Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 30 aprile 2022

Smaschera la fake news delle "fosse comuni" a Mariupol. "Controcorrente" travisa il suo servizio (la denuncia)

Indice dei precedenti sulla guerra in Ucraina
"Dicono che più grossa è la bugia, più la gente ci crederà". Così il giornalista di RT aveva smentito la fake news diffusa ad arte dai medio filo Nato che puntano alla terza guerra mondiale della "fossa comune di 9 mila morti" a Mariupol.
Bastava andare sul posto, fare il proprio lavoro e documentare.
La stessa cosa ha fatto un reporter italiano, Maurizio Vezzosi, che sta documentando da settimane la situazione nel Donbass sul campo.
E' andato sul campo, Stary Krim e Mangush, e ha fornito materiale inedito, di prima mano, uno scoop che smentiva la propaganda bellica. Ma quello che è successo dopo ha dell'incredibile: invece di riportare la versione del servizio, sfruttare lo scoop, la trasmissione "Controcorrente" di Rete 4 decide di travisare completamente il senso per assecondare chi ha deciso che bisogna andare allo scontro mortale con la Russia.
Lo denuncia lui stesso sui suoi social in un lungo post che vi proponiamo per intero con una sola raccomandazione: se ancora non avete capito di come e per chi operano i media filo Nato, ormai davvero il tempo (per il nostro paese) è davvero finito per farlo.
* * *
di Maurizio Vezzosi, Donbass

Come ho già scritto, negli ultimi giorni ho visitato entrambi i luoghi – Stary Krim e Mangush – dove secondo l'ormai - de facto - ex sindaco di Mariupol si troverebbero fino a novemila vittime civili sepolti in presunte fosse comuni: per quello che mi è dato sapere nessun altro giornalista italiano ha visitato, almeno fino a l'altro ieri, i luoghi in questione.

Nell'ultima puntata di Controcorrente è andato in onda un servizio sul tema delle presunte fosse comuni con la mia firma e alcune delle mie immagini. L'altro nome con cui è stato firmato il servizio è quello di Gianni Sileo, giornalista che non conosco e con cui mai ho collaborato. Non so dire se la voce del servizio sia sua o di un'altra persona: quel che è certo è che. per ragioni a me non note, nessuno della redazione di Controcorrente ha tenuto conto di quanto da me rilevato sul campo e da me riferito prima di mandare le immagini per il servizio.

Non appena rientrato da Mangush ho avvertito la redazione del fatto che utilizzare l'espressione “fossa comune” risultasse del tutto improprio e che le sepolture in questione riguardassero un cimitero. Ma paradossalmente, il servizio firmato con il mio nome spiega che a Mangush “è stata trovata un'enorme fossa comune con centinaia di corpi, di uomini donne e bambini che sarebbero stati uccisi o morti di stenti senza cibo né acqua per oltre un mese” senza chiarire su quali fatti si basino queste affermazioni, o meglio lasciando intendere di averle ricevute dal proprio inviato, ossia da me.

Il montaggio del servizio - curato dalla redazione - non ha lasciato spazio ad alcun mio racconto dei fatti, omettendo che si tratta di due aree cimiteriali, che si tratta di sepolture individuali, che tra le persone sepolte ci sono anche militari ucraini caduti in battaglia, che non c'è stata alcuna esecuzione di massa deliberata o episodio analogo, che non c'è alcun indizio che indichi l'intento di occultare le vittime sepolte, che i numeri delle sepolture sono ben diversi da quelli di cui ha parlato l'ormai ex sindaco di Mariupol Vadim Boychenko: numeri nei fatti inferiori alle mille sepolture complessive, tra il cimitero di Mangush e quello di Stary Krim. Un numero che certamente non corrisponde al numero totale delle vittime della battaglia di Mariupol, sepolte anche in aiuole, giardini condominiali e spartitraffico, e in parte ancora in attesa di trovare sepoltura.

Vale la pena ricordare che Vadim Boychenko è fuggito da Mariupol prima che cominciasse l'attacco russo - a febbraio -, che quindi non si trova a Mariupol da oltre due mesi e che non ha mai chiarito quali fonti avvalorino le sue dichiarazioni e quelle del “Consiglio municipale di Mariupol” che fa a lui riferimento.

Le immagini che ho fatto avere alla redazione includono le interviste con due donne che si stavano prendendo cura delle tombe dei propri cari nel cimitero di Mangush: evidentemente la redazione di Controcorrente non le ha ritenute significative.

A Stary Krim, dove si trova il principale cimitero di Mariupol, ho potuto assistere ad alcune delle sepolture in questione ed intervistare un operaio che se ne stava occupando.

Mancando di dare i minimi ragguagli sulle presunte “altre duecento fosse comuni rinvenute”, il servizio si giova della mia presenza in loco per avvalorare le dichiarazioni di una delle parti coinvolte in questo conflitto e dare conferma della loro validità assoluta ed evidentemente indiscutibile.

Professionalmente è del tutto inaccettabile che il mio lavoro da inviato sul campo venga utilizzato tacendo su un'evidenza palese e venga al contempo distorto per dare conferma di una versione dei fatti priva di fonti e di qualunque ragionevole fondamento. Sono convinto che l'accaduto sia del tutto slegato dalla volontà dei vertici di Rete 4 e ancor più da quelli dell'azienda a cui fa riferimento il canale.

Particolarmente spiacevole per me è che questa vicenda si consumi ad una settimana dalla decontestualizzazione di una parte del mio precedente servizio per la medesima trasmissione, servizio che si proponeva di raccontare, insieme al presente, la strage di Mariupol del 2014.

