Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 25 maggio 2025

Laterano mutilato

Oggi, Cattedrale del Papa. Continua irrefrenabile l'iconoclastia di vescovi e clero che ultimamente manifestano una sulfurea avversione al crocifisso - che va estremizzandosi negli ultimi mesi - allontanato in modo autoritario dell'altare e vessando i pochi sacerdoti che vi si oppongono.

Laterano mutilato






 
Qui l'antica Croce sospesa sull'altare del Laterano è stata staccata e fatta sparire.

La messa al Laterano mostra, ancora una volta, la "semplice" meschinità alla quale il rito romano è stato ridotto. La liturgia pontificale papale, dalla quale tutto il rito romano deriva (pontificale e presbiterale) è ridotta a scimmiottare la liturgia pontificale; cioè quel che era l'archetipo ora deriva da quel che dall'archetipo derivava. Una vera e propria operazione di inversione, una vera e propria operazione contro natura. I diaconi ridotti a soprammobile liturgico. 
La croce continua a dare fastidio perché se a parole Cristo è il centro, liturgicamente il centro è diventato il celebrante che deve vedere tutti e deve esser visto da tutti. La dichiarazione (ormai sepolta) del "dicastero" del culto di qualche anno fa, che ribadiva come anche nella celebrazione versus populum la liturgia è rivolta a Dio è soltanto patetica ed evidenzia l'insanabile antropocentrismo del novus ordo. La partecipazione attiva ridotta a guardare il papa. 
Chi ha una certa conoscenza dello spirito della liturgia romana non può che avvertire nausea per la messa odierna al Laterano. Lo spaesamento misto a noia e tristezza che si leggeva in faccia ai rappresentanti ortodossi (adusi a ben altra qualità liturgica) esprime bene l'inestimabile valore perso dal rito romano. Le liturgie papali erano fastose? Togliamo il fasto e lasciamo solo la solennità. Invece abbiamo tolto il fasto, la solennità, la bellezza e la dignità per sostituirli con l'insulsaggine. Le assemblee di condominio sono più spirituali. Le nenie dei minareti sono più mistiche dei canterelli e delle ritualità romane "riformate a mente del concilio vaticano II". (Lo Spigolatore Romano)

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Per questo (e tutto il resto) continuo a percepire che vi sia una regìa "sotterranea".
Oggi ho seguìto tutto il programma del Papa regnante e qual'e' stato il mio stupore
nel vedere che "Cristo no e' piu' al centro" dell'altare ma e' stata messa una croce
astile sull'angolo dx dell'altare (per chi guarda)!
A proposito, guardando il Papa procedere verso la Cattedra, io ho notato una
lieve claudicatio. Avra' anche lui un qualche problema come Francesco?

Però le parole ha detto...

"Da parte mia, esprimo il desiderio e l’impegno di entrare in questo cantiere così vasto mettendomi, per quanto mi sarà possibile, in ascolto di tutti, per apprendere, comprendere e decidere insieme: “cristiano con voi e Vescovo per voi”, come diceva Sant’Agostino (cfr Discorso 340, 1). Vi chiedo di aiutarmi a farlo in uno sforzo comune di preghiera e di carità, ricordando le parole di San Leone Magno: «Tutto il bene da noi compiuto nello svolgimento del nostro ministero è opera di Cristo; e non di noi, che non possiamo nulla senza di lui, ma di lui ci gloriamo, lui da cui deriva tutta l’efficacia del nostro operare» (Serm. 5, de natali ipsius, 4).
Più che un programma un modo, uno stile di essere Vescovo di Roma: benvenuto Papa Leone!

Anonimo ha detto...

Non vorrei che l'emarginazione del Crocifisso fosse dovuta ad un malinteso senso ecumenico della gerarchia cattolica verso qualche gruppo protestante. Non so se crederci oppure no ma uno dei teĺepredicatori su you tube ha affermato che I cosiddetti testimoni non credano alla crocifissione. In attesa di verifiche.

Anonimo ha detto...

Oggi ho l'impressione che anche questo sia 'na sola.

Anonimo ha detto...

Purtroppo il problema è il maestro delle cerimonie papali che è della linea post-riforma liturgica. Anche i primi anni del pontificato di Benedetto XVI sono stati caratterizzati da un cerimoniere fortemente ideologizzato. Ci sono video e foto di repertorio che testimoniano il tutto.

Anonimo ha detto...

Ho letto che :
1) a Chartres si celebri la Messa di Paolo VI,
2) la chiesa deve parlare un'unica lingua (quella della Messa di Paolo VI? Ma se e' plurilingue = una babele..!?),
3) da cui, se deve essere una cena, non c'e' sacrificio e quindi si spiegherebbe l'esclusione della Croce.
Circiterismi? Po' esse !

Anonimo ha detto...

Francisco II. La via di Francesco con termini agostiniani. Così Ivereigh, il suo biografo.
“Francesco II”: Austen Ivereigh ammette che Leone “continuerà a costruire la Chiesa sinodale di cui Francesco sognava” e "riformulerà" i temi del suo predecessore “in termini più agostiniani”. Tono diverso. Stessa rivoluzione.
https://gloria.tv/post/42uFc34ExMfLDPnip3m2W4GzH
Procedamus : Sulle scarpe (nere) di Francesco?

Anonimo ha detto...

Creddo che stiano semplicemente passando alla "cena" della Messa e quindi il "sacrificio" non c'entra. Libiamo, libiamo ne' lieti calici....?

Anonimo ha detto...

Restituiteci la Croce!
Rimettete la Croce sulgli altari perche' solo la Croce e' la nostra salvezza, ricordatevelo.
Il fine nostro e' "la vita senza fine", non la terra. Ricordatevelo.

Anonimo ha detto...

https://www.youtube.com/shorts/8wUUg4vCgos
S.Giovanni in Laterano