Antonio Socci continua a non tacere [qui]. E noi non possiamo né vogliamo volgere gli occhi del cuore e della mente altrove...
Shahzad Masih aveva 28 anni e sua moglie Shama, 25. Due giovani cattolici con quattro bambini. Lei era incinta del quinto.
Lui lavorava come operaio molto sfruttato in un mattonificio (il cui padrone, musulmano, lo aveva già brutalmente picchiato) a Kasur, vicino a Lahore, in quel Pakistan in cui i cristiani sono considerati spazzatura.
Il 4 novembre scorso i due giovani sono stati falsamente accusati di aver profanato delle pagine del Corano, torturati per due giorni, linciati da una folla inferocita e alla fine gettati in una fornace e bruciati.
Questi macelli non sono rari. E’ un orrore continuo che i cristiani subiscono da una popolazione e da uno stato che quotidianamente li umilia e li tiene sotto minaccia di morte (con la famigerata legge sulla blasfemia).
Non è uno staterello, il Pakistan. Ha la bomba atomica e conta 180 milioni di abitanti (la sesta nazione più popolosa al mondo e il secondo fra i paesi musulmani dopo l’Indonesia).
Il rogo dei due cristiani per la sua ferocia è riuscito ad arrivare anche sulle cronache dei nostri giornali. Ma non ha mobilitato nessuno, né persone, né associazioni, né istituzioni.
INDIFFERENZA
Qualcuno ha accusato l’opinione pubblica di essere rimasta più scandalizzata per l’inchiesta di “Report” sulle oche spennate che per la sorte di questi cristiani.
Così come a settembre fece scandalo per una settimana l’uccisione (involontaria) dell’orsa in Trentino, mentre passò quasi inosservata, nelle stesse ore, l’uccisione di tre suore italiane in un paese africano.
Tuttavia c’è chi ha replicato che lo stesso papa Bergoglio, pur intervenendo ogni giorno e più volte, ha taciuto su questa tragedia.
Se lui è il primo a non parlare di questi orrori (preferisce pontificare sui pettegolezzi nelle parrocchie, questione a cui ha dedicato decine di omelie), non si può accusare il mondo di insensibilità.
In effetti Bergoglio non ha mai voluto dire una parola neanche in difesa della povera Asia Bibi, madre poverissima di quattro figli che da cinque anni è chiusa in una lurida prigione dove viene sottoposta a torture indicibili e che è stata condannata a morte per impiccagione solo perché cristiana.
La povera donna scrisse al Papa, ma invano. Neanche la conferma della sua condanna a morte in corte d’appello nei giorni scorsi ha smosso Bergoglio, che è sempre molto timido e reticente quando si tratta dei musulmani.
E’ dovuto intervenire, tre giorni fa, impietosito, Kirill, il patriarca di Mosca e di tutte le Russie, per chiedere formalmente al Presidente del Pakistan, a nome della Chiesa ortodossa, la grazia per la cattolica Asia Bibi. Ma papa Bergoglio no.
Del resto tacque ostinatamente anche sul caso di Meriam in Sudan. Come sui tanti cristiani che in Pakistan vivono la stessa tragedia di Asia Bibi. E sulle violenze e gli abusi subiti soprattutto dalle ragazze cristiane.
Nelle omelie quotidiane di Santa Marta Bergoglio si dedica piuttosto a randellare coloro che considera “conservatori” (che sono poi maggioranza, come si è visto al Sinodo). E assesta colpi pesanti e continui sui cristiani in generale da lui dipinti ogni giorno come ricettacolo di tutti i difetti.
Eppure sono quegli stessi cristiani che egli, come pastore, dovrebbe difendere e confortare. Gli stessi cristiani che ad ogni latitudine subiscono, sotto ogni potere e ogni ideologia, persecuzioni, martirio e odio.IMMENSO MARTIRIO
L’80 per cento delle vittime, per discriminazioni religiose, nel mondo, sono cristiane. Lo hanno confermato, proprio in questa settimana, due denunce pesanti: il “Libro nero della condizione dei cristiani nel mondo” (Mondadori) e l’annuale Rapporto dell’ “Aiuto alla Chiesa che soffre”.
E’ una tragedia che va avanti da anni. Io stesso pubblicai dodici anni fa “I nuovi perseguitati” e il panorama era identico. Come pure le cifre: centomila cristiani uccisi ogni anno a causa della loro fede che significa cinque vittime al minuto.
Il totale dei cristiani perseguitati si aggira sui 200 milioni e le notizie di atrocità e massacri – a volerle seguire – sono quotidiane. Basta leggere i resoconti dei reporter che sono andati a Erbil a parlare con i 30 mila cristiani profughi, che ancora sono esposti alla pioggia, alla fame e al freddo perché cacciati dalle loro case dai terroristi dell’Isis.
Ogni famiglia piange le sue tragedie: figlie catturate e vendute come schiave al mercato di Mosul, mariti e figli ammazzati, e poi crocifissi, sepolti vivi, sgozzati, donne stuprate.
Nei giorni scorsi è circolato il video sui miliziani islamisti che contrattavano il prezzo delle schiave. A volte si tratta di ragazzine. Vendute per poche monete.
E in Africa è la stessa tragedia. Sempre nei giorni scorsi si è conosciuta la sorte toccata alle 200 studentesse cristiane rapite in Nigeria da Boko Haram, stuprate, costrette a convertirsi all’Islam e al matrimonio forzato con musulmani.
E poi c’è la Siria. E gli altri Paesi islamici. Infine quelli comunisti. Con la Cina e il suo immenso Gulag che ha ingoiato anche eroici vescovi cattolici.
O quel disumano lager a cielo aperto che è la Corea del Nord dove migliaia e migliaia di cristiani sono semplicemente spariti nelle fauci del mostro.
IL PAPA DI TONI NEGRI
Dopo l’orrore dei cristiani bruciati in Pakistan il presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, cardinale Jean-Louis Tauran, inorridito, ha detto a Radio Vaticana: “Si può rimanere così passivi di fronte a crimini dichiarati legittimi dalla religione?”.
No, non si può. Ma dovrebbe farlo sapere anzitutto a papa Bergoglio. Il cardinale si chiede angosciato: “la comunità internazionale non dovrebbe intervenire?”. Certo. E il Papa?
E’ la stessa storia dell’estate scorsa, davanti ai massacri dell’Isis. Il Papa non solo fu reticente, ma quando alla fine fu interpellato direttamente sul volo di ritorno dalla Corea volle sottolineare che non si dovevano usare la forza e i bombardamenti per difendere gli inermi minacciati di massacro dai criminali.
Un commentatore pur di sinistra come Adriano Sofri gli fece notare che ciò “lascerebbe alla loro mercé donne bambini vecchi e uomini, di tutte le fedi e nazioni”.
Certo Francesco ha parlato diverse volte delle persecuzioni. Vero. Ma sempre genericamente, ripetendo la stessa frase: “ci sono più martiri oggi che nei primi secoli”.
