Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 18 settembre 2021

Una Chiesa in ritirata anziché in uscita

Sullo slogan 'Chiesa in uscita' e implicazioni vedi qui e anche qui.  Qui l'indice degli articoli sulla Chiesa in tempo di pandemia.

Ecco cosa manca alla Chiesa in uscita
È singolare constatare come, nel corso della sua storia bimillenaria, l’atteggiamento della Chiesa cattolica di fronte a epidemie e pandemie sia sempre stato improntato dal coraggio e alla carità. Al di là dell’episodio arcinoto di san Francesco che bacia il lebbroso, sono decine i santi che hanno rischiato e anche dato la vita durante pestilenze, epidemie e guerre, per soccorre i poveri, gli ultimi, i più colpiti.
È paradossale, al contrario, che proprio nell’era della retorica bergogliana della “Chiesa in uscita”, e della “Chiesa ospedale da campo”, questo “ospedale” aperto a tutti da millenni sia stato improvvisamente chiuso. Chiuso per profilassi igienico-sanitaria. La sospensione delle Messe, voluto dai vari governi e accettato senza esitazione dai vari episcopati, è un fatto che non si era mai verificato, nemmeno durante le due Guerre mondiali, nemmeno nelle ore più terribili della storia, in occasione di disastri, inondazioni, terremoti.
La “Chiesa in uscita” è divenuta infine la “Chiesa in ritirata”, anzi in “fuga precipitosa”. Una Chiesa che sembra non aver fiducia nella preghiera, che preferisce l’amuchina all’acqua benedetta, accondiscendente e rispettosa verso tutte le regole della burocrazia sanitaria, ma con poca fiducia nella potenza salvifica della Grazia, che accoglie un Vaccino sperimentale di dubbia utilità e discretamente pericoloso come un Messia ma che non sa più dire una parola sull’anima e il suo destino.
Una Chiesa che, nel bel mezzo del terrore panico, è riuscita a chiudere persino le piscine di Lourdes: quella Lourdes che da 150 anni è stata una sfida continua alle norme igienico-profilattiche senza mai divenire un ricettacolo di infezioni, anzi, manifestando eventi straordinari che persino medici atei hanno dovuto riconoscere. (Gianluca Marletta)

23 commenti:

Gederson Falcometa ha detto...

La Chiesa in uscita di Bergoglio è l'applicazione del pensamento del maestro Eckhart:

“Tutto ciò che Dio ti domanda nel modo più pressante, è di uscire da te stesso . . . e lasciare che Dio sia Dio in te” (cf. Eckhart, Trattati e Sermoni)

Anonimo ha detto...

Infatti quando entrai nella piscinetta gelata pensai: Qua muoio! Non morii, però vestita ed uscita mi dissi che la fede loro e nostra di fedeli doveva essere ben grande, mi ero messa in fila per il bagno convinta che fosse qualcosa di termale. La questione igienica non mi sfiorò affatto, l'acqua fredda però la trovai da sincope. A tavola ne parlammo tra pellegrini, alcuni segnalarono anche l'aspetto igenico. Infine ci trovammo tutti d'accordo col riconoscere che eravamo a Lourdes e i criteri di giudizio erano e dovevano essere diversi da quelli della vita di tutti i giorni.

La chiesa non crede più, fa la buonista ma, non è più buona a niente.

mic ha detto...

La cosa che più mi ha colpito della esperienza della piscina a Lourdes è la delicatezza delle inservienti che aiutano ad immergersi e ad emergere. Ma la cosa che ho trovato straordinaria è il fatto che ci si riveste rapidamente e
immediatamente dopo l'emersione e ho infilato i miei vestiti che ero completamente asciutta. E non ci si asciuga...

Ad superna semper intenti ha detto...