L'accaduto costituisce l'ennesima forzatura narrativa sulle vicende ucraine: una forzatura che contribuisce ad alimentare un clima volto a compromettere la possibilità di una qualunque soluzione diplomatica, e con questa, l'auspicabile fine della guerra.

Insieme a queste considerazioni intendo ribadire che non esistono guerre gentili o raffinate.

La tragedia di Mariupol, come quella dell'intero Donbass e dell'intera Ucraina, poteva e doveva essere evitata. Professionalmente, e umanamente, ho il dovere di fare tutto quello che è nelle mie possibilità per scongiurare nuove tragedie: molto più semplicemente, ho il dovere di dire la verità. - Fonte

Nella foto: l'anziana che ho intervistato al cimitero di Mangush. Sullo sfondo le sepolture che l'ormai ex sindaco di Mariupol ha definito fosse comuni.

30 commenti:

Anonimo ha detto...

Purtroppo diventa sempre più chiara la presenza di italiani venduti, menzogneri, traditori. La vera sconfitta, volta alla distruzione perpetua, è la divisione dei paesi, degli stati al loro interno. Questo stato di fatto è scempio irreparabile. Così è ormai in molti paesi, certamente europei. Questa divisione è quella che rende impossibile la resistenza, la lotta, il ripristino della reciproca fiducia. Vivere in un paese dove non è quasi più possibile aver fiducia nel prossimo rende la vita personale e sociale più che difficile. Veramente un desolante quadro di infamia, angosciante.

Orion80 ha detto...

Non per nulla anni fa a Civitavecchia, nella derisione di molti, sangue scorreva sull'immagine di Maria. La Santa Vergine piangeva sulla nazione Italiana che dopo aver ricevuto innumerevoli grazie dal cielo, invece di glorificare Dio, si è da lui allontanata, per gettarsi in altre mani molto meno amorevoli. A tutti i livelli ormai c'è una corsa verso la rovina, e le poche persone che cercano di salvare il mondo dalla catastrofe, non vengono credute. In questo mese di maggio intensifichiamo la preghiere perché per intercessione della S.Vergine possiamo salvarci dalla catastrofe.

Anonimo ha detto...

Qualcuno mi spiegherebbe come si possa essere atlantisti e contro la globalizzazione? Oppure, viceversa, contro la globalizzazione e insieme atlantisti? Come se la Nato non fosse il braccio armato della gobalizzazione e del mondialismo.
Oppure mi spieghereste come si possa essere sovranisti anti-Ue, ma filo- Nato, quando tutti possono osservare lo spettacolo di una Ue che non ha una politica estera, ma è completamente schiacciata sulla Nato?
La Nato (cioè l'America) dà gli ordini, la Ue obbedisce. Anche lo strapotere tedesco di fronte al padrone yankee piega la schiena.
Prendersela con la Ue, ma dirsi per la Nato, oppure prendersela con la Germania, e sostenere lo strpotere a stelle e strisce, significa prendersela col servo ma accettare il padrone.
Abbiamo 120 basi ufficiali americane (forse sono di più) sul nostro territorio. Alcune delle quali dotate anche di testate nucleari. Di quale sovranità vogliamo parlare?
Lo sappiamo che in caso di guerra nucleare con la Russia saremmo tra i primi ad essere colpiti dall'arma atomica?
Ecco, finchè il sovranismo all'amatriciana non sceglierà una politica coerente con le sue premesse, rimarrà all'amatriciana.
Cioè da burla.
Martino Mora

Anonimo ha detto...