Mai però è intervenuto sui casi specifici o per fermare i massacri, mai ha condannato i carnefici chiamandoli per nome, mai ha attivato canali di intervento, mai ha nominato l’Islam o il comunismo, mai ha coinvolto la Chiesa.
Sembra non voglia pestare i piedi ai persecutori. Dei musulmani parla sempre come fraterni interlocutori a cui inviare gli auguri per il Ramadan.
Anche sul comunismo (il più sanguinario esperimento anticristiano della storia) dribbla le domande dicendo sempre che ha conosciuto militanti comunisti in Argentina che erano brave persone. “Chi sono io per giudicare?”.
Sfodera toni infuocati (e giudica) solo quando si scaglia contro il “liberismo selvaggio”. Il 28 ottobre ha ospitato in Vaticano vari movimenti noglobal, compreso il Leoncavallo e ha scagliato fulmini. Tanto che Fausto Bertinotti ha subito indicato in lui – venerdì sera, a Tg3 notte – il vero “rivoluzionario” del momento.
Bertinotti ha sottolineato che Bergoglio in quell’incontro – dove non ha fatto mai l’annuncio della salvezza di Cristo – “ha ripetuto una parola che nessun papa aveva pronunciato: lotta”.
In effetti Sandro Magister ha notato: “ciò che più colpisce di questo discorso è la sua stupefacente somiglianza con le teorie sostenute dal filosofo Toni Negri e dal suo discepolo Michael Hardt in un libro del 2002 che ha fatto epoca: ‘Impero’ ”.
La deriva noglobal insieme al disastro dottrinale tentato al Sinodo (che sarà compiuto al prossimo Sinodo) e a un governo della Chiesa fatto di defenestrazioni e “purghe” di chi è fedele alla tradizione cattolica, pongono oggi la Chiesa in una situazione tragica.
Non si tratta solo delle persecuzioni. C’è buio a Roma.
Antonio Socci
Da “Libero”. 9 novembre 2014
44 commenti:
d'accordo con l'articolo.
Se ora il papa ammette “ci sono più martiri oggi che nei primi secoli”, fino poco fa diceva "la Chiesa non è mai stata bene come ora".
Sbaglierò, ma mi sembra però troppo sperare in un ulteriore passettino.
Bisogna intenderci sul concetto di "Chiesa" che ha Bergoglio. Secondo me ne ha un concetto molto" largo" oserei dire molto "ecumenico"
Gabriele
Cara Mic,
ottima decisione quella di pubblicare questo illuminante articolo di Socci (con cui talvolta dissento, ma non certo in questo caso).
Il punto centrale e paradossale: sono gli Ortodossi ad alzare la voce contro le persecuzioni islamiste dei Cattolici. Il silenzio, vile e acquiescente, del Papa e del Vaticano rispetto alle persecuzioni in Pakistan e in Medio Oriente è da confrontare con il coraggio di un Vescovo Ortodosso che difende la libertà dei Cattolici. Con il silenzio di tutte le Cancellerie occidentali. Con quello di tutte le ONG sempre pronte a denunciare presunti "crimini contro i diritti umani". Con quello della Caritas che accoglie, foraggia e difende i nostri sgozzatori di domani. Con i Vescovi che infarciscono i loro sermoni di parole senza senso quali "tolleranza", "dialogo", "comprensione", "accoglienza".
Che vadano a dirle alle millenarie comunità cristiane della piana di Ninive, spazzati via dalla demoniaca malvagità islamica. Che vadano a dirle alle milizie cristiane che in Siria e in Iraq si stanno armando per difendersi.
La viltà del Vaticano, palese ed evidente, di fronte alla persecuzione è al contempo sintomo e causa di quella "autodemolizione" della Chiesa in corso da decenni e che ha avuto nel concilio la sua manifestazione più eclatante.
Occorre dirlo: le persecuzioni di oggi, in Oriente, in Africa, ma anche in Occidente, hanno una concausa nella scelta deliberata del concilio e del postconcilio di accettare una irenistica logica di rifiuto della lotta del mondo contro le forze demoniache. Lotta che deve essere religiosa, dottrinale, politica, ma anche militare, se serve. Come accadde a Poitier, a Lepanto, a Vienna, in Ispagna.
Ringraziamo il Metropolita di Mosca e di tutte le Russie per il suo coraggio e manifestiamo il nostro disprezzo per chi, nella Chiesa Cattolica, tace per viltà, convenienza o connivenza.
Bisogna intenderci sul concetto di "Chiesa" che ha Bergoglio. Secondo me ne ha un concetto molto" largo" oserei dire molto "ecumenico"
Purtroppo si tratta del "falso ecumenismo", cioè quello che non contempla il "reditus" dei separati, ma la ricerca comune della verità, convergendo in un punto omega, al di fuori de la Catholica, che invece già la custodisce e ne è portatrice... perché la Chiesa è naturaliter ecumenica.
"Papa Bergoglio lotta con il Leoncavallo e con Toni Negri. E tace sui cristiani bruciati in Pakistan e sugli altri martiri del'Islam, del comunismo e di altri persecutori." Aggiungiamo anche che incoraggia Pannella nelle sue battaglie, ci presenta come esempio Napolitano, comunista mai pentito e campione di eutanasia , impone con la violenza alla Chiesa l'approvazione della sodomia e l'abbandono della sacralità del vincolo matrimoniale. Attraverso Galantino"vende" chi ha il coraggio di manifestare pubblicamente contro l'aborto.
Non sono mai riuscito a chiamare Bergoglio Papa. Per rispetto del Papato e per non farmi prendere in giro. Non lo chiamerò mai Papa in onore ai milioni di martiri cristiani causato dal comunismo e dal suo erede sociale del terzo millennio: l'islam. Con Bergoglio fra i piedi c'è veramente da vergognarsi a dirsi cristiani.
Condivido il vostro sdegno . Che i Martiri gloriosi intercedano per noi.
Il nostro impegno di credenti non ci esime dal dare anche valutazioni politiche e orientarvi le nostre scelte di impegno civile.
Ma il dramma della situazione attuale è che abbiamo un papa che agisce e prende parte politicamente in un'ottica del tutto mondana e da lotta di classe e dunque neppure tra le scelte più equilibrate... Ma il Soglio di Pietro è fatto per altro: "dai a Cesare... e a Dio..."
"Shahzad Masih aveva 28 anni e sua moglie Shama, 25. Due giovani *"CATTOLICI"* con quattro bambini. Lei era incinta del quinto.
Socci ne è certo? E' certo che i poveretti erano cattolici?
E' un particolare secondario, ma da come ne parlano siti protestanti mi era parso di capire che erano Anglicani della High Church.
Inoltre il cognome "MASIH", mi fa pensare che, come il povero martire della fede e della giustizia Iqbal MASIH (che era cattolico caldeo) appartenessero alla minoranza curda. Non è che hanno giocato anche fattori etnici?