No, Falcometa, non penso affatto che Bergoglio si ispiri ad Eckart per la "Chiesa in uscita" anche perché un conto è l'individuo che deve "uscire" dai suoi egocentrismi, un altro conto è la Chiesa che, come Sposa di Cristo, è santa e non ha bisogno di uscire dal suo rapporto col Signore!

tralcio ha detto...

Dal 15 ottobre, data di esordio del green pass che rende gli italici unici al mondo, con la scusa di Dante alle Scuderie del Quirinale debutterà il modello di fusione in gesso in scala 1:1 della famosa e trasgressiva Porta dell’Inferno di Auguste Rodin.
Prestata dal Musée Rodin di Parigi la Porta dell’Inferno è alta 7 metri ed ha richiesto un raro automezzo per il trasporto.
Ecco che i simboli dicono l'élite e dicono anche perché l'Italia sia tanto "cara" alle loro delicate attenzioni. Roma è al centro, di qui e di là del Tevere. Il 15 ottobre prese avvio il calendario gregoriano: che vogliano resettare anche quello? Però è anche Santa Teresa d'
Avila. Nada te turbe... Portae inferi non praevalebunt. Lo sfidante si fa spavaldo e gioca sempre più senza celarsi nelle sue tenebre. L'ho già scritto e lo ripeto: è un buon segno.

mic ha detto...

Lo dicevo nel 2013

Ma dov'è il munus docendi e anche quello sanctificandi, senza i quali non basta il battesimo, come sembra dedursi dalle affrettate, approssimative e sentimentali "uscite" del nuovo Papa? Egli dimentica, mi pare, che Gesú, prima di mandare gli Apostoli a evangelizzare, li ha "costituiti" e dimentica anche di ripetere Urbi et Orbi che il battesimo innanzitutto salva dal peccato originale e conferisce un "sigillo" indelebile di appartenenza. Poi, però, la Chiesa Mater et Magistra costituisce insegnando e santificando, non lanciando slogan né "uscendo da se stessa", ma rimanendo se stessa nel senso di quella che il Signore ha voluto e istituito. A me sembra che venga invitata ad un indiscriminato e indeterminato "uscire da sé" una Chiesa che, insieme alla sua identità, sta perdendo la sua funzione primigenia.

Siamo noi che dobbiamo uscire non da noi stessi, ma dai nostri egoismi: anche a livello individuale, non può uscire efficacemente da sé, chi non ha prima maturato una congrua consapevolezza della sua identità. Intendo semplicemente dire che bisogna innanzitutto essere sempre più pienamente se stessi in Cristo e aver acquisito una identità prima di poter uscire da se stessi. Per identità intendo la "configurazione" a Cristo. E questo non significa appartenenza ad una cerchia, ma ad una Persona: il Signore! E non significa nemmeno aver raggiunto la perfezione, che non è di questo mondo ed è vero che lo Spirito agisce nonostante il nostro limite; ma un minimo di capacità relazionale autentica che solo la retta fede sviluppa è pur necessaria. E si concretizza, individualmente prima che comunitariamente, nel conoscere se stessi sotto lo sguardo di Dio e, camminando in Lui e con Lui nella Sua Chiesa, nell'accogliere la grazia che libera guarisce trasforma e svela l'immagine che ognuno di noi reca impressa nel profondo del proprio essere. Forse il Papa lo dà per scontato; ma dovrebbe emergere, perché essere sommari fa rimanere in superficie.

Così la Chiesa, se perde la sua identità e la sua funzione e non resta quella che è, cosa o chi porta agli altri? Essa deve innanzitutto restare se stessa per dar senso all'uscire da se stessa, perché si può trasmettere ad extra nella misura in cui si custodisce ab intra. Perciò, se la Chiesa perde alcuni punti saldi che non sono soltanto comunitari, identitari, ma anche spirituali dottrinari liturgici pastorali, che hanno una loro intrinseca fecondità, cosa può pensare o sperare di diffondere alle cosiddette periferie esterne?

mic ha detto...

