Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 4 gennaio 2020

I cristiani d’Oriente si stanno estinguendo, ma l’ossessione del Vaticano è il riscaldamento globale

Nella nostra traduzione da LifeSiteNews torna il tema dei cristiani perseguitati ma purtroppo ignorati, oltre che dai media occidentali, anche nella Chiesa. Ma quello che emerge è il quadro dolente di una Chiesa che, anziché strumento di salvezza per le anime da conquistare al Signore nel mondo, sta diventando sempre più del mondo.

2 gennaio 2020 — Alcuni giorni fa sono andato dal mio meccanico libanese-americano a far cambiare l’olio della mia macchina. I cristiani d’Oriente amano parlare di teologia e di politica – e per quanto riguarda il primo argomento, hanno tutta la teologia che vogliono per poter dibattere e argomentare. La revisione abituale della mia macchina si trasforma quindi sempre in un interessante dibattito sulla teologia, sulla storia della Chiesa e – più recentemente – sulla situazione dei cristiani perseguitati in Oriente.

È uno dei benefici dovuto al fatto di essere uno storico della Chiesa. Il mio meccanico era appena tornato dal Libano, che ha visitato per assistere al funerale di sua madre. Aveva molte cose da dirmi sulla persecuzione e sulle molestie inflitte ai cristiani dalla maggioranza musulmana e sulle recenti proteste – l’Hezbollah è attualmente la forza politica più potente nel paese.

Lui e la sua famiglia sono nati cristiani, e quindi sarebbe loro ufficialmente consentito praticare liberamente la loro religione. Ma all’atto pratico, non è sempre così, specialmente da quando il numero dei cristiani in Libano ha cominciato a diminuire in modo costante e da quando riferirsi ai cristiani come una minoranza è diventato la norma. Secondo le statistiche, nel 1970 il 62% dei libanesi era di fede cristiana. Nel 2010, la popolazione cristiana libanese è stata drasticamente ridotta a circa il 36%. I cattolici maroniti costituiscono il gruppo più grande di cristiani, se si escludono i nuovi arrivi rappresentati dai rifugiati siriani. L’islam è diventato la prima religione del paese e i musulmani sono diventati il primo gruppo religioso.

Durante la nostra conversazione, uno dei punti su cui insisteva di più il mio meccanico era il fatto che gli occidentali, e specialmente la Santa Sede e il Santo Padre hanno completamente dimenticato la causa dei cristiani in Libano e la loro lotta per la sopravvivenza. Il Vaticano, casomai, è ben più interessato al cambiamento climatico e ad altri argomenti politici, ma lo sterminio dei cristiani in Medio Oriente non lo tange. Il meccanico continuava a ripetere: “Ci [noi cristiani] stanno eliminando” e l’Occidente gira la testa dall’altra parte.

La conversazione è continuata così a lungo che sono uscito molto tardi dalla sua officina. In Occidente la Chiesa ha sperimentato scandali sessuali e corruzioni finanziarie, la controversia sulla Pachamama, le intromissioni fiscali in Vaticano, gli intrighi politici, le controversie sui viri probati e sull’ordinazione delle donne al diaconato, e nel frattempo la situazione in Medio Oriente si è deteriorata a tal punto che i fratelli e le sorelle cristiani delle terre che hanno visto nascere il cristianesimo potrebbero estinguersi nel giro di pochi anni.
Mentre si stava celebrando la controversa Misa por la tierra sin males (Messa per una terra senza mali) e la Pachamama veniva esposta nella chiesa carmelitana di Santa Maria in Traspontina, nella Basilica di San Bartolomeo sull’Isola Tiberina a Roma si stava svolgendo un evento importante di cui pochi hanno sentito parlare.

Tale evento non ha mietuto da parte dei media la stessa attenzione riscossa invece dalla Pachamama e dal Sinodo per l’Amazzonia. La fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre ha pubblicato un nuovo rapporto dal titolo “Perseguitati e Dimenticati?”, che riferisce sulle persecuzioni contro i cristiani verificatesi tra il 2017 e il 2019. Come il rapporto dimostra in modo più che convincente, i cristiani rappresentano la comunità religiosa più minacciata e perseguitata al mondo.