Da Mosca Marinella Mondaini, scrittrice, giornalista, traduttrice. Vive e lavora a Mosca:
"I Pacifisti. Avrei voluto che tutti coloro che ora si ergono a “paladini della Pace”, i nuovi pacifisti, fossero venuti con me nel Donbass in questi anni, a vedere cosa è successo in tutti questi 8 lunghi folli anni, le distruzioni, i cimiteri e le chiese scoperchiate, le fosse comuni, avrei mostrato loro i bambini trucidati nelle foto appese nel Museo degli Angeli in una piccola cittadina della repubblica di Donezk, avrei tradotto in simultanea i racconti della gente comune per strada, avrebbero visto le lacrime negli occhi dei vecchi che mai dimenticherò.
Avrebbero visto la forza e la dignità del popolo del Donbass, che nonostante la guerra che il governo filo-nazista ucraino (messo al potere dagli Stati Uniti d’America, appoggiati dall’UE) ha scatenato contro di loro SOLO per il fatto che era per l’amicizia con la Russia e voleva vivere secondo i suoi principi.
Avrebbero visto gli stenti della gente in condizioni di blocco economico, di tubature di gas, acqua saltate in aria a causa dei bombardamenti ucraini, le case mezze rotte con le finestre coperte di cellophan e i tetti sfondati.
Tutti ora in Italia, sono diventati pacifisti, d’improvviso scoprono che la guerra è “male e distruzione”.
Non solo il popolo, ma tutti i capi politici nostrani, i cantanti in prima fila contro la guerra. E non importa se non conoscono nulla di Russia, Ucraina, nemmeno sanno dove si trovi il Donbass.
Questi “pacifisti” in 8 anni non hanno MAI alzato un dito, MAI protestato nelle piazze italiane, sui social.
SILENZIO assoluto, ovattati nel loro rammollito confort.
Protetti dalla cappa di censura e dittatura ideologica dell’Ue.
L’Unione Europea traccia con metodi fascisti un solco sempre più profondo con la Russia.
Superba, piena di sé, razzista nei confronti dei russi, malata di russofobia si è trasformata in un mostro. Per il suo degrado morale, l’Europa non è capace di capire la Russia. Facendo finta di condannare la guerra, è l’Europa che dichiara guerra alla Russia. Chiude completamente lo spazio aereo a tutti gli aerei russi, a ogni tipo di velivolo, charter, privato, che sia appartenente o registrato o sotto il controllo della Russia.
Poi tutte le sanzioni nel campo finanziario per strangolarla. Quaranta associazioni europee di giornalisti premono per vietare il canale russo russa Today nell'Unione Europea per solidarietà con all'Ucraina.
La Ue è arrivata a VIETARE la libertà di parola ai russi. La voce dei giornalisti russi, viene bollata già a priori come “portatrice di disinformazione”. Basta ascoltare quanto dichiara un giornalista ex militare che sceglie le notizie da pubblicare per Rai 2, le notizie dalla Russia non le prende nemmeno in considerazione “perché sono tutte false.”
Quindi ai canali russi va definitivamente chiusa la bocca.
L'Italia a Milano il sindaco caccia il Maestro russo perché si è rifiutato di fare una dichiarazione pubblica di condanna di Putin. Anche il pensiero la Ue dirige e punisce se non si conforma al Pensiero Unico.
Come i fascisti.
La Russia va punita con metodi barbari, incivili e disumani.
E dove eravate voi “pacifisti”, quando gli Stati Uniti hanno distrutto paesi interi, massacrato i legittimi capi di stato, ucciso milioni di persone e agli americani nemmeno una sanzione!
L’Unione Europea che insieme agli americani ha bombardato Belgrado, ha smembrato la Jugoslavia, chi le ha dato questo diritto? L’Italia in primo luogo, nessuna “mea culpa” e nemmeno una sanzione. Dove eravate??
Adesso tutti contro la Russia. Almeno tacete e occupate il tempo a studiare prima di aprire bocca. Chiedetevi perché in questo nuovo mondo, disegnato e occupato dalle Forze del Male, vi abbiano formattato il cervello a tal punto da non riconoscere dove sta la Verità, il Bene."

Anonimo ha detto...

Come dice un ex ufficiale britannico in un'intervista al Messaggero: "La Russia è spacciata". Lo avevo capito da anni anch'io. La NATO, il governo italiano e i governi delle altre nazioni si sono gettati a capofitto fin dall'inizio in questa guerra perché hanno la certezza di riuscire ad annientare la Russia con il denaro e con le armi. Essi hanno studiato tutto quanto fin nei minimi particolari e, dopo anni di preparazione, sono passati ai fatti. La loro VITTORIA sarà definitiva e sancirà il TRIONFO del nuovo ordine mondiale. Altro che sciocchezze!
Intanto, gli italiani NON vogliono smettere le museruole. Le quali continueranno ad essere orgogliosamente indossate ed esibite DA TUTTI I PIDDINI, ma anche dai loro alleati: quindi praticamente dalla stragrande maggioranza guerresca, mascherata e piddina degli italiani.
Altro che popolo di santi, poeti ed eroi! Consoliamoci perché nelle altre nazioni la musica è la stessa. Solo che gli italiani ci mettono quella punta di esagerazione, di fanatismo che li rende ridicoli.

tralcio ha detto...

Anche dare le informazioni è un lavoro.
Oggi ricordiamo San Giuseppe, capofamiglia della Sacra Famiglia.
Era un uomo giusto.
La giustizia è quella virtù che rende a ciascuno il suo. A Dio tutto.
Quella giustizia e il regno di Dio sono le prime cose da cercare.
Il resto viene in più.
Allora San Giuseppe, uomo giusto, è orientato a Dio, anche lavorando.
Verosimilmente Gesù crebbe imparando da lui anche questo orientamento.
Il Verbo di Dio, il Dio fatto uomo, sta sottomesso e apprende da un uomo giusto (e dalla mamma) l'ordine giusto delle cose.
Un ordine quotidiano, fatto anche di lavoro e di preghiera.
E' l'ora et labora benedettino, tanto monastico quanto familiare.

Dare informazioni orientate ad altri idoli è tipico del mondo.
Questo mondo, schiavo del suo astuto e falso principe, è ingiusto.
Lo è nel lavoro, nella menzogna, nell'omicidio e manca di preghiera.

Oggi inizia il mese del rosario, il mese della devozione alla Sposa.
Il richiamo alla preghiera ci aiuti anche a lavorare meglio.
Serve per essere più giusti. Anche rispetto ai fratelli.
Oggi è laicamente la festa del lavoro.
La carta costituzionale all'articolo 1 fonda la repubblica sul lavoro.
Laicamente siamo nell'ipocrisia... siamo nell'ingiustizia più totale.
Persino un QR code, un green pass valgono più del lavoro.
Il neoliberismo globalista immagina lavori robotici e uomini viziosi.
I gran reset vagheggiati dai satanisti prevedono ingiustizia diffusa.

Questa è un'informazione che orienta all'ora et labora. Da giusti.
Buon 1° maggio. In tutti i sensi: tutti orientati a Dio, Uno e Trino.

Anonimo ha detto...