Il link
https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2013/04/cristianesimo-in-pillole-e-indigestione.html

mic ha detto...

Vedi anche qui
https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2015/05/da-pontifexit-anche-su-twitter-senza.html

Anonimo ha detto...

Francia: 4 pellegrinaggi con e per la Messa Tradizionale
In Francia non si arrendono, continuano la buona battaglia.
Ecco un buon esempio della loro tenacia.
AZ
http://blog.messainlatino.it/2021/09/francia-4-pellegrinaggi-con-e-per-la.html#comment-form

Un bellissimo esempio.
Nulla e' cambiato,come per i cristiani del passato bisogna combattere/lottare per la propria religione, per la Santa Croce con l'aiuto della Madre di Dio a favore di tutti i redenti.

Kyrie eleison; Christe eleison; Kyrie eleison. ha detto...

Diretta Santa Messa XVII Domenica dopo Pentecoste in rito tradizionale - Vocogno 19 Settembre 2021
https://www.youtube.com/watch?v=o3DOxNWLLNo


Abbaye Sainte-Madeleine
https://www.youtube.com/watch?v=cJ5sighGxVc
Messe du 17e dimanche après la Pentecôte

Anonimo ha detto...


Perché la Chiesa non sembra più capace di risorgere, per la prima volta nella sua storia?

Non è una domanda retorica. Se pensiamo storicamente (e non, invece,
storicisticamente) osserviamo che, ogni volta che c'è stata una crisi o di civiltà (dell'intera società) o in particolare della Chiesa, dal suo interno sono sempre emerse forze, spesso di carattere popolare, che hanno portato ad un grande rinnovamento spirituale.
Cito adesso a memoria, senza andare a controllare le fonti.

-- Con la Guerra Gotica del VI secolo crollò non solo il regno d'Italia governato dai Goti ma l'Italia stessa, devastata ed impoverita, anche demograficamente, oltre ogni dire. Nacque allora
il monachesimo, S. Benedetto di Norcia, questo fu l'inizio della ricostruzione, morale e civile ("ora et labora"). Qui la crisi non era tanto nella Chiesa quanto nell'intera società,italiana soprattutto. Ma ci poi fu anche il contributo del monachesimo irlandese e britannico, che "rievangelizzò" l'Occidente.

Per abbreviare l'appunto:
-- La crisi di tutto l'Occidente seguita al rapido crollo dell'impero carolingio, coinvolse anche la Chiesa. Vennero ulteriori ondate di invasioni barbariche (Vikinghi, Ungari) mentre continuava l'assalto maomettano. Sorse il monachesimo di Cluny, che continuò l'opera di rinnovamento spirituale e poi iniziò le Crociate.
-- Venne l'epoca delle eresie, tra il Duecento e il Trecento, si diffuse in modo preoccupante l'eresia catara (Francia meridionale, Italia sett. e centrale). Fu battuta non solo con le persecuzioni e l'Inquisizione ma anche e forse soprattutto con l'opera "pastorale" di Domenicani e in specie Francescani, nati in quel torno di tempo (anche se poi dai Francescani si sviluppò un movimento eretico - Fraticelli, Spirituali - che si mescolò alle lotte tra papato e impero).
-- INfine, dopo l'esplosione protestante, apparvero i Gesuiti, ben diversi da quelli di oggi, la milizia che condusse la lotta contro l'errore, le pretese dello Stato verso la Chiesa, la difesa della cultura cristiana tradizionale, anche se con qualche limite. Ai dotti gesuiti si deve tra l'altro il Calendario Gregoriano.
-- A livello minore sono comunque sempre apparsi ordini religiosi o anche di laici, in tutto o in parte, accesi di sacro zelo per le sorti della Chiesa.
-- OGGI, il deserto. Anzi, peggio: gli Ordini stessi appaiono in piena decadenza, dottrinalmente (e non solo) corrotti, in via di estinzione. E tra l'approvazione o l'indifferenza generale, come se questa sorta di consunzione fosse cosa buona e giusta, naturale. Quei pochi ordini, maschili e femminili, che mostravano i segni di un autentico rinnovamento, con il ripristino della lituragia tradizionale, sono stati "sterminati" dallo stesso Pontefice in carica.
-- CAUSE? Possibili spiegazioni di questo auto-annientamento?
Ognuno di noi si è fatto un'idea, di sicuro.
PP

Traditiois custodes. Bollettino del monastero benedettino tradizionale ha detto...

