parroco di campagna, però con incursioni su Von Balthasar, e poi ribadisce di essere dottore in teologia.
Altra nota sul lato mariano. Don Minutella fa benissimo a inquadrare la crisi nella prospettiva delle rivelazioni mariane, che a volte è lasciata un po' troppo in disparte anche da alcuni teologi ortodossi e in buona fede. Però poi c'è la questione delle sue rivelazioni private. Io ovviamente non posso escludere che siano vere; tuttavia Don Minutella non può usarle comunicativamente dando per scontato che tutti coloro che lo ascoltano le prendano per vere. In altre parole: se queste rivelazioni sono vere, dovrebbero principalmente tradursi in una guida di condotta; non una pubblica asserzione "quello che faccio è giusto perché me l'ha detto la Madonna". Se qualcuno mi obietta: ma a Lourdes e Fatima le rivelazioni erano vere e la Madonna ha chiesto che fossero subito rivelate in pubblico, io rispondo che è vero, ma che il processo di diffusione ed approvazione richiese tempi molto lunghi, che Maria Santissima mise chiaramente in conto. D'altronde non c'erano urgenze all'epoca: la crisi non era imminente dentro la Chiesa, e quelle rivelazioni avrebbero assunto un'importanza determinante nei decenni successivi. Invece Don Minutella - giustamente - parla di reazioni urgenti che il popolo di Dio deve mettere in atto in tempi brevi. Dimostrazione di questa urgenza è la sua linea di rottura immediata con il vescovo. Trovo che le due cose siano incompatibili.
Anche certe risposte polemiche di Don Minutella alle critiche ricevute mi paiono fuori luogo.
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Fabrizio Giudici
@Giudici.Ho gia fatto presente in un post precedente che Don Minutella non fa mai riferimento a queste locuzioni quando esprime le sue invettive contro la falsa Chiesa; non si esprime dicendo:"La Madonna mi ha detto che..."Se ha o ha avuto queste locuzioni non è su di esse , lo ripeto, che si basa ,in PUBBLICO, questo apostolato contro l'impostura e la contraffazione della sana dottrina cattolica
Nessuno di noi credo lo conosca , se non per il " sentito dire "o per quanto riportato . Mi sembra di aver capito che la goccia che ha fatto traboccare il vaso sia stata la catechesi del sig. Biancjhi su Lutero e su Ario . Nella Chiesa Cattolican non c'era nessun altro che potesse intervenire su Lutero e su Ario ? Ad esempio un Mons.Caffarra ?! La domanda e' : dove si vogliono indirizzare i Guardiani del gregge ? I Vescovo ha avuto indicazioni in tal senso ? Oppure per poter rimarginare le ferite causate dalle separazioni i cristiani della CC sono chiamati a dare prova di fortezza vincendo il male con il bene e quindi a non temere confronti ?
Certamente la reazione e' stata sopra le righe , ma sembra che ormai stia saltando tutto .
Un esempio ? Una volta , in presenza del papa ,il protocollo prevedeva l'abito bianco solo per le regine cattoliche.... ora anche questo " retaggio medioevale " e' stato archiviato ...abbiamo un Papa che si veste come vuole lui ...quindi ci sta anche un Vescovo in bicicletta , o un prete che dopo (o durante ? non ricordo bene) la Messa canta " bandiera rossa "
http://www.corriere.it/esteri/17_aprile_05/rivincita-principe-tristecosi-ho-sfidato-convenzioni-2c1dba6a-1971-11e7-abec-63a8e356a8af.shtml
da cui : perche' insistere a far indossare la talare , lasciamo perdere , si mettano tutti comodi , facciano come gli pare .
Questo era il commento precedente:
"Supponiamo che abbia avuto queste locuzioni e chiediamoci:fa appello ad esse per portare avanti la sua battaglia?Quando predica dice forse:"la Madonna mi ha detto che.."?No affronta apertamente l'impostura Vangelo e N.T. alla mano,Magistero della S.Chiesa di sempre alla mano.Se ha o ha avuto queste locuzioni mi interessa relativamente;la voce ruggente che caratterizza le sue invettive contro questa maleodorante melassa intrisa di ipocrisia e impostura la dice lunga sullo Spirito da cui e' animato"
Tutta questa storia dice anche degli studi nei seminari,nelle facoltà teologiche.
