Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 14 maggio 2012

Città del Vaticano. Feria quarta

La CDF discuterà mercoledì la risposta alla FSSPX al preambolo dottrinale.

Il sito del Distretto tedesco della Fraternità San Pio X riprende le notizie dell'Agenzia italiana ANSA e del settimanale tedesco Der Spiegel. Come già indicato da La Stampa di ieri, la Congregazione per la Dottrina per la Fede analizzerà davanti al Santo Padre il parere sulla risposta al preambolo dottrinale consegnato dal Superiore Generale della Fraternità San Pio X, il Vescovo Bernard Fellay, il 17 aprile. « Il papa avrà l'ultima parola. »

Der Spiegel si aspetta una decisione favorevole da Benedetto XVI:
« Secondo quanto appreso da Spiegel, ci si attende che Papa Benedetto XVI consenta alla Fraternità San Pio X, un controverso gruppo ultraconservatore scissionista, di rientrare nella Chiesa cattolica in un accordo adottato probabilmente entro la fine di maggio. »
___________________________
 [Fonte: Rorate Caeli]

Sorvolando sul linguaggio del settimanale tedesco, è quel che tutti ci attendiamo, nella speranza che le prevedibili defezioni siano contenute al minimo.

9 commenti:

fragments ha detto...

il grosso guaio è che il Papa continua a coltivare enormi illusioni circa i buoni frutti del cponcilio (che secondo lui sarebbero i movimenti....)
----------
come dice un vescovo cattolico sull'argomento:

"Il Papa, dunque, continua a non vedere le conseguenze calamitose della nuova religione che è stata praticata in mezzo secolo nella Chiesa?
Il cardinale Ratzinger non aveva manifestato la sua viva preoccupazione per il triste stato in cui è ridotta la barca di Pietro?
E allora, perché appellarsi ancora e sempre a questi testi recenti che hanno provocato la sciagura dei cattolici?

Vero è che noi speravamo – e speriamo ancora – che il Papa a un certo punto fosse costretto a risalire dagli effetti alla causa, cioè dalla catastrofe postconciliare al concilio Vaticano II, ma con questa omelia della Messa crismale si è portati a interrogarsi sullo sguardo che egli in realtà getta sull’attuale panorama della Chiesa.
Lo vede veramente per ciò che è, devastato dalle eresie e dalla vittoria sempre più impudente dello spirito del mondo?
Possiamo dubitarne, poiché egli dice anche:
«Chi guarda alla storia dell’epoca post-conciliare, può riconoscere la dinamica del vero rinnovamento, che ha spesso assunto forme inattese in movimenti pieni di vita e che rende quasi tangibili l’inesauribile vivacità della santa Chiesa, la presenza e l’azione efficace dello Spirito Santo».

Noi non sappiamo esattamente quali sono questi movimenti pieni di vita che il Papa individua nell’epoca post-conciliare. Ma per quanto ci riguarda constatiamo invece l’estinzione e la morte programmata, per mancanza di vocazioni, di congregazioni e di istituti religiosi prestigiosi. Assistiamo alla sparizione di parrocchie e di intere diocesi. Le popolazioni sono ridiventate pagane, i bambini non vengono più battezzati. E non sono certo le grandi adunate fortemente mediatizzate, stile le Giornate Mondiali della Gioventù, o le adunate carismatiche che possono illudere! Anche se queste si svolgessero nella penitenza e nel fervore – e non è così – non sarebbero in grado di rimpiazzare il paziente lavoro di cristianizzazione delle popolazioni che un tempo si compiva sotto la guida dei curati delle parrocchie.

Bisogna dirlo. Il Papa Benedetto XVI mantiene profonde e gravi illusioni.
(mons. Williamson, frammento dai commenti settimanali)
..................
chi si sente di confutare queste amare e realistiche considerazioni ?
Il guaio più grosso è che molti non vogliono proprio aprire gli occhi sulla pura realtà del disastro conciliare, scaturito dallo stesso concilio, come radice bacata di un albero che può dare solo frutti marci.
Infatti, quando e come il papa ha deciso di risanare quelle radici ? Non lo fa perchè non è in alcun modo possibile farlo. E' un albero da sradicare, non da esaltare e propagandare nelle coscienze come una santa svolta della Chiesa, come stanno facendo in giro per conferenze diversi sacerdoti nella mia diocesi (dal che la gente capisce che deve venerare san-concilio21.mo e non più i Santi veri di una volta, nè prendere esempio da loro!...).
La grande chimera dell'aggiornamento però continua a fare vittime illustri, e tra poco anche mons. Fellay ci crederà (alla storiella delle cattive interpretazioni). Però nè lui nè alcun altro ci daranno le ipotetiche mitiche buone interpretazioni.....

Anonimo ha detto...

Personalmente sono convinta che mons. Fellay crede alle stesse cose in cui crede Williamson, che sono le stesse che credo io, che non trovo nulla da confutargli nei contenuti.

Solo che il fatto che il Papa mantenga delle illusioni o cada in qualche errore può essere considerato fisiologico e non giustifica sparare cannonate dal di fuori.

Meglio sarebbe e sperò sarà, operare concretamente dal di dentro: la famosa 'pastorale', il grimaldello dei novatores, perché non dovrebbe essere l'arma dei custodi?

fragments ha detto...