Questa e' la notte del Papato. Da secoli non era caduto così in basso. Probabilmente dobbiamo andare indietro di mille anni o poco più per vedere l'istituzione così depurata, quasi irriconoscibile. Due precisazioni. Già mesi fa, forse un anno fa, avevo letto su Asia news che Asia Bibi e' protestante. C'è già stato un Papa che ha utilizzato la parola "lotta". Era Pio XI nella Quadragesimo anno. Scrisse addirittura di lotta di classe. Infine interessante la definizione che da' Socci di Bergoglio: il Papa di Toni Negri. Non mi meraviglio, lui, Bergoglio, e' intriso di populismo sudamericano. Quella è la cultura prevalente in lui.
Fratelli ringraziamo tutti il coraggioso Antonio Socci che con la sua opera sta aprendo gli occhi a tantissimi Cattolici.
Preghiamo per il caro Cardinale Burque!Che Dio gli dia la forza e la vittoria!
Inoltre il cognome "MASIH", mi fa pensare che, come il povero martire della fede e della giustizia Iqbal MASIH (che era cattolico caldeo) appartenessero alla minoranza curda. Non è che hanno giocato anche fattori etnici?
E allora?
Qui ci si dimentica di un elemento fondamentale: il martirio in odio alla Fede Cattolica non riguarda Bergoglio . A lui non interessa la Fede Cattolica, l'abbiamo capito.
Ma se qualcuno torturasse e condannasse una persona in odio all'ecumenismo, o allo spirito conciliare, e in definitiva in odio al credo della setta modernista, egli si sentirebbe chiamato in causa ed interverrebbe vibratamente, perché si considera a capo della controchiesa, mentre tiene in non cale i Cristiani, ed ancor meno (cosa vergognosa) il Dio Vivo e Vero che, a suo dire, non è cattolico .
Verrà un giorno in cui qualcuno oserà finalmente accusare l'odierno Vicario per i suoi scandalosi silenzi e le sue ignobili connivenze, anziché calunniare la venerabile memoria di Pio XII.
Carboni ardenti si accumulano sul capo del tiranno...
Inoltre il cognome "MASIH", mi fa pensare che, come il povero martire della fede e della giustizia Iqbal MASIH (che era cattolico caldeo) appartenessero alla minoranza curda. Non è che hanno giocato anche fattori etnici?
E allora?
Nulla.
Sono stati uccisi prima di tutto e soprattutto in odio alla fede. Ciò è chiaro e lampante, ma forse, il fatto che, magari, appartenevano anche ad una minoranza etnica era un motivo di odio in più.
Comunque anche Meiram è copta monofisita (e mi parsa una sorta di "militante identitaria", verrebbe voglia di dire una "camerata"!) sposata con un battista. Cosa vuol dire tutto ciò? Nulla. Ma forse vuol dire che, purtroppo, la rosa rossa del martirio, di pari passo con il giglio bianco della purezza, è diventata una pianta sempre più rara tra i fedeli della Chiesa di Roma.
Con una gerarchia vaticana che di fatto si rende complice dei persecutori, dei loro mandanti e dei compiaciuti salotti occidentali non voglio avere nulla a che fare.
Un grazie, grande, al coraggioso Metropolita di Mosca e di tutte le Russie.
Visto che le suddette gerarchie vaticane dichiarano che Dio non è cattolico, il proselitismo è una solenne sciocchezza, che la chiesa cattolica è solo una delle tante possibili e per giunta piena di mille difetti, ci si può scegliere i punti di riferimento secondo coscienza.
Miles
Visto che le suddette gerarchie vaticane dichiarano che Dio non è cattolico, il proselitismo è una solenne sciocchezza, che la chiesa cattolica è solo una delle tante possibili e per giunta piena di mille difetti, ci si può scegliere i punti di riferimento secondo coscienza.
Ma la Chiesa cattolica è "altra" da quel che dicono costoro e noi sappiamo qual è!
E i punti di riferimento non verranno meno se ci saranno pastori che continuano a parlare con parresìa...
Non importa se sono o no cattolici. Due persone uccise cosi meritano comunque di essere ALMENO CITATE in un Angelus.
Per i tre ragazzi israeliani allegedly uccisi da terroristi Hamas, ancora un po' organizzava veglie di preghiere e fiaccolate. Ma si sa, anche lui e' un " utile idiota", nel senso leniniano del termine.
Rr
@ Rr: eccome se è un utile idiota! Hai centrato la vexata quaestio!
http://pagina-catolica.blogspot.it/2014/11/manana-sera-profanada-la-catedral-de-bs.html#more
In più, collateralmente:
"Papa Bergoglio lotta con il Leoncavallo" e non gli annuncia Cristo e non condanna le occupazioni, perchè:
"No a piani assistenziali o soluzioni che non arrivano mai, o che, se arrivano, lo fanno in modo tale da andare nella direzione o di anestetizzare o di addomesticare", (udienza del 28 ottobre), ma : "Odorate di quartiere, di popolo, di lotta!"
e infatti subito dopo
http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/14_novembre_01/nei-quartieri-dove-si-esce-la-paura-ritrovare-l-appartamento-occupato-bd4d369c-618f-11e4-8446-549e7515ac85.shtml
http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2014/11/08/news/gli-episodi-piu-vicini-1.10270110
http://www.imolaoggi.it/2014/11/06/case-occupate-dossier-di-europol-denuncia-connubio-tra-sinistra-e-immigrati/
http://www.imolaoggi.it/2014/10/31/bologna-stabile-occupato-da-stranieri-chiedono-acqua-luce-e-gas-gratis/
http://www.bolognatoday.it/cronaca/via-segantini-sgomberata-palazzina.html
Concordo ed appoggio questo commento di Socci .
Aggiungo una mia preoccupazione : perche' nel discorso sulla sacra rota ha rivelato di aver sollevato uno che chiedeva tantodenaro ? Perche' ? Perche' ci tiene tanto a farci sapere quanto era cattivo un suo confratello ? Quale fine aveva ? Quello di stupire ? Quello di essere ammirato? Quello di distinguersi dalla massa ?
O sono in malafede ?
« APPELLO A PAPA BERGOGLIO: DIFENDA I CRISTIANI, PERSEGUITATI E MASSACRATI, INVECE DI ATTACCARLI E DENIGRARLI OGNI MATTINA NELLE SUE OMELIE. IL SUO DOVERE E’ DIFENDERE IL GREGGE, NON LASCIARE CHE IL LUPO LO DIVORI
http://www.aleteia.org/it/religione/articolo/il-card-burke-omofobo-un-ex-gay-racconta-la-verita-5907100693692416?utm_campaign=NL_it&utm_source=topnews_newsletter&utm_medium=mail&utm_content=NL_it-08%2F11%2F2014
Grazie filippo della bellissima testimonianza che conferma come Burke sia un autentico pastore.
@Filippo
magnifica storia.
Lì vediamo più verità, da un lato la serietà e la carità di Burke, e la storia di una vera conversione di un peccatore;
quindi la Grazia opera ancora, ovviamente.