LA SCALA DEL PARADISO. Il pensiero fisso che il monaco deve avere sempre è quello della morte. Anche nell'ambiente monastico, pure in monaci per altro di vita santa, s'è avanzata qualche riserva se non una vera e propria critica a questo caposaldo della vita e della spiritualità monastica. Un abate benedettino, nei primi decenni del Novecento, trovò poco adatta alla gioia monastica la tradizione, molto seguita in passato in molti monasteri, di mettersi sovente di fronte ad un teschio per ricordarsi cosa siamo. La motivazione era che tale usanza produce tristezza! Ma un monaco che si lascia intristire dalla morte è un tristo monaco, perché è proprio con la morte che potrà avvenire la visione dello Sposo divino per la quale ogni istante della vita monastica, ogni respiro è ordinato. Il pensiero dunque della morte porta gioa e allegrezza. Intristisce solo chi non ama ancora a sufficienza Cristo. Nelle pratiche quotidiane di questo monastero pertanto il pensiero della morte è ricorrente e uno dei "manuali" ascetici qui in uso è costituito da un testo di san Giovani Climaco, intitolato "La scala del Paradiso". Anche tale testo è oggi negletto e misconosciuto nella comune pratica monastica, considerato come roba d'altri tempi non più adatta ai nostri. In questo monastero invece anche tale testo è considerato adattissimo alla vita moderna e utilissimo oggi come ieri. Perché la santità e le pratiche ascetiche affinate da decine di secoli di uso, non hanno scadenza.

Anonimo ha detto...

DAL 15 OTTOBRE AL QUIRINALE

E' arrivata da Parigi la "Porta dell'Inferno" (o meglio, la prima metà dell'opera), capolavoro assoluto dello scultore francese François-Auguste-René Rodin. Notizia non da poco, visto che la struttura è alta ben sette metri. Prestito prestigioso per la Capitale, che impreziosisce la grande mostra-evento "Inferno" prossima ad inaugurare alle Scuderie del Quirinale dal 15 ottobre,
https://www.google.com/amp/s/www.ilmessaggero.it/AMP/roma/quirinale_porta_inferno_rodin_mostra_dante-6199621.html

Ormai non si nascondono ha detto...

LA PORTA DELL'INFERNO AL QUIRINALE

Non è da me fare il complottista, però, essendo abituato - per (de)formazione culturale - a cercare nei segni del microcosmo ciò che si agita nelle realtà del macrocosmo ("La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti" Efesini 6,12), ecco, devo riconoscere che alcune coincidenze in questo particolare periodo sono davvero inquietanti...
- Il prossimo 15 ottobre entrerà in vigore il nuovo Decreto Legislativo che imporrà l'obbligo del grenn pass sui luoghi di lavoro.
- Il prossimo 15 ottobre - nell'ambito dei festeggiamenti in onore dei 700 anni dalla morte di Dante - si inaugurerà alle Scuderie del Quirinale la mostra "Inferno": per l'occasione i muniti di Green Pass potranno ammirare da vicino la riproduzione di un'opera fatta arrivare appositamente dalla Francia: la Porta dell'Inferno di Roden.
- Il prossimo 15 ottobre è l'equinozio di autunno, una data cara al mondo degli occultisti.

mic ha detto...

Ho ripreso il commento qui su dalla pagina dell'ultimo articolo su Dante...

mic ha detto...