La prima ipotesi che mi sento di fare è che non esiste, forse, corso specifico pluriennale di storia dei Santi e dei teologi, svolta sui Testi che Santi e teologi hanno lasciato. Lavorare sui Testi, consente di distinguere, non solo tra i Testi di una vita e le influenze che quella vita riflette nei suoi scritti ma , anche offre la possibilità di un confronto tra Testi, anche lontani nel tempo, in cui lo stesso argomento sia stato trattato.Senza neanche usare tanto apparato critico ma solo una lettura approfondita, lettura e rilettura.
Non so se San Tommaso sia studiato tra i filosofi, tra i Santi o tra i teologi e se sia studiato sui suoi Testi. Non so. Però l'aver studiato prima San Agostino, su i suoi Testi, e poi San Tommaso, su i suoi Testi, offre una bella e pedagogica opportunità di toccare con mano la diversità delle vite e dei pensieri e viceversa. E dell'influenzarsi reciproco di pensiero e vita. E del rapporto con Dio che ne scaturisce.
Brava ! Infatti da quel che si capisce , un Prete che esce dai "supposti" seminari e' grasso che cola se conserva la fede per poi ricostruirsi di sana pianta .
Mic hai ragione bisogna vedere chi è il vero nemico, credo purtroppo che con tutte le buone intenzioni, don Minutella, veda come nemico la persona di Bergoglio, mentre il nemico vero è il liberalismo, che ci ha infettati tutti, chi più, chi meno, pertanto, incentrare una battaglia sull'operato di Bergoglio è tempo perso, perchè in realtà la cosa da fare sarebbe liberarsi del liberalismo che ci infetta, iniziando ad agire sul nostro terreno, Es: il modernismo ha fatto e fa certe cose, pensa in un determinato modo, dice certe cose? noi si deve fare l'opposto, ovvero evitare di pensare, agire, parlare in modo liberale: pertanto la prima cosa che dovrebbe fare un sacerdote sarebbe non dire più la messa nuova, un vescovo potrebbe ad esempio ripulire i seminari dai pessimi libri(sono solo piccoli esempi). Inutile prendersela con papa Bergoglio, poi non cambiare nulla in noi. E' da noi che si deve sempre partire. Un sacerdote dovrebbe sapere e se non lo sa può sempre istruirsi, cosa insegna il Magistero della Chiesa e cosa è stato trasmesso con la tradizione,potrebbe vedere quali sono stati i cambiamenti tremendi degli anni 60-70, e partendo da qui epurare dalla propria vita ciò che non è cattolico, ciò che mette in pericolo la Fede, ripristinare ciò che è cattolico e rafforza la fede. La battaglia migliore credo sia iniziare da se, dalla propria parrocchia: via le cose cattive, ripristino della buona dottrina, della buona Messa, dei buoni sacramenti. Certo si rischiano sanzioni, persecuzione, rogne di ogni genere, ma la battaglia è questa, non ce ne sono altre, il resto è perdita di tempo.
condivido Annaré.
È ciò che nel mio piccolo sto cercando di fare.
5) Anche i numerosi riferimenti ai tempi cattivi che viviamo ed al doloroso futuro che ci attende vanno sempre interpretati nella loro giusta prospettiva, che è quella indicata dalla Sacra Scrittura.
Quante volte ed in quanti modi il Signore ha minacciato di castigare il suo popolo, proprio nel tentativo di sospingerlo sulla strada della conversione e del ritorno a Lui. Si pensi, come esempio, alla predicazione del profeta Giona, inviato da Dio ad annunciare la distruzione della città di Ninive.
Molti si sono fermati perplessi proprio di fronte al carattere profetico che rivestono alcuni messaggi. E si sono posti la domanda: è poi vero quanto è scritto? Succederà quanto viene predetto? E se non si verificasse, quale credibilità possono ancora avere le parole del messaggio?
Da una attenta lettura del libro si ricava la risposta più appropriata a tutte queste domande. Eccola:
«Non fermatevi alle predizioni che vi dono, cercando di farvi comprendere i tempi che vivete. Come mamma, vi dico i pericoli che correte, le minacce che incombono, quanto potrebbe capitarvi di male, solo perché questo male può essere ancora da voi evitato, i pericoli possono essere sfuggiti, il disegno della Giustizia di Dio può venire sempre mutato dalla forza del suo Amore misericordioso. Anche quando vi preannunzio i castighi, ricordate che tutto, in ogni momento, può essere cambiato dalla forza della vostra preghiera e della vostra penitenza riparatrice. Non dite dunque: - Quanto ci. hai predetto non si è avverato -, ma ringraziate con Me il Padre Celeste perché, dalla risposta di preghiera e di consacrazione, dalla vostra sofferenza, dalla immensa sofferenza di tanti suoi figli. Egli sposta ancora lo spazio della divina Giustizia, perché possa fiorire quello della grande Misericordia» (21 gennaio 1984).