E il tenersi stretti alla fede, alla dottrina con tutta la morale del Vangelo, non è "caricare le persone di pesi insopportabili, che noi stessi chierici non vogliamo portare e che neppure sapremmo portare";
non è nemmeno un "I TRADIZIONALISTI TRASFORMANO IL PANE IN PIETRA E LA SCAGLIANO CONTRO I PECCATORI, I DEBOLI E I MALATI": ma il giogo soave di Gesù(Mt 11, 29-30)fatto anche di ravvedimento e santificazione non è un peso insopportabile!
Notiamo così quanto sia forzata l'idea nel mondo -e della neochiesa- d'oggi che queste cose non possano accadere, -eppure ci si salva sempre nello stesso modo, chi vuole- che oggi Dio non salvi più, che Gesù abbia cambiato dottrina, che lo SS non agisca, che i peccati allora debbano essere sdoganati in un "tana libera tutti" e non un "ravvedetevi!".
C'è molto da imparare da questa vicenda, sotto ogni punto di vista.
Premesso che dobbiamo pregare ed intervenire per chiunque sia oppresso ingiustamente, foss'anche non cattolico, cerchiamo di essere precisi, anche perché le protagoniste stesse ci terrebbero a sottolinearlo, perché loro - a differenza di altri - hanno ancora la fede cattolica e sanno bene che questa è necessaria, salvo ignoranza invincibile, per la salvezza eterna :
1)Asia Bibi è cattolica, lo proclama lei stessa in questa commovente lettera del 2011:
http://www.avvenire.it/Cultura/Io+Asia+Bibi+muoio+ascoltate+la+mia+voce_201106150747429870000.htm
2) Altrettanto dicasi per la sudanese Meriam Ibrahim, che era stata battezzata nel rito ortodosso, lo stesso di sua madre, ma si è convertita al Cattolicesimo prima del 2011:
http://vaticaninsider.lastampa.it/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/sudan-sudan-sudan-35201/
Quanto al "patriarca" Kirill, ciò che ha fatto è altamente lodevole (non tutte le opere del peccatore sono peccato, come dice la massima: persino Radio Radicale ha trasmesso un appello pro Asia Bibi). Che Dio glie ne renda merito.
Ciò però non toglie che resti oggettivamente scismatico ed eretico (gli pseudo-ortodossi negano diversi dogmi di Fede, oltre a 14 Concili ecumenici).
E magari anche un po' marpione... Almeno leggendo le sue parole qui riportate, in occasione della sua premiazione del leader del Partito Comunista Russo, Gennadij Zjuganov:
"Il 26 giugno 2014 Gennadij Zjuganov, Primo Segretario del Partito Comunista della Federazione Russa, ha ricevuto l’onorificenza dell’”Ordine della Gloria e dell’Onore” da parte del Patriarca Kiril, massima guida spirituale della Chiesa Ortodossa Russa, in occasione del compimento dei suoi 70 anni.
“Al Presidente del Partito Comunista della Federazione Russa alla Duma dell’Assemblea Federale della Federazione Russa, G. A. Zjuganov,
Caro Gennadij Andreyevich!
Con tutto il mio cuore, voglio congratularmi per questa importante ricorrenza.
Come uno dei più prominenti politici della Russia moderna, hai dimostrato di interessarti del benessere del Popolo e della difesa dei valori morali tradizionali.
Spero che la tua fruttuosa attività continui per promuovere attività socialmente importanti e la trasformazione morale della società.
Ti auguro una robusta salute, la pace, e l’aiuto divino per ogni tuo buon obiettivo e iniziativa.
Lo faccio insignendoti dell’Ordine della Gloria e dell’Onore di Terzo Grado.
Con rispetto,
Kiril, Patriarca di Mosca e di Tutte le Russie”
http://www.millennivm.org/millennivm/?p=1138
E qui un bel manifesto di propaganda delle ultime elezioni (2012) del suddetto komunista doc (sia pure aperturista e tollerante verso la religione), lodato e premiato da Kyrill, ritratto sullo sfondo di una bandiera rossa arricchita da medaglione celebrativo di Lenin e Stalin...
http://aurorasito.wordpress.com/2012/03/03/compagno-zjuganov-il-ritorno-del-rossi/
Evitiamo di mitizzare ciò che non va mitizzato.
Ad Amicus
ripropongo a lei ciò che ho detto a tale Juan in un precedente post. E lo dico da Cattolico Apostolico, Romano:
io sono rimasto alla dottrina tradizionale, che vede gli ortodossi quali scismatici, ma non eretici. L'eresia è una cosa seria: va dichiarata e dimostrata, secondo precise regole canoniche. La prego, colmi la mia ignoranza: in quale atto ufficiale e solenne della Chiesa gli Ortodossi sono stati dichiarati eretici? E non mi citi la vecchia, annosa e ritrita questione del "filioque". La questione venne discussa, e sostanzialmente risolta, nel concilio di Firenze con la dichiarazione Laetentur coeli del 6 luglio 1439. Nelle liturgie "uniate" e greco-cattoliche, il "filioque" non viene citato. Nel vigente Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC, 248), riguardo alla differenza di opinioni sul tema, viene affermato: "Questa legittima complementarità, se non viene inasprita, non scalfisce l'identità della fede nella realtà del medesimo mistero confessato".
Ora, l'eresia non è un'opinione di commentatori, ma viene attentamente codificata dal CCC (2089) che riprende il CIC (751). Dunque, caro Juan, o lei è in grado di indicarmi un atto ufficiale e solenne della Chiesa in cui gli Ortodossi vengono dichiarati eretici (e in quel caso le chiederò scusa e cambierò opinione) oppure le "inesattezze" sono solo sue.
Lo ribadisco anche a lei, caro Amicus, dimostri che gli Ortodossi sono eretici e non solo scismatici. Lo dimostri con documenti, atti ufficiali della Chiesa.
Vede, caro Amicus, mi accaloro su questa questione per un motivo semplice: l'ostilità anti-Ortodossa è un "marker" dei modernisti. Nella mia esperienza anche ecclesiale, chi è anti-Ortodosso è normalmente modernista. E filo-protestante. E' il suo caso?
La Chiesa Ortodossa si rese colpevole di compromessi con il terribile regime comunista? Vero. Ma dobbiamo dimenticare le migliaia e migliaia di martiri ortodossi?
E la Chiesa Cattolica? Vogliamo dimenticare l'immonda Ostpolitik vaticana di Casaroli? il disgustoso tradimento del Vaticano dell'indomito Cardinal Midtzensky, abbandonato alla interessata "ospitalità" americana nella loro ambasciata?, il feroce veto al concilio, su imposizione vaticana, di condanna al Comunismo?
Se la Chiesa Ortodossa è colpevole di "appeasement" con il comunismo, lo è altrettanto la Chiesa Cattolica. Almeno quella conciliare.
Rimane il fatto: a difendere i Cattolici perseguitati è il Patriarca (senza virgolette, please, tale è anche canonicamente) Cirillo, e non il Papa, e qui le virgolette non le uso per carità.