Vengono presentati quattro casi emblematici e i profili di dodici paesi, documentando dettagliatamente la persecuzione di cristiani in Birmania (Myanmar), nella Repubblica Centrafricana, in Cina, in Egitto, in India, in Iraq, in Nigeria, in Corea del Nord, in Pakistan, nelle Filippine, in Sri Lanka e nel Sudan. I dati sono allarmanti e denotano l’incremento della persecuzione di cristiani in tutto il mondo, una tendenza che non sembra cambiare direzione.

Nel luglio del 2019 gli islamisti hanno ucciso quattro cristiani in Burkina Faso e hanno minacciato di ucciderne altri qualora rifiutassero di convertirsi. In India, “la polizia del distretto di Uttar Pradesh ha accusato 271 cristiani di ‘diffondere menzogne sull’induismo’ e di utilizzare droghe per indurre la gente a convertirsi”.

Il prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali Cardinal Leonardo Sandri, che ha presentato il rapporto, ha esortato la gente ad avere il coraggio di chiamare “il male col suo nome” – il male che cova nei cuori e distrugge case e chiese, alimentando odio e sete di vendetta.

Numerose storie significative fanno suonare il campanello d’allarme: i cristiani sono espulsi dalle loro terre; il cristianesimo viene sradicato. In Iraq, per esempio, “la popolazione cristiana ha continuato a diminuire. Prima del 2003 i cristiani erano 1.500.000; nell’estate del 2019 erano ‘molto meno’ di 150.000 e forse persino meno di 120.000. Ciò significa che nel corso di una sola generazione la popolazione cristiana dell’Iraq è diminuita di più del 90%”.

Perché sono perseguitati i cristiani e perché sono dimenticati? Ovviamente, i cristiani sono perseguitati per il mero fatto di essere cristiani e perché seguono il prototipo del martirio – il Figlio di Dio sulla Croce. Il mondo, che non ha riconosciuto Dio, ha perseguitato Suo Figlio. Lo stesso accade col mondo di oggi: il mondo post-cristiano, senza Dio e senza cuore, chiude gli occhi di fronte alle traversie e alle persecuzioni subite dai cristiani.

Sono poche le storie di persecuzioni che passano il filtro dell’informazione nell’Occidente secolarizzato, un filtro che si è trasformato quasi in una cospirazione del fare e dell’imporre silenzio. Sembra che sia importante tutto meno le sofferenze dei cristiani. L’Occidente secolarizzato è troppo impaurito per poter chiamare il male rappresentato dalla persecuzione dei cristiani col suo nome.

Come il mio meccanico, molte altre persone desiderano che i leader della Chiesa si preoccupino di meno della Pachamama e del cambiamento climatico a lungo termine e si preoccupino di più di una minaccia immediata: quella dei cristiani perseguitati che sono sull’orlo dell’estinzione. La Chiesa potrebbe spendere una quantità molto maggiore di energie per dar voce a chi non ne ha. Il male rappresentato dalla persecuzione dei cristiani e dalla sparizione forzata del cristianesimo dalle antiche terre d’origine della Fede dev’essere chiamato col suo nome, anche se farlo è politicamente scorretto.
Difendere i cristiani indifesi potrebbe non essere di moda, persino nella Chiesa dei nostri giorni, e potrebbe addirittura provocare tensioni con altre fedi e con vari regimi. Ma è il male più trascurato e quindi anche quello contro il quale non solo i cristiani ma tutti hanno l’obbligo maggiore di agire in questo momento.
[Traduzione per Chiesa e post-Concilio di Antonio Marcantonio]

18 commenti:

Anonimo ha detto...

Non può che essere così con una gerarchia fu cattolica composta al 90% di non credenti, apprendisti stregoni, ladri, mentitori, fornicatori secondo e contro natura, invidiosi, ipocriti, omicidi dunque di anime e corpi.

Anonimo ha detto...