“La Russia deve dunque parlare al mondo intero con il linguaggio di un cambio di paradigma inevitabile, che dovrà valere per tutti.
Inevitabile, in quanto discende dai principi fondamentali della natura, della fisica, delle scienze naturali, che si esprimono in termini inappellabili: in un sistema finito di risorse, uno sviluppo infinito è impossibile. La Terra è un sistema finito di risorse: lo sviluppo infinito non è compatibile con esso. Lo sviluppo infinito è il sistema economico-finanziario che regge l'Occidente. Questo sistema è incompatibile con la natura.
La gigantesca crisi mondiale, di una complessità inedita e ingovernabile, è l'effetto visibile del venir meno dell'illusione nella quale l'umanità ha vissuto negli ultimi quattro secoli.
Da questa crisi non si esce soltanto sommando virtuosamente gli interessi diversi e contrapposti. Occorre saper guardare questi interessi da un altro punto di vista, che ne esclude la somma. Bisogna eliminare l'idea di poter far coesistere le grandezze infinite create dall'Uomo -prima tra tutte il Denaro- con il carattere circolare, periodico, dei processi naturali.”

Giulietto Chiesa (1940-2020), "Putinfobia", 2016

Anonimo ha detto...

OT letto su blog fromrome. che il certificato di nascita di Obama è stato falsificato, che non è nato alle Hawaii come risulta dal certificato che apparteneva a una donna, e che quindi non essendo americano mai avrebbe potuto essere eletto presidente, come invece è stato, quando si dice di statisti prefabbricati.......io non sarei così perentorio nell'affermare che la Russia verrà sconfitta e distrutta, l'orso non venderà la pelle a basso costo, allora dovremo aspettarci mini guerre nucleari con tutto il corredo che ne consegue, se già ora le micro particelle di plastica inalate con le mascherine cominciano a fare danni polmonari, figuriamoci micro macro radiazioni nucleari.......chi semina vento raccoglie tempesta, bisogna solo sperare in un aiuto celeste. Buona festa di S.Giuseppe lavoratore e tenetevi alla larga dai mega concertoni cafoni.

Milvia ha detto...

Stamattina, al supermercato, io ero l'unica senza mascherina.

Anonimo ha detto...

Tutto bene ma non capisco perché se la prende con chi auspica una trattativa di pace e vuene conduderatk filoputiniano, invece di prendersela con chi vuole la guerra con Biden fino all'ultimo ucraino ..

Anonimo ha detto...


La Russia già "spacciata"?

Piano. Si trova in difficoltà nel senso che non riesce a far progredire la guerra come vorrebbe e le perdite sembrano alte, in uomini e mezzi. (E quelle ucreaine? mistero). Gli Ucraini si difendono bene e non mollano. Sono anni che si preparano a questa guerra, già inquadrati di fatto nel sistema militare occidentale, per vari aspetti. Non conosciamo come stanno le cose sul campo, dobbiamo basarci su quello che troviamo nelle varie fonti di informazione.
Il blitz iniziale su Kiev e Karchiv è fallito. Ha proceduto invece l'avanzata da Sud, stabilendo un collegamento essenziale tra Crimea e Donbass anche se ancora precario finché non cade definitivamente Mariupol, dove gli ucraini speculano sui civili bloccati nell'accieiria per prolungare la resistenza. Non è credibile l'offensiva russa fino alla Transnistria, sembra essere solo propaganda. E nemmeno sino ad Odessa.
Adesso l'offensiva, se ancora si può chiamar tale, ha per protagonista la fanteria appoggiata da blindati e artiglieria; si tratta di una strategia di logoramento fatta di tanti combattimenti ravvicinati urbani e non tra villaggi, trinceramenti, piccoli bunker. Una delle peggiori forme di guerra per le truppe che attaccano, dispersiva e sanguinosa. Il sistema difensivo statico messo in piedi dagli ucraini in tutti questi anni deve essere molto articolato. Ad esso si aggiungono sicuramente puntate notturne di commando e l'azione micidiale dei droni che passano via cellulare le coordinate dei mezzi e postazioni russi all'artiglieria ucraina posta ben più indietro, la quale non ha difficoltà a centrare gli obbiettivi.
Diceva Rommel che il soldato più valoroso può esser ucciso inerme da una bomba d'aereo (o da un proiettile d'artiglieria).
La resistenza ucraina è più che sufficiente per aprire un negoziato, se solo qualcuno tra i Potenti lo volesse. Però bisognerebbe accontentare anche i russi, concedergli la Crimea, il Donbass, cercando di trattare invece lo status di Mariupol e Kherson, in cambio del riconoscimento dell'indipendenza del resto dell'Ucraina, unita ad un impegno formale sulla sua neutralità assoluta.
Invece gli americani sono entrati nell'ordine di idee, a quanto pare, di armare l'Ucraina in modo tale da farle vincere la guerra. A mio avviso, errore nefasto, dalle conseguenze più gravi. Se la Russia ha sottovalutato inizialmente l'esercito ucraino, ora USA, Nato, Ucraini stanno facendo l'errore di sottovalutare i russi. Errore che in passato è costato assai caro a personaggi celebri.
Dopo la II gm un generale tedesco disse: abbiamo sottovalutato Stalin. Pensavamo che i russi non potessero avere più di 260 divisioni circa. Gliene abbiamo distrutte circa 160, ma loro ne hanno messe in campo 360. (Certo arruolando anche i 18enni. Ma tant'è. Anche noi, sul Piave e sul Grappa, nel nov-dic 17, abbiamo colmato i vuoti con "i ragazzi del '99" che si batterono gagliardamente contro le poderose fanterie austro-tedesche, contribuendo a fermarle).
Sarebbe saggio non cercare di vendere la pelle dell'orso prima di averlo ucciso.
Miles

Matteo ha detto...