E, da Cattolico, Apostolico, Romano, lo ribadisco ancora: un a-dottrinale ostilità nei confronti degli Ortodossi è innegabile sintomo di modernismo e cripto-protestantesimo.
Dio benedica il Metropolita di Mosca e di tutte le Russie se difende i cattolici.
@ Amicus: grazie per la tua lectio magistralis. Grazie. Chapeau.
Rettifico. Nella fretta ho sbagliato destinatario. Volevo congratularmi con Silente. Chapeau.
Aggiungo al mio post precedente, per entrare nel merito delle "accuse" al Metropolita Cirillo di filo-comunismo, accuse palesemente assurde per quanto Cirillo ha fatto per ristabilire la fede Cristiana nelle Russie, che, comunque l'attuale Partito Comunista Russo, forse non per convinzione, ma per necessità di contesto, ha rinnegato da tempo il classico marxismo-leninismo per pervenire a una sorta di nazional-comunismo (sbrigativamente definito "ideologia russo-bruna"), curiosamente non lontana dalle idee del nazional-bolscevismo presenti nelle varie correnti della Rivoluzione Conservatrice tedesca tra le due guerre. Fine dei riferimenti storico-ideologici, ché non so fino a che punto possano essere compresi dal mio interlocutore.
Rimane il fatto che l'attuale Partito Comunista Russo (oh, certo, per convenienza, o forse no?) ha abbandonato da tempo il volgare anticlericalismo, e accetta la Religione e l'Ortodossia quale componente della sua ideologia nazional-bolscevica e grande-russa.
Curiosità della storia ed eterogenesi dei fini?
Rimane il fatto che il gesto di Cirillo si spiega nel contesto di una Russia in cui i tradizionali "cleavage" tra destra e sinistra, anticomunismo e comunismo hanno perso significato da tempo.
Comunque, tanto per giocare all'intellettuale fino in fondo, consiglio a tutti la lettura di un interessantissimo libro per migliorare la comprensione di cosa sta succedendo in Russia: Alain de Benoist e Aleksandr Dugin, Eurasia, Vladimir Putin e la grande politica, Controcorrente Editore, Napoli 2014.
Silente,
Alain de Benoist e Alexander Dugin ????!!!!
Sei sicuro di non aver sbaglaito blog ?😉
Rr
Caro Silente,
- tieni presente che, anzitutto, anche il solo peccato di scisma è cosa gravissima: comporta infatti la pena della scomunica che 'taglia' via il ramo scismatico dalla pianta della Chiesa Cattolica, rendendolo privo della linfa vitale soprannaturale.
Ovviamente sto parlando in senso oggettivo: lo so che ci sono anche 'ortodossi' in stato di ignoranza invincibile, ma il nostro compito non è quello di lasciarli in quello stato bensì di illuminarli ed esortarli a tornare all'unità Cattolica. In caso contrario, noi saremo comunque gravemente responsabili davanti a Dio ed Egli ce ne chiederà severo conto.
- In secondo luogo, gli pseudo-ortodossi (non è un dispregiativo, ma la constatazione della loro oggettiva mancanza di ortodossia) negano apertamente almeno tre dogmi di Fede: il Primato di giurisdizione del Papa, l'infallibilità del Sommo Pontefice alle condizioni stabilite, l'Immacolata Concezione della Madre di Dio.
Qui si può trovare comunque una sintesi sugli errori della pseudo-ortodossia:
http://www.ilgiudiziocattolico.com/1/88/le-differenze-fra-la-chiesa-cattolica-e-le-chiese-ortodosse.html
Che poi la suddetta sintesi del professor Corrado Gnerre sia corretta, può facilmente rilevarsi dalla seguente elencazione delle posizioni liturgico-dottrinali-disciplinari fatta da parte pseudo-ortodossa, che è di una capziosità assoluta, tutta tesa a screditare e distruggere la retta Fede cattolica e a sviare i poveri sprovveduti dalla Chiesa romana universale:
http://www.siciliaortodossa.org/differenze.htm#assunzione_di_maria
Chi non ha una preparazione teologica e storica più che ferrata, riesce difficilmente a non farsi ipnotizzare da questi bizantinismi ostinati e sottili.
- Infine puoi star tranquillo: non sono un infiltrato modernista, e la mia reazione anti pseudo-ortodossa è dettata dal pericolo che il loro scisma e le loro eresie costituiscono per le anime, specie dei semplici fedeli. In secondo luogo, come dicevo sopra, ho ben presente il mio dovere di cercar di mostrare questi errori a coloro che li propagano, nella speranza di ricondurli all'Ovile di Cristo, che è solo quello cattolico romano.
Del resto è sempre stato così nella Chiesa, prima di questa terribile confusione vaticansecondsesca.
Certo non erano modernisti (o pre-modernisti, vista l'epoca in cui vissero) San Giosafat di Polotsk e Sant'Andrea Bobòla, ad esempio, che morirono martiri per i loro caritatevoli e continui sforzi diretti a riportare gli pseudo-ortodossi alla Chiesa Cattolica.
E nemmeno erano modernisti i Papi Pio XI e Pio XII, che scrissero Encicliche in onore dei due Martiri, additandoli come fulgido esempio a tutti i cattolici: Pio XI la 'Ecclesiam Dei' (12-11- 1923) e Pio XII la 'Invicti athletae Christi' (16-5-1957).
Ed infine non era modernista San Pio da Pietrelcina, che tanto soffrì e pregò per la conversione di un'intera famiglia di pseudo-ortodossi russi, ottenuta alla fine da Dio come una grande vittoria contro lo scisma e l'errore in cui giacevano quelle povere anime.
Ora comunque è troppo tardi per riportare i riferimenti : a Dio piacendo lo farò domani.
Caro Amicus
lo ribadisco: mi citi un solo documento ufficiale della Chiesa in cui gli Ortodossi vengono definiti "eretici". E' certo che sono scismatici, ma non eretici: per essere tali, occorre che la Chiesa si pronunci formalmente e solennemente e sotto precise condizioni canoniche, che ovviamente qui non sussistono. La rimando al CIC da me sopra citato.
Ho consultato l'ottima Somma del Cristianesimo, curata da Raimondo Spiazzi e pubblicata dalle Paoline con imprimatur del 1958: nel lungo, minuzioso, ragionato elenco delle eresie (volume secondo, pagg.631-682) l'Ortodossia non c'è (c'è ovviamente il Protestantesimo). In compenso, agli Orientali la Somma del Cristianesimo riconosce, tra il resto, "santità e apostolicità" e "validità del potere d'ordine".
Nel Denzinger trovo che è permessa per fondati motivi la comunione tra cattolici e fratelli delle chiese orientali separate" (4183) e viene ammessa per i cattolici, sotto alcune condizioni, la partecipazione ai sacramenti amministrati da Ortodossi (4182). Sarebbe così se fossero eretici?