Don Stefano Gobbi
Milano, 8 Dicembre 2007
http://madonna-sacerdoti.blogspot.it/
firmate e fate firmare..finora solo in 7 hanno aderito!
https://www.change.org/p/ges%C3%B9-petizione-per-il-ritorno-di-don-minutella-alla-sua-parrocchia
Cara Mic, la critica a "..quelli che stanno dietro le scrivanie" non era rivolta a lei e ai suoi collaboratori (che non cesso di stimare), che pur facendo "solo" questo in maniera LODEVOLE cioè con le vostre sole forze e grande umiltà, proprio perché non siete pastori e proprio perché lo fate da vera intellettuali (nel senso più cristiano del termine) con l'ansia di ricercare e comunicare la Verità senza mai "scomunicare" nessuno, voi ne sarete sempre esente. La critica era rivolta a coloro che, non mettendoci né la faccia, né la parrocchia come don Minutella, sono solo capaci di trovare sempre il pelo nell'uovo...e non capiscono la necessita presente e si sono scagliati contro don Minutella senza comprendere il momento e senza una vera riflessione.
Gradirei, poi, giusto per correggermi nello spirito di carità fraterna, quali sono le mie diverse affermazioni apodittiche che non gradisce nel loro specifico.
Per quanto riguarda la Regalità di Nostro Signore, ho accentuato il Suo divino Dominio sui Popoli e sulle Nazioni col mio nome nella Religione -sempre premesso, che Egli è il Re dell'universo, come lei ben dice- solo per polemizzare verso coloro che amano accentuare la divina Regalità solo sull'universo, come se con questa parziale e anche innocua regalità si volesse divinizzare il Laicismo e allontanare il "pericolo dittatoriale" di una dottrina cattolica che vorrebbe occuparsi anche di politica e creare cosi un cristo politicamente corretto!
fr. Timorato di Cristo Re dei Popoli e delle Nazioni
dopo aver condiviso con voi qualche benevola critica al coraggioso sacerdote, al quale è dovuta comunque ammirazione e grande stima per la perseveranza nella santa battaglia, vi propongo l'ascolto di una bella conferenza in cui affianca il sac. amico don L. Ricotta, nella quale si parla dei nuovi linguaggi della Chiesa e il fenomeno del "trasbordo ideologico " ad essi conseguente, tema spesso trattato anche in questo blog.
Molto istruttiva per tutti (non solo per i dotti in teologia), e fa scorgere possibilità di sinergie nella buona "resistenza" da condividere, mi pare.
Con una buona dose di humour, ben applicato ai mille paradossi della neo-chiesa, evidenziati nel trattare il voler essere "inclusivi" ad ogni costo del vero e falso in par condicio, a livelli ridicoli, il pervicace rifiuto della divisione necessaria di cui parla Gesù ("non sono venuto a portare la pace, ma una spada...") e la grave questione della Fede che è oggi in gioco, non tanto della immoralità o peccaminosità di singoli pastori infedeli ecc...
v. min. 51:10 e segg.
"Gesù è stato divisivo Lui per primo..."
https://www.youtube.com/watch?v=aGK4n_oo2x0
"IL TRASBORDO IDEOLOGICO INAVVERTITO"
Non è il momento delle grandi manifestazioni pubbliche, che vengono comunque ignorate, ma espongono i sacerdoti promotori a provvedimenti disciplinari che possono facilmente trasformarsi in esclusione irreversibile. Il Signore non ci chiede di correre al massacro per farci mettere fuori gioco in modo irrimediabile; è Lui che salverà la Chiesa, non noi. Questo è il momento della preghiera, della penitenza e della riparazione. Bisogna sì alzare la voce perché in alto capiscano che non tutti sono con loro e che non potranno mai imbavagliare chiunque dissenta; ma non è questo che affretta l’intervento di Cristo, bensì i sacrifici nascosti di quanti si immolano silenziosamente per pura fede, speranza e carità, rimanendo aggrappati alla verità e ai mezzi della grazia per non essere risucchiati nel vortice e aiutare altri a venirne fuori.
Don Minutella non ritratta nulla ma si ritira ed annulla l'incontro di preghiera. Nel video dove fa questa sua ultima dichiarazione trovo che si atteggi troppo a martire, deluso che tutti gli abbiano dato contro a suo dire.
in questo video il Reverendo Don Alessandro Maria Minutella, spiega le ragioni della sua resistenza, ma al tempo stesso l'obbedienza a ritirarsi dalla Parrocchia. Salta anche il raduno del 22 aprile a Verona perché - la chiesa misericordiosa , si veda bene - minaccia i partecipanti DI SCOMUNICA, per tanto Don Minutella chiede a chi si stava organizzando di non andare al raduno. Benedetti invece, da questa chiesa, i raduni alla tomba di Lutero, per soli 1600 euro....