In che senso "riconoscimento dell'indipendenza del resto dell'Ucraina"? L'Ucraina è un paese indipendente, è già un paese libero e nessuno può negarlo, né tantomeno ha bisogno di riconoscimento. Come sarà difficile che possa accettare di cedere il Donbass o la Crimea. Siamo ancora a ragionare di regioni conquistate con le truppe?

Qui ci vuole una pace fra popoli, non fra stati divisi da confini. E una pace fra popoli (che fra l'altro usano lo stesso alfabeto) potrà essere ottenuta solo con l'intervento della chiesa ortodossa, e se volete anche di quella cattolica. Le regioni contese del donbass e della crimea vivano governate da organismi internazionali per decenni e decenni.

Se poi la russia vuole fare la fine degli Usa e del Vietnam...

mic ha detto...

Caro Matteo, comprendo il tuo punto si vista; ma penso che se anche i russi domattina decidessero di arrendersi nelle loro intenzioni, come si possono gestire i rapporti tra ucraini e russofoni e russofili del Donbass dopo otto anni di guerra a medio-bassa intensità (bisogna tener conto di cosa precede l'aggressione attuale) e dopo un mese di guerra ad altissima intensità?
E come può essere credibile che la Federazione restituisca con contrite scuse la Crimea che è suo territorio da otto anni, è piena di russi ed ospitante la principale base navale strategica russa per il Mare Nero?

Anonimo ha detto...


Caro Matteo, ma lei in che mondo vive?
Crede davvero che gli Stati si possano governare solo con i Paternostri? E recitati poi da chi, dal clero notoriamente ascetico dei nostri giorni?
C'è una celebre frase di Machiavelli in proposito...

"Stiamo ancora a parlare di regioni conquistate con le truppe?", lei si chiede. E come conquistate, altrimenti? Alla lotteria?
I confini degli Stati sono sempre quelli che risultano dall'ultima guerra nella quale sono stati coinvolti. Sino alla prossima, dopo un intervallo di pace più o meno lungo.
Nel caso nostro, penso che i russi, se si trovassero a mal partito, piuttosto che arrendersi comincerebbero a tirare missili con atomiche tattiche, quelle piccole, che inceneriscono gli eserciti, nelle intenzioni. L'hanno detto e penso che lo farebbero, se minacciati seriamente ossia da un'invasione natoucraina che da sud gravitasse verso il cuore della Russia.
Anche per questo bisognerebbe che gli americani intervenissero per por fine a questa insensata guerra, iniziatasi nel 2014 non oggi, costringendo Zelensky ad accettare la situazione di fatto sul campo in cambio dell'indipendenza e neutralità dell'Ucraina.
Ma, al contrario, sta crescendo nell'élite angloamericana il partito di quelli che vorrebbero la no-fly zone e persino l'intervento diretto di soldati nato. Un ulteriore passo verso il baratro.
Miles

Anonimo ha detto...

L'Ucraina è divisa in se stessa per le lingue, peraltro sorelle; per la presenza dei battaglioni nazisti che sono indigesti a molti degli stessi Ucraini; ma la divisione più profonda è stata portata a segno dai torbidi del 2014 a Kiev in piazza Maidan. In quel momento sono entrati in scena ufficialmente gli USA che già avevano rapporti con persone dell'apparato. Consiglio la visione del documentario di Massimo Mazzucco: Ucraina, l'altra verità.

A parer mio la soluzione può partire solo dalla parte sana degli USA, dalla loro magistratura ancora onesta. Molte ombre hanno accompagnato l'elezione di Biden. Questi brogli sono legati ad altri stati, Italia inclusa. Se salta questo tappo, a cascata un intero sistema salterà e Dio solo sa quanto marcio nel mondo intero potrebbe venir fuori, con tutto il cuore preghiamo che ciò accada presto! Preghiamo, con tutte le nostre forze. A quel punto Zelensky capirà da solo di essere stato usato, come buona parte dei suoi connazionali, per scopi ultimi che non mirano certo all'Ucraina.

Anonimo ha detto...

Aggiungo, lo scopo ultimo è lo smembramento della Russia e l'accaparramento delle sue fonti di materie prime sul suo territorio. La Russia lo sa e lo sanno i russi, quindi attenzione! Sono secoli che è sotto la mira di avvoltoi. Negli ultimi otto anni l'hanno provocata in continuazione. Ora basta. Se l'Europa sfogliasse i libri di Storia invece dei rotocalchi alla moda, quanto potrebbe imparare! Per non dire del Presidente del Consiglio italiota, che certamente in Storia zoppicava.

Matteo ha detto...

Concordo. Anche un ravvedimento russo finirebbe per lasciare regioni in balia di ritorsioni. Queste regioni oramai sono devastate moralmente, perché la fine delle ostilità non creerebbe una pace duratura, se non creando una sorta di terra amministrata da un organismo internazione.
Sulle ragioni che hanno portato a questo attacco scellerato, sicuramente vanno inseriti gli accordi di Minsk che non hanno funzionato. L'Ucraina nona veva ottemperato alle modifiche costituzionali che avrebbero garantito maggiore autonomia, ma la Russia avrebbe dovuto agire facendo valere il diritto internazionale, avrebbe dovuto richiedere l'intervento dell'Ocse. Ma se non ha agito così è perché si era illusa di fare una azione puramente dimostrativa e golpista, azione fallita davvero miseramente.
Sono giorni che prego che parlino le chiese tutte. Vada Kirill, vada Francesco (che chiacchera chiacchera giocando con i pupazzini dei Maya) e si mettano sotto le bombe. Vadano gli ortodossi, vadano le comunità degli ebrei. Ma ci vadano.

Le guerre si fermano se tutti perdono. E si perde morendo tutti o facendo una figuraccia da entrambe le parti. La possibilità di vittoria per entrambi non c'è

Anonimo ha detto...

Quanti asseriscono che, siccome la Russia e’ entrata nei confini ucraini, sia nel torto, non hanno le idee chiare.
Il semplice, elementare schema aggressore-aggredito e’ fallace.
In particolare e’ sbagliato muoversi secondo il concetto del bullo grande e grosso che aggredisce un ragazzetto esile e minuto.
Lo schema giusto e’ un altro.
Ovvero quello del bullo grande e rosso, spalleggiato e istigato da un bullo più grande di lui ancorché vigliacco, il quale se la prende con dei ragazzetti, quelli si’, piccoli piccoli.
Il Dombass e la Crimea.
I quali, però, hanno un fratello maggiore e lo chiamano per difenderli.
Russia e’ solo il fratello maggiore di Dombass e Crimea e sta combattendo per toglierli dalle grinfie di Ucraina e NATO.
Spiace ma la questione in questi termini sta e quanti aderiscono allo schema proposto in tivvu stanno dalla parte del bullo e del vigliaccone che se la prendono coi ragazzetti piccoli piccoli.

Anonimo ha detto...

"... Anche un ravvedimento russo finirebbe per lasciare regioni in balia di ritorsioni..."

Vorrei chiarire la mia posizione, non ritengo V.P. un santo super eroe, ma da quello che vedo e sento ha fatto e sta facendo molto per la Russia, si è appellato anche ad organismi sovranazionali per questa specifica situazione senza aver avuto risposta (ripeto a memoria).

Ritengo che la vera salvezza può venire dalla Magistratura Usa, solo allora tutte le menzogne salterebbero, non ultime quelle dei nostri politici e dei nostri media, questa potrebbe essere una catarsi mondiale che purificherebbe quasi tutto. Quasi e non tutto perché la ricostruzione OVUNQUE nel mondo non deve essere la replica del demoniaco ipocrita politicamente corretto e scorrettamente agito che ci ha portato fin qui.

Quindi i cuori devono convertirsi o cominciare a convertirsi a NSGC, non c'è seria alternativa che tenga, questa è la conditio si qua non. Comunque mi ha fatto ben sperare l'intervista di Sergej Viktorovič Lavrov, Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa, sulla 4. Non posso valutare la sostanza, non avendo la televisione, ma ritengo che sia un ottimo segnale che la Russia ha dato all'Italia e che l'Italia ha dato alla Russia, al di sopra della presente congiuntura e della presente gestione degli Affari Esteri in Italia, entrambe si sono riconosciute vicine di una casa religiosa, culturale,politica ed economica, come è sempre stato. Forse quello che accomuna l'Italia alla Russia e viceversa è la predominanza, nel bene e nel male, del sentimento. Forse.

mic ha detto...

OT ma non del tutto

http://www.marcelloveneziani.com/articoli/meloni-balla-da-sola-per-un-governo-conservatore-2/

Anonimo ha detto...

Vedo molti sinistri stracciarsi le vesti perché il Direttore del Tg2 ha fatto un intevento sul palco della convention di Fratelli d'Italia: "Il comizio del direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano alla convention di Fratelli d'Italia a Milano rappresenta un caso senza precedenti: mai un direttore di un tg Rai era salito sul palco di una conferenza di partito per un intervento di carattere politico". Al di là del fatto che non è vero (ci sono precedenti nelle convention di sinistra), e che il Direttore in questione ha già fatto interventi alla Festa dell'Unità senza suscitare nessuna indignazione, l'ipocrisia del non voler ammettere che in questo paese non esistono giornalisti "indipendenti del servizio pubblico", a nessun livello, ma solo soggetti aggregati al carro di questo o quell'altro partito, e che al partito devono tutto, è insopportabile. Ma chi volete prendere per i fondelli?

Disinformatia ha detto...

Non tiro in ballo stavolta nessuno dei giornalisti del Giornale, molto attivi nel criticare il sottoscritto (spesso scadendo nel dileggio personale) per non essere accusato di aver chiesto loro di giustificare gli articoli di altri loro colleghi. Però, santo cielo, mi sarà anche permesso chiedere loro conto del cambio repentino della linea editoriale del quotidiano che paga loro la pagnotta, passato dal denunciare il neonazismo montante dell’Ucraina al minimizzare il fenomeno perché ora Kiev è sotto aggressione? Le due cose non sono slegate: se per anni racconti istericamente che quello è un paese dove monta, istituzionalmente, un fenomeno pericoloso, e il vicino poi interviene proprio con questa motivazione, non puoi tirarti indietro e dire “eh ma, era un fenomeno marginale”.

Anonimo ha detto...


La Russia "sono secoli che è sotto la mira di avvoltoi.."

È vero che la politica di espansione ad Est della Nato, voluta dagli USA sfruttando la paura della Russia ormai patologica di Baltici, Polacchi, Ungheresi etc., diventata esponenziale dopo la tragica esperienza del lungo dominio russo-sovietico - è vero che questa politica aggressiva nei confronti della Russia è stata un grave errore e ha risvegliato il nazionalismo russo o grande-russo, moscovita che dir si voglia, con le sue tradizioni imperiali, zariste o comuniste che fossero, richiamate da Putin. È vero che in Ucraina c'è stato un colpo di Stato antirusso, inizio dei dolori, con le note conseguenze negative per la parte filorussa del Paese. Ed è vero che la Russia non può accettare di essere tagliata fuori dal Mar Nero, perdendo la Crimea con Sebastopoli, e persino dal Mar d'Azov, con Mariupol in mano ad una Ucraina nemica e dominata dagli USA e dalla Nato.

Ma non trasformiamo la Russia in una vittima innocente degli "avvoltoi" che sarebbero stati gli altri popoli. Anche i russi hanno fatto e come la loro parte nell'aggredire, occupare, dominare, prevaricare sugli altri popoli. Per difendersi, ovvio, ma anche per espandersi, sin dai tempi di Rjurik il vikingo e della piccola 'Rus di Kiev. Il principato di Mosca, dalla parte interna della Russia, sottomesso ai mongoli, decaduti quest'ultimi, come ha fatto ad estendersi sino ad arrivare all'Estremo Oriente da un lato e alla Finlandia, ai paesi baltici, alla Polonia, Galizia e Ucraina e Crimea e CAucaso dall'altro, tutti possessi della Russia zarista? Uno Stato immenso, ancor oggi il più esteso del mondo, credo, nonostante le diminuzioni territoriali avvenute. Come ha fatto,se non con le guerre di conquista, seguite da colonizzazioni e "russificazioni" che provocavano periodiche, violente rivolte, p.e. tra i popoli (mussulmani) dell'Asia centrale o i polacchi, represse con violenza e a volte con spietata ferocia?

Putin, nonostante la sua ideologia nazional-bolscevica o euroasiatica che dir si voglia, e il persistere di certe ombre del passato sovietico, rappresenta il male minore di fronte ad un Occidente la cui classe dirigente sembra completamente aver perduto il ben dell'intelletto, occupata com'è a far suicidare i propri popoli con la Rivoluzione Sessuale e l'invasione afroasiatica e mussulmana; il male minore perché rispetta la religione nazionale e cerca di combattere la rivoluzione sessuale, anche se non va ancora a fondo come dovrebbe.
Dobbiamo però mantenere il senso delle proporzioni ed evitare di rappresentarci la Russia come povera vittima da secoli dei cattivi di turno.
Inoltre, i disastri immani provocati per tutti dalla rivoluzione comunista e russa, a tutti i livelli, ancora lasciano tracce pesantissime, la cui espiazione è assai faticosa e dolorosa. Anche per i russi.
Miles

Anonimo ha detto...

Nessuno di noi pensa che VP sia un santo e che la Russia non abbia mai avuto mire espansionistiche, anzi, si discute sul come e perché si dia spazio h.24 a una guerra falsa, fatta di disinformazioni, di notizie false, di video giochi spacciati per filmati bellici, di retorica da 4 centesimi, di inutili blabla sempre monotematici, non sono ammessi pareri contrari, Wikipedia sta cancellando le immagini del massacro di Odessa 2014 declassato a incendio doloso, si mente sapendo di mentire e si continua a mentire, facendo finta di ignorare che per noi italioti è la fine di tutto, noi senza importare materie prime per poi trasformarle, torniamo al livello degli anni pre fascio, in autunno, finita l'aria di libertà dell'estate, torneranno alla carica colla finta pandemia, mentre il paese ormai non affonda nemmeno più, tanto è già molto in basso, mi commuove l'idea che capi religiosi e preghiere per la pace possano sortire qualche effetto, ma io sono realista e la vedo molto nera, i prezzi degli alimentari sono aumentati vertiginosamente, vedremo le bollette luce ed acqua, poi tornerà il freddo e saranno cavoli acidi, vediamo come butta, ma ricordiamoci cosa disse von Bismarck che la sapeva lunga ' Mai svegliare l'orso e farlo uscire dalla tana, perché non ci torna più'.

Anonimo ha detto...

Oggi si commemora la strage di Odessa. Erano stati i buoni.
I buoni secondo il politicamente corretto non possono fare del male: lo subiscono e basta.
La realtà, non essendo costoro affatto buoni, è tragicamente diversa.
Questi sono così lontani dall'essere buoni da poter fare molto male anche quelli che si fidano di loro. Ovviamente ai nemici di più.
Ci sono tanto odio e falsità nell'ipocritamente buono che può fare di tutto. E' così buono che può torturarti dandosi ragione e il torto a te di lamentarti.
Il buono secondo il politicamente corretto è un gran frignone quando si osa pensare che c'è qualche ombra in così tanta bontà.
A sconfiggerlo, ma ci vuole del tempo, è la realtà.

Anonimo ha detto...

IL NAZISMO A COLORI
Penso che se dovessimo fare un sondaggio a livello mondiale su chi sia stato l’uomo più malvagio della Storia umana probabilmente Adolf Hitler vincerebbe a mani basse. La ragione dovrebbe essere ovvia. Perché è dalla fine della seconda guerra mondiale che tutto il mondo, occidentale e non, ha utilizzato massicciamente ogni sorta di mezzo di comunicazione per dipingere il capo del Terzo Reich come la quintessenza del Male assoluto. Forse appena un gradino sotto Lucifero.
Fin dalla nostra infanzia, sui libri di scuola, ci hanno inculcato l’idea che la Germania nazista durante il secondo conflitto mondiale portò l’inferno sulla Terra ma poi, come tutte le favole a lieto fine, arrivarono gli americani per riportare la pace nel mondo. E vissero tutti felici e contenti…
Chiunque sia un utente di “History Channel” potrà confermare che su 10 documentari prodotti almeno 6 riguarderanno la seconda guerra mondiale, la shoah, i nazisti cattivi, i sovietici altrettanto cattivi e, ça vas sans dire, gli americani buoni.
E per essere sicuri che gli effetti nefasti del nazismo non vengano dimenticati facilmente è stata istituita anche la cosiddetta “Giornata della Memoria”, ovvero una giornata nella quale si contemplano le persecuzioni che subirono gli ebrei durante il Terzo Reich, nella speranza che certi avvenimenti non si verifichino più.
Però c’è un “però”. Par di capire, in questi ultimi tempi, che tutto l’immenso profluvio di immagini e di parole utilizzate per mantenere viva la memoria storica non siano servite a granché.
Basti pen.....segue

Anonimo ha detto...

..sare all’introduzione del Green Pass in Italia. Solo qualche isolato membro della comunità ebraica notò e fece notare l’inquietante similitudine tra il passaporto verde e la stella gialla per poter vivere in società. Ma dalla stragrande maggioranza degli ebrei italiani si è levato solo un silenzio assordante.
Stesso discorso riguardo il conflitto tra russi e ucraini. Se durante il periodo “pandemico” chiunque poteva dire la sua poiché il virus era invisibile, nel caso della guerra in atto è saltato fuori, inequivocabilmente, che la cosiddetta “resistenza” ucraina è guidata e portata avanti da soldati palesemente e dichiaratamente nazisti. Si è innescato quindi un imprevedibile corto circuito poiché gli stessi stati che nel secolo scorso facevano parte del Patto Atlantico (con gli USA in testa), con lo scopo di debellare il nazismo in Germania, sono gli stessi che nel XXI° secolo sostengono il nazismo in Ucraina in funzione anti russa. Ma per assurdo non tutti riescono a individuare queste profonde contraddizioni. Anzi tantissimi intellettuali, tra i quali molti ebrei, si sono volutamente rifiutati di riconoscere la realtà dei fatti,cimentandosi in ardue arrampicate sugli specchi con esiti a dir poco esilaranti, per non dire grotteschi. Prima di tutto essi hanno negato spudoratamente che in mezzo alle truppe ucraine ci potessero essere dei nostalgici hitleriani. Poi quando le gesta del battaglione “Azov” sono diventate troppo ingombranti per ignorarle sono arrivati ad affermare che la svastica è un antico simbolo slavo e che in Ucraina ha un significato diverso rispetto a quello del Terzo Reich. Infine i sopramenzionati intellettuali si sono addirittura spinti ad equiparare i nazisti ucraini attuali con i partigiani del secolo scorso! Una vera e propria contraddizione in termini, talmente assurda da aver fatto infuriare i vertici dell’A.N.P.I. E infatti durante le manifestazioni del 25 Aprile ci sono stati momenti di tensione tra coloro che sfilavano ricordando la sconfitta del nazismo e altri che sfoggiavano le bandiere dell’Ucraina e della N.A.T.O., ovvero due entità che il nazismo lo sostengono.
Ma la cosa più buffa, se .....segue

Equilibrato,Copiatoeincollato. Il nazicolor e' tutta un'altra storia.. ha detto...

..così si può dire, è che tutti coloro che non vedono svastiche in Ucraina e che fanno come le famose tre scimmiette sono gli stessi che in Italia vedevano fascisti e nazisti ad ogni pie’sospinto. E anzi pretendevano di rendere fuorilegge Forza Nuova e Casapound solo per il fatto di esistere.
C’è da rimanere basiti per l’ipocrisia sconfinata di questi personaggi. Stigmatizzano i saluti romani ostentati durante i funerali di Assunta Almirante ma non si accorgono dei saluti romani eseguiti dalla popolazione e dalle truppe ucraine. Par di capire quindi che si tratti semplicemente di una questione geografica. Nel senso che i nazisti diventano progressivamente sempre meno pericolosi man mano che si allontanano dall’Italia, finché non arrivano a trasfigurarsi in innocui boy scouts una volta arrivati nell’Europa dell’Est.
Alla fine la narrazione mainstream portata avanti fin qui ci vorrebbe spingere a credere che il nazismo cattivo sarebbe stato solo quello di ottanta anni fa. E che tutti noi abbiamo imparato a conoscere visionando vecchi e polverosi filmati in bianco e nero. Oggi invece non dovremmo temere più nulla. Poiché il nazismo ce lo fanno vedere a colori.
Alessio Paolo Morrone

Anonimo ha detto...

https://www.maurizioblondet.it/bill-gates-sta-allestendo-un-team-di-risposta-alla-pandemia-quella-futura/
Massì, vada pure avanti, che rimanga solo lui e Melinda!

Anonimo ha detto...

Raccolte in qua e in là, catturato un generale CAN tale Kadler che tentava di fuggire dai bunker sotterranei dell'acciaieria, il governo canadese ha subito affermato che era in pensione quindi nessun collegamento col governo, peccato che fosse a capo del laboratorio 18 per studio di nuovi virus ed armi batteriologiche, si attendono altri topi che tenteranno di non farsi prendere in trappola, non capisco come mai ci si indigni per le affermazioni sulle probabili origini ebraiche di AH, 12 anni fa un articolo ben documentato era stato pubblicato e nessuno aveva fiatato, la mia domanda da 1mln.$ è : Se l'intervista a Lavrov l'avesse fatta fazioso Fazio, sarebbe stata condannata o osannata?