Ho consultato persino Wikipedia, che cito per il pregio della sintesi e dell'accessibilità, non certo per quello della profondità o tantomeno dell'autorevolezza teologica (ma sulle informazioni "fattuali" di solito non contiene gravi errori): "La Chiesa cattolica, (...) considera le Chiese ortodosse come scismatiche (ossia, per così dire, disobbedienti), più che eretiche, a differenza di quanto avviene per esempio nei confronti delle Chiese protestanti." (Wikipedia, voce: "Chiesa Ortodossa")
Le ricordo infine che, con decisione comune di Paolo VI e del Patriarca Atenagora del 7 dicembre 1965, venne concordato di "togliere dalla memoria e dal mezzo della Chiesa le sentenze di scomunica dell'anno 1054.". Di nuovo, questa abrogazione della scomunica sarebbe stata possibile se la Chiesa avesse considerato eretici gli Ortodossi?
Per quanto mi riguarda, questa polemica si ferma qua, ché non vedo il motivo di andare oltre.
Silente.
Cara Rosa
apprezzo la tua ironia. Certo né Alain de Benoist né Alexander Dugin sono, come dire, "esemplarmente cattolici". Ma in nulla la loro visione geopolitica contrasta con ciò in cui crediamo. Anzi...
Ma so che tu mi capisci.
Un caro saluto
Silente
Dunque, riprendendo quanto scritto ieri sera a tarda ora, ecco alcuni riferimenti bibliografici a dimostrazione dello stato di scisma e di eresia in cui si trovano, tra gli altri, anche gli pseudo-ortodossi (fatta salva, come già detto, l'ignoranza invincibile che può sussistere in alcuni di loro):
1) Chi nega il Primato papale di giurisdizione - come fanno ,ad esempio, gli pseudo-ortodossi - è scomunicato in quanto eretico:
Concilio ecumenico Vaticano I, Costituzione dogmatica 'Pastor aeternus', Canone di scomunica al termine del Capitolo III (cfr. Denzinger Hunermann 3064):
“Perciò se qualcuno dirà che il Romano pontefice ha solo un potere di vigilanza o di direzione, e non, invece, la piena e suprema potestà di giurisdizione su tutta la chiesa, non solo in materia di fede e di costumi, ma anche in ciò che riguarda la disciplina e il governo della chiesa universale; o che egli ha solo una parte principale, e non, invece, la completa pienezza di questa potestà; o che essa non è ordinaria ed immediata, sia su tutte le singole chiese, che su tutti i singoli pastori: sia anatema.”
http://www.monasterovirtuale.it/documenti-ecclesiali/i-concili-ecumenici-vaticano-i-1869-1870.html
2) Chi nega il dogma dell'infallibilità, alle debite condizioni, del Sommo Pontefice Romano - come fanno gli pseudo-ortodossi - è scomunicato in quanto eretico:
Concilio ecumenico Vaticano I, medesima Costituzione di cui sopra, Canone di scomunica al termine del Capitolo IV (Denzinger-Hunermann 3074-3075):
“Noi, quindi, aderendo fedelmente ad una tradizione accolta fin dall’inizio della fede cristiana, a gloria di Dio, nostro salvatore, per l’esaltazione della religione cattolica e la salvezza dei popoli cristiani, con l’approvazione del santo concilio, insegniamo e definiamo essere dogma divinamente rivelato che il Romano pontefice, quando parla ex cathedra, cioè quando, adempiendo il suo ufficio di pastore e maestro di tutti i cristiani, in virtù della sua suprema autorità apostolica definisce che una dottrina riguardante la fede o i costumi dev’essere ritenuta da tutta la chiesa, per quell’assistenza divina che gli è stata promessa nel beato Pietro, gode di quella infallibilità, di cui il divino Redentore ha voluto dotata la sua chiesa, allorché definisce la dottrina riguardante la fede o i costumi. Quindi queste definizioni sono irreformabili per virtù propria, e non per il consenso della chiesa.
Se poi qualcuno - Dio non voglia! - osasse contraddire questa nostra definizione: sia anatema.”
http://www.monasterovirtuale.it/documenti-ecclesiali/i-concili-ecumenici-vaticano-i-1869-1870.html
(segue)
3) Chi nega il dogma dell'Immacolata Concezione della Madonna - come fanno gli pseudo-ortodossi – è scomunicato in quanto eretico:
dalla Bolla definitoria 'Ineffabilis Deus' del Beato Pio IX (Denzinger-Hunermann 2803-2804):
“Perciò, dopo aver presentato senza interruzione, nell'umiltà e nel digiuno, le Nostre personali preghiere e quelle pubbliche della Chiesa, a Dio Padre per mezzo del suo Figlio, perché si degnasse di dirigere e di confermare la Nostra mente con la virtù dello Spirito Santo; dopo aver implorato l'assistenza dell'intera Corte celeste e dopo aver invocato con gemiti lo Spirito Paraclito; per sua divina ispirazione, ad onore della santa, ed indivisibile Trinità, a decoro e ornamento della Vergine Madre di Dio, ad esaltazione della Fede cattolica e ad incremento della Religione cristiana, con l'autorità di Nostro Signore Gesù Cristo, dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e Nostra, dichiariamo, affermiamo e definiamo rivelata da Dio la dottrina che sostiene che la beatissima Vergine Maria fu preservata, per particolare grazia e privilegio di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, immune da ogni macchia di peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento, e ciò deve pertanto essere oggetto di fede certo ed immutabile per tutti i fedeli.
Se qualcuno dunque avrà la presunzione di pensare diversamente da quanto è stato da Noi definito (Dio non voglia!), sappia con certezza di aver pronunciato la propria condanna, di aver subito il naufragio nella fede, di essersi separato dall'unità della Chiesa, e, se avrà osato rendere pubblico, a parole o per iscritto o in qualunque altro modo, ciò che pensa, sappia di essere incorso, ipso facto, nelle pene comminate dal Diritto.”
http://www.totustuustools.net/magistero/p9ineffa.htm
Gli pseudo-ortodossi cadono dunque almeno sotto tre anatemi (oltre allo scisma). Senza contare poi tutto il resto, a cominciare dallo sdoganamento dell'adulterio con le unioni extraconiugali di divorziati, e continuando con la profanazione dell'Eucaristia da parte di questi ultimi, concessa dai loro vescovi e pope.
PS Caro Silente, i testi da te citati nel Denzinger sono vaticansecondeschi, ossia senza più bussola... Quanto alla scomunica tolta ad Atenagora, idem come sopra. Sono le contraddizioni della 'chiesa conciliare'...