Dal punto di vista soltanto umano:
Come ogni S.P.A che si rispetti, quando un alto funzionario sbaglia (cosi da danneggiare irrimediabilmente la propria società) il consiglio d'amministrazione provvede ad un giusto licenziamento. Nel caso della chiesa cattolica romana (Vaticano S.P.A) il "consiglio d'amministrazione" è più "incapace" dello stesso "alto funzionario", quindi?
La "società" in questione è destinata al F A L L I M E N T O.

tralcio ha detto...

L'estinzione forzata e perseguitata dei nostri fratelli che sono esposti all'odio in alcune aree militarmente più pericolose, vista da chi può ancora preoccuparsi soprattutto dei saldi, del cotechino con le lenticchie, del panettone e dello spumante, suscita una domanda.

Chi vede (o finge di non vedere, per svariati motivi) questa tragedia, sta davvero facendo i conti con la realtà o si crogiola ancora soprattutto nei "valori" e negli "ideali"?

La realtà del nostro mondo occidentale, "democratico", "moderno", "evoluto", "libero" e "ricco", mostra il compiersi di una neutralizzazione del cristianesimo come annuncio e realizzazione della Verità di Cristo. Sta avvenendo in "modalità Overton", per cui per molti (in assoluta buona fede) si è passati quasi senza accorgersi dal vero al falso Cristo. Un autore ha proposto questa sagace sintesi: mentre il vero Cristo dice "il mio regno non è di questo mondo" quello falso dice: "il mio regno non è CHE di questo mondo".
Basta un CHE (e non necessariamente il Guevara dal pugno chiuso) e cambia tutto.

Adorando il falso cristo che si occupa solo di ciò che è funzionale ai bisogni terreni abbiamo dimenticato il Cielo. Abbiamo dimenticato di avere un'anima e che è lei ad essere eterna, non il corpo. Tutti i nostri desideri si concentrano al suolo e persino dentro una Chiesa non si vede che l'uomo.
L'anticristo, l'impostore, è l'uomo iniquo che inizialmente credeva in Dio, ma poi, svuotata l'anima di ogni squarcio di cielo, ha preferito se stesso a Dio. L'uomo, tronfio della propria nobiltà, del genio e dei diritti ha ceduto completamente all'idolo del soddisfacimento dei bisogni dell'umanità. Soddisfa il proprio orgoglio proclamando disinteresse e tolleranza, fratellanza e accoglienza, senza più alcun debito con Dio.
Il filantropo salva l'uomo, ma la sua paternità non è più in Dio, ma nel Falsario, nell'estraneità a Cristo. L'amore filantropico non pretende nulla, e tutti lascia agire secondo la volontà che la esprime, ciascuno "nel proprio nome".

E' inutile Cristo, vero Dio che si incarna come vero uomo e si umilia ulteriormente nel farsi Presenza Reale nell'eucaristia. E' inutile la giustizia redentiva che muove dal peccato e porta alla salvezza attraverso l'espiazione. No: l'impostore sostituisce una giustizia distributiva in cui a ognuno sarà garantito ciò di cui ha bisogno.
Non nel nome del Padre che preghiamo dicendo "sia fatta la tua volontà" e così ci libera dal male, ma con un padre che dice a noi "fai la tua volontà" e lo dice mentendoci, perché del male ci fa schiavi.

Per il cristianesimo questo equivale a essere una Chiesa senza più Cristo-Dio, ridotta a umanesimo-filantropico, che si richiama alla sola umanità di Gesù, riunita in una confederazione di culti che mantengono l'esteriorità, ma svuotati dell'essenziale.
E non c'è più il peccato: semplicemente siamo tutti perdonati perché il peccato non esiste e siamo tutti partecipi di Dio per il semplice fatto di essere uomini. La religione del Nuovo Umanesimo, tutta orizzontale, senza soprannaturale, senza dogmi, è quella dell'uomo elevato al di sopra di Dio in cui la Natura diventa la madre e il grande tutto. La religione che ribalta l'ordine del rapporto tra Dio e l'uomo, mettendo al centro l'uomo.

Ci stiamo estinguendo, non solo in Oriente. Là perseguitati, qui neutralizzati. Qui e là traditi... Però c'è un Salvatore potente che verrà a visitarci dall'alto. Ci vuole fede. Tanta. E ci vuole Cristo, quello vero, non l'imposto dall'impostore. Bisogna restare lì dov'è lui, specialmente sulla croce della giustizia redentiva, che è quella vera.

mic ha detto...