Io spero vivamente che Mons. Fellay sia in grado di resistere alle trappole già approntate dal regime, anzi di riconoscerle soprattutto...
ma se dovesse subire dei veri ricatti, come si può temere dai tempi di Lefebvre in poi, non ci sarà molto spazio di manovra per lui e i suoi: sarà inevitabile per lui adeguarsi al pensiero egemone (poco alla volta, con cedimenti progressivi, in nome del solito dialogo...), e subire fatalmente la "normalizzazione della Tradizione" operata dal regime assiso, che la modificherà e renderà "sc ipita ed inoffesniva", ioè non eidificante, il tutto ad usum novatorum....
Comunque, le mie son congetture motivate indotte dall'amaro presente/passato; spes ultima dèa....
(PS certamente usare la pastorale come utile pan per focaccia mostrerà situazioni di lotta corpo a corpo, dove funzionerà, penso, la legge del più forte, umanamente parlando)

fragments ha detto...

una richiesta per Mic:
provi per cortesia a leggere il thread pubblicato oggi su MIL da Enrico, e se lo ritiene utile, risponda al dubbio del blogger Attila (dubbio da me condiviso, anche se non sono io "attila"....).
La leggerò volentieri lì, oppure mi spieghi anche su questa pagina se il dubbio di Attila è ragionevole o no e perchè non si dovrebbe coltivare quel timore da lui espresso, condiviso credo da moltissimi cattolici tradizionali, sulla scia dei 3 vescovi dissenzienti finora da mons. Fellay.
Grazie

Anonimo ha detto...

(PS certamente usare la pastorale come utile pan per focaccia mostrerà situazioni di lotta corpo a corpo, dove funzionerà, penso, la legge del più forte, umanamente parlando)

umanamente parlando non posso che essere d'accordo.

Per questo sono stata molto edificata dal richiamo al Soprannaturale, fatto da Mons. Fellay, che poveramente avevo fatto tante volte anch'io, insieme al realismo di non poter pretendere cambiamenti tipo giri di boa da una situazione disastrosa che ha la tendenza, semmai a peggiorare...

Io non ero sicura del mio discernimento: ma Mons. Fellay ha anche la sua grazia di stato.

In ogni caso custodire la fedeltà è l'impegno più grande che ognuno di noi ha e dal quale non ci si può tirare indietro.

Il suo riferimento al "corpo a corpo" mi fa venire in mente la mia battaglia nei confronti del cammino NC, nata come informazione corretta a salvaguardia della Fede retta e trasformatasi del tutto imprevedibilmente in una vera e propria impegnativa militanza, anche piuttosto scomoda a causa delle cosiddette 'approvazioni'.

Ma ci sono dei fatti e dei principi di fronte ai quali chi sa non può e non deve tacere.

Anonimo ha detto...

provi per cortesia a leggere il thread pubblicato oggi su MIL da Enrico, e se lo ritiene utile, risponda al dubbio del blogger Attila (dubbio da me condiviso, anche se non sono io "attila"....).

me ne sto dando il tempo.
La ringrazio per lo spunto di riflessione che mi dà. Risponderò appena posso.

Anonimo ha detto...

Dice Attila:

Un piccolo pensiero......per tutto quelli che giurano che la Fraternità potrà fare tanto bene alla Chiesa da dentro. Se il Concilio Vaticano II ha abbracciato il Mondo con la speranza di convertirlo, ed alla fine, come sappiamo, il Mondo che ha contaggiato la Chiesa, non potrebbe avvenire lo stesso?

Se siamo consapevoli - e la
Fraternità lo è quanto noi - che il Vaticano II ha abbracciato il mondo per convertirlo e il Vaticano II (quindi non la Chiesa, ma alcuni punti conciliari recano in sé i germi inquinanti del mondo), credo che il rischio possa sempre esserci perché nessuno di noi è immune da rischi quando si abbassa la vigilanza (che è data da fedeltà e preghiera). E, tuttavia, quando si riesce a dar nome all'errore è anche più agevole rifiutarlo con l'aiuto della Grazia.

Questo vale sia per la Fraternità che per chiunque custodisca la retta fede.

Piuttosto leggo ora la splendida risposta di Annarita, che condivido e riporto per comodità di chi legge.

Annarita:
Diciamo che non è la Chiesa ad essere stata contaggiata, ma una stragrande parte di uomini in essa operanti, la Chiesa non dimentichiamoci è sempre immacolata e rimane il corpo mistico di Gesù e Gesù non viene contaminato. Io la metterei così, finalmente la Tradizione torna visibile (ma era sempre stata li) nella Chiesa e se non è mai stata contaggiata dagli errori fino ad ora è perchè la Tradizione è cosa non umana, perciò, forse qualche uomo potrà essere contaggiato, ma Dio farà sempre sorgere qualcun'altro che la difenderà. La Fraternità potrà, come un vaccino o un'esorcismo, ridare agli uomini di Chiesa ciò che avevano perduto nella malattia o nella possessione, potrà riportare la sana dottrina nei seminari diocesani (che pianto!), potrà aiutare ad imparare la S.Messa, i Sacramnti, ridarà dignità ai sacerdoti che non credono più nel potere enorme delle loro mani consacrate, darà coraggio. Certo, forse qualcuno (Satana per primo), tenterà di rovinare l'opera, ma siamo nelle mani di Dio.

Anonimo ha detto...

Ho risposto subito al quesito.
L'intero thread è il solito mare magnum di confusione con alcune perle e tanta subdola falsità.
Se trovo qualche spunto interessante lo riprenderò.

Scrutator ha detto...

Due importanti decisioni incombono sulla CDF: la regolarizzazione canonica della FSSPX e l'esame della liturgia neocatecumenale.

Mi pare assurdo che due questioni così squilibrate sul piano dell'ortodossia, si trovino a procedere appaiate proprio in questo momento... C'è una potente lobby che finora ha consentito troppi "fatti compiuti" a danno di tutti i credenti!

Veni Sancte Spiritus!