4) Quanto al dovere di difendere la Fede cattolica dei fedeli dallo scisma e dalle eresie degli pseudo-ortodossi, nonché quello di cercare di ricondurre questi ultimi all'Ovile Cattolico Romano, ecco alcuni stralci dell' Enciclica di Pio XII sul Santo martire Andrea Bobòla:
“Desideriamo che tutti coloro che sulla terra si gloriano del nome di cattolici onorino devotamente il martirio e la santità della vita dell'invitto campione di Cristo Andrea Bobola …e, con questa lettera enciclica, a voi, venerabili fratelli, e ai greggi affidati alle vostre cure, a ciascuno secondo il proprio ufficio e la propria condizione, proponiamo d'imitarlo. … Egli nacque nell'anno 1591 nella regione di Sandomir da genitori illustri per la nobiltà della stirpe, ma ancor più per le qualità e la costanza nella fede cattolica. … Più tardi poi, elevato alla dignità sacerdotale -. nello stesso giorno in cui a Roma avveniva la canonizzazione di sant'Ignazio e san Francesco Saverio - nulla ebbe più a cuore che di diffondere dappertutto una fede cattolica non vuota, ma ricca di opere, senza risparmiarsi nelle sacre missioni, nella predicazione e in ogni genere di fatiche.
In un tempo in cui soprattutto nei territori orientali la religione cattolica era esposta a gravissimi pericoli, per i tentativi dei dissidenti che si accanivano a strappare dall'unità della chiesa i cristiani e ad attirarli con ogni mezzo ai propri errori, Andrea, per ordine dei suoi superiori, andò in queste regioni, dove, moltiplicando nelle città e villaggi le prediche e le esortazioni private, ma soprattutto con lo splendore della sua eccelsa santità e col suo zelo vivissimo di apostolo, riuscì a liberare dalle falsità la fede ormai compromessa di molti fedeli, riconducendoli ai sani principi e richiamando felicemente quanti più poté all'unico ovile di Cristo. … Per questo, come ne è stata tramandata la memoria, egli era indicato pubblicamente da tutti, anche dai dissidenti, quale grande cacciatore di anime."
(segue)
"Come poi l'infaticabile apostolo di Gesù Cristo era vissuto di fede e la fede aveva propagato e difeso col massimo zelo, così per la fede dei padri non ricusò alla fine di affrontare la morte.
Resta viva nella memoria la terribile persecuzione scatenata contro la religione cattolica nel secolo XVII nelle regioni orientali, dopo l'invasione dei cosacchi, i quali assalirono furiosamente i cattolici coi loro pastori e coi predicatori della verità evangelica: le chiese giacevano distrutte, i conventi erano dati alle fiamme, i sacerdoti e i loro fedeli per ogni dove trucidati; ogni cosa era devastata; dappertutto era lo scempio delle cose sacre. … Andrea Bobola, che poteva far suo il detto di san Bernardo: «Nulla mi è estraneo di quanto mi sembra appartenere a Dio», per niente timoroso della morte né delle torture, acceso dall'amore di Dio e dalla carità per il prossimo, si portò nel pieno della mischia, per stornare con ogni mezzo quanti più poteva dall'apostasia dalla fede cattolica, dalle insidie e dagli errori degli scismatici, esortando coraggiosamente a conservare integra la fede. Ma ecco che il 16 maggio 1657, nella festa dell'Ascensione di Gesù Cristo, fu catturato presso Janow dai nemici della fede.
… Si freme di orrore riandando a tutti i tormenti che il campione di Gesù Cristo ha sopportato con invincibile fortezza ed intatta e fermissima fede. Infatti, «preso a bastonate e a schiaffi, e trascinato con una fune da un cavallo per una strada difficile e sanguinosa, fu condotto a Janow per l'estremo supplizio, nel quale il martire polacco riportò una delle più belle vittorie celebrate dalla chiesa. Interrogato se mai fosse sacerdote latino, Andrea rispose: "Sono sacerdote cattolico; nato nella fede cattolica, nella stessa fede voglio morire; la mia fede è la vera e porta alla salvezza; voi piuttosto fate penitenza, altrimenti coi vostri errori non vi potrete in nessun modo salvare; mentre se abbraccerete la mia fede, conoscerete il vero Dio, e salverete le anime vostre"».
(segue)
"… A queste parole, quegli uomini perfidi non si lasciarono commuovere da alcun senso di umanità, ma anzi, agitati da una mostruosa ferocia, giunsero a tale crudeltà da infierire sul soldato di Cristo con sevizie ancora più atroci. Di nuovo, infatti, «fu preso a sferzate, coronato come Gesù Cristo di pungente corona, percosso gravemente con schiaffi, e giacque ferito da una spada ricurva. Poi gli furono strappati l'occhio destro e la pelle in varie parti, gli furono atrocemente bruciate le ferite e sfregate con ispida paglia. E non bastò; infatti gli furono tagliate le orecchie, il naso e le labbra; e la lingua, strappatagli dalla nuca, fu fissata quindi con una lesina sul cuore: finalmente alle tre del pomeriggio, il valoroso campione, dando un mirabile esempio di fortezza, trafitto dalla spada, conseguì la gloria del martirio».
L'invitto martire, imporporato del suo sangue, come trionfalmente fu accolto in cielo, così in terra fu dalla chiesa proposto al culto e all'imitazione di tutti i cristiani, quando la sua fulgida santità non tardò ad essere attestata e confermata da Dio stesso con stupendi miracoli.
… Ci è piaciuto toccare minutamente e concisamente in questa lettera enciclica i principali lineamenti della vita e della santità di Andrea Bobola, perché tutti i figli della chiesa cattolica abbiano non solo a volgere a lui il loro sguardo di ammirazione, ma a imitarne anche con pari fedeltà la purissima dottrina religiosa, la fede integerrima e quella fortezza con la quale combatté per l'onore e la gloria di Gesù Cristo fino al martirio. Stimolati da voi, venerabili fratelli, meditino tutti le sue eccelse virtù, specialmente in queste celebrazioni centenarie; e tutti ritengano un dovere camminare sulle sue santissime orme.”
http://www.vatican.va/holy_father/pius_xii/encyclicals/documents/hf_p-xii_enc_16051957_invicti-athletae_it.html
Non credo sia necessario aggiungere commenti.
Caro Amicus,
apprezzo molto l'attenzione che mi dedica e il profluvio di documentazione che pubblica, ma qui si discute di un tema preciso e canonicamente circoscritto: non se gli Ortodossi siano scismatici, non se alcune loro posizioni siano dottrinalmente sbagliate, ma semplicemente della domanda:
sono gli Ortodossi eretici?.
E la risposta è no, per i seguenti motivi:
1) il concetto di eresia è dottrinalmente e canonicamente definito. Non siamo io o lei a definirlo, ma la Chiesa, sulla base di criteri stabiliti;
2) l'atto di dichiarazione di eresia è ufficiale, formale, solenne. Ciò è avvenuto, ad esempio, con il Protestantesimo;
3) nessuna atto della Chiesa definisce "eretici" gli ortodossi. La sfido a trovarmelo.
Gli Ortodossi sono scismatici e, in alcune parti della loro dottrina, in errore. Ma non eretici. Ed è questo il punto del contendere. Salvo che lei non si arroghi il diritto, prevaricando la Chiesa, di decidere cosa sia eretico e cosa non lo è.
Ancora una volta, mi dica dove, come e quando la Chiesa, ufficialmente e formalmente, definisce eretici gli Ortodossi o abbia la compiacenza di non molestarmi più.