Grazie Tralcio!

Anonimo ha detto...

Martino Mora:
Eccoci, ci risiamo. Se ne sono inventato un altro, di neologismo. Si chiama "post-verità". È l'ennesimo frutto della neolingua orwelliana. Sono sempre gli stessi. Quelli che hanno coniato il "femminicidio". Quelli che parlano di "omofobia", "xenobia", "islamofobia", eccetera, come se si trattasse di disturbi psichiatrici. Ora si sono inventati la "post-verità" (quella della Rete), in rapporto alla verità dei grandi media. Se la Brexit ha vinto, se Trump ha vinto, è a causa delle bufale del web, sentenziano (una lettura della realtà completamente sbagliata, tra l'altro). Invece loro, i giornalisti politically correct al soldo dei Poteri Forti, gli opinion maker della menzogna generalizzata, quelli che ci parlavano delle armi di distruzione di massa di Saddam, delle fosse comuni di Gheddafi, delle armi chimiche di Assad ed altre bugie, direbbero la verità. Io me li ricordo i beceri nel 1996, quando parlarono di "quattro gatti sul Po" durante una manifestazione politica che vide parteciparvi centinaia di migliaia di persone. Non sapevano allora e non sanno tanto meno oggi che cos'è l'onore nè il pudore (con qualche eccezione lodevole, naturalmente, ma l'eccezione conferma la regola). E adesso accusano gli altri di "post-verità". La post-verità se la sono inventata loro, da molto tempo. Suggerisco sempre ai miei studenti di selezionare attentamente le notizie che si trovano su internet, di non credere a tutto. Che vi si trovano numerosissime patacche. Ma insegno anche che i mass media sono i maestri del pensiero unico, che danno quasi sempre una lettura ideologica della realtà. Ideologica e interessata. La post-verità è tutta loro.

tralcio ha detto...

Grazie anche ad Andrea Sandri, nella sua post fazione al saggio di R. Raffalt (che tu mi avevi fatto conoscere dandone risalto sul blog) da cui ho liberamente tratto alcuni spunti.

Marisa ha detto...

E questa neochiesa afasica e 'smemorata' (si fa per dire) sarebbe la chiesa 'in uscita' che vuole dare vice alle 'periferie del mondo'?

Domanda retorica che di più non si può.

Anonimo ha detto...

Stupendo articolo necessario nell' esprimere con toccanti testimonianze tutto ciò che I cristiani patiscono nell'indifferenza o quasi da parte di quella che dovrebbe essere la madre chiesa..
(Pietro Pignati)

Anonimo ha detto...

Francesco Morena:
Se i cristiani d'Oriente si stanno estinguendo per le atroci persecuzioni e mattanze, i cattolici "tiepidi" (o cattobuddistislamici d'Occidente) si stanno estinguendo (in una lenta e dolorosa eutanasia) tra false dottrine, vangeli diversi, idolatria, accettazione supina di omosessualità e gender, aborto, divorzio e tutto ciò che non è cristiano!
La chiesa cattolica romana è già "spiritualmente morta"..(i famosi sepolcri imbiancati).
Bisogna solo prenderne "coscienza" affinchè si possa continuare a difendere la Vera Chiesa di Cristo (che non è più quella di Roma).

mic ha detto...

continuare a difendere la Vera Chiesa di Cristo (che non è più quella di Roma).La Chiesa è e resta sempre, oltre che una, santa, cattolica e apostolica, anche romana. Anche se attualmente la Santa Sede soffre di una occupazione anomala...

val ha detto...

Il blogger Tralcio scrive sempre parole meravigliose, altissime (e difatti spesso e volentieri ne traggo ispirati insegnamenti). Ma chi sei, Tralcio? Un sacerdote, un religioso? Certamente un dono preziosissimo. Grazie.

Anonimo ha detto...

...a dir il ver...mi vien da invidiare quelli che possono morir di tal morte normale, la nostra morte è invece lenta in modo tale che si resta in asfissia ...sempre mortale a lungo andare.

gsimy ha detto...

il responsabile dell'estinzione dei cristiani d'Iraq è stata l'America, che con l'intervento del 2003 ha destabilizzato la regione e costretto molti di loro a fuggire

Anonimo ha detto...

NATALE SOTTO ATTACCO
Nel mantovano, quattro ragazzi nati in Italia, di origine Marocchina, hanno danneggiato il presepe decapitando Gesù Bambino. Che facciamo? Diamo anche a loro la cittadinanza facile? La discriminazione religiosa e la legge mancino valgono anche per loro?

Anonimo ha detto...

https://www.notiziecristiane.com/lomicidio-di-1000-cristiani-in-nigeria-viene-ignorato-dal-mondo/

Anonimo ha detto...

Difendere i cristiani indifesi non è più di moda.

I cristiani in oriente si stanno estinguendo ma l’ossessione del vaticano è l’ecumenismo religioso, il riscaldamento globale, i flussi migratori. Il mondo post cristiano senza Dio chiude gli occhi di fronte alle persecuzioni subite dai cristiani e per quanto i jihadisti chiamino “crociati” gli eserciti USA che occupano i loro territori, questi non sono altro che il risultato dell’influenza delle lobbyes ebraiche in seno al congresso le quali hanno a cuore ben altri interessi e non certo l’incolumità dei cristiani. E dunque non ci sono più cristiani in oriente, quell’oriente che ha visto nascere Gesù Cristo e dai cui la sua parola si è diffusa nel mondo. I cristiani hanno resistito e difeso coraggiosamente fede e cultura per venti secoli ma ora sembrano condannati a scomparire. In Terra Santa i cristiani sono ormai pochi, meno di 170.000. In Siria ne resta mezzo milione rispetto ai due milioni del 2011. In Turchia dal 20% ora solo 125.000. In Iraq da 1.3 mln a 300.000 e via dicendo. La conta dei perseguitati è enorme.

Anonimo ha detto...

'Roma città aperta' finisce con lei che corre dietro al camion, gridando a piena voce il nome di lui, che era sul camion insieme ad altri caduti nella retata...quel tipo di forza, che lei incarna in quel frangente, oggi non lo ha più neanche la più genuina donna del popolo. Non so cosa abbia tolto a noi ed a tutto l'Occidente quella forza vitale, il benessere? la tecnologia? l'erotismo compulsivo? la religione che non c'è più? La religione da salotto ha rammollito il mondo più di quanto esso tenda a rammollire gli esseri umani.

Anonimo ha detto...


Ma lei (Anna Magnani l'attrice) corre e urla disperata perché lui era il suo
uomo e lei l'amava veramente. Col femminismo e la corruzione dell'erotismo a
sesso e pornografia, perversioni comprese, le donne non amano più gli uomini
come una volta, secondo la loro vera natura di donne, che hanno al momento
rinnegato. Per le donne di oggi (questa è l'immagine dominante) l'amore
è solo sesso, ancor meglio se omosessuale...E gli uomini si sono adeguati,
mezze calzette che sono.
La "madre singola" che vive a spese della
comunità facendo figli (spesso non si sa con chi) perché glieli mantiene lo Stato, senza che debba metter su una famiglia come si deve, è il simbolo dell'estinzione della
donna - sì, della donna in quanto donna, nel vero senso della parola;
in quanto capace di amare veramente, generare in modo lecito con un marito,
educare, sacrificarsi, essere di esempio, come tante mogli e madri di una volta.
Domina la "Venere bestiale"(G.B. Vico), l'unirsi alla maniera degli animali, che nel nostro caso non è manifestazione di vitalità ma di decadenza. Profonda.
Poi ci ammorbano con #Me too e le manifestazioni sulla violenza alle donne, come non esistesse un codice penale che le protegge e punisce i bruti; come se alle stelline in cerca di gloria glielo avesse ordinato il medico di immergersi nella melma che è da sempre l'industria dello spettacolo, e lo sanno tutti.
Pagliacciate. Ipocrisia.
Quousque tandem abutere...