Comincia la Settimana Santa..... è significativo che un vescovo che ammette e riconosce che Don Minutella NON è eretico però lo toglie ai suoi fedeli proprio nel giorno del Venerdì Santo, senza fargli fare la Pasqua, mentre lascia libero nella propria parrocchia un altro parroco che unisce coppie omosessuali..... chi dei due è in vera comunione con il Papa, con la Chiesa? Dio lo sa, e anche noi lo sappiamo! Avanti con Maria Don Minutella, questi sono i perdenti!
La Chiesa è fatta di santi e peccatori. Nulla salus extra ecclesia!!! Questa è tradizione pura. Per Don Minutella si prega, si intercede e si offrono sacrifici ma più che seguirlo, bisognerebbe aiutarlo a rientrare. Vedete, Catechismo e Codice di Diritto Canonico alla mano, a tutti è doverosamente lecito intervenire anche sulle più alte gerarchie se e solo se per il bene della Chiesa. Non solo la sana e SANTA Dottrina specifica che l'intervento deve essere rispettoso e per gradi di autorevolezza... SOPRATTUTTO PRESERVANDO L'UNITÀ DELLA CHIESA. I sacramenti sono validi non per la fede del sacerdote ma della Chiesa e segno della comunione della Chiesa. Guarda Signore alla fede della tua Chiesa... ricordate queste parole della Messa? Ricordate come proseguono? Volere davvero bene a don Minutella significa pure farlo rientrare nella Chiesa. La nostra Tradizione è antica, è Sacra, custodisce la fede... è azione dello Spirito Santo nostro Dio e Signore. Viene dalle parole di Gesù...per favore... andiamo oltre... noi siamo intimi... condividiamo lo stesso Corpo e lo stesso Sangue!!! Un conto è dire la verità, altro sono i modi che si usano. Ovvero io posso dire la verità ma se non preservo-propongo-custodisco l'unità per fede cattolica sono in errore. Queste cose il don le sa bene. Quando ha giustificato recentemente una costruzione abusiva piccolissima affermando che in Sicilia tutto è così... mi spiace non regge. Anzi, non mi è di esempio, mi scandalizza che proprio un sacerdote abbia fatto pure lui questo. Siamo cristiani? Sì? Significa allora che pure la nostra testimonianza deve essere credibile. Ripeto ancora una volta... affermare che papa Francesco sia eretico è grave. Per sana e SANTA dottrina lo può fare SOLO un Sinodo di Vescovi. Cerchiamo si esserne coscienti... questi non sono interpretazioni o punti di vista ma leggi. Nessuno è obbligato a essere cattolico. Come il grande Frassati, io mi auguro di morire cattolico nella Chiesa Cattolica. Nella Chiesa ci sono tante sporcizie, da sempre... eppure... questo è segno e sigillo. Si dice la verità ma stando caparbiamente nella Chiesa. Se ora pensate a S. Atanasio vi invito ad approfondire che con la vicenda don Minuttella non si può nemmeno lontanamente fare un parallelo. Approfondite, cercate, studiate. Ne vale la pena se si avessero dubbi. Io ci soffro molto per questa situazione. Don Minutella dice diverse cose giuste, ma è in errore e gli auguro tanto di aprire gli occhi e rendersene conto e auguro a chi lo segue serenamente e con pace di capirlo. Un vescovo può essere peccatore, ma se io sono sacerdote e sono in una situazione di osservazione, devo essere prudente e avere prima cuore la mia vocazione a la mia missione. Se il vescovo mi chiede silenzio, in silenzio devo stare! Non vado certo in giro a tenere incontri e conferenze per poi dire "ho ubbidito"!!! Nulla salus extra ecclesia. PUNTO. Questa è la nostra fede. Poi possiamo avere esperienze differenti... ma questa è la fede cattolica. Se con una sospensione il don celebra sacramenti, predica commette illeciti gravi. Questo non è giudizio di Lorefice, il cattivo Francesco o altro.... questa è SANA E SANTA DOTTRINA. SANTA CHE SANTIFICA... Non basta quella sana.
Don Alessandro adesso è perseguitato anche dall'estero dopo le sue catechesi sulla pachamama. Ergo è nel giusto.
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