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mercoledì 23 maggio 2012

Gran Bretagna: la politica contro i cristiani. Conseguenze dell’Equality Act applicato unidirezionalmente nei confronti dei cristiani

Riprendo da Riposte Catholique questo articolo molto interessante dell'ultima edizione (n° 251, 20 maggio 2012), di Corrispondenza europea.

Ci si burla di noi. La sedicente political correctness si scatena ancora contro i cristiani in Gran Bretagna. Si tratta questa volta della Chiesa Riformata di Norwich. Dal 2008 i fedeli di questa chiesa tengono sulla piazza del mercato un chiosco di notizie attraverso il quale vendono libri e articoli religiosi tra cui un volantino intitolato  « Why not Islam », (perché dire "no" all'islam), nel quale, in modo semplice ed inoffensivo, sono enumerate le ragioni in base alle quali, secondo i Cristiani, non si possono condividere i principi della religione musulmana.

Ora, sebbene questo volantino sia stato scritto più di dieci anni  fa dal Pastore di questa chiesa, il Reverendo Alan Clifford, l'amministrazione comunale di Norwich ne ha appena vietata la distribuzione e ha sloggiato dal posto i fedeli, e in maniera definitiva, in seguito alla petizione depositata da un cittadino zelante. Come se ciò non bastasse, la comunità della Norwich Reformed Church è stata espulsa dell'Eaton Community Park, edificio nel quale da 18 anni celebrava tutte le domeniche il servizio religioso, poiché questo palazzo appartiene al Comune (ricordiamo che la mancanza di autonomia delle chiese è di fatto a questo riguardo un pesante problema per il protestantesimo).

Ciò che rende l'episodio ancora più tragicomico, è che la polizia di Norwich, incaricata dell'inchiesta seguita alla lamentela, ha riconosciuto ufficialmente che il contenuto ed il tono del volantino non contenevano nessun elemento riprovevole. Niente di illecito dunque da un punto di vista penale. E tuttavia, il Comune di Norwich ha considerato che doveva trattare questo evento in modo radicale, in nome della famosa legge sull'uguaglianza, detta Equality Act del 2010, uno strumento di cui il politicamente corretto si serve per lottare contro tutto ciò che potrebbe essere segno di "istigazione all'odio"  e di "intolleranza." Il politicamente corretto si appoggia paradossalmente su questa legge per mettere in atto - molto paradossalmente - un comportamento specifico, particolarmente astioso ed intollerante nei riguardi dei cristiani.

È per questa ragione che il Reverendo Clifford ha denunciato pubblicamente il comportamento dell'amministrazione di Norwich, indicando che si trattava di una «  forma straordinariamente stupida di applicazione del politicamente corretto », e ha depositato un esposto per pura violazione del diritto fondamentale di libertà di espressione, tanto più che le forze di polizia non hanno riscontrato nessun abuso nell'esercizio di questo diritto della libertà di espressione.

Il Comune di Norfolk, che è arrivato al punto di lanciare una campagna di sensibilizzazione contro ogni forma di odio e di intolleranza, continua da parte sua a mantenere le sue posizioni sulla comunità cristiana condotta dal Reverendo Alan Clifford, e fa a gara nel ripetere che difende il diritto imprescrittibile che è quello di  «garantire le buone relazioni tra i cittadini di religioni e di origini culturali diverse». È dunque in nome di questo "dovere" che ha scoperto nel volantino distribuito dai fedeli del Norfolk Reformed Church, un incitamento grave all'odio anti-musulmano, una forma odiosa di islamofobia, come l'ha definita e vietata il Norfolk Multi Agency Protocol (NMPA) che è un regolamento comunale perentorio e draconiano che bada alla coesistenza pacifica dei membri di una comunità diventata oramai multietnica.

In breve, di tutti questi episodi di odio contro i cristiani, ciò che in effetti è rimarchevole è la seguente domanda:  ma che sarebbe accaduto se qualcuno, così per esempio, avesse distribuito sulla piazza di un mercato un volantino intitolato "Perché dire no alla cristianità"? Per denunciare, per esempio le posizioni del cristianesimo sulle domande dell'omosessualità, dell'aborto, della contraccezione, dell'eutanasia, del traffico degli embrioni per la ricerca scientifica, e così via. Ma la risposta è fin troppo facile: non se ne sarebbe proprio fatto nulla. E tanto peggio per l'inflessibile e severo Norfolk Multi Agency Protocol.
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[Fonte : Correspondance Européenne by l'Observatoire de la Christianofobie

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