Poi, vedo che il suo astio, tipicamente modernista, contro gli Ortodossi, la fa cadere in errore: l'Immacolata Concezione è affermata anche dagli Orientali, anche se non codificata in dogma.
Et de hoc satis. Perché la sua incapacità di comprensione di domande semplici (e.g.: quando la Chiesa ha definito eretici gli Ortodossi?) comporta che non meriti più il mio tempo. Gliene ho già dedicato troppo, senza esito. C'è un limite a tutto. E, tra l'altro, il mio livello di sopportazione della stupidità è molto basso.
Silente
E' più grave che uno scismatico abbia intererceduto pubblicamente, mettendo la faccia, il suo prestigio, l'autorità che riveste, l' importanza che ha per milioni di Russi nel mondo, il fatto stesso di essere un cittadino di una potenza mondiale, e che magari strizza l'occhio all'ex comunista Ziganov, o il SILENZIO ASSORDANTE dal balcone di S.Pietro ?
Il gesto in sè, a prescindere dai motivi che lo hanno indotto a farlo, è buono o cattivo ?
Questo è importante.
E come dicono gli Americani, sempre pragmatici: anche un orologio rotto dice l'ora esatta due volte al giorno.
E poi: non ci fossero stati luminosi esempi di predecessori che han parlato dal pulpito, all' Angelus, con lettere encicliche o pastorali ("Mit brennenden Sorge", tanto per citare pre CVII).
Non sai fare di tuo ? non sai scrivere ? COPIA !!
RR
Silente, se non vuoi perdere altro tempo con me, liberissimo.
Ma qui non si tratta né di odio né di modernismo o altro, e non si tratta di libere opinioni da dibattere tra noi.
Si tratta di conoscere la dottrina della Chiesa, non la mia, perché altrimenti ci si affida a convinzioni erronee, e siccome questa discussione può venir letta da altri, bisogna essere precisi.
Mi sembrava andar da sé, ma vedo che è necessario ricordarlo: per essere eretico non occorre obbligatoriamente una dichiarazione esplicita e pubblica di eresia da parte della Santa Sede 'ad personam'.
Chiunque neghi ostinatamente e consapevolmente un dogma di fede è eretico, a prescindere dal fatto che la Santa Sede intervenga o meno direttamente e pubblicamente per condannarlo.
Si è eretici 'ipso facto', senza alcun bisogno d'altro.
Se Pinco Pallo, per restare ai casi indicati, nega ostinatamente e consapevolmente il Primato di giurisdizione del Papa, o la sua infallibilità nei casi indicati, o l'Immacolata Concezione (o ne dubita ostinatamente), non è che deve aspettarsi un intervento pubblico di condanna per essere eretico: lo è già, a prescindere.
E Martin Lutero sarebbe stato eretico anche in assenza di un pubblico intervento del Papa.
Dice infatti il can. 751 dell'attuale Codice di diritto canonico:
“ Vien detta eresia, l'ostinata negazione, dopo aver ricevuto il battesimo, di una qualche verità che si deve credere per fede divina e cattolica, o il dubbio ostinato su di essa.”
Per essere eretici è dunque sufficiente il solo atto peccaminoso personale, e non occorre necessariamente alcun intervento pubblico aggiuntivo da parte della Gerarchia.
Inoltre confermo che gli pseudo-ortodossi negano anche il dogma dell'Immacolata Concezione della Madonna, perché lo riducono ad opinione privata lasciata alla discrezionalità dei singoli: lo conferma il documento 'ortodosso' che ho allegato ieri (della 'Chiesa ortodossa ucraina, arcidiocesi di Palermo e di tutta l'Italia'), al n. 44, e che evidentemente non è stato letto:
http://www.siciliaortodossa.org/differenze.htm#assunzione_di_maria
Ridurre ad opinione libera un dogma di fede, e quindi concedere di dubitarne, significa negarlo in quanto dogma (vedi canone sopra citato).
Amicus
se lei vuole avere, infantilmente, l'ultima parola, la abbia pure. Gliela lascio. Rimane il atto che mai, mai, mai, mai la Chiesa ha definito eretici gli ortodossi. Lei non è stato in grado di citare un solo documento ufficiale della Chiesa in merito. E forse, dico, forse, la sua tesi, peraltro opinabile, di "eresia oggettiva", che peraltro non dimostra, può valere, forse, forse, per i singoli, ma non per milioni di fedeli organizzati in una chiesa. Se gli Ortodossi sono eretici, perché la Chiesa, neppure nei periodi più aspri della polemica, li ha mai dichiarati tali?
La sfido per l'ennesima volta: dove, come e quando la Chiesa ha dichiarato eretici gli Ortodossi?
Il resto sono solo sue soggettive e personalissime opinioni. Gli ortodossi sono scismatici, ma non eretici.
Quod erat demonstrandum.
Silente, tu sei convinto che l'assenza di una condanna esplicita diretta stia a significare l'assenza di eresia tra gli pseudo-ortodossi, e su questo poggi tutta la tua tesi, ma non è così.
Non è che Lutero per essere eretico ha dovuto aspettare la Bolla di scomunica, lo era già prima. E lui con i suoi seguaci sarebbero stati eretici anche se fossero vissuti sempre su un'isola deserta, ignorati da tutti, perché negavano appunto dei dogmi di Fede.
Il fatto che manchi una dichiarazione diretta di eresia da parte della Gerarchia cattolica nei confronti degli pseudoortodossi non vuol dire nulla, perché si tratta di un intervento opzionale, la cui assenza non sminuisce in alcun caso quanto sopra.
La Santa Sede non è che sta lì ad emanare continuamente decreti di scomunica nei confronti dei membri di ogni 'chiesa' che spunta fuori un giorno sì e l'altro pure nelle varie parti dell'orbe: starebbe fresca...
Il Magistero infatti si è già pronunciato, e le condanne sono già state emanate in anticipo con gli anatemi annessi ai vari canoni definitori, nei confronti di coloro che vi fossero incorsi. Punto.
Poi in casi particolari, come ho detto, può anche intervenire esplicitamente quando occorre, ma questo resta un intervento opzionale, assolutamente non necessario in sè stesso.
Per tornare al caso in questione, vediamolo con un sillogismo:
- Chi nega anche uno solo dei tre dogmi di Fede sopra citati è eretico, con tanto di scomunica finale. I canoni dogmatici a questo proposito sono chiari, e su questo non ci piove.
- ma gli pseudoortodossi li negano (sia come singoli, sia riuniti in comunità di milioni di membri);
- dunque gli pseudoortodossi sono eretici e scomunicati, senza il bisogno di alcuna sanzione successiva dichiarata.
Che poi si tratti di una sola persona a cadere in eresia, o che siano milioni radunati in Comunità, non cambia nulla: l'eresia è sempre un atto personale, sanzionato da Dio stesso che vede nell'intimo dell'anima.
2. Il socialismo chiliastico
e l'ideologia dei movimenti ereticali
http://giumai.tripod.com/safare08.html
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