Mi pare che Il Messaggero, da quel che appare dall'altro messaggio (non ho ancora letto l'articolo) lo presenti come un evento di prestigio...

Anonimo ha detto...

Un blog in ritirata dimenticando la importanza de Vigano tapes!!!

Anonimo ha detto...

Bene, se Dio vuole il 15 ottobre S.Messa doppia , S.Rosario doppio...
Nella bellissima omelìa di oggi il Sacerdote ha parlato chiaro: amare di piu' di costoro ,Nostro Signore, s'intende!
Grazie mio Signore e mio Dio per avermi dato l'opportunita' di essere oggi Tuo Tabernacolo:Maria in me e Gesu'in Maria in me.

mic ha detto...

Anonimo 17:49
Il blog pubblica quel che riceve dalla fonte.
E c'è un indice
kilometrico di interventi di Viganò

Unknown ha detto...

Verissimo

Glorie dei papi veri ha detto...

Sono glorie dei Papi e del loro Principato i barbari respinti od inciviliti; il despotismo combattuto e frenato; le lettere, le arti, le scienze promosse; le libertà dei Comuni; le imprese contro i Musulmani, quando erano essi i più temuti nemici non solo della religione, ma della civiltà cristiana e della tranquillità dell’Europa. Una istituzione sorta per vie sì legittime e spontanee, che ha per sé un possesso pacifico ed incontestato di dodici secoli, che contribuì potentemente alla propagazione della fede e della civiltà, che si è acquistata tanti titoli alla riconoscenza dei popoli, ha più di ogni altra il diritto di essere rispettata e mantenuta: né perché una serie di violenze e d’ingiustizie è giunta ad opprimerla, possono dirsi cambiati, riguardo ad essa, i disegni della Provvidenza.

Anonimo ha detto...

Dal primo ottobre l'ingresso in Vaticano sarà consentito solo ai possessori di "green pass". Lo ha stabilito un'ordinanza della Pontificia Commissione dello Stato Vaticano.

Anonimo ha detto...

..."L’avanzamento della campagna vaccinale si accompagna a un crescente clima di costrizione e ricatto, che fa leva su meccanismi di stigma e discriminazione sociale. Questo è il contesto sociale in cui ci troviamo ormai immersi da settimane e che potrebbe ulteriormente accendersi nella prossima stagione.

Accanto a un simile trend di stampo civile e laico, sono emersi nel mese di agosto alcuni segnali che fanno intendere un allineamento anche in ambiente ecclesiale. E così abbiamo già letto di vescovi che impongono il vaccino al proprio clero, o che attaccano i no-vax, come anche di parrocchie e oratori che impongono il Green Pass quale prerequisito alla frequentazione degli ambienti di preghiera o di incontro cristiano. Se questo orientamento di controllo crescente è già preoccupante da un punto di vista meramente politico-sociale (come ricordato, tra gli altri, da Agamben, Cacciari, Sceusa, Cardini, Benozzo, Del Sol, Sacré), quanto più risulta scandaloso in contesto religioso e cristiano.

Può un intervento sanitario, peraltro discusso a livello di comunità medica e politica internazionale, divenire elemento di divisione nella Chiesa? Può un senso di emergenza, mediaticamente veicolata, scavalcare le più comuni norme di prudenza e rispetto in termini di salute ed educazione anche tra le mura parrocchiali? Sembra di sì, a giudicare dagli episodi citati.

Ecco perché un gruppo di fedeli, in primo luogo genitori preoccupati per la salute e l’educazione dei propri ragazzi, ha ritenuto di dare vita a una rete dal basso, cui affidare il compito di contattare e incontrare i Vescovi della Chiesa italiana e chiedere loro di rinnovare il proprio compito quali garanti di tutto il gregge, favorendo il rispetto di tutte le posizioni, e combattendo le nuove correnti di divisione che minacciano diabolicamente il popolo di